Editoria, gli studi legali dietro alla rivoluzione delle notizie

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Editoria, gli studi legali dietro alla rivoluzione delle notizie
II
Lunedì 7 Settembre 2015
STUDI & CARRIERE
Aggregazioni tra testate, tutela su Internet, regolamentazione: gli avvocati in prima linea
Editoria, gli studi legali dietro
alla rivoluzione delle notizie
Pagine a cura
di ANGELO COSTA
posizionato al numero 8 del
telecomando («tecnicamente
«Lcn», cioè il Logical channel
ra da circa dieci anni number).
Secondo Oreste Polliciche l’editoria non riscuoteva tanto inte- no, of counsel dello studio
resse presso gli inve- legale Portolano Cavallo
stitori come in questi ultimi e professore all’Università
tempi: si pensi, solo per dirne Bocconi di Milano «il settore
qualcuna, alla Exor della fa- dell’editoria è stato esposto
miglia Agnelli che ha stipu- negli ultimi tempi ad una
lato un accordo per acquista- serie di scossoni e mutamenti dovure il 27,8% di
ti, tra l’altro,
azioni ordinada una parte,
rie ed il 100%
alle numerodi azioni spese operazioni
ciali “B” del
di concengruppo The
trazione che
Economist
ne hanno rid a Pe a r s o n
definito rap(gruppo ediporti di forza
toriale inglee, dall’altra
se), oppure
parte, all’evoalla cessione
luzione tecdel Financial
nologica che
Times da parha portato
te della stesalla emersios a Pe a r s o n
Oreste Pollicino
ne di nuovi
alla giapporuoli e nuovi
nese Nikkei o
ancora alla proposta di ac- concorrenti per gli editori
quisizione non vincolante di classicamente intesi».
Trend concentrativi ed
Rcs Libri (Rizzoli) da parte
di Mondadori ed, infine, è di aggregativi ed editoria.
questi ultimi giorni l’accor- «Una conferma dei trend condo siglato dal gruppo Sky centrativi che caratterizzano
con il gruppo Viacom per il il settore è data», a parere
passaggio di proprietà a Sky di Pollicino, «dalla nascita
della società Nuova Società di Random House-Penguin,
Televisiva Italiana srl, già primo editore al mondo per
Mtv Italia srl, editore del il mercato trade, la cui procanale generalista nazionale prietà è divisa tra due gi-
E
ganti multimediali: Pearson ti editoriali di riferimento online che aggregano ‘snipPlc basato in Inghilterra e la in grado di generare leads pets’ (frammenti) di notizie
tedesca Bertelsmann».
(contatti) qualificati, al fine ed articoli diffusi via web dai
E Giovanna Bagnardi, di poter sviluppare strategie quotidiani online. «Gli utenti
partner di De Berti Jac- commerciali con un’elevata della rete», secondo Marzachia Franchini Forlani, probabilità di successo».
no, «ne fanno un crescente
Il caso dei impiego, per la facilità con
sostiene che
news aggre- la quale questi ‘one-stop
«nel corso deg a t o r s . E shop’ forniscono le ultimisgli ultimi due
sui processi sime notizie, che altrimenti
anni, abbiamo
a g g r e g a t i v i si dovrebbero rintracciare
rilevato, sovisti sotto al- passando da un quotidiano
prattutto nei
tra accezione, online all’altro. Recenti stusettori media,
Paolo Mar- di svolti in Italia dimostracomunicaziozano, partner no che i consumatori fanno
ne nonché
di Legance eguale uso di news aggredell’editoria
- Av v o c a t i gators e telegiornali, che si
collegata a
A s s o c i a t i , attestano entrambi attorno
tali settori,
nonché rap- al 35% di utenze. Ma se il
una tendenpresentante news aggregator è oggi un
za generale
Giovanna Bagnardi
business moall’aggregadel di suczione, con aggregazioni che d e l G o v e r cesso e se il
hanno interessato realtà n o I t a l i a n o
consumatore
note per contenuti editoriali presso il Gone fa ampio
unici e specializzati, con re- v e r n m e n t a l
uso, vi è chi
altà dedite all’organizzazio- Advisory Comnon sembra
ne di eventi webinair, ovve- mittee (Gac)
trarre benero a servizi di direct digital n e l l ’ a m b i t o
ficio alcuno:
dell’Internet
marketing».
