Giorgi Eleonora Anna - Athlete Italy - Interview Mar

HOME
NEWS
TECNICHE,REGOLE E CONVEGNI
10/03/2014 Intervista a Eleonora Anna Giorgi Interview with Eleonora Anna Giorgi
ALLENAMENTI
CALENDARIO
RISULTATI
STORIA
PERSONAGGI
STATISTICHE
LA MARCIA NEL MONDO
GALLERY
VIDEO
CONTATTACI
Dopo ventidue anni, il 22.2.2014 lo storico record italiano di Ileana Salvador nei 3000m di marcia indoor ottenuto
a Genova in occasione dei Campionati Europei Indoor del 1992 è stato abbattuto da Eleonora Anna Giorgi.
Il risultato ha avuto una eco molto critica in un noto Social Network con una serie di interventi pro e contro tale
prestazione, che comunque la si possa intravedere è stato uno dei pochi spot di luce nella sonnacchiosa marcia
italiana.
Marcia Italiana ha voluto cogliere l’occasione di questo risultato per chiedere alla giovane atleta una intervista
un po’ diversa dal solito, rispettando il desiderio di non parlare della gara di Ancona.
Nè è comunque uscita una intervista brillante che mette in luce una Giorgi non solo dal punto di vista atletico, ma
anche sufficientemente spiritosa e con un occhio molto attento all’immediato futuro.
Ve la proponiamo qui di seguito.
(Foto di Giancarlo Colombo per la Fidal)
Il passato
1.- Quando hai cominciato a marciare, in quali anni, e chi è stato il tuo primo allenatore ? Quanto ti
allenavi ?
Ho cominciato a marciare nel 2007, dopo aver avuto un’infiammazione al tendine che mi impediva di correre. La
corsa è stato il mio primo amore, ho iniziato a correre facendo le campestri alle scuole medie.
Il mio primo allenatore è stato Vittorio Zeni, ho faticato a doverlo convincere perché pensava che non avessi forza
e tenacia per la marcia.
Mi allenavo un’oretta al giorno dopo la scuola, in quel periodo frequentavo il liceo scientifico.
GIUDICARE LA MARCIA JUDGING IN RACE
WALKING
Lezione 1 - La base della
Regola 230
2.- Quando hai capito che potevi diventare un’atleta professionista ? Dopo quali gare e quali
risultati ?
Un’atleta professionista? Forse non l’ho capito ancora adesso, io marcio per passione e perché mi diverto.
3.- Dicci le motivazioni che ti hanno portato in seguito ad accettare la guida di Gianni Perricelli,
raccontaci dei vostri confronti, dei vostri caratteri. Siete sempre d’accordo o a volte avete qualche
diversità di idee ?
Ho chiesto personalmente a Gianni Perricelli di allenarmi nel momento in cui sono entrata a far parte delle
Lezione 2 - L'interpretazione
della regola
Lezione 3 - La gestione della
gara
Lezione 4 - Il sistema di
comunicazione
Lezione 5 - Il modello tecnico
di base (by Vittorio Visini,
Maurizio Damilano, Sandro
Fiamme Azzurre nel 2010.
Sapevo che era stato un ottimo atleta ed un ottimo allenatore.
Il nostro è un buon rapporto, basato sulla fiducia e sul confronto.
Fino ad oggi non abbiamo mai discusso perché io mi fido di lui e delle sua capacità.
4.- La tua gara fino ad oggi più bella, non per il risultato ottenuto, ma per il modo in cui tu ritieni di
averla interpretata, quella cioè che rifaresti immediatamente nella stessa maniera?
Senza dubbi la mia gara più bella, che rifarei anche domani, sono le Olimpiadi di Londra 2012.
E’ stata la mia prima gara internazionale, mi sono confrontata con le migliori atlete del mondo che fino a quel
momento avevo visto solo in televisione.
E’ stata un’emozione grandissima.
Durante la gara non sentivo fatica.
Il pubblico incitava tutti gli atleti indipendentemente dalla loro nazionalità.
Damilano e Antonio La Torre)
5.- La tua sconfitta fino ad oggi più cocente, quella che ti la lasciato cioè di più l’amaro in bocca ?
Si tratta di Sesto San Giovanni 2011. È stata una delle mie prime gare sui 20 km e forse per inesperienza sono
partita troppo forte.
Era una giornata molto calda e ho dovuto ritirarmi per un malessere.
La sconfitta è non essere riuscita a finire la gara.
6.- Quante volte hai subito delle squalifiche ? Cosa hai pensato di chi ti ha giudicato appena hai
iniziato a marciare, e cosa ne pensi ora ? Senti qualche particolare “stress da giudizio” prima di
affrontare una qualche gara importante in Italia o all’Estero ?
