report evento - Acque Risorgive
Transcript
report evento - Acque Risorgive
REPORT EVENTO oggetto: assemblea di bacino (seduta plenaria) luogo: Venezia - Mestre (VE) – c/o sala del Municipio data: 09 luglio 2014 I lavori sono stati preceduti da una frugale accoglienza con “welcome drink” (18.00 – 18.30). APERTURA DEI LAVORI 18.30 18.40 Franco Schenkel Comune di Venezia – Resp. Serv. Opere Idrauliche introduzione 18.40 18.45 Carlo Bendoricchio Consorzio di Bonifica Acque Risorgive - Direttore PRESENTAZIONE INIZIALE 18.45 19.30 Giancarlo Gusmaroli - tappe del Contratto di Fiume Segreteria Tecnica Contratto di Fiume - Studio Ecoingegno - adesioni e esiti questionari Cinzia Zugolaro - quadro conoscitivo iniziale Segreteria Tecnica Contratto di Fiume - Studio Sferalab - metodologia/conduzione tavoli GRUPPI DI LAVORO Facilitatrici: Cinzia Zugolaro e Daniela Sanfratello (Segreteria Tecnica Contratto di Fiume - Studio Sferalab) 19.30 21.00 verso la condivisione di una vision e di obiettivi specifici per il Contratto di Fiume due gruppi di lavoro paralleli DISCUSSIONE PLENARIA Moderatore: Giancarlo Gusmaroli (Segreteria Tecnica Contratto di Fiume - Studio Ecoingegno) 21.00 21.30 presentazione plenaria dei risultati dei gruppi di lavoro dibattito moderato 1. INTRODUZIONE Il giorno 09 luglio 2014 dalle ore 18.00, presso la sala municipale di Mestre (VE), si è riunita in forma plenaria l’Assemblea di Bacino del Contratto di Fiume per il Marzenego, promosso dai Comuni di Camposampiero (PD), Loreggia (PD), Martellago (VE), Massanzago (PD), Noale (VE), Piombino Dese (PD), Resana (TV), Salzano (VE), Scorzè (VE), Trebaseleghe (PD), Venezia (VE), dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e dalle Associazioni aderenti al Forum per il Contratto di Fiume Marzenego-Osellino, con il contributo finanziario della Regione Veneto a sostegno dell’iniziativa (DGR del 30 dicembre 2013, n. 2796). Gli obiettivi dell’incontro sono stati: - condividere la programmazione degli eventi e delle attività del percorso partecipato; - presentare lo status delle formali adesioni al percorso verso il Contratto di Fiume; - riportare gli esiti della ricerca sociale (questionari di indagine territoriale); - illustrare i primi elementi conoscitivi emergenti dal quadro conoscitivo preliminare. L’incontro è stato organizzato in due fasi successive e correlate: la prima di tipo informativo (presentazioni frontali) atta ad accogliere gli intervenuti e a presentare le informazioni di interesse per l’Assemblea di Bacino relazionate agli obiettivi della riunione, la seconda di tipo partecipativo (dibattito facilitato in gruppi di lavoro e successiva plenaria) per condividere gli elementi conoscitivi e le istanze per la costruzione di una vision (immagine guida) per il fiume Marzenego e una articolazione di questa in obiettivi specifici da perseguire con il Contratto di Fiume in corso. Dopo gli interventi introduttivi di Franco Schenkel (Comune di Venezia) e di Carlo Bendoricchio (Consorzio di Bonifica Acque Risorgive), che hanno richiamato le motivazioni e gli elementi salienti del Contratto di Fiume per il Marzenego, l’ing Giancarlo Gusmaroli (Studio Ecoingegno) ha richiamato (con supporto di alcune diapositive) le tappe (pregresse, in corso e prossime) del processo decisionale partecipato, lo stato dell’arte delle formali adesioni al percorso, l’esito dei primi questionari di indagine territoriale e gli elementi salienti del quadro conoscitivo preliminare. Successivamente la dott.ssa Cinzia Zugolaro (Studio Sferalab) ha presentato la metodologia e l’organizzazione per la conduzione e gestione dei gruppi di lavoro. Si è proseguito con una attività di ascolto dei portatori di interesse (singolo o organizzati) presenti all’Assemblea di Bacino