Scheda PASL 1 - Provincia di Massa
Transcript
Scheda PASL 1 - Provincia di Massa
ALLEGATO “A” DD 10014/2007 Scheda PASL 1.1.1.1.d – Sistema Lapideo - Programma del Distretto Lapideo di Carrara: Innovazione commercializzazione di prodotti lapidei rivolti al mercato di consumo finale Asse 1 ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D’INTESA Sistema delle imprese, dell’innovazione e dei beni culturali; Misura 1.1 Competitività e territorio Azione 1.1.1 Politiche per i sistemi produttivi Intervento 1.1.1.1 d) Sistema Lapideo: Programma del distretto Lapideo: Innovazione commercializzazione di prodotti lapidei rivolti al mercato di consumo finale e/o per piccoli lotti Contenuto del protocollo Sostegno al Settore Lapideo per favorire l’innovazione tecnologica e la promozione del settore, in un’ottica di cultura di filiera della pietra locale e con l’obbiettivo di rendere più consapevoli le stesse imprese della necessità di fare rete, di fronte a sfide inedite dei mercati internazionali, con opportuno inserimento di progetti e proposte nell’ottica di un forte investimento sul vantaggio competitivo naturale dato dal possesso del materiale. 12 ALLEGATO “A” DD 10014/2007 DESCRIZIONE DELLE AZIONI E DEI RELATIVI INTERVENTI DI CUI SI COMPONGONO, GIÀ AVVIATI E DELLA PREVISIONE DELLA CONCLUSIONE DEI LAVORI Rispetto al programma del Distretto Lapideo Carrara che prevedeva 7 interventi, in considerazione che 3 di essi sono stati implementati in Progetti Integrati e già presentati alla Regione Toscana per il finanziamento, (si veda l’intervento 1.1.1.2), il PASL propone nell’ambito del programma di Distretto i restanti 4 progetti. L’intervento d) “Innovazione commercializzazione di prodotti lapidei rivolti al mercato di consumo finale” è finalizzato al sostegno del Piano strategico del Distretto per aumentare la competitività del settore lapideo attraverso nuovi prodotti e l’acquisizione di nuovi mercati, con particolare attenzione al mercato di consumo finale. Obiettivo Favorire l’organizzazione della filiera produttiva e della commercializzazione di prodotti lapidei rivolti al mercato di consumo finale. Questo settore di intervento introduce un elemento di innovazione rispetto delle dinamiche del settore, poiché si propone di aggredire efficacemente un mercato concorrente di materiali alternativi quali la ceramica o materiali similmarmo, attraverso sistemi e meccanismi distributivi tendenti a sollecitare ed implementare una domanda diffusa di consumo, più o meno espressa. Da ciò discende la necessità di un approfondimento su: identificazione delle esigenze di innovazione che tale nuova proposta produttiva richiede e che riguardano tutte le componenti della filiera: si tratta infatti di innovazione di prodotto che comporta: acquisizione di nuova tecnologia, identificazione di meccanismi tecnologici e finanziari per garantire il trasferimento tecnologico, innovazione di processi produttivi e organizzativi, innovazione di reti commerciali e distributive , 13 ALLEGATO “A” DD 10014/2007 problematiche relative al riposizionamento del tessuto di PMI locali: si può facilmente desumere che il livello di investimenti necessari per far fronte alle esigenze sopra rappresentate è di una dimensione fuori della portata delle piccole e piccolissime imprese locali, se non saranno individuati asset, anche aggregativi, adeguati a soddisfare una domanda che può costituire una nuova opportunità per il settore lapideo. Si ritiene quindi fondamentale un approccio che affronti in questa duplice direzione temi che potranno riguardare: La valutazione della potenziale domanda di prodotto sui mercati e le condizioni di competitività con materiali già posizionati sulle stesse fasce di mercato. L’entità realisticamente prevedibile di materiale disponibile anche in relazione alle possibili esigenze di ricalibrare le quantità di escavato. Le condizioni finanziarie, tecnologiche ed organizzative necessarie per la ricostruzione di una filiera che garantisca su larga scala il prodotto sul mercato e le debolezze che il tessuto di piccole e piccolissime imprese locali deve poter superare per ricollocarsi su questa filiera. La definizione di un marchio di riconoscimento del prodotto. La commerciabilità del prodotto anche attraverso forme commerciali innovative. La realizzazione di infrastrutture consortili sostenute da soggetti pubblici, sui mercati tradizionali ed emergenti in coerenza con gli interventi della regione Toscana ( es. Stati Uniti e Cina). La CCIAA, di concerto con rappresentanze imprenditoriali e gli enti locali, al contempo ha attivato un’iniziativa sul marchio che può opportunamente essere recepita e integrata all’interno del progetto per la commercializzazione dei prodotti lapidei. 14 ALLEGATO “A” DD 10014/2007 DESCRIZIONE DELLE Risultati attesi e indicatori di valutazione del progetto AZIONI E INTERVENTI Il risultato atteso dalla realizzazione del progetto è l’identificazione CHE SI PREVEDE DI di una linea di prodotti di qualità che consenta di intercettare e AVVIARE ENTRO LA LEGISLATURA consolidare la presenza e la scelta del materiali apuo- versiliesi attraverso un’offerta strutturata e riproducibile. Gli indicatori di valutazione del progetto sono i seguenti: - 1 struttura realizzata - una società consortile di gestione formalizzata - un marchio identificato Tempistica Il progetto si configura come la strutturazione di un’infrastruttura per la commercializzazione, divisa in due stralci: - studio di fattibilità - realizzazione di showroom sperimentale (Vedi allegato 1 ) STRUMENTI NORMATIVI, PROGRAMMATORI, AMMINISTRATIVI IN CUI SONO PREVISTE LE AZIONI E GLI INTERVENTI COSTO DELL’AZIONE. TIPOLOGIA DI INTERVENTO PREVISTA E RELATIVO AFFIDAMENTO In considerazione del livello d’innovazione che questo elemento introduce nelle dinamiche del Distretto, si ritiene sostenibile direttamente dal Programma Sperimentale area 6 del PSRE. Il piano finanziario per la realizzazione del progetto stima in € 240.000,00 la spesa complessiva per il progetto di organizzazione della filiera produttiva e commercializzazione, da ripartire tra lo studio di fattibilità e marchio (€ 70.000,00) realizzazione dell’infrastruttura sperimentale (€ 170.000,00.) RISORSE E RELATIVE FONTI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DELL’INTERVENTO SOGGETTI COINVOLTI Soggetti attuatori: NELL’ATTUAZIONE primo stralcio: Provincia di Massa-Carrara e CCIAA DEGLI INTERVENTI secondo stralcio: società mista da costituire 15 ALLEGATO “A” DD 10014/2007 Allegato 1 tempistica Anno 2006 Azioni/Mesi A M Studio di fattibilità.Mar X X chio di origine MARCHIO DI LAVORAZION E Costituzione società Fattibilità struttura commerciale e showroom Attivazione iniziativa 2007 G L A S O N D G F 2008 M A M G L A S O N D X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 16 G F M A M G L A S O N D