Bollettino novità Gennaio-Febbraio 2014

Transcript

Bollettino novità Gennaio-Febbraio 2014
Narrativa
Steve Berry, Le chiavi del potere, Nord, 2013
Londra, 1547. La fine è vicina, ormai lo ha capito. Con le ultime forze
rimaste, Enrico VIII fa uscire tutti dalla sua stanza e chiama accanto a
sé Caterina Parr, la sua sesta moglie. Solo a lei può confessare la
verità e rivelare l'origine del potere dei Tudor... Londra, oggi. Era un
semplice favore ai suoi ex colleghi del dipartimento di Giustizia: di
ritorno a Copenhagen col figlio Gary, Cotton Malone avrebbe fatto scalo
in Inghilterra per consegnare alle autorità Ian Dunne, un ragazzino
inglese scappato in America. E invece quella formalità si è trasformata
in un incubo quando, giunti all'aeroporto di Heathrow, i tre sono stati
coinvolti in una sparatoria. Approfittando della confusione, Ian è fuggito,
mentre Gary è stato portato via a forza da un gruppo di uomini. Eppure
non era lui il vero obiettivo dei rapitori, che infatti adesso propongono
uno scambio: la vita di Gary per Ian Dunne. Ma perché tanto interesse
per un ladruncolo qualunque? Pronto a tutto pur di salvare il figlio,
Cotton si mette sulle tracce di Ian e, ben presto, si rende conto che quel
ragazzo non è affatto un ladruncolo qualunque, bensì la chiave per
scoprire un segreto sconvolgente: un segreto che affonda le radici
all'epoca della dinastia Tudor e che potrebbe rivoluzionare gli equilibri
geopolitici del mondo...
Stefania Bertola, Ragazze mancine, Einaudi, 2013
Adele ha trentadue anni e non ha mai lavorato un giorno in vita sua.
Una mattina si sveglia e scopre che il suo mondo non esiste più: il
marito ha dichiarato fallimento, ha prosciugato i conti in banca ed è
scappato con l'amante. Come regalo d'addio le ha lasciato il gigantesco
cane della sua nuova fidanzata. Ed è proprio mentre Adele tenta di
liberarsene che una ragazza con una bambina in braccio le si fionda in
macchina... Inizia così il nuovo romanzo di Stefania Bertola, con
l'incontro-scontro tra due donne che non potrebbero essere più distanti:
una pare uscita da una versione biellese di Beautiful, l'altra è
ecocompatibile e spontaneamente zen, generatrice automatica di guai.
Costrette dal destino a dividere una casa, alcune insidie, un'accanita
nemica e un affascinante bugiardo, ciascuna imparerà dall'altra a
ribaltare le proprie certezze.
Lauren Beukes, The shining girls, Il Saggiatore, 2013
Chicago, 1931. Prima di trovare la Casa Harper Curtis era uno dei tanti
vagabondi in una città schiacciata dalla Depressione. Poi una voce lo
attira in quella che sembra solo una villa in rovina, e la sua vita cambia
per sempre. Le porte della Casa permettono di viaggiare nel tempo e lui
incomincia ad assaporare le meraviglie del futuro. Ma Harper Curtis è
anche un uomo violento e crudele, un sadico, e a farne le spese sono
giovani donne, forti, indipendenti e ricche di talento. Chicago, 1992.
Kirby Mazrachi ha imparato bene la lezione da quando è stata assalita
ed è sopravvissuta per miracolo. Il suo aggressore non è mai stato
identificato. Nonostante il trauma emotivo, ha deciso che non vuole
rimanere una vittima: l'unico modo per farlo è trovare chi l'ha attaccata
e fermarlo. Il suo unico alleato è Dan, il giornalista che ha seguito il suo
caso dopo l'aggressione.
Gianni Biondillo, Cronaca di un suicidio, Guanda, 2013
Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia. Doveva essere un
momento di relax per l'ispettore Ferraro: qualche giorno di distensione
per cercare di costruire un nuovo rapporto con quella ragazzina in piena
adolescenza. Durante una nuotata al largo una barca alla deriva attira
la loro attenzione. A bordo un biglietto lascia intendere che qualcuno ha
deciso di porre fine alla sua vita. "Perdono tutti e a tutti chiedo
perdono", c'è scritto. E sotto, "Non fate troppi pettegolezzi". Parole
prese in prestito da Cesare Pavese, che Giulia, lettrice appassionata,
riconosce subito. Una volta chiamati i colleghi di Roma, la faccenda
sembrerebbe finita lì per Ferraro, se non fosse che il suicida ha lasciato
un'ex moglie a Milano, e all'ispettore tocca l'ingrato compito, tornato a
casa, di informare la donna. E così, suo malgrado, in una calda estate
milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in un'indagine sul
destino di un uomo qualunque, Giovanni Tolusso, che partito dal nulla
era riuscito caparbiamente a costruirsi una vita dignitosa.
Adriàn N. Bravi, L’albero e la vacca, Feltrinelli, 2013
"L'albero e la vacca" racconta la storia di un bambino, Adamo, che
assiste da sopra a un albero alla separazione dei genitori. Seduto sul
ramo del tasso, dopo aver mangiato le sue velenosissime bacche,
Adamo vede apparire una placida vacca che rasserena l'orizzonte.
L'irresistibile comicità di Bravi nasce dai serissimi sforzi dei suoi
personaggi per risolvere situazioni spinose. L'autore riesce a far ridere
restando serio, come il grande comico americano Buster Keaton. Al suo
protagonista bastano poche bacche velenose e una mansueta
allucinazione per affrontare il dolore, sbarcare nell'età adulta e lasciarsi
la famiglia alle spalle. Con la sua prosa comica e visionaria, Adrián N.
Bravi racconta il quotidiano, trasformandolo in un'avventura fantastica,
e viceversa.
Roberto Carboni, Bologna destinazione notte, Frilli, 2013
A Borgo Panigale, sui gradini di un negozio di giocattoli, di fronte al
centro commerciale, fu rinvenuto il primo piede. Così ha inizio l'odissea
di Annibale Dori, originale tassista notturno appassionato di jazz. In una
Bologna fredda, buia, piovosa e desolata. Terrorizzata da un maniaco
che rapisce e tortura a morte le sue vittime. Fanno da cornice
un'affascinante misteriosa donna e un locale infilato nello stomaco di
Bologna, dove suona Al il pazzo, amico fraterno di Annibale e
leggendario pianista jazz. Mentre si susseguono i rinvenimenti dei corpi
mutilati, la polizia è continuamente beffata dal mostro, e le tesi degli
esperti si sgretolano a ogni nuovo omicidio. L'assassino agisce sempre
più in fretta, compulsivamente. E tutti oramai sanno che, se qualche
fortunato indizio non imprimerà una svolta alle indagini, presto qualcuno
si troverà un altro piede mutilato sotto gli occhi.
Massimo Carlotto, Marco Videtta, Luz. Solo per amore, Einaudi,
2013
Un traffico di merce umana che scavalca le frontiere e arriva sotto le
finestre di casa nostra, insospettabile e demoniaco. La precarietà delle
vite di scarto, destinate al macero. La forza degli umili, dei rifiutati. In
questo romanzo teso e durissimo, eppure illuminato da una misteriosa
luce, la catena internazionale del nuovo crimine si stringe sul destino di
una donna in fuga. Che può contare solo su Luz, sulla sua strana
famiglia femminile. E su un paio di angeli. Due terremoti scuotono la
vita di Luz, che è appena riuscita a trovare una nicchia felice, nell'affetto
della figlia Lourdes e nella protezione della nuova famiglia formata dalle
tre amiche Ksenia, Eva e Sara. Le piomba in casa Mirabel, fuggiasca
dalla sua Colombia, portando con sé tutto quello che Luz si era lasciata
alle spalle. E il suo amore per Ksenia è sconvolto dall'attrazione
improvvisa per un uomo affascinante e pericoloso...
Mauro Corona, La voce degli uomini freddi, Mondadori, 2013
C'è un popolo che vive di stenti in una terra ostile. Una terra in cui
nevica sempre, anche d'estate, le valanghe incombono dalle giogaie dei
monti e le api sono bianche. E gli uomini hanno la carnagione pallida, il
carattere chiuso, le parole congelate in bocca. Però è gente capace di
riconoscenza, di solidarietà silenziosa, uomini e donne con un istinto
operoso che li fa resistere senza lamentarsi, anzi, addirittura lavorare
con creativa alacrità, con una fierezza gioiosa, talvolta, pronti a godere
dei rari momenti di requie, della bellezza severa del paesaggio, della
voce allegra del loro "campo liquido", il torrente che, scorrendo sul
fondo della valle, dà impulso a segherie e mulini. Il torrente è una delle
voci di questi uomini freddi solo all'apparenza, ed è l'acqua - neve allo
stato liquido, si potrebbe dire, che, se da un lato mette in moto tutte le
attività, dall'altro innesca il dramma che sta sospeso su quelle vite
grame eppure, in qualche modo, felici.
Paolo Crepet, Impara a essere felice, Einaudi, 2013
Essere felici può accadere molto più spesso di quanto immaginiamo,
dobbiamo solo lasciare che accada. Per molti lagnarsi è più che un
vezzo, una difesa: è ciò che sanno fare meglio perché lo hanno
imparato fin dall'infanzia. Combattere questo atteggiamento vuol dire
elaborare una nuova grammatica quotidiana, avviare una piccola
rivoluzione cui Paolo Crepet dà il suo contributo in queste pagine. E
dimostra come educare alla felicità, quella autentica - da non
confondere con la gioia effimera - dovrebbe essere il compito primario
di ogni adulto e di ogni insegnante. Così i bambini cresceranno più forti
e meno ricattabili, e i ragazzi saranno più liberi.
Roal Dahl, Lo zio Oswald, Longanesi, 2013
Discepolo di Don Giovanni, ma con un occhiuto senso degli affari e una
robusta conoscenza dell'animo maschile, oltre che di un vastissimo
catalogo di corpi femminili, Oswald Hendryks Cornelius è un raffinato
viveur insaziabilmente devoto al culto del bello. La sua avventura inizia
da una scoperta accidentale, che lo porta a conoscenza delle
insospettabili virtù afrodisiache dello scarabeo vescicante sudanese.
Complici il potente filtro d'amore e un'incantevole partner d'affari di
nome Yasmin, Oswald tenta di rapire "con destrezza" il seme dei più
grandi geni dell'epoca - da Picasso a Freud, da Proust a Puccini e molti
altri ancora -, al fine di perpetuarne l'estro. Già apparso in due racconti,
il personaggio dello zio Oswald diventa protagonista di un intero
romanzo finora inedito in Italia, un piccolo gioiello che ancora una volta
consacra Roald Dahl maestro dello humour raffinato.
Jeffery Deaver, L’uomo del sole, Rizzoli, 2013
Jennie era una studentessa modello, serena, tranquilla, diligente: su
questo tutti concordano quando viene ritrovata morta in un letto di fiori
infangati vicino a uno stagno. Mentre si diffonde l'idea che il colpevole
sia un serial killer che colpisce con la luna piena, il detective Bill Corde
non ci mette molto a scoprire che la verità porta altrove: Jennie aveva
avuto relazioni con parecchi studenti e alcuni insegnanti, e sembra che
siano in molti a volerlo nascondere. Ben presto l'indagine di Corde si
intreccia con i tormenti della sua vita privata: qualcuno lascia affettuosi
biglietti firmati "l'uomo del sole" a sua figlia di nove anni, Sarah, che ha
gravi problemi di apprendimento e vive in un mondo tutto suo. Lo
stesso qualcuno che minaccia sia lui sia la moglie. E se l'uomo del sole
fosse il killer di Jennie? E se invece la pista giusta fosse un'altra, quella
che colloca sul luogo del delitto il figlio adolescente di Corde? Un caso
intricato che vede in gioco il destino di un'intera famiglia.
Maurizio De Giovanni, Buio per i bastardi di Pizzofalcone,
Einaudi, 2013
Nel tepore ingannevole di un maggio malato, il raccogliticcio gruppo di
investigatori comandato da Gigi Palma si trova a fronteggiare un
crimine terribile: un bambino di dieci anni, nipote di un ricco
imprenditore, è stato rapito. Le indagini procedono a tentoni, mentre il
buio si impadronisce lentamente dei cuori e delle anime e la morsa di
una crisi di cui nessuno intravede l'uscita stravolge le vite di tanti,
spegnendo i sentimenti più profondi. Anche un banale furto in un
appartamento può nascondere le peggiori sorprese. I Bastardi
dovranno essere più uniti che mai, per trovare insieme la forza di
sporgersi su un abisso di menzogne e rancori dove non balena alcuna
luce. Intanto, nel commissariato più chiacchierato della città, i rapporti di
lavoro e quelli personali si complicano, e il vecchio Pisanelli prosegue la
sua battaglia solitaria contro un serial killer alla cui esistenza nessuno
vuole credere.
Gavin Extence, Lo strano mondo di Alex Woods, Garzanti,
2013
Per Alex Woods la notte è un momento magico, l'unico momento in cui
può gettarsi la paura alle spalle. Ogni notte si affaccia alla finestra per
guardare le stelle. La stanza è invasa da libri di astronomia, la sua
passione. Studiare le eterne e immutabili leggi che regolano l'universo è
l'unico modo per fuggire dalla sua vita disordinata. Alex sa cosa
significa essere strano. Non ha mai conosciuto suo padre e sua madre
è una lettrice di tarocchi che l'ha cresciuto in un negozio pieno di
candele, incensi e pozioni. E da quando ha dieci anni soffre di attacchi
epilettici che riesce a controllare solo ascoltando musica classica ed
enumerando i nomi delle costellazioni. A scuola i bulli lo perseguitano
senza tregua. Un giorno, mentre fugge dall'ennesimo pestaggio, Alex
cade e rotola in un giardino, devastando la siepe. Quando apre gli occhi
si trova la canna di un fucile piantata in faccia. A imbracciare l'arma è il
signor Peterson, un bislacco e arcigno vedovo. Un uomo solo, con una
ferita nel cuore che non ha intenzione di rivelare a nessuno. Fra i due
nasce la più improbabile delle amicizie.
Ildefonso Falcones, La regina scalza, Longanesi, 2013
Nel gennaio del 1748 una donna cammina da sola per le strade
polverose di Siviglia. È una ex schiava proveniente dai territori della
colonia spagnola di Cuba. Caridad ora non ha più un padrone che
decide della sua vita, ma neanche più una casa. Lungo il suo
peregrinare incontra Milagros Carmona, una giovane gitana nelle cui
vene scorre il sangue della ribellione. Le due donne stringono
un'amicizia sincera e incrollabile. Milagros confessa il suo amore per
l'arrogante Pedro Garcìa, dal quale la separano antichi odi tra le due
famiglie. Dal canto suo Caridad si sforza di nascondere il sentimento
che sta nascendo in lei nei confronti del nonno di Milagros, un uomo
rude e seduttore, ma di principi ferrei quando si tratta di difendere la
sua famiglia e lo stile di vita dei gitani. Quando un editto regio bandisce
i gitani come fuori legge, la vita di Milagros e Caridad ha una tragica
svolta. Le loro strade si separano, ma il destino vorrà farle incontrare di
nuovo a Madrid, cuore pulsante della nuova Spagna in fermento.
Claudio Fava, Mar del plata, Add Editore, 2013
Il primo è Javier, ripescato dalle acque del Rio della Piata con le mani
lesate dietro la schiena da due giri di fil di ferro. Il Turco e Mariano li
ritrovano dentro una macchina scassata ai margini della Carretera
Norte, con un buco nella nuca grosso come una noce. Poi tocca agli
altri: Otilio, il trequarti alto e largo come un armadio; Mariano che ha le
mani grandi come le pale di un mulino; Gustavo, sedici anni, leggero
come una crosta di pane... Siamo in Argentina, nel 1978, e da due anni
comandano i militari. Comandano, minacciano, ammazzano: a modo
loro si divertono. Ma qualcosa ha acceso la loro rabbia nei confronti di
questi ragazzi, colpevoli solo di saper giocare a rugby con la squadra di
Mar del Piata. Qualcosa di inconfessabile, il senso di una sfida che il
romanzo ci svela una pagina per volta, e che alla fine metterà
simbolicamente in ginocchio l'ottusa arroganza di quel regime di
assassini.
Sebastian Fitzek, Il gioco degli occhi, Lit, 2012
Un pericoloso maniaco, detto il Collezionista di occhi, rapisce i bambini
e li nasconde dopo averne ucciso la madre. Il padre ha quarantacinque
ore di tempo a disposizione per scoprire il nascondiglio. Questo è il
gioco. Quando l'ultimatum scade, la vittima muore. Ma l'orrore non
finisce qui, perché al cadavere del bambino manca sempre un occhio.
Oltre che per la squadra omicidi, il Collezionista è anche l'ossessione di
Alexander Zorbach, un ex poliziotto diventato cronista di nera, che
segue sin dall'inizio per conto del giornale le folli bravate del killer e che
ben presto si rende conto di essere diventato una pedina importante in
un duello mortale. Ma il Collezionista di occhi è astuto, non ha mai
lasciato tracce fino a quando, improvvisamente, compare una testimone
misteriosa: Alina Gregoriev, una giovane fisioterapista cieca che si
presenta a Zorbach sostenendo di poter vedere nel passato delle
persone attraverso il semplice contatto fisico. E forse il suo ultimo
paziente è stato proprio il Collezionista... Con questo romanzo,
Sebastian Fitzek dà vita a una nuova invenzione narrativa in cui l'inizio
è la fine di tutto.
Thomas Harding, Il comandante di Auschwitz, Newton
Compton, 2013
Alla fine della seconda guerra mondiale, viene creato un pool
investigativo per scovare e assicurare alla giustizia internazionale i
gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell'Olocausto. Uno dei
migliori investigatori del gruppo è Hanns Alexander, ebreo tedesco
arruolatosi nell'esercito britannico per sfuggire alle persecuzioni delle
SS. il suo nemico numero uno si chiama Rudolph Höss, il terribile
comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di
persone e grande sostenitore della "soluzione finale" voluta da Hitler.
Höss, che vive sotto falsa identità, è una preda difficile da stanare e
Hanns dovrà inseguirlo per tutta l'Europa per riuscire a portarlo davanti
alla corte di Norimberga dove la sua testimonianza lascerà i presenti
senza fiato. Questo libro scritto dal pronipote di Alexander racconta una
sconvolgente pagina di storia: le vite parallele di due tedeschi, un ebreo
e un cattolico, divisi dal nazismo ma destinati a incrociarsi di nuovo in
circostanze incredibili, fino alla resa dei conti finale.
Hjorth & Rosenfeldt, Il discepolo, Einaudi, 2013
Edward Hinde è stato uno dei più temibili serial killer degli anni
Novanta. Ora, grazie a Sebastian Bergman, è rinchiuso nel
penitenziario di Lövhaga. Hinde uccideva seguendo precise modalità, le
stesse usate per le tre donne rinvenute sgozzate negli ultimi mesi. Un
copycat, dunque, un assassino che ne emula un altro e sceglie le
proprie vittime secondo un criterio che viene alla luce soltanto dopo un
quarto delitto: tutte sono state amanti di Sebastian Bergman.
Nonostante l'angoscia e i sensi di colpa che lo attanagliano Sebastian
non ha dubbi: il copycat è guidato da Hinde. È Hinde che, manipolando
il "discepolo", scrive la trama della propria vendetta contro l'uomo che
l'ha mandato in carcere. Ma come fa? Per rispondere a queste
domande Sebastian dovrà mettere in gioco la propria vita e, ancor
peggio, la vita della figlia.
Helen Humphreys, Il giardino perduto, Playground, 2009
1941, la Seconda Guerra Mondiale imperversa in Europa, e l'Inghilterra
è il bersaglio dei micidiali bombardamenti degli Stuka tedeschi. Gwen
Davis decide di lasciare Londra e il suo lavoro alla Royal Horticultural
Society per entrare a far parte del Land Army, un corpo paramilitare
incaricato di coltivare la terra per meglio sostenere lo sforzo bellico.
Dirigerà una squadra di sette Land Girl, agricoltrici volontarie, in una
tenuta della campagna del Devon. L'arrivo nella tenuta di Mosci
riserverà da subito a Gwen numerose sorprese. Innanzitutto la
presenza di un reggimento di soldati canadesi in attesa di essere inviati
sul fronte europeo, alloggiati nella villa padronale e guidati da un
giovane e affascinante capitano, Raley. Quindi l'ostilità delle Land Girl,
riluttanti ad accettare la sua autorità e, al contrario, devote alla più
grande di loro, Jane, una ragazza orgogliosa, ma fragile, reduce da un
esaurimento nervoso e in attesa del fidanzato "disperso in guerra".
Infine, la scoperta, tra gli orti e i frutteti abbandonati, di un giardino
nascosto, che Gwen decide di voler decifrare, intimamente convinta che
contenga un messaggio d'amore misterioso.
Jonas Jonasson, L’analfabeta che sapeva contare, Bompiani,
2013
Il 10 giugno 2007, il re e il primo ministro della Svezia scompaiono
durante un ricevimento ufficiale al castello reale. Si diffonde la voce che
entrambi non si sentissero bene, ma la verità è diversa, e la storia molto
più complicata. Tutto ha inizio a Soweto, dove vive Nombeko, una
ragazzina particolare che non sa né leggere ne' scrivere, ma che è
molto curiosa e non sta mai ferma. E, soprattutto, ha una confidenza
sorprendente e innata abilità con i numeri e le equazioni più complesse.
Un piccolo genio che, grazie all'algebra, si trova catapultata dai
sobborghi di Johannesburg, nel cuore di un intrigo mondiale, nel centro
del mondo, a stretto e pericolosissimo contatto con il re di Svezia e il
suo primo ministro. Eccentrici personaggi accompagnano questa
piccola analfabeta che sa contare: un disertore americano leggermente
matto, due fratelli gemelli che però all'anagrafe sono una sola persona,
tre ragazzine cinesi negligenti, una baronessa coltivatrice di patate e,
come detto, il re svedese e il primo ministro.
