unita` locale socio-sanitaria n. 7 deliberazione del direttore

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unita` locale socio-sanitaria n. 7 deliberazione del direttore
Delibera n. 902 del 17/08/2015
REGIONE DEL VENETO
UNITA’ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7
PIEVE DI SOLIGO
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
L`anno duemilaquindici , il giorno diciassette del mese di Agosto
Il Direttore Generale dell’U.L.S.S. n. 7, Dott. Gian Antonio Dei Tos, nominato con D.P.G.R.V. n. 227 del
29.12.2012, coadiuvato da:
Il Direttore Amministrativo
Dott. Paolo Pavan
Il Direttore Sanitario
Dott.ssa Maria Grazia Carraro
Il Direttore dei Servizi Sociali
e della funzione territoriale
Dott. Giuseppe Bazzo
ha adottato la seguente deliberazione:
OGGETTO
"PIANO AZIENDALE INTEGRATO DEI CONTROLLI DEL SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E
DELLA NUTRIZIONE 2015" - APPROVAZIONE.-
pag. n. 2, segue deliberazione n. 902 del 17/08/2015
IL DIRETTORE GENERALE
VISTO il Regolamento (CE) n. 882 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29
aprile 2004, sue successive modifiche ed integrazioni, relativo ai controlli ufficiali intesi a
verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute
e sul benessere degli animali;
VISTO il Decreto del Dirigente Regionale Unità di Progetto Sanità Animale e Sicurezza
Alimentare Regione Veneto n. 292 del 23 maggio 2007: “Controlli Ufficiali in materia di alimenti
destinati al consumo umano e mangimi, nonché classificazione degli stabilimenti di produzione di
alimenti in base alla valutazione del rischio: programmazione e istruzioni operative”;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 391 del 31 marzo 2015 Recepimento
dell’Intesa n. 177/CSR del 18 dicembre 2014 concernente il “Piano Nazionale Integrato (PRIC
2015-2018)”. Disposizioni applicative del PNI e della DGR n. 1429 del 6 agosto 2013:
programmazione quadriennale regionale degli obiettivi di sicurezza alimentare e di Sanità
Pubblica Veterinaria;
VISTO il Decreto Legislativo 19 novembre 2008, n. 194 “Disciplina delle modalità di
rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del Regolamento (CE) n. 882/2004“ e il
Decreto 24 gennaio 2011 del Ministero della Salute “Modalità tecniche per il versamento delle
tariffe e la rendicontazione delle somme riscosse ai sensi del D.Lgs. 194/2008”;
VISTE le note aziendali prot. n. 15459 del 30.04.2014, prot. n. 25287 del 28.07.2014, prot.
n. 35898 del 28.10.2014, prot. n. 4122 del 30.01.2015, aventi in oggetto “D. Lgs. 194/2008 –
Rendicontazione” I°-II°-III°-IV° trimestre 2014, trasmesse al Ministero della Salute, al Ministero
dell’Economia e delle Finanze, alla Regione Veneto, con le quali si comunica che le somme
riscosse ai sensi del D.Lgs. 194/2008 nel corso del 2014 per il Servizio di Igiene degli Alimenti e
della Nutrizione ammontano a euro 119.148,75;
CONSIDERATO che l’articolo 7 del Decreto Legislativo n.194/2008 (Disciplina delle
modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (CE) n.
882/2004) stabilisce che gli introiti derivanti dalla riscossione delle tariffe di cui all'allegato A,
sezioni da 1 a 6, del medesimo Decreto, sono destinati e vincolati per la quota del 90 per cento,
alle aziende sanitarie locali per la copertura delle spese relative al mantenimento, al
potenziamento ed al miglioramento dell'efficacia della programmazione e dell'attuazione del piano
aziendale integrato dei controlli, comprese le spese amministrative sostenute;
VISTA la nota della Direzione Regionale della Prevenzione del Veneto prot. n. 634239 del
03.12.2010 “D.Lgs. n. 194/2008 sulle modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in
attuazione al Regolamento CE n. 882/2004 – destinazione tariffe introitate”, in cui si porta
all’attenzione delle Direzioni Generali delle Aziende U.L.S.S. del Veneto quanto previsto dal
Decreto in esame relativamente alla destinazione intra-aziendale degli introiti derivanti dall’attività
di controllo ufficiale, evidenziando come gli stessi dovrebbero essere rivolti ai Servizi che hanno
effettuato i controlli per la copertura delle spese relative al mantenimento, al potenziamento ed al
miglioramento dell'efficacia della programmazione e dell'attuazione del piano aziendale integrato
dei controlli, comprese le spese amministrative sostenute;
VISTA la nota della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza Alimentare e la
Nutrizione del Ministero della Salute n. 0027592-P del 26.06.2013 “Utilizzo dei fondi ex D.Lgs.
