Caritas Italiana
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Caritas Italiana IRAN: Piano globale Progetