Che emozione trovare un lavoro con la versione 3D di Snoopy

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Che emozione trovare un lavoro con la versione 3D di Snoopy
LA STAMPA
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2015
.
Società .27
Anteprima
«Snoopy& Friends-Il Film dei
Peanuts»:
un’esperienza
da vivere
a tre dimensioni
Evento
BRUNO RUFFILLI
TORINO
«I
ntroduzione al Texturing con Substance
Painter», «La cultura
del gioco multiplayer», «Usare
paesaggi matte painting in
Nuke 3D». A leggere i titoli dei
seminari della View Conference un certo spaesamento è
comprensibile, e in effetti quella che si apre oggi non è una
manifestazione per tutti, come
invece era la View Fest, dello
scorso weekend. Il pubblico
viene a Torino per incontrare i
maestri dell’animazioni digitale, che per quattro giorni si
danno appuntamento per discutere e insegnare, ma non
mancano le anteprima, anche
mondiali, di film e cortometraggi per tutti, da «Snoopy &
Friends - Il Film dei Peanuts» a
«Kung Fu Panda 3», passando
per «Hotel Transylvania 2».
View Conference è la più
grande rassegna europea del
settore, e si tiene da sedici anni
con successo di pubblico crescente: per la scorsa edizione
circa diecimila persone, tra la
Conference vera e propria e la
View Fest. Sono soprattutto
giovani e ragazzi, curiosi e appassionati, ma anche studenti,
che hanno la rara opportunità
di confrontarsi con gli esperti.
Succede, ad esempio, mercoledì, quando i partecipanti al seminario di Mark Osborne potranno mostrargli le loro realizzazioni e ascoltare i consigli del
regista di «Kung Fu Panda» (e
Che emozione trovare un lavoro
con la versione 3D di Snoopy
Alla View Conference di Torino le star mondiali dell’animazione digitale
ora del «Piccolo Principe»). Ma
anche giovedì ci sarà un’opportunità simile, con J. C. Cornwell,
l’uomo dietro gli effetti speciali di
film come «Matrix Reloaded», «I
Puffi», «Pixels» e tanti altri.
L’animazione digitale è ovunque: nei cartoni, nei film, nei videogiochi, siti web, nelle pubbli-
Com’è nata la collaborazio­
ne con Guillermo del Toro?
no ci sono la spagnola Ilion, Blue
Zoo di Londra e addirittura ImageWorks, ossia Sony Pictures».
Portare la vita in un puntino di
luce è una magia e un’arte, ma
anche un mestiere complesso,
con trucchi e segreti che si imparano in anni di esperienza. Così
si parlerà di luce, con il fotografo
«On Ice»
«Jurassic World»
Il classico che entra
nel mondo virtuale Un corto con Google
tutto da esplorare
Effetti super­speciali
per il kolossal più visto
Domani alla View Conference
il regista Mark Osborne
racconterà come ha
trasformato il racconto più
famoso di Antoine de SaintExupéry in un film
d’animazione
Il corto di Shannon Tindle,
realizzato con la collaborazione
di Google, parla di un orso
gigante su pattini da ghiaccio. È
girato in 360° per dispositivi
mobili: gli spettatori possono
esplorare ogni angolo della storia
Venerdì da non perdere
l’incontro con Glen McIntosh
e Tim Alexander, che
racconteranno i segreti
dell’animazione e degli effetti
speciali del film più visto
dell’anno
“Il futuro? Uno spaghetti western
con la realtà aumentata”
L’autore di “El Tigre” racconta il prossimo progetto
NOEMI PENNA
TORINO
G
trovare un lavoro: come negli anni precedenti, infatti, saranno
presenti rappresentanti di aziende e software house per reclutare programmatori, designer e altre figure professionali. «È successo diverse volte - racconta
Maria Elena Gutierrez, ideatrice
della manifestazione - quest’an-
«Il Piccolo Principe»
Intervista
rande successo a Torino per Jorge Gutierrez, l’animatore messicano che ha conquistato Guillermo del Toro con il suo «El
Tigre»: ieri sera ha presentato «Il libro della vita» ma sta
già lavorando alla sua prossima opera: «Uno spaghetti western a realtà aumentata che
porterà il kung fu nella fantascienza. Uscirà nel 2018».