194/2008. Riscontro quesito”, in cui viene ribadito l’obbligo “l’utilizzo degli importi derivanti dalla
riscossione delle tariffe di cui al D.Lgs. 194/2008 deve essere finalizzato esclusivamente alla
copertura finanziaria dei costi dell’attività del controllo ufficiale. Pertanto, l’eventuale destinazione
degli stessi per l’incremento delle risorse umane o strumentali delle singole autorità di controllo è
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ammessa solo ove la spesa amministrativa sia funzionalmente legata al mantenimento,
potenziamento e miglioramento dell’efficacia della programmazione e dell’attuazione del piano
aziendale integrato dei controlli”;
RITENUTO necessario procedere, in attuazione a quanto disposto dalla normativa relativa
alla Sicurezza Alimentare alla adozione del “Piano Aziendale Integrato dei Controlli del Servizio di
Igiene degli Alimenti e della Nutrizione” comprendente l’attuazione di specifiche progettualità
aziendali, il cui costo dovrà essere finanziato con gli importi sopra indicati;
PRESO ATTO che destinatario del finanziamento è il Servizio nella sua globalità, inteso
come risorse umane sanitarie, della dirigenza e del comparto, e amministrative e come risorse
strutturali;
VISTO il documento di piano che, qui allegato, costituisce parte integrante della presente
deliberazione;
VISTA l’attestazione con cui il Responsabile del Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione assicura l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la
vigente legislazione statale e regionale;
VISTO il parere favorevole del Direttore del Dipartimento di Prevenzione;
ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del
Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale, ciascuno per la materia di rispettiva
competenza,
DELIBERA
1. di approvare il “Piano Aziendale Integrato dei Controlli del Servizio di Igiene degli Alimenti e
della Nutrizione 2015”, che, allegato al presente provvedimento, ne costituisce parte
integrante.
Delib. n.
902 del 17/08/2015
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Dott. Gian Antonio Dei Tos
Per il parere di competenza:
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL DIRETTORE SANITARIO
IL DIRETTORE DEI SERV. SOCIALI
E DELLA FUNZIONE TERRITORIALE
f.to Dott. Paolo Pavan
f.to Dott.ssa Maria Grazia Carraro
f.to Dott. Giuseppe Bazzo
PUBBLICAZIONE
La presente deliberazione, esecutiva dalla data di adozione, viene pubblicata all'albo aziendale per 15 giorni consecutivi
dal 18/08/2015 ., e, in pari data, viene trasmessa al Collegio Sindacale.
PIEVE DI SOLIGO, lì
18/08/2015
Il Direttore dell’U.O.C. Affari Generali
f.to Dott. Filippo Spampinato
REGIONE DEL VENETO
AZIENDA ULSS N. 7
PIEVE DI SOLIGO (TV)
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
Allegato alla delibera n. 902 del 17/08/2015
PIANO AZIENDALE INTEGRATO DEI CONTROLLI DEL
SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE
ANNO 2015
Definizione del piano aziendale integrato dei controlli e obiettivo
Il Regolamento (CE) n. 882/2004 definisce "controllo ufficiale": qualsiasi forma di controllo eseguita
dall'autorità competente o dalla Comunità per la verifica della conformità alla normativa in materia di
mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; mentre per "piano di
controllo" si intende una descrizione elaborata dall'autorità competente contenente informazioni generali
sulla struttura e l'organizzazione dei sistemi di controllo ufficiale.
Nel titolo II dello stesso Regolamento è stabilito che i controlli ufficiali siano eseguiti in qualsiasi fase
della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei mangimi o degli alimenti e degli animali e
dei prodotti di origine animale. In ciò rientrano i controlli sulle aziende del settore dei mangimi e degli
alimenti, sull'uso dei mangimi e degli alimenti, sul magazzinaggio dei mangimi e degli alimenti, su
qualsiasi trasformazione, materiale, sostanza, attività o operazione, compreso il trasporto, relativi ai
mangimi o agli alimenti e sugli animali vivi.
Nell’articolo 41, titolo V, “Piani di controllo”, si dà mandato agli Stati Membri dell’Unione di elaborare un
unico “piano integrato di controllo” nazionale pluriennale al fine di garantire l'effettiva attuazione
dell’articolo 17, paragrafo 2, del Regolamento (CE) n. 178/2002 (gli Stati membri applicano la legislazione
alimentare e controllano e verificano il rispetto delle pertinenti disposizioni della medesima da parte degli
operatori del settore alimentare e dei mangimi, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della
distribuzione), delle norme sulla salute e sul benessere degli animali.