Rachel Joyce, L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, Sperling
& Kupfer, 2012
Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un
paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato
inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla
prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare.
Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza,
forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e con sua
moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della
stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui
camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un
imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro
se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone,
che Harold illuminerà con la sua saggezza e la forza del suo ottimismo.
Harold Fry è - a suo modo - un eroe inconsapevole, proprio come
Forrest Gump: un uomo speciale capace di insegnarci a credere che
tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.
Milan Kundera, La festa dell’insignificanza, Adelphi, 2013
Gettare una luce sui problemi più seri e al tempo stesso non
pronunciare una sola frase seria, subire il fascino della realtà del mondo
contemporaneo e al tempo stesso evitare ogni realismo - ecco "La festa
dell'insignificanza". Chi conosce i libri di Kundera sa che il desiderio di
incorporare in un romanzo una goccia di "non serietà" non è cosa
nuova per lui. Nell'Immortalità Goethe e Hemingway se ne vanno a
spasso per diversi capitoli, chiacchierano, si divertono. Nella Lentezza,
Vera, la moglie dell'autore, lo mette in guardia: "Mi hai detto tante volte
che un giorno avresti scritto un romanzo in cui non ci sarebbe stata una
sola parola seria ... Ti avverto però: sta' attento". Ora, anziché fare
attenzione, Kundera ha finalmente realizzato il suo vecchio sogno
estetico - e "La festa dell'insignificanza" può essere considerato una
sintesi di tutta la sua opera. Una strana sintesi. Uno strano epilogo. Uno
strano riso, ispirato dalla nostra epoca che è comica perché ha perduto
ogni senso dell'umorismo.
Antonella Lattanti, Prima che tu mi tradisca, Einaudi, 2013
Giovanni Cipriani era appena nato quando è sopravvissuto per miracolo
al bombardamento di Bari del '43, ma quel disastro sembra avere
lasciato in eredità alle sue figlie una specie di infezione che le ha
danneggiate per sempre, votandole al tradimento. Diversissime,
segnate da segreti che le rendono al tempo stesso complici e rivali,
Angela e Michela si muovono tra una Bari che dietro l'apparente
rinascita brucia come il suo Petruzzelli e una Roma sfibrata, divenuta
temporaneo rifugio. La loro vita di ragazze - poi donne - è condizionata
dall'attrito fra la bellezza di Angela e la timidezza aggressiva di Michela.
Un conflitto che non si scioglie nemmeno quando la prima svanisce e
l'altra assapora la possibilità di diventare padrona del campo. In un
balletto atroce e divertentissimo di bugie, accuse e finzioni, "Prima che
tu mi tradisca" mette in scena tutto l'amore e lo squallore che si annida
nelle relazioni di una famiglia in cui si conosce un solo modo per stare
insieme, farsi del male.
Amit Majmudar, La cucina delle spezie, Frassinelli, 2013
Mala e Ronak non sarebbero tornati tanto presto nella casa dove sono
cresciuti, se non fosse stato per la telefonata della mamma: nella sua
voce hanno riconosciuto un allarme nuovo, e lei ha annunciato una
notizia che li ha spinti a raggiungerla. Da tempo ormai i due giovani
hanno preso le distanze dai genitori indiani emigrati tanti anni prima,
rinnegando in qualche modo le tradizioni per sposare senza riserve il
sogno americano. Mala è medico come la madre, ma diversamente da
lei non ha rinunciato al lavoro per i figli. Ronak si è costruito una
magnifica carriera e ha sposato una ragazza wasp, niente più sembra
legarlo alla cultura della famiglia. Eppure, dopo qualche giorno di
imbarazzata convivenza, l'affetto e i ricordi riemergono intorno alla
tavola materna dai colori caldi e dai profumi inebrianti. Perché la
mamma ha deciso di dedicarsi alle ricette della tradizione indiana,
usando aromi e spezie come un collante per riaggregare a sé i figli.
Margaret Mazzantini, Splendore, Mondadori, 2013
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti
di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico
e inquieto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da
ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un
legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi
della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera
esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente
distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel
primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno
imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto,
ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e
Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il
ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni
sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della
vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due
protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme.
Alexander McCall Smith, Il leone e la lepre, Guanda, 2013
Un bambino coraggioso contro l'elefante che si mangia le zucche della
sua famiglia; una ragazza e i coccodrilli che inaspettatamente la aiutano
a prendere l'acqua dal fiume; un uccello magico che dà un latte
dolcissimo... McCall Smith torna a raccontare le favole africane con la
sua voce sempre originale. Un libro consigliato da Mma Ramotswe.
Edward Kelsey Moore, Domenica con le Supremes, Mondadori,
2013
Odette, Clarice e Barbara Jean sono amiche da quarant'anni. hanno
sempre vissuto nella stessa cittadina dell'Indiana e hanno condiviso
gioie e dolori che la vita ha riservato loro, aiutandosi con una buona
dose di humour. Le tre donne sembrano comuni, in realtà sono
parecchio originali. Odette, coraggiosa e a volte un po' troppo schietta,
ha l'abitudine di parlare di cose che puntualmente accadono. Clarice, la
sua migliore amica, cresciuta con il culto della buona reputazione e
vittima del conformismo, è in realtà afflitta dai continui tradimenti del
marito, ma fa di tutto per mostrare al mondo intero che il suo è un
matrimonio perfetto. La bellissima Barbara Jean si è sposata con un
uomo molto ricco e più vecchio di lei, ma pensa ancora al suo primo e
unico amore. Le tre hanno l'abitudine di ritrovarsi ogni domenica dopo
la messa in un ristorante con i loro mariti ed è proprio durante una di
queste riunioni che il loro piccolo mondo inizia a sgretolarsi..
