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c:\impresa artigiana\impresa 06
Giovedì 19 Gennaio 2006
Anno III - Numero 2
On line
SPECIALE/INTERNAZIONALIZZAZIONE
In questo numero di “Impresa artigiana on
line” pubblichiamo le notizie
più significative riguardanti le attività di
internazionalizzazione realizzate da
Confartigianato nel 2005. Ricordiamo che
il delegato di Confartigianato
per le materie internazionali è il
VicePresidente GianMaria Rizzi. Maggiori
informazioni si trovano sul sito web:
www.confartigianato.it, cliccando
su “Integrazione Europea e Mercati” che
ospita la sezione ‘Internazionalizzazione’ .
Scenario e strategie
Le importanti esperienze di internazionalizzazione
condotte nell’ultimo anno da Confartigianato, insieme con la riorganizzazione ed il rafforzamento degli
uffici della sede nazionale, testimoniano la volontà di potenziare questo settore in una fase congiunturale particolare, che impone anche alle aziende
più piccole di operare su mercati internazionali per
rimanere competitive. E’ un dato di fatto che le
piccole imprese incontrano maggiori difficoltà nel
mondo globalizzato, caratterizzato dalla crescente influenza dei paesi emergenti sull’economia
mondiale e da difficoltà di adeguamento al nuovo
contesto europeo e internazionale.
Si ritiene infatti fondamentale favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese artigiane
perché l’apertura verso l’estero obbliga ad organizzarsi, a finalizzare meglio l’impiego delle risorse,
a cogliere meglio le opportunità e quindi a diventare più competitive.
In questo scenario sono state definite alcune priorità che si fondano su tre assi principali: la costruzione di politiche di supporto all’internazionalizzazione delle imprese più piccole; la fornitura
alle Associazioni territoriale di strumenti a valore
aggiunto per assistere con maggiore efficacia le
imprese associate e l’internazionalizzazione del
nostro modello associativo per favorire il
partenariato e rafforzare il network all’estero.
Per raggiungere questi obiettivi si è reso necessario caratterizzare la presenza all’estero delle no-
SOMMARIO
Gli eventi realizzati nel 2005
pag. 2
La fiera dell’artigianato
negli Emirati Arabi
pag. 2
L’accordo con l’Agenzia
di Promozione in Tunisia
pag. 3
La partecipazione degli artigiani
alla MEBEL di Mosca
pag. 3
L’iniziativa in Algeria
pag. 4
Il presepe e la tradizione natalizia
italiana a Mosca
pag. 5
Delegazioni straniere in Italia
pag. 6
Attività future
pag. 7
stre imprese in funzione di determinati obiettivi/
settore/paese. Sono state pertanto identificate
delle aree prioritarie dove si focalizzeranno le attività di supporto all’internazionalizzazione: le aree
sono state selezionate sulla base delle esperienze pregresse, delle richieste specifiche del territorio e dei principali indicatori macroeconomici internazionali.
Tali aree sono state così definite: Asia (Emirati Arabi, India e Vietnam), Mediterraneo (Libia, Turchia,
Algeria, Tunisia), Europa dell’Est (Russia,
Slovacchia e Romania), America Latina (Argentina, Panama), Paesi NAFTA (USA,Canada, Messico).
Le attività riguarderanno principalmente alcuni
grandi filoni quali:
- organizzazione di eventi specifici (missioni, seminari, fiere)
- realizzazione di progetti di promozione commerciale per gruppi di imprese, consorzi e filiere
- informazione e aggiornamento sulle opportunità
commerciali e di investimento
- assistenza tecnica alle associazioni per la progettazione
- institution building verso associazioni imprendi-
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toriali straniere in particolare nei settori del credito e della formazione professionale
- accoglienza di delegazioni estere (istituzionali e
di operatori settoriali) in Italia.
Di fondamentale importanza è la interazione tra le
diverse componenti del sistema associativo al fine
di condividere le numerose attività compiute da
tutti i soggetti confederali nelle diverse aree del
mondo.
E’ stato a tal fine strutturato lo scambio delle informazioni attraverso il “lavoro di squadra” in un
gruppo di lavoro tecnico per l’internazionalizzazione in cui sono state coinvolte tutte le componenti del sistema confederale.
Gli eventi realizzati nel 2005
Il 2005 ha visto Confartigianato in prima linea, insieme all’ICE, nell’organizzazione di alcuni eventi promozionali di particolare rilievo per l’artigianato, in particolare la fiera dell’Italian lifestyle negli
Emirati Arabi, la mostra di immagine del complemento di arredo alla Mebel di Mosca e la mostra sui
presepi a Mosca.
Questa serie di eventi testimonia una maggiore attenzione all’artigianato da parte delle Istituzioni pre-
poste alla promotion pubblica. D’altra parte, il ruolo
decisivo delle associazioni di categoria dell’artigianato è stato confermato anche nelle Linee direttrici 2006, emanate dal Ministero delle Attività Produttive, che attribuiscono alle associazioni la
competenza esclusiva di selezionare e aggregare
sul territorio le imprese piccole e artigiane per la
realizzazione di progetti promozionali e di collaborazione industriale all’estero.
La fiera dell’artigianato negli Emirati Arabi
Oltre dodicimila ospiti tra operatori, buyers e visitatori provenienti da 28 paesi asiatici e dell’area
del Golfo Persico. Questi i numeri che hanno
contraddistinto la seconda edizione di Italian Life
style in the Emirates, l’unica fiera esclusivamente italiana negli Emirati Arabi Uniti, organizzata con
l’appoggio di Confartigianato, del Ministero delle
attività produttive e dell’Ice. Molto positivo è stato il bilancio alla chiusura della manifestazione
svoltasi dal 24 al 27 maggio 2005 presso
l’Expocentre Sharjah, dove poco meno di 200
aziende italiane hanno presentato in 2000 metri
quadrati di spazio espositivo, circa il doppio rispetto
alla prima edizione, il meglio della produzione artigiana nei settori dell’oggettistica da regalo, del
complemento di arredo, del contract e dell’agro-alimentare. Oltre 12.500 ospiti tra operatori, buyer e
visitatori provenienti da 28 paesi asiatici hanno visitato la fiera.
La manifestazione è stata accolta molto favorevolmente dalle Autorità locali che hanno auspicato
una presenza permanente delle imprese italiane su
questo mercato. A testimonianza dell’importanza
data all’evento, la partecipazione del Principe di
Sharjah Mohammed Bin Sultan Al Qassimi che ha
inaugurato la fiera accompagnato da una
prestigiosa delegazione di rappresentanti delle
maggiori istituzioni locali.
Secondo il Vicepresidente di Confartigianato
Gianmaria Rizzi “per le nostre imprese del manifatturiero che stanno attraversando notevoli difficoltà, il mercato degli EAU rappresenta uno stru-
mento importante di crescita sia in termini di fatturato, sia come tappa intermedia per raggiungere
i mercati asiatici più lontani, infatti sono spesso
utilizzati come base per le attività di import-export
verso gli altri paesi del Golfo, l’India, il Pakistan, l’Africa orientale e persino la Cina. Italian Lifestyle in the
Emirates rappresenta senz’altro un modello di successo da replicare su altri importanti mercati esteri”.
Una novità di rilievo è stato l’incontro tra la delegazione delle imprenditrici italiane guidata dalla
Presidente di Donne Impresa Confartigianato Rosa
Gentile e le imprenditrici emiratine del Business
woman council di Sharjah. Durante il Convegno,
Rajaa al Gurg, presidentessa del Business woman
council, ha illustrato le difficoltà delle imprese nel
mercato globalizzato e l’importanza della responsabilità sociale. Per Rosa Gentile “la donna
imprenditrice coniuga creatività e capacità di saper
fare e propone un nuovo modo di fare impresa,
basato sull’etica imprenditoriale intesa come valore fondamentale che accompagna la qualità del
prodotto da esportare all’estero. Una delle prime
iniziative da realizzare sarà l’attivazione di un
network per lo scambio di know-how.”