La Regione del Veneto, tramite Decreto della Direzione della Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare,
stabilisce a sua volta, a cadenza quadriennale, un Piano Regionale Integrato dei Controlli sulla sicurezza
Alimentare, il Benessere e la Sanità Animale, la Sanità dei Vegetali ("P.R.I.C."), cui seguono annualmente
dei Decreti attuativi. Tale piano stabilisce, tra gli altri aspetti, prioritariamente la programmazione dei
campionamenti analitici sulle matrici di origine non animale e di origine animale, identificando in apposite
tabelle il numero di campioni da eseguire per Azienda Sanitaria, nonchè periodo e tipologia di analisi a cui
le matrici sono destinate. In merito è stata recentemente emanata la Deliberazione della Giunta Regionale n.
391 del 31 marzo 2015 “Recepimento dell'Intesa n. 177/CSR del 18 dicembre 2014 concernente il Piano
Nazionale Integrato (PNI) 2015-2018. Disposizioni applicative del PNI e della DGR n. n. 1429 del 6 agosto
2013: programmazione quadriennale regionale degli obiettivi di sicurezza alimentare e di Sanità Pubblica
Veterinaria.”
Anche il Decreto Legislativo 19 novembre 2008, n. 194 “Disciplina delle modalità di rifinanziamento
dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del Regolamento (CE) n. 882/2004” cita all’art. 7 il “piano
aziendale integrato dei controlli”.
Il Decreto determina le tariffe dovute dagli Operatori del Settore Alimentare (O.S.A.) per il
finanziamento dei controlli sanitari ufficiali, disciplinati al titolo II del Regolamento (CE) n. 882/2004,
eseguiti dalle autorità competenti per la verifica della conformità alla normativa in materia di alimenti e
mangimi e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali: tale verifica rappresenta l’obiettivo del
piano dei controlli ufficiali.
Esso inoltre individua le modalità di riscossione e la destinazione dei proventi derivati dal pagamento
delle suddette tariffe.
Alle Aziende ULSS, in quanto Autorità Competente Locale (ACL) in materia di sanità e benessere
animale e sicurezza alimenti e mangimi spettano:
- la pianificazione e programmazione a livello locale dei controlli ufficiali sugli operatori dei
settori produttivi interessati;
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- l’esecuzione a livello locale dei controlli ufficiali sugli operatori dei settori produttivi interessati;
- la supervisione sulle attività di controllo svolte dagli operatori dei servizi (internamente
all’ACL);
- l’elaborazione delle rendicontazioni previste;
- l’adozione di misure appropriate alla luce dei risultati degli audit interni art. 4(6) Reg.(CE) 882/2004,
dei controlli ufficiali in generale e di ogni altro elemento ritenuto utile al miglioramento del sistema di
produzione e controllo.
Nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione il SIAN svolge la sua attività attraverso il controllo
igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione,
trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine non animale, delle bevande,
delle acque destinate al consumo umano e delle acque minerali.
Nell'ottica di uniformare i controlli vengono intraprese, da parte dell’Autorità Competente Regionale
(ACR), misure di coordinamento e cooperazione nei confronti delle ACL.
Un piano integrato dei controlli aziendale risponde quindi al mandato dell’Autorità Regionale ad eseguire
analisi programmate, con frequenza dei controlli ufficiali regolare, secondo quanto previsto dai Regolamenti
comunitari, e proporzionata al rischio per la salute del consumatore, rischio conosciuto attraverso il presidio
del tessuto produttivo alimentare e valutato secondo parametri prefissati.
Per la programmazione dei controlli ufficiali a livello di Azienda Sanitaria è necessario considerare che gli
stessi devono essere eseguiti periodicamente, in base al numero ed alle dimensioni delle imprese alimentari
che incidono sul territorio, alla categorizzazione del rischio delle singole imprese alimentari (o di gruppi di
imprese simili per tipologia produttiva) e con la frequenza appropriata, tenendo conto anche dell’analisi
degli esiti relativi all’attività di controllo degli anni precedenti, dei risultati pregressi dell’autocontrollo delle
imprese e di qualsiasi altra informazione che possa indicare eventuali non conformità. L’ottemperanza degli
obblighi del controllo ufficiali presuppone adeguate risorse umane ed economiche.