Bruno Morchio, Lo spaventapasseri, Garzanti, 2013
Un cellulare che squilla nella notte, una voce irriconoscibile e poche
taglienti parole: una minaccia di morte. Cesare Almansi, avvocato di
successo, ha da poco deciso di entrare in politica quando sono iniziate
ad arrivare queste misteriose telefonate. C'è solo una persona a cui può
rivolgersi: il suo vecchio amico del liceo, il detective Bacci Pagano.
Sono passati anni da quel lontano '68 e dai cortei a cui i due
partecipavano per le vie di Genova, trascinati dall'idea di cambiare il
mondo puntando su valori diversi, quasi rivoluzionari. Valori in cui
Cesare crede ancora e che ha trasferito nella nuova avventura
elettorale. Ora qualcuno vuole fermarlo, anche se l'avvocato non ha
idea di chi possa essere. Nessuna pista per Bacci Pagano che inizia a
indagare nell'intricato sistema di potere dei partiti e dei favori per
ottenere voti.
Pascal Morin, Istruzioni per cinquantenni in cerca d’amore,
Einaudi, 2013
Catherine Toumant pensa di essere una specie di dinosauro in via di
estinzione. Avendo lavorato per tutta la vita con i ragazzi, si è fatta un
punto d'onore nel padroneggiare la tecnologia. Ma le cose che le
piacciono e danno un senso alla sua esistenza sembrano scomparire
più in fretta delle specie minacciate dalla catastrofe ambientale: l'odore
fragrante dei libri, il tempio silenzioso dei musei, il culto del pensiero
come arma contro la barbarie e l'incultura. E proprio quando crede di
essere ormai al riparo dai sentimenti e dall'amore, il destino le piazza li
un incontro davvero inaspettato. Uno di quelli che costringono a
scoprirsi diversi. A rivelarsi più indulgenti verso gli altri, ma soprattutto
verso sé stessi.
Jo NesbØ, Polizia, Einaudi, 2013
Il corpo massacrato di un poliziotto è ritrovato alle porte della capitale
norvegese, sulla scena di un crimine rimasto irrisolto e su cui lui stesso
aveva indagato. Qualche tempo dopo viene scoperto il cadavere di un
suo collega: stesse modalità di esecuzione, stesse coincidenze. A
questo punto non può essere un caso. I delitti sono tanto feroci quanto
perfetti, ed è chiaro a tutti che l'assassino ha appena cominciato.
Fermarlo è un lavoro per Harry Hole. Ma di Harry Hole non c'è traccia.
Edna O’Brien, Ragazze di campagna, Elliot, 2013
La timida e romantica Caithleen sogna l'amore, mentre la sua amica
Babà, sfrontata e disinibita, è ansiosa di vivere liberamente ogni
esperienza che la vita può regalare a una giovane donna. Quando
l'orizzonte del loro piccolo villaggio, nella cattolicissima campagna
irlandese, si fa troppo angusto, decidono di lasciare il collegio di suore
in cui vivono per scappare nella grande città, in cerca d'amore ed
emozioni. Nonostante siano fermamente decise a sfidare insieme il
mondo, le loro vite prenderanno però vie del tutto inaspettate e
ciascuna dovrà imparare a scegliere da sola il proprio destino.
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi,
2013
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento
Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il
primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui
Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della
superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al
potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver... Se è vero che ci
mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo
all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi,
folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni. Francesco Piccolo ha scritto
un libro anomalo e portentoso, che è insieme il romanzo della sinistra
italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà
impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per
opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della
nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci
riguarda. "Un'epoca - quella in cui si vive - non si respinge, si può
soltanto accoglierla".
Anna Premoli, Come inciampare nel principe azzurro, Newton
Compton, 2013
Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la
possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa la grande
opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata
promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del
mondo, in Corea del Sud! Maddison, però, è solo all’apparenza una
donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e
per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile
che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre
un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta
arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto
americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente.
Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di
cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà
costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte.
Nuto Revelli, Il popolo che manca, Einaudi, 2013
In un inedito racconto corale "Il popolo che manca" presenta le
testimonianze più suggestive - dal valore letterario e antropologico
insieme - della antica vita agropastorale raccolte da Nuto Revelli. Erano
gli anni dell'industrializzazione accelerata e dello spopolamento di intere
aree delle campagne del Nordovest e delle montagne alpine in cui si
consumò un vero e proprio "genocidio culturale", come è stato definito,
distruggendo in poco tempo mondi secolari, comunità, tradizioni e
paesaggi. Di quel cosmo che appare cosi remoto queste voci
costituiscono l'unico, flebile e struggente tramite. Sono racconti
stranianti che ricostruiscono il mondo del lavoro, la medicina popolare, il
gioco d'azzardo, il regime alimentare, il parto e le pratiche matrimoniali
consegnandoci, insieme, un universo di valori e convinzioni etiche
popolato non meno di visioni ultraterrene, sacre e profane.
