Informativa Consenso Mastoplastica Riduttiva
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Informativa Consenso Mastoplastica Riduttiva
INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: MASTOPLASTICA RIDUTTIVA etichetta (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) La riduzione del seno, o mastoplastica riduttiva, è una procedura chirurgica adottata per ridurre, rimodellare e dare nuova forma e proiezione ad un seno troppo grande e rilassato. La condizione chiamata ipertrofia mammaria (o iperplasia mammaria) è un grosso problema non solo a carico della stabilità emotiva di chi è costretta a conviverci, ma anche ai danni della salute, per il peso e l’ingombro delle mammelle. Lo sviluppo abnorme del tessuto mammario si verifica in genere con lo sviluppo puberale. In alcuni casi questa condizione insorge con la gravidanza e non regredisce, stabilizzandosi diagnosi o sospetto diagnostico (al momento della proposta dell’intervento): ………………………………………………………………………………………………….. possibili varianti nell’esecuzione: Fino a qualche tempo fa la mastoplastica riduttiva veniva realizzata esclusivamente in anestesia generale, ma oggi alcuni specialisti preferiscono optare per una particolare combinazione anestesiologica chiamata neuroleptoanalgesia, che è un’anestesia locale accompagnata da sedazione profonda. Con questa tecnica, la paziente si trova in uno stato simile ad un sonno profondo e non avverte alcun dolore pur evitando l’anestesia generale e, con essa, i disagi che si manifestano più di frequente. Con la mastoplastica riduttiva vengono asportate porzioni del seno in misura calibrata per ciascuno dei componenti del tessuto mammario, pelle, ghiandola e grasso, secondo necessità. Prima di procedere con l’anestesia, il chirurgo plastico fa il planning operatorio, disegna le tracce che utilizzerà per la tecnica chirurgica scelta con la paziente in piedi. In tal modo avrà un piano operatorio chiaro anche con la paziente distesa. L’intervento asporterà la quantità di cute/tessuto ghiandolare e tessuto adiposo desiderato in proporzione al soggetto. Il complesso areola/capezzolo viene rimodellato e ricollocato in giusta posizione secondo quanto precedentemente pianificato precedentemente. La riduzione della massa mammaria comporta la riduzione del peso del seno. Al termine della procedura chirurgica, quindi, ci saranno i punti di sutura attorno al capezzolo, verticalmente dall’areola al solco sottomammario e/o orizzontalmente, lungo il solco, saranno posizionati dei drenaggi ed una fasciatura elastocompressiva. Le cicatrici conseguenti che si andranno a formare saranno quindi a forma di una T rovesciata al di sotto dell’areola. benefici attesi e scopo della prestazione proposta: La mastoplastica riduttiva è praticata per ripristinare chirurgicamente le proporzioni ideali tra il complesso mammario e il corpo, e per alleviare i disagi fisici che comporta l’avere un seno troppo sviluppato (impaccio nelle attività, difficoltà nel trovare abiti adeguati, problemi posturali). Mod 532 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Mastoriduttiva ARCHIVIARE in CARTELLA insieme all’ATTESTAZIONE di CONSENSO 1/3 INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: MASTOPLASTICA RIDUTTIVA etichetta (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) La procedura può inoltre rendere simmetriche le mammelle troppo differenti nella forma e nella dimensione. Si può anche cambiare il profilo e la consistenza del seno per ricreare forme piacevoli. Con la riduzione del seno, inoltre, anche i capezzoli vengono rimodellati, in particolare l’areola, che spesso in questi casi risulta deformata e dilatata dal peso dei tessuti, ritrova dimensioni e forma adeguate. Nelle gigantomastie l’ampia quantità asportata potrebbe essere analizzata con l’esame istologico al fine di effettuare approfondimenti diagnostici. rischi prevedibili legati alla non esecuzione della prestazione proposta: La mancata esecuzione dell’intervento non consentirà la correzione dell’inestetismo presente, con possibile riduzione dell’autostima e della sicurezza di sé. Non sarà inoltre possibile alleviare i disagi fisici che comporta l’avere un seno troppo sviluppato (impaccio nelle attività, difficoltà nel trovare abiti adeguati, problemi posturali). rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze: - La sensibilità della pelle, soprattutto in caso di ptosi grave, ed in particolare quella delle areole e dei capezzoli potrà rimanere