DALLE DIFFICOLTA` AL PDP

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DALLE DIFFICOLTA` AL PDP
DALLE
DIFFICOLTA’ AL
PDP
Claudio Turello
Formatore
AI D
AID- PIACENZA- dalle difficoltà al pdp5/10/2015
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
• Il PDP è un contratto fra scuola e famiglia e
soggetto nel quale vengono definite le misure
da mettere in atto per favorire il successo
scolastico di chi presenta un disturbo specifico
di apprendimento.
• Il contratto viene sottoscritto dalle parti, le
firme garantiscono la sua applicazione
• Il PDP deve essere steso entro due mesi dalla
consegna del referto diagnostico.
AID- PIACENZA- dalle difficoltà al pdp5/10/2015
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
• Le misure vanno concordate fra scuola,
famiglia e soggetto con l’apporto
dell’operatore sanitario.
• E’ importante il coordinamento fra lavoro a
casa e lavoro a scuola.
• Il PDP non è definitivo; le misure vanno
sperimentate eliminate e sostituite se non
funzionano.
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Le misure compensative e dispensative
• Misure compensative: compensano una
difficoltà. Se la lettura non funziona il soggetto
utilizza l’ascolto; se non riesce a memorizzare
le tabelline usa la tavola pitagorica
• Misure dispensative: il soggetto viene
dispensato da alcuni compiti. Non gli si chiede
di leggere ad alta voce in classe se la sua
lettura è lenta e scorretta; non copia dalla
lavagna se è lento e disgrafico.
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Le misure sono un diritto
• Le misure non sono una concessione o un favore
(es. cieco), ma un diritto.
• La scuola, la sanità ed i genitori di fronte alle
misure:
• Scuola - dall’insegnamento tradizionale uguale
per tutti all’I-Pad sul banco.
• Sanità - dall’elenco uguale per tutti alla scelta
sperimentale.
• Genitori – dalla non accettazione della diversità
alla lotta per l’applicazione delle misure.
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Siamo diversi e funzioniamo
diversamente
• Stili e modalità di apprendimento diversi che
dipendono da un diverso funzionamento
cognitivo.
• Il quoziente intellettivo viene misurato con
due scale: verbale e performance o
visuospaziale ed i soggetti possono dare
risultati molto diversi nell’una o nell’altra
scala, da cui conseguono abilità diverse.
• Siamo diversi nella normalità cognitiva.
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Siamo diversi e funzioniamo
diversamente
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Abbiamo diverse competenze linguistiche
Siamo madre lingua orale o madre lingua scritta ?
Abbiamo diversi livelli di comprensione orale
Diverse competenze lessicali
Diverse competenze morfosintattiche
Siamo diversi per il disturbo, ma siamo diversi
anche nella normalità.
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Siamo diversi e funzioniamo
diversamente
• Abbiamo competenze mnesiche diverse:
memoria a breve termine, memoria di lavoro,
memoria a lungo termine.
• Memoria verbale e memoria visuospaziale
• Memoria autobiografica e memoria
semantica.
• Siamo diversi per il disturbo, ma siamo diversi
anche nella normalità.
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Siamo diversi e funzioniamo
diversamente
• Abbiamo diverse capacità attentive
• Diverse capacità di attenzione selettiva (cocktail
party)
• Diverse capacità di attenzione divisa
(distribuzione dell’attenzione verso + stimoli).
• Diverse capacità di attenzione sostenuta o di
vigilanza.
• Siamo diversi nella normalità al di là del disturbo
• LA NOSTRA DIVERSITA’ RICHIEDE DIVERSITA’ DI
INSEGNAMENTO
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DIVERSITA’ NELLA LETTURA
• Lettura lenta, scorretta o lenta e scorretta
• Una lettura difficoltosa non sempre impedisce
di comprendere.
• La comprensione della lettura e la
comprensione in ascolto
• Rapporto fra le due comprensioni
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IL COMPENSO A CASA PER LA LETTURA
• Imparare attraverso l’ascolto: lettura di un
genitore, libri digitali, libri parlati (anche quando
il soggetto comprende ciò che legge). E’
necessaria la comprensione in ascolto.
• Comprensione in ascolto deficitaria e della lettura
presente: utilizzare ascolto e lettura insieme.
• Non utilizzare l’ascolto con letture scorrette ma
normalmente rapide con comprensione presente.