mediante suddivisione in gruppi di lavoro condotti da facilitatori. Entrambi i gruppi hanno lavorato considerando l’intero ambito di riferimento (territorio del bacino idrografico del Marzenego e dei 12 comuni afferenti) e tutti i temi di interessi. La suddivisione è stata funzionale unicamente ad una efficiente gestione dell’ampio numero di partecipanti, in modo da fornire spazio di intervento e discussione ai soggetti interessati. La restituzione in plenaria dei lavori dei due gruppi ha consentito una condivisione di quanto emerso dai tavoli e il dibattito congiunto sui temi trattati. 2 2. PARTECIPANTI L’incontro ha visto la partecipazione di n. 76 persone in rappresentanza di diversi settori della comunità locale: n. 19 partecipanti del settore pubblico (tra amministratori e funzionari) pari al 25% delle presenze, n. 42 partecipanti della società civile (cittadini singoli o in rappresentanza di associazioni) pari al 55% delle presenze, n. 6 partecipanti del comparto economico-produttivo (rappresentanti di associazioni di categoria o singoli imprenditori o professionisti) pari al 8% dei presenti e n. 9 partecipanti dello staff tecnico-organizzativo del Contratto di Fiume Marzenego (funzionari pubblici o consulenti) pari al 12% dei presenti. La figura che segue riporta un diagramma con la suddivisione delle presenze secondo le classi sopra richiamate. 45 40 42 35 30 25 20 15 19 10 5 6 9 0 0 settore pubblico società settore civile economico staff n.d. Fig. 1 - Numero di partecipanti per tipologia I comuni del bacino idrografico del Marzenego sono stati tutti rappresentati dai referenti del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, con n. 7 comuni rappresentati anche direttamente da propri amministratori o funzionari (per il Comune di Venezia è intervenuta direttamente anche l’Istituzione Bosco di Mestre e Grandi Parchi). Hanno inoltre partecipato n. 18 associazioni, n. 3 comitati, n. 2 pro loco e n. 1 movimento, per un totale di n. 24 realtà organizzate della società civile, oltre a n. 8 singoli cittadini. Presenti anche i due gestori del Servizio Idrico Integrato interessati per il bacino idrografico del Marzenego, nonché n. 3 associazioni di categoria e n. 1 associazione sindacale. Presenti infine n. 2 rappresentanti del mondo accademico. Durante l’incontro alcuni partecipanti hanno dovuto lasciare i lavori prima di poter partecipare alle attività di gruppo. 3 3. METODO DI CONDUZIONE DEI LAVORI Come già premesso, l’obiettivo dei gruppi di lavoro è stato quello di raccogliere idee e proposte riguardo l’intero territorio del Marzenego, al fine di condividere la vision e di definire gli obiettivi specifici del Contratto di Fiume. Ai partecipanti ai gruppi è stato richiesto di “immaginare il futuro” e di cominciare a delineare una visione comune per lo sviluppo del territorio interessato dal Contratto di Fiume, nonché identificare gli obiettivi specifici da assumere per la realizzazione della stessa. I gruppi hanno pertanto potuto contribuire alla verifica e all’arricchimento del quadro conoscitivo con i contributi specifici da parte degli attori locali, condividendo i temi e gli indirizzi strategici per avviare efficacemente la successiva fase di definizione del Programma di Azione del CdF. A tal proposito è stata adottata la metodologia partecipativa del M.O.V.E. in cui gli attori sono chiamati a esprimere valutazioni e idee su una data situazione, un programma e un territorio in termini di situazioni da Mantenere, da Organizzare, da Valorizzare o da Evitare. Sulle base di quanto è stato elaborato a supporto del processo del Contratto di Fiume (questionari di indagine territoriale e quadro conoscitivo preliminare) e dalla esperienza e conoscenza personale del fiume Marzenego e del suo