Esoscheletro, Training e Benefici
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Esoscheletro, Training e Benefici
Esoscheletro, Training e Benefici Il progetto “Facciamo 4 passi”, della Fondazione Universitaria Foro Italico, vuole dare la possibilità alle persone con lesione spinale di poter effettuare il training propedeutico all'utilizzo dell’esoscheletro ReWalk. Uno degli obiettivi è quello di effettuare ricerche, studi e analisi sui dati relativi ai miglioramenti e benefici evidenziati durante il training, come continuum degli studi realizzati in occasione dell’ottenimento della certificazione F.D.A. (Food and Drug Administration). Esoscheletro definizione L’esoscheletro è un apparecchio cibernetico esterno in grado di potenziare le capacità fisiche (forza, agilità, velocità, potenza, ecc.) dell'utilizzatore che ne viene rivestito e che costituisce una sorta di "muscolatura artificiale", nel campo dell'ingegneria biomedica è utilizzato per aiutare disabili che hanno perso il controllo di alcune parti del corpo. In particolare può considerarsi come un robot indossabile per agevolare il percorso riabilitativo dei pazienti che hanno subito lesioni midollari e che in futuro permetterà loro di camminare senza più bisogno della carrozzina. Al riguardo sono stati finora finanziati numerosi studi per svilupparne di migliori ancora più efficaci. L’esoscheletro con cui finora abbiamo lavorato è il ReWalk: un esoscheletro robotico indossabile che permette a persone con lesioni spinali di effettuare un programma di preparazione fisica adattata assistita da mezzi automatizzati. In parole più semplici questo apparecchio permette a tali soggetti di acquisire per periodi più o meno lunghi la posizione ortostatica (standing) e attraverso un sistema motorizzato, di prepararsi fisicamente a mantenere la stazione eretta e l’equilibrio durante una deambulazione robotizzata, assistita dall’uso di stampelle. La deambulazione è permessa dal sistema robotizzato comandato manualmente dal paziente attraverso la supervisione di un caregiver e dell’uso di stampelle. Storia dell’esoscheletro dalle ortesi ai sistemi robotizzati Il sogno di permettere a chi ha subito una lesione spinale di alzarsi in piedi e camminare di nuovo ha radici profonde. Le tecnologiche ortesiche, come la HKAFO (hip-knee-ankle-foot orthesis) e la RGO (reciprocanting gait orthesis), sono state di primo tentativo di risposta a questo desiderio. Il primo dispositivo che assomiglia a ciò che oggi chiamiamo esoscheletro è stato brevettato nel 1890 dal russo Yagn. Però fu solo nel 1960 che il dipartimento ricerche della General Electric, insieme alla Cornell University costruirono i primi prototipi di esoscheletri robotizzati. Nel 1970 il lavoro pioneristico di Miomir Vukobratovic, al Mihailo Pupin Institute, portò allo sviluppo del concetto di “camminatore cinematico” ed al suo utilizzo, come mezzo riabilitativo. Furono eseguiti più di 100 trials clinici su pazienti affetti da lesioni spinali. Anche se le limitazioni tecnologiche dei motori, delle batterie e del computer non gli consentirono di trasformarsi in una vera opzione, gettò le basi per lo sviluppo odierno. Nel 2002 la FDA approva il LOKOMAT con cui inizia l’era dei cosiddetti esoscheletri non mobili, grazie a quali la persona è sospesa su un tapis roulant, mentre il dispositivo muove le gambe mimando il naturale pattern della camminata. Negli stessi anni si sono sviluppati altri esoscheletri non mobili, come ReoAmbulator, ALEX, LOPES, University of Auckland system POGO and PAM. Successivamente grazie ai miglioramenti nelle tecnologie sono stati sviluppati diversi esoscheletri mobili o indossabili, come Ekso, e LEGS, HAL, Mind Walker, Indego, KAFO, NUS robot, BLEEX , HAL e PGO. Tutti questi sistemi hanno diverse modalità di funzionamento e differenti targets riabilitativi. L’integrazione fra i sistemi immobili ed indossabili ha poi portato alla creazione di esoscheletri che combinano diverse caratteristiche, come WalkTrainer, SUBAR, SJTU mobile system e NaTUregaits. Il 26 giugno 2014 la FDA approva l’utilizzo del ReWalk, come primo esoscheletro indossabile in pazienti affetti da paraplegia, che può essere usato sia per fini riabilitativi che a autonomamente a domicilio. Utilizzo e benefici Finora il ReWalk è l’unico esoscheletro ad essere approvato dal F.D.A. per poter essere usato sia in palestra che a casa, ma nulla ostacola l'utilizzo di altri esoscheletri che in futuro potranno avere questa approvazione. La novità è che rispetto agli altri esoscheletri il paziente, dopo adeguata preparazione e