Uno sguardo sugli avvenimenti culturali

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Uno sguardo sugli avvenimenti culturali
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Periodico di arte attualità cultura diretto da Paolo Rossi
Indirizzo Internet: http://urlin.it/155ee
Corrispondenza: Casella Postale 1008 * 80127 NAPOLI
Editoriale
Siamo sempre vicino a chi
opera per la cultura
Il nostro periodico ormai viene pubblicato da circa quaranta anni ed in questi
anni abbiamo cercato di aiutare le nuove
leve che si affacciavano al mondo
letterario od a quello delle arti plastiche.
Noi sicuramente siamo delle persone che
sognano ancora, che cercano di ritrovare
dei valori ormai tramontati e che sperano
in una nuova ripresa delle arti e della
letteratura.
Le manifestazione che spesso segnaliamo sono tratte dai vari comunicati
stampa che ci ritroviamo sul tavolo
redazionale, ma proprio in questi giorni
un collaboratore mi faceva notare che
concorsi riservati alla letteratura, od al
resto delle arti, non si svolgono più in
maniera numerosa come negli anni
passati. Questo sicuramente non è un
segnale positivo, ma purtroppo organizzare dei concorsi comporta un notevole
investimento di energie e di fondi.
Mecenati delle arti non se ne incontrano
più facilmente, tutti siamo pronti a
criticare ma pochi sono pronti ad aprire
gli orizzonti a questi giovani che credono
ancora in questi valori.
Il nostro periodico nacque proprio per
essere di aiuto a tutti quei giovani che si
volevano affacciare a questo mondo e
con i nostri brevi comunicati abbiamo
sempre cercato di contribuire a trovare
nuove strade, note e poco note, in questo
vasto campo.
Nel passato abbiamo anche cercato di
contribuire a lanciare voci della letteratura
fondando una piccola casa editrice che
poi ha chiuso i battenti per varie vicissitudini. Lo stesso dicasi del “Premio
Nazionale di Poesia Contemporanea”, ma
qui è nostra intenzione di riprendere le
manifestazioni quanto prima offrendo
delle nuove opportunità a chi si diletta
ancora in questo campo.
Speriamo solo che le nostre non siano
solo delle sogni!
Anno XXXIX - N. 11 Novembre 2011
Uno sguardo ...
sugli avvenimenti culturali
* Premio di Letteratura di Viaggio e
Giornalismo “Il Viaggiautore: In
coincidenza con le celebrazioni della
“Settimana della Lingua Italiana”,
manifestazione dedicata all’Italia inserita
nel calendario degli eventi del “Mese
della Cultura Italiana” organizzata
dall’Ambasciata Italiana a Monaco in
occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia,
si è svolta nella città monegasca la prima
edizione Internazionale del Premio “Il
Viaggiautore”.
Si tratta di una preziosa e significativa
iniziativa di A.I.G. (Associazione Italiana
Alberghi per la Gioventù, lo storico Ente
fondato nel 1945 da Aldo Franco Pessina,
che gestisce sull’intero territorio italiano
una rete di oltre 110 Ostelli, e conta più
di 40.000 associati), che su progetto del
giornalista
Roberto
Messina,
responsabile Comunicazione di A.I.G. e
ideatore e direttore del Premio, ha istituito
un Concorso di Letteratura di Viaggio e
Giornalismo (sottotitolo “L’avventura
della scrittura. La scrittura
dell’avventura”) quale riconoscimento
a scrittori, giornalisti, editori,
sceneggiatori, documentaristi e
personalità che si occupano attivamente
di turismo, viaggi, ambiente, società e
cultura in genere, ed in particolare di
problematiche legate al turismo
giovanile, sociale e responsabile.
Il Premio si svolge periodicamente e
alternativamente in una città italiana ed
estera, e si avvale della partecipazione e
del sostegno di vari Enti e Istituzioni e
del patrocinio del Gist (Gruppo italiano
stampa turistica).
Dopo Montecarlo, l’edizione italiana è
prevista per sabato 10 dicembre, al Teatro
« Subasio » di Spello, Perugia. «La
scelta della città monegasca - ha
spiegato lo stesso Messina, che ha
portato i saluti del Presidente AI.G. Vanni
Cecchinelli e del Segretario Nazionale
Anita Baldi - è avvenuta in
considerazione della forte e qualificata
presenza italiana; della sensibilità qui
riscontrata sui temi del turismo culturale
e del turismo sostenibile; e soprattutto
in virtù del grande fervore di attività,
qualificatamente ed efficacemente
innestato dall’ambasciatore italiano
Antonio Morabito».