bacino idrografico da parte degli intervenuti, i partecipanti sono stati invitati a organizzare le riflessioni sul futuro del territorio interessato nei seguenti termini: “Mantenere” - tutto quello che va già bene nel / per il fiume Marzenego e il suo territorio “Organizzare” - non c’è, si dovrebbe ancora fare nel / per il fiume Marzenego e il suo territorio “Valorizzare” - quello che c’è, ma si potrebbe migliorare nel / per il fiume Marzenego e il suo territorio “Evitare” - da non fare più nel / per il fiume Marzenego e il suo territorio Nei due gruppi di lavoro la discussione è stata condotta in ulteriori sottogruppi (circa 5-10 partecipanti cadauno) al fine di consentire un confronto più proficuo tra i partecipanti. Per una facilitazione e supporto al confronto, si specifica che la restituzione dei risultati dell’attività dei sottogruppi è stata effettuata utilizzando dei post-it con colori riferiti alle aree tematiche (Fucsia = Mantenere, Arancione = Organizzare, Verde = Valorizzare, Giallo = Evitare). Inizialmente i partecipanti sono stati invitati a dibattere sull’intero bacino idrografico del Marzenego nei termini definiti dalla metodologia M.O.V.E. Successivamente il portavoce di ogni sottogruppo ha riportato le riflessioni emerse, posizionando i singoli post-it nella colonna di riferimento. Di seguito viene riportata una sintesi dei contributi emersi dai due gruppi di lavoro, riferita alle quattro categorie della metodologia M.O.V.E., a loro volta articolate in macrotemi omogenei (assetto ecologiconaturalistico, assetto idraulico, assetto del territorio, cultura, fruibilità ed eventuali ulteriori questioni trasversali) e, per ognuno di questi, aggregando le singole istanze simili. 4 4. RISULTATI DEI GRUPPI DI LAVORO GRUPPO 1 Facilitatrice: Cinzia Zugolaro PARTECIPANTI (in ordine alfabetico) Nominativo Benedetti Umberto Brunello Giovanni Brunello Loris Caffini Michele Calzavara Marco Checchin Alessandro Checchin Marika Codato Claudio Corrò Patrizio Dalla Costa Carla Dalla Venezia Antonio Domeneghetti Francesca Donadel Mattia Favaretto Armando Favaron Valerio Ferraro Vittorio Franco Mara Giubilei Sandro Lazzarini Giovanna Liberatore Lucia Marchiori Andrea Meneghetti Maurizio Michielan Lorenzo Pamio Tito Pattaro Alessandro Pellizzon Andrea Piovesan Claudio Piovesan Luciana Piovesan Vera Ragazzoni Giorgio Rossato Nadia Sarto Giorgio Stocco Angelo Vita Luciana Zannovello Francesca Organizzazione Veritas SpA Comune di Martellago Ass.ne "Cicloliberi" - FIAB Consorzio di Bonifica Acque Risorgive Ass.ne "Bosco di Mestre" Sinergo SpA Veritas SpA Comune di Scorzè Ass.ne "Canal Salso" Ass.ne "Sette Nani" Comune di Venezia Pro Loco Martellago Comune di Martellago Ass.ne Venatoria "ANUU" Comitato "Cavergnago" Ass.ne Venatoria "ANUU" Ass.ne "storiAmestre" Comune di Trebaseleghe Comune di Martellago Consorzio di Bonifica Acque Risorgive Pro Loco Scorzè Ass.ne Canoistica "Arcobaleno" Comitato "Liberazione Nazionale Corsi d'Acqua" Comune di Salzano Ass.ne "La Salsola" Ass.ne "Legambiente" Ass.ne "Legambiente" Ass.ne "Vivere la Laguna" Comune di Martellago Ass.ne "storiAmestre" Ist. Bosco e Grandi Parchi (Comune di Venezia) IUAV (in qualità di osservatore) I partecipanti al gruppo n. 1 (n. 35) sono rappresentativi di tutte le categorie dei portatori d’interesse presenti all’incontro. 