Progressione ed Autosoccorso in Sci su Ghiacciaio

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Progressione ed Autosoccorso in Sci su Ghiacciaio
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ESERCITAZIONE SU GHIACCIAIO 2007
Carlo Petrongolo, Gruppo Focolaccia
12 Novembre 2007
1. INTRODUZIONE
Questa dispensa riassume alcune tecniche di progressione e di autosoccorso in ghiacciaio, ed e'
rivolta agli scialpinisti della Focolaccia per preparare la loro esercitazione di Novembre 2007. Alcune
di queste manovre sono state provate a secco a Vecchiano, e saranno verificate su ghiacciaio a
Cervinia. Ho usato i manuali del Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane (CNGAI), del CAI, della
Petzl, ed ho navigato a lungo sul web. In particolare, rimando alla dispensa di Henri, pubblicata nel
nostro sito web nel 2006, per tutto quello che manca in questa mia. Ho anche utilizzato molte
discussioni e consigli di alpinisti piu' bravi ed esperti di me. Ovviamente, tutti gli errori ed omissioni
sono solo colpa mia, e sono grato a chi me le fara' notare.
Questa dispensa va letta ricordando una cosa ovvia: la Focolaccia e' un gruppo di scialpinisti, e
non e' una scuola di scialpinismo. Cio' significa che come liberi e responsabili scialpinisti non siamo
obbligati a seguire nessuna bibbia e nessuna chiesa, ma dobbiamo cogliere fior da fiore, usando tutti i
manuali che conosciamo, la nostra fantasia ed intelligenza, e l'esperienza nostra ed altrui. A maggior
ragione, questo scritto non e' assolutamente una bibbia, ma serve solo per i meno esperti, ed e'
ampiamente correggibile. Ricordo pero' che le chiacchiere scritte o parlate non servono a niente, se
non facciamo i compiti a casa, provando e riprovando, facendo errori e correggendoli, e trovando
ognuno di noi le manovre che gli sembrano migliori, perche' ogni manovra puo' avere molte varianti,
che piacciono ad uno ma non ad un altro.
Ho sciato su diversi ghiacciai, alcuni molto crepacciati, ed una sola volta ero in sci e legato. Ho
anche visto migliaia di scialpinisti su ghiacciai, tutti in sci e slegati. Poiche' questo avviene nel 99%
dei casi, prima di tutto dobbiamo conoscere come progredire slegati, in sicurezza e tranquillita', e
come ricuperare un caduto slegato in un crepaccio, il piu' facilmente e rapidamente possibile.
Successivamente, possiamo anche imparare a procedere legati, ed a bloccare il caduto. Quindi,
riassumo solo le manovre da slegati, ed rimando alla bibliografia per quelle da legati.
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2. NODI USATI
1. Inglese doppio.
2. Prusik [1].
3. Barcaiolo.
4. Bulino.
3. MATERIALE PERSONALE MINIMO
Piccozza e ramponi in acciaio. Imbraco basso. Reverso [2].
3 moschettoni HMS, con ghiera express, per sosta, reverso, discesa, e salita.
2 mosch N, per carrucole.
3 cordini in kevlar [3] da 5.5 mm e 3 m (o 2 da 3 m e 2 da 1.5 m).
4. GRUPPI
4 persone.
2 1/2 corde da 30 m.
2 chiodi da ghiaccio.
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5. PROGRESSIONE SLEGATI
Longe: bulino all'anello dell'imbraco [4, p420], barca con mosch al capo, agganciato all'imbraco.
Gli ultimi portano corde e chiodi.
Corde filate in un sacchetto: capo interno con mosch su barca, capo esterno con nodo.
Crepacci perpendicolari o paralleli alla marcia: in fila indiana o sfalsati.
Dossi si, conche no.
Crepacci:
Bordi, allargamento, restringimento, cambio di pendenza, incrocio di ghiacciai.
Ponti di colore diverso, e gradini fra i bordi.
6. PREPARAZIONE DEL RICUPERO DA CREPACCIO
Considero un caduto slegato, che non collabora. Quindi bisogna fare la sosta, scendere nel crepaccio,
legare il caduto, risalire, e ricuperare come al punto 7.
