slide - Linux Day Torino
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www.informaticalibera.info DA RIFIUTO A RISORSA (come utilizzare il Software Libero per recuperare vecchi pc e vivere felici) Premessa 1 Premessa 1 Problema: una gran quantità di hardware ancora funzionante viene destinata alla rottamazione. Questo è fonte di spreco ed è un costo per la collettività. Premessa 2 Premessa 2 Opportunità: è possibile ottenere tecnologia valida a costo zero o comunque competitivo rispetto a soluzioni con hardware nuovo, senza compromettere la qualità del servizio. In tempi in cui s'impone una “razionalizzazione” delle risorse economiche, è indispensabile disporre di conoscenze che permettono di fare scelte in questa direzione. Cos'è LTSP Linux Terminal Server Project (LTSP) è un insieme di programmi e protocolli che permette di implementare una rete di computer “leggeri” che si connette ad un server e ne sfrutta la potenza di elaborazione e lo spazio disco (Thin client server computing). Le applicazioni sono eseguite sul server e i computer collegati si comportano come terminali grafici che gestiscono solo l'input da tastiera e l'output a video. Perchè LTSP In un'aula per uso didattico la scelta di normali PC come posti di lavoro non è sempre quella ottimale: ➢ installazione e manutenzione da ripetere su ogni macchina; ➢ rischi di modifiche non autorizzate al sistema; ➢ scarsità di risorse economiche e conseguente difficoltà di disporre di un parco macchine sempre aggiornato. L'hardware: componenti Una rete LTSP è costituita da: ➢ un server su cui sono concentrate l'installazione delle applicazioni, la manutenzione, la gestione degli utenti e il salvataggio dei dati; ➢ terminali realizzabili anche con computer con caratteristiche minimali; ➢ uno switch di rete con un numero di porte sufficiente per il server ed i client. L'hardware: schema di rete L'hardware: il server 1 Una macchina moderna con prestazioni normali può fungere da server: una CPU dual core con 4 GB di RAM può gestire fino a 2025 client. Le caratteristiche devono essere proporzionali al numero di client da gestire. L'hardware: il server 2 Risorse Requisiti minimi Requisiti consigliati CPU 1 Ghz per il server + 100 Mhz per il numero dei client RAM 384 MB per il server + 64 MB per il numero client HARD DISK 8 GB per il SO + n GB per i dati dei client; eventualmente RAID INTERFACCE DI RETE 10/100 Mbps (per collegament allo switch) 10/100 Mbps (per collegamento al resto della rete o al router) 512 MB per il server + 128 MB per il numero client Gigabps (per collegamento allo switch) 10/100/1000 per collegamento al resto della rete o al router L'hardware: i client 1 Sono terminali privi di disco e di sistema operativo, ottenibili da computer obsoleti riciclati e con caratteristiche hardware molto modeste. Soluzione più professionale: “thin client” nativi, ovvero computer molto leggeri appositamente progettati. L'hardware: i client 2 Risorse Requisiti minimi Requisiti consigliati CPU 200 MHz 500 MHz RAM 64 MB 256 MB BIOS Avvio da CD / floppy Avvio da rete INTERFACCE DI RETE 10/100 Mbps 10/100/1000 Mbps, supporto PXE (e avvio da rete per i client) SCHEDA GRAFICA 2 MB 4 MB e oltre L'hardware: componenti critiche Le risorse hardware fondamentali per il buon funzionamento di una rete LTSP sono la quantità di RAM del server e la velocità delle schede di rete e degli switch. Questa è importante dal momento che i terminali non dispongono di un proprio disco locale e i dati devono transitare in rete. Il software: componenti Un server LTSP offre i seguenti servizi di base per avviare i terminali: ➢ DHCP per distribuire indirizzi IP ai client; ➢ TFTP per trasferire il kernel e immagine del filesystem; ➢ NFS o NBD per l'accesso al disco remoto del server; ➢ XDMCP per il login grafico remoto; ➢ SSH per le comunicazioni di rete; ➢ LTSPFS per la gestione dei device locali (chiavi USB,...) Il software: installazione 1 LTSP 5 è l'ultima versione stabile. Distribuzioni specifiche per la didattica, come Edubuntu, prevedono l'installazione di default di un ambiente LTSP. Con riferimento alla distribuzione Ubuntu 10.04, è sufficiente installare i pacchetti: ➢ ltspserverstandalone; ➢ opensshserver Il software: installazione 2 Un ambiente LTSP è un sistema operativo completo, all'interno della distribuzione ospite. Lo script ltspbuildclient permette la creazione di questo ambiente: ➢ scarica e installa il software necessario; ➢ crea la directory /opt/ltsp/i386 contenente un filesystem Linux completo; ➢ crea la directory /var/lib/tftpboot/i386 che contiene i file necessari al boot dei terminali; ➢ crea l'immagine /opt/ltsp/images/i386.img contenente il sistema operativo utilizzato dai