2014 Giro dell`arco alpino in mountain bike
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2014 Giro dell`arco alpino in mountain bike
L’arco alpino in mountain bike 2014 Una pedalata a sostegno di In collaborazione con Traversata dell’arco alpino in mountain bike “La via alpina 2 mesi di fatiche” Per convenzione le Alpi iniziano a ovest del Colle di Cadibona anche se in realtà il confine geologico è posto nei pressi di Genova ed è costituito dal Gruppo di Voltri (lungo una discontinuità tettonica denominata linea Sestri-Voltaggio) e terminano a ovest della città di Vienna, coprendo una distanza di circa 1.300 km a forma di arco tra l'Italia Settentrionale, la Francia sud-orientale, la Svizzera, il Liechtenstein, l'Austria, il sud della Germania, la Slovenia e l'Ungheria occidentale[2]. Tra Verona e Monaco di Baviera raggiungono la larghezza massima. La cima più alta è costituita dal Monte Bianco che con i suoi 4.810 m è considerato anche il tetto d'Europa; seguono il Monte Rosa (4.634 m), il Dom (4.545 m), il Weisshorn (4.505 m) e il Cervino (4.478 m). Altre vette importanti sono il Finsteraarhorn (4.274 m), l'Aletschhorn (4.193 m), la Jungfrau (4.158 m), il Gran Paradiso (4.061 m), il Bernina (4.049 m), l'Ortles (3.905 m), il Monviso (3.842 m), il Großglockner (3797 m), la Presanella (3558 m), il Rocciamelone (3.538 m) e la Marmolada (3.343 m).Le Alpi sono abitate in tutto da circa 16 milioni di persone. L’atleta Chinazzo Marco, nato il 14-08-1976 a Mondovì, residente a Gorzegno , dove lavora presso la propria azienda agricola e produce vini biologici di qualità. Divorziato e padre della stupenda Rebecca, di 14 anni, con la quale condivide molte passioni. Nel 2002 è stato insignito con il premio “Fedeltà alla Langa”, il più giovane premiato in tutta la storia del riconoscimento. Vincitore del premio “Caristum” nel 2006 con il dolcetto ”Le terrazze” ed entrato a far parte dei 100 migliori vini d’Italia con il Merlot “For africa” nel 2010.Con i vini prodotti in azienda sostiene alcune associazioni onlus: Con il Dolcetto “cadere dalle nuvole” collabora con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) , con il Merlot “For Africa” collabora con una piccola associazione che costruisce pozzi in Eritrea, Bashù di Padova e a breve nascerà un nuovo progetto in collaborazione con A.I.L (associazione italiana leucemie e linfomi). Marco, mediante la parte sportiva , sostiene attivamente l’A.I.S.M, l’A.I.L, M.A.R.C.O. onlus , Find the cure, l’associazione MIELINA e la Fondazione Marco Simoncelli. Ha giocato per 20 anni a calcio, vincendo 2 campionati con la squadra del Cortemilia. E’ stato allenatore nelle giovanili, seguendo 19 ragazzini e insegnando a loro l’importanza dello sport. Appassionato di Mountain bike , di trekking in montagna, ultra-trail e passeggiate in Alta Langa. Condivide queste passioni con la figlia Rebecca e con lei cerca sempre nuovi stimoli. Compiuti 37 anni e desideroso di scoprire nuove emozioni ha deciso di intraprendere la carriera di atleta ,in fondo non è mai troppo tardi per incominciare una nuova avventura… ”La vita è troppo breve per vivere lo stesso giorno due volte” La Via Alpina: una rete di 5 itinerari escursionistici attraverso gli otto Paesi dell’arco alpino, più di 5000 km e 342 tappe giornaliere.La Via Alpina comprende 5 itinerari: itinerario rosso:dalle Alpi Giulie alle Alpi liguri, attraversando 8 Paesi per un totale di 161 tappe itinerario blu:dalle Alpi Pennine alle Alpi marittime, tramite Svizzera, Francia ed Italia; 61 tappe itinerario verde: dal Rätikon in Liechtenstein alle Alpi bernesi in Svizzera; 13 tappe itinerario giallo: dalle Alpi Giulie in Italia all'Algovia in Germania, passando attraverso le Dolomiti ed il Tirolo italiano ed austriaco; 40 tappe itinerario viola: dalle Alpi Giulie in Slovenia all'Algovia in Germania, tramite l'Austria;66 tappe Il progetto della ia Alpina ha preso vita nel 2000, su iniziativa dell associazione r ande Travers e des Alpes, a sua volta nata nel 1971 in Francia per rendere il turismo escursionistico sulle alpi uno strumento di sviluppo locale. L'idea della GTA venne poi ripresa nel 1976 in Piemonte con l'istituzione dell'Associazione Grande Traversata delle Alpi, che mise in piedi un percorso che va dalla valle Tanaro alla