COMMISSIONE D`INDAGINE SUL GRUPPO GENIA
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COMMISSIONE D`INDAGINE SUL GRUPPO GENIA
COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. RELAZIONE CONCLUSIVA (*n.d.r) (*NdR: i nominativi citati nella relazione sono omessi (…).a cura della Segreteria Generale, e sostituiti dall'indicazione del ruolo ricoperto in seno agli enti di riferimento in applicazione del principio di necessità e proporzionalità di cui alle Linee guida per gli enti locali riguardanti la pubblicazione e diffusione di atti e documenti degli enti locali – Garante per la protezione dei dati personali del 19.4.07 – 9.3.2010) La Commissione consiliare di indagine sul gruppo Genia s.p.a. è stata istituita il 16 ottobre 2009, a seguito di una mozione proposta e votata dall’intero Consiglio Comunale, che richiedeva di far luce sulla situazione della società in house del Comune di San Giuliano Milanese. Composizione della Commissione d’indagine: Barbieri Davide Alessio – Vivi Bene San Giuliano Milanese con Marco Toni – PRESIDENTE COMMISSIONE Broccanello Maurizio – PDL – VICE PRESIDENTE COMMISSIONE Zannone Rosario – PD – COMPONENTE COMMISSIONE Dornetti Stefano – Lega Nord – Lega Lombarda – COMPONENTE COMMISSIONE Scanzano Diego – IDV – COMPONENTE COMMISSIONE Morelli Sergio – Fare Bene La Nostra Città – COMPONENTE COMMISSIONE Marchini Francesco – Sinistra Ecologia Libertà – COMPONENTE COMMISSIONE Oggetto dell’indagine: Esame sugli aspetti economici finanziari e patrimoniali che hanno caratterizzato GENIA SPA e le sue partecipate dal 2005 ad oggi. Ambito operativo: Gestione complessiva, all’attuale condizione di operatività, di prospettiva, di sviluppo e di eventuali responsabilità e/o inadempienze degli organi amministrativi di direzione e di governo del Gruppo. Attività svolta dalla commissione: - 15 audizioni - 55 ore di lavoro in commissione - 17 sedute La Commissione, per poter effettuare una relazione obiettiva, tecnicamente corretta, il più possibile probante, oltre a basarsi sulle testimonianze fornite nelle audizioni e sui documenti acquisiti mediante la Segreteria del Comune, ha ritenuto opportuno avvalersi della collaborazione di una figura tecnica esterna che, RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA individuata tramite bando di gara, ha affiancato la Commissione dalla fine del mese di dicembre. Il bando di gara, finalizzato a produrre anche un'apposita relazione di Due Diligence sullo stato reale del gruppo Genia, è stato aggiudicato dal Dottor Saverio Maria Bratta, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, professore dell’Università Bocconi (ALLEGATO A – curriculum vitae), il quale ha collaborato con la Commissione per quanto concerne il lavoro di sviluppo della relazione nell’ambito tecnico – finanziario, svolgendo altresì il lavoro di Due Diligence riguardante le prospettive future del gruppo Genia. La documentazione prodotta dal Prof. Bratta (ALLEGATO B - relazione Bratta) è stata assunta dalla Commissione d’indagine e costituisce parte integrante e indispensabile del presente documento. Il risultato della presente relazione, si fonda, oltre che sulle audizioni, su un attento esame dei dati economico-finanziari, gestionali e patrimoniali che ne costituiscono la base oggettiva. La documentazione integrale acquisita dalla Commissione d’indagine, comprensiva delle trascrizioni delle audizioni, degli elaborati contabili, e di tutta la documentazione a corredo, non è tecnicamente prodotta in allegato cartaceo in quanto costituisce una mole documentale molto cospicua, ma è depositata presso gli uffici della Segreteria comunale. PREMESSA: Al termine dell’ampio e impegnativo lavoro che ha interessato la Commissione d’indagine in questi mesi appare doveroso fare alcune considerazioni preliminari all’analisi vera e propria: L’analisi dell’attività, della gestione e della situazione economico finanziaria e patrimoniale del Gruppo Genia a partire dal 2005 sino ai nostri giorni ha comportato l’acquisizione di una mole di documentazione che, seppur largamente incompleta (mancanza del bilancio preconsuntivo, semestrale e bozza di bilancio per quanto concerne la situazione tecnico-finanziaria dell’anno 2009) per comprensibili ragioni di tempo, è risultata assai voluminosa, spesso di difficile interpretazione, talvolta incompleta o in evoluzione e comunque rappresenta un quadro sufficientemente sintetico anche se sicuramente non esaustivo dell’azienda nel suo evolversi nell’arco del quinquennio preso in esame; La Commissione ha optato di intervistare le persone che, a proprio avviso, hanno svolto un ruolo di responsabilità all’interno del Gruppo, dell’Ente Comune e/o hanno un grado di conoscenza dei fatti e delle situazioni occorse, utili alla ricostruzione più prossima alla verità oggettiva, raccontata anche attraverso la testimonianza diretta degli attori in campo; La Relazione conclusiva si basa altresì oltre che sulle fonti testimoniali, sui documenti ufficiali e sui dati economici oggettivi acquisiti dalla commissione tramite la Segreteria Generale del Comune; Lo scopo generale del lavoro della Commissione è stata la ricerca della verità su quanto ha determinato la situazione di grave sofferenza e criticità in cui versa il gruppo di società in house del Comune di San Giuliano Milanese, al fine di evidenziare eventuali responsabilità oggettive, oltre che per indicare una traccia in chiave prospettica per le sorti future dell’azienda. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA La Commissione non ha elaborato alcun giudizio di natura politica, né ha vissuto fasi durante i lavori collegiali di scontro o di preconcetto politico ovvero di forzature di parte, ma ha operato in totale sintonia e concordanza di scopi e di metodi. Per quanto ampio e approfondito, il lavoro svolto non può considerarsi esaustivo, ma sicuramente costituisce una base molto importante e significativa per chiunque dovrà approcciarsi al tempo presente e in futuro allo studio e alla conoscenza storica del Gruppo Genia. Ai lavori della Commissione va attribuito il merito di aver realizzato una prima ricostruzione dei fatti e, in generale, un lavoro di raccolta organica documentale mai effettuata prima d’ora e che costituisce un patrimonio che da questo momento è a disposizione della città, delle forze politiche, dei cittadini sangiulianesi. Per brevità e chiarezza comunicativa, la Commissione ha optato per una scelta espositiva articolata in punti sintetici che, a loro volta, rimandano agli atti allegati. Nel corso delle audizioni sono emersi dati non sempre corrispondenti con quelli evidenziati nei prospetti contabili e nei documenti amministrativi. Su tali discordanze si tornerà in sede di commento delle singole audizioni. Dopo queste doverose premesse, atte a inquadrare il metodo di lavoro e gli intenti della commissione, in base a quanto emerso da questi mesi di lavoro, dalle audizioni e dall’analisi tecnico – finanziaria si evidenziano di seguito, per punti, i contenuti del lavoro di indagine. Nella sua complessità Genia risulta un gruppo di aziende che evidenzia gravi carenze organizzative e scarso coordinamento nelle diverse funzioni aziendali. Tali carenze sembrerebbero crescere in modo direttamente proporzionale all’aumento dei volumi di affari e della molteplicità dei servizi attivati. L’alto grado di confusione, di scarsa comunicazione e interrelazione tra le differenti aree funzionali, ha generato un livello di inefficienza particolarmente diffuso e dannoso. Schematizzando, la Commissione ha individuato le seguenti aree di criticità: AREA COMMERCIALE E’ quasi inesistente: ciò appare inadeguato per una azienda che ha nei propri utenti una enorme platea da fidelizzare con proposte accattivanti e, inoltre, opera nei servizi per il mercato libero; la fuoriuscita, come si vedrà più avanti, del responsabile commerciale, nella seconda metà del 2009, lascia completamente scoperta quest’area di fondamentale importanza per l’acquisizione di nuovi clienti e nuovo fatturato proveniente dalla vendita dei servizi di mercato; AREA AMMINISTRATIVA Presenta un duplice livello di problematicità: a seguito della suddivisione quasi a compartimenti stagni tra l’operatività dell’area amministrazione e quella della finanza e del controllo di gestione, si è generato un livello di separatezza incomprensibile dal punto di vista funzionale. Il mancato controllo dei costi, il pesante arretrato della fatturazione, il mancato controllo della regolarità e RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA tempestività degli incassi delle bollettazioni non sono giustificati, anche alla luce dei notevoli investimenti in attrezzature e tecnologie informatiche. AREA FINANZIARIA E CONTROLLO DI GESTIONE Risulta forse la più critica poiché su di essa si concentrano le attività più importanti in merito alla capacità dell’azienda di prevedere ed equilibrare il fabbisogno finanziario necessario a sostenere gli investimenti e la realizzazione di opere tra capitale proprio del gruppo ed esposizione creditizia. Lo sfondamento di un corretto punto di equilibrio finanziario ha portato ad una situazione in cui la marginalità operativa prodotta dalla vendita dei servizi non è stata più in grado di contenere l’esposizione debitoria con fornitori e banche e di coprire gli oneri costituiti dai mutui accesi. Inoltre, il ricorso a finanziamenti di breve termine risulta poco comprensibile e non adeguato né coerente con operazioni che avrebbero impegnato l’azienda su medio e lungo periodo. Si evince pertanto che le attività dello stato patrimoniale nelle poste dell’attivo sono state finanziate con debiti a breve/brevissimo termine, compromettendo la struttura finanziaria e quella del debito. Un problema che inizialmente era di pura e semplice natura finanziaria si è ingigantito al punto da coinvolgere anche la struttura economica del gruppo, in quanto si è rotto il momento di equilibrio tra esposizione debitoria e marginalità aziendale. AREA ORGANIZZAZIONE INTERNA E DELLA GESTIONE DEL PERSONALE L’organico aziendale è cresciuto nell’ultimo biennio in modo esponenziale, in assenza di un corrispondente incremento di attività che lo rendesse necessario, in particolare, a cavallo del biennio 2008/2009, quando i responsabili aziendali avevano già evidenza di una situazione finanziaria difficoltosa. L’organico appare ridondante, in diversi casi mancante di competenze adeguate. L’inserimento di nuove risorse non sempre è stato allocato laddove ve ne era maggiore necessità, e non risulta una pianificazione di job profile, cioè di profili aziendali, coerenti con un modello organizzativo strutturato. Questa situazione ha comportato un notevole ed eccessivo uso di risorse/servizi/consulenze acquistati dall’esterno, anziché provvedere ad una scelta tendente a una opportuna qualificazione o riqualificazione del personale interno che sarebbe potuto crescere attraverso l’inserimento di qualifiche adeguate e di percorsi formativi ad hoc. La relazione procede con la disamina più dettagliata dei punti sopra elencati. Approfondendo i punti di criticità, si rileva che, di fatto, tutte le aree funzionali dell’azienda/gruppo appaiono prive di un coordinamento unitario e altamente deresponsabilizzate, particolarmente nel corso del 2009, anno in cui è venuta meno la figura del Direttore Generale, aggiunta alla discontinuità della presenza del Presidente della società e la sua inoperatività (per scelta) come dallo stesso confermata: RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Presidente Genia spa) DEL 08.01.2010 “(…) il CDA di Genia S.p.A. viene informato dal Direttore Generale, (...), il quale aveva tutte le procure e tutte le deleghe, perché io lo ripeto in modo scandito, affinché sia chiaro a tutti, (...)