è l’industria
«In generale», osserva Ba- C o r p o r a t i o n
dell’informagnardi, «il fenomeno dell’ag- for Assigned
zione, l’unica
gregazione, oltre ad un raf- N a m e s a n d
a sostenere
forzamento dell’immagine N u m b e r s
direttamendella società interessata e ( I c a n n ) , è
te l’iniziale
della piattaforma di rife- convinto che
costo di prorimento, garantisce un’of- sia opportuno
Paolo Marzano
duzione delferta più interessante per a n a l i z z a r e ,
la notizia,
potenziali customers. Tale perché utile
offerta intercetta una chia- alla quotidianità della pro- dell’opinione, dell’approfonra esigenza manifestata dai fessione dell’avvocato d’af- dimento; l’informazione, in
customers negli ultimi tre- fari, anche il tema dei news altre parole».
E Marzano continua sottoquattro anni: trovare sogget- aggregators, le piattaforme
CARLO RE, PEDERSOLI & ASSOCIATI
La Stampa-Secolo XIX, così è nata Italiana Editrice Spa
N
el settore italiano
dell’editoria una delle
prime operazioni di consolidamento è stata la
fusione tra La Stampa e il Secolo XIX, operazione che ha portato
alla nascita di un nuovo gruppo
editoriale, Italiana Editrice Spa
partecipata al 77% da Fca e al
23% da Carlo Perrone.
Affari Legali ha, quindi, chiesto a Carlo Re, partner dello studio Pedersoli & Associati, che
ha seguito l’operazione, come questa si sia svolta particolarmente
da un punto di vista legale.
«È opportuno premettere che
l’operazione ha voluto mettere insieme due testate storiche del nostro panorama editoriale», spiega
Re, «preservando la loro identità
e la loro autonomia ma con alle
spalle una società più solida dal
punto di vista economico e finanziario, in grado di gestire in maniera più efficiente i costi (sfruttando, ad esempio, le sinergie che
si possono creare nella stampa,
nella distribuzione, ecc.) e con
l’obiettivo di offrire contenuti innovativi su carta e digitale. Non
sta naturalmente a me dirlo, ma
testate?
credo che vi sia soddisfazione per
R. Si, certo: nello studiare la
come la collaborazione sta avangovernance, c’è stata grande atzando».
tenzione nel preservare l’autoDomanda. Dal punto di vista
nomia e l’indipendenza delle due
legale che attenzione è stata
testate. Da questo punto di vista
dedicata alla corporate govercredo di poter dire
nance?
che si sia trattata
Risposta. Abbiadi un’esperienza pomo dedicato molta
sitiva anche per ciò
attenzione alla
che concerne la gegovernance della
stione dei rapporti
nuova società che
sindacali e dei rapè stata costruita
porti editore/comicon l’obiettivo sì
tati di redazione.
di recepire il fatto
D. Per quanto
che Fca è l’azioniriguarda, invece,
sta di controllo con
il dialogo con le
una quota molto
autorità di consignificativa, ma
trollo, come si è
anche di valorizzaCarlo Re
svolto?
re l’apporto profesR. È stato fonsionale e l’impegno
damentale il dialogo costruttidell’azionista Carlo Perrone, al
vo con le autorità di controllo;
quale è stato conferito il ruolo di
l’operazione non ha richiesto la
vice-presidente e un ruolo attivo
notifica all’Autorità garante della
nelle decisioni strategiche per la
concorrenza e del mercato (Agcm)
società. Credo che questo aspetin quanto non erano superate le
to – a prescindere dai consueti
soglie di fatturato (oggi da condiritti di un socio di minoranza
siderarsi cumulativamente), ma
– sia stato un driver chiave per
è stata preventivamente comuniil successo dell’operazione.
cata all’Autorità per le garanzie
D. E all’autonomia delle due
nelle Comunicazioni (AgCom) sia
ai sensi dell’articolo 43, comma
1, del Testo unico dei Servizi di
media audiovisivi e radiofonici,
poiché è consistita in una fusione per incorporazione tra imprese
attive nel Sistema integrato delle
comunicazioni (Sic), sia ai sensi
dell’art. 1, comma 6, lett. c), della
legge n. 249 del 31 luglio 1997,
poiché ha comportato il trasferimento del controllo di una società
che svolge attività radiofonica.