alsesia. ia Alpina il nome latino che i rappresentanti di Francia, Italia, Austria, Germania, Svizzera, Slovenia, Liechtenstein e Principato di Monaco hanno scelto per questo grande percorso che si articola in 40 tappe da Trieste a Montecarlo. La ia Alpina attraversa le Alpi con ben cinque itinerari, ognuno contraddistinto da un colore. L itinerario Rosso, che va da Trieste al rincipato di Monaco, l itinerario base ed composto da 161 tappe che si snodano negli otto paesi interessati dal progetto della ia Alpina. L itinerario lu articolato in 61 tappe che dal a llese svizzero conducono fino alle Alpi Marittime francesi. L’itinerario iola permette di esplorare le alpi calcaree orientali con le sue 66 tappe tra Slovenia, Austria e e rmania. L’itinerario erde il più corto (14 tappe) e corre tra il Liechtenstein e la Svizzera. Infine l’itinerario ia llo, composto da 40 tappe che conducono dalla costa adriatica alla aviera. In Piemonte la ia Alpina corre sul percorso della T A, segnalato con tacche bianco-rosse dal Monviso alla valle Tanaro. Le tappe cuneesi di ia Alpina sono venticinque, ed da sottolineare il fatto che la provincia r anda una delle poche aree italiane in cui si intersecano due itinerari di Via Alpina, il percorso Rosso e il percorso Blu. Il progetto precedente,” il giro d’Italia di corsa.” Il progetto è semplice , di corsa per tutta l’Italia, da nord a sud isole comprese. Il 21 gennaio la partenza, il 14 aprile l’arrivo… 85 giorni di fatica ,freddo e sudore. Le difficoltà maggiori sono stati i continui scollinamenti sugli Appennini, l’Italia tanto bella quanto impervia. Una vera e propia impresa , dove i sentimenti più intimi e veri hanno scandito il passare dei chilometri e dei giorni. ioia ,soddisfazione ,tristezza ,solitudine ,amicizia… tutti a formare il nuovo Marco ,l’uomo che ogni giorno indossava le scarpette e correva, qualsiasi fossero le condizioni fisiche e atmosferiche. Il limite sfiorato sempre… Il percorso è indicato nella cartina e prevedeva il passaggio nelle principali città. La distanza percorsa si aggira sui 3600 km ,corsi 6 giorni su 7, la media di percorrenza di 50 km giornalieri. Il mio giro d’Italia stato corso a sostegno della “Fondazione Marco Simoncelli” e del “ rogetto Mielina”. Promosso attraverso una buona rete di canali mediatici a cura del mio addetto stampa Marco Ceste. Al seguito tre grandi amici: Elio Cazzuli , tecnico foto e cuoco. Matteo Devalle , fisioterapista e assistente capo. Krasch , fido compagno di corsa. Cortemilia PARTENZA Savona Genova Trasferimento Olbia Cagliari Trasferimento Trapani Messina Reggio Calabria Potenza Foggia Campobasso Napoli Roma Terni L’Aquila San Benedetto Del Tronto San Marino Firenze Bologna Padova Pordenone Belluno Bolzano Brescia Bergamo Milano Biella Aosta Gorzegno ARRIVO MOTIVAZIONI : “Il runner” Sicuramente la ricerca del mio limite, correre può diventare un’esperienza di vita, passo dopo passo verso l’infinito. Dopo aver letto i libri di Bellini e Confortola è nata in me la voglia di affrontare una sfida, a tratti dolorosa ma essenziale per la nascita di un atleta, abbandonare la vita quotidiana e dedicarsi completamente alla corsa. Ultimamente ho letto il libro di un grande corridore, Marco Olmo…un esempio da cui carpire la dedizione e la semplicità di vita. Correre è una passione differente, tu corri con te stesso e devi imparare a dialogare con il tuo ego. Semplice a dirsi ma difficile a farsi. Ho sempre avuto una facilità nella corsa, non a caso ho giocato per 20 anni a calcio nel ruolo di mediano e successivamente come ala. Questo mi ha sempre posto di fronte al dubbio che il mio sport fosse la corsa, oggi ne sono convinto, sono convinto che correre sia il mio futuro. Il sogno più grande è quello di raggiungere Pechino ,il vero progetto, la vera sfida, dove la realtà può fare paura ma anche solo a sfiorarla ti carica di adrenalina. L’Aquila stato l’inizio, il primo passo per capire se le gambe e la testa reggevano e ora il test ha preso una forma reale, 3 mesi di corsa in giro per la mia Italia. Compiere un’impresa come L’Aquila mi ha aperto un mondo che non conoscevo, capace di stregarmi e di farmi volare con la fantasia, di spingermi a tal punto da vedere Pechino molto vicina. Dopo l’esperienza del giro d’Italia ho