Questa prima edizione è stata dedicata
nello specifico al giornalismo e all’editoria
italo-francesi, con la consegna di tre
riconoscimenti a due giornalisti italiani di
provata esperienza, attivi da tempo a
Parigi; e una scrittrice particolarmente
ferrata negli itinerari turistici in terra
transalpina.
Le stupende sculture in bronzo realizzate
ad hoc dal maestro Francesco Triglia (uno
dei più significativi artisti italiani, di
insolita e suggestiva compiutezza plastica,
che sa ridare voce a tecniche e valori
formali «neoclassici» ma nientaffatto
stereotipi), sono state attribuite a:
Michele Canonica (premiato dal ministro
di Stato monegasco, Michel Roger),
inviato de L’Espresso e Panorama,
corrispondente da Parigi, notista politico
da Roma, direttore della Comunicazione
della Camera di Commercio italiana a
Parigi, e autore di vari libri;
Armando
Sabene
(premiato
dall’ambasciatore Antonio Morabito),
corrispondente da Parigi de Il Corriere dello
Sport, inviato speciale di varie riviste
culturali italiane e francesi, tra cui
L’Equipe, France-Italie, Il Giorno,
Quotidien de Paris, autore anche lui di vari
volumi, in particolare sulla storia
dell’aviazione militare;
Rossella Daolio (premiata dall’on. Claudio
Scajola) autrice del volume «La Francia in
bicicletta» (Ediciclo): molto più di una
(cont. pag. 2)
1
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 1)
semplice «guida», quanto un prezioso
libro che racconta la Francia, le sue tante
piste ciclabili, la maniera di organizzarsi
una vacanza attraverso le sue varie e
variopinte regioni. Pioniera del tour
operator per viaggi su due ruote e per il
turismo attivo, scrive articoli per i
maggiori quotidiani di settore.
La serata celebrativa de “Il Viaggiautore”,
nell’accogliente e centralissima “Salle du
Ponant” del “Centre des Rencotres
Internationales”, sulla Avenue
d’Ostende, appena a lato del Casino e di
fronte al Café de Paris, insomma nel cuore
di Montecarlo, è stata elegantemente
condotta dall’attrice Marika De Chiara,
con a fianco Roberto Messina impegnato
nelle interviste, ed è stata preceduta da
interventi di personalità chiamate a
parlare di “Italia”: stimati esponenti del
mondo della cultura, dell’impresa e della
società civile, che hanno relazionato
sull’importanza della sua cultura, della
sua lingua e delle sue tradizioni. Tra
questi: il prof. Emmanuele Francesco
Emanuele, Presidente della “Fondazione
Roma”; la prof.ssa Maria Teresa Verde
Scajola, storica dell’arte e del turismo; il
dott. Enzo Benigni, Presidente di
“Elettronica Spa”.
Tra il pubblico, a “rendere omaggio
all’Italia”, oltre a varie autorità
monegasche, esponenti di rilievo della
numerosa comunità di italiani residenti
nel Principato, insigniti di importanti
onorificenze della Repubblica Italiana,
oltre personalità coinvolte nelle iniziative
del “Mese della Cultura”, tra cui: l’attore
Remo Girone; l’ètoile dei Balletti di
Monaco, cantante e coreografa, Lorena
Baricalla; il presidente e vicepresidente
della Società Dante Alighieri, Di Chiusano
e Morabito; vari componenti
dell’Associazione Monaco-Italie;
l’onorevole Claudio Scajola.
Il Primo Ministro del Principato di
Monaco, Michel Roger, ha espresso
parole di forte elogio per l’iniziativa
culturale di A.I.G., che - ha detto – “nel
voler premiare il giornalismo e gli
autori italo-francesi, si qualifica quale
meritevole azione per favorire lo
scambio, il confronto, la cooperazione
culturale tra Italia e Francia”.
“Uno sguardo al passato per ritrovare
fiducia e nuovi slanci nel futuro” questo il commento del giustamente
compiaciuto Antonio Morabito,
Ambasciatore
d’Italia a Monaco da pochi
2
mesi, e convinto promotore dell’intera
iniziativa – “per celebrare il nostro
glorioso passato pensando all’Italia del
futuro, al patrimonio collettivo italiano,
con le sue eccellenze, la storia dei suoi
luoghi, il valore aggiunto del “made in
Italy” e tutto il significato dell’apporto
che il nostro Paese può ancora dare alla
cultura mondiale, essendo protagonista
e facilitando il dialogo interculturale.