(ex Presidente Genia spa) non era un Presidente operativo,(…)(ex Presidente Genia spa) fu chiamato da (…) ex Sindaco consapevole, e non ne ho mai fatto mistero, essendo su internet il mio curriculum, consapevole del fatto che avevo altri impegni, io fui chiamato mesi prima della mia nomina e dissi all’inizio no, perché ero troppo impegnato e ho sempre detto in tutte le salse che non potevo essere Presidente operativo, ciononostante il dibattito politico di S. Giuliano Milanese mai ha chiamato in ballo la persona di (…) (ex Direttore Generale Genia spa), che era il soggetto che formalmente aveva tutte le procure e le deleghe ad operare (..)” Questa situazione non ha permesso un rapido intervento nel circoscrivere e visualizzare al meglio la situazione finanziaria, o per meglio dire, non ha aiutato a migliorare la situazione oggetto della nostra indagine. A tal proposito, però, si rileva che le deleghe in capo al direttore generale sono state assunte dal Presidente di Genia,(...), inizialmente fino al 30/06/09, ma di fatto fino alla data delle dimissioni; pertanto, il presidente (...) ha assunto la guida operativa dell’azienda in un momento particolarmente delicato, senza imprimere una svolta decisa all’andamento critico di Genia. La nomina di un nuovo Direttore Generale in sostituzione del (...) (ex Direttore Generale Genia spa) non ha avuto luogo nel periodo marzo/aprile 2009, ovvero subito dopo l’abbandono del( …)(ex Direttore Generale Genia spa) , anche per indicazione, ancorché non vincolante dell’allora Sindaco (...), poiché tale nomina era ritenuta non opportuna a causa dell’imminente scadenza elettorale; STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “.. E il secondo tema era quello del direttore generale, essendosi poi dimesso (...)( ex Direttore Generale Genia spa), loro avevano l’esigenza di individuare un Direttore Generale che peraltro avevano già in qualche modo più o meno definito nella persona di un tal (...), però a loro avevo detto che non era possibile, secondo me, nominare un nuovo Direttore fintanto che non si fosse insediata una nuova Amministrazione, ancorché un’Amministrazione di centro sinistra, in un rapporto di continuità; però lo avevo trovato poco corretto sul piano della correttezza e quindi bocce ferme fino ad elezioni avvenute..” Circostanza confermata anche dall’ex presidente di Genia: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Presidente Genia spa) DEL 08..01.2010 “..in questa società che è da un anno che non ha un direttore, mi sono trovato all’assemblea dei soci che questo inverno mi ha bloccato nell’assumere un direttore. Bè, io dico, sono registrato, la proprietà, va bene? Okay, l’ho detto all’assemblea dei soci. L’assemblea dei soci è la proprietà. No, lo dico, la frase è: siamo in piena bagarre elettorale, quindi aspetta per rispetto a chi verrà. E lì mi rendo conto che sono stato troppo politically correct, siamo stati troppo politically correct ..” Per l’ampio spettro di deleghe di cui tale figura era investita, l’assenza prolungata nei mesi e il non svolgimento delle mansioni operative da parte del Presidente con deleghe di Direttore Generale, ha comportato una paralisi organizzativa, di fronte alla quale anche problemi di facile soluzione ma di RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA grande impatto, non sono stati affrontati in modo risolutivo. A titolo di esempio, il software per la gestione della fatturazione mal funzionante, con il risultato che ad oggi la fatturazione (e il relativo cash flow) è abbondantemente lacunosa e il cui ritardo ha comportato e comporta danni finanziari ed economici come più avanti evidenziato. Si cita ad esempio, la mancata fatturazione relativa alla vendita di energia elettrica da parte di Genia Energia: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Presidente Genia spa) DEL 08.01.2010 “.. difficoltà di fatturazione, ecco, certo, io ho acclarato, da Presidente non operativo, tardi, delle difficoltà di fatturazione; mi risulta che il software per la fatturazione c’era (…) C’era il problema che la struttura della fatturazione di Genia era lacunosa e carente. Io ho scoperto solo quando (…) (ex Direttore Generale Genia spa) è andato definitivamente via, cioè prima che entrasse in ospedale, ho scoperto dopo (…) che ad esempio, Genia S.p.A. non aveva fatturato la distribuzione gas agli altri venditori, sono 200-300.000 Euro all’anno, ho scoperto con mio stupore che l’energia elettrica non veniva fatturata..” Anche l’ex sindaco (...) conosceva la situazione: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “ad esempio anche dal punto di vista organizzativo ci siamo resi conto che probabilmente ancora oggi, mentre ne stiamo parlando, ci sono cittadini di S. Giuliano che non hanno mai ricevuto la bolletta dell’energia elettrica, perché so che in particolare sulla bolletta dell’energia elettrica alcuni che sono passati a Genia da un anno e mezzo o due anni non hanno mai ricevuto una bolletta, sono contentissimi, per carità, però… e lo stesso quelli che hanno avuto, così, i pionieri del Genia Myweb, che ancora oggi non si sono visti addebitati una lira..” L’ex DG (...), invece, riferisce di una situazione ben differente: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..La fatturazione, mi risulta che fino al 31-12-2008 fosse allineata, il che vuol dire che tutto ciò che di competenza era fatturato, quello che è successo nel 2009 non lo deve chiedere a me, però dato, fatto, che, e cito penso una delle criticità, ma perché lo so e quindi sarebbe anche stupido non parlarne, la fatturazione dell’energia elettrica fino a 31-12-2008, la fatturazione dell’energia elettrica era allineata ..” La stessa situazione si è verificata anche per la fatturazione in Genia Ambiente; anche l’ex sindaco ne era consapevole: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “..ci sono situazioni organizzative che vanno meglio affinate, lo si evidenzia da un aspetto, quando io sono indietro di un anno con la bollettazione, pensate ad esempio alla tariffa di Genia Ambientale, che addirittura le bollette sono uscite credo tra agosto e settembre, ma io per otto o nove mesi ho dovuto pagare gli stipendi agli operai, ho dovuto pagare comunque le quote di smaltimento presso gli impianti che ricevono sia il rifiuto organico che il tal quale, per cui questi sono costi che appesantiscono anche dal punto di vista finanziario la struttura e quindi organizzativamente è chiaro che bisogna metterci mano e capire come dover ripartire con il piede giusto..” con la conseguente impossibilità a recuperare il credito in assenza dell'emissione delle relative bollette. (ALLEGATO B – PAGINA 5). RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Tuttavia la nomina del nuovo Direttore Generale non avviene, anche per l’avvicinarsi della scadenza delle elezioni amministrative: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Presidente Genia spa) DEL 08.01.2010 “Okay, l'ho detto all’assemblea dei soci. L’assemblea dei soci è la proprietà. No, lo dico, la frase è: siamo in piena bagarre elettorale, quindi aspetta per rispetto a chi verrà. E lì mi rendo conto che sono stato troppo politically correct, siamo stati troppo politically correct (…) Che cosa è successo? È successo che con questo stop ho dovuto dare procure e deleghe a (…) (…) (…) (...)(funzionari Genia spa), e spero di non averne dimenticati. Come? Da subito, appena acclarata la mancanza di un direttore. (…) (ex Direttore Generale) peraltro era dall’autunno scorso che era part-time fra l'altro. Per cui c’era oggettivamente questa difficoltà, una difficoltà in un momento di crisi economica e finanziaria come voi tutti ben sapete. C’era un problema, ad esempio molte procedure di acquisto non seguivano delle regole contrattuali ben definite, ma in ragione della fretta, che su tanti investimenti spesso c'erano delle procedure un po' tranchant diciamo così, opinabili. Attenzione, questo non è che spiega il tutto, però notate una cosa, spero di aver sufficiente, per quanto in modo sintetico, fatto notare come il problema attuale, definiamolo panettone, è il derivato dell’incancrenirsi di tante briciole una sull’altra..” I fatti accerteranno, tra l’altro,che: - il Direttore Generale è stato in carica sino a Marzo operando; Le deleghe sono state formalizzare a Libro dei Verbali del CDA sono in capo ai seguenti soggetti: (…) ( …) (Funzionari Genia spa).(30 Marzo 2009); in virtù delle deleghe e delle procure ricevute il (…) (Responsabile finanziario) con atto del 28 Agosto 2009 vende pacchetto di clienti pari a 15.000.000 Euro di volume d’affari dal Gruppo Genia Energia al Gruppo Soelia S.p.A. (il cui Presidente in data dei fatti era (…) (l'ex Presidente Genia spa) per una cifra di Euro 35.000,00, lasciando in capo a Genia tutti gli eventuali debiti in capo ai soggetti trasferiti. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Risulta non coerente con le dinamiche di crescita dell’azienda, infatti gli incrementi dei volumi operativi trasferiti dal Comune coincidono con una crescente esternalizzazione delle attività in capo a soggetti controllati o completamente indipendenti a fronte di un innalzamento dei livelli occupazionali totalmente incongruenti. Ciò che appare evidente è la mancanza di una coerenza organizzativa complessiva che non risponde a logiche di tipo funzionale. Come è emerso dalle interviste condotte, i vari organi amministrativi, economici e finanziari della struttura Genia S.p.A. ed aziende derivate, non sono mai stati in grado di fornire la puntuale percezione della società, rivestendo funzioni a compartimenti stagni non in grado di dialogare con le altre attività. A partire dal maggio 2009 due funzioni sono state investite di maggiori deleghe: RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA - Quella del responsabile amministrativo; - Quella del responsabile finanziario; Questa struttura organizzativa ha generato inefficienza ed inefficacia e quindi non economicità a salvaguardia della gestione. Nei rapporti con l’Ente comunale si rileva una situazione di criticità relativa agli incassi dei servizi prestati: il responsabile della fatturazione verso il Comune non era al corrente dell’andamento degli stessi. Il quadro organizzativo si è ulteriormente deteriorato a seguito delle dimissioni dell’ex Direttore Generale. L’ex direttore Generale ha formalmente dichiarato di essere stato presente in Genia S.p.A. sino ai primi giorni del Gennaio 2009 e di essersi successivamente allontano e poi dimesso. Lo stesso ha formalmente dichiarato a questa commissione che Genia: ha chiuso il bilancio 2008 con ottime prospettive per la società, nonostante l’acuta crisi economica; di aver presentato un budget per il 2009 dal quale si sarebbero dovuti analizzare gli eventuali scostamenti. In verità le attività del Direttore non si conclusero in concomitanza del termine di bilancio, ma proseguirono sino al 18.03.2009, così come si desume dal verbale del Consiglio di Amministrazione di Genia SpA del 30.03.2009. Il Presidente di Genia S.p.A., decise di sopperire a tali mancanze assumendosi direttamente le deleghe dal 30.03.2009, con la volontà di nominare un nuovo direttore entro e non oltre la data del 30.06.2009. Il Presidente ha altresì dichiarato di essere stato fermato dall’ex Sindaco che, a causa delle imminenti elezioni amministrative non riteneva corretto sul piano istituzionale nominare un nuovo Direttore fintanto che non si fosse insediata una nuova Amministrazione. Va peraltro ravvisato che l’uscita del (…) (ex Direttore Generale Genia spa) da Genia era già prevista ben prima di gennaio, come ricorda lo stesso ex Direttore Generale: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..il prof. (…) (ex Presidente Genia spa) mi ha chiamato ad assumere la responsabilità come Procuratore speciale della soc. Gaia Servizi S.r.l. di Bollate sulla fine dell’anno 2008, quindi diciamo verso la fine dell’estate, adesso non ricordo esattamente la data, comunque diciamo alla fine dell’estate, inizio dei giorni di settembre dell’anno 2008. La situazione di start-up della società, situazione che ha visto una serie di contratti di services, di avviamento, fra Gaia Servizi e Genia S.p.A. e le sue società di scopo, incarico per il quale io per Genia e raramente con Gaia ho dedicato, appunto dalla fine dell’estate 2008, una sorta di temporary management sull’avvio della società Gaia Servizi S.r.l. Sulla fine dell’anno 2008, quindi nel mese di dicembre, si era palesata una situazione di insostenibilità di una doppia mansione con caratteristica fondamentalmente operativa, quindi non solo fondamentalmente di indirizzo o di controllo, ma di pesante operatività in entrambe le situazioni, per cui avevo chiesto al prof.(...) (ex Presidente Genia spa) fondamentalmente di esprimere una preferenza su dove avesse più gradito la continuità del mio incarico e mi è stato, non in maniera esplicita, ma mi ha fatto capire che l’impegno su Gaia sarebbe stato preferibile”. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Pertanto il Presidente di Genia ha mantenuto tutte le deleghe operative sino alla data delle proprie volontarie dimissioni. GESTIONE FINANZIARIA E’ stata del tutto inadeguata; i finanziamenti concessi dalle banche erano per la maggior parte a breve termine, compresi quelli che erano stati assunti a copertura di operazioni di investimento a medio – lungo termine. E’ stato così disatteso uno dei principi fondamentali che devono caratterizzare una corretta e prudente gestione della finanza aziendale. Lo stock del debito è cresciuto negli ultimi due anni a livelli tali da generare pesanti oneri finanziari che hanno compromesso l’equilibrio di gestione. A questo si aggiunga che nel momento in cui Genia si accingeva a chiedere ulteriori linee di credito e a negoziare una ristrutturazione dell’indebitamento, le banche - anche a causa della crisi finanziaria mondiale dell’estate del 2008 – si dichiararono non più disposte ad aderire alle richieste della società. Certamente la crisi non poteva essere prevista, ma accanto a questa si deve registrare una inadeguata capacità di previsione finanziaria in linea con la natura degli investimenti. L’ex Direttore Generale, afferma a proposito della crisi finanziaria internazionale che: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..sicuramente questo non ha aiutato ed è stato un elemento di sofferenza, ma un elemento di sofferenza non è un elemento di crisi..” Si riscontra una pressoché nulla capacità di previsione finanziaria atta a fronteggiare i fabbisogni di liquidità necessari all’ordinaria gestione quotidiana. STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore Generale SG Comune) DEL 16.12.2009 “..Il Presidente di Genia sosteneva che indebitamento significa ricchezza. Più la società si indebitava, più si arricchiva..” Come spiega l’ex Sindaco (...); STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “..il passaggio a Genia ha consentito a Genia di fare una cosa molto semplice, andare in banca, chiedere i soldi e fare l’opera, quindi l’indebitamento in qualche modo era creato, era diciamo quasi un must, perché l’indebitamento serviva per avere le risorse per poter fare le opere. Dopo di che queste opere che venivano realizzate non avevano una forma di ritorno, ma diciamo, la parte che andava a compensare tutti gli oneri finanziari doveva essere la gestione caratteristica delle attività di Genia: il gas, l’acqua, i rifiuti, pubblicità e affissioni, diciamo tutta questa marginalità doveva servire a coprire gli oneri finanziari destinati agli investimenti sui beni di proprietà comunale..” Questo meccanismo di finanziamento per indebitamento potrebbe essere accettabile a condizione che permanga un equilibrio virtuoso tra capitale sociale, esposizione debitoria e relativi interessi, marginalità operativa lorda: questo limite RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA oggettivo alle capacità di investimento e realizzazione di nuove opere è stato portato sempre più ad un limite estremo che ad un certo punto, con la concomitanza di fattori non prevedibili, è andato completamente fuori controllo. Da parte di Genia c'è stata un'eccessiva frenesia operativa, che ha portato a sottovalutare la sostenibilità dei costi di quanto si andava a realizzare, in rapporto agli oneri finanziari sia diretti che indiretti, legati a modalità di finanziamento di breve durata. Ne è risultata una gestione non oculata delle risorse proprie (allegato B – documento della patrimonializzazione con le percentuali di riferimento). Anziché strutturare i debiti con le banche su una previsione di fabbisogno di lungo periodo con strumenti di credito analoghi, si è insistito ad operare “day by day” cercando di fronteggiare le emergenze che man mano si presentavano e crescevano, con crescente stress del fabbisogno, anziché effettuare una gestione finanziaria che ponesse l’azienda in condizioni di minor esposizione. La gestione finanziaria non ha posto in essere i doverosi fattori di allerta che il progressivo indebitamento avrebbe dovuto fare scattare . Il risultato di questa ‘politica’ possono essere sintetizzati nello squilibrio tra mezzi propri e mezzi di terzi , nella tensione della liquidità, nella progressiva scarsità di risorse finanziarie, nell’incremento degli oneri finanziari. Questi ultimi due fenomeni sono stati accentuati dal mancato controllo della regolarità e della tempestività delle bollettazioni e da ritardi nelle fatturazioni. Anche l’operazione in derivati (a copertura del rischio di tasso) non sembra essere stata dettata da criteri di prudenza. Essa infatti non è di durata uguale a nessuno dei finanziamenti a medio termine ottenuti. La perdita che attualmente si evidenzia rappresenta un fattore di rischio per i prossimi due anni di cui non è possibile prevedere esattamente l’andamento. Solo una futura modificazione nella struttura dei tassi nel prossimo biennio potrebbe eliminare gli effetti negativi che attualmente si registrano. Tutte le operazioni finanziare non risultano essere mai state oggetto di richiesta di preventiva autorizzazione al Comune. Stando alle audizioni effettuate da questa commissione si evince che l’organizzazione nelle figure del Presidente, consiglieri CDA, Direttore Generale, Socio, Collegio Sindacale, erano a conoscenza di forti segnali di sofferenza dell’azienda derivante da un eccessivo ricorso al credito, e dal crescere dei debiti a breve termine gravanti su gestioni la cui redditività è per natura a medio - lungo termine. Questa situazione di difficoltà è stata definita dal Presidente nel giugno 2008, anche se sufficientemente sostenibile con alcune correzioni che poi si sono fatte attendere. Il Direttore dichiara invece di non essere a conoscenza di nessuna sofferenza particolare, anzi di aver chiuso il bilancio del 2008 con forti segni di redditività dell’impresa. Il bilancio di esercizio chiuso tra marzo e maggio 2009 ha evidenziato, al contrario, una situazione di sostanziale pareggio. Il Socio dichiara di essere stato informato delle problematiche di debito crescente solo a marzo 2009, rassicurato di una situazione congiunturale, poi con l’aggravarsi nei mesi di maggio e giugno ha preferito non intervenire, quindi fermare, operazioni di gestione straordinaria per via delle imminenti elezioni amministrative: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA “Per quanto riguarda invece la questione se si era evidenziato o meno un debito così rilevante, anche qui, dal punto di vista del debito ogni sei mesi noi si chiedeva la situazione debitoria alla società, di cui c’è evidenza; l’ultima situazione aggiornata, è del 31 marzo, e la situazione aggiornata al 31 marzo presentava condizioni assolutamente fisiologiche, ancorché ci fosse un livello di sofferenza sul ramo energia. Io andai in un Consiglio d’Amministrazione, adesso non ricordo se tra marzo e aprile, comunque eravamo a ridosso delle elezioni, un paio di mesi prima delle elezioni, dove era emersa una certa sofferenza sul ramo gas che prevedeva diverse possibilità. Ma non era in una condizione tale come quella che si è sviluppata in questo periodo, tant’è che c’erano tre possibilità sul tavolo, tre ipotesi, la prima era quella di cedere, di affittare il ramo d’azienda a una società che si occupasse dello sviluppo dell’attività commerciale, perché Genia aveva una struttura commerciale minima. Oppure la possibilità di creare una forma di partnerariato, individuando un socio privato, 51 al Comune, 49 in mano privata, oppure, l’ipotesi, che però all’epoca venne scartata, che era quella della cessione del ramo vendita gas, perché non c’era questa situazione che si era poi evidenziata subito dopo. All’epoca risultavano, quindi al 31 marzo, il dato che noi avevamo era di circa 4.800.000 Euro, se non ricordo male, della situazione debitoria di Genia Energia, quindi una situazione, se poi considerate che le bollette vengono emesse con ritardo rispetto all’approvvigionamento, questo ci poteva stare. Dopo di che con la conclusione della stagione termica e con l’avvio, diciamo, degli approvvigionamenti per la stagione termica che è già iniziata, siamo arrivati invece a un’esposizione intorno agli 11 milioni di Euro, tra gli 11 e i 12 milioni di Euro, che ha fatto propendere il Consiglio d’Amministrazione della società non più per una delle tre possibilità, ma orientarsi in maniera molto