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Home » Arte » Arti Figurative RETTIFICA ‐ERRATA CORRIGE ‐annulla e sostituisce il precedente invio
“Lucio Saffaro. Le forme del pensiero”, anteprima del documentario ‐
27 febbraio ore 17,30 Bologna, Palazzo Pepoli
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La stella di Origene (opus CCXCII), 15 dicembre 1991, Coll. Fondazione Saffaro, Bologna.jpg 10/feb/2014 13.59.35 Bruno Pinto Contatta l'autore Consiglia Registrati per vedere cosa consigliano i tuoi amici.
Anteprima del documentario, prodotto da RAI Educational­Magazzini Einstein: "Lucio Saffaro. Le forme del pensiero" per la regia di Giosuè Boetto Cohen da un'idea di Gisella Vismara con la collaborazione del CINECA. La proiezione, della durata di 52 minuti, si terrà giovedì 27 febbraio alle ore 17.3 presso il Museo della Storia di Bologna Palazzo Pepoli ­ Sala della Cultura Via Castiglione 8 ­ Bologna L’anteprima del documentario, promosso dalla Fondazione Lucio Saffaro ­ www.fondazioneluciosaffaro.it ­ sarà un’occasione unica per conoscere più da vicino il personaggio di Lucio Saffaro (Trieste 1929 ­ Bologna 1998), poliedrico uomo di cultura (pittore, scrittore, matematico e molto altro ancora...) che, dagli anni Sessanta, si è affermato come una delle figure più originali e inconsuete della cultura italiana, ricevendo ampi riconoscimenti in ciascuno dei campi in cui ha operato. All’interno del documentario “ che andrà in onda pochi giorni dopo su RAI STORIA “ oltre ad inediti, vi sono contributi di: Maddalena Arone di Bertolino, Maurizio Calvesi, Flavio Caroli, Federico Carpi, Claudio Cerritelli, Bruno D’Amore, Michele Emmer, Piergiorgio Odifreddi, Riccardo Sanchini, Luigi Ferdinando Tagliavini, Walter Tega e Gisella Vismara. LA FONDAZIONE La Fondazione Lucio Saffaro, nata per volontà dell’artista nel 1999, un anno dopo la sua scomparsa, oltre alla conservazione e catalogazione delle opere artistiche e letterarie, si prefigge una loro ulteriore valorizzazione culturale, con la promozione di mostre, convegni, e pubblicazioni relative ai diversi lavori di Saffaro. Sono inoltre previste iniziative di carattere non solo monografico, ma che vedono la figura dell’artista inserita in più ampi contesti di ricerca; come pure la realizzazione di progetti relativi a una linea dell’arte con connessioni agli interessi artistici e scientifici di Lucio Saffaro. 042782
L’ARTISTA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Lucio Saffaro è nato a Trieste nel 1929, si è laureato in Fisica pura all’Università di Bologna, città nella quale ha vissuto, dal 1945, e dove è morto, nel 1998. È stato pittore, scrittore e matematico. Dagli anni Sessanta si è affermato come una delle figure più originali e inconsuete della cultura italiana, ricevendo ampi riconoscimenti in ciascuno dei campi in cui ha operato. Le ricerche sulla determinazione di nuovi poliedri sono state oggetto di numerosi saggi e conferenze, tenute da Lucio Saffaro in Italia e all’estero. Queste ricerche sono state, a loro volta, commentate da studiosi qualificati e più volte apparse sull’Annuario dell’Enciclopedia della Scienza e della Tecnica di Mondadori, oltre che in riviste scientifiche. www.ecostampa.it
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Recensite e presentate da critici autorevoli, ha pubblicato una cinquantina di opere letterarie, edite da Lerici, Scheiwiller, La Nuova Foglio, l’Almanacco dello Specchio di Mondadori e dalle Edizioni di Paradoxos, da lui stesso ideate. Nel 1986 ha pubblicato a Parigi Teoria dell’inseguimento, con un saggio introduttivo di Paul Ricoeur. Ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e in molte altre importanti rassegne in Italia e all’estero. La prima mostra personale, presentata da Francesco Arcangeli, si tenne nel 1962 alla Galleria dell’Obelisco di Roma. Ne seguirono altre quaranta, allestite in qualificate gallerie private e pubbliche. Tra queste ultime, le antologiche al Museo di Castelvecchio a Verona (1979), alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1986), al Museo Civico di Bassano del Grappa (1991) e, dopo la sua scomparsa, al Museo di Palazzo Poggi dell’Università di Bologna (2004) e nella Biblioteca dell’Accademia di Brera a Milano (2009). Sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private. Tra i premi, si ricordano quelli ricevuti alla Biennale di San Paolo del Brasile (1969) e alle Biennali di grafica di Rijeka (1970) e Cracovia (1972). Nel 1966 elabora le tavole del “Tractatus Logicus Prospecticus”, un’esplorazione teorica delle possibilità offerte dalla prospettiva che, ampliando i riferimenti storici e dilatando le intuizioni, diverrà il perno concettuale di tutta la sua opera. Attorno al 1985, con l’ausilio di potenti calcolatori e di alcuni ingegneri dell’ENEA di Bologna, Saffaro elabora la rappresentazione di poliedri di grado elevato e altri complessi studi. La bibliografia su Saffaro è amplissima; tra gli altri hanno scritto di lui: Accame, Anceschi, Arcangeli, Argan, Baratta, Barilli, Bilardello, Calvesi, Carandente, Caroli, Cerritelli, Dalai Emiliani, D’Amore, Emiliani, Emmer, Galimberti, Lambertini, Lemaire, Longo, Luxardo Franchi, Marchiori, Marinelli, Masini, Massarenti, Menna, Odifreddi, Quintavalle, Raimondi, Ramat, Ricoeur, Russoli, Tega, Volpe, Zevi… Nel 