Elaborati scrittura creativa

Transcript

Elaborati scrittura creativa
LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA
Quando le emozioni parlano…
A.s. 2015/2016
Testi inventati dagli alunni delle classi 3^A3^B-3^D-3^E
Scuola Media Volta
(Prof.ssa Loredana Bencivenga)
La vera felicità
Sei cresciuto e adesso il tuo mondo
credi di afferrare in un attimo, in un secondo!
Vestiti a scelta, aspetto elegante,
sicuro di te, con auto rombante.
Dell’ultimo iphone non puoi farne a meno
in mezzo alla gente ti senti sereno.
Dispieghi il tuo volo, aprendo le ali
da tutto ciò che ritieni banale.
Dalle persone che ti girano attorno
da ciò che conta, senza fare ritorno.
Senza più amici, senza sognare
solo nel branco, come un lupo ad urlare.
Felicità per strada non si trova,
non si compra e non si rinnova.
Felicità è magia che illumina la notte,
quella che col potere spesso sa fare a botte.
Un bacio, un abbraccio, una semplice parola
risveglia quel buio che per anni non ti consola!
(Aurica Cornea ­ Doina Dulgher IIIE)
La voce del rap
Sono a scrittura creativa, penso che farò
una canzone autocelebrativa!
Rappo come un divo, per sentirmi più vivo, Creare un pezzo alternativo?!?
Mah…mi sembra troppo eccessivo.
Sono con la professoressa Bencivenga, e non c’è ragione che tenga
allora prendo in mano il foglio mettendo da parte l’orgoglio!
Siamo in aula, con luce soffusa pronti a scrivere, con mente confusa!
Devi sapere che mentre sto pensando,
la prof sta già organizzando:
ha messo su un brano che mi deconcentra, e nel mio pezzo proprio non c’entra. Provo a pensare e mentre faccio casino,
mille idee metto giù, che san di divino.
Adoro la musica e tanto rappare ,
l’unico modo per farmi ascoltare!
Poi mi fermo, ormai sono spento,
allora improvviso un ritmo più lento.
Cerco di dire, a tutti raccontare
ciò che la vita spesso mi fa incontrare.
Vengo e sparisco nel buio della notte
nelle vie trafficate, di persone di ogni sorte.
Mille volti che mi guardano male e che spesso tentano di derubare.
Ma io non ho nulla, mai avuto niente;
la vita, sai, non illude e non mente!
(Gabriele Tolentino­ Flavio Tinti)
IIIA
Amore indelebile
Chi come me conosce la solitudine,
vive nel buio e si consuma come ruggine.
Io in questa stanza con le sbarre d’amianto
stringo il mio cuore, ed ogni mio pianto
dall’orgoglio degli altri annientato,
fare di tutto per non esserne soffocato. Tu impassibile mi laceravi dentro
colpendo il mio vuoto, pian piano al suo centro.
Troppe volte hai giocato, una ragione non c’è.
Cerco risposte ma la soluzione è:
tu eri troppo per me
ed io troppo poco per te.
Cerco la forza celata dall’oscuro,
questa volta ne uscirò di sicuro.
Per quanto dolore abbia, si continuerà,
a risalire il buio, e poi la luce che mi aiuterà.
Ma io amo te, solo te! Dico addio,
sento la tua voce che mi rimbomba, mio Dio!
Ho detto basta ma non sta funzionando
nascondo il pianto lo so, sto mascherando.
Dell’oblio corro le sue sponde
senza cadere in gole più profonde.
Adesso che è finita, a cancellarti come si fa?
Sei come penna indelebile, che via non va!
III B
(Federica Camapana III D)
Riprendere a volare
Tutto passa, hanno tradito anche me
abbassa la cresta ciccio con me!
Incollare pezzi strappati
dopo essere stati rubati.
Cancella quel tuo sguardo fiero
e ricordati com’ero!
In due col nostro passato,
guardaci adesso, è tutto volato.
Lasciami andare, lasciami volare
prendere il volo senza mai più tornare.
Un nuovo pianeta su cui atterrare,
adagiare il mio cuore e non farlo annegare.
Un anno ormai da quel magico incontro,
adesso è diventato tutto uno scontro.
Un tempo a ridere, a giocare, a sognare
come petali nell’aria liberi a fluttuare.
A ripensarci, un amaro sorriso sorge timido a segnare il mio viso.