5 MANTENERE - già va bene ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - le aree ancora libere (anche agricole) a ridosso del fiume e degli affluenti - i tratti di alveo ancora tortuosi (non rettificati) e le anse naturali - le Oasi naturalistiche riqualificate e le ex-cave naturalizzate - le piante, le alberature autoctone e la flora in generale - le fasce spontanee di vegetazione igrofila (con riferimento alla funzione di rifugio per la fauna) - le (poche) aree boscate esistenti ASSETTO IDRAULICO - gli argini funzionali - la sezione idraulica adeguata (per evitare problemi idraulici) - i fossi di campagna - l’uso irriguo dell’acqua ASSETTO DEL TERRITORIO - le fasce urbanistiche di rispetto CULTURA - il sistema dei mulini, incluse le conche, gli sfioratori e le strade di accesso - i manufatti storici, le ville e il patrimonio architettonico rurale FRUIBILITA’ - la funzione di via d’acqua per tutti i tratti ove il fiume è accessibile ORGANIZZARE - ancora da fare ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - campagne di ricerca e controllo delle fonti di inquinamento delle acque - acquisizione dati relativi all’uso di prodotti agricoli inquinanti - misure coordinate per il disinquinamento delle acque ASSETTO IDRAULICO - tavolo per favorire la comprensione della questione della proprietà patrimoniale degli argini - aggiornamento periodico dei Piani delle Acque ASSETTO DEL TERRITORIO - recupero della valenza del fiume negli ambiti urbanizzati CULTURA - eventi culturali per diffondere l’identità territoriale e la conoscenza dei luoghi - iniziative per la conoscenza diffusa della struttura geologica del fiume - iniziative per la cultura e memoria del paesaggio fluviale (mostre, itinerari, ecc.) FRUIBILITA’ - mappatura degli accessi al fiume esistenti o rimasti nella memoria dei rivieraschi - accessibilità degli argini (in particolare da Mestre a Zelarino) - percorso ciclo pedonale con continuità dall’origine alla foce - “percorsi salute” (su modello del progetto in comune di Trebaseleghe) - aree fruibili con cartellonistica su flora, fauna e aspetti vegetazionali - aree fruibili con cartellonistica su pre-esistenze storiche - imbarchi per la nautica dolce (kayak, canoa, ecc.) - gestione dei posti barca (rivedendo la funzione fluviale di porto e traffico natanti a motore) - connessione idraulica con la laguna (per la fruizione acquea) - visite guidate nei siti di interesse (ville, molini, busa dei sette negai a Zelarino) - attività sportive e sociali lungo il corso d’acqua ALTRO - approfondimento sui fondi europei da poter utilizzare per il fiume 6 VALORIZZARE - c’è ma si può migliorare ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - la qualità delle acque della rete idrografica e degli affluenti - il sistema depurativo - la separazione più estesa della rete fognaria in bianca (meteorica) e nera - il sistema della rete ecologica - le oasi naturalistiche esistenti - la continuità di flora e fauna ripariale - l’aspetto naturalistico del fiume - le catene alimentari naturali presenti - il paesaggio agricolo ASSETTO IDRAULICO - la sistemazione dei problemi idraulici legati ai mulini - la rete dei fossi (con norme, incentivi e disincentivi) ASSETTO DEL TERRITORIO - l’agricoltura sostenibile e i prodotti tipici (anche con norme specifiche per controllarne la produzione) - le attività sull’acqua (regate, pesca sportiva, manifestazioni canoistiche) CULTURA - i manufatti storici (mulini e vecchie case rurali, ponti e chiuse) FRUIBILITA’ - la pista ciclopedonale lungo gli argini - le fruibilità delle aree di laminazione e delle oasi naturalistiche - la connessione dai centri abitati al fiume - la connessione dalle aree verdi esistenti (giardini, campi sportivi…) al fiume - l’accessibilità e la percorribilità degli argini - l’accessibilità alle pertinenze di proprietà privata lungo il fiume EVITARE - da non fare più ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - gli sfiori di fognatura mista (da attivare solo in casi eccezionali) - le fogne private e gli sversamenti da allevamenti - ogni forma concentrata o diffusa di inquinamento delle acque - lo sfalcio dell’erba nel periodo della nidificazione ASSETTO