imparato a conoscermi meglio e a capire che certi traguardi si raggiungono solo con il rigore e la fatica. In poco tempo ho avuto l’appoggio di molte persone, chi semplicemente curiosa o chi scettica ma sempre vicine alla mia scelta. In pochi mesi sono diventato un’unità di misura, le persone mi fermano e mi chiedono in quanto si possono correre decine di km o come ci si prepara per imprese come la mia…Cosa rispondere? Dipende dalla voglia che hai di correre!! Le Motivazioni le trovi dentro di te, in ogni traguardo che la tua mente vuole raggiungere…e più folle l’idea e più la voglia di partire sarà grande. Un ruolo fondamentale lo ha ricoperto la mia famiglia, con le mie sorelle e mia nipote in prima linea ad appoggiare la mia scelta. Mia figlia ,prima dispiaciuta e poi attivamente complice nel motivarmi, quasi fosse lei il genitore! CAMBIO DI ROTTA: “Il bikers” Dopo aver terminato il giro d’Italia ho subito pensato a cosa avrei potuto fare l’anno successivo. In attesa del viaggio Piemonte-Pechino e con il conseguente caos dell’organizzazione, non potevo certo permettermi un’avventura troppo lunga , ma allo stesso tempo doveva entusiasmare. Ecco la folle idea: “Cambio Sport”. remetto, ho sempre adorato la mountain bike, ma desirare di fare l’arco alpino nella sua maestosa interezza non è sicuramente come andare a fare la gita nei boschi!! Presa la decisione si cerca la bici… si, perché io ho deciso di fare questo giro senza avere una bicicletta… robe da pazzi!! Chiari segnali che mi divertirò , SI INIZIA TUTTO DA CA O… IL PERCHE’ ? Il perché nasce da un improvviso senso di insoddisfazione, come se avessi visto la mia vita tra 20 anni , senza un’emozione forte avrei capito di aver vissuto una vita non al limite e di non essere riuscito a sfruttare al meglio le possibilità di cui dispongo. A questa domanda è difficile rispondere perché si tende sempre a non accettare un cambio di programma, modificare la propria vita in corsa è sinonimo di diversità. Collaborando con le o.n.l.u.s. mi sono accorto che tutti noi abbiamo un’immensa fortuna che maggior parte delle volte perdiamo dietro a lamentele inutili. Non mi sono mai chiesto cosa mi spinga voler fare la traversata dell’arco alpino … Forse la voglia di viaggiare o forse la paura di stare fermo. Ognuno di noi può decidere se vivere o sopravvivere e io finche avrò la fortuna di vivere non mi accontenterò di sopravvivere! L'AIL - Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, costituita a Roma l’8/04/1969 e riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica n. 481 del 19/09/1975, è impegnata da 40 anni nella lotta contro le malattie del sangue con le 82 sezioni provinciali. Il ruolo fondamentale dell’AIL l’attività svolta in simbiosi con i principali Centri di ematologia, sia universitari che ospedalieri, a favore dei malati per migliorarne la qualità della vita ed aiutarli nella lotta che conducono in prima persona contro la malattia. L’importanza dell’Associazione al servizio del mondo ematologico e del malato, deriva dal duplice livello di presenza territoriale: nazionale e locale. A livello nazionale la visibilità dell’AIL sui principali organi di informazione, il lavoro svolto presso le più prestigiose sedi istituzionali, le iniziative su tutto il territorio, hanno determinato una grande attenzione alla lotta contro tali patologie. A livello locale, la diffusione capillare delle sezioni sul territorio di competenza, lo stretto rapporto instaurato con le strutture ospedaliere e universitarie e con le locali istituzioni hanno reso l’AIL un punto di riferimento insostituibile per i malati ed i loro familiari. I centri di ematologia in Italia, grazie anche all’AIL, operano a livelli uguali a quelli dei migliori del mondo e la ricerca scientifica ha permesso di raggiungere risultati straordinari. L’AIL ha fatto tanto e può fare ancora di più contro le leucemie, i linfomi e il mieloma grazie ai contributi di molti italiani che hanno sentito e sentiranno il bisogno di dare. Così, negli ultimi venti anni, grazie ai risultati straordinari della ricerca scientifica e di terapie sempre più efficaci - compreso il trapianto di cellule staminali - hanno reso leucemie, linfomi e mieloma sempre più curabili. Ma questo risultato non è sufficiente: il nostro