ANNO A - SCHEDA 6
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ANNO A - SCHEDA 6
LABORATORI DELLA FEDE Giovani in cammino verso Cristo Diocesi di Forlì-Bertinoro Centro di Pastorale Giovanile ANNO A scheda 6 - 16/19 anni CHIAMATI Alla vita consacrata “Ciascuno riceve da Dio il proprio dono” ASCOLTA LA PAROLA DI DIO Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (7, 29-31) “Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie vivano come se non l’avessero, quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!” INTERROGATI... - Cosa significa vita consacrata? (vedi glossario negli approfondimenti) - Quali forme di vita consacrata conosci? (vita contemplativa, attiva....) - Che cosa ti affascina della vita consacrata del ministero ordinato? E cosa ti spaventa? - Che cosa significano oggi castità, povertà, obbedienza? - Hai mai preso in considerazione la possibilità di donare completamente la tua vita a questo ministero? - Può essere il modo di realizzare pienamente la tua vita nella gioia? - C’è qualcuno con cui ti confronti su questa possibilità? TESTIMONI Scopri uno o più istituti di vita consacrata presenti nella nostra Diocesi (fatti dare dal parroco l’annuario diocesano...) Verifica se ve ne sono nella tua parrocchia o nel tuo vicariato e contattali per un incontro. ... E LA RIFLESSIONE DELLA CHIESA “Accanto a quanti, con il loro amore sponsale, vivono l’amore di Cristo per la Chiesa e ne sono segno, ci sono persone che, mosse dallo Spirito, nel dono della propria esistenza a Dio e ai fratelli, si impegnano a testimoniare il primato del Regno di Dio già in mezzo a noi e anticipano la condizione del suo compimento nel Regno futuro. Sono i religiosi e i laici consacrati. Costoro, uomini e donne, sacerdoti e no, scelgono di mantenere il cuore libero da legami di questo mondo, perchè lo spazio sia dedicato totalmente a Dio e alla necessità di tutti. Perciò si fanno più da vicino imitatori di Gesù, colui che è tutto dedicato al Padre per poter servire in piena libertà i suoi fratelli (...). Povertà, verginità per il Regno e obbedienza: più che rinunzie, sono scelte positive e appassionate di valori essenziali, per amore di Dio, della Chiesa e di tutta l’umanità.” (dal catechismo CEI per i giovani/1: “Io ho scelto voi”, pp. 270-271) PENSIERI E PAROLE “Grazie a te, donna-consacrata, che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.” (Dalla Lettera di Giovanni Paolo II alle donne, 1995) “Mio Dio e mio tutto” (S. Francesco D’Assisi) “Non permettiamo mai che il nostro cuore si faccia schiavo di qualcuno, ma solo di Colui che lo acquistò con il suo sangue.” (S. Teresa d’Avila) SUOR EMMANUELLE DEL CAIRO ( MADELEINE CINQUIN ) Suor Emmanuelle del Cairo, religiosa e scrittice franco-belga, al secolo Madeleine Cinquin, ha dedicato tutta la sua vita ai poveri. Laureata in filosofia alla Sorbona, Suor Emmanuelle pronuncia i suoi voti nell’ordine di Nostra Signora di Sion nel 1931. Un anno dopo, Suor Emmanuelle lascia l’Europa per insegnare come missionaria nei Paesi del Mediterraneo; Istanbul, Tunisi, Il Cairo e Alessandria. Nel 1971, a 63 anni, va a vivere nella bidonville di Ezbeth el-Nakhl tra gli emarginati del Cairo, venendo soprannominata la “petite soeur des chiffonniers” (“la piccola suora degli straccivendoli”). Suor Emmanuelle si impegna con tutte le sue forze per la costruzione di scuole e di asili, di ambulatori per cure gratuite e sollecita il dialogo con gli ebrei e i musulmani. La religiosa lascia l’Egitto nel 1993, a 85 anni; torna in Francia, stabilendosi nella comunità di Notre-Dame de Sion e dedicando il suo tempo alla preghiera e alla meditazione, senza abbandonare il sostegno a senzatetto e immigrati irregolari. Popolarissima in Francia, dove viene decorata con la Legione d’onore nel 2002 e viene nominata Gran Ufficiale nel febbraio 2008, Suor Emmanuelle si è spenta all’età di 99 anni, il 19 ottobre 2008 nella casa di riposo di Caillan (Var). “Come Dio si e’ incarnato e ha condiviso una vita da uomo» spiegava Suor Emmanuelle, «anch’io voglio vivere sulla mia pelle le gioie e i dolori degli uomini. Si tratta per me di equilibrare la mia vita interiore e la mia relazione con Dio con il messaggio da diffondere... La religione non e’ prima di tutto una relazione con