Pesco, l`uso del compost migliora la fertilità del suolo
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Pesco, l`uso del compost migliora la fertilità del suolo
101_102_AG1_08Compost 14-01-2008 20:47 Pagina 101 RICERCA E SPERIMENTAZIONE CONCIMAZIONE Pesco, l’uso del compost migliora la fertilità del suolo Un ciclo pluriennale di prove svolte nell’Azienda “Marani”dimostra che l’apporto di ammendante di qualità aumenta la dotazione di sostanza organica, senza far crescere la concentrazione di metalli pesanti. attività antropica è il principale fattore di degrado della sostanza organica (S.O.) nei suoli. In alcune zone dell’Emilia-Romagna, a causa della continua specializzazione aziendale che ha portato alla chiusura della maggior parte degli allevamenti zootecnici ed alla separazione dell’allevamento del bestiame dalla coltivazione,si è assistito negli ultimi decenni ad una progressiva depauperazione della S.O. fino a livelli di allarme. La S.O. assolve fondamentali funzioni fisiche, chimiche e biologiche ed è un fattore determinante per la fertilità del terreno e per il corretto svolgimento del ciclo vegeto-produttivo delle colture. Valori di S.O. inferiori a 1,5% (osservati ad esempio nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini) possono peggiorare la struttura del suolo, con effetti negativi sullo sviluppo delle colture arboree. Per evitare situazioni irrimediabili è necessario ricorrere all’apporto di ammendanti di qualità tramite una corretta ed equilibrata concimazione organica sia all’impianto, che in fase di copertura. Per favorire l’incremento della sostanza organica nei suoli dell’Emilia-Romagna è stato previsto un L’ apposito intervento all’interno del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale (Azione 4 - Incremento della sostanza organica,inserita nella misura 214 - Pagamenti agroambientali dell’Asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”), che prevede un contributo finanziario nel caso in cui si utilizzi un ammendante organico, compreso quello compostato (verde, misto o torboso). La maggioranza dei frutteti regionali sono diserbati o lavorati lungo la striscia del filare (ampia circa 1,5-2 metri) e l’apporto di sostanza organica compostata in questa zona fortemente colonizzata dagli apparati radicali può portare a modificazioni sostanziali della disponibilità di nutrienti e, conseguentemente, dello stato nutrizionale degli alberi e del loro equilibrio vegeto-produttivo. Inoltre dal punto di vista ambientale è importante avere informazioni sulla velocità di mineralizzazione del compost nel corso della stagione vegetativa, in modo da individuare le migliori epoche di distribuzione in relazione alla capacità di assorbimento degli alberi. Nell’agosto 2007 si è conclusa una sperimentazione sul pesco, coordinata dal Crpv, finalizzata a valutare Tab. 1 - Effetto del trattamento fertilizzante sulla concentrazione di sostanza organica (S.O.) nel terreno nel corso della sperimentazione presso l’Azienda “Marani”. SOSTANZA ORGANICA (S.O. %) 2003 2004 2005 TRATTAMENTO/ANNI 2001 2002 Controllo 1.67 1.47 1.52B 1.45C Minerale 1.65 1.47 1.60B 1.50C Letame primavera 1.60 1.45 2.22° Compost primavera 1.60 1.50 Compost 5 t/ha 1.62 1.52 Compost 10 t/ha 1.62 - Significatività ELENA BALDI MORENO TOSELLI BRUNO MARANGONI Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna ANGELO INNOCENTI Azienda Agraria Sperimentale “M. Marani”, Ravenna DIEGO SCUDELLARI Centro Ricerche Produzioni Vegetali, Faenza (RA) Tab. 2 - Effetto del trattamento fertilizzante sul contenuto di C microbico stimato con il metodo SIR nel 2005 e 2006. C MICROBICO (mg C g-1 ss) marzo ‘05 maggio ‘05 maggio ‘06 luglio ‘06 2006 TRATTAMENTO 1.65CD 1.55D Controllo 4.3B 5.2B 7.3C 4.6B 1.55D 1.65CD Minerale 5.3AB 5.5B 8.9BC 5.7AB 1.57C 1.65CD 1.85BCD Letame primavera 5.3AB 5.2B 8.7BC 7.3AB 1.92AB 1.62C 1.83BC 2.00BC Compost primavera 5.8AB 5.6B 10.4ABC 7.9AB 1.92AB 2.07B 1.98B 2.17B Compost 5 t/ha 6.6AB 6.7AB 12.2AB 7.8AB 1.65 2.00AB 2.97A 2.48A 3.00A Compost 10 t/ha 7.7A 7.7A 13.6A 9.6A n.s. n.s. *** *** *** * ** ** * Note: n.s. *** = effetto non significativo o significativo per P = 0.001, rispettivamente. Lettere uguali indicano valori non statisticamente diversi (P = 0.05) Significatività Note: *, ** = effetto significativo per P = 0.05 e 0.01, rispettivamente. Lettere uguali indicano valori non statisticamente diversi (P = 0.05) 101 GENNAIO 2008 101_102_AG1_08Compost 14-01-2008 20:47 Pagina 102 RICERCA E SPERIMENTAZIONE la possibilità di ripristinare un’adeguata dotazione di S.O. nel suolo attraverso l’impiego di ammendante compostato misto di qualità e di verificare l’effetto di ripetute somministrazioni di S.O.sulla fertilità del terreno e sulla qualità dei frutti. Tale attività rientrava nel progetto “Sostanza organica nei terreni”, di