convinta sull’unica opzione che secondo loro era quella che avrebbe messo in sicurezza Genia Energia, che era quella della cessione complessiva di tutto il ramo vendita gas, per chiudere questa partita di 12 milioni di Euro. Però diciamo, fino ad allora non c’era evidenza di particolari situazioni. (…) Quindi erano gli oneri finanziari che pesavano sull’azienda, che poi costituiscono anche un elemento utile nella costruzione del Bilancio, e risultavano perfettamente in linea, quindi assolutamente superabili attraverso le attività caratteristiche della società. (…) Quando ci siamo trovati, a marzo o aprile, c’erano sul tavolo queste due questioni, una, quale delle tre opzioni esercitare sulla vendita, cioè affittare il ramo d’azienda, cedere il 49% oppure vendere Genia Energia; a 45-60 giorni dalle elezioni non me la sono sentita di fare quell’operazione border-line, che di solito si fanno a fine mandato, quindi ho detto, no (…) Però diciamo, subito dopo le elezioni, eravamo a luglio, grosso modo i primi di luglio, venne avanti da parte del Presidente del Consiglio d’Amministrazione l’esigenza di mettersi intorno a un tavolo e definire quanto prima la dismissione del ramo energia, perché questo avrebbe sicuramente comportato problemi anche dal punto di vista della gestione (…) questo per dire che ci sono comunque problemi di carattere organizzativo. (…) Dopo di che io come Sindaco al Consiglio di Amministrazione dissi quel giorno, fate quello che ritenete più opportuno, siete voi quelli che avete più la sensibilità attorno al problema, se ritenete che si debba procedere … in linea di massima ho detto io sono contrario alla vendita, questo lo dissi. Oggi sono favorevole alla vendita per come si sono sviluppate poi le cose”. A luglio si evidenzia una esposizione debitoria di Genia nei confronti di Eni di circa 12 milioni di euro, la quale, tra l’altro, genera la corresponsione di un importo pari a 110.000,00 Euro mensili a titolo di interessi moratori. Il Consiglio di Amministrazione di Genia, in merito alle scelte economiche/finanziarie, non ha manifestato posizioni di criticità relativamente alle informazioni fornite di volta in volta dal Presidente. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Infatti: 1. Il 30.03.2009 non ci sono dichiarazioni in merito allo stato della struttura; 2. Il 13.05.2009 il prof. (…) (ex Presidente Genia spa) esprime apprezzamento per i positivi risultati economici ed organizzativi raggiunti dalla struttura aziendale; 3. Il 15.07.2009 il prof. (…) (ex Presidente Genia spa) presenta una situazione finanziaria e gestionale che necessiterebbe “efficientamento” in particolar modo Genia Energia potrebbe seguire due strade: - riorganizzazione del servizio con potenziamento della struttura e relativi investimenti; - vendita di una quota della società; in quella sede dichiara inoltre di aver ricevuto l’interesse da parte di ENI per l’acquisto del 51% di Genia Energia, a fronte dello sviluppo di energie alternative e fotovoltaico tramite la società stessa. Il Presidente informa che nel mese di settembre presenterà il business plane per la “seconda fase di Genia”. 4. il 30.07.2009 il prof.(…) (ex Presidente Genia spa) dichiara la grave situazione di insolvenza in cui versa la società, chiedendo al proprio consiglio pieni poteri per poter procedere con le trattative con ENI, unica soluzione per salvare la società da un grave dissesto debitorio in cui versa dettato da fattori quali: - crisi economica; assenza del Direttore Generale; - relazioni instabili e poco chiare con l’Amministrazione Comunale; - crescita non coerente con gli obiettivi; - Il quella sede (…) (ex Presidente Genia spa) informa il CDA di aver già incassato il parere favorevole dell’Ex Sindaco, ottenendo così mandato dal proprio CDA di procedere con le trattative, quindi dismissioni del 100%. Il ricorso al credito a breve termine non è sistematico; altri mutui sono stati attivati nel corso degli anni con scadenza a medio lungo termine. Comunque la sommatoria delle poste passive a breve, medio e lungo termine non è congruamente bilanciato da capacità reddituale della stessa. Genia S.p.A. per lungo tempo si è soffermata sulla gestione finanziaria della propria attività ancor prima di quella caratteristica perdendo di vista il rapporto con l’Ente e con la città. La gestione economica, finanziaria e reddituale è ovviamente correlata da scelte manageriali di difficile comprensione comportando un incremento del livello di indebitamento; numerosi sono gli esempi in tal senso, partendo dalla creazione di una sede lussuosa, che si è rilevata sovradimensionata, finanziata con debito a lungo termine per solo una limitata porzione, mentre la restante parte ha trovato gioco forza in strategie di breve periodo. Eccessivi appaiono essersi rivelati anche gli investimenti di mezzi mobili, le dotazioni riservate agli stessi, i benefits ai dirigenti, i regali aziendali, l’aumento di organico, le infrastrutture interne, le RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA infrastrutture informatiche interne, sino all’ultimo caso di non commisurato aumento salariale per talune figure (audizione Bruschi e Rossi). Considerando che i pagamenti effettuati dal Comune per opere concluse non superano mai i 30gg; STRALCIO AUDIZIONE (…) (Dirigente Settore finanziario Comune) DEL 03.11.2009 Relativamente ai pagamenti. Allora l’iter che Lei elencava prima e pressoché corretto. Quando la fattura arriva in Comune, dopo essere stata registrata ai fini IVA, viene trasmessa all’Ufficio competente che deve verificare che la spesa sia corretta. dalla data di emissione della fattura, e che i vertici di Genia non erano a conoscenza degli accordi di compensazioni tra le fatture da e verso Genia e Comune, si può evincere che lo squilibrio finanziario si aggirasse complessivamente su 1 o 2 milioni di Euro, decisamente inferiore e comunque sopportabile dalla gestione caratteristica. Se è vero che il Margine Operativo Lordo (MOL) risulta positivo, significa che è proprio la gestione finanziaria a compromettere la redditività dell’azienda dal 2005 al 2009. Si rinvia su questo punto alla relazione del Prof. Bratta. INVESTIMENTI ED ORGANICO Come già riferito, ad oggi la struttura risulta sovraordinata in una sede il cui costo di gestione e dei mutui non è facilmente sostenibile, né tantomeno giustificabile. A fronte della crescita occupazionale, non giustificata se non a fronte di strategie politiche non formalizzate, si è proceduto al consolidamento del parco mezzi: automobili, camion, furgoni, mezzi raccolta rifiuti, mezzi per la manutenzione strade/verde non giustificati per il livello di servizio erogato e comunque sottoscritto da contratti con il comune. L'eccessivo dimensionamento della sede e il notevole impegno finanziario che essa ha comportato, rappresentano un esempio della mentalità dominante in azienda, non orientata al contenimento delle spese eccessive o superflue. Dall’audizione del nuovo D.G. (...)(nuovo Direttore Generale Genia spa) e del Presidente (…) (nuovo Presidente Genia spa), emerge questo atteggiamento che si ripercuote anche su particolari meno eclatanti, ma molto significativi, come per l’acquisto di panettoni di lusso “Cova” in via Montenapoleone (35,00€ cad.) ufficialmente da distribuire ai dipendenti, o di ricevimenti organizzati da società di catering per lo scambio degli auguri di Natale costato circa 50,00€ a partecipante. Nonostante l’alto numero dei dipendenti, in diversi casi mancano competenze adeguate, per cui risulta molto difficile affidare a Genia S.p.A. e società collegate, attività primarie di gestione dei servizi, contrattualizzati con il Comune di San Giuliano Milanese, per la mancanza di profili/skills/professionalità, in special modo nei contratti di manutenzione. Tale riscontro sembra contraddire quanto affermato dall’ex Direttore Generale, dott. (...): STRALCIO AUDIZIONE (…) ( ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..La dinamica dell’assunzione era una dinamica che doveva essere giustificata, per fare che cosa? Tanto è vero che i tecnici quando richiedevano delle assunzioni e queste assunzioni dovevano essere previste a budget nei costi e esplicitate nel documento che veniva portato in Consiglio d’Amministrazione, che prevedeva quindi l’ampliamento della pianta organica e approvato dal Consiglio d’Amministrazione, era figlio di una logica bottom on up, cioè, il tecnico dice, l’anno prossimo devo, faccio un esempio, devo fare manutenzione a 10.000 metri quadrati in più di verde, mi servono due giardinieri in più, a RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA fronte della spesa di 60.000 Euro di due giardinieri in più però ricavo 80.000 Euro in più, conseguentemente è una logica proattiva, per produrre ricchezza assumo personale e questa ricchezza mi impegno a produrla. L’assunzione che veniva richiesta veniva portata, giustificata in Consiglio d’Amministrazione e se approvata si dava mano all’assunzione, nessuna assunzione è stata perseguita senza che prima sia stata contenuta in un documento portato all’attenzione e approvato dal Consiglio d’Amministrazione..” Anche per quanto riguarda i servizi di igiene ambientale e il dimensionamento organico, contrariamente a quanto noto e confermato anche dall’ex sindaco (...), il dott. (…) ( ex Direttore Generale Genia spa) sembra ritenere che le cause dell’inefficienza del servizio di igiene ambientale e della sua onerosità siano da reperirsi in altri fattori: STRALCIO AUDIZIONE (…) ( ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..Il servizio dei rifiuti sconta, per quanto riguarda lo spazzamento della città, sicuramente di una attitudine sociale peculiare del territorio, belle frasi per dire, se qua i cittadini se ne sbattono le balle, scusi signora, e buttano la carta per terra, io posso anche passare, ma se dopo cinque minuti gettano la carta per terra la strada è sporca come prima, quindi sicuramente un’attitudine al senso civico inferiore a quello che dovrebbe essere un livello normale sicuramente in questo territorio, data la peculiarità, non perché si chiama S. Giuliano Milanese, ma perché è una periferia di Milano, ha substrato sociale di un certo tipo quindi … però è un fatto, non è un’opinione e non è neanche un demerito di nessuno, è un fatto. L’altro discorso è che, anche qua quando, perché su questo assolutamente me ne faccio carico, ho partecipato alla stesura del progetto di servizio di igiene ambientale, lo stile che io ho cercato sempre di improntare nelle azioni che ho fatto è che il dimensionamento fosse, quindi della struttura, sia come organico di mezzi, sia come organico di personale, fosse sempre teso alla saturazione del personale, cioè io non mi dimensiono sul picco di lavoro, ma mi dimensiono sulla normalità del lavoro e soprattutto la mia previsione è che l’organico, chiaramente calcolato, la turnazione per ferie, e statisticamente per le assenze di infortunio e malattie, sia di una certa entità, non mi sovradimensiono per far fronte a questo..” Ma in un successivo passaggio