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COMPENSO E DISPENSO A SCUOLA
• Fornire in formato audio i testi scritti utilizzati
in tutti i compiti scolastici.
• Consentire la registrazione delle lezioni
frontali dell’insegnante
• Dare in formato audio anche ciò che viene
scritto alla lavagna o consentirne la
registrazione.
• Dispensare dalla lettura ad alta voce in classe.
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DIVERSITA’ NELLA CORRETTEZZA
DELLA SCRITTURA
• Il soggetto compie un numero di errori oltre
soglia e di diversa natura
• Gli errori vanno segnalati, ma non giudicati.
• Sugli errori si deve continuare a lavorare.
• Possibilità che gli errori rendano
incomprensibili alcune parole.
• La causa degli errori è una difficoltà nel
processare il rapporto fonema/grafema, non
una colpa.
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COMPENSO E DISPENSO A CASA E A
SCUOLA
• Uso del carattere che riduce il numero di errori.
• Identificazione delle parole rese irriconoscibili
dagli errori.
• Uso della videoscrittura con il correttore
ortografico (indispensabile velocizzare i tempi di
battitura).
• Gli errori non concorrono alla valutazione
dell’elaborato scritto.
• Dispenso dallo scritto nella lingua straniera.
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DIVERSITA’ NELLA GRAFIA
• La scrittura può essere faticosa e procurare
dolore alla mano, al braccio o alla spalla.
• Può essere “macro”, “micro”, con lettere mal
eseguite e irriconoscibili, non spazialmente
armonica.
• Presentare estrema lentezza esecutiva.
• Essere diversamente lenta a seconda del
carattere usato.
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COMPENSO A CASA E A SCUOLA
• Dare meno lavoro di scrittura a casa e a scuola
utilizzando ad esempio la narrazione orale
registrata.
• Utilizzo della videoscrittura (tastiera +
stampante), se i tempi di battitura lo
consentono, altrimenti allenare la velocità
all’uso della tastiera.
• Consentire l’uso del carattere che costa meno
fatica e che risulta più leggibile.
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DISPENSO A CASA E A SCUOLA
• Dispensare dall’uso del corsivo dopo aver
constatato l’inutilità di proseguire il suo
allenamento.
• Dispensare dall’uso della penna biro.
• Dispensare dal prendere appunti o dal copiare
dalla lavagna per esteso.
• dispensare dalla copiatura di testi scritti da
altri.
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DISPENSO A CASA E A SCUOLA
• Dispensare dall’uso del corsivo
• Dispensare dal prendere appunti in classe per
esteso e dall’uso della scrittura nello studio a casa
(uso del registratore).
• Dispensare dalla copiatura dalla lavagna per
esteso (uso del registratore).
• Dispensare dal disegno delle figure geometriche
(es. nei problemi) e da altri disegni e fornire
schede con le figure prestampate.
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LA DIVERSITA’ NELLE ABILITA’
NUMERICHE
• Diversità nel sistema dei numeri: conteggio
progressivo e regressivo, leggere, scrivere e
ripetere i numeri.
• Diversità nel sistema del calcolo: tabelline,
fatti aritmetici, calcolo orale e scritto
• Compromissione di uno dei due sistemi o
compromissione di entrambi.
• Compromissione di singole competenze
all’interno dei due sistemi.
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COMPENSO A CASA E A SCUOLA
• Uso della tavola pitagorica o della calcolatrice
a seconda del compito.
• Numeri forniti già scritti o prestampati.
• Consentire l’uso di schemi delle procedure
delle quattro operazioni.
• Consentire di usare nei compiti le tavole delle
formule, delle regole, delle definizioni, dei
nomi e dei linguaggi specifici.
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COMPENSO A CASA E A SCUOLA
• Consentire l’uso delle dita nel calcolo orale.
• In caso di lentezza operativa concedere più
tempo nelle attività didattiche (comprese le
verifiche) o ridurre la quantità di lavoro.
• Fornire i problemi in formato audio, affinché
possano essere ascoltati (non letti).
• Fornire i problemi divisi per fasi.
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DISPENSO A CASA E A SCUOLA
• Dispensare dallo studiare e sapere le tabelline
una volta constatata l’impossibilità di
memorizzarle. Il bambino partecipa alle gare
usando la tavola pitagorica.
• Dispensare dall’apprendimento mnemonico di
formule, definizioni, regole e nomi complessi.
