La libertà
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La libertà
Unità didattica 1 La libertà …alla ricerca della libertà… Che cos’è la libertà? Questa parola è talmente grande, così importante, che noi uomini non sempre ne comprendiamo il vero significato e, talvolta la utilizziamo in modo sbagliato, se si cerca su un qualsiasi dizionario ci si accorge che la definizione attribuita a questo termine è più o meno la seguente: “Lo stato di chi è libero; franchigie concesse al vivere civile; facoltà di vivere liberamente (di lavorare, di agire, di pensare, di professare una religione, ecc)…” Io credo che una definizione più esatta sarebbe: “La Libertà o Salvezza coincide con un’esperienza di grande soddisfazione”. Molto spesso la libertà può essere confusa con il libertarismo o con l’istintività. Libertà o Salvezza Istintività Se una persona è istintiva può essere schiava della sua istintività, in quanto, se qualcuno agisce senza pensare NON è libero. Libertarismo E’ legato al sentimento e NON alla RAGIONE. Es:<<…ho voglia/non ho voglia di…me la sento/non me la sento di…>> ossia fare qualcosa a seconda dello stato d’animo in cui una persona si trova. Quando non si ragiona sulle cose NON si è SODDISFATTI. Un esempio che riguarda molti giovani e che rende meglio l’idea è: “Quando diciamo:<<Mia mamma non mi dà abbastanza libertà…>>vorremmo il LIBERTARISMO e non la libertà!” A questo punto sorge un problema. Noi confondiamo la soddisfazione con il piacere, ma queste, sono due cose diverse: • Il piacere è una soddisfazione momentanea e ripetibile. Non è un sentimento stabile. • La soddisfazione è un piacere duraturo, ossia non ha bisogno della ripetizione dell’avvenimento per essere provata. Essa rimane impressa nella memoria. La libertà coincide anche con la parola AMORE. L’uomo che ama è libero. Ma che cos’è l’uomo per riuscire a sentirsi libero? O l’uomo è definito dai suoi antecedenti biologici, e quindi solo un embrione, o è definito dall’appartenenza ad un mistero infinito! Nel primo caso non sarebbe altro che un sassolino che rotola in un torrente impetuoso; se invece fosse come il secondo, solo allora sarebbe libero. Il Cristianesimo dice che l’uomo non non è composto solo da cellule; ma è formato da corpo e anima, i quali sono uniti. Avendo un anima si è liberi. Se fossimo solo un grumo di materia, saremmo proprietà di qualcuno. Se tutto ciò è vero, come può un uomo creare un altro uomo artificialmente? Come può clonare un essere vivente? Come si sa la scienza continua a progredire e, grazie ad essa si sono evolute intere civiltà. Una delle ultime scoperte a cui essa è giunta dopo molti esperimenti è proprio quella della clonazione. Oggi si riescono a “costruire” cellule identiche ad alcune già esistenti e quindi, riproducendo milioni e milioni di cellule, si riesce a formare un essere vivente uguale in tutto e per tutto ad un altro. A volte provo ad immaginare una donna, madre di una bambina praticamente identica a lei stessa…non credo che sia una bella cosa, ma soprattutto non penso che sia una cosa giusta! Come accennavo prima la scienza continua ad evolversi e, non sempre, la Chiesa concorda negli esperimenti scientifici e nelle scoperte che potrebbero essere applicate. Naturalmente in questo caso, è fermamente contraria per il semplice motivo che non è giusto creare una vita artificialmente, ma essa deve essere donata in modo naturale, soprattutto non dimentichiamo che un bambino, il più delle volte, nasce dall’amore dei genitori. In effetti se riflettiamo, possiamo giungere a molte conclusioni e una di queste potrebbe essere: “Se Dio avesse voluto due persone uguali, le avrebbe create”. … e tornando al discorso: Se la clonazione venisse approvata dallo stato, dalla Chiesa e così via, se tra vent’anni ci fossero già persone clonate, le medesime potrebbero sentirsi libere, essendo consapevoli delle loro origini? Certo, una persona, anche se clonata, è libera perché ha un’anima! Per natura l’uomo non si fa da sé, quindi in tutto dipende da altro! Non è un puntino trascinato dal fiume della storia, inevitabilmente alla mercè del potere. È un rapporto