cui il Crpa era capoprogetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna (LR 28/98) e cofinanziato dai soci del Consorzio italiano compostatori (Cic) e dal Crpv. A tale scopo era stato messo a dimora nel 2001 presso l’Azienda Sperimentale “M. Marani” di Ravenna, un pescheto della cv. Stark Red Gold su GF 677,allevato a vasetto ritardato con sesto di 3,5 x 5,5 metri nel quale si sono confrontate le seguenti tesi: testimone non concimato; concimazione minerale con N, P e K, come previsto dai “Disciplinari di produzione integrata” della Regione; letame bovino all’impianto alla dose di 10 t/ha di sostanza secca (ss) e dal 4° anno in un’unica dose (5 t/ha/anno di ss) in primavera; compost all’impianto (10 t/ha di ss) e dal 4° anno in un’unica dose (5 t/ha/anno di ss) in primavera; Tab. 3 - Effetto dei trattamenti compost in copertura (5 fertilizzanti sulla produzione nel t/ha di ss) frazionato in corso della sperimentazione. maggio (60%) e settembre (40%); DOSE (kg/pianta) compost in copertura (10 TRATTAMENTO/ANNI 2004 2005 2006 t/ha di ss) frazionato come Controllo 31.8 46.3 56.4C per la tesi 5. Minerale 32.4 48.1 68.8A Il compost utilizzato era un Letame primavera 33.6 45.9 63.7AB prodotto commerciale deriCompost primavera 32.8 50.2 60.2BC vante da residui solidi urbaCompost 5 t/ha 32.1 51.5 60.4BC ni (Rsu) provenienti da racCompost 10 t/ha 31.9 50.4 66.6AB colta differenziata,residui liSignificatività n.s. n.s. *** gno-cellulosici della gestione del verde urbano, più una NOTE: n.s., *, ** = effetto non significativo o significativo per P = 0.001, rispettivamente. Lettere uguali indicano valori non frazione minore di residui statisticamente diversi (P = 0.05) dei processi agro-industriali. I RISULTATI DEI TEST Dalla sperimentazione è emerso che, a partire dal 2003, gli apporti di ammendanti hanno determinato un aumento di S.O. rispetto alle parcelle non concimate o concimate con minerale. In particolare, nel corso della prova l’utilizzo di compost di qualità frazionato in primavera e a fine estate ha determinato gli aumenti più consistenti, proporzionali alla dose distribuita di S. O. e di azoto totale del suolo (Tab. 1), senza peraltro incrementare la temuta presenza di azoto nitrico che, come noto, 102 GENNAIO 2008 è facilmente dilavato nelle falde acquifere con potenziali effetti inquinanti. La somministrazione di dosi consistenti di compost non ha comunque contribuito ad aumentare le concentrazioni di metalli pesanti quali cadmio,cromo, nichel e piombo; solo il rame (passato da 27,5 a 32,7 ppm) e lo zinco (da 56,2 a 67,5 ppm) sono aumentati rispetto alle tesi non concimate. Tale variazione non ha interagito negativamente con la biomassa microbica (indice di biodiversità e stabilità ecologica), che al contrario è aumentata a seguito del trattamento con compost alla dose di 10 t/ha (Tab.2),testimoniando un miglioramento delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche del volume di suolo esplorato dalle radici. La somministrazione di 5 t/ha di ammendante compostato misto, se da un lato ha determinato un minore arricchimento di S.O.,dall’altro ha promosso un’attività microbica complessivamente simile alla dose doppia di compost. Dal punto di vista nutrizionale tutti i trattamenti hanno indotto una concentrazione fogliare di elementi minerali in linea con i valori ottimali riportati dagli indici di interpretazione dell’analisi fogliare messi a punto per Stark Red Gold in ambiente romagnolo. Solo a partire dal 2006 la produzione dell’albero è risultata differenziata dal trattamento fertilizzante ed è risultata maggiore nelle tesi trattate con concime minerale,compost (10 t/ha) e letame (somministrato in primavera), rispetto al controllo non trattato (Tab. 3). In definitiva dopo sei anni di sperimentazione presso il pescheto sperimentale della Azienda “Marani”, è emerso che l’applicazione annuale di ammendante compostato misto ha permesso di migliorare le condizioni biologiche del suolo, incrementando il livello di S.O. e garantendo una dotazione di nitrati idonea a mantenere le piante in uno stato vegeto-produttivo ottimale. Questi risultati sembrano confermare la possibilità di gestire la fertilizzazione del pescheto, in terreni con elevata fertilità di base e con basse densità d’impianto, con l’esclusivo apporto di sostanza organica ottenuta da compostaggio di Rsu ed altri prodotti organici da processi agroindustriali. L’apporto annuale di compost di qualità permette di ristabilire, in tempi relativamente brevi, buoni livelli di sostanza organica; resta da valutare se tali incrementi sono da attribuire a una componente stabile (costituita da acidi umici e fulvici) oppure sia destinata ad esaurirsi nel giro di pochi anni. Per tale motivo sarebbe auspicabile continuare la sperimentazione anche nella fase adulta del pescheto.