terminali. Il funzionamento: aspetti generali ➢ il terminale invia al server la richiesta di connessione; ➢ il server risponde fornendo i parametri per la configurazione della scheda di rete del client; ➢ il client riceve dal server il sistema operativo e lo mantiene nella propria RAM; ➢ il sistema operativo ricevuto dal client permette l'esecuzione locale del server grafico (X Window), mentre le applicazioni (client grafici) vengono eseguite sul server. Il funzionamento: tipi di boot ➢ Direttamente dalla scheda se questa supporta PXE (Preboot Execution Environment) e se il BIOS supporta il boot da rete; ➢ Da floppy con immagine di bootloader Etherboot o Gpxe, scaricabile da http://www.romomatic.net. Ogni scheda di rete ha un'immagine specifica. Il floppy è creato con il comando dd if=<nomefile>.zdsk of=/dev/fd0 ➢ Con un CD generico denominato DRBL (Diskless Remote Boot in Linux), scaricabile da http://drbl.sourceforge.net, sezione drbllive Il funzionamento: processo di boot 1 ➢ il terminale carica dalla rom della scheda, da un floppy o da CD il software di boot, che esegue una richiesta DHCP per ottenere un indirizzo IP; ➢ il server risponde fornendo l'indirizzo IP, il nome del dell'immagine del filesystem di boot e il percorso del filesystem remoto che verrà esportato al termine del boot; ➢ le informazioni ottenute sono utilizzate dal client per inviare una richiesta TFTP; ➢ il server risponde inviando un kernel e una immagine di boot (init ram disk). Il funzionamento: processo di boot 2 ➢ Il kernel e l'immagine di boot sono caricati nella RAM del client; ➢ terminato il boot, il client carica via NFS l'immagine del sistema operativo sul disco remoto; ➢ il client esegue X Window e richiede al server l'avvio di un desktop manager (LDM). Compare la schermata di login, è possibile autenticarsi ed avviare le applicazioni. ➢ dopo il logout, il terminale può essere spento direttamente senza procedura di shutdown. Configurazione del server DHCP 1 Il server dispone dispone di due interfacce di rete configurate con indirizzo IP fisso; su quella collegata alla rete LTSP viene configurato il server DHCP. Il file di configurazione del server DHCP utilizzato da LTSP è /etc/ltsp/dhcpd.conf e specifica: ➢ Il range degli indirizzi IP della rete LTSP; ➢ L'indirizzo del server e del router verso internet; ➢ Il percorso della root di LTSP; ➢ Il percorso e il nome dell'immagine di boot dei client; Configurazione del server DHCP 2 authoritative; subnet 192.168.2.0 netmask 255.255.255.0 { range 192.168.2.20 192.168.2.250; option domainname "aula_ltsp"; option domainnameservers 192.168.2.135; option broadcastaddress 192.168.2.255; option routers 192.168.2.1; nextserver 192.168.2.135; # getleasehostnames true; option subnetmask 255.255.255.0; option rootpath "/opt/ltsp/i386"; if substring( option vendorclassidentifier, 0, "PXEClient" { filename "/ltsp/i386/pxelinux.0"; } else { filename "/ltsp/i386/nbi.img"; } } 9 ) = Configurazione del server TFTP Il file di configurazione del server TFTP è /etc/default/tftphpa Definisce la root del server TFTP: TFTP_DIRECTORY = “/var/lib/tftpboot” Configurazione del server NBD Il servizio è avviato tramite il superserver inetd. Nel file di configurazione /etc/inetd.conf, la seguente direttiva abilita il servizio e definisce l'immagine del filesystem utilizzata dai client: 2000 stream tcp nowait nobody /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/nbdrootd /opt/ltsp/images/i386.img Configurazione dei client 1 E' possibile determinare le caratteristiche dei terminali, definendo dei parametri validi in generale o per alcune macchine nel file /opt/ltsp/i386/etc/lts.conf: ➢ tipo della sessione di terminale (shell, grafica con o senza supporto della cifratura; ➢ moduli kernel caricati; ➢ layout di tastiera; ➢ gestione dei device rimovibili; ➢ gestione delle stampanti. e molti altri. Configurazione dei client 2 I parametri validi per tutte le macchine sono definiti nella sezione [default]; quelli specifici sono definiti da un identificativo che può essere il nome host, l'indirizzo IP o MAC della macchina. [Default] XSERVER = auto X_MOUSE_PROTOCOL = "PS/2" X_MOUSE_DEVICE = "/dev/psaux" X_MOUSE_RESOLUTION = 400 X_MOUSE_BUTTONS = 3 SCREEN_01 = startx SCREEN_02 = shell XkbLayout = it XkbModel = pc105 [...] Configurazione dei client 3 [...] [ws002] LOCAL_DEVICES = False LOCAL_APPS = True XkbModel = pc105 SCREEN_01 fino a SCREEN_012: imposta il gestore delle sessioni (LDM, STARTX o shell); XKBLAYOUT: layout della tastiera; PRINTER_0_DEVICE: la prima stampante. Per una stampante USB il valore è /dev/usblp<num> Scenario di riferimento Con particolare riferimento al mondo della scuola, possiamo immaginare uno scenario di