emerge un altro elemento: l’organico in realtà era strutturato in funzione di un tasso di assenteismo nel settore Ambiente particolarmente elevato su cui non si sono fatti i dovuti interventi: STRALCIO AUDIZIONE (…) ( ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..la percentuale di assenteismo in Genia Progetti e Lavori è del 10%, in Genia Ambiente, stesso tetto, stessa casa, stesso Direttore Generale, stronzo o quello che è, è del 30%, permettetemi di dire che c’è qualcosa nel lavoratore che non va o nel Sindacato che difende quel tipo di lavoratore. Questa è una criticità che non è figlia di incompetenza gestionale (..) è figlia però di un fenomeno che politicamente è imbarazzante trattare, perché lì bisognerebbe licenziare, avere la forza di licenziare qualcuno, perché se ci sono delle persone che costantemente il sabato non vengono a lavorare, il lunedì non vengono a lavorare, gestiscono matematicamente la malattia affinché sia sempre tu a pagargli la malattia, queste cose sono fatte scientificamente e in maniera studiata, che porta ad avere a disposizione, da parte dei responsabili del servizio, un sotto organico e questa è la situazione di Genia Ambiente, ha dall’inizio lavorato in sotto organico e io mi sono sempre rifiutato di far sopportare all’azienda dei costi superiori a quelli che fossero necessari, perché non era giusto scaricare sulla collettività un costo derivante dall’inefficienza dell’assenza del personale. E quindi si è trovato un equilibrio su un livello qualitativo un attimino inferiore a quello che si sarebbe potuto dare e si può dare anche su questo territorio se ci fosse una tensione diversa alla presenza al lavoro..” RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Per quanto riguarda le consulenze esterne, alla Commissione è stata riferita l’esistenza di una prassi diffusa di acquisizione di consulenze senza la stipula di regolari contratti, basate solo su accordi verbali dei quali oggettivamente non esiste documentazione probatoria. (audizione (...)(...) (nuovo Direttore generale – nuovo Presidente genia spa) PIANO DI RIASSETTO DI GENIA S.p.A. ED ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA DEGLI EFFETTI SU GENIA S.p.A. E SUL COMUNE DI SAN GIULIANO MILANESE Lo sviluppo del Gruppo Genia e la sua tumultuosa crescita nel breve arco di due/tre anni si fonda sul presupposto di un Piano Strategico elaborato dal presidente(...) (ex Presidente Genia spa) nel 2005, nel quale venivano rappresentati gli scenari e l’evoluzione di business e organizzazione del gruppo a tendere nel periodo 2005/2009. Tale piano si è rivelato inattendibile e per la gran parte non realizzato. L’andamento del mercato dei servizi e l’evoluzione di anno in anno delle normative di riferimento hanno costituito dei vincoli oggettivi, rispetto ai quali gli scenari e le prospettive mutavano contestualmente agli aggiornamenti normativi. Questo elemento di continua fluidità normativa avrebbe quantomeno consigliato un atteggiamento prudente nelle azioni strategiche e negli investimenti ed attività da intraprendere. Inoltre, sarebbe stato opportuno rivedere anche annualmente i presupposti di tale azione progettuale e modificare i comportamenti con la stessa flessibilità con cui il contesto normativo e di mercato si è evoluto. Il piano di sviluppo commerciale, ad esempio, si basava su presupposti deboli, come l’acquisizione di commesse dai comuni limitrofi, come San Donato e Melegnano, non realizzatisi. STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “..Quel Piano strategico conteneva però tutta una serie di situazioni che non sono comunque andate a maturazione, perché quel Piano strategico ad esempio prevedeva il riscatto del depuratore di Cascina Rancate, che sarebbe diventato un volano straordinario di attività economiche per la società e questa cosa non si è concretizzata; come la realizzazione sempre presso l’impianto di Cascina Rancate di un’attività di trattamento del rifiuto organico, anche questa cosa non si è mai concretizzata, forse qualcuno di voi conoscerà un nome illustre, Publicompost, lì si ingenerò poi una situazione di incancrenimento di tutta la vicenda, volevamo portarla a casa per crearci noi un impianto, va be’, però diciamo alcune cose che avevano la funzione di essere fortemente remunerative e di slegare Genia dal rapporto economico con il Comune, cioè con l’Amministrazione Comunale, sono rimaste lettera morta perché poi la politica ha le sue dinamiche (…) la politica aveva il compito, diciamo, di creare aggregazioni sul territorio attraverso rapporti con le altre Amministrazioni..” RAPPORTO CON IL SOCIO UNICO Dalle audizioni e dai primi documenti ricevuti e letti dalla Commissione è emerso, con forza, che non c’è mai stato un buon rapporto, o meglio il giusto rapporto, tra il Comune di San Giuliano Milanese, PROPRIETARIO e SOCIO UNICO, e la propria società partecipata in house Genia s.p.a. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA STRALCIO AUDIZIONE (…) ( ex Direttore Generale SG Comune) DEL 16.12.2009 “Per quanto riguarda la documentazione Genia e Comune di San Giuliano, allora Genia si faceva sentire al Comune di San Giuliano soprattutto per chiedere denaro, proprio se devo semplificare il concetto. Quando telefonavano a me è perché mancavano soldi, perché servivano soldi. Questo qua nel 90% dei casi. Così come quelle 3, 4, 5 volte che gli organi dirigenti di Genia sono venuti in Giunta: centro natatorio e cose di questo genere, un credito socio, ecc. La documentazione che arrivava a me personalmente erano i budget, erano i bilanci sostanzialmente. Chiesi, con riferimento dello Statuto, dei report trimestrali che o non arrivavano, o arrivavano in ritardo e a pezzi e bocconi. Non so se Genia dava altra documentazione, non escludo che potesse darla al Sindaco, non lo so, a volte ho scoperto che veniva il messo di Genia e dava della documentazione direttamente alla Segreteria del Sindaco, poi non so se circolava o meno in Comune. Io vi dico le cose che vedevo io (…) Vi era difficoltà a fare quadrare i conti in sede di rendiconto di gestione tra Comune e Genia, basta vedere gli atti consiliari, laddove si arrivava ai rendiconti di gestione, di approvazione dei rendiconti di gestione del Comune senza i dati di Genia. Per cui col parere sospensivo se non contrario, del Collegio dei Revisori dei Conti..” Non c’è stata nessuna imposizione da parte del Comune verso Genia in merito alla cessione dei beni oggetto della patrimonializzazione, poiché questa “cessione” faceva parte del piano strategico proposto ed elaborato dall’ex Presidente di Genia s.p.a. e, approvato in Consiglio Comunale (Delibera di Consiglio Comunale n. 34 11.04.2005). La società Genia s.p.a. è stata riconvertita appunto in società in house (Delibera Consiglio Comunale n. 63 - 21.07.2005) per effettuare tutte le opere pubbliche del Comune, finanziandosi mediante il prestito creditizio e bancario per poter realizzare i lavori, diventando così lo strumento operativo del Comune stesso, al fine di migliorare i vincoli del patto di stabilità, che altrimenti non avrebbero permesso al Comune di poter effettuare tutta la mole di interventi fatti in questi anni. Il Presidente (…) (ex Presidente Genia spa) riferisce: - di intollerabili ritardi di pagamenti del Comune. - che il Comune ha passato a Genia 11.000.000 di Euro di debiti vari. che tali passaggi siano stati eseguiti in un periodo troppo breve per permettere la loro “capitalizzazione” provocando così l’inizio del dissesto finanziario a breve non commisurato da un cash-flow di pari entità. Che il Comune ha trasferito a remunerative perché essa dovesse ammodernizzare la rete Idrica e Gas investimenti da 40.000.000 di Euro (a struttura finanziaria adeguata Genia debiti e Gestione immobili/infrastrutture non obbligatoriamente intervenire sulle carenze ed nonché la messa a norma di case e scuole per detta del Presidente), senza patrimonializzazione e che il passaggio dei beni da Comune a Genia sia viziata da una non corretta informativa che il Comune avrebbe fornito per lo stato degli stessi.. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Questa ricostruzione dei fatti contrasta con quanto riferito alla Commissione dai tecnici del Comune, responsabili delle funzioni inerenti ai punti sovraesposti. A tal proposito si rimanda alle audizioni del ragioniere capo, dott.sa (…) ( Dirigente Settore finanziario comune) , che nega ritardi sistematici, e del Dirigente ai Lavori pubblici, arch. (...). Un capitolo a sé merita il rapporto tra gli uffici di Genia e quelli del Comune che molto spesso sono stati caratterizzati da: un notevole livello conflittuale; fattori vari, a volte riconducibili a pure incompatibilità caratteriali hanno generato un livello di diffusa incomunicabilità e di conseguente azzeramento delle comunicazioni. Oltre a sistematiche difficoltà negli iter burocratici, si ravvisano dalle audizioni effettuate, differenti interpretazioni e versioni dei fatti amministrativi salienti, come tempistica dei versamenti, fatturazione IVA a percentuali errate, interpretazioni contrattuali, ecc. sovrapposizione di funzioni con gli uffici del Comune. La struttura del gruppo Genia nell’ultimo triennio ha implementato funzioni e uffici spesso in sovrapposizione o in analogia di attività a quelli dell’Ente Si evidenzia come il Comune abbia sempre previsto copertura economica e finanziaria per le opere che commissionava a Genia, pur se non sempre i pagamenti avvenivano in tempistiche considerate congrue ed accettabili. CONTROLLO ANALOGO Vi era una condivisione tra Sindaco e C.d.A. degli obiettivi e dei piani strategici, mentre la comunicazione tra Genia e Ente Socio (Giunta, Consiglio Comunale, Uffici Comunali), era piuttosto difficoltosa. Stando alle dichiarazioni del Presidente del Gruppo Genia S.p.A., prof. (…) ( ex Presidente Genia spa), ad oggi non sono state fornite risposte chiare su taluni punti essenziali alla corretta interpretazione di quello che viene definito controllo analogo. Il controllo analogo è una normativa che trova la sua origine in una Direttiva Comunitaria, in fase di recepimento dalla legislazione italiana, che regolamenta i rapporti tra Ente pubblico e società partecipate “in house providing”. L’ex sindaco Toni ritiene che: STRALCIO AUDIZIONE (ex Sindaco)I DEL 21.11.2009 “..L’elemento chiave che tiene insieme il controllo analogo non può che essere il contratto di servizio nel quale io scrivo quello che devi fare tu e quello che devo fare io..” L’ex segretario comunale (…), descrive alla Commissione l’interpretazione che il Comune di San Giuliano ha sempre dato del controllo analogo, evidenziando che: il controllo analogo svolto dal Comune di San Giuliano rispetta gli obblighi normativi e pertanto è legittimo sotto il profilo formale; RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA lo Statuto di Genia, votato in Consiglio Comunale, dà ampia libertà di azione e grande autonomia alla società; poiché la normativa è in divenire e i comportamenti dei vari Enti locali in Italia è differente, vi