Ho subito un paio di squalifiche soprattutto agli inizi della mia carriera, anche perché ho iniziato a marciare tardi e
ho dovuto lavorare molto sulla tecnica.
I giudici fanno il loro lavoro e non vanno giudicati.
La marcia è un’arte e l’atleta deve esprimersi al meglio.
Per quel che riguarda la gestione dello stress frequentando l’università sono sottoposta a continui esami e ai
giudizi dei miei professori.
La gara è un esame, se sono ben preparata non ho problemi di stress.
Il presente
7.- Quali sono i tuoi obiettivi attuali immediati (fino a Zurigo compresa) ? Quanto pensi di valere
oggi sulla 20 km. ? E come pensi si migliorare ancora ?
I miei prossimi obiettivi sono migliorarmi sulla 20 km, gareggerò a Lugano il 16 marzo, a maggio in Coppa del
Mondo in Cina e ad agosto a Zurigo.
Non so quanto posso valere, ogni gara è a sé, ci sono molte variabili che possono condizionare il risultato: clima,
temperatura, percorso.
Come tutti gli atleti di tutti gli sport cerco sempre di fare la gara contro me stessa.
8.- Con Matteo vi date dei consigli reciproci o ascoltate solamente Gianni Perricelli, e Gianni come
gestisce ora la coppia d’elite della marcia in Italia ?
Con Matteo ci diamo molti consigli, ma cerchiamo di tenere separati lavoro e sentimenti. Ci sosteniamo a vicenda,
soprattutto nei momenti di difficoltà.
Gianni prepara piani di allenamenti differenti per ognuno dei suoi atleti.
9.- Immaginiamo saprai che Gianni Perricelli, prima di diventare quel bell’esempio di stile di
marciatore, ha subito in gioventù alcune squalifiche anche ravvicinate nel tempo sia in Italia che
all’Estero. Ne avete mai parlato ? Ti ha mai raccontato cosa ha provato e come è riuscito a fare poi
quel grande salto di qualità ?
Ogni tanto si rammentano i tempi passati.
Gianni mi ha raccontato delle sue gare, dei momenti vittoriosi ma anche di alcune squalifiche subite che lo hanno
aiutato a crescere e a migliorarsi.
Mi ripete sempre che “il lavoro paga”.
10.- Recentemente la IAAF ha approvato la regola del “Pit Lane” (e la Fidal la ha ratificata) che tu
hai già testato per la priva volta al Mondo a Molfetta quando hai vinto la prova in 46:08. Cosa hai
pensato allora di questa regola, di come veniva proposta, e cosa ne pensi ora, dopo le modifiche
apportate, per il suo uso nella marcia giovanile ? Tu vedresti positivamente la sua applicazione nelle
finali nazionali dei Campionati di Società, che sono sempre purtroppo fonte di discussioni per le
eventuali squalifiche ?
Penso che ci siano dei pro e contro, probabilmente bisognerà fare più sperimentazioni per vedere come
implementarlo al meglio.
Questo sistema potrebbe aiutare i giovani alle prime armi a migliorare la tecnica, senza sentirsi sconfitti dopo
squalifiche che potrebbero allontanarli dalla marcia.
11.- Se uno guarda il tuo profilo Facebook oggi vede che conta oltre 1.400 foto con molti che
seguono la tua attività. Come ti poni nei confronti dei Social Network, li consideri, come alcuni solo
un “contenitore fotografico” oppure come altri il “vecchio diario - non più riservato di una volta - dei
propri pensieri” ?
Utilizzo i social network (Facebook, Twitter, Linkedin) perché per me sono strumenti per tenermi in contatto con
molti amici e parenti che non avrei modo di sentire così spesso come si fa con un semplice click.
Mi piace condividere i miei risultati, le foto e ricevere il sostegno e messaggi da amici vicini, lontani e virtuali.
Mi sento veramente fortunata ad avere così tanti sostenitori che hanno sempre una buona parola per me.
Approfitto per ringraziarli tutti!
Il futuro
12.- Londra 2012 (1:29:48) è il tuo personal best. Dicci delle tue speranze. A quando il primo “sotto
1:29.00”, il primo “sotto 1:28:00” e per caso sogni anche un “sotto 1:27:00” ?
Sono i miei sogni preferiti, per ora sono chiusi in tanti cassettini, che spero di aprirli tutti uno per uno.
Una delle mie citazioni preferite è di Eleanor Roosvelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza
dei propri sogni”
13.- Parlando di sogni, ipotizziamo il seguente sogno: "Selezione per i Giochi Olimpici di Rio; solo
una atleta potrebbe rappresentare l’Italia. In gara siete, tra le altre, tu, Antonella Palmisano, ed
Elisa Rigaudo (già mamma allora anche di un maschietto) e tutte valete attorno ad 1:27.30. Siamo
al km. 19 ed il giudice capo della giuria, che guarda caso ha le sembianze di Gianni Perricelli, si
avvicina a te e ad Antonella Palmisano e vi squalifica entrambe. Ai Giochi andrà solo Elisa."
