La Nuova Sardegna 11 ottobre 2013 - pdf

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La Nuova Sardegna 11 ottobre 2013 - pdf
NOBEL
€ 1,20 ANNO 121 - N
O
277
Spedizione in abbonamento postale D.L. 24/12/2003
N. 353 CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46
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» Letteratura, premio alla canadese Alice Munro: maestra del racconto
VENERDÌ 11 OTTOBRE 2013
EDIZIONE DI CAGLIARI
REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:
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CACCIA ALL’EVASIONE FISCALE
violenza, ARRESTATO
Scoperte nell’isola
oltre 62mila
case fantasma
L’ex assessore:
«Ho un alibi»
Moglie l’accusa
Molti proprietari si sono messi in regola
ALLA CAMERA
■ LUTZONI A PAGINA 33
■ A PAGINA 5
In cella accusato di violenza, l’ex
assessore regionale Marco Carboni si difende: «Ho un alibi».
L’ex assessore regionale Marco Carboni
■ LISSIA A PAGINA 7
Zona franca, via libera in Regione
Finanziamento
ai partiti, intesa Passo decisivo, modificato lo Statuto per creare un’isola “extradoganale”: nessun voto contrario
sulle donazioni: Ora la legge dovrà andare in Parlamento e se approvata a Bruxelles, ma i tempi stringono
M5S all’attacco
■ ALLE PAG. 2 E 3
VINI, ESCE OGGI LA GUIDA dell’espresso 2014
Giornata ad alta tensione alla
Camera dove è in discussione
la riforma del finanziamento
pubblico ai partiti. Un deputato grillino accusa i colleghi:
«Continueremo a chiamarvi ladri», e in aula scoppia il finimondo. E le acque sono molto
agitate all’interno del Movimento 5 Stelle dopo la sconfessione, da parte di Grillo e Casaleggio, dei senatori che hanno
presentato l’emendamento,
poi approvato, che ha cancellato il reato di clandestinità.
nelle cronache
Nelle cantine della Sardegna crescono le eccellenze
IMPOSSIBILE
PRIVATIZZARE
L’ACQUA
Tempo di tagli,
si risparmia
su acqua e luce
LA PROTESTA
■ A PAGINA 20
I Figli della crisi
con le tende
in Consiglio
di MARCELLO MADAU
C
■ CONTINUAAPAGINA 17
■ AMBU A PAGINA 19
Il Comune ha avviato una massiccia operazione risparmio per avere bollette più leggere: stop
ai condizionatori sempre accesi e meno fotocopie. E niente luci accese la notte.
■ ALLE PAGINE 10 E 11
i sono fatti che danno con
forte evidenza simbolica il
senso dei tempi che viviamo. La crisi del diritto universale
dell'accesso all'acqua, fondamento dell'ecosistema, essenza dell'
uomo e della vita, è fra questi.
L'acqua è uno dei primi beni comuni, quelli che a tutti appartengono e a tutti dovrebbero essere
ugualmente accessibili. Ed è bene
ricordare, prima di vedere la prevista privatizzazione di Abbanoa
nella delibera della Regione il quadro planetario drammatico dell'
esaurirsidellerisorseidriche.
uffici comunalI
■ ■ Esce oggi nelle librerie e nelle edicole la nuova “Guida dei vini dell’Espresso” e la Sardegna si conferma tra le
realtà in crescita per numero di produttori e qualità dei vini. L’exploit di piccole aziende che ottengono punteggi alti
e prezzi contenuti rivela l’aumento dei prodotti di eccellenza dalla Gallura al Nuorese.
■ PORCU A PAGINA 9
Voli a tariffa unica, si parte
Continuità, Meridiana e Alitalia hanno aperto le prenotazioni
■ A PAG. 15
basket, domenica INIZIA il campionato
Sacchetti «cucina» la Dinamo
Il coach presenta la squadra con abbinamenti enogastronomici
Domenica comincia il campionato di Legabasket e la
Dinamo, rinnovata e potenziata, dopo l’ottima scorsa
stagione vuole recitare un
ruolo da protagonista. La
Nuova ha proposto a coach
Sacchetti una originale presentazione della squadra,
abbinando a ogni giocatore
un prodotto della cucina o
delle cantine dell’isola.