6.1. Sosta
Chiodi, o piccozza, o pala, o sci e bastoncini [5, p152], o sci a corpo morto.
Cordino 3 m, basso, affogato nella neve, con mosch.
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6.2. Discesa su corda fissa
Mosch del capo corda in quello di sosta. Portare piccozza e ramponi.
Sopra: longe e reverso.
Sotto: prusik corto a 3 giri.
6.3. Legare il caduto
Cordino negli spallacci dello zaino [6], longe del caduto passata nel cordino.
Corda con barca al mosch della longe del caduto.
6.4. Salita su corda fissa
2 prusik lunghi a 3 giri: imbraco e staffa.
7. RICUPERO CON PARANCO
7.1. Introduzione
Se il caduto pesa P, bisogna sollevare 2P, a causa degli attriti.
Un soccorritore solleva al massimo la meta' del proprio peso.
Quindi servono 4 soccorritori per 1 caduto, se non si fa un paranco con n mosch (carrucole).
Con n mosch in serie, basta tirare con forza F = P/2n-1.
Tirare con mani ed imbraco, legando la corda con prusik, che serve anche da autoassicurazione.
In letteratura sono descritti decine di paranchi, e loro varianti, ma i 3 che descrivo sono i migliori, per
semplicita', efficienza, ed adattabilita' a tutte le situazioni.
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7.2. Inizio
Reverso nella sosta, corda dentro, carica sopra.
Prusik a 4 giri M1 verso il bordo.
Anti-attrito sul bordo.
7.3. Paranco semplice [7, p20]
F=P
Passare corda in M1.
Due tirano.
7.4. Paranco doppio [8] (o mezzo poldo [4, p465])
Mosch M2 al capo corda (o di uno spezzone di 6 m).
Passare M2 nel mosch di sosta ed in M1.
Passare corda scarica (o spezzone) in M2.
Uno tira la corda (o lo spezzone).
F = P/2
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7.5. Paranco triplo [9]
F = P/4
Mosch M3 al capo corda.
Passare corda in M1 (paranco semplice).
Prusik 4 giri M2 sulla corda che esce da M1.
Passare M3 nel mosch di sosta ed in M2 (paranco doppio).
Passare corda scarica in M3.
Uno tira.
Ho usato le istruzioni e la figura di Roberto Cagnacci.
NB
M1(Roberto)=M1(io).
M2(Roberto)=M2(io).
M3(Roberto)=mosch di sosta(io).
M4(Roberto)=M3(io).
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8. RINGRAZIAMENTI
Ringrazio in particolare la GA Alberto Paleari, l’INA Bruno Barsuglia, l'INSA Marco Orsenigo, l'IA
Orlando Vanni, l'ISA Henri Avancini, Roberto Cagnacci, e Lorenzo Martinelli. Grazie anche a tutti i
soci della Focolaccia, che con la loro fantasia, entusiasmo, e lavoro, hanno verificato queste tecniche,
hanno corretto i miei errori, ed hanno inventato e provato alcune manovre qui descritte.
9. NOTE
[1] Migliore su ghiaccio.
[2] http://fr.petzl.com/petzl/Accueil. Assicuratore di primo e secondi, discensore, autobloccante per
recupero. Puo' essere sostituito dalla piastrina nelle manovre qui descritte.
[3] Carico di rottura = 1800 kg-peso. Nylon, dyneema, ed autobloccanti meccanici no per
autobloccanti: il nylon brucia le corde, il dyneema fonde, i meccanici rovinano le corde.
[4] Manuale CAI, Alpinismo su Ghiaccio e Misto. E' nel nostro sito.
[5] Manuale CNGAI, Sicurezza.
[6] Roberto Cagnacci, Antonio Mori, Moreno Simoni, ed Alberto Vigolo, Vecchiano 2007. Lo zaino
tiene la schiena in posizione corretta, ma aumenta un po' P.
[7] Manuale CNGAI, Autosoccorso.
[8] Marco Gnech, Mirco Martelli, Stefano Triani, ed il quarto del loro gruppo, Plateau Rosa' 2005. Ho
ricuperato Costantino con questo paranco, tirando da solo.
[9] Roberto Cagnacci, Lorenzo Martinelli, Antonio Mori, Moreno Simoni, ed Alberto Vigolo,
Vecchiano 2007.