In sintesi, il SIAN, in qualità di Autorità Competente Locale per gli alimenti di origine non animale deve
dotarsi di piani di controllo ufficiale conformemente alla disposizioni vigenti ed alla programmazione
regionale e deve effettuare attività di controllo ufficiale sugli OSA.
A tal fine l’organizzazione dei controlli deve tenere conto di:
a) numero di OSA presenti sul proprio territorio e loro distribuzione per settore produttivo;
b) classificazione degli OSA in base al rischio;
c) dati sugli stati di allerta;
d) esiti dei precedenti controlli;
e) particolari esigenze locali e attività straordinarie mirate a specifiche problematiche rilevate a livello
locale.
Con riferimento a quanto sopra, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ha predisposto il seguente Piano
Aziendale Integrato dei Controlli – anno 2015.
Normativa europea e nazionale di riferimento
Le principali norme che individuano e regolano il piano aziendale integrato dei controlli sono :
il Decreto del presidente del consiglio dei ministri 29 novembre 2001. Definizione dei livelli essenziali
di assistenza;
il Regolamento (CE) n. 852/2004, e successivi aggiornamenti, sull’igiene dei prodotti alimentari;
il Regolamento (CE) n. 882/2004, e successivi aggiornamenti, relativo ai controlli ufficiali intesi a
verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul
benessere degli animali;
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il Regolamento (CE) n. 2073/2005, e successivi aggiornamenti, sui criteri microbiologici applicabili
ai prodotti alimentari;
il Regolamento (CE) n. 401/2006, successivi aggiornamenti, relativo ai metodi di campionamento e
di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine nei prodotti alimentari;
il Regolamento (CE) n. 333/2007, e successivi aggiornamenti, relativo ai metodi di campionamento e
di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di piombo, cadmio, mercurio, stagno inorganico, 3-MCPD e
benzopirene nei prodotti alimentari;
il Regolamento (CE) n. 788/2012, e successivi aggiornamenti, relativo a un programma coordinato
di controllo pluriennale dell’Unione per il 2013, il 2014 e il 2015, destinato a garantire il rispetto
dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l’esposizione dei consumatori ai residui
di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale;
il Decreto del Dirigente Regionale Unità di Progetto Sanità Animale e Sicurezza Alimentare Regione
Veneto n. 292 del 23 maggio 2007 : “Controlli Ufficiali in materia di alimenti destinati al consumo umano
e mangimi, nonché classificazione degli stabilimenti di produzione di alimenti in base alla valutazione del
rischio: programmazione e istruzioni operative”;
il Decreto del Dirigente dell’Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare n. 507 del 07
novembre 2007 - D.D.R. n. 292/2007: “Controlli Ufficiali in materia di alimenti destinati al consumo
umano e mangimi nonché classificazione degli stabilimenti di produzione di alimenti in base alla
valutazione del rischio: programmazione e istruzioni operative.” Integrazione (Allegato M).
il Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011
relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che modifica i regolamenti (CE) n.
1924/2006 e (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga la direttiva 87/250/CEE
della Commissione, la direttiva 90/496/CEE del Consiglio, la direttiva 1999/10/CE della Commissione, la
direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 2002/67/CE e 2008/5/CE della
Commissione e il regolamento (CE) n. 608/2004 della Commissione;
la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1429 del 06 agosto 2013: “Recepimento dell'Accordo, ai sensi
dell'art. 4 del D. Lgs. 28.08.1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di
Bolzano sul documento recante: "Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell'attività di
controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL
in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria". (Rep. Atti n. 46/CSR dello
07/02/2013)”;
la Deliberazione della Giunta Regionale n. 391 del 31 marzo 2015 “Recepimento dell'Intesa n. 177/CSR
del 18 dicembre 2014 concernente il Piano Nazionale Integrato (PNI) 2015-2018. Disposizioni applicative
del PNI e della DGR n. n. 1429 del 6 agosto 2013: programmazione quadriennale regionale degli obiettivi
di sicurezza alimentare e di Sanità Pubblica Veterinaria”.
Destinatari dei controlli e pianificazione della frequenza
L’articolo 3 del Regolamento (CE) n.882/2004 “Obblighi generali in relazione all'organizzazione di
controlli ufficiali” prevede che i controlli ufficiali siano basati sul rischio. Infatti la programmazione basata
sullo storico o sulle risorse disponibili è di per sé inadeguata poiché non consente all’Autorità Competente
di quantificare lo scostamento dal numero di attività previsto dalle disposizioni vigenti che definiscono i
Livelli Essenziali di Assistenza.