con una misteriosa, orizzonte infinito di ogni pensiero e di ogni azione che si dica umana, cioè libera. Siamo liberi perché siamo creati da Dio. Sia oggi, sia in passato, la libertà viene e veniva valutata, nella maggioranza dei casi, come un diritto. Durante la Rivoluzione Francese si diffusero i principi di LIBERTA’, UGUAGLIANZA e FRATERNITA’. Essi però non vennero tenuti in considerazione, anche in seguito ad esempio in Russia, venne riconosciuta l’uguaglianza e dimenticata la libertà; in occidente venne riconosciuta la libertà e scordata l’uguaglianza. In quasi tutti i governi si dimenticò la fraternità, la quale comprende sia la libertà sia l’uguaglianza. Inoltre venne negata l’esistenza di Dio, tanto è vero che vennero costruite statue dedicate alla Dea Ragione. Per la serie di motivi elencati sopra, si formarono le DITTATURE. La Rivoluzione Francese, appunto per l’insieme dei fatti accaduti elencati sopra, è considerata la base, la radice, del totalitarismo moderno (il totalitarismo è la negazione dell’ esistenza di Dio). La dittatura nasce quando si sostituisce l’interpretazione alla realtà. Questo è già di per sé un peccato perché la realtà è così come si presenta. L’ideologia della dittatura è quella di crearsi un nemico interpretando la realtà a modo proprio. In esse, ogni persona deve seguire le idee del dittatore, non può andare controcorrente. Il dittatore sfrutta la paura degli altri e finalizza la realtà a proprio favore (Es:durante la Seconda Guerra Mondiale, gli scienziati erano costretti a sezionare i cadaveri e dimostrare che la razza ariana era superiore agli Ebrei, solo per non contraddire Hitler). Se riflettiamo, però, ci accorgiamo che, nel nostro piccolo, siamo tutti dei dittatori. Dal Novecento le ideologie della Rivoluzione Francese si diffondono ovunque: RIVOLUZIONE DEL MESSICO. Si prende di mira la Chiesa perché, riconoscendo un solo capo, Gesù Cristo, deve solo difendere la propria identità. Quindi il cristiano non potrà mai accettare un dittatore come un capo, egli non può essere come Dio; perciò la dittatura vede il suo primo nemico nella Chiesa. Il dittatore richiede la devozione totale, ed ecco che si crea il totalitarismo. In Messico vengono massacrate migliaia di persone; il Cristianesimo viene praticato di nascosto. Nel 1929 venne “concessa” una breve tregua, dopo di che riprese la guerra fino al 1940. (Guerra 1911-1940). Un uomo che visse in questo periodo e che partecipò a questa guerra fu PEDRO CRISTOBAL (1869-1927). Egli era un prete e fu martirizzato; era interessato alla cultura, infatti era convinto che le dittature negassero l’istruzione, al contrario della Chiesa che favoriva la costruzione della scuole. La sua preoccupazione più importante era quella di istruire la gente: organizzò biblioteche, cooperative agricole, ecc…Di conseguenza, il governo, cercando di farsi rispettare, vietò i seminari. Quando capì di dover essere arrestato, scrisse: << Mantenete integra e immacolata la fede […] Pregate […] Perdonate […] Rispettate le autorità pubbliche […] Dedicatevi al lavoro […] >> Egli fu arrestato il 21.05.1927 e fu fucilato il 25.05.1927, mentre diceva alle truppe: << Io muoio innocente, ma vi perdono! >> RIVOLUZIONE SPAGNOLA (1931-1939). Tale dittatura comunista fu particolarmente feroce verso i cristiani. Essa fu una guerra civile che terminò con il dittatore Francisco Franco. Egli era come Mussolini. Questa guerra divise la Spagna in due parti. Il primo nemico fu il Cristianesimo: vennero distrutti i conventi; persecuzioni; ecc. furono assassinate 6845 persone, le quali avevano il solo torto di credere in Dio. Migliaia di persone vennero martirizzate, in particolare ne riconosciamo una: CEFERINO. Ceferino, soprannominato il Pelè, era: a. Ignorante b. Zingaro cattolico c. Persona semplice e onesta Egli recitava il Rosario anche per la strada, era laico e aiutava in Chiesa. Nel tempo libero educava i bambini zingari e non zingari. Quando venne perquisito, venne condannato a morte perché teneva il Rosario in tasca. Venne fucilato il 02.08.1936 tenendo in mano la Corona e gridando: << Viva Cristo Re! >> GERMANIA. Il