Ti risvegli: che fai sorridi e ti prepari per l’allenamento, lo racconti a Gianni che ti dica il perché di
questa squalifica, oppure la prossima volta che incontri ad esempio Nicola Maggio o Mara Baleani (i
due giudici internazionali Italiani) li guardi di brutto, ma poi andate a prendere un caffè assieme ?
Questo sogno mi ha fatto sorridere, anche se spero che non si avveri mai. La mattina dopo chiederei a Gianni
un’ulteriore sessione di tecnica per non tralasciare i dettagli e avviserei la mia amica Antonella di fare altrettante.
Se la gara andrà bene ed Elisa, Antonella ed io faremo 1h27 caffè per tutti, giudici compresi.
14.- La più grande marciatrice italiana di tutti i tempi ?
Per me sono tutte grandi, in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: Alfridi, Giordano, Perrone, Rigaudo,
Salvador, Sidoti.
Sono un grande esempio per me, con loro ho avuto diverse occasioni di chiacchierare e ognuna di loro mi ha dato
sempre degli ottimi consigli. Spero un giorno di arrivare ai loro livelli.
15.- Il più grande marciatore italiano di tutti i tempi ?
Sono veramente tanti, perché l’Italia ha una grande tradizione di marcia
particolare, anzi… ne scelgo uno: il mio allenatore Giovanni Perricelli.
e non ne posso scegliere uno in
Eleonora Anna Giorgi assieme all'allenatore Gianni Perricelli ed il fidanzato Matto Giupponi dopo aver battuto il
record Italiano dei 3000m indoor ad Ancona il 22.2.2014
Eleonora Anna Giorgi, Elisa Rigaudo e Antonella Palmisano a Mosca 2013
(English version)
After twenty-two years, the historical record 02/22/2014 Italian of Ileana Salvador obtained on Feb. 22, 1992 in
3000m track indoor in Genoa during the European Indoor Championships in 1992 was broken by Eleonora Anna
Giorgi.
The result has been a lot of criticism echoed in a well-known Social Network with a series of pros and cons that
benefit, that however you may catch a glimpse of you was a spot light in the sleepy Italian race walk.
Marcia Italiana wanted to take the opportunity of this result to ask to the young athlete an interview a little
different from the usual, respecting the desire not to talk about the race of Ancona.
It is, however, a brilliant interview that sheds light on an bright Giorgi, not only from athletic pointof view, but
also sufficiently witty and with a keen eye for the immediate future.
We propose below.
(Photos by Giancarlo Colombo for Fidal)
The past
1.- When did you start to walk, in which years, and who was your first coach? How did you train?
I began to walk in 2007, after having had an inflamed tendon that prevented me from running. Running was my
first love, I started to run in middle school competing in cross country.
My first coach was Vittorio Zeni, I had a lot of difficulty to convince him to walk because he thought I did not
have the strength and tenacity for race walk.
I was training for an hour a day after school, at that time in high school science.
2.- When did you realize you could become a professional athlete? After which races and what
results?
A professional athlete? Maybe I did not understand even now, I walk for love because I enjoy it.
3.- Tell us the reasons that brought you later to accept the guidance of Gianni Perricelli, tell us
about your characters. You always agree with him or sometimes you have any diversity of ideas?
I personally asked Gianni Perricelli to train when I came to be part of the Fiamme Azzurre in 2010.
I knew he was a great athlete and a great coach.
Ours is a good relationship, based on trust and comparison.
Up to now we have not discussed because I trust him and his abilities.
4.- Your race most beautiful up today, not for the result but for the way in which you feel you have
interpreted the race, that which immediately do again in the same way?
Without doubt my best race, I would do that tomorrow, are London Olympics 2012.
It was my first international big event, I competed with the best athletes in the world that until then I had only
seen on television.
It has been a great emotion.
During the race I did not feel fatigue.
The public cheered on all athletes regardless their nationalities.
5.- The defeat left your nasty taste in your mouth?
It was in Sesto San Giovanni 2011. It was one of my first races on the 20 km and perhaps due to inexperience I
start very fast.
It was a very hot day and I had to abandon.
The defeat was not being able to finish the race.
6.- How many times have you suffered disqualifications ? What did you think of who has judged you
when you, as young girl, started to walk, and what do you think now ? Do you feel any particular
“judging stress" before some major competition in Italy or abroad ?
I suffered just a couple of disqualifications especially in the beginning of my career, because I began walking late
and I had to work a lot on the technique.
The judges do their job and do not be judged.
Race walking is an art and the athlete must give their best.
As far as stress management, attending the university I am subjected to continuous tests and judgments of my
professors.