alterata. - All’intervento potranno residuare irregolarità della superficie cutanea, principalmente in corrispondenza della cicatrice verticale. Tali irregolarità si assestano nell’arco di qualche mese, in taluni casi è però necessario un ritocco. - In caso di alterazioni della vascolarizzazione cutanea, soprattutto nei casi di ptosi importante, potrebbero comparire aree di sofferenza o necrosi dei tessuti superficiali del complesso areola-capezzolo. - Ematomi aggravati dall'uso di farmaci anticoagulanti (pertanto il paziente è stato invitato a non assumere farmaci che alterano la coagulazione del sangue quali l'acido acetilsalicilico, che dovranno essere sospesi prima dell’intervento in accordo con il curante). L’uso degli stessi può provocare nel postoperatorio emoraggie gravi, le quali possono rendere necessario una riapertura chirurgica della ferita e conseguente coagulazione dei vasi compromessi. - Iperpigmentazione e cattiva qualità delle cicatrici, rischio dovuto oltre ad una predisposizione individuale anche all'esposizione al sole e lampade abbronzanti aggravati dal fumo (i pazienti sono avvisati di sospendere o ridurre sensibilmente il fumo almeno 15 giorni prima dell’intervento) - deiscenza (apertura) di una parete della ferita, per scarsa cicatrizzazione; è necessario quando ampia suturare nuovamente la zona - Cheloidi e/o cicatrici ipertrofiche - sieroma (raccolta di siero che potrebbe richiedere aspirazioni ripetute fino al suo completo assorbimento) - infezioni - sofferenza cutanea fino alla necrosi cutanea. Il rischio di tali necrosi è maggiore nei fumatori e nei pazienti con morbosità pre-esistenti (per es. diabete) Mod 532 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Mastoriduttiva ARCHIVIARE in CARTELLA insieme all’ATTESTAZIONE di CONSENSO 2/3 INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: MASTOPLASTICA RIDUTTIVA etichetta (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) possibili problemi di recupero (es: conseguenze menomanti temporanee e permanenti, necessità di ausili, presidi, …): Le incisioni e i movimenti dei tessuti possono causare alcuni disagi alla zona operata, come dolenzia, gonfiore ed edema. Il dolore può essere facilmente controllato con semplici antidolorifici prescritti dal chirurgo al momento della dimissione. I bendaggi in genere vengono rimossi sei o sette giorni dopo l’intervento, e poi vanno sostituiti da un apposito reggiseno contenitivo. La paziente dovrà stare a riposo per un paio di settimane, e solo dopo si possono riprendere le attività in maniera graduale, evitando però gli sforzi più pesanti per le braccia (sollevare pesi, fare lavori manuali e faticosi). Anche l’accudire bambini piccoli è sconsigliato nel periodo immediatamente successivo alla mastoplastica riduttiva. Nel corso delle due settimane seguenti vengono rimossi i punti di sutura possibilità di alternative (esplicitare se l’unica alternativa è la non esecuzione della prestazione in oggetto): Nel caso in cui la grande abbondanza delle mammelle sia dovuta soprattutto alla componente adiposa, è possibile realizzare una semplice liposuzione della zona. Questa ipotesi è realizzabile solo se i tessuti della paziente sono molto elastici per non creare un rilassamento antiestetico una volta ridotto il volume del seno. Purtroppo, per ridurre il volume del seno non esiste una terapia medica e farmacologica, e i disagi possono essere leniti solamente con l’uso di particolari reggiseno contenitivi e compressivi, che sostengono le mammelle con decisione. Poiché la chirurgia non è una scienza esatta, non può essere precisamente pronosticata a priori la percentuale di miglioramento del difetto da correggere e l’entità e la durata del risultato, così come la qualità delle cicatrici residue e l’eventuale costituzione di ematomi, sierosi o infezioni, in quanto tali eventi dipendono non solo dalle tecniche chirurgiche impiegate ma ancor più dalle risposte dell’organismo. Tali complicazioni possono essere trattate e a tal fine acconsento a sottopormi alle cure del caso, eventualmente anche chirurgiche. Eventuali precisazioni dovute alle particolari condizioni cliniche: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Data del colloquio: …………………………………………………………………. Timbro e Firma del medico che ha fornito le informazioni: ………………………………………………………………………………………….. Mod 532 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Mastoriduttiva ARCHIVIARE in CARTELLA insieme all’ATTESTAZIONE di CONSENSO 3/3