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Per gli stabilimenti di non dettaglio il Decreto del Dirigente Regionale Unità di Progetto Sanità Animale e
Sicurezza Alimentare Regione Veneto n. 292 del 23 maggio 2007: “Controlli Ufficiali in materia di
alimenti destinati al consumo umano e mangimi, nonché classificazione degli stabilimenti di produzione di
alimenti in base alla valutazione del rischio: programmazione e istruzioni operative” definisce le tipologie
da sottoporre a categorizzazione del rischio. Partendo dall’obiettivo del piano che è il controllo ufficiale
del rispetto, da parte degli operatori del settore alimentare, dei requisiti previsti dalle norme relative
all’igiene degli alimenti, il Decreto indica i criteri di valutazione del rischio connesso alle attività
produttive, e sui gradi diversi di categoria di rischio dispone la frequenza dei controlli necessari per
limitarlo, permettendo così di sviluppare una programmazione dei controlli.
Le tipologie di stabilimenti di interesse SIAN da sottoporre a categorizzazione sono:
•
Centri di Cottura veri e propri
•
Cucine interne delle case di riposo, degli ospedali, delle case di cura e delle strutture che
ospitano soggetti diversamente abili
•
Stabilimenti di produzione di acque minerali e di produzioni di bevande analcoliche
•
Stabilimenti di produzione di integratori alimentari o di prodotti dietetici
•
Stabilimenti di produzione prodotti di “IV Gamma” e prodotti di “V Gamma”
•
Molini industriali
•
Panifici industriali
•
Pastifici industriali
•
Produzione di prodotti da forno
•
Pasticcerie industriali compresi i prodotti surgelati
•
Stabilimenti di produzione di prodotti surgelati
•
Stabilimenti di produzione di conserve vegetali in genere, di frutta secca e di spezie
•
Stabilimenti di produzione e di imbottigliamento di vino e di bevande alcooliche
(imbottigliamento stabile ad esclusione di quelli che imbottigliamento esclusivamente in
damigiane)
•
Stabilimenti produzione e di imbottigliamento di olii alimentari in genere
•
Stabilimenti di produzione di caffè e di thè
•
Stabilimenti di produzione e di confezionamento cioccolato
•
Stabilimenti di produzione e di confezionamento di additivi e di coloranti alimentari
•
Mercati generali ed ortofrutticoli
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•
Deposito all’ingrosso di alimenti non refrigerati con superficie superiore ai 1000 mq
•
Deposito all’ingrosso di alimenti non refrigerati con superficie inferiore ai 1000 mq
•
Deposito all’ingrosso di alimenti refrigerati
•
Piattaforme di distribuzione
Processo di pianificazione
Input del processo di pianificazione sono l’anagrafica delle Ditte del settore alimentare attive: l’anagrafica
è disponibile nel gestionale informatico regionale Sian_net.
Le strutture con prevalente vendita non al dettaglio sono ricomprese in apposito file Excel, aggiornato
periodicamente, archiviato in cartella Citrix da cui viene definita la priorità della classificazione del rischio
e del successivo controllo.
A ciascun Tecnico della Prevenzione, sulla base della suddivisione territoriale dei Comuni assegnati e delle
priorità individuate, viene assegnato l’elenco degli insediamenti in cui effettuare l’analisi del rischio
nell’anno in corso. Il piano di lavoro, e quindi la frequenza dei controlli, stabilita in base ai criteri del
Decreto Regionale n.292/2007 e del Decreto Regionale 507/07, tiene conto degli esiti di questa valutazione,
che permette di collocare ogni singola azienda in una specifica classe di rischio. La classificazione delle
imprese è propedeutica all’elaborazione del piano.
Lo sviluppo del processo di pianificazione consiste nella valutazione complessiva dei controlli da
eseguire sulle Aziende e stabilisce il numero e la tipologia dei controlli, ove programmabili.
La programmazione ordinaria dei campionamenti analitici da eseguire, sviluppata per numero, matrice
alimentare da analizzare, parametri analitici da ricercare, operatore incaricato del campionamento è
presente in file Excel organizzato dal Coordinatore dei Tecnici dell’Ufficio Unico per le Industrie
Alimentari.
E’ da rilevare che nell’ambito del controllo delle imprese al dettaglio, data la numerosità delle stesse (circa
3200 al dettaglio e 480 al non dettaglio – dato aggiornato a giugno 2015), il loro vivace turn over e le
risorse di personale assegnate al Servizio, la pianificazione dei controlli presenta criticità in ordine alla
frequenza prevista dalla norma e deve essere orientata alla gestione risk-based.
