Interessati 44 giacimenti e 90 piattaforme in mare

Transcript

Interessati 44 giacimenti e 90 piattaforme in mare
17-04-2016
Data
Pagina
Foglio
domenica24
24 casa24
24 moda24
24 food24
24 motori24
24 job24
24 stream24 viaggi24
24 salute24 shopping24 radio24
24
altri
1 / 2
Accedi
Cerca
How To Spend It
Domenica • 17 Aprile 2016 • Aggiornato alle 10:43
HOME
ITALIA
MONDO
NORME &
TRIBUTI
FINANZA &
MERCATI
Referendum 17 Aprile IMPRESA &
TERRITORI
LE NOTIZIE
NOVA24
TECH
PLUS24
RISPARMIO
NEW! IL Magazine
Business School ed eventi
NEW! Archivio storico
Strumenti di lavoro
Versione digitale
COMMENTI &
INCHIESTE
STORE24
Acquista & abbonati
I RISULTATI
Dossier Referendum del 17 aprile
ULTIMI DI SEZIONE
17 APRILE 2016
Dossier Home
articoli
My24
Tweet
FMI E G-20 A WASHINGTON
Notizie
Interessati 44 giacimenti e 90 piattaforme in mare
Visco: Atlante «risposta alle
turbolenze di mercato»
Torna alla home del dossier
Interessati 44 giacimenti e 90
piattaforme in mare
di Jacopo Giliberto | 17 aprile 2016
DA CARICARE
Bus in fiamme nel traforo del Gran
Sasso, paura per 47 giovanissimi
L’INCHIESTA
DELLA PROCURA DI
POTENZA
Confermato
sequestro impianti
Eni in Val d’Agri.
L’azienda: subito
ricorso
LA VISITA DI
FRANCESCO A
LESBO
Mattarella: il
messaggio del Papa
scuota l’Europa
042782
Il futuro di queste imprese, dei loro dipendenti e delle loro famiglie è nelle matite di 61.562
sezioni elettorali, è nelle mani di 46.730.394 concittadini e di altri 3.951.455 elettori
residenti all’estero. Il referendum chiede se allo scadere andranno stoppate le concessioni
dei 44 giacimenti, 90 piattaforme, che estraggono metano e in qualche caso petrolio nei mari
italiani entro 12 miglia dalla costa. Il referendum non riguarda i giacimenti in terraferma né
quelli in alto mare. Se vincerà l’astensione dal voto, o nell’improbabile caso di vittoria dei
“no” alla chiusura delle piattaforme, tutto resterà come prima. Ma se vincerà il “sì” alla
fermata delle piattaforme, entro fine anno - entro il 31 dicembre prossimo - spariranno per
sempre 12 concessioni in mare, 44 impianti, 207 pozzi e l’Italia dal 1° gennaio prossimo
dovrà importare 562 milioni di metri cubi di metano in più. Di anno in anno, finché
PANICO MA NESSUNA CONSEGUENZA
Codice abbonamento:
Quante sono le famiglie, quali le professionalità, quante le
aziende coinvolte dall’esito del referendum “sulle trivelle”? Le
stime divergono. Nei giorni di campagna referendaria si sono
sentite cifre diversissime, a seconda della fonte, se è contro o a
favore delle installazioni in mare. Una stima verosimile è
quella dei tre sindacati di chimici ed energia, Filctem Cgil,
Femca Cisl e Uiltec Uil, i quali affermano che l’esito del
referendum di oggi potrebbe coinvolgere circa 500 aziende,
5mila lavoratori diretti e 15mila dell’indotto.
Data
17-04-2016
Pagina
Foglio
scadranno le concessioni, si arriverà a rinunciare a 1,9 miliardi di metri cubi di metano
nazionale, a vantaggio delle importazioni, chiudendo le 90 piattaforme.
I 5mila lavoratori diretti stimati dai sindacati sono quelli che lavorano con quelle 90
piattaforme, impianti dell’Eni e dell’Edison. Ci sono gli equipaggi di bordo che vivono sulle
piattaforme: operai, elettricisti, chimici, installatori, ingegneri, impiantisti, addetti alla
manutenzione. Ci sono quelli impegnati nelle attività di un impianto produttivo, per esempio
che governano la sala controllo, e in quelle tipiche di una nave che non galleggia ma sta con i
piedi posati sul fondo, come il marconista nella sala radio e i cuochi di bordo. Con le
piattaforme lavora anche personale di terra, per esempio gli addetti alla logistica o del
commerciale.