Dio ma la ricerca, attraverso Dio, di una relazione con l’uomo». E quando la interrogavano sulla Chiesa, amava dire che affidava ai giovani, come ha scritto nel suo testamento spirituale, il suo ideale di «una Chiesa serva e povera, che irradiasse l’amore evengelico perche’ giungesse infine un mondo più giusto e più fraterno». L’associazione che porta il suo nome (“Asmae-Association Soeur Emmanuelle”), da lei fondata nel 1980, continua ad aiutare migliaia di bambini poveri in tutto il mondo. Era anche scrittrice: ha pubblicato alcune opere tra cui “ Un povero ha gridato, Dio l’ascolta”, “Ricchezza della povertà”, “Ho cent’anni e vorrei dirvi”. iMMAGINI E MUSICA “ Il grande silenzio ” (2005) “The prayer” (Andrea Bocelli, Celine Dion) SUL SITO www.pigifo.it nella NUOVA sezione LABORATORI DELLA FEDE trovi questa scheda (ANNO A- SCHEDA 6- 16/19) più gli approfondimenti relativi (commento al film, testi per le attività, testi delle canzoni, ecc.) nella scheda ANNO A- SCHEDA 6 16/19 - APPROFONDIMENTI, anch’essa scaricabile! METTITI IN GIOCO! vita consacrata: “UNA VITA DI PROFEZIA” Il termine significa letteralmente “dire in nome di Dio”; significa anche vedere in avanti, ed è questa l’accezione con cui viene più comunemente usato il termine. Proponete ai ragazzi di vedere la loro vita fra 10, 20, 40, 100 anni... magari preparate una scheda con la classica palla di cristallo, contenente varie caselline dove scrivere i pronostici della propria vita futura. Presentate poi ai ragazzi alcune profezie, prendendo alcune “profezie” nel senso più comune del termine (es. profezie di Nostradamus) e confrontandole con profezie bibliche (es. Is 7, 14: “Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” ), per evidenziarne le differenze. Mettete in evidenza che il profetismo biblico non è un magico pronostico legato alle vicende personali o dell’umanità, ma è una realtà carismatica, suscitata da Dio, che, per mezzo dei profeti, rivela il suo amore al suo popolo. Il profeta è dunque colui che porta testimonianza dell’amore di Dio. Anche i consacrati sono dei profeti: vivono una dimensione profetica poichè sono una prefigurazione del Regno di Dio. Per approfondire questo aspetto leggete il brano tratto da “Vita consacrata” di Giovanni Paolo II (vedi scheda approfondimenti) un progetto di vita: “A IMMAGINE DI CRISTO” I consacrati scelgono di vivere conformandosi in tutto a Cristo, aderendo totalmente a Lui, seguendo le sue indicazioni. Egli ha indicato 3 modi di vivrtr che vengono definiti oggi “consigli evangelici”. Essi sono per tutti i cristiani, ma vengono assunti dai consacrati come progetto esistenziale, con modalità proprie di ciascun ordine. I 3 consigli evangelici sono castità, povertà e obbedienza. Per approfondire questi aspetti della vita consacrata, si può iniziare a riflettere sull’idea di consiglio (chi dà consigli? a chi? Perchè?) per fare emergere che un consiglio non è un’imposizione, un ordine, ma indica il bene ed è per il bene dell’altro. Incontrate poi un religioso per capire cosa significa vivere oggi castità, povertà e obbedienza. LA VITA CONTEMPLATIVA.... Perchè la vita contemplativa? A che cosa serve? Provate a riflettere con i ragazzi su questi quesiti. Non è raro sentire alcune opinioni che sottolineano l’inutilità della vita consacrata; provate a pensare alle ragioni di questa presunta inutilità. Procuratevi poi un vasetto di crema profumata. Chiedete ai ragazzi di mettersi a coppie. Uno si sdraierà a terra supino, mentre l’altro gli farà un leggero massaggio sul viso con un po’ di crema. Dopo aver invertito i ruoli, tornate a riflettere insieme: quello che avete fatto è utile o inutile? Dopo aver risposto leggete il brano di Vangelo dell’unzione di Betania (Luca 7, 36-47). Riflettete sul fatto che la vita contemplativa ricorda a tutti il primato di Dio. Nella vita quotidiana possiamo prestare attenzione all’altro, al nostro prossimo, ma questo lo possono fare anche i non credenti. Le nostre azioni devono avere un fondamento profondo, ma soprattutto non dobbiamo dimenticarci di prestare attenzione all’Altro, a Cristo. Se crediamo che Egli è vivo e risorto, dobbiamo allora prestare attenzione alla sua persona, dedicandogli tempo (pensa alla preghiera continua delle comunità contemplative).