IDRAULICO - la cementificazione dell’alveo - la logica dell’emergenza (attraverso una pianificazione integrata tra i Comuni) ASSETTO DEL TERRITORIO - l’urbanizzazione/cementificazione selvaggia (soprattutto in prossimità degli argini) - gli impianti industriali o artigianali a ridosso del fiume - i cartelloni abusivi CULTURA - che le persone che hanno malamente gestito il territorio abbiano ancora incarichi di responsabilità FRUIBILITA’ - la preclusione dell’accessibilità al fiume e all’argine - la preclusione del libero accesso alla laguna (Osellino) - l’occupazione di sponde con cancelli, bidoni della spazzatura e muretti Nella sessione plenaria ha illustrato il lavoro del gruppo il portavoce Luciana Piovesan. 7 GRUPPO 2 Facilitatrice: Daniela Sanfratello PARTECIPANTI (in ordine alfabetico) Nominativo Baldan Giancarlo Bisetto Anna Boldrin Francesco Bottazzi Elena Francesca Busetto Enrico Cagnin Antonio Cagnin Pierluigi Carraro Marco Cestaro Dario Conte Ignazio Darienzo Matteo Favaretto Antonio Fortuni Giulio Gambirasi Alessandro Grigio Claudio Lazzaro Luca Livieri Fabio Malgaretto Paola Martignon Albertino Mazzorato Loris Panteghini Francisco Pesce Alberto Rampin Virgilio Sartorato Ivan Scarpa Roberto Sorteni Stefano Stevanato Giuliano Stevanato Roberto Ticozzi Cesare Tosi Maria Chiara Trevisan Rosanna Zuin Michele Organizzazione Etra SpA Ist. Bosco e Grandi Parchi (Comune di Venezia) Ass.ne "Lega Navale Italiana" Ass.ne "Energia Amica" Comune di Piombino Dese Etra Spa Ass.ne "Dalla guerra alla pace - Forte Mezzacapo" CODACONS Coordinamento Associazioni Venatorie Ass.ne "Cicloliberi" - FIAB CISL Veneto Coordinamento Associazioni Venatorie Ass.ne "Aqua e Tera" CIA Provincia Venezia COLDIRETTI Movimento Decrescita Felice Pro Loco Martellago Comune di Resana Ass.ne "Amico Giardiniere" Comitato "Noale Ambiente" CODACONS Ass.ne "Cicloliberi" - FIAB Ass.ne "LIPU" Ass.ne "storiAmestre" Ass.ne "Terraviva Miranese" Ass.ne "storiAmestre" IUAV (in qualità di osservatore) Comune di Trebaseleghe - I partecipanti al gruppo n. 2 (n. 32) sono rappresentativi di tutte le categorie dei portatori d’interesse presenti all’incontro. 8 MANTENERE - già va bene ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - le caratteristiche naturalistiche delle aree ecologiche e dei biotopi minori ASSETTO IDRAULICO - la connessione idraulica dell’Osellino a San Giuliano (“le rotte”) CULTURA - il patrimonio storico-architettonico rappresentato dai mulini FRUIBILITA’ - l’accessibilità diffusa al fiume - la navigabilità del fiume e connessione con la laguna ORGANIZZARE - ancora da fare ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - la gestione degli sfiori zootecnici e civili - la promozione della fitodepurazione (anche attraverso contributi del Consorzio a chi partecipa ai progetti) - l’ossigenazione del fiume (tramite salti d’acqua) - le politiche ecologiche per incentivare prodotti a basso impatto - la rinaturalizzazione del Marzenego coniugando sicurezza idraulica e valenza ecologica - l’identificazione delle aree di interesse naturalistico (non solo SIC e ZPS, anche i biotopi minori) ASSETTO TERRITORIALE - l’apertura della riviera a Mestre ASSETTO IDRAULICO - la creazione di golene e di casse di espansione per la laminazione diffusa - una gestione efficiente della rete idraulica minuta - l’apertura dei fossati tombati - il risezionamento, la manutenzione e i micro-progetto dei fossati esistenti CULTURA - la messa in funzione e in rete dei mulini per la produzione di grano (es. “pane logistico” di Mira) FRUIBILITA’ - la regolamentazione e la gestione delle oasi (anche in funzione del mantenimento della biodiversità - la creazione di percorsi fruitivi di interesse faunistico e naturalistico - l’accessibilità verso e