Hannah Richell, Le bambine che cercavano conchiglie,
Garzanti, 2013
Il mare si infrange furioso sulle frastagliate coste del Dorset. In alto, su
una scogliera impervia, si erge una casa colonica con le mura
imbiancate che brillano come un faro sotto la luce del sole. Clifftops. Il
posto che una volta Dora chiamava casa. Da dietro le ampie finestre le
sembra ancora di sentire risuonare le risa di sua sorella Cassie, il
rumore delle loro corse di bambine gioiose. Adesso la natura ha ripreso
il sopravvento e l'edera avvolge le antiche mura della magione dei Tide,
in un viluppo di silenzio, polvere e segreti. Dora è fuggita da tutto
questo, schiacciata dal peso della colpa. Una colpa inafferrabile come il
vento, ma che si è insinuata nelle fibre del suo essere in profondità. E
non le fa dimenticare quella lunga e calda giornata d'estate di tanti anni
prima. I giochi alla ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e
quella piccola, fatale distrazione che ha distrutto un'intera famiglia. Da
allora Cassie non le vuole più parlare e le due sorelle si sono
allontanate irrimediabilmente.
Andrea Scanzi, Non è tempo per noi, Quarantenni: una
generazione in panchina, Rizzoli, 2013
Sogni e tic, traumi e ambizioni degli aspiranti rottamatori che spingono,
ma non troppo, alle porte del Paese. Cresciuti negli anni Ottanta, troppo
giovani per il vinile ma troppo vecchi per la rete, i quarantenni di oggi
sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostituito Che
Guevara con l'Uomo Tigre, Martin Luther King con il professor Keating
de "L'attimo fuggente", la rivoluzione con la desolazione. Condannati
all'equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano,
mugugnano, ma alla fine si assolvono. E si rassegnano al bordo
campo, "come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e
neanche toccano palla". Un ritratto impietoso e autoironico della
"generazione di mezzo", più rottamata che rottamatrice, sdrucita prima
ancora di diventare luminosa, di cui nessuno si permette di parlar male,
tanto sembra di sparare sulla croce rossa.
Eva Schloss, Sopravvissuta ad Auschwitz, Newton Compton,
2013
Nel giorno del suo quindicesimo compleanno, Eva viene arrestata dai
nazisti ad Amsterdam e deportata ad Auschwitz. La sua sopravvivenza
dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della
madre Fritzi, che lotterà con tutte le sue forze per salvare la figlia.
Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato
dall'Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa
insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e
del fratello. Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne
scopriranno tragicamente a mesi di distanza. Ad Amsterdam, però, Eva
aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri
con cui era solita giocare: Anne Frank. I loro destini - seppur
diversissimi - sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel
1953 Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne.
Michele Serra, Gli sdraiati, Feltrinelli, 2013
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto
del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta
dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele
Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli,
niente ai padri. Racconta l'estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il
montare del senso di colpa, il formicolare di un'ostilità che nessuna
saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo?
Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico
invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra
burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo
etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno
altrettanto ignoto dei "dopopadri". "Gli sdraiati" è un romanzo comico,
un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed
è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata
orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere
cose che gli "eretti" non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso
di vedere.
Danielle Steel, Hotel Vendôme, Sperling & Kupfer, 2013
L'hotel era vecchio e malridotto. Ma per Hugues Martin, giovane e
ambizioso albergatore svizzero, è un diamante grezzo, nascosto in una
tranquilla via nel cuore di Manhattan. Che deve essere suo. Inizia così
ad accantonare ogni centesimo che può, a supplicare per ottenere
crediti, e finalmente - con tanti sacrifici e molta determinazione Hugues riesce ad acquistare l'edificio, che piano piano trasforma in un
albergo lussuosissimo. Sotto la sua instancabile e rigorosa guida l'Hotel
Vendôme diventa ben presto rinomato in tutto il mondo per l'eleganza,
la raffinatezza e la discrezione - il rifugio perfetto per gente ricca e
famosa, nonché la casa ideale per la giovane e bella moglie di Hugues.
Che un giorno però scappa con una celebrità, lasciandogli in eredità la
piccola Heloise di appena quattro anni. Hugues si ritrova
improvvisamente genitore single a tempo pieno, e proprio l'hotel sarà la
sua salvezza.
Magda Szabò, Ditelo a Sofia, Salani, 2013
Budapest, estate 1957. Sofia ha undici anni e non riesce a capire il
difficile mondo dei grandi intorno a lei. Timida e impacciata,
studentessa mediocre e delusione continua per sua madre, Sofia aveva
un buon rapporto solo con il padre, giovane medico stroncato da un
infarto. "Ditelo a Sofia" sono le sue ultime parole, che diventano per la
ragazzina un'ossessione. "Ditelo a Sofia"; ma cosa? Il desiderio
spasmodico di conoscere l'ultimo messaggio del padre la spinge sulle
tracce dell'unico testimone che era in ambulatorio in quel momento, il
terribile signor Pongráz, l'anziano usciere della sua scuola. L'uomo
nasconde, dietro la rabbia, un doloroso segreto, Sofia vede gli errori
degli adulti, ma non giudica e cerca qualcuno che le voglia bene per
quello che è. Insieme, l'anziano scontroso e la bambina troppo
sensibile, cercheranno risposta alla loro silenziosa domanda d'amore.
Andrea Vitali, Di Ilde ce n’è una sola, Garzanti, 2013
In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L'aria è densa di umidità e il
cielo una cappa di afa. Eppure l'acqua che scorre rombando tra le rocce
dell'Orrido è capace di tagliare in due il respiro, perché è fredda gelata,
certo, ma anche perché nelle viscere della roccia il fiume cattura da
sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le bugie e le verità che poi
vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che qualcuno non ne
trovi prima gli indizi. Come una carta d'identità finita nell'acqua chissà
come e chissà perché. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli
uffici del comune o c'è sotto qualcosa che compete invece ai
carabinieri? A sbrogliare la matassa ci pensa Oscar, operaio generico,
capace di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi è in cassa
integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe
da lavoro. In quel luglio del 1970, offuscato dal caldo e dalle ombre
tetre della crisi economica, armato della sua curiosità ottusa Oscar fa
luce sui movimenti un po' sospetti di Ilde, la giovane moglie dal
caratterino per niente facile, che forse sta solo cercando il modo di
tirare la fine del mese come può.
