«Certi politici alimentano la paura per lo straniero E nasce l`odio»
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«Certi politici alimentano la paura per lo straniero E nasce l`odio»
M anche voi non aiutate». «Certi politici alimentano la paura per lo straniero E nasce l'odio» Il responsabile immigrazione della Caritas: «Ma l'Italia non è razzista» Voi nel senso dei media? Tv, giornali? «Spesso viene usato un linguaggio lontano dalla Carta di Roma, il "protocollo deontologico sui richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti". Si u- sano parole come "clandestino", o "invasione", e anche "esodo senza fine". Non sono adeguate e si alimentail sentimento di paura nella popolazione, soprattutto in quella più in difficoltà». Ma lei sente una intolleranza forte verso migranti e stranieri? «No, non vedo una particolare intolleranza, la Chiesa ha dato accoglienza a Natalia Lombardo 20milapersone, ma ci sono alcune sac«A Fermo si tratta di criminalità, con che della popolazione, quelle meno atl'aggravante dell'odio razziale, può es- trezzate culturalmente, sulle quali atsere un caso isolato ma è gravissimo», tecchiscono certe campagne distorte, secondo Oliviero Forti, responsabile certe parole d'ordine fanno effetto». immigrazione della Caritas italiana. Come valuta il caso di Fermo? È in aumento il numero di migranti «Questa è criminalità, ma con l'aggravante di odio razziale, anche se fosse in arrivo? «I numeri sono uguali a quelli dell'an - un caso isolato è gravissimo». no scorso, l'incremento dei migranti sulla popolazione è dell'1,8%, ma c'è I legali ovviamente tendono a farla una forte discrasia tra la realtà e come passare come difesa, Salvini dice viene percepita, perché il numero del- che gli insulti sono di un cretino, le persone che arrivano dal mare, di- non di un razzista... verse migliaia, è sempre lo stesso, ma «Un cretino razzista, appunto». rispetto alla popolazione sembra un numero enorme. Eppure i residenti stranieri in Italia sono 5 milioni, compresi i comunitari, un milione sono rumeni. Viene fatta apparire come emergenza immigrazione, ma non lo è». Un atteggiamento diffuso in Italia? «No, dire che l'Italia è razzista è scorretto, basti pensare a quello che facciamo, dall'accoglienza al soccorso in mare per migliaia di migranti. Ma ci sono degli strati di sub cultura dove tutto ciò non è compreso, anche per delle responsabilità di politici». Cosa provoca questa percezione sbagliata? «È frutto della cattiva rappresentazione fatta da alcune forze politiche, che alimentano la paura dello straniero, che ci sia un'invasione. Come si può far fronte a questo? «Come Caritas, e non solo, stiamo cercando di sollecitare il ministero dell'Istruzione perché si intervenga nelle scuole. Le leggi non bastano, è una questione culturale che va affrontata fra i banchi di scuola, sennò non se ne esce. Certo, poi accadono i vari episodi razzisti negli Usa, e allora tutti gli sforzi che si fanno sembrano vani...». Snnn temi imnrnnri P «I migranti non sono di più, ma se si grida all 'invasione la percezione è diversa» cd.im senzabP i i,: n L