lungo il fiume (a piedi, in bici e a cavallo) segnalando i varchi, la rete di accoglienza e i servizi presenti (turismo lento) - la navigabilità sostenibile a monte di Mestre (anche per tratti) - l’informazione per le aziende agricole sulla possibilità di sviluppo locale attraverso il turismo lento ALTRO - rendere cogenti le decisioni assunte e sottoscritte con il Contratto di Fiume - promuovere iniziative per coinvolgere più persone nel processo partecipativo del Contratto di Fiume 9 VALORIZZARE - c’è ma si può migliorare ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - la qualità delle acque della rete idrografica minore e degli affluenti - le produzioni tipiche e biologiche ASSETTO IDRAULICO - manutenzione degli argini (da rinforzare con piantumazione di specie autoctone) - censimento delle nutrie (occorre verificare l’esistenza di uno studio provinciale) ASSETTO DEL TERRITORIO - il paesaggio agricolo e le oasi esistenti - gli spazi agricoli lungo l’asta del fiume CULTURA - i mulini per gli aspetti paesaggistici, storici ed energetici - i mulini a servizio delle attività agricole locali FRUIBILITA’ - gli approdi singoli (no cavane) lungo i tratti navigabili - la fruibilità del fiume EVITARE - da non fare più ASSETTO ECOLOGICO-NATURALISTICO - l’inquinamento civile e zootecnico (scarichi incontrollati) - eliminare gli scarichi fognari sul Marzenego, sull’Osellino e nella rete idrica minore - la distruzione delle aree di elevato valore ambientale (esterne ai SIC/ZPS) - limitare il moto ondoso nei tratti navigabili ASSETTO IDRAULICO - il restringimento dell’alveo e della sezione idraulica - la realizzazione dei tombinamenti (nemmeno della rete minore) - la concentrazione delle opere di laminazione e fitodepurazione sull’asta principale (da distribuirle lungo la rete minore consortile e privata) - l’acqua alta in laguna (rigurgito nella rete idrografica di terraferma) ASSETTO DEL TERRITORIO - la semplificazione del paesaggio agricolo (ad esempio togliendo i capofossi) - l’aratura in prossimità delle rive (anche nella rete idrografica privata) - l’ulteriore urbanizzazione/ infrastrutturazione in prossimità dell’asta fluviale FRUIBILITA’ - l’impedimento dell’accesso al fiume Nella sessione plenaria ha illustrato il lavoro del gruppo il portavoce Francisco Panteghini. 10 5. VERSO UNA VISION COMUNE PER IL MARZENEGO Da una lettura integrata dei contributi emersi durante l’assemblea di bacino è possibile identificare alcuni tratti comuni enfatizzati in vario modo, dai quali è possibile ricavare una immagine guida del fiume Marzenego, ovvero una visione complessiva del corso d’acqua e del territorio a questo connesso che di fatto traccia una rotta (strategia) per il Contratto di Fiume. Tale visualizzazione (vision) è il frutto del lavoro dei partecipanti all’incontro plenario dell’Assemblea di Bacino del Contratto di Fiume per il Marzenego e, in quanto tale, viene proposta all’intera comunità interessata quale riferimento e orientamento per le successive fasi di lavoro. La forma espressiva della vision per il sistema territoriale del Marzenego in questo documento viene espressa in forma testuale di seguito, auspicando di poter essere da stimolo per ulteriori rappresentazioni e linguaggi da parte dei soggetti interessati. Un territorio in cui i valori agro-ambientali residuali vengono riconosciuti e salvaguardati, tanto nell’assetto di area vasta quanto nell’articolazione in siti ed elementi puntuali, contenendo il consumo del suolo e comunque rispettando le pertinenze fluviali. Un reticolo idrografico, dal fiume Marzenego ai suoi tributari fino agli elementi idrici minori (fossi), con un assetto morfologico il più naturale possibile, officioso dal punto di vista idraulico per minacciare il meno possibile