Il contatto era già iniziato l’anno scorso con la firma
di un protocollo di intesa che ha sancito l’avvio di
una collaborazione tra circa 50 imprenditrici italiane e altrettante business woman emiratine. Le
nostre imprese che hanno deciso di raccogliere la
sfida degli Emirati sono aziende piccole che fanno
prodotti di grande qualità e che operano nei settori
dell’artistico, oreficieria, estetica, lavorazione del
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vetro e della pietra, mobili, complemento di arredo
e agroalimentare. Per citare alcuni esempi, le
aziende del distretto della sedia di Udine
Scaravetti, Silsa e Mattiazzi, che hanno intrapreso ottimi contatti con le grandi catene alberghiere,
e ancora Ceramica Pezzetta, Creazioni Gianna
Liani, Giochi di Luce, De Martin Piero, Ferri Margherita, il Cherubino, fratelli Iaconcig, Bucovaz
Aldo, Diva System, il Boschetto, Metal B, Pop
Arredamenti Silvio Bessone e Giuliano serramenti
Tutte le imprese partecipanti hanno espresso un
alto apprezzamento sia per l’organizzazione complessiva dell’evento che per i risultati ottenuti in
termini di contatti con gli operatori di settore di tutta
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l’area del Golfo.
La delegazione di Confartigianato presente a
Sharjah era composta dal Vicepresidente Gian
Maria Rizzi, da Ernesto Testa, componente della
Giunta Esecutiva di Confartigianato e Presidente
di Confexport, da Rosa Gentile, Presidente di
Donne Impresa Confartigianato, da Annamaria
Piccione Vicepresidente di Donne Impresa con
delega all’internazionalizzazione, da Gabriella
Degano Responsabile internazionalizzazione della sede nazionale di Confartigianato, da Raffaella
Salomoni del Comitato Donne Impresa, da Laura
Simoncini responsabile Ufficio estero della Federazione di Confartigianato Toscana.
L’accordo con l’Agenzia di Promozione in Tunisia
Nell’ambito delle relazioni con l’area del Mediterraneo, a luglio 2005 Confartigianato ha siglato un
accordo con l’APREIME (Agence pour la
Promotion des Relations Economiques ItaloTunisiennes & Europeéennes) con sede a Tunisi.
L’APREIME è un’Agenzia finalizzata ad assistere
gli investitori italiani in Tunisia e nel Mediterraneo
fungendo da punto di riferimento per istituzioni
pubbliche e private italiane.
L’accordo con l’agenzia tunisina ha infatti lo scopo di offrire al Sistema Confartigianato un valido
supporto istituzionale in questo Paese per la realizzazione di iniziative promozionali, commerciali
e di investimento in tutta l’Area Mediterranea.
La partecipazione degli artigiani
alla MEBEL di Mosca
La 16ma edizione della Mebel, il maggior evento
fieristico nella Federazione Russa dedicato al settore dell’arredamento, si è tenuta a novembre 2005
a Mosca, presso il Centro Fieristico Expocentr, su
uno spazio espositivo complessivo di circa 46.000
mq. alla presenza di oltre 1.300 espositori, provenienti da 53 paesi.
L’Italia partecipa alla Mebel fin dal 1995 e per l’edizione 2005, l’Ice con la collaborazione di
Confartigianato, Cna, Federlegno-Arredo, Smi-Ati
(Federazione imprese tessili e Moda italiane), ha
organizzato e coordinato la presenza delle aziende italiane. Per la prima volta quest’anno è stato
presentato al mercato russo l’artigianato di qualità alla presenza delle associazioni artigiane italiane, Confartigianato in testa.