obiettivo è curare al meglio tutti i pazienti aumentando, non solo la durata, ma anche la qualità della vita e la percentuale di guarigioni. I fondi raccolti dall’AIL permettono alla Ricerca di evolversi, fanno sì che i pazienti e i loro familiari abbiano l’adeguata accoglienza e consentono la formazione di tutte le figure fondamentali che ruotano intorno alla malattia. L’aspetto che, però, trae il maggior beneficio è quello umano. Tenere viva la speranza in tutte le persone che credono di non avere un futuro è il gesto più nobile e il regalo più grande che si possa fare. Grazie dunque, a tutti i donatori, ai volontari, ai medici, agli infermieri, a tutti gli operatori sanitari, alle Sezioni dell’AIL e a coloro che ogni giorno rivolgono un pensiero e si adoperano affinchè la speranza di vita non muoia mai. A.I.L. Sez. di Cuneo "Paolo Rubino" Onlus - Via Schiapparelli, 23 - 12100 Cuneo COD. FISC. 96056630047 - Tel. 0171.695294 / 0171.642937 - [email protected] A.I.L Sede Nazionale: Via Casilina 5 – 00182 Roma Tel: +39 067038601- Fax:+39 0670386041- email: [email protected] Un articolo uscito sul quotidiano La Stampa. Il progetto portato a termine, AISM de L’Aquila . 2012 Il progetto portato a termine, incontro con Kate alla fondazione Marco Simoncelli. 2013 Il piacere di correre unito al piacere di sostene AISM Associazione italiana sclerosi multipla AIL Associazione Italiana contro le Leucemie MARCO Medicina con amore e rispetto a casa e ovunque Fondazione Marco Simoncelli La mia bimba , il mio fido compagno e….la mia vita! Personal Trainer – Simone Bortolotti Dopo essersi diplomato come Geometra frequenta la facoltà Scienze Motorie di Verona, laureandosi nel 2007 con la tesi sperimentale dal titolo “fattori metabolici che determinano l’esaurimento muscolare su cicloergometro”, con il docente australiano David Bishop. Durante il periodo universitario, spinto dalla voglia di conoscere diverse realtà del mondo sportivo frequenta ed ottiene vari brevetti: istruttore di nuoto, bagnino di salvataggio per piscine, guida di MTB, istruttore di atletica leggera e massaggio di base, organizzato dall'università presso lo studio Rheab di Verona. Tutto per favorire una formazione multidisciplinare e acquisire competenze di base in ambiti diversi. Partecipa a vari seminari e corsi d'aggiornamento sull'allenamento, organizzati da università e dalle federazioni di ciclismo e di atletica. Da subito inizia ad operare nel settore sportivo, come allenatore di ciclismo per la cat. Esordienti e presso vari centri sportivi. In pochi anni acquisisce esperienza come preparatore atletico di sport di resistenza, occupandosi principalmente di ciclisti e podisti della zona Bresciana, ottenendo buoni risultati a livello Nazionale. Allena dal 2009 il ciclista Daniele Mensi, attualmente uno dei più forti bikers d'Italia in forza al team Scott Italia. Da gennaio 2011 è preparatore atletico di Alessandro Filippini, pilota di motociclismo. Quell' anno vince il trofeo motoestate nella categoria stock 1000 ed è secondo nel trofeo Dunlop Cup della stessa categoria. Nel febbraio del 2010 viene selezionato dal Dott. Rosa per un'esperienza di cinque settimane in Kenya, osservando e collaborando con l'allenatore Claudio Berardelli alla preparazione atletica di maratoneti d'elite. A luglio dello stesso anno partecipa al ritiro all'Alpe di Siusi di tutti gli atleti del Rosa Nike Team, con il ruolo di assistente allenatore e massaggiatore. Nel 2011 viene contattato da Alex Bellini (www.alexbellini.it) e inizia la preparazione per la Run Across America, un'ultramaratona di 70 giorni che percorre le strade americane da Los Angeles a New York. Partecipa attivamente all'impresa facendo da assistenza ad Alex durante tutto il tragitto. Dopo 70 giorni e circa 70 km al giorno giungono a New York ed al traguardo Alex è quinto. Nell'inverno 2011/2012 si occupa della preparazione atletica della squadra di ciclismo Aspiratori Otelli. Attualmente lavora come preparatore atletico e persona trainer allenando sul campo ciclisti, podisti e piloti di motociclismo e automobilismo. E' massaggiatore di una ventina di runners e ciclisti agonisti. Nel tempo libero pratica diverse discipline quali Windsurf, Vela, Arrampicata Sportiva, Ciclismo, Running, Sci. www.gardatrainer.it