2 / 2
L’ASSEMBLEA DEL
COMPARTO
Turismo,
Franceschini: si
prefigura un 2016
molto positivo
SENSI AL MASTER
IN MANAGEMENT
POLITICO SOLELUISS
La lezione di
@nomfup: «Un
tweet vale una
conferenza stampa»
di Nicoletta Cottone
SHOPPING2 4
Una stima dell’Università di Brescia («Indotto socio-economico della presenza di Eni a
Ravenna», Sergio Vergalli, 2015) dice che nel solo polo di Ravenna, uno dei più importanti al
mondo, lavorano 553 dipendenti dell’Eni e 7.120 contrattisti delle aziende di fornitura.
Montatori, addetti alle pulizie, piloti di elicottero, marinai, geologi, ruspisti e così via.
Secondo lo studio, ciò genera per la Romagna ricadute sui 700 milioni l'anno.
Fanno parte dell’indotto le aziende di altissima specializzazione che lavorano per i giacimenti
di metano o di petrolio. Un nome per tutti, chiamato in tutto il mondo a fare impianti, è la
Rosetti Marino di Ravenna. In Emilia, fra Parma e Piacenza, c'è il polo delle imprese
dell’ingegneria, come per esempio la Bonatti che lavora dal Kazakhstan al Messico. Un polo
dell’indotto dei giacimenti è a Trieste, dove spicca la Wärtsilä con la produzione di grandi
motori per le installazioni gasiere e petrolifere. Un altro centro di imprese attive per i
giacimenti italiani è a Genova. Ci sono le software house che forniscono l’informatica e ci
sono decine di studi di geologia che compiono le ecografie del sottosuolo alla ricerca dei
giacimenti. L’industria di settore stima, in modo forse generoso, che l’impiantistica sviluppi
un valore sui 120 miliardi di euro l’anno e occupi circa 100mila addetti.
Ci sono anche casi di indotto scientifico. Accade con il colossale centro di calcolo Cineca di
Casalecchio di Reno (Bologna), invidiato in tutto il mondo. Per mesi al largo del delta del Nilo
erano passate tutte le più potenti compagnie del mondo senza vedere nulla, ma quando l’Eni
ha passato ai matematici e agli informatici del Cineca i dati del sottosuolo è stato scoperto un
giacimento di gas così colossale, il giacimento Zohr, da cambiare il rating dell’Eni e i rapporti
fra Italia ed Egitto. Ora il Cineca sta costruendo un centro di calcolo ancora più potente a
Piacenza.
Nell’indotto più allargato si possono contare le attività del turismo collegate alla presenza
degli impianti. A Ravenna vi sono per esempio piccolissime compagnie di navigazione che
offrono ai turisti le gite in battello fino alle installazioni petrolifere. Un indotto molto
allargato è quello della pesca, che ha raccolte più generose (fonte: Rie 2013) nelle aree in cui
le zampe delle piattaforme proteggono la riproduzione del pesce.
DAI NOSTRI ARCHIVI
ULTIME NOTIZIE RADIOCOR PLUS
20:58
Wall Street: viaggia in moderato ribasso a
un'ora dalla chiusura
20:58
Telecom: Vivendi ha venduto lo 0,2% lo
scorso 24 marzo
20:49
Petrolio: chiude a NY -2,75% a quota 40,36
dollari al barile
20:48
***Petrolio: chiude a NY -2,75% a quota
40,36 dollari al barile (RCOP)
articoli
CLICCA PER CONDIVIDERE
COMMENTA LA NOTIZIA
Leggi e scrivi
Interessati 44 giacimenti e 90 piattaforme in mare
Referendum trivelle, battaglia sul quorum
Partiti e trivelle, la mappa del voto
Energia e piattaforme, i «conti» del referendum
Renzi: sulle trivelle quesito bufala
ALTRI DOSSIER RACCOMANDATI
DA CARICARE
Codice abbonamento:
042782
Permalink