training, può utilizzarlo anche senza la figura del fisioterapista. E’ importante sottolineare al riguardo che può essere utilizzato anche al di fuori delle palestre, in casa o all'esterno, ma sempre in maniera assistita, cioè con l'ausilio di una persona che abbia acquisito esperienza nell'assistere e supervisionarne l'utilizzo. Prima di poter beneficiare autonomamente di questo straordinario presidio, l’utilizzatore deve completare un periodo di training presso il centro ReWalk, dove verrà valutato se idoneo ad utilizzarlo e successivamente apprenderà da un istruttore specializzato l’utilizzo dell’esoscheletro in modalità sempre più autonoma. Un esoscheletro è una struttura esterna che si indossa fatta di giunture e collegamenti che corrispondono a parti del corpo umano. Un esoscheletro motorizzato, presenta una sorgente di alimentazione che fornisce l'energia per il movimento degli arti e fornisce una mobilità controllata dall'utente attraverso comandi manuali. L'esoscheletro potrebbe considerarsi come un robot indossabile disegnato per le forme e le funzioni del corpo umano. L’uso dell’esoscheletro ReWalk comporta potenziali benefici per la salute dei pazienti associati all'incremento della mobilità, questi includono l'aumento della forza, il miglioramento del sistema circolatorio e cardiovascolare, il miglioramento della capacità respiratoria, il miglioramento delle funzioni vescicali ed intestinali, la riduzione della spasticità, la guarigione delle ulcere da decubito e un possibile miglioramento dello stato psicologico e sociale. Il suo utilizzo previene inoltre l’osteoporosi, diminuisce l’incidenza delle malattie cardiovascolari e del diabete. Indicazioni e criteri d'inclusione L'esoscheletro ReWalk è specificamente approvato negli Stati Uniti per l'utilizzo da persone con paraplegia a causa di lesioni del midollo spinale (SIC) ai livelli T7 (settima vertebra toracica) a L5 (quinta vertebra lombare). Esso può essere utilizzato anche con gli infortuni di livello superiore (livelli T4 a T6) in aree protette di riabilitazione. Per utilizzare ReWalk, gli individui devono avere integre le funzioni motorie di mani, braccia e spalle. Le controindicazioni includono una storia di lesioni neurologiche diverse dalla mielolesione, spasticità grave, significative contratture, instabilità della colonna vertebrale, e fratture non cicatrizzate degli arti o pelviche. Possono escludere l'uso del dispositivo anche problemi medici concomitanti, quali infezioni, condizioni cardiovascolari o respiratorie, o piaghe da decubito. I candidati ad utilizzare il dispositivo dovrebbero avere le seguenti caratteristiche: Le mani e le spalle dovrebbero essere in grado di supportare le stampelle o un deambulatore La densità ossea dovrebbe essere sana Lo scheletro non presentare alcuna frattura Dovrebbero essere già in grado di sostenere la verticalizzazione, avendo già fatto una preparazione in tal senso In generale dovrebbero godere di buona salute Altezza deve essere compresa tra 160 cm e 190 cm (5'3 "-6'2") Il peso non superare i 100 kg (220 lb) Preparazione all'utilizzo: addestramento pazienti, fase di mantenimento e perfezionamento dell'esercizio fisico adattato Un team di medici specialisti valuteranno le condizioni cliniche del paziente e l’idoneità ad utilizzare l’esoscheletro, in termini di caratteristiche fisiche, cliniche ed attitudinali. Verranno svolte gratuitamente la visita medica e due sessioni test per comprendere la reale possibilità di utilizzo del Rewalk, durante la quale verranno testati equilibrio, stabilità, capacità di verticalizzazione, esercizi di standing, e la performance di qualche passo con l’esoscheletro. Successivamente si passerà alla fase di addestramento vera e propria con circa 20 sessioni della durata di circa 2 ore con cadenza bisettimanale, durante le quali il paziente familiarizzerà sempre di più con l’esoscheletro e ne imparerà l’utilizzo e le strategie per ottenere da questo le migliori performances. Il training in questione prevede la sua esecuzione in spazi indoor (quindi con pavimentazione da interno), dove strutturare la pratica e l’allenamento all’uso dell’esoscheletro. Nelle sessioni il paziente impara la gestione dell’esoscheletro, dalla programmazione all’uso dello stesso quando indossato. Si effettuano esercizi per i passaggi posturali, per l’uso delle canadesi, per il controllo equilibrio del tronco (che di fatto controlla e gestisce il core). Il training prevede l’uso dello scheletro nelle ADL e nell’esecuzione delle scale quando concesso dallo status di allenamento del paziente.