L’artigianato vi ha partecipato con 1000 mq di
spazio espositivo e una mostra di immagine “Le
stanze delle meraviglie” progettata e realizzata da ARTEX - organismo specializzato nel settore dell’artigianato artistico - con il sostegno finanziario del Ministero delle Attività Produttive, dell’ICE e della Regione Toscana. Le centinaia di
pezzi unici , presenti in mostra, realizzati da imprese artigiane specializzate nei diversi settori del
complemento d’arredo, descrivono ambienti ricchi
di atmosfera, espressioni diverse del vivere e della
cultura dell’abitare: in una parola l’Italian style dell’arredamento. L’obiettivo finale era presentare al
mercato russo le produzioni artigiane tradizionali
del mobile e arredo, valorizzando la grande qualità
dell’artigianato italiano, sia esso ad alto contenuto innovativo, sia di tipo tradizionale e fatto a mano.
Il mercato russo del mobile evidenzia, contrariamente alle tendenze degli altri paesi, una crescita
costante in questo settore. Tale crescita è determinata non solo dall’aumentato reddito disponibile dei consumatori russi, ma anche dal costante
affinamento dei gusti nel modo di vivere e in particolare per l’arredamento. Il mobile italiano,non
solo quello industriale ma anche l’artigianato di
qualità, è riuscito di recente a conquistare quote
di mercato sempre più consistenti. Solo nel 2004
la filiera legno-arredamento italiana ha esportato
prodotti per oltre 543 milioni di euro con una crescita del 26,2% rispetto al 2003. I mobili rappresentano oltre l’80% delle esportazioni e hanno raggiunto nel 2004 un valore di oltre 431 milioni di euro,
facendo diventare la Russia, con circa il 5% del
totale dell’export italiano di mobili, il quinto paese
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cliente. Principalmente vengono esportati sul
mercato russo mobili per soggiorni e sale da pranzo, parti di mobili, mobili per cucina, camere e
soggiorni, e la reputazione positiva di questi prodotti ha favorevolmente condizionato anche gli altri
comparti dell’arredamento italiano. I dati restano
positivi anche nel primo semestre del 2005. Le
esportazioni di mobili sono infatti aumentate del
21,9% per un totale di 224,22 milioni di euro,
mentre in volume l’aumento si è attestato al 5,9%.
Questi aumenti sono da mettere in relazione alla
crescita del reddito reale delle famiglie: nei primi
sette mesi del 2005, infatti, é cresciuto del 9,8%
dopo tassi di incremento del 13,7% e dell’8,7% nel
biennio 2003-2004. Le previsioni per il 2006 sono
orientate alla continuazione di questo trend.
Tra le imprese artigiane partecipanti alla fiera alcune aziende produttrici di sedie di Manzano, oltre ad alcune aziende produttrici di mobili classici
e in ferro battuto.
La delegazione di Confartigianato presente a Mosca era
composta dal Vicepresidente Gian Maria Rizzi e da
Gabriella Degano Responsabile internazionalizzazione
della sede nazionale di Confartigianato.
L’iniziativa in Algeria
Dal 5 al 7 dicembre 2005 si è svolto ad Algeri un
evento sulla ”Mise a niveau de l’artisanat en
Algerie” organizzato dall’IPI e dal Ministero della
PMI e dell’Artigianato e dalla Camera Nazionale
dell’Artigianato e dei Mestieri algerini, in collaborazione con Confartigianato per promuovere il
partenariato italo-algerino nel settore dell’Artigianato.
Nel corso delle tre giornate di lavoro, si sono svolti
dei seminari settoriali su ceramica, cuoio e calzature, gioielleria e vetro artistico.
Gli artigiani algerini provenienti da diverse regioni
del Paese hanno assistito alle presentazioni degli
esperti artigiani italiani: Luciano Bigazzi (Presidente Federazione Nazionale Confartigianato Attività
Artistiche e Culturali), Claudio Zanetti (Presidente
Associazione nazionale ceramisti), Mario Cicconi
(Vicepresidente nazionale Confartigianato Pelletteria) e Michel Patrin (artigiano esperto nella lavorazione del vetro) affiancati da alcuni funzionari
della sede nazionale e delle associazioni territoriali,
in particolare: Amleto Impaloni (Responsabile relazioni esterne e servizi innovativi Associazione di
Novara e Verbano) e Flavio Cumer (responsabile
ufficio affari comunitari Associazione di Udine),
I seminari sono stati preceduti da una conferenza
di presentazione dell’evento aperta dagli interventi del nostro Ministro per le Attività Produttive
Claudio Scajola e dal Ministro della PMI e dell’Artigianato per l’Algeria Mustapha Benbada, i quali
erano impegnati parallelamente al tavolo dei lavori della Commissione Mista Italo-Algerina.