Saggistica e varia
Giovanni Arduino, Morti di fama: Iperconnessi e sradicati tra le
maglie del web, Corbaccio, 2013
Benvenuti nella Nuova Rete, il tendone da circo sotto il quale folle oceaniche si
creano un'identità e fanno di loro stesse un prodotto da promuovere, un
marchio. Benvenuti dove miliardi di utenti documentano, condividono,
amplificano e pubblicizzano ogni istante della loro vita e delle loro attività. Dove
si alleano con altri marchi simili e alimentano la loro micronotorietà attraverso
blog, Facebook, Twitter e decine di piattaforme e applicazioni, sfruttando
l'approvazione d'impulso tipica dei social network. E dove rischiano di
trasformarsi in ridicoli fenomeni da baraccone, condannati a venire presto
dimenticati. Gli autori, attenti frequentatori e osservatori del web, attingendo da
una massa imponente di dati e interviste, raccontano quanto sia mutato il
significato della fama. E sottolineano con stile arguto e provocatorio come siano
stati stravolti il concetto di identità e il nostro modo di confrontarci con gli altri: da
penso dunque sono a ho tanti "mi piace" quindi esisto.
Becky A. Bailey, Facili da amare, difficile da educare, Urra, 2013
Joanne M. Cafiero, Comunicazione aumentativa e alternativa, Erickson, 2009
Alfio Caruso, Un secolo azzurro. Cent’anni di Italia raccontati dalla nazionale italiana,
Longanesi, 2013
Aldo Cazzullo, Basta piangere, Mondadori, 2013
Gianluca Daffi, Creatina Prandolini, Mio figlio è un bullo? Soluzioni per genitori e insegnanti,
Erickson, 2013
Maria Teresa De Nardis, Guida ai detersivi bioallegri e a un’igiene sostenibile, Emi, 2013
Fabiola De Paoli, Il bambino creativo, Red!, 2011
Gipi, Una Storia, Coconino Press, 2013
Dacia Maraini, Chiara di Assisi. Elogio alla disobbedienza, Rizzoli, 2013
Valerio Ochetto, Adriano Olivetti. La biografia, Edizioni di Comunità, 2013
Maria Rita Parsi, Amarli non basta, Mondadori, 2013
Rossana Rossanda, Quando si pensava in grande, Einaudi, 2013
Sottosopra, Compositori, 2013
Nenad Suzic’, Passi verso una scuola inclusiva, Erickson, 2009
Il tempo della scuola, Il terremoto, l’emergenza e la ricostruzione in Emilia, Regione EmiliaRomagna, 2013
Malala Yousafzai, Io sono Malala, Garzanti, 2013
Audiolibri
Niccolà Ammaniti, Io non ho paura, letto da Michele Riondino, Emons
Italia, 2013
Estate 1978, in una piccola frazione del Meridione, spersa tra le immense
distese di grano nella campagna arsa dal sole, Michele Amitrano ha 9 anni
e un grande segreto da custodire: nei pressi di una casa abbandonata ha
scoperto un buco nel terreno dove è tenuto prigioniero in condizioni
disumane un bambino, Filippo.
Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato, letto da Neri Marcorè, Salani, 2010
David Grossman, Le avventure di Itamar, letto da Pierfrancesco Favino, Emons Italia, 2011
Daniel Pennac, L'occhio del lupo, letto da Claudio Bisio, Salani, 2010
Bianca Pitzorno, Streghetta mia, letto da Bianca Pitzorno, Emons Italia, 2013
J. K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, letto da Giorgio Scaramuzzino, Salani, 2009
Dvd
I film
La vita è bella, regia di Roberto Benigni, 2000
Guido, un ragazzo ebreo che fa il libraio, si innamora di Dora, una bella
maestrina di famiglia ricca, la sposa ed hanno un bambino, Giosuè. Arrivano le
leggi razziali, arriva la guerra. Guido viene deportato insieme al figlioletto. Dora
va da un'altra parte. Nel campo di concentramento, per tenere il figlio al riparo
dai crimini che si consumano intorno a loro, Guido inventa che loro fanno parte
di un gioco, in cui bisogna superare delle prove per vincere: non bisogna
piangere, chiedere della mamma, reclamare la merenda. Così va avanti, fino al
giorno in cui Guido viene allontanato ed eliminato.
I diari della motocicletta, regia di Walter Salles, 2004
Freakbeat, regia di Luca Pastore, 2011
Il generale Della Rovere, regia di Roberto Rossellini, 1959
Giorni contati, regia di Peter Hyams, 1999
La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana, 2003
Notorius: l'amante perduta, regia di Alfred Hitchcock, 1946
La seconda volta, regia di Mimmo Calopresti, 1995
Sweet sixteen, regia di Ken Loach, 2002
Two much, regia di Fernando Trueba, 1996
I cartoni animati
La gabbianella e il gatto, regia di Enzo D'Alò, 2002
Il mago di Oz, regia di Victor Fleming, 1939
Shrek, regia di Andrew Adamson, Vicky Jenson, 2001
I documentari
Draquila: l'Italia che trema, regia di Sabina Guzzanti, 2010
Fahrenheit 9/11, regia di Michael Moore, 2004