D. Come si è svolta nel concreto l’operazione, per quanto
attiene alla logistica e a tutte
quelle necessarie pratiche di
riservatezza?
R. Penso che in un’operazione che
investe società operanti nel settore media/editoria, che fanno della
«notizia»– e dell’arrivare primi
sulla notizia - la loro ragion d’essere, il tema della riservatezza in
operazioni tanto delicate sia essenziale. L’operazione è stata condotta
da team molto ristretti, con molta
attenzione anche a meri dettagli logistici; e questo sia nella fase della
negoziazione degli accordi sia nella
fase della due diligence.
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STUDI & CARRIERE
Lunedì 7 Settembre 2015
III
Diritto d’autore costantemente sotto attacco dagli aggregatori di notizie
lineando che «la stessa sto- riproduzione in rete del meria dell’industria dell’infor- desimo articolo».
Secondo Attolico «una posmazione dimostra che l’uso
della informazione da altri sibile soluzione «mediana»
prodotta è considerato con (nel senso di rispettosa delsfavore dal nostro legislato- le reciproche esigenze) della
questione pore: l’articolo
trebbe essere
101 della legquella di conge sul diritto
sentire la lid’autore è lì
bera riprodua dimostrarzione in rete
lo. Ne deriva
dei articoli
che, a prepubblicati su
sidio delle
testate carnostre indutacee, previo
strie dell’inpagamento
formazione,
annuale, da
una soluzione
parte del tidebba essere
tolare del
individuata.
Lorenzo Attolico
sito internet
Germania e
Spagna hanno già adottato che procede alla pubblicanorme in tal senso. Il tessuto zione, di un importo forfenormativo della nostra leg- tario che vada a retribuire
ge sul diritto d’autore, che tutte le (ri)pubblicazioni del
contiene alcune norme a periodo di riferimento. Tale
difesa delle testate giornali- pagamento (equo compenso),
stiche e della produzione di così come avviene per altre
informazioni, sembra pronto opere dell’ingegno, verreball’inserimento di un appo- be corrisposto dal titolare
sito ‘diritto connesso’ a pro- del sito all’associazione di
tezione della nostra editoria editori maggiormente rappresentativa, la quale, in
giornalistica.
«Ed anzi», conclude Mar- applicazione di criteri conzano, «il Comitato consulti- divisi tra gli associati, provvo permanente per il diritto vederebbe alla ripartizione
d’autore, che mi onoro di pre- tra questi ultimi. In questo
siedere, durante il governo modo», secondo l’avvocato di
Monti si è attivato nella pre- Nctm, «verrebbe rispettato
disposizione di una bozza di sia l’interesse dell’editore a
apposita norma. A prescinde- vedere retribuita la propria
re tuttavia dall’adozione di attività, sia quello della rete
un norma, e di quale conte- che vedrebbe rispettato il dinuto essa debba avere, l’au- ritto di cronaca e l’interesse
spicio è quello di trovare un pubblico ad una determinata
punto di accordo tra editori notizia».
ed aggregatori, evitando conSul caso Google, che è poi
trapposizioni e, soprattutto, al centro del dibattito interevitando l’odiosa ritorsione,
costituita dalla chiusura del
news aggregator o del delisting dal motore di ricerca
dei siti web dei quotidiani,
che all’estero si è già vista».
Internet tra editoria
e diritto: il caso Google.
Altro tema caldo per molti
studi legali, è quello nato
dopo l’avvento della rete e
che riguarda il rapporto tra
editoria e diritto, rapporto
diventato particolarmenCamilla Manfredi
te complesso e, in qualche
modo, conflittuale.