La Cultura è un valore che esalta e
unisce. La grande Cultura italiana,
allora, e quella posta sotto i riflettori
dal prestigioso Premio di A.I.G.,
un’iniziativa certamente da riproporre
qui nel Principato, promuove e mette in
luce le autentiche eccellenze letterarie
e giornalistiche italiane rafforzando
l’amicizia e il legame con la realtà
francese e monegasca nella loro
straordinaria peculiarità di apertura al
mondo”.
* Le nove porte sciamanesimo e arte
contemporanea: il 3 novembre 2011
inaugura a Roma, presso la Sala Santa
Rita, Le nove porte: sciamanesimo e arte
contemporanea, primo evento in assoluto
in Italia - ideato da Romano Mastromattei,
sciamanologo e antropologo italiano
scomparso nel 2010 - che pone a diretto
confronto espressioni appartenenti alle
arcaiche religioni sciamaniche con
l’attività di alcuni artisti contemporanei.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato
alle Politiche Culturali e Centro Storico di
Roma Capitale e da Exòrma Edizioni, in
collaborazione con Incontri Internazionali
d’Arte e Zètema Progetto Cultura.
Splendidi oggetti di uso magico,
complessi disegni cosmologici, musiche
rituali, suggestivi video e immagini
fotografiche descrivono lo sciamanesimo
himalayano e siberiano. In un perfetto
innesto formale e concettuale, una serie
di opere visuali e sonore e di installazioni
multimediali, create da artisti
contemporanei, stabiliscono uno stretto
colloquio tra sciamanesimo e arte, tra
l’azione degli sciamani asiatici e
l’ispirazione estetico-visionaria sottesa
all’opera di alcuni artisti contemporanei.
Nove porte, poiché nove sono i pericolosi
passaggi che lo sciamano deve saper
dissigillare nel suo viaggio estatico.
Nove le strette simboliche soglie da
varcare per raggiungere la più remota
delle regioni infere o il più elevato dei
cieli, così da confrontarsi faccia a faccia
con il divino.
Oltre alla ricca presenza di testimonianze
rituali e oggetti sciamanici, provenienti
dalle collezioni private e dagli archivi di
Romano Mastromattei, Martino Nicoletti
e Galina Sychenko (film, registrazioni
sonore e immagini fotografiche di rituali
estatici e pellegrinaggi sacri; disegni
cosmologici e diagrammi magici),
l’esposizione ospita le opere artistiche di:
Bizhan Bassiri, Rodolfo Lama, Maziar
Mokhtari, Martino Nicoletti, Renato
Ranaldi; documenti sull’opera di Joseph
Beuys, Alighiero Boetti, Yves Klein,
James Lee Byars e altri. L’ambientazione
sonora contiene musiche sciamaniche
nepalesi e siberiane appartenenti
all’archivio Eurasia di Romano
Mastromattei e al Conservatorio di Stato
di Novosibirsk (Russia) oltre a brani di
musica contemporanea dei compositori
siberiani S. Tosin e B. Lisitsin.
La mostra rimarrà aperta dal 4 novembre
al 1 docembre 2011
* Mostra Guerrilla Gardening Giardinaggio libero d\’assalto: Da venerdi
4 novembre a sabato 3 dicembre 2011,
nell’aula mostre del Liceo artistico
Caravaggio di Milano si terrà
l’esposizione “Guerrilla Gardening Giardinaggio libero d’assalto”.
La mostra ripercorre, con fotografie e
video, 8 anni di “attacchi verdi” in aree
urbane degradate, con reportage sulle
azioni più recenti del Guerrilla Gardening
in Italia, un movimento che comprende
numerose realtà, dalla Lombardia alla
Sicilia.