Obiettivo di tale evento è stata la definizione di progetti di “mise à niveau” delle filiere dei quattro
comparti dell’artigianato selezionati, anche attraverso programmi di formazione ed assistenza tecnica alle imprese algerine, finanziati dal Ministero
delle PMI algerino e da altri organismi internazionali.
Ciascuno dei partecipanti al seminario aveva il com-
pito di presentare i quattro comparti italiani, la loro
organizzazione e incidenza sulla bilancia commerciale, le figure professionali impiegate, i macchinari, le fasi e le tecniche di lavorazione utilizzate.
Dall’analisi dei quattro settori artigiani algerini è
emersa innanzitutto l’assenza di imprese artigiane strutturate sul modello delle nostre PMI: l’artigiano algerino lavora individualmente all’interno
della propria abitazione seguendo tutte le fasi della
produzione, dalla lavorazione delle materie prime
fino alla vendita finale.
La produzione viene realizzata a mano senza l’applicazione di tecnologie innovative, mentre la distribuzione, destinata quasi esclusivamente al
mercato locale/turistico, avviene tramite ateliers
o è curata direttamente dall’artigiano, il quale
mostra una scarsa volontà di specializzarsi e di
concepire la produzione in filiera oltre che una
scarsa conoscenza dei gusti che orientano all’acquisto il consumatore europeo.
Punti di debolezza si ravvisano nel sistema di
tassazione, definito come eccessivamente oneroso (un esempio tra i più significativi che ci è stato
segnalato riguarda gli elevati costi di registrazione del marchio) e nelle difficoltà di accesso al
credito per l’eccessiva gravosità delle garanzie
richieste.
Alla luce di queste prime considerazioni spesso
simili riscontrate in tutti i settori, sono emersi dal
gruppo di seminaristi alcuni elementi che se applicati, potrebbero determinare una riqualificazione
dei quattro settori dell’artigianato algerino:
necessità di fornire macchinari specifici che
non “snaturerebbe” - come da alcuni temuto- il carattere artigiano della loro produzione, ma assicurerebbe l’incremento di quest’ultima innanzitutto per meglio rispondere
alla domanda locale. E’ bene sottolineare
che, l’esigenza condivisa dell’introduzione di
macchinari non favorirà da sola lo sviluppo
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del settore se non sarà accompagnata da una
maggiore facilitazione nell’approvvigionamento delle materie prime;
creazione di consorzi o cooperative, mediante i quali sviluppare progetti innovativi per
raggiungere le conoscenze e competenze
utili a sviluppare il business ed a perseguire
obiettivi comuni di profitto, condividendone
i costi ed i rischi;
innovazione della produzione sia nel design
che nella qualità alle esigenze del mercato
europeo ed internazionale, continuamente
orientato alla ricerca di prodotti sempre più
di qualità estetica e formale;
necessità di un’adeguata attività di formazione culturale, tecnica e professionale soprattutto dei giovani, da realizzare anche con
l’ausilio di nostri tecnici esperti e che continui tuttavia a salvaguardare e valorizzare
la tradizione artistica che ne contraddistingue unicamente la produzione;
creazione di appositi centri-servizi specifici
per settore attivi soprattutto nell’attività di
marketing per aumentare la conoscenza dei
loro prodotti all’estero, favorendone pertanto la commercializzazione anche al di fuori
dei confini nazionali.
Ottemperando agli obiettivi che si è inteso perseguire con tale evento, parte del lavoro svolto durante i seminari è stato dedicato alla presentazione di Confartigianato, alla descrizione dell’organizzazione a livello nazionale, regionale, provinciale
unitamente ai vantaggi dell’associazionismo: dal-
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l’informazione, alla rappresentanza degli interessi generali nel rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni, ai molteplici servizi erogati
da tutte le Associazioni territoriali alle imprese
aderenti: servizi amministrativi, contrattuali, assicurativi e di patronato fino al sistema dei consorzi
costituiti per l’accesso al mercato energetico e di
quello dei Confidi, mediante i quali le nostre imprese godono di un maggior potere negoziale e di
meccanismi di mutua garanzia nel rapporto con il
sistema delle istituzioni bancarie e finanziarie.
