casa sul lago per l`artista - v triennale di milano

Transcript

casa sul lago per l`artista - v triennale di milano
MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO
CASA SUL LAGO PER L'ARTISTA - V
TRIENNALE DI MILANO
demolita, Parco del Palazzo dell'Arte, Milano, 1933
Giuseppe Terragni (con P. Lingeri, M. Cereghini, G. Giussani, G. Mantero, O. Ortelli, A. Dell'Acqua, C.
Ponci, pittori M. Nizzoli e M. Radice)
OPERA
La Casa sul Lago per un Artista era stata progettata dal Gruppo 7, in vista della V Triennale di Milano, mostra dell'abitazione moderna, per
rappresentare una costruzione sperimentale di casa per artisti, che doveva essere realizzata sull’isola comacina, da poco in possesso
dell'Accademia di Brera (Marcianò, 109). Il progetto verrà effettivamente costruito per la V Triennale di Milano del 1933, tenutasi nel nuovo
palazzo che Muzio stava costruendo, a seguito della richiesta fatta al Gruppo 7 da parte della direzione artistica di partecipare, dopo
l'esperienza monzese. A fianco alla Triennale, in parco Sempione, il regista dell’esposizione Giò Ponti, organizza la Mostra dell’abitazione,
dove intende inserire diversi edifici, perfetti modelli di dimore moderne (Novati, Pezzola Catalogo Mostra; Ciucci, Triennale di Milano,
Centro studi G. Terragni, 409-410).
Come ricordava Gianni Mantero, in occasione di questo progetto, lavorare con Terragni era praticamente impossibile: “la sera si
concordavano delle linee guida, di notte Terragni modificava il tutto e al mattino ci trovavamo di fronte ad un nuovo progetto” (Novati,
Pezzola Catalogo Mostra), anche se “L’intero Gruppo di Como firmò questa casa nel parco di Milano per la V Triennale (Zevi, 98; Zevi,
Articolo; Novati, Pezzola Catalogo Mostra).
Fu proprio di Terragni infatti l'iniziativa di realizzare la Casa per Artista su lago (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 411;
Fosso, Mantero, 102) da inserirsi sull'isola comacina a rappresentare quindi un progetto realizzabile e non solo un prototipo
decontestualizzato. " [...] Il prototipo (per vacanze) è un pittore con famiglia. Il portico sottopassante divide lo studio (in doppio volume)
dalla residenza. Lo studio, chiuso a sud, presenta a nord una parete in vetro-cemento prolungata per due metri nel soffitto. Anche qui gli
affreschi erano di Mario Radice. [...] Il cliché del tipo d’Artista - scrive Terragni - che deve vivere e comportarsi in modo costantemente
diverso da quello di tutti gli altri uomini, è disusato. La casa di un artista è la casa di un uomo intelligente, moderno e di gusto, che vive e
lavora liberamente e semplicemente” (Zevi, 98; Zevi, Articolo; Novati, Pezzola Catalogo Mostra).
La casa, a due piani, era orientata verso sud, dove lo spazio principale, lo studio dell'artista, era distaccato dal complesso e affacciava
direttamente sul lago, tramite una parete completamente vetrata. La pianta viene così articolata in due spazi: lo studio dell'artista, chiuso a
sud e aperto a nord tramite un parete di vetro - cemento che gira in copertura per circa 2 metri, alto 5,50 metri, e la casa vera e propria,
raccordati da un porticato. Luce e colore dominano la composizione degli spazi. Le aperture garantiscono in maniera mirata la splendida
vista sul lago (Zevi, 98).
Inoltre la casa era stata pensata per essere smontabile e di conseguenza era stata realizzata in acciaio con elementi strutturali standardizzati,
mentre alla Mostra, per la durata breve dell'esposizione, era stata
realizzata con una gabbia lignea; una versione viene studiata anche in cemento armato. Anche gli arredi, disegnati in parte da Terragni e in
parte scelti da catalogo, erano stati studiati per essere facilmente modificabili o sostituibili a seconda del gusto dell'artista (Marcianò, 109).
L'idea di realizzare concretamente la casa per artisti sull'isola prese piede nel 1935 quando Terragni e Lingeri iniziarono a tessere rapporti
dapprima con Gallavresi, commissario governativo dell'Accademia di Brera dopo la morte di Beltrami e poi successivamente con Valdameri,
presidente dell'Accademia dal 1935. Il compito venne successivamente affidato al solo Lingeri, che attorno agli anni quaranta realizzò
l'intervento sull'isola (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 414).
Scritto redatto sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004
CIUCCI, Giorgio (a cura di), Giuseppe Terragni: opera completa, (con Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, Centro
internazionale di studi di architettura Andrea Palladio), Milano: Electa, 1996
FOSSO, Mario, MANTERO, Enrico, Giuseppe Terragni 1904-1943, Como: Cesare Nani, 1982
MARCIANÒ, Ada Francesca, Giuseppe Terragni opera completa 1925-1943, Roma: Officina, 1987
NOVATI Alberto, PEZZOLA Aurelio, Como 1920-1940: paesaggi della città razionalista: Giuseppe Terragni e i razionalisti comaschi, foto
di COLOSIO Giovanni, Rudiano: GAM Editrice, 2014 - Testo anche in inglese - Pubblicato in occasione della mostra 6 settembre-28
settembre 2014, Como
ZEVI, Bruno (a cura di), Giuseppe Terragni, Bologna: Zanichelli, 1980
ZEVI, Bruno, Omaggio a Terragni, in L'Architettura. Cronache e storie, 153 (luglio 1968)
GALLERY
Casa sul lago per l'artista, realizzata e premiata alla V Triennale di Milano
Credits foto http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD02F93C/
Casa sul lago per l'artista, realizzata e premiata alla V Triennale di Milano
?Credits foto http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD02F93C/
Casa sul lago per l'artista, realizzata e premiata alla V Triennale di Milano
?Credits foto http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD02F93C/
GEOLOCALIZZAZIONE
http://maps.google.com/maps?q=Parco+del+Palazzo+dell%27Arte%2C+Milano