• Dispensare dallo scrivere i testi dei problemi
• Dispensare dalla lettura e dalla scrittura dei
numeri sotto dettatura o copiatura dalla lavagna.
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STUDIO A CASA E LEZIONI E VERIFICHE
A SCUOLA
• Chiarezza, sintonia e collaborazione fra scuola
e famiglia.
• Dalle singole materie all’organizzazione
scolastica.
• Quale metodo di studio per ogni singolo
bambino/ragazzo.
• Dalla memorizzazione, al recupero del sapere
ed alla sua esposizione.
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LE MISURE PER “ITALIANO” NELLE
VERIFICHE E INTERROGAZIONI
• Uso del dizionario digitale e non del cartaceo.
• Tabella a disposizione delle forme verbali
(tempi, modi e persone)
• Tabella ed esempi dei termini dell’analisi
grammaticale, logica e del periodo.
• Sintesi degli argomenti, dei testi di saggistica e
narrativi utilizzati in classe e mappe
concettuali.
• Privilegiare i contenuti ai nomi.
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LE MISURE IN “STORIA E GEOGRAFIA”
NELLE VERIFICHE E INTERROGAZIONI
• Cartine geografiche e storiche che aiutino a
individuare località e avvenimenti.
• Mappe concettuali, costruite dal soggetto, con
parole chiave o materiale iconico – grafico.
• Abbinare periodi storici e date a un
avvenimento importante che li rappresenti.
• Tabelle dei periodi storici e delle attività
produttive.
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LE MISURE PER “MATEMATICA,
SCIENZE E CHIMICA” NELLE VERIFICHE
E INTERROGAZIONI
• Tavole degli elementi, delle formule, delle
misure, delle equivalenze e delle regole.
• Elenco dei termini scientifici o dei simboli
grafici per argomenti.
• Mappe concettuali con nomi ed immagini,
anche fotografiche, per ricostruire i fenomeni
scientifici.
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LE MISURE PER LE “LINGUE
STRANIERE” NELLE VERIFICHE E NELLE
INTERROGAZIONI
• Privilegiare l’apprendimento della lingua
parlata in luogo di quella scritta.
• Uso del dizionario digitale e non di quello
cartaceo.
• Tabella delle forme verbali con modi, tempi e
persone.
• Tabella delle regole grammaticali e delle
eccezioni corredate di esempi.
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LE MISURE E L’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA.
• A – La LIM attraverso il computer del soggetto
favorisce l’applicazione delle misure (file di
parole e immagini, audio, lezioni in classe e
ricerche su internet).
• B – Utilizzo della Smartpen o Livescribe
Smartpen: registra tutto ciò che viene detto
scritto e disegnato; per riascoltare l’audio
basta cliccare sulla parola scritta o sul disegno.
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LE MISURE E L’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
• C – Le interrogazioni e le verifiche scolastiche
devono essere programmate e si chiede che
avvengano per le diverse materie in tempi non
ravvicinati.
• D – Possibilità di conoscere in anticipo il tema
che verrà trattato nella lezione del giorno
seguente in modo che il soggetto possa
prepararsi o essere preparato.
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LE MISURE E L’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
• E – Concedere, a seconda del compito, più
tempo per il suo svolgimento o ridurre la
quantità di lavoro, mantenendo inalterata la
difficoltà, mantenendo inalterato il criterio di
valutazione.
• F – Dare meno compiti a casa, puntare sul
rinforzo dei punti deboli e favorire le materie
di studio.
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LE MISURE E L’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
• G – Valutare la preparazione del soggetto con
le modalità che consentono una migliore
riuscita (domande aperte, a scelta multipla,
vero/falso) con diversi linguaggi (verbale,
figurato, iconico, simbolico)
• H – Valutare la necessità di affiancare un tutor
(anche un genitore) al soggetto, che medi
contenuti tempi e modi dell’apprendimento,
collaborando con la scuola.
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LE MISURE E L’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
• I – Tutti gli strumenti compensativi e
dispensativi, inseriti nel PDP e positivamente
sperimentati devono essere usati in sede di
esame alla fine della scuola secondaria di
primo grado, nell’esame di Stato e negli esami
universitari. Per l’esame di Stato il consiglio di
classe inserisce le misure usate nel corso degli
anni di scuola nel documento del 15 maggio,
per consentire alla commissione esaminatrice
di predisporre le prove.
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