deve essere una correlazione tra maggiore o minore controllo da parte dell’Ente ed entità delle poste in gioco: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore generale SG Comune) DEL 16.11.2009 “..Come dire se quando due si sposano e poi si fa un banchetto, quello è un banchetto nuziale; se il banchetto nuziale lo faccio coi fichi secchi o lo faccio dall’antipasto al dolce, è sempre un banchetto nuziale. Allora io posso dire che il controllo analogo del Comune verso Genia era un banchetto nuziale fatto coi fichi secchi. Però era sempre un controllo analogo”(…) “Il controllo analogo era effettuato con dei grossi limiti. Il primo limite era un limite di tipo normativo, nel senso che il limite normativo è dato dall’autonomia gestionale delle S.p.A. così come previsto dal diritto societario, non mitigata dallo Statuto della Società, nel senso che quando qua si è costituita la società in house, lo Statuto ha dato grossa discrezionalità, però questo è quello che si è deciso. Per cui è chiaro che a fronte di questo quadro normativo, in effetti il controllo analogo era con maglie estremamente larghe da questo punto di vista. Un altro limite era ad esempio dettato dalla capacità operativa dell’ente..” E poi vi devo dire che io ho trovato per quanto riguarda il controllo, una situazione ambientale abbastanza complicata, che posso sintetizzare, in alcune carenze organizzative di Genia, per cui ottenere dati da Genia era complicato, difficile, ti arrivavano sbagliati, un avvicendamento incredibile di personale di Genia nei settori strategici: il Servizio finanziario ha cambiato tre ragionieri in due anni (...) Nei tre anni che sono stato qua io, il Consiglio Comunale ha sempre parlato di come ridefinire il controllo analogo perché così come era uscito dallo Statuto, piuttosto dalla situazione iniziale, non era ritenuto sufficiente comunque a garantire il controllo del Comune sulla società..” Nella lettera del 5 Marzo 2007 a firma dell’ex Sindaco, indirizzata ai consiglieri comunali e agli assessori, il Sindaco (…) ( ex Sindaco) precisa: “Secondo una ricostruzione fedele delle competenze, Spetta quindi al Consiglio: A. il conferimento della natura di servizio pubblico all’attività oggetto della decisione e il conferimento della caratteristica di rilevanza economica del servizio pubblico; B. l’approvazione dei criteri per la definizione delle tariffe di servizio; C. l’approvazione dello statuto della società e delle quote azionarie detenute dall’ente; D. l’approvazione degli indirizzi della nomina e la designazione, da parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, e istituzioni. Spetta al Sindaco: A. la nomina e la revoca dei rappresentanti presso enti, aziende e istituzioni nel rispetto dei criteri stabiliti dal C.C. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA B. la rappresentanza e le decisioni in qualità di socio, all’interno delle assemblee delle società di capitali, partecipate dall’ente locale. Spetta alla Giunta: A. la fissazione delle tariffe del servizio sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio; B. l’individuazione di direttive specifiche per la formulazione del contratto di servizio; C. l’individuazione di direttive per la definizione degli standard del servizio e le altre condizioni prestazionali politicamente più rilevanti; D. l’individuazione di eventuali altre direttive attuative degli indirizzi stabiliti dal consiglio nella deliberazione di affidamento del servizio; E. l’individuazione e formulazione delle modalità di esercizio del controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi ai sensi dell’art.113, comma 5, lettera c) del Decreto Legislativo 267/2000. Chiarito che l’esercizio del controllo analogo non è una competenza del consiglio comunale, va ribadito che il compito della politica è quello di dare indirizzi e verificare che questi vengano ottemperati, non certamente quello di controllare giorno per giorno l’operatività intervenendo nelle questioni quotidiane di gestione della società.” Difatti, discendendo da questa logica, il Consiglio Comunale è sempre stato estraneo alla gestione di Genia. La volontà politica della maggioranza dei consiglieri comunali (Delibera Consiglio Comunale n. 63 21.07.2005), è stata quella di attuare un controllo analogo poco stringente. Appare necessario, anche alla luce dei fatti emersi nell’indagine svolta dalla Commissione, che l’Amministrazione Comunale effettui una riformulazione del criterio di controllo analogo coerente non solo con i servizi specifici erogati da Genia, ma anche con l’attività complessiva dell’azienda. La modalità di attuazione del controllo analogo, in ogni caso non inficia in alcun modo l’obbligo che il socio ha, in quanto rappresentante degli interessi della città e del patrimonio comune, di effettuare un attento controllo contabile sull’andamento dell’azienda in house. Ciò dovrebbe avvenire, di norma, attraverso la verifica trimestrale dell’andamento contabile, della situazione economico-finanziaria, del grado di attuazione delle linee programmatiche e dello stato di avanzamento degli obiettivi prefissati dalla proprietà. CENTRO NATATORIO Cronistoria: RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA a partire dal 1990 per la costruzione di un centro sportivo polifunzionale, definito obiettivo fondamentale, viene individuata l’area di Via Risorgimento (ex Maneggio) acquistata a patrimonio immobiliare del comune. Nel 2004 viene individuato l’operatore a cui affidare la realizzazione della struttura attraverso il sistema del Project-financing. - Nel 2006 decadenza della convezione di cui sopra; Rilevato il venire meno della possibilità di realizzazione del centro, l’amministrazione persegue l’indirizzo di utilizzare una Società patrimonializzata e costituita a doc: Genia S.p.A., a cui viene trasferita l’area; Nel 2006 e nel 2007: atti di indirizzo della Giunta per definire nuovo centro sportivo e affidamento realizzazione progetto; Con atto del notaio Luca di Bologna datato 25.10.2007, si procede al conferimenti a favore di Genia del mutuo erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti della durata di 20 anni. - Il progetto lievita nei costo arrivando a quasi 14.000.000,00 Euro. Il Consiglio Comunale con delibera del 28.11.2008 approva il trasferimento del Mutuo cassa depositi e Prestiti in Capo a Genia, finalizzandolo alla realizzazione dell’impianto. I dettagli di quanto sopra riportato sono ricavabili dalla delibera di Consiglio Comunale del 28/11/2008. Con delibera di Giunta del 23 Febbraio 2009, viene deciso il trasferimento dei fondi a Genia per dare avvio in tempi brevi ai lavori di realizzazione del Centro natatorio, valutando anche la possibilità, ritenuta in quel momento remota, che tale trasferimento potesse comportare il non rispetto del patto di stabilità. I fatti hanno contraddetto queste previsioni portando a fine 2009 il Comune al non rispetto del Patto di Stabilità con conseguente problematicità per la nuova amministrazione. A tal proposito l’ex sindaco afferma: STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Sindaco) DEL 21.11.2009 “..Quello che so è che Genia aveva chiesto a più riprese, in forma scritta, una concessione di credito, quindi un prestito, allegando anche un parere legale, sul fatto che la concessione di credito non venisse contemplata all’interno del computo dei limiti e vincoli della finanza pubblica legata al patto di stabilità, cosa che secondo me è reale, perché in Italia ci sono un sacco di Comuni che hanno fatto concessioni di credito e non venivano contemplati all’interno dei limiti e vincoli del patto, la posizione del Settore finanziario del Comune è stata sempre una posizione ostativa, di questo ne abbiamo parlato in Giunta a più riprese, ci siamo riuniti un sacco di volte per toccare questo tema della concessione di credito, c’è sempre stata una posizione di netta contrarietà. Chiedo scusa, non contrari alla devoluzione, ma contrari al fatto che non venisse contemplata all’interno dei limiti del patto”. Dalle audizioni effettuate, in merito al centro natatorio, risulta che: STRALCIO AUDIZIONE ( …) ( ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA “..L’operazione del Centro natatorio era realisticamente, è stata pensata attraverso la figura di un gestore che avrebbe dovuto, in tutti i piani, anche nella dinamica con cui si è sviluppata l’opera, con le proprie garanzie, quindi con le proprie garanzie garantire, garantire, scusate la ripetizione di parole, la contrazione del debito necessario alla costruzione del Centro natatorio; infatti era stata costituita, nell’anno 2008, la soc. Genia Sport, che era la società che avrebbe dovuto bandire, quindi pubblicare il bando per la scelta del gestore..” L’attuale Presidente di Genia, dott. (...) afferma quanto segue: STRALCIO AUDIZIONE (…) ( nuovo Presidente Genia spa) DEL 17.11.2009 “possiamo solo confermarvi credo quello che già vi è noto, che qui è stato ottenuto il finanziamento che fisicamente è stato erogato a fine gennaio, inizi di febbraio del 2009, di 3.125.000 Euro, ottenuto dal Comune e girato voi sapete in conto capitale a Genia S.p.A., di cui però non c’è traccia nelle casse sociali, nel senso che questo finanziamento è stato completamente assorbito dalla spesa corrente..” I soldi del mutuo richiesto dal Comune di San Giuliano Milanese e girato a Genia s.p.a., da una audizione , risulta che: STRALCIO AUDIZIONE (…) (Responsabile finanziario Genia spa) DEL 30.10.2009 “..sono stati utilizzati per l'abbattimento della quota di debiti verso i fornitori Il Responsabile amministrativo è il responsabile dei fornitori..” VENDITA/NON VENDITA GENIA ENERGIA Sulla vendita di Genia Energia (GET) si rileva che le posizioni degli attori che si sono succeduti sono mutate nel corso del tempo: varie ipotesi sono state formulate e vagliate dal CDA di Genia come riportato nel corso dell’audizione di Toni già citata (cfr. citazione audizione (…) (ex Sindaco) pagina 9). Su tale vicenda i nuovi vertici aziendali hanno dichiarato in audizione che non è opportuno vendere quando si è in una situazione di debolezza; una decisione in tal senso può essere valutata solo quando lo stato di salute della società sarà tornato normale. Vendere in queste condizioni sarebbe da considerare al pari di una svendita. La scelta di vendere Genia Energia non risponde a logiche di tipo strategico (cfr. citazione audizione (…) (ex Sindaco) pagina 9), ma è da considerare come un fatto di necessità per fronteggiare temporaneamente il problema finanziario e il grosso debito di circa 12 milioni di euro nei confronti di ENI per la fornitura di gas. Come si evidenzia dalla relazione tecnica del prof. Bratta, questa soluzione non risolverebbe nel tempo i problemi di una gestione in cui gli oneri finanziari dovuti agli eccessivi investimenti assorbono completamente e addirittura superano il margine di guadagno prodotto dalle attività e dai servizi erogati dal gruppo. Come per la nomina del direttore generale in sostituzione di (...)