L’artigianato algerino risente infatti dell’assenza di
associazioni rappresentative di tutti i settori, la cui
costituzione è stata pertanto da parte italiana fortemente caldeggiata, mentre è stata positivamente valutata la recente nascita della Confederazione Nazionale degli Artigiani Algerini (CNAAL) promossa per iniziativa del Ministero della PMI e dell’Artigianato per l’Algeria, la quale nelle parole del
Ministro Mustapha Benbada “non si configura come
un sindacato, bensì come un raggruppamento di
associazioni professionali dei mestieri, il cui scopo è la tutela degli interessi morali e materiali degli
artigiani, la protezione della produzione nazionale
e il superamento di metodi desueti di produzione”.
La costituzione di associazioni di categoria che
possano tutte confluire nella CNAAL e la
valorizzazione di quelle già esistenti sarà fondamentale per dare forza a tale organizzazione
affinchè questa possa garantire e tutelare gli interessi di tutti i soggetti rappresentati, ponendosi
quindi come interlocutore affidabile degli organi
istituzionali del Paese.
Il presepe e la tradizione natalizia italiana a Mosca
Un’ampia panoramica del presepe italiano dalle origini ai nostri giorni è stata presentata a Mosca nella
Cattedrale di Cristo Salvatore, luogo tra i più significativi per la cultura ortodossa, in una mostra
ospitata dall’8 dicembre 2005 al 1° febbraio 2006.
L’iniziativa, che rientra nel programma straordinario del Made in Italy del Ministero delle attività
produttive, è stata realizzata dalla Fondazione
internazionale Accademia Arco in collaborazione
con Confartigianato.
La mostra oltre ad esaltare simbolicamente il dialogo
interreligioso, abbracciando temporalmente il periodo
natalizio cristiano ed ortodosso, si presenta come
occasione per elevare l’immagine dell’Italia facendo
conoscere al pubblico internazionale l’alto valore
artistico ed economico del nostro artigianato.
Alla cerimonia inaugurale, che si è tenuta a Mosca
l’8 dicembre u.s. alla presenza del Patriarca russo Alessio II, del Nunzio Apostolico italiano Anto-
nio Pennini e del Ministro Scajola sono intervenuti
il Presidente Guerrini e il Segretario Generale
Cesare Fumagalli che hanno donato al Patriarca un
presepe appositamente realizzato dall’artigiano
leccese Antonio De Tommasi. La delegazione di
Confartigianato era inoltre composta da Gabriella
Degano Responsabile Internazionalizzazione e da
Kathryn Batchelor.
La Mostra vuole innanzitutto sottolineare come
nella tradizione presepiale si sia incarnata una vera
e propria poetica del presepe. Così la Sicilia mostra il tratto tipico della sua cultura, la Calabria e
la Basilicata raccontano nei propri presepi le vicende di una storia fatta di povertà, ma mai di rassegnazione. E la Puglia celebra nel presepe un’arte
prevalentemente barocca. In questa paronamica
traspare, inoltre, l’elevato valore artistico dei presepi storici, la continuità con quelle tradizioni
popolari che rivivono ancora oggi nell’artigianato
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locale”. Ci sono presepi storici e recenti, rappresentativi delle varie scuole italiane locali, realizzati con le tecniche più differenti: statuette create
tra il XVII e il XX secolo in legno, in terracotta, in
creta. Una delle peculiarità dell’esposizione è il
risalto dato anche alla diversificazione delle tecniche e dei materiali utilizzati nelle varie scuole:
presepi in cartapesta decorata a mano, in ferro,
legno, pietra, gesso, terracotta e sughero.