Tra gli altri temi che sono nazionale tra i giuristi, Castati generatori di conflitti, milla Manfredi, associate
vale la pena ricordare quello partner di Rödl&Partner,
relativo alla riproduzione te- osserva che «nel dicembre
lematica di articoli pubblica- dello scorso anno Google, a
ti sulle testate cartacee.
seguito della nuova legge sul
Lorenzo Attolico, part- copyright varata in Spagna
ner di Nctm Studio Lega- (che, tra le altre cose, obbliga
le, è convinto che «la ragione i motori di ricerca a pagare
della controversia è che da ai giornali una quota per la
un lato gli editori hanno in- pubblicazione di loro artiteresse a mantenere i diritti coli, anche se solo mostrati
di riproduzione esclusiva a «in anteprima»), ha chiuso il
difesa ovviamente dei propri servizio Google News nella
legittimi interessi economi- Penisola Iberica. Nell’aprici, dall’altro la rete che, ri- le di quest’anno, Google ha
chiamato lo storico concetto lanciato la Digital News
del diritto di cronaca e, più Initiative, stanziando 150
in generale, l’interesse pub- milioni di euro in tre anni
blico ad una determinata per promuovere l’innovazionotizia, sostiene la legitti- ne nel campo del giornalismo
mità delle riproduzioni in digitale, coinvolgendo nel
discorso. Il tema è, per il progetto otto editori europei,
momento, risolto attraver- tra cui La Stampa. La Fieg
so l’indicazione, da parte accusa Google di sfruttare
degli editori, della formula indebitamente i contenuti
«riproduzione riservata» in delle testate in violazione
calce ad ogni articolo carta- del diritto d’autore».
ceo, formula che, di fatto, ai
Ebbene, secondo Manfredi
sensi di legge, impedisce la «da un punto di vista pret-
tamente giuridico, ciò che è o quel concorrente da impor- Una posizione di dominanda stabilire, alla luce della tanti servizi (stampaggio) o za che non avrebbe eguali
affermata –da Google- dif- canali di distribuzione (ca- in Europa, se si pensa che, a
ferenza tra utilizzazione dei tene di librerie, librerie on- seguito della concentrazione
contenuti e loro indicizzazio- line) controllati dai maggiori Pearson Plc Bertelsmann, il
ne, è se l’indicizzazione dei operatori del mercato».
nuovo colosso Random Houcontenuti editoriali che già
Sebbene Giuseppe Mez- se-Penguin arriverebbe, nel
si trovano on-line costitui- zapesa, of counsel dello Stu- Regno Unito, «soltanto» al
sca violazione del diritto di dio Legale Jones Day, osser- 26% del mercato, quota già
utilizzazione economica che vi che «proprio da un punto attualmente detenuta da
compete agli editori (previ- di vista antitrust il settore Mondadori in Italia.
sto dagli artt. 38 e seguenti dell’editoria (quotidiani in
Operazione che è, dunque,
della Legge sul Diritto d’Au- particolare) è caratterizzato sotto le lenti dell’Autorità
tore n. 633/1941).
da un limite alle concentra- antitrust italiana ma che,
La giurisprudenza si è zioni fi ssato dalla legge 67 non per questo, sembra esseespressa in passato soste- del 1987 che mira al man- re destinata ad essere vietanendo la necessità di un’in- tenimento del pluralismo ta da quest’ultima. Un possiterpretazione restrittiva nell’informazione e che era bile stop», secondo Pollicino,
delle norme sulla libera uti- entrato in vigore negli anni «potrebbe arrivare soltanto
lizzazione e, quindi, esclu- ottanta con la finalità di nel caso in cui l’Antitrust dodendo che la norma possa evitare che le ristruttura- vesse accertare che, a seguiapplicarsi alla
zioni in cor- to dell’operazione in questioriproduzione e
so, in quello ne, vi sia una eliminazione o
diffusione in
che era un una riduzione sostanziale e
Internet. La
momento di durevole della concorrenza.
dottrina ha,
crisi del set- Il che, nel nostro caso, non
invece, per lo
tore, potes- sembra l’ipotesi più verosipiù, espressero minare mile.
so opinione
il pluralismo
Questo non vuol dire che
contraria, afd e l l ’ i n f o r - non sia evidente che dall’opefermando che
mazione. Ri- razione in questione possano
la norma poteniamo che derivare specifici effetti antrebbe essere
tale vincolo ticoncorrenziali, specialmenestesa in via
debba conti- te a danno dei piccoli e medi
analogica alla
nuare ad es- editori indipendenti del
riproduzione
sere in vigo- settore trade che oggi, tutti
on line».