■ SANNAALLEPAG. 38E 39
esercitazione
Simulata
la collisione
tra due navi
nelle Bocche
Meo Sacchetti
■ A PAGINA 5
calcio
■ A PAGINA 40
Stadio Sant’Elia:
il Comune apre
uno spiraglio
Sardegna
VENERDÌ 11 OTTOBRE 2013 LA NUOVA SARDEGNA
5
EVASIONE FISCALE
Case fantasma, nell’isola sono 62mila
Gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate: molti proprietari si sono messi in regola, restano oltre 19mila anomalie
◗ SASSARI
Le case fantasma in origine erano 62.487. Quando l’Agenzia
delle Entrate ha bussato alla
porta dei proprietari, la maggior parte di loro ha regolarizzato la situazione presentando gli
atti dell’immobile negli uffici
del Catasto. Altri proprietari, invece, hanno lasciato correre il
calendario oltre la data del 30
novembre 2012, giorno in cui
l’attività di accertamento da
parte dei tecnici dell’Agenzia si
è conclusa. Il risultato è che, al
momento, in Sardegna le case
fantasma sono 19.229, una goccia all’interno dei 492mila immobili non accatastati a livello
nazionale. Ma comunque un
numero significativo che si traduce in una altrettanto significativa rendita presunta: 16,559
milioni di euro.
Gli accertamenti. Sono stati eseguiti dall’Agenzia delle Entrate
in tutta Italia. Regione per regione, i tecnici hanno lavorato incrociando le mappe catastali
con le immagini aeree messe a
disposizione dall’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Dalla radiografia del territorio sono emerse le incongruenze: la case fantasma, inesistenti in Catasto e sconosciute
al Fisco.
Le irregolarità. Quando gli accertamenti nell’isola si sono conclusi, gli immobili irregolari erano oltre 62mila. L’Agenzia delle
Entrate ha calcolato per ciascuno la rendita presunta, basandosi su alcuni parametri e spesso effettuando sopralluoghi.
Successivamente gli elenchi sono stati inviati ai Comuni nei
quali gli immobili ricadono. Le
liste sono state pubblicate e i
proprietari avvisati: entro 120
giorni sono stati chiamati a mettersi in regola presentando gli
atti al Catasto. Meno di due terzi hanno risposto all’invito, un
terzo dei proprietari l’ha ignorato.
Rendite vere e presunte. Il valore
catastale dei 62mila immobili
fantasma ammonta a circa
47milioni di euro. In particolare 30,4 milioni è il valore delle
rendite definitive: sono state attribuite dopo che gli interessati
hanno provveduto spontaneamente a sanare l’irregolarità esibendo la documentazione relativa a 43.268 fabbricati. A 16,5
milioni corrisponde invece la
Le rendite degli immobili fantasma
Immobili con rendita
catastale PRESUNTA
Immobili con rendita
catastale DEFINITIVA
Immobili con rendita
catastale (Totale)
Provincia
Unità
immobiliari
Rendita
catastale*
Unità
immobiliari
Rendita
catastale*
Unità
immobiliari
Rendita
catastale*
CAGLIARI
6.607
8.592.381
10.145
7.711.682
16.752
16.304.063
NUORO
5.656
3.643.173
11.640
6.770.410
17.296
10.413.582
ORISTANO
2.039
1.490.700
7.444
6.526.363
9.483
8.017.063
4.927
2.833.463
14.039
9.370.294
18.966
12.203.756
19.229
16.559.716
43.268
30.378.748
62.497
46.938.464
SASSARI
Totale
Fonte: Agenzia delle Entrate
*dati espressi in euro
Gli immobili
tuttora sconosciuti
al Catasto hanno
una rendita presunta
di 16,5 milioni di euro
Nel Nord Sardegna
il numero
più elevato di casi,
la provincia più
virtuosa è Oristano
somma delle rendite catastali
presunte calcolate sui 19.229
immobili non ancora accatastati alla data del 30 novembre
2012. Era il termine ultimo per
mettersi in regola, chi non lo ha
rispettato rischia di incorrere in
pesanti sanzioni pecuniarie. In
presenza di abusi edilizi difformi dalle normative urbanistiche vigenti, le conseguenze potrebbero invece essere ancora
più gravi.