riferimento con queste caratteristiche: ➢ necessità di un gran numero di postazioni, con conseguente onerosità della attività di manutenzione; ➢ costi elevati di acquisto e aggiornamento dell'hardware; ➢ scarsità di risorse finanziarie. Vantaggi e svantaggi 1 LTSP permette di affrontare efficacemente i problemi posti dallo scenario di riferimento: ➢ costi contenuti: il software è gratis, tutti i client possono essere ottenuti da recupero di pc dismessi; ➢ semplicità di amministrazione e manutenzione del sistema: le operazioni devono essere eseguite solo sul server; ➢ semplicità di amministrazione e manutenzione dei terminali: non vi è manutenzione software, in caso di guasto la macchina è sostituibile immediatamente senza necessità di operazioni di configurazione e ripristino dati; Vantaggi e svantaggi 2 ➢ scalabilità e modularità: l'aula informatica con LTSP può essere agevolmente integrata alla rete di istituto. Sul server possono essere aggiunti altri servizi di rete (directory condivise, proxy server, servizi di autenticazione); ➢ riduzione dei consumi energetici e della produzione di rifiuti. Lo svantaggio principale è costituito dal fatto che un guasto del server blocca l'intera rete LTSP. Ove sia necessario, è possibile ridurre questo rischio con tecniche di faulttolerance (dischi in RAID, gruppo di continuità...) Ambiti di applicazione consigliati 1 L'utilizzo di LTSP è consigliato quando si presenta la necessità di realizzare uno dei seguenti scenari: ➢ aule informatiche per uso didattico; ➢ automazione d'ufficio e utilizzi amministrativi; ➢ posta elettronica e normale navigazione internet; ➢ installazione di chioschi informativi e internet point; ➢ presenza di applicazioni centralizzate per molti utenti in rete. Ambiti di applicazione consigliati 2 Tutte le ipotesi considerate presentano le seguenti caratteristiche: ➢ numero elevato di utenti; ➢ accesso condiviso alle risorse (internet, spazio disco del server, stampanti; ➢ utilizzo delle stesse applicazioni per tutti gli utenti; ➢ Limitato ricorso all'uso di applicazioni multimediali. Ambiti di applicazione sconsigliati Non è consigliabile l'adozione di LTSP, nella configurazione standard, in tutti questi casi: ➢ necessità di elaborazioni grafiche e 3D molto avanzate; ➢ editing audio/video molto spinto; ➢ esecuzione di videogiochi. Configurazioni avanzate, come l'implementazione di un “cluster” di server LTSP anziché del singolo server, consentono di affrontare anche esigenze di questo tipo. I costi: variabili rilevanti Dato per scontato l'utilizzo di terminali ottenuti da PC riciclati e quindi a costo zero, l'onere di allestimento di una rete LTSP dipende da: ➢ equipaggiamento e qualità dei componenti hardware del server. Un PC moderno di fascia media può essere sufficiente per un allestimento al risparmio. ➢ qualità dell'hardware di rete (switch, schede e cavi). E' particolarmente importante per le prestazioni complessive dal momento che vi è un intenso traffico di rete. I costi: scenario di riferimento La previsione di spesa è basata sul seguente scenario di riferimento: ➢ aula composta da server e 20 terminali; ➢ opzione fra un livello di allestimento “al risparmio” ed uno più avanzato con l'utilizzo di hardware e componenti di qualità migliore; ➢ terminali tutti ricavati da PC dismessi; ➢ non si considerano i costi relativi all'installazione dell'impianto elettrico. I costi: analisi per componente Componente Soluzione al risparmio Soluzione avanzata Server CPU dual core, RAM 4 GB, hard disk 500 GB: 500600 € CPU i3 core, RAM 4 GB, 2 hard disk da 1 TB in RAID: 9001000 € Thin client 0 € 0 € Software 0 € 0 € Switch 24 porte 10/100 Mbps: 80100 € 24 porte Gbps: 190230 € Schede di rete Incluse nel pc recuperato o cannibalizzate: 0 € 2 schede di rete Gbps: 1522 € Cavi di rete 120 metri cat. 5E assemblato: 90100 € 120 m. cat. 6 assemblato: 120 150 € TOTALE 670770 € 12201400 € Riferimenti http://www.ltsp.org http://www.liceoquadri.it/openscuola/tserver/tserver.htm http://www.osservatoriotecnologico.it/software/recuperopc.htm http://www.istruzione.it/news/2002/allegati/linee_guida.doc http://redomino.com/it/labs/progetti/softwareliberoscuola/riciclarevecchio harwareconltps http://wiki.ubuntuit.org/Hardware/UbuntuLtsp http://faberlibertatis.org/wiki/Installazione_di_un_server_LTSP https://help.ubuntu.com/community/UbuntuLTSP http://doc.ubuntu.com/edubuntu/edubuntu/handbook/C/server.html Joris Fabrizio Rossi, RiminiLUG, www.riminilug.it, “LTSP: La bacchetta quasi magica che trasforma i rottami in risorse informatiche per uffici e scuole” Nota di copyright Licenza GNU FDL Copyleft 2010 Marco Dorigo – Officina Informatica Libera. 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