La Mostra si pone, inoltre, come obiettivo quello di
illustrare e far conoscere la tradizione del Natale
in Italia intesa come l’arte di addobbare ed
imbandire la tavola natalizia, dal Nord al Sud della
penisola, con le sue peculiarità e ricchezze,
dall’oggettistica, alla posateria sino ai prodotti
enogastronomici. È per questo che nell’ultima sala
dell’esposizione, dedicata agli alimenti tipici della
tradizione del Natale, Confartigianato ha imbandito
una tavola piena di prodotti dolciari artigiani tipici
di quasi tutte le regioni italiane: dalla Sicilia i
Peccatucci di Mamma Andrea e Ganci & Figli con
la “pasta di mandorle”; dalla Sardegna l’Antica
Fabbrica Nuorese con il “dolce di miele e bucce
d’arancio”; dalla Calabria la BBC dolciaria con la
“frutta secca ricoperta di cioccolata”; dalla
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Campania Borrillo Innocenzo, Dolciario Serio, La
Provenzale con i “torroncini” e “croccanti”; dalle
Marche il Panificio Montanari con il “panettone di
frutta secca”; dalla Toscana i Biscottifici Mattei,
Desio e Forno Steno con i “cantuccini” e “biscotti
alle mandorle”; dall’Abbruzzo il Pan dell’Orso;
dalla Liguria la Pasticceria Gemmi, la Baldassini
dolciaria, il Laboratorio Besio e la Santamaria & Co
con il “ciambellone”, la “spungata” , gli “amaretti”
e le “gelatine di frutta”; dal Veneto la Fraccaro
Spumadoro con le “focacce dolci”; dal Friuli Venezia Giulia la Vogrig con la “gubana”; dal Piemonte
le Delizie di Silvio Bessone con i “gianduiotti”; dalla
Lombardia la Pasticceria Bennati con la
“sbrisolona”.
Per l’arredo sono stati esposti i calici in cristallo
della Creart di Firenze, la posateria della Rivadossi
di Brescia, i candelabri e i vassoi in Sheffield della
Franco Lapini di Firenze, le ceramiche di Albisola
della Fabbrica Casa Museo di Giuseppe Mazzotti
di Savona e i candelieri in bronzo e centrotavola in
cristallo della Metalbi di Pistoia.
La mostra sta riscontrando un tale successo di pubblico che il Museo che la ospita ha chiesto che rimanga aperta fino al 28 febbraio 2006.
Delegazioni straniere in Italia
L’accoglienza di delegazioni istituzionali ed imprenditoriali estere rappresenta un’attività di fondamentale importanza per il rafforzamento della
rete di interlocutori esteri.
Nel corso del 2005 particolare rilievo hanno avuto
le visite della delegazione turca e della delegazione libica.
A maggio 2005 l’incontro con l’Associazione turca TESK aveva lo scopo di individuare opportunità di collaborazione tra le due associazioni in
ambito UEAPME e sviluppare progetti di assistenza tecnica su l’”Acquis Communitaire”, in particolare in vista della futura entrata della Turchia nella
UE.
Per la TESK erano presenti: il Vice-presidente Erol
Korkut Vice-Presidente e il Responsabile del settore Europa e internazionale Mustafa Bektas,
mentre per Confartigianato: il Segretario Generale
Cesare Fumagalli, il Vicepresidente Tullio Uez, il
Direttore Integrazione Europea e mercati Andrea
Benassi, la Responsabile internazionalizzazione
Gabriella Degano e Katheryn Batchelor.
La TESK è la più grande associazione imprenditoriale turca con i suoi 4 milioni di associati, 3506
Camere organizzate per i diversi mestieri, 82 federazioni di camere in ogni provincia. TESK è membro UEAPME e coopera con altre organizzazioni
europee in svariati programmi europei.
Al termine dell’incontro sono stati fissati due punti sui quali verterà la cooperazione futura tra le due
Confederazioni: implementazione di progetti con
fondi EU finalizzati all’assistenza tecnica e scambi
di esperienze e migliori pratiche attraverso la realizzazione di missioni di operatori turchi in Italia
presso le nostre associazioni territoriali.