re, dato che insieme, detengono poco più
Michele Bertani
Antitrust
il settore ri- del 38% del mercato (a cui
e comportamenti anti- mane caratterizzato da un poi vanno aggiunte la quote
competitivi nell’ambito potere di condizionamento detenute dal Gruppo Gems
del mercato editoriale. dell’opinione pubblica in (poco superiore al 10%), da
Michele Bertani, professo- mano ai proprietari delle im- Giunti (6, 1%), da Feltrinelre ordinario di diritto com- prese operanti nell’editoria li (4,6%) e da De Agostini
merciale e special counsel che richiede una particolare (2,3%)».
di Orrick, Herrington & attenzione da parte del legi«Agcm, proprio al fi ne di
Sutcliffe sostiene che «lo slatore.
scongiurare tali effetti, pospazio per comportamenti
Del resto le esperienze di trebbe», conclude Pollicino,
anticompetitivi nell’ambito altri Paesi, tra cui quella de- «autorizzare condizionadel mercato editoriale appa- gli Stati Uniti,
tamente
re a prima vista abbastanza hanno evidenl’operaziolimitato, in quanto l’ampio ziato che una
ne, suborpluralismo dell’offerta e esenzione del
dinandola a
l’estesa (seppure imperfet- settore editomisure idota) sostituibilità tra prodot- riale (inclusi
nee a steti rendono relativamente q u o t i d i a n i e
rilizzarne
improbabile che maturino radio commergli effetti
le condizioni per attuare re- ciali) dalla apanti-constrizioni signifi cative della plicazione delcorrenziali
competizione. Tanto dipende la normativa
nei riguardi
anche dalle peculiarità del antitrust non
degli edidiritto di proprietà intellet- porta a benefitori mediotuale (diritto d’autore) tipica- ci per i consupiccoli».
Giuseppe Mezzapesa
mente esistente sui prodotti matori finali.
E Bertadell’industria editoriale, che È stato infatti
ni, conclude
subordinando la protezione riconosciuto che nel settore mettendo in risalto che «quaad una soglia modesta di cre- delle radio commerciali ne- le strumento di prevenzione
atività e garantendo un con- gli Stati Uniti, dal 1996 in della formazione di posizioni
trollo limitato della risorsa poi (a seguito dell’entrata dominanti viene in gioco il
(sulla forma espressiva, ma in vigore del Telecommu- controllo delle operazioni di
non su idee ed informazioni) nications Act) c’è stato un concentrazione. E su questo
genera limitatissimi effetti forte consolidamento tra tema pare giocarsi la partita
monopolistici».
emittenti che ha portato ad più interessante tra quelle
«Anche se», continua Ber- un’inevitabile omogeneità che nel nostro scenario natani, «qualche spazio per nell’offerta, a discapito non zionale riguardano attualilleciti antitrust nel campo solo degli ascoltatori, ma an- mente l’intersezione tra edieditoriale è tuttavia ipotiz- che di tutti coloro che ope- toria e diritto antitrust: qual
zabile. Sul piano delle intese rano nel settore, inclusi gli è precisamente il merger aprestrittive della competizio- artisti. L’esistenza di questa punto che dovrebbe portare
ne si può ad esempio imma- normativa ed i limiti alla c.d. Mondadori ad acquisire il
ginare un allineamento al cross-ownership basterebbe controllo di Rcs Libri, ed a
rialzo dei prezzi di prodot- già a giustificare un costante detenere per conseguenza
ti omogenei (la letteratura coinvolgimento di consulenti una quota cospicua su vari
tecnica o manualistica, i legali nella pianificazione di comparti del mercato libraquotidiani, oppure i perio- operazioni straordinarie, per rio».
dici destinati al medesimo evitare di incappare nelle
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target, e così via) che non sia maglie della legislazione».
... il caso Mondadori
giustificato da ragioni oggetSupplemento a cura
tive (ad un esempio: un au- Rcs. Sul punto, Pollicino inmento del prezzo della carta terviene citando il caso Mondi ROBERTO MILIACCA
o di altre materie prime, il dadori Rcs, indicando che «è
[email protected]
rinnovo onerosi di contratti evidente che si prospetta
e GIANNI MACHEDA
collettivi); oppure un boicot- l’emersione di un colosso
[email protected]
taggio collettivo, che miri ad che si avvicinerebbe al 40%
escludere i prodotti di questo del settore editoriale trade.