Output del processo è la rendicontazione delle attività svolte in ottemperanza al piano stesso ed un
periodico monitoraggio volto a valutare l’andamento e la necessità di eventuali correzioni.
Nell’anno 2015 la proposta di budget prevede i seguenti indicatori di attività istituzionali per il SIAN:
• Percentuale di allerte ricevute dal sistema rapido di allerta alimenti gestite a termine di procedura
• Percentuali di campionamenti effettuati per la verifica dei requisiti di potabilità delle acque
destinate al consumo umano rispetto a quelli programmati
• Percentuali di campionamenti effettuati rispetto a quelli programmati da Autorità regionale (PRIC)
• Numero aziende controllate dall’Ufficio Unico Imprese Alimentare (UPIA)
Prevede inoltre quale obiettivo di attività progettuale il “miglioramento della tutela igienico-sanitaria della
preparazione e somministrazione alimenti e bevande nelle manifestazioni temporanee” il cui indicatore è
“stesura di linee guida e loro applicazione operativa sperimentale” in condivisione con lo SVIA, oltre alla
condivisione dell’obiettivo “miglioramento dei percorsi amministrativi inerenti l’applicazione del D. Lgs.
19/11/2008, n. 194” e “miglioramento della risposta aziendale in tema di emergenze di Sanità Pubblica”.
Finanziamento del piano aziendale integrato dei controlli
L’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 194/2008 (Disciplina delle modalità di rifinanziamento dei
controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (CE) n. 882/2004) stabilisce che gli introiti
derivanti dalla riscossione delle tariffe di cui all’allegato A – sezione 6, 8.6 ed 8.7, sono destinati e
vincolati per la quota del 90 per cento, alle aziende sanitarie locali per la copertura delle spese relative al
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mantenimento, al potenziamento ed al miglioramento dell'efficacia della programmazione e dell'attuazione
del piano aziendale integrato dei controlli, comprese le spese amministrative sostenute.
Questa fonte di finanziamento per il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione è aggiuntiva a quelle previste dal
Decreto Legislativo n. 502/1992, e sue modifiche ed integrazioni, e dalle Leggi Regionali applicative di
questo Decreto.
Destinatario del finanziamento è il Servizio nella sua globalità, inteso come risorse umane sanitarie, della
dirigenza e del comparto, e amministrative e come risorse strutturali.
Trasparenza, valutazione e rendicontazione del piano aziendale integrato dei controlli
Il Servizio, nell’effettuare l’esecuzione del piano, deve operare con efficacia ed efficienza. Il piano
aziendale integrato dei controlli SIAN deve essere trasparente, valutabile e rendicontabile.
L’attuale registrazione delle attività viene svolta con modalità informatiche, in parte su gestionale
regionale ed in parte in locale, e quest’ultima modalità necessita di essere sistematizzata e coordinata.
Riguardo al monitoraggio dell’efficienza degli operatori, attraverso la documentazione cartacea e
informatica, è possibile valutare periodicamente gli scostamenti dell’eseguito sul programmato, e quindi
intervenire con azioni correttive.
Periodicamente, nelle riunioni di Servizio, viene verbalizzato agli operatori lo stato di avanzamento del
piano ed indicate eventuali azioni correttive.
Piano aziendale integrato dei controlli del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione – anno 2015
La programmazione dell’attività del SIAN – Azienda ULSS7 tiene conto di: numero di OSA presenti sul
territorio e distribuzione del settore produttivo, classificazione degli OSA in base al rischio, dati sulle
allerte, esiti di precedenti controlli, specificità locali. Esso, inoltre, è vincolato dalle risorse umane,
strumentali, economiche assegnate al Servizio, che richiedono una delimitazione del piano.
Attività da effettuare:
• Almeno 147 classificazioni del rischio ai sensi del DDR 292/07 e DDR 507/07 – priorità assegnate:
o classificazioni del rischio in cui il controllo era previsto ante 31/12/2014 (recupero anni
precedenti);
o classificazione del rischio per le Ditte in scadenza al 2015 (priorità alle Ditte
precedentemente categorizzate in cat. 3 e 4);
o Ditte riconosciute
 NOTA OPERATIVA: contestualmente alla classificazione, eseguire i controlli da
effettuare in ogni ispezione (ALLEGATO B e D DDR 292/07) e compilare allegato
C ad ogni accesso.