Scordarsi tutto per non soffrire,
te e lei insieme, mi fa morire.
Lasciami andare, lasciami volare
prendere il volo senza mai più tornare.
Un nuovo pianeta su cui atterrare,
adagiare il mio cuore e non farlo annegare
e non farlo annegare mai…mai!
(Mariana Visnevschi III D)
In solitudine
Quanta solitudine, rabbia e sofferenza
in un mondo che dall’alto guarda, con indifferenza.
Solo, contemplando ciò che ti circonda
e che velocemente ti travolge come un’onda.
Ammiri il cielo, l’orizzonte senza età
ciò che corre, impetuoso con caparbietà:
il tempo, la vita, il mondo reale
che a volte ferisce, facendoti male!
E vai al mare, senza parlare,
provando ad ignorare il mal pensare
della gente comune, vuota, egoista
che pensa solo a sé, non al di là della sua vista!
Ma tu sii forte, non arrenderti mai,
rincorri i tuoi sogni come tu solo sai.
Persegui il cammino, continua a sperare,
e un giorno vedrai, riuscirai a volare!
(Mattia Balestri III B)
Come neve al sole
Ero me stesso, un tempo solare, correvo nell’aria, provavo ad amare.
Era il mio mare, adesso ci annego,
lascia stare poi ti spiego.
Rimpiango il giorno in cui t’ho conosciuta, da quel momento l’aria si è resa muta.
Tu sei ancora qui, non so perchè, non c’è motivo che ti leghi a me!
Io e te come la neve e l’inverno:
ciò che si ama è per sempre, eterno!
Prima o poi la neve si scioglierà
e l’inverno pian piano si arrenderà.
Il nostro è amore vero, senza rancore,
che sa cancellare ogni dolore.
Ed è per questo che voglio tornare,
dimenticare tutto per poi ricominciare!
(Nicoleta Cernalev­ Princess Malepack IIIA)
Sognando l’amore
Non importa quanti giorni viviamo nella vita, ma quanto in quei giorni viviamo!
Cos’è l’amore? Mi son sempre chiesta:
è quella magia, che tutti noi cerchiamo!
Fammi incontrare con tutto me stesso, ti cerco nel cuore se ci sei o no,
ovunque, forte, lo grido più spesso, sempre e tu, ci sei o no…ci sei o no!
La mia piccola città che era il mio mondo
mi scivolò dalle mani, in un secondo.
Non riuscivo più ad ascoltare il mio cuore,
dalla paura e dal tanto rumore.
Rit.
Aspetto te nelle strade bagnate
sotto la pioggia, col cuore sospeso.
Ho gioito tanto quando ti ho visto, solo allora ho saputo perché esisto. Rit. Mi perdo così tanto in te, sai
tienimi vicino così io sorrido.
Tu non sai che potere hai
non di qua, non di là, solo a te, grido!
Rit.
In ogni mia preghiera ho chiesto te, prendimi l’anima e vivi in me! Da Dio ho avuto per sempre, il permesso di amare:
dalla melodia della vita, lasciarsi cullare!
(Maria Aktar­Shamanta Khan IIIA)
La nostra generazione
Di quelli con le cuffie alle orecchie siam la generazione,
che non amano sudare, ma navigare con la mente.
Di quelli che sognano in continuazione,
e che per gli altri è…non capire niente.
Suoni liberi e inconfondibili,
lunghi, corti e impossibili.
Suoni necessari ad ascoltarli,
senza riuscire ad afferrarli.
Anche se potrebbero sembrare strani
invece sono solo lontani!
Così partiamo per un lungo viaggio, catturandoli con coraggio!
RIT.
Cadere, vedersi rialzare,
come la pioggia che cade senza mai farsi male.
Dove stiamo andando, chiede una voce incerta,
non lo so, ma la nostra è una ferita aperta.
Tra i deboli, le cicatrici dicono di stare,
tra gente come noi, stanca di lottare.
Parliamo con i segni dei lividi e delle regole,
ma per molti è solo stare tra le nuvole!
RIT.
Di quelli che riflettono sulla vita,
sulla fatica della salita!
Sopra i libri non amiamo stare
ma mai arrenderci a crollare.
Quelli che del buio non han paura,
per un gran senso di avventura
ogni notte camminiamo
e nel buio noi sogniamo.
(Sofia Fortini­ Sara Mengistab IIIB )