(ex Direttore Generale), anche in questo caso la vendita venne rinviata dall’allora Sindaco (…) (ex Sindaco) in quanto sotto elezioni e, quindi, la scelta sarebbe ricaduta sulla nuova amministrazione e in particolare sul nuovo Sindaco (cfr. citazione audizione (…) (ex sindaco) pagina 9). RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA ANOMALIE DI GESTIONE Dalle analisi svolte dalla Commissione d’indagine e dal confronto con le attività svolte nei loro primi 45 giorni di lavori dall’attuale gruppo dirigente dell’azienda, ovvero dall’audizione del Presidente dott. (…) (nuovo Presidente Genia spa) e del Direttore Generale, dott.(...)(nuovo Direttore Genia spa), sono emerse alcune situazioni, più o meno significative dal punto di vista economico, ma molto indicative del modus operandi instaurato in azienda. Si è scelto di raggruppare sotto il capitolo “anomalie”, in quanto questi fatti sono acclarati, ma sono ancora oggetto di approfondimento (al momento della redazione del presente documento) e di analisi. Per questo motivo, si ritiene che un giudizio definitivo potrà essere oggetto di valutazione da parte del CDA di Genia, eventualmente del Sindaco in qualità di socio, mentre la Commissione ritiene di esaurire il proprio mandato denunciandone l’avvenuta presa d’atto della loro esistenza. - Bilancio 2008: Questa commissione non ha potuto integrare la conoscenza dei fatti, per una questione temporale, si sollevano consistenti perplessità sulla gestione amministrativa, finanziaria, contabile della società e delle proprie partecipate; inoltre, si sollevano perplessità sull’attività degli organi di verifica preposti (Collegio Sindacale e Revisori dei Conti). La conclusione dell’anno contabile 2008 è essenziale per comprendere come il Gruppo abbia manifestato tutti i segni della propria fragilità patrimoniale. Durante l’audizione congiunta del Presidente attuale di Genia con il Direttore Generale, in merito al Bilancio 2008 è emerso quanto segue: STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Volevamo accennare ad alcune anomalie. Noi abbiamo una certa lista che si è evidenziata ieri sera e che ci ha lasciato abbastanza sconcertati. L’anomalia consiste in questo: noi abbiamo rilevato una serie di fatture, esattamente … vogliamo dire 50? Una cinquantina di fatture con riferimento all’esercizio 2008, ricevute a cavallo della chiusura dell’esercizio 2008, ma non conteggiate nel conto economico 2008, ma fatte apparire come sopravvenienza per il 2009. Tra queste c’è una fattura di ENI per l’ammontare di 763.000 Euro, che porta questa dicitura: Acquisto gas dicembre 2008. Questa fattura ce la troveremo nel conto economico del 2009. Vedo una fattura EON energia elettrica giugno 2008, 14.000 Euro, ce la ritroveremo nel 2009. Mi trovo fatture gennaio 2008, febbraio 2008 e ce le troviamo tra le fatture … come sopravvenienza passiva per il 2009. Il totale di queste fatture ammonta a 1.385.979,22 Euro. Queste compariranno come sopravvenienze passive per il conto economico 2009..” Prosegue il presidente dott. (...)(nuovo Presidente Genia spa STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “Diciamo che comunque sia, alla luce di questa evidenza e di altre che abbiamo avuto in queste settimane, si impone indubbiamente una riclassificazione dei RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Bilanci 2008 del gruppo, perché abbiamo sufficienti motivi per ritenere che questi Bilanci non corrispondano, e lo posso affermare, alla situazione reale”. Al contrario, l’ex Direttore Generale (...) (ex Direttore Generale Genia spa)ha affermato che: STRALCIO AUDIZIONE(...) (ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “..Per quanto riguarda il debito al 31-12-2008, ripeto,non so risponderle, ma non per altro, perché ripeto, come ho detto prima non ho partecipato alla stesura del Bilancio di Genia al 31-12-2008, quindi la domanda puntuale, se sono una cifra ics piuttosto che ipsilon, ritengo correttamente che sia nelle carte, cioè il Bilancio di Genia S.p.A. ricordo che non solo l’ha approvato un Consiglio d’Amministrazione, ma da un Collegio sindacale e da una società di certificazione, quindi il dato di Bilancio è sicuramente quello giusto, quindi il dato che emerge dal Bilancio, nell’aggregato, perché anche qua parliamo di debito con le banche, di debito con fornitori, da affiancare al credito, è quello che emerge dal Bilancio, che io non conosco, perché non conosco il Bilancio al 31-122008..” Si ricorda per maggior dettaglio che nel marzo del 2008 erano già noti alcuni segnali di difficoltà a fronte di una crisi economica che stava maturando in ambito internazionale. I segnali preoccupanti sono stati formalizzati e trasmessi a tutti i livelli dell’organizzazione e degli stakeholders (portatori di interesse). Nel mese di Marzo 2009 si continuano a segnalare le difficoltà finanziarie del gruppo considerate sostenibili e non preoccupanti, comunque rimandabili alla nuova amministrazione stante la imminente campagna elettorale. Ciò nonostante il bilancio dell’esercizio 2008 viene presentato come positivo, con il placet del Presidente di Genia S.p.A. che invita alla distribuzione dei benefits per i dipendenti a seguito dei premi produzione maturati (delibera CDA n.8 del 13.05.2009) Per effetto di questa delibera i dipendenti della società hanno beneficiato del premio produzione maturato nel 2008 a partire dal mese di Aprile 2009. Da qui un’ulteriore fatto “anomalo”: STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Proseguendo nella disamina, noi abbiamo ricevuto il 31 dicembre una richiesta del Dott. (…) (ex Direttore generale Genia spa) di vedersi riconoscere un premio di produzione relativo all’esercizio 2008 di circa 50.000 Euro (…) Però naturalmente nel Bilancio non c’è traccia..” - Buonuscita dirigente: STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “(…) ha dato le dimissioni, ha risolto consensualmente il rapporto di lavoro con chi ci ha preceduto. La risoluzione è stata a titolo oneroso per l’Azienda, nel senso che è stato posto a carico di Genia un pagamento annuale con inizio dal 2005 e per un minimo di dieci anni di 26.300 Euro netti annui, rivalutabili annualmente. Il costo lordo annuo iniziale ammonta a circa 37.711,50 Euro, che corrisposto per 10 annualità ammonta a 377.115 Euro, rivalutabili per l’importo netto. Devo dire che questo importo a carico di Genia è recepito nel conto economico di Genia S.p.A. Aggiungo, tuttavia, che per quanto concerne Genia Energia è stato posto a carico di Genia Energia un pagamento annuale, con RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA inizio dal 2006 e per la durata di 6 anni, di 43.834 Euro annui netti, rivalutabili annualmente; il costo lordo iniziale ammontava a 77.870 Euro, che corrisposto per 6 annualità ammonta a 467.220 Euro, rivalutabili per l’importo netto. Di questo impegno al pagamento non esiste riscontro nel conto economico di Genia Energia. Come possa essere corrisposto non lo so. Mi sembra ci sia già una fattura al riguardo, che chiaramente siamo impossibilitati a pagare..” - Rapporti Genia/Gaia Servizi: STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Il gruppo Genia ha prestato nei confronti di Gaia Servizi una serie di prestazioni e consulenza, cioè il nostro personale, del nostro gruppo, si è recato presso gli uffici di Gaia per assisterla nella predisposizione, lo start-up di certe attività sull’igiene ambientale e altro. Tutto questo è stato regolamentato da una serie di contratti di servizio sottoscritti tra Genia e Gaia. Questi contratti sono iniziati nel 2008 e chiusi nel 2009. L’ammontare di alcune di queste prestazioni sono state poi ridimensionate successivamente, alcune sono state annullate e altre ridimensionate..” - Agenzia delle Entrate. STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Abbiamo ricevuto da parte dell’Agenzia delle entrate e questo riguarda Genia Energia, quindi l’Agenzia delle entrate, non è ancora una contestazione, ha mandato un avviso di accertamento … nel mese di dicembre del 2009, un avviso di accertamento da verificare, per un presunto debito di accisa nei confronti dell’Erario, pari a Euro 74.928,23 per energia elettrica venduta in Provincia di Novara (…) siccome siamo stati operativi in altre 7 Province, potrebbe verificarsi un analogo accertamento anche in altre Province. Potrebbe, potrebbe anche non essere così. Tutto questo ci induce a dire molta cautela sui conti, sulle risultanze..” - Consulenze STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Un’altra cosa, anche su alcuni contratti di consulenza che sono particolarmente onerosi e che andranno a pesare sul conto economico. Vale la pena di spendere alcune parole su alcuni contratti di consulenza che sono stati stipulati, o meglio alcuni sono anche affidamenti verbali, però… Io cito in particolare gli incarichi conferiti per ottenere pareri motivati, un parere proveritate, come si sul dire, pareri motivati circa la congruità del prezzo di cessione del ramo di vendita da Genia a Eni. Cioè la cessione di GET ad Eni. Cene sono almeno due o tre di queste consulenze che hanno un ammontare cospicuo. Il parere motivato sulla fattibilità della cessione di GET ad Eni, per il quale non c’è un contratto, però il parere è stato fornito, c’è stata una richiesta, RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA un sollecito di pagamento per 20.000 Euro. Esiste una richiesta per 10.000 Euro per un parere pro veritate anche sulla congruità del prezzo di vendita dei 16.000 clienti di Genia, esiste un contratto di consulenza e assistenza assicurato il 10 settembre 2009, per la costituzione della GET che poi in realtà è stata costituita il 4 di agosto. (…), e il contratto di consulenza è stato stipulato il 10 settembre 2009; l’ammontare di questo contratto è di circa 95.000 Euro..” - Autorizzazione spese STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Volevo rappresentare questo aspetto. Io ho constatato che l’abitudine dei nostri responsabili operativi era quella che a fronte di sollecitazioni motivate di qualche Assessore, insomma dell’Amministrazione Comunale, non si stesse tanto a sindacare sulla copertura economica di questi lavori; c’è da fare? Si fa e poi i soldi si trovano (…) ecco, questo atteggiamento io l’ho trovato un pochettino censurabile. Esemplifico. Mi è stato presentato un budget di investimenti per le opere da realizzare nel Comune di San Giuliano di 6 milioni di Euro. (…) La mia risposta è stata, va bene, i soldi dove sono, come la finanziamo questa operazione? (…) Quello che io voglio significare, volevo rappresentare ai miei collaboratori e colleghi, è dire: signori, tutti possono chiedere, ma bisogna che tutto sia regolamentato, disciplinato da un contratto, si capisca bene in che ottica si fa questo lavoro..” - Vendita pacchetto clienti “fuori rete” Nel mese di Agosto 2009 è proprio il Presidente, nella veste di direttore Generale, ad organizzare e poi concludere la dismissione di un pacchetto clienti “fuori rete” da Genia Energia (gruppo Genia – presidente (…) ( ex Presidente Genia Spa) ) verso Soenergy (Gruppo Soelia S.p.A. – presidente (…) (ex Presidente Genia spa) società la cui presidenza era sempre in capo allo stesso soggetto, per un valore di 35.000,00 Euro. La commistione tra la società Genia e quella acquirente viene formalmente calmierata avendo precedentemente investito il Dott. (…) ( responsabile finanziario Genia spa) dei poteri di firma; non è comunque l’unico esempio di conflitto di interessi verificatosi: difatti Genia Energia da tempo acquista Gas da Elettrogas, società presieduta dallo stesso Presidente di Genia S.p.A.. Nello stesso contratto si conviene il passaggio di azienda da parte dell’unico referente commerciale di Genia S.p.A.. Il responsabile commerciale viene pertanto ceduto da Genia Energia a Soenergy senza corrispettivi all’azienda cedente. Viene addirittura fatto passare come una opportuna riduzione di costi per Genia Energia che, dopo averlo formato, si vede togliere l’unica risorsa commerciale aziendali. In merito a questa operazione, l’attuale Direttore Generale, alla luce di quanto finora acclarato, sostiene quanto segue: STRALCIO AUDIZIONE (...)