cità, nella realtà virtuale che sta
per arrivare. È uno dei pochi settori in cui la richiesta di personale specializzato aumenta da anni,
nonostante la crisi, e per questo
le scuole si moltiplicano in tutto il
mondo, Italia compresa. Alla
View Conference si impara molto, ma c’è anche la possibilità di
Oggi sono necessari
caschi e mascheroni
ma domani basteranno occhiali
ultraleggeri
Jorge Gutierrez
Regista
e animatore digitale
«Stavo lavorando al mio film da
due anni e mi hanno chiesto
con chi mi sarebbe piaciuto collaborare. Come ogni buon messicano ho esclamato Guillermo
del Toro. Il mio lavoro l’ha conosciuto così: per 14 volte mi ha
detto di no, poi alla quindicesima ha ceduto. Sono andato a
casa sua a fargli vedere il mio
“El Tigre” finito e se n’è innamorato. Ha così deciso di produrmi e, poco a poco, è nata la
nostra amicizia».
Quanto lavoro c’è dietro a «Il
libro della vita»?
«Ho iniziato a sviluppare la storia quattordici anni fa, quando
ero ancora studente al California Institute of the Arts. Lì hanno studiato i più grandi, da Tim
Burton a Chris Miller, ed è stato per me un inizio importante.
Ma la storia era già nel mio cuore e a ispirarmi sono stati i miti
greci, in particolare l’amore fra
Orfeo ed Euridice, che ho fuso
con le tradizioni della mia terra. Il film è infatti ambientato
nel dias de muertos, la notte di
Ognissanti dove i vivi possono
incontrare i morti. E’ stato interamente realizzato con la grafica digitale, la stessa tecnica che
ho utilizzato per i precedenti lavori, ma adesso si cambia».
Che cosa ha in mente?
«La mia prossima animazione
si baserà sulla realtà aumentata. E’ il futuro, non solo per l’intrattenimento: nei prossimi
dieci anni prevedo che sarà abbinata a ogni settore, dallo
sport allo shopping. Questo
grazie alla tecnologia che sta
Michael Rubin di Adobe (l’azienda che produce Photoshop) o
con Michael Kurinsky, che ha lavorato a film come «Il gobbo di
Notre Dame», «Hercules», «Piovono Polpette» e altri, oppure
con Kim White, direttore della
fotografia della Pixar (sue le luci
di «Inside Out»). Ma in un film o
in un videogioco anche il sonoro
ha un ruolo fondamentale: lo racconterà Walter Murch, 72 anni e
tre Oscar alle spalle, il primo come sound designer per «Apocalypse Now». E c’è pure spazio
per una tavola rotonda sullo
storytelling e un incontro con
David Misch («Saturday Night
Live») sul rapporto tra commedia e moralità.
Nel ricco programma della
View Conference compaiono diversi nomi italiani, come ad
esempio Alessandro Carloni, coregista di «Kung Fu Panda 3».
Un segno che anche da noi le opportunità di lavoro esistono e
che le numerose scuole di grafica
e animazione 3D cominciano a
formare una generazione di giovani professionisti. «È un mondo
ancora dominato dagli uomini –
osserva Gutierrez - ma qualcosa
sta cambiando. Per questo domani, in un seminario tutto al
femminile, si discuterà di pari
opportunità nel settore dell’animazione digitale».
avanzando. Oggi sono necessari caschi e mascheroni, domani
basteranno occhiali ultraleggeri, anche usa e getta, direttamente collegati ai nostri smartphone, che ci permetteranno
di vivere in una realtà immersiva. Come genere passerò allo
spaghetti western: un salto stimolante».
Quanto può influire «View
Conference» nel suo lavoro?
«Penso che sia un evento di primo livello: dà il benvenuto a talenti mondiali e permette anche a noi registi di entrare in
contatto con un mondo in perenne evoluzione. Martedì (domani, alle 18 al Centro Congressi Torino Incontra) avrò l’opportunità di confrontarmi con
Mark Osborne e Shannon Tindle, anche loro impegnati nella
ricerca e sviluppo dello
storytelling interattivo».