Dal 19 al 23 dicembre si è svolta la missione in Italia
di una delegazione libica composta da alcuni rappresentanti dell’Associazione libica “General
Traditional Industry, Sewing and Embroidery
Syndacate in the Great Jamahiriya” partner del
progetto Libiatech realizzato da Confartigianato con
il contributo del Ministero degli Affari Esteri. Ricordiamo che il progetto, conclusosi nel 2004, era
finalizzato alla creazione e allo sviluppo della piccola impresa in Libia, attraverso l’affiancamento
“business to business” delle imprese libiche da
parte di esperti artigiani italiani e la realizzazione
di corsi di formazione e riqualificazione professionale dei piccoli imprenditori libici nei settori della
pelletteria, tessile/abbigliamento e ceramica.
La “General Traditional Industry, Sewing and
Embroidery Syndacate in the Great Jamahiriya” è
un’associazione privata con sede a Tripoli. Le attività principali consistono nell’erogazione di ser-
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vizi alle imprese associate del settore tessile e
pelletteria, stoccaggio di materiali e attività istituzionale .
Il programma della missione prevedeva degli incontri tecnici con i vertici di Confartigianato, un incontro focus sulla Libia presso l’IPI allo scopo di illustrare il sistema industriale italiano con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e al
modello di sviluppo distrettuale tessile e una visita al centro tessile di Sora. La missione a Sora è
stata organizzata dall’Associazione Artigiani di
Frosinone e ha visto la partecipazione del Presidente Augusto Cestra, del Segretario Generale
Donato Alfieri e della Responsabile per
l’Internazionalizzazione di Confartigianato Gabriella Degano. In tale occasione sono state visitate
alcune aziende del distretto che operano nel settore e gravitano intorno al centro servizi.
L’interesse dei libici è costituire un centro servizi
a Tripoli per il settore tessile e pelletteria sul
modello di Sora. A tal fine è stata programmata una
missione in Libia del Presidente dell’associazione
degli artigiani di Frosinone, dell’assessore alle
attività produttive di Sora e del direttore del Centro
servizi per una collaborazione finalizzata sia a
fornire assistenza tecnica alla controparte libica,
sia a individuare opportunità di business per le
imprese artigiane della provincia di Frosinone.
Attività future
Nel 2006 Confartigianato intende perseguire l’impegno di promuovere l’internazionalizzazione delle imprese artigiane attraverso una presenza sempre più forte ai tavoli istituzionali per favorire la costruzione di politiche mirate all’artigianato e la
realizzazione di iniziative promozionali di impatto
per il nostro comparto.
Inoltre la scarsità delle risorse statali attribuite al
commercio estero rende cogente operare con ef ficacia per coordinare e ottimizzare l’uso delle risorse
nell’attuazione dei programmi promozionali.
Attualmente sono all’esame una serie di iniziative
volte alla penetrazione dei mercati considerati
prioritari, in particolare: missioni imprenditoriali nel
Bacino del Mediterraneo e Sud-America, eventi
fieristici dedicati all’artigianato negli Emirati Arabi e in Russia, workshop con operatori esteri in
Italia.
Tra gli eventi già in programma si segnala la III Edizione dell’Italian Lifestyle in the Emirates che si
terrà a Sharjah dal 23 al 26 maggio prossimi. Si
tratta dell’unico evento espositivo negli Emirati
Arabi Uniti dedicato esclusivamente alle imprese
italiane del sistema casa, articolo da regalo e agroalimentare di qualità. Anche quest’anno, a testimonianza del successo delle passate iniziative,
l’ICE ha inserito l’evento nel Programma Promozionale dell’Istituto che co-finanzierà la partecipazione delle imprese italiane che operano nei suddetti settori. Per una migliore promozione e divulgazione della fiera, delle caratteristiche del mercato locale e delle sue opportunità commerciali, è
previsto un programma di seminari che si svolgeranno nel mese di febbraio/marzo a Milano, Verona, Firenze e Palermo alla presenza di esperti
settoriali degli Emirati Arabi.
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