La mappa nell’isola. La provincia
che, a conclusione dell’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, aveva il numero maggiore di
case fantasma è Sassari (compresa Olbia-Tempio): la verifica
ha fatto emergere 18.966 immobili sconosciuti al Catasto. A seguire Nuoro (17.296), Cagliari
(16.752) e più distante Oristano
(9.483). L’area del Nord Sardegna a è anche quella che, in percentuale, ha risposto in manie-
ra più massiccia all’invito a regolarizzare le posizioni in bilico: al momento, dei quasi 19mila iniziali, sono stati accatastati
14mila immobili. Altra curiosità: la provincia di Cagliari è
quella che ha le rendite catastali più elevate.
I dati nazionali. Un milione e
200mila fabbricati irregolari:
questo il dato di partenza a livello nazionale. Di questi, quasi
769mila sono stati accatastati
entro la fine di novembre, i restanti 492mila restano nell’ombra. Tutti insieme rendono per
825milioni, di cui 288 corrispondono alle rendite presunte
calcolate d’ufficio. Se il valore
sarà confermato, il maggiore
gettito complessivo sfiorerebbe
589 milioni di euro. (si.sa.)
Nell’indagine sono state confrontate foto aeree con le mappe del Catasto
abusi edilizi e demolizioni
Le ruspe presto in azione in Gallura
Quello degli abusi edilizi è un tema
caldissimo nell’isola e di stretta
attualità. La Procura di Tempio
alla fine di agosto ha costituito un
ufficio apposito, che gestirà la
partita delicatissima delle
demolizioni. A volere la
costituzione dell’ufficio è stato il
procuratore Domenico Fiordalisi,
arrivato in Gallura dopo una lunga
permanenza in Ogliastra. Lì, in un
anno (dall’aprile 2012 al marzo
2013) per ordine del tribunale di
Lanusei sono state abbattuti 130
immobili abusivi distribuiti
prevalentemente tra Tertenia e
Tortolì. Anche in Gallura le ruspe
dovrebbero entrare in azione
molto presto: le prime demolizioni
sono state annunciate per la fine
di ottobre. Si tratta di 45 immobili
non più sanabili sui quali gravano
sentenze di demolizione passate
in giudicato: sono ville e villette
lungo la costa, da Santa Teresa ad
Arzachena sino a Olbia, e sull’isola
della Maddalena.
Complessivamente, secondo gli
accertamenti della Procura,
sarebbero circa 500 gli immobili
insanabili in Gallura, dunque da
demolire.
Collisione in mare simulata: test sicurezza
Imponente esercitazione nelle Bocche di Bonifacio, emergenza inquinamento risolta con navi e aerei
◗ SANTATERESA
La nave Sirio della Marina militare
La collisione simulata, a nord est
di Bonifacio, tra due navi mercantili ha fatto scattare nei giorni scorsi un’imponente operazione di salvataggio e antinquinamento alla quale hanno partecipato decine di navi e velivoli di
tre nazioni. L’esercitazione
“Ramogepol 2013” ha preso avvio avantieri ad Ajaccio, alla presenza del principe Alberto di
Monaco. Lo scenario è dei peggiori. Due navi mercantili, la
Jhansi e la Guyenne (nomi di
fantasia) sono entrate in collisione a poche miglia da Capo De
Feno, sud della Corsica. Nell’incidente due marinai sono rimasti feriti, mentre altri due - recuperati dopo breve tempo- risultano dispersi in mare. Immediato l’allarme di inquinamento
ambientale per il versamento in
mare di diverse tonnellate di
idrocarburi. Nel versante ovest
delle Bocche di Bonifacio, sono
giunte la nave “Sirio” della Marina italiana, 5 motovedette sup-
portate
dal
pattugliatore
“Peluso” mentre l’Atr 42, aereo
di sorveglianza, controllava
l’estensione della chiazza mentre sul versante francese intervenivano cinque navi e natanti della gendarmeria, oltre ad un elicottero e ad un Ercules C130 civile. La nave “Sirio” ha cosparso la
macchia di petrolio con addensanti inerti mentre motovedette, pattugliatori e la nave antinquinamento Koral provvedevano a disperdere la chiazza oleosa. Emergenza risolta.