Guerrilla Gardening è un movimento
aperto a tutti, un gruppo eterogeneo di
liberi cittadini che ha scelto d’interagire
positivamente con lo spazio urbano
attraverso atti dimostrativi, gli “attacchi”
verdi. Guerrilla Gardening crea azioni
partecipate e pianta fiori ed alberi nelle
zone più grigie e cementificate delle nostre
aree urbane. Agisce ai margini della
legalità, poiché interviene sullo spazio
pubblico urbano senza alcuna
autorizzazione ufficiale. Con i motti
“Diventa il cambiamento che vuoi vedere
nel mondo” e “Giardinaggio libero:
riprendiamoci le nostre città”, il verde
pubblico lasciato a se stesso diventa
oggetto delle cure e delle attenzioni da
parte dei singoli cittadini, che in prima
persona scavalcano l’indifferenza delle
pubbliche amministrazioni e si
riappropriano così simbolicamente della
propria città.
La mostra al Liceo Caravaggio, che è la
prima mostra sul Guerrilla Gardening in
Italia, prevede, in concomitanza con il
giorno dell’inaugurazione (4 novembre),
(cont. pag. 3)
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 2)
la prima azione sincronizzata di tutti i
gruppi regionali italiani. Nel finissage (3
dicembre), verrà proposto il reportage
dell’attacco sincronizzato di Guerrilla
Gardening in Italia, con foto e video;
verranno inoltre documentate le fioriture
degli “attacchi verdi” del 9 ottobre,
anniversario importante per il Guerrilla
Gardening in tutto il mondo,
l’International Tulip Guerrilla Gardening
Day, giorno in cui migliaia di bulbi di
tulipano sono piantati in ogni angolo delle
città dai guerriglieri del verde. La
rassegna ospiterà anche Mirabilis jalapa,
un fumetto di Kira.0., e alcuni tra i
bellissimi scatti che i fotografi di Stefano
De Grandis, Daniele Del Castillo, Alessia
Giangrande, Marco Scarpa hanno
realizzato seguendo gli “attacchi verdi”
milanesi. Durante il periodo della
rassegna, sarà possibile per tutti
contribuire al movimento Guerrilla
Gardening,
prendendosi
cura
personalmente delle installazioni floreali
che saranno presenti all’interno della sala
espositiva.
* L’arte di Angelo Biancini a cent’anni
dalla nascita: Castel Bolognese, che
ospita anche un suo straordinario museo
all’aperto, si appresta e celebrare
l’importante scultore Angelo Biancini
(1911-1988) a cent’anni dalla nascita.
Nel comprensorio turistico delle “Terre
di Faenza” esiste un paese dove arte e
paesaggio si sono perfettamente integrati
dando origine ad un prezioso museo
all’aperto. Siamo a Castel Bolognese,
nell’entroterra della pianura ravennate,
dove dal 1995 fra le sue strade, piazze e
viali e possibile ammirare alcune
importanti opere di Angelo Biancini.
Dislocate in tutto il centro storico del
paese, si trovano una ventina di sculture
e pannelli in bronzo, lega metallica,
cemento e ceramica smaltata.
Le opere che decorano e impreziosiscono
Castel Bolognese rappresentano un
ideale percorso attraverso la storia
dell’arte di Biancini, seguendo la sua
evoluzione artistica dagli anni ’30 fino alla
morte. Passeggiando per la città sarà
possibile ammirare statue che si fondono
con gli alberi dei viali, opere che
impreziosiscono la piazza centrale e
sculture che segnano le porte d’ingresso
del paese. Il grande pregio di questo
museo all’aperto è quello di contribuire a
far conoscere e valorizzare il talento di
Biancini. I suoi capolavori sono oramai
divenuti parte integrante degli scenari e
delle prospettive urbane di Castel
Bolognese, espressioni di un artista
estroso e schietto nonché testimonianza
di un forte legame con la sua terra.
Fra le opere più rappresentative dislocate
nel paese: “La mondina romagnola” e
“Madre in attesa” (entrambe del 1973),
“La madre del legionario” (1935), “Le
donne eroiche” (1961), “Via Crucis”
(1977), “Albero della vita” (1983).
Oltre alle sculture all’aperto, Castel
Bolognese conserva alcune opere di
Biancini anche all’interno della Chiesa di
San Franecsco, della Casa di Riposo,
della Scuola Media Pascoli, dell’ex
Ospedale oltre ovviamente all’interno del
Museo Civico (dove è possibile ammirare
anche opere di Piancastelli, Guidi,
Bernardi).