• Sopralluoghi su richiesta non programmabili:
o indagine delegata - effettuazione di attività di controllo su richiesta / segnalazione o
congiunta ad altri Organi (NAS, polizia locale, ecc.) circa 45/anno
o accertamenti su segnalazione da parte di privati per inconvenienti relativi ad alimenti /
bevande, locali di commercio, preparazione e somministrazione, ecc. (dato storico circa 15
accessi/anno)
• Sopralluoghi su richiesta del privato non programmabili (attività a pagamento – es. vincolo
sanitario) (dato storico circa 5 accessi/anno)
• Sopralluoghi di iniziativa su imprese alimentari non verificate negli ultimi 5 anni, sorveglianza della
ristorazione pubblica (dato storico circa 130 accessi/anno)
• Sopralluoghi nell’ambito di istruttoria SCIA: circa 200/anno
 NOTA OPERATIVA:Priorità delle ispezioni:
1)
Attività soggette a registrazione
•
notifica di inizio attività ad alto rischio
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•
notifica di inizio attività a medio rischio con descrizione non ottimale di
percorsi, lay-out, ecc.
•
notifica per modifiche significative che comportano un aggravamento del
rischio associato all’impresa alimentare / necessità di modificare la registrazione
•
necessità di verificare elementi riscontrabili attraverso il sopralluogo per
presenza di incongruità / incertezze rilevate nella valutazione
•
storia di precedenti non conformità
•
ultimo sopralluogo in data antecedente ai 5 anni
L’ispezione è obbligatoria per:
1. Piccole Produzioni Locali di competenza
2. Attività soggette a riconoscimento
a. produzione e confezionamento di prodotti destinati ad un’alimentazione particolare;
b. produzione, trasformazione, confezionamento, deposito e commercio ingrosso di additivi,
aromi, enzimi, semi germogliati.
N.B. Criteri di classificazione
Rischio alto:
- tipologia di attività
• stabilimenti di produzione con alti volumi di attività o ambito di
commercializzazione che prevede l’esportazione
• centri cottura e mense con preparazione in loco (scolastiche, ospedaliere, di
istituzioni pubbliche)
• deposito alimenti in regime di temperatura controllata
• pasticcerie, gelaterie, gastronomie, rosticcerie con laboratorio di produzione
Rischio medio:
- tipologia di attività:
• ristorazione pubblica (bar, ristoranti, pubblici esercizi) e commerciale
• panifici, pizzerie con laboratorio di produzione
• GDO con reparti di produzione
• refettori scolastici
• Stabilimenti di produzione di pane, prodotti da forno, altri alimenti non deperibili
Rischio basso:
- tipologia di attività:
• grande distribuzione di sola vendita
• attività commerciali al dettaglio (erboristerie, parafarmacie, minimarket,
ortofrutta)
• trasporto non ATP
• deposito alimenti non deperibili destinati al dettaglio
• laboratori di produzione olio e vino
Altre attività programmata a livello locale:
• progettualità dipartimentale progetto “Mangia sano in pizzeria” condiviso con ASCOM
fasi del progetto:
o formazione OSA
o predisposizione strumenti per il controllo
o predisposizione materiali informativi
o numero verifiche come da adesioni al progetto (circa 10)
Altre attività previste nel budget 2015
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•
•
•
obiettivo di attività progettuale il “miglioramento della tutela igienico-sanitaria della preparazione e
somministrazione alimenti e bevande nelle manifestazioni temporanee” – da definire con attivazione
del progetto come da budget 2015: “stesura di linee guida e loro applicazione operativa
sperimentale” in condivisione con lo SVIA;
coinvolgimento in obiettivo progettuale “miglioramento dei percorsi amministrativi inerenti
l’applicazione del D. Lgs. 19/11/2008, n. 194”;
coinvolgimento in obiettivo progettuale “miglioramento della risposta aziendale in tema di
emergenze di Sanità Pubblica”.
Attività di miglioramento modalità operative del controllo ufficiale in ambito SIAN
- Completamento istruzioni operative e moduli relative a piano di campionamento microbiologico
(referente TdP Silvana Messina), ispezione (referente TdP Davide Dalla Favera) e controllo acque
potabili (referente TdP Marcotrigiano);
- Predisposizione ed attuazione del piano di verifica di efficacia dell’attività di controllo ufficiale da parte
del Responsabile; l’attività potrà essere effettuata direttamente o delegata al dirigente Biologo o al T.d.P.