(nuovo Presidente Genia spa E (…) (nuovo Direttore Genia spa) DEL 13.01.2010 “..Dicevamo della cessione delle utenze fuori rete, Soenergy. Evidentemente, sotto questo aspetto c’è qualche profilo di dubbia regolarità. È chiaro che RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Soenergy fa parte di un gruppo che facilmente è riconducibile al precedente Presidente, per cui anche su questo bisognerà fare qualche valutazione. Prima si accennava al fatto che Genia Energia è la cassaforte del gruppo, vale a dire è la società che genera cassa, quella che poi consente di finanziare una serie di operazioni, quindi anche rinunciare a 15 milioni di fatturato insomma, sia pure con un margine molto basso … sapete che la grande distribuzione lavora con margini estremamente risicati ma vuol manovrare molto denaro per fare tesoreria. Quindi anche su questi aspetti bisognerà riflettere perché potrebbe essere anche un danno per la società e per l’azionista..” Questo non è l’unico esempio di conflitto di interessi rappresentato alla Commissione. Infatti, Genia Energia acquista gas da Elettrogas, società presieduta dallo stesso presidente di Genia. (…) (ex Direttore Generale Genia spa) commenta, lasciando intendere indirettamente e configurando un possibile conflitto di interessi da parte dell’ex presidente (…) ( ex Presidente Genia spa): STRALCIO AUDIZIONE (…) (ex Direttore Generale Genia spa) DEL 17.11.2009 “Sul discorso Elettrogas, è un fornitore che fino al 31-12-2008 ha avuto poco spazio all’interno di Genia Energia e questo le dovrebbe dare magari anche un sentore sui rapporti, di una certa natura, non tanto felici, fra me e il Prof. (…) ( ex Presidente Genia spa)..” CONCLUSIONI La situazione critica in cui Genia si è ritrovata ha una serie di cause e responsabilità, alcune di carattere oggettivo, imprevedibili e non facilmente governabili, altre frutto di una gestione poco oculata, raramente attenta alla gestione dei costi e caricata di oneri finanziari talmente pesanti da erodere completamente i margini prodotti dall’azienda. Da quanto la Commissione ha potuto osservare, sembrerebbe che responsabilità siano da attribuire alla governance dell’azienda, ovvero al CDA che, anche se non rivestiva cariche operative (salvo il Presidente per un breve ma delicatissimo periodo) avrebbe dovuto essere a conoscenza ed ha deliberato in merito alle scelte di investimento e di indebitamento sopra citate; parimenti, responsabilità sarebbero da attribuire al management dell’azienda, dal direttore generale alle varie figure apicali che non hanno ottemperato a criteri di efficienza e di efficacia. Da quanto acquisito dalla Commissione, il Collegio Sindacale e l’organo di revisione contabile non avrebbero vigilato con la dovuta diligenza sull’andamento dell’azienda. Sempre in base alla lettura proposta dal materiale su cui la Commissione ha svolto la propria indagine, responsabilità sarebbero riscontrabili anche in capo alla proprietà, cioè al socio unico: l’insufficiente e minimale applicazione del controllo analogo e il mancato controllo contabile hanno impedito un tempestivo intervento che avrebbe potuto evitare la grave situazione attuale. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Esso dovrebbe avvenire per tutte le attività e decisioni strategiche dell’azienda in house. Pertanto, a fronte di: - - fatti ivi esposti, della relazione puntuale del Prof. Dott. Bratta, e degli atti che sono stati depositati da questa commissione a corredo e completezza per un parziale e non esaustivo approfondimento sugli accadimenti; interviste, controlli, documenti che questa commissione ha acquisito; evidenti errori di valutazione degli scenari economici e di mercato in essere; quanto sta emergendo dalle prime parziali verifiche effettuate dal nuovo CDA; anomali conflitti di interessi in capo all’Ex Presidente di Genia S.p.A.; evidenti mancanze da parte degli organi competenti della verifica puntuale dei conti e della gestione della società; irregolarità nelle registrazioni contabili; di un controllo contabile fortemente deficitario da parte del socio unico nella persona del legale rappresentante pro-tempore; Questa commissione invita il Sig. Sindaco Luigia Greco, quale legale rappresentante pro tempore del Comune: 1. a sviluppare ulteriormente le analisi e le verifiche sin qui prodotte dalla Commissione, poiché l’analisi condotta in questi pochi mesi non ha carattere esaustivo e di completezza, e a provvedere ad accertare eventuali ulteriori responsabilità nonché ad adire ogni forma atta a preservare e tutelare il patrimonio pubblico rappresentato dalla società in house; 2. ad attivare tutte le conseguenti procedure atte a segnalare la situazione riscontrata agli organi di magistratura; 3. ad attivare tutte le procedure atte ad avviare eventuali azioni di responsabilità; 4. ad esperire le necessarie azioni legali nei confronti di chi avesse utilizzato denaro pubblico non a favore della città; RAPPORTI ENTE SOCIO – GRUPPO GENIA Si ritiene: 5. Opportuno e urgente procedere a modificare lo Statuto di Genia nelle parti relative ai rapporti tra socio e azienda (intendendo tutte le società del gruppo, anche in asset di partecipazione non totalitaria dell’Ente socio). 6. Necessario procedere ad una revisione e ridefinizione delle modalità di esercizio del controllo analogo, in termini più stringenti e conforme alle evoluzioni normative; 7. Occorre definire in modo chiaro e trasparente una modalità di controllo contabile da parte del socio che, senza limitare eccessivamente l’operatività dell’azienda di servizi, tuteli sufficientemente il patrimonio pubblico. 8. Opportuno che tra le attività soggette a controllo vi siano tutte le operazioni di carattere straordinario che, a titolo non esaustivo possono essere ricondotte alle seguenti opzioni: a. L’acquisizione e/o la cessione di quote da parte di tutte le società del gruppo vengano sottoposte ad approvazione preventiva da parte della Giunta ; RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA b. Operazioni finanziarie straordinarie come accensione di mutui e finanziamenti di medio e lungo termine vengano preventivamente approvati in Consiglio Comunale c. Il Bilancio preventivo e consuntivo siano sottoposti analiticamente al Consiglio Comunale 9. Trasparenza: si ritiene utile aumentare il livello di trasparenza e comunicazione dell’andamento e della società partecipata al Consiglio Comunale e alla cittadinanza. Pertanto, si richiede al Sindaco di provvedere affinchè il Presidente e/o il Direttore Generale dell’azienda relazionino con cadenza trimestrale al Consiglio Comunale in merito ai fatti più significativi occorsi e all’andamento dei numeri societari, con previsioni di scenari di breve/medio periodo. 10. Rapporti operativi: si ritiene indispensabile attuare tutte le azioni atte a stabilire un clima di collaborazione e di comunicazione tra i vertici, gli uffici, gli operatori di Genia e del Comune, affinchè si attivino quei meccanismi virtuosi e di buone prassi con cui ottenere miglioramenti sensibili in termini di efficienza ed efficacia, insieme ad una necessaria chiarezza amministrativa. Genia SpA ha ampi margini di miglioramento, anche se, alla luce della situazione particolarmente delicata, si suggerisce alla governance societaria e al gruppo dirigente aziendale di elaborare piani che mirino a rispondere alle urgenze di breve, individuando anche una strategia di sviluppo che persegua i seguenti obiettivi: 11. Ristrutturazione del debito di breve periodo in essere attraverso una contrattazione organica con un pool di banche; 12. Fatturazione pregressa e recupero crediti che dovranno tenere conto dell’impatto con l’utenza, soprattutto quella privata e delle piccole imprese; 13. Rivalutazione generale dei costi societari eliminando quelli superflui con le eventuali incorporazioni di alcune partecipate (Genia Progetti e Lavori) nella società madre; 14. Liquidazione di Genia Sport; 15. Riduzione dei costi fissi riducendo consulenze e servizi esterni gestibili con risorse interne; 16. Impostazione di un piano commerciale compatibile con la funzione fondamentale di azienda di servizi pubblici non alienabili; 17. Riorganizzazione delle funzioni aziendali (amministrazione, commerciale, ecc..) con obiettivi di recupero di efficienza; finanza, personale, 18. Benchmarking (comparazione) sul mercato per individuare gli orientamenti e le best practice (migliori prassi) in uso presso altre società similari; 19. Redazione di un nuovo piano industriale coerente con l’evoluzione normativa; 20. Creazione di un fondo rischi adeguato alle dimensioni dell’esposizione strutturale dell’azienda. RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA INDICE ALLEGATI • • Allegato A - Curriculum Vitae prof. Saverio Maria Bratta Allegato B - Relazione prof. Bratta: “Analisi degli aspetti tecnico finanziari e operativi gestionali del Gruppo Genia in una prospettiva di due diligence” Firmato, la Commissione d’Indagine: Barbieri Alessio________________________________________________________________ Davide Vivi Bene San Giuliano Milanese con Marco Toni Broccanello Maurizio__________________________________________________________________ Popolo Delle Libertà RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA Zannone Rosario_____________________________________________________________________ Partito Democratico Dornetti Stefano_____________________________________________________________________ Lega Nord – Lega Lombarda Scanzano Diego_____________________________________________________________________ Italia Dei Valori Morelli Sergio_______________________________________________________________________ Fare Bene La Nostra Città Marchini Francesco___________________________________________________________________ Sinistra Ecologia Libertà San Giuliano Milanese 26.02.2010 RELAZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE SUL GRUPPO GENIA S.p.A. – RELAZIONE CONCLUSIVA