governo nazista era affidato a Hitler. Venne scritta la prima enciclica dal cardinale Pacelli, intitolata “Mit brennender Sorge”, che in seguito diventò Pio XII, e venne pubblicata da Pio XI (il Pontefice in carica a quell’epoca) , essa era contro il nazismo. Hitler ordinò di sterminare tutti gli Ebrei, ma riuscì nel suo scopo solo in Olanda. Pio XII pensò che scrivere una seconda enciclica, avrebbe solo peggiorato le cose, perciò attuò una rete capillare. Con essa, egli tentò di nascosto, travestendoli Tale papa dichiara Roma città significò quindi per salvare gli Ebrei di da laici, suore, ecc. città aperta, e la stessa molti, la salvezza. Hitler fa un attentato al papa, ma un tedesco avverte in tempo il Vaticano. Il protestantesimo appoggia ufficialmente Hitler, ma nasce la Chiesa Confessante. Alcune testimonianze della Germania nazista: Dietrich Bohnoeffer fugge in America e poi torna in Europa, essendosi considerato un vigliacco per aver abbandonato tutti i suoi amici; Padre Massimiliano Kolbe era favorevole alla cultura. Istituì alcune città dedicate a Maria, ma venne arrestato dai nazisti, dopo essere stato catturato due volte in Polonia. Il suo gesto più grande è stato quello di sacrificarsi al posto di un altro uomo nel campo di concentramento di Auschwitz, a causa della fuga di un altro carcerato. Egli venne portato nella cella della morte, dove continuò a pregare, fino alla morte; Edith Stein era un’ebrea che si convertì al Cattolicesimo. Testimonianze dei martiri ovvero: L’Amore a Cristo è la Libertà. “MI METTANO PURE IN CEPPI, BASTA CHE IL TUO VOLTO SIA CHIARO E SENZA FERRI. ANCHE LE SOLOVKI ACCETTERÒ, COME UN ASILO, NEL QUALE GLI ANGELI CANTANO ININTERROTTI. PER MA OGNI PAESE È TUA PROMESSA”. ELIZAVETA JUR’EVNA “I CREDENTI, AMANO TUTTI GLI UOMINI PERCHE’ GESU’ HA DETTO: “CIO’ CHE FARETE AD UNO DI LORO, LO FARETE A ME”. NOI COMBATTIAMO SOLTANTO IL MALE E VI COMPATIAMO; INOLTRE, SE FOSSE NECESSARIO, DAREMMO PER VOI LA NOSTRA VITA”. NIJOLE’ SADUNAITE’ “…TRASCORRIAMO IL GIORNO INFONDENDOCI CORAGGIO PER IL MARTIRIO, PREGANDO PER I NOSTRI NEMICI E PER NOI; QUANDO GIUNSE IL MOMENTO DELLA DESIGNAZIONE DELLA VITTIMA C’È IN TUTTI UNA SANTA SERENITÀ E L’ANSIA DI ASCOLTARE IL PROPRIO NOME PER AVANZARE E PORCI NELLE FILE DEGLI ELETTI; ASPETTIAMO IL MOMENTO CON GENEROSA IMPAZIENZA. QUANDO È GIUNTO ABBIAMO VISTO ALCUNI BACIARE LE CORDE CON CUI LO LEGAVANO, ALTRI RIVOLGERE PAROLE DI PERDONO ALLA FOLLA ARMATA; QUANDO SONO SALITI SUL CAMION PER ANDARE AL CIMITERO, LI ABBIAMO SENTITI GRIDARE: VIVA CRISTO RE!” TESTAMENTO DEI MARTIRI DI BARBASTRO “SE MI CAPITASSE UN GIORNO (E POTREBBE ESSERE ANCHE OGGI) DI ESSERE VITTIMA DEL TERRORISMO, MI PIACEREBBE CHE LE MIA COMUNITA’, E TUTTI RICORDASSERO CHE LA MIA VITA ERA DONATA A DIO E ALL’ALGERIA”. FRERE CHRISTIAN “…NON CREDIATE CHE IO MI SCORAGGI, LUNGI DA CIO’; QUESTA PROVA HA FATTO DI ME UN UOMO DA OGNI PUNTO DI VISTA…ALCUNI MESI DI SOFFERENZA MI HANNO FATTO COMPRENDERE IL VERO SENSO DELLA VITA, A PIU’ RIPRESE, NELLE ORE DI SCORAGGIAMENTO, HO POTUTO CONSTATARE QUANTO E’ BUONO AVERE LA FEDE, QUESTA FIDUCIA IN DIO NON MI HA MAI ABBANDONATO”. MARCEL CALLO “OGNI GIORNO PREGAVO, MEDITAVO E CANTAVO INNI: COSI’ FECENDO NON MI RESTAVA UN ATTIMO DI TEMPO LIBERO. QUESTI ESERCIZI SPIRITUALI, RIPETUTI OGNI GIORNO, MI SOSTENNERO NEI LUNGHI ANNI DI CARCERE, MI DIEDERO LA FORZA DI SUPERARE OGNI SOFFERENZA SIA FISICA CHE SPIRITUALE E RESERO SERENO IL MIO CUORE…QUESTI PENSIERI, SENTIMENTI DI GIOIA E PACE HANNO SOSTENUTO 22 INTERMINABILI ANNI DI PRIGIONE”. MONS. DOMENICO DENG YINING “CHE COSA MI SI POTREBBE DIRE PER CONSOLARMI? UMANAMENTE, C’E’ POCO DA CONSOLARSI, MA COLUI CHE CI DA’ LA CROCE SA ANCHE RENDERCI IL PESO DOLCE E LEGGERO”. “FIN D’ORA ACCETTO CON GIOIA LA MORTE CHE DIO MI HA RISERVATO, SOTTOMETTENDOMI PIENAMENTE ALLA SUA SACRA VOLONTA’. PREGO IL SIGNORE CHE VOGLIA ACCETTARE LA MIA VITA E LA MIA MORTE A SUO ONORE E LODE, SECONDO LE INTENZIONI DELLA CHIESA, E AFFINCHE’ IL SIGNORE SIA ACCOLTO DAL SUO POPOLO E IL SUO REGNO VENGA CON GLORIA, PER LA SALVEZZA DELLA GERMANIA E LA PACE DEL MONDO E PER TUTTI I MIEI CARI”. EDITH STEIN