The race is a test, if you are well prepared I have no problems of stress.
The present
7.- What are your current immediate goals (up to Zurich included) ? How much you are worth today
in 20 km ? And how do you improve more?
My next goals are improve myself on the 20 km, I will compete in Lugano on 16 March, in May at the World Cup
in China and in August in Zurich.
I do not know how much I am worth on these races; every race is different, there are many variables that can
affect the result: climate, temperature, location .
Like all athletes of all sports I always try to do the race against myself.
8.- With Matteo you make suggestions to each other or listen only Gianni Perricelli, and Gianni now
how manages the couple's elite in Italian walking ?
With Matteo we make a lot of suggestions, but try to separate work and love life. We support each other,
especially in times of difficulty.
Gianni prepares plans for different training for both of us.
9.- We imagine you know that Gianni Perricelli before becoming a fine example of the style in
walking, suffered in his youth some disqualifications also close in time both in Italy and abroad.
Have you ever talked to him? Did he ever tell you how he felt and how he managed to do that then
great leap forward?
Sometimes we recall times gone by.
Gianni told me of his races, victorious moments but also some disqualifications incurred that helped him to
improve.
He always repeats that “the work pays".
10.- Recently, the IAAF has approved the rule of the "Pit Lane " (and Fidal has ratified) that you
have already tested for the free time in the world to Molfetta when you won the test in 46:08. What
did you think then of this rule, as was proposed, and what do you think now after the changes, for
its use in race walking of youth ? You would see positive its application in the national finals of the
Championships of the Company, which, unfortunately, are always a source of discussion for any
disqualified ?
I think there are pros and cons, probably need to do more experiments to see how to best implement it.
This system could help young athlete to improve their technique without feeling defeated after disqualification
that may turn them away from the race walking.
11.- If we look at your Facebook profile today, we see more than 1,400 photos with a lot of friends
who follow your activities. How do you feel about Social Network, consider them , as some only a
"photo box" or as other the ”old diary - no more reserved than once - of your thoughts" ?
I use social networks (Facebook, Twitter , Linkedin ) because for me they are tools to keep in touch with many
friends so that I would not hear as often as you do with a simple click.
I like to share my results, photos, and receive the support and messages from close friends, far and virtual.
I feel really lucky to have so many supporters who always have a good word for me.
I take this opportunity to thank them all !
The future
12.- London 2012 (1:29:48) is your personal best. Tell us your hopes. A when the first "under
1:29:00", the first "under 1:28:00" and also if you dream a possible "under 1:27:00"?
They are my favorite dreams, for now they are closed in many small drawers, which I hope to open them all one
by one.
One of my favorite quotes is by Eleanor Roosevelt : "The future belongs to those who believe in the beauty of
their dreams "
13.- Speaking of dreams , we imagine the following dream: “Selection for the Olympic Games in Rio,
only one athlete could represent Italy. In the race are competing, among others, you, Antonella
Palmisano , and Elisa Rigaudo (at that time mom also of a boy) and all you have times around
1:27:30 . We are at km. 19 and the chief judge of the jury, who has the appearance of Gianni
Perricelli, walks up to you and Antonella Palmisano and will DQ both. Rio will be only to Elisa.”
You wake up: you do smile and get ready for the daily training, you call Gianni telling him the
dream and asking why this DQ, or the next time you meet Nicola Maggio or Mara Baleani (the two
Italian international race walking judges) you frown at them, but then you go and have a coffee
together?
This dream made ​me smile, although I hope that it never comes true . The next morning I would ask Gianni a
further session of technique to not leave out the details and I would inform my friend Antonella to the same. If
the race goes well, Elisa, Antonella and I will finish all in 1:27:00, so that we can take a coffee together, including
the judges.
14.- The best female Italian walker of all time?
For me they are a lot of female best walkers; in alphabetical order so as not to hurt anyone: Alfridi, Giordano,
Perrone, Rigaudo, Salvador, Sidoti.
They are a great example for me, with them I have had several opportunities to chat and each of them always
gave me great suggestions. I hope someday to arrive to their level.
15.- The best male Italian walker of all time?
I have a lot, because Italy has a long tradition in walking and I can not choose one in particular, but ... I choose
one: my coach Gianni Perricelli.
Eleonora Anna Giorgi (2153) at a turn around point in London 2012
Eleonora Anna Giorgi in Moscow 2013
<<< TORNA INDIETRO
HOME
RISULTATI
GALLERY
NEWS
STORIA
VIDEO
TECNICHE,REGOLE E CONVEGNI
PERSONAGGI
CONTATTACI
ALLENAMENTI
STATISTICHE
CALENDARIO
LA MARCIA NEL MONDO
MARCIA ITALIANA
email: [email protected] www.marciaitaliana.com