Lettera aperta del presidente dell`Historic Cars Club Verona Mai

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Lettera aperta del presidente dell`Historic Cars Club Verona Mai
Lettera aperta del presidente dell’Historic Cars Club Verona
Mai, come in questi tempi di crisi, l’appassionato del motorismo storico si è
sentito personaggio fuori luogo, incapace di adattarsi alla realtà, sfruttatore
dei benefici concessi per legge dello stato, evasore a tutto campo, soggetto
da evitare. E’ una vita che frequento l’ambiente e chi mi conosce sa che il mio
volontario impegno quotidiano, per forza di cose, mi porta ad avere contatti
con tutti i soci e con tutto ciò che circonda il nostro mondo. Un mondo per lo
più fatto di persone che coltivano con discrezione la loro passione,
rispettando le passioni ed i gusti altrui, molto spesso rinunciando ad altro,
magari solo per la gioia di possedere l’auto dei loro sogni di gioventù, quasi
sempre una vettura modesta che allora non potevano permettersi e che ora
possono acquistare con poche migliaia di euro ovvero un terzo, un quarto ed
anche meno del denaro necessario per entrare in possesso di una vettura
nuova, oppure vetture che appartenevano ai loro cari avute in dono o per
legittima eredità . E’ vero, ci sono anche i collezionisti di auto a molte cifre di
valore! Ma quanti sono in percentuale? Pochissimi ed il più delle volte la loro
disponibilità economica ha un DNA d’annata o deriva da intuizioni
professionali ed imprenditoriali e/o da rischiosa lungimiranza.
Qualche volta può capitare l’eccezione, ma il tempo è sempre galantuomo e
prima o poi il soggetto dovrà dare delle spiegazioni a chi di dovere, senza
bisogno di fare di ogni erba un fascio. Per questo vi invito a leggere una
lettera dell’allora presidente dell’ASI Vittorio Zanon di Valgiurata che mai
come in questo momento trovo di assoluta attualità pur essendo stata
pubblicata su “La Manovella” nel maggio del 1995.
Leggetela con calma e riflettete
“…….E’ tempo che il buon senso torni a primeggiare sul collezionismo
smodato, che cela spesso un desiderio affaristico ed il bisogno di ostentare
degli status symbol.
Se il collezionismo delle auto e delle moto d’epoca deve essere un fenomeno
elitario, nel senso migliore del termine, lo sia in ottica culturale, perché chi
colleziona veicoli storici appartiene ad un’elite di persone raffinate, che
amano a coltivano la cultura per un bene prezioso, al di là del valore
prettamente economico.
Tutto ciò ci porterà lontano dagli speculatori e “collezionisti” dell’ultima ora,
che sicuramente hanno creato una pessima immagine del nostro mondo.
Poi non importa che si possegga una modesta, ma importante Fiat Topolino,
piuttosto che un’Isotta Fraschini, un Guzzi Galletto, piuttosto che una
preziosa MV. Chi curerà il proprio oggetto da collezione con amore e
passione apparterrà di diritto all’elite degli appassionati degni di far parte
dell’ASI.”
Sono certo che i signori soci e gli amici condivideranno quanto sopra.
In ogni caso “ Il nostro club è piccolo ed il mondo è grande,….. perche ci
dobbiamo sgomitare?”
Verona, 1 ottobre 2012
Francesco Bozza
Presidente dell’H.C.C.Verona