Coordinatore;
o la verifica prenderà in esame in primis l’ispezione, il campionamento (chimico, microbiologico
e sulle acque potabili), la categorizzazione del rischio e gestione delle SCIA;
o viene effettuato il monitoraggio/controllo dell’esecuzione dei controlli ufficiali e delle altre
attività programmate e la verifica dell’efficacia/appropriatezza del controllo ufficiale;
- il monitoraggio viene effettuato a cadenza semestrale, attraverso degli indicatori di processo:
numero di attività eseguite su numero di attività programmate;
- controllo della documentazione di ritorno (controllo del 5% dei campioni programmati/anno ,
controllo del 5% delle ispezioni/anno e del 5% delle registrazioni);
o attività di supervisione con verifica sul campo (n. 10/anno).
Campionamento
Applicazione di quanto previsto dal piano PRIC regionale e dettagliato nella pianificazione PRIC 2015
ULSS 7.
Campioni totali da effettuare n. 165 così suddivisi: 53 chimici, 28 destinati a ricerca residui prodotte
fitosanitari, 80 microbiologici, 1 additivi, 2 OGM, 1 radiazioni ionizzanti.
 NOTE OPERATIVE: utilizzo modulistica PRIC aggiornata e schede integrative dei
verbali.
Controllo ufficiale acque destinate al consumo umano
• Piano campioni di routine (n. 270) e di verifica (n. 10) su punti prelievo censiti SINAP
• Ispezione contestuale alle verifiche presso fonti di approvvigionamento, rete e manufatti (almeno
10)
• Sopralluoghi e campionamenti per gestione non conformità - emergenze idriche – non
programmabili.
• Attività su richiesta del privato: prelievo ed emissione giudizio idoneità acque potabili imprese
alimentari – dato storico 5/annui
 NOTE OPERATIVE: piano campioni routine n. 270, piano campioni di verifica n. 10,
verbale SINAP.
Gestione allerte sistema RASFF – non programmabili – dato storico circa 30 accessi/anno
• Gestione attivazione allerta (in uscita)
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•
Verifiche per ritiro / richiamo su segnalazione del Sistema di Allerta Rapido di competenza
 NOTE OPERATIVE: Modulistica regionale
Ispettorato micologico
• Controllo della commestibilità dei funghi destinati all’autoconsumo (emissione certificato di
commestibilità – non programmabile – dato storico circa 250 perizie/anno)
• Indagini in caso di intossicazione da funghi (supporto alla struttura ospedaliera – non
programmabili)
Attività di assistenza / informazione su richiesta dell’utente
Informazione ed assistenza alle imprese in orario libero nella fascia 8:30 – 9:30 dal lunedì al venerdì presso
la sede dei TdP di Pieve di Soligo e Conegliano. In altri orari su appuntamento.
Attività di formazione / promozione per gli addetti del settore alimentare
1)
Formazione degli addetti ad attività alimentari e/o studenti delle scuole ad indirizzo agroalimentare (es. istituto alberghiero) o in collaborazione con istituti scolastici, Associazioni di
categoria o altri Enti (es. Comuni) – circa 6 incontri/anno;
2)
Altre attività di formazione su OSA (es. pasti privi di glutine) – 1 attività formativa.
Tossinfezioni alimentari
• Indagini in caso di segnalazione di tossinfezioni alimentari (sospette / accertate) tramite ispezione,
campionamento, ecc. – non programmabili.
Piano di audit
Audit su OSA
Programmati 5 audit annui SIAN e collaborazione per audit congiunti SIAN/SVIA.
 NOTE OPERATIVE: Coinvolgimento di Responsabile Gruppo di Audit (RGA) e
Assistente Gruppo di Audit (AGA) come da indicazioni regionali formati / in formazione.
Piano di formazione del personale
Sviluppo del piano di formazione per gli operatori SIAN come da piano aziendale approvato:
• Corso SIAN su etichettatura 8 giugno 2015
• Partecipazione al corso ristoratori su diete speciali mese di ottobre 2015
• Partecipazione all’attività formativa attuata da Servizi Veterinari nell’ambito del coordinamento
sicurezza alimentare (2 corsi)
Riunioni periodiche di Servizio
Previste almeno quattro riunioni / anno di coordinamento dell’attività SIAN/UPIA
Gestione SCIA di notifica relative alle attività delle imprese alimentari –
dato storico circa 1000 SCIA/anno
Obiettivo anno 2015:
- Miglioramento della gestione informatizzata delle SCIA trasmesse a mezzo SUAP di competenza SIAN,
nell’ambito di percorso dipartimentale, con il coinvolgimento del Servizio per l’Informatica e degli altri
Servizi aziendali interessati.
- Avvio dell’utilizzo del portale UNIPASS per la gestione telematica delle SCIA di notifica
- Predisposizione di indicazioni operative per la gestione SCIA telematiche.
Pieve di Soligo, 30/7/2015
Dr.ssa Rita De Noni
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