le comunità rivierasche e le relative attività socio-economiche, ma dotato di equilibrio ecologico e naturalistico per ospitare una flora e una fauna diversificata e consentire una fruizione gradevole, oggetto di una manutenzione gentile e di una gestione complessiva di tipo preventivo rispetto alle criticità ereditate dal passato. Una spina dorsale blu per il territorio, non strozzata da cemento e barriere, con una qualità dell’acqua soddisfacente e una trama di accessibilità e percorribilità a terra e in acqua rispettosa sia del fiume che delle attività rivierasche. Una agricoltura di qualità, che costituisca valore e presidio ambientale e territoriale, colonna portante di un modello di sviluppo locale basato sulla cittadinanza e il turismo responsabile, modello di cura del bene comune e tesa ad una produzione di eccellenza. Un patrimonio architettonico riconosciuto e valorizzato, volano di iniziative culturali di interesse sovralocale ma anche laboratorio per il recupero della tradizione e dell’identità dei luoghi. Una rete di luoghi, eventi, vicende e memorie che sia testimonianza vera dell’anatomia del territorio del Marzenego, fruibile e vivibile come occasione di socializzazione e di ricreazione tanto per i residenti quanto per i visitatori. Una comunità locale consapevole e responsabile, in cui istituzioni e cittadini dialogano apertamente, custode del proprio territorio, impegnata a sviluppare iniziative di interesse collettivo fondate sull’ascolto e sulla condivisione. 11 6. PROPOSTA DI OBIETTIVI SPECIFICI PER IL CONTRATTO DI FIUME Il Documento di Indirizzo Strategico per il Contratto di Fiume per il Marzenego, predisposto dai soggetti promotori dell’iniziativa e aperto all’adesione di quanti interessati, individua quelli che sono gli obiettivi di carattere generale del percorso partecipato di programmazione negoziata, di seguito richiamati: miglioramento ecologico e paesaggistico del sistema fluviale; gestione integrata del rischio idraulico; valorizzazione socioeconomica dei luoghi; tutela della qualità della vita delle comunità locali. Da una lettura degli esiti preliminari della ricerca sociale (questionari di indagine territoriale) in fase di svolgimento (presentati in occasione dell’incontro in oggetto) e delle risultanze dei tavoli di lavoro di cui sopra, è possibile in prima ipotesi declinare tali obiettivi generali in obiettivi specifici del Contratto di Fiume, affinando quindi l’ambito decisionale del percorso partecipato e consentendo una precisa trattazione e contestualizzazione delle proposte di azione. Gli obiettivi specifici proposti, pur offrendo un certo dettaglio degli obiettivi generali, mantengono volutamente una formulazione di ampio respiro, in modo da lasciare spazio ai prossimi tavoli di lavoro per declinare la strategia che ne deriva in un insieme di linee di azione più articolato. Questo anche per tenere conto che, nonostante l’ampia partecipazione all’incontro in oggetto, il ventaglio dei soggetti pubblici e privati finora coinvolto non esaurisce il paniere di attori territoriali competenti o interessati per le questioni emerse e quindi si ritiene opportuno lasciare un ulteriore margine di dibattito e confronto (nell’ambito dei prossimi tavoli di lavoro) per definire compiutamente le finalità specifiche per il Contratto di Fiume Marzenego. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI ridurre l’inquinamento puntuale e diffuso miglioramento ecologico e miglioramento dell’interconnessione ecologica a scala territoriale e della paesaggistico del sistema gestione naturalistica delle aree tutelate fluviale migliorare le condizioni morfologico-ambientali del reticolo idrografico incrementare la laminazione diffusa nel reticolo idrografico minore e minuto gestione integrata rischio idraulico del migliorare l’officiosità idraulica dei corsi d’acqua favorire una gestione intergrata e aggiornata della prevenzione favorire l’accessibilità e la percorribilità delle vie d’acqua valorizzazione sociale ed promuovere una fruizione fluviale sostenibile, responsabile e consapevole economica dei luoghi valorizzare in senso identitario, culturale e turistico il patrimonio architettonico promuovere un assetto urbanistico e territoriale equilibrato e sostenibile tutela della qualità della promuovere la conoscenza del fiume e l’attività in rete tra associazioni vita delle comunità locali favorire l’interconnessione tra ambiti residenziali e rete di fruizione fluviale La vision e il sistema di obiettivi qui proposti mira a definire il quadro strategico di riferimento del Contratto di Fiume per il Marzenego e a orientare la definizione del piano operativo di lavoro per lo sviluppo del processo partecipato in termini di identificazione dei temi di riferimento e organizzazione dei relativi tavoli di discussione. 12 7. VALUTAZIONE DELL’EVENTO Ai partecipanti all’Assemblea di Bacino in oggetto è stato richiesto di esprimere il proprio gradimento sull’esito complessivo dell’incontro, attraverso la compilazione di un breve questionario distribuito al momento della registrazione iniziale e restituito allo staff del Contratto di Fiume prima di lasciare i lavori. La valutazione ha riguardato sia l’andamento complessivo dell’incontro sia la gestione specifica dei tavoli di lavoro. Il questionario di gradimento è stato compilato da 35 partecipanti su 67 (escludendo i 9 membri dello staff organizzatore); il campione si assume significativo e rappresentativo. I dati emersi, riportati di seguito, rappresentano un complessivo buon livello di gradimento sull’organizzazione e sulla gestione dell’evento. La valutazione generale sull’andamento dell’evento è stata espressa tramite tre quesiti fornendo un giudizio sintetico (pessimo, scadente, sufficiente, buono, eccellente). I grafici che seguono riportano la percentuale di partecipanti che hanno espresso il dato giudizio. L'organizzazione generale dell'incontro è stata… ECCELLENTE BUONA SUFFICIENTE SCADENTE PESSIMA 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100 % Le m ie aspettative sull'evento sono state soddisfatte… DEL TUTTO MOLTO ABBASTANZA POCO PER NIENTE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100 % 13 E' stato utile partecipare… DEL TUTTO MOLTO ABBASTANZA POCO PER NIENTE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100 % La valutazione specifica sull’andamento dei tavoli di lavoro è stata espressa tramite quattro quesiti fornendo un giudizio sintetico (voto ordinale in scala da 1 a 5 con 5 valore massimo). I grafici che seguono riportano il numero di partecipanti che hanno espresso il dato giudizio. conduzione lavori possibilità interazione 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 5 10 15 20 25 0 5 adeguatezza m ateriali 5 4 4 3 3 2 2 1 1 5 10 15 15 20 25 20 25 condivisione risultati 5 0 10 20 25 14 0 5 10 15 NOTE La documentazione del quadro conoscitivo preliminare (dossier tecnico e allegati cartografici), la presentazione iniziale e i video degli interventi, nonché una selezionata documentazione fotografica, sono disponibili qui: www.cdfmarzenego.it I partecipanti all’incontro in oggetto possono segnalare eventuali richieste di modifica e integrazione al presente report contattando la Segreteria Tecnica del Contratto di Fiume Marzenego attraverso i consueti canali di comunicazione (in particolare: [email protected]) I prossimi appuntamenti del Contratto di Fiume Marzenego verranno comunicati attraverso i convenzionali canali informatici (sito web e email). REDAZIONE RAPPORTO A CURA DI 15