Angelo Biancini non ha mai abbandonato Castel Bolognese in cui nacque
nel 1911 e morì nel 1988. Durante gli anni
della giovinezza la sua attività di scultore
è proseguita di pari passo con quella di
ceramista, infatti, trascorsa la formazione
a Firenze, prima in accademia poi nella
bottega di Libero Andreotti, Biancini
collabora con la società ceramica italiana
a Laveno. Riceve il primo riconoscimento
nel 1933 per i Littoriali a Firenze e da
questo momento partecipa a numerosi
concorsi riportando notevoli successi; a
partire dal 1943 espone in Italia e
all’estero e le sue opere fanno parte delle
maggiori collezioni internazionali.
Durante la sua carriera Biancini lavora per
vari ed autorevoli committenti:
personaggi
politici,
autorità
ecclesiastiche, istituzioni pubbliche e
privati. Utilizza volta per volta materiali
diversi, dalla ceramica al bronzo, dalle
leghe metalliche al marmo, per esprimere
al meglio ogni soggetto.
A partire dal dopoguerra, abbandonata
la maniera accademica, si delinea
apertamente il suo stile, ispirato a
cubismo e astrattismo, ma allo stesso
tempo libero e riconoscibile per i tratti
geometrici così marcati e decisi.
Indipendente nelle idee, nello stile e nella
produzione rimane forte in lui il legame
con la sua gente e la sua terra da cui trae
ispirazione e che si manifesta nel carattere
sanguigno e istintivo delle sue opere.
* Il libro a portata di mano: Quante forme
e quanti colori può avere un libro? Per
scoprirlo basterà visitare la mostra Il
Libro a portata di mano organizzata da
Biblioteche di Roma Capitale, a cura di
Giovanna Micaglio con la collaborazione
di Alessandra Benedetti.
Dal 5 ottobre al 4 dicembre saranno
esposti presso la Casina di Raffaello, la
ludoteca di Villa Borghese che
l’Assessorato alla Famiglia, all’
Educazione e ai Giovani di Roma Capitale,
in collaborazione con Zètema Progetto
Cultura e Tidò Comunicazione, ha
destinato ai bambini dai 3 ai 10, alcuni
libri artigianali per bambini ed altri pezzi
rari realizzati presso la Biblioteca Centrale
Ragazzi di Roma Capitale o provenienti
dal suo vasto patrimonio libraio, che
comprende 25.000 testi di narrativa e
informazione per bambini e ragazzi, di cui
1.700 in lingua (inglese, francese,
spagnolo, tedesco).
Un’iniziativa che vuole avvicinare i
bambini, in modo divertente e giocoso,
alla lettura ed alla conoscenza del libro,
considerato nella sua duplice natura di
opera e di supporto. Illibro a portata di
mano, infatti, rientra nel più ampio
progetto delle Biblioteche di Roma per la
promozione della lettura tra i 6 e i 14 anni.
L’esposizione si sviluppa su diversi
pannelli dove verranno esposti i preziosi
volumi artigianali della Biblioteca Centrale
Ragazzi come il libro della Shoah, il libro
tattile per non vedenti, quello africano o
quello thailandese scritto su un grande
fagiolo. La scelta dei volumi è stata fatta
in base alle molteplici finalità della mostra
che, oltre alla lettura, vuole stimolare nei
ragazzi la curiosità e la voglia di
conoscenza rispetto culture e tradizioni
diverse dalla propria, favorendo in modo
semplice e naturale una maggiore
integrazione tra le parti.
Durante le visite ci si soffermerà anche
sul “Libro Gigante”, costruito con
materiale di riciclo, che riassume,
illustrando le varie tappe della nascita
del libro e della scrittura, le prime forme
di espressione e comunicazione
dell’uomo: un appassionante percorso
nel tempo che va dalla pittura rupestre
alla nascita della stampa, con una parte
dedicata all’invenzione della carta.
La mostra sarà accompagnata da quattro
speciali incontri di lettura ad alta voce e
laboratori dedicati alle scuole elementari
e medie, mentre il sabato e la domenica lo
staff della Casina di Raffaello organizzerà
delle divertenti visite-laboratorio aperte
a tutti, volte a stimolare ancora una volta
la fantasia e la manualità dei bambini. I
laboratori, in particolare, si incentreranno
sulle diverse fasi che concorrono alla
realizzazione del libro e vedranno, per
(cont. pag. 4)
3
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 3)
questo, l’utilizzo da parte dei bambini di
un telaio per fabbricare la carta, di una
macchina ricostruita per la stampa di
Gutenberg, di una cassettiera tipografica
e di un tirabozze oltre a particolari carte
colorate, rulli ed inchiostro. In questo
modo ogni partecipante potrà realizzare
il proprio libro artigianale oppure
costruire un personalissimo foglio di
carta con cui ricavare divertenti e colorati
segnalibri.