2000, a cura del Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bologna, è stata allestita, all’interno della Biblioteca Universitaria, un’esposizione con opere di Escher e Saffaro. In seguito all’interesse dimostrato dal Dipartimento, la Fondazione Saffaro ha affidato a quell’Istituto una cospicua serie di modelli in cartoncino, costruiti da Saffaro per lo studio dei poliedri e ha donato tutti gli scritti matematici dell’artista. Nel 2004, al Museo di Palazzo Poggi, sempre dell’Università di Bologna, si è tenuta la mostra antologica, “Saffaro. Le forme del pensiero”, a cura di Giovanni Maria Accame, corredata da un esauriente catalogo.Nello stesso anno è stata stipulata una convenzione, tra la Fondazione Lucio Saffaro e l’Università, che ha reso possibile il trasferimento di tutte le opere dell’artista presso il Museo, dove ancora oggi sono conservate, ma non esposte al pubblico. Tra il 2011 e il 2012 a Villa Franceschi, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Riccione, si è tenuta l’antologica “Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo”, a cura di Gisella Vismara. IL REGISTA Giosuè Boetto Cohen (Milano, 1961) è un giornalista, regista e conduttore televisivo italiano. Ha iniziato a collaborare a “il Giornale” di Indro Montanelli nel 1977, sotto la guida di Gastone Geron. È entrato alla RAI nel 1987, come autore e conduttore di “Intorno a noi” , il segmento milanese di Uno Mattina. Da allora ha scritto, realizzato e condotto molti programmi culturali per il servizio pubblico. Tra i più recenti “La storia siamo noi”, “Dixit” e “Magazzini Einstein”. Per musei e mostre internazionali, in collaborazione con il CINECA, ha realizzato allestimenti digitali, documentari, ricostruzioni e cartoni animati 3D. Dal 2010 è opinionista del Corriere della Sera. La Mediateca per le scuole di “Mosaico” (RAI, 1997) resta uno dei progetti più interessanti a cui ha dato il suo contributo. La messa a disposizione gratuita alle scuole di ogni ordine di migliaia di “unità audiovisive” tratte dalle Teche RAI “ e l’uso incrociato di Internet e della tv via satellite “ costituisce un esperimento innovativo e a suo modo unico, nel panorama televisivo internazionale. Nel 2003 ha ideato e condotto per RAI Educational la maratona televisiva “Una giornata particolare”, ventiquattro ore di televisione dedicate alla Shoah. Per la prima volta nella storia della tv, un canale pubblico ha messo in onda non­stop il meglio dei suoi archivi e produzioni ‘ad hoc’ sul tema dell’Olocausto, con “affacci” dal satellite verso i principali programmi delle tre reti RAI. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Anche “L’Italia tra le stelle” (30 puntate in onda su RAITRE nel 2001­2002 e più volte riproposto) è stato il primo programma, dalla fine degli anni ‘70, a riportare l’astronomia e la ricerca spaziale al grande pubblico, con un appuntamento settimanale. Data
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Nel 2006 ha scritto e condotto per il Museo Nazionale della Scienza di Milano il programma “Aldilà del mare” (60’, RAIDUE), dedicato al viaggio del sottomarino Enrico Toti dal Po a Milano e alla storia dei sommergibilisti italiani. Nel 2007, da una sua puntata de “La storia siamo noi”, ha tratto l’allestimento filmico della mostra “Oriana Fallaci, intervista con la storia”, presentata a New York, Milano, Roma e Firenze. www.ecostampa.it
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Per Rizzoli ha scritto la prefazione al volume “Quel giorno sulla Luna”, sempre della Fallaci, e “Intervista con Oriana”. Nel 2008 ha ideato per l’Agenzia Spaziale Italiana la mostra “Soyuz! La Grande Storia dello Spazio”, che ha portato in Italia, per la prima volta, una vera navicella spaziale (Genova ­ Festival della Scienza, Milano, Napoli). Nel 2000, per CINECA e RAI Educational, ha scritto e condotto “High Tech Pompei”, la prima ricostruzione digitale della città come virtual set televisivo. Del 2009 è “Big Bang”, il primo documentario 3D per un museo italiano, adottato anche dal celebre Adler Planetarium di Chicago. Nel 2011 ha scritto e diretto il documentario per l’inaugurazione del nuovo Museo dell’automobile di Torino, trasmesso da Rai Storia. Del 2012, per lo stesso museo, è l’allestimento filmico della mostra sui 100 anni della carrozzeria Bertone. Ancora per CINECA, ha scritto e diretto il primo cartone animato 3D pensato per un museo europeo. La produzione è durata oltre due anni. Il film , dal titolo “Apa alla scoperta di Bologna”, dal gennaio 2012 viene proiettato nel teatro virtuale del nuovo Museo della Storia di Bologna, Genus Bononiae, ed ha vinto il primo premio Unesco al Festival Internazionale del cinema di Montreal 2012, nella categoria mediometraggi per la cultura. Dal 2003 al 2006 è stato responsabile comunicazione all’Accademia del Teatro alla Scala. Dal 2007 al 2009 è stato responsabile dei progetti di comunicazione dell’Agenzia Spaziale Italiana. Per informazioni: www.fondazioneluciosaffaro.it ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­ Emanuela Agnoli Comunicazione e Ufficio stampa cell. 347 1120782 e­mail: [email protected] Please enable JavaScript to view the comments powered by Disqus. blog comments powered by Disqus 042782
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