Una mostra colorata, divertente che farà
conoscere ai ragazzi la bellezza del libro e
della lettura trasportandoli, attraverso il
gioco e l’osservazione, in un mondo fatto
di parole e immagini ma anche di carta,
inchiostro e storie da raccontare.
* 23 sedie che Alice vide cadendo: Dal
2007 al 2008 Mirco Denicolò ha prodotto
un ciclo di opere dedicate all’Alice del
romanzo di Lewis Carroll. Le opere sono
state esposte in diverse sedi (Modena,
Milano, Bologna, Cordoba –E) con il
titolo “L’altro lato di cosa?”. In quelle
esposizioni venivano rappresentate le
microstorie di Alice germinato dal
racconto originale, un modo di
impossessarsi della letteratura per poi
usarla come pretesto espressivo.
Questa di Reggio Emilia è un’operazione
più leggera, legatissima agli spazi
espositivi. Il luogo dell’esposizione è
infatti una antica serra, stretta e lunga
come un corridoio, con una parete su cui
rimangono le tracce di vecchie
decorazioni ed un lato vetrato che da sul
giardino.
In questo contesto viene messa in scena
una delle visioni di Alice durante la
caduta: sospese alla parete due tele su
cui sono dipinte 23 sedie, a terra una fila
di tavolini diseguali di cui vengono
sfruttati i piani ed i cassetti per contenere
le “storie” in ceramica. L’allestimento si
potrà abbracciare solo spiando attraverso
le finestre dal giardino, mentre le singole
immagini potranno essere viste e toccate
da vicino.
* Cristina D'Avena e Gem Boy Show: Li
abbiamo definiti il diavolo e l’acqua
Santa, due elementi apparentemente
opposti, ebbene si, sono tornati più pazzi
di prima, Cristina D’Avena & Gem Boy
Show, il nuovo tour a Roma, il 17 dicembre
2011 all’Atlantico Live.
Li abbiamo definiti il diavolo e l’acqua
4
Santa, due elementi apparentemente
opposti, ebbene si, sono tornati più pazzi
di prima, Cristina D’Avena & Gem Boy
Show, il nuovo tour a Roma, il 17 dicembre
2011 all’Atlantico Live.
Dopo una lunga stagione di grandi
successi, ricca di sold out e tantissime
date in tutta Italia, dove migliaia di ragazzi
e adulti si sono scatenati intonando le
sigle originali dei cartoni animati più
famose di ieri e di oggi, hanno fatto una
piccola pausa ma solo per preparare un
nuovissimo tour strepitoso.
L’Obiettivo? Far scatenare ancora
migliaia di persone di tutta Italia con uno
show tutto nuovo. Nuovo look, nuova
scaletta, nuove gag ma il fortunatissimo
cast non cambia: - Cristina, la regina delle
sigle amata da tutti e l’irriverente band
bolognese dei Gem Boy, impegnata anche
quest’anno nel cast del programma
“Colorado” su Italia 1
in libreria.
Monografia sull'artista Enrico Rossi a
cura di Paolo Rossi, illustrato a colori,
pagg. 228, euro 50, edizioni
"ilmiolibro": una monografia di un
artista napoletano appartenente alla
scuola napoletana dell' ottocento. In
questo libro vengono racchiusi vari
saggi, raccolti negli anni
da critici e quanti hanno
voluto esaltare le opere
di questo artista poco
conosciuto. Il libro è
corredato da ricche
illustrazioni.
Paolo Rossi, 'E
Canzune, canzoni napoletane di
Salvatore Di Giacomo illustrate da
Enrico Rossi, pagg. 194, 14 euro,
edizioni "ilmiolibro": le canzoni
napoletane di Salvatore Di Giacomo,
famoso poeta, illustrate da un altrettanto
valente artista: Enrico Rossi. In queste
pagine si fondono i versi
del poeta con le
illustrazioni dell'artista e
non contenpo sono stati
aggiunti i vari autografi
originali dei musicisti che
hanno contribuito al
successo delle canzoni.
Canti popolari noti e poco conosciuti che
riportano illettore a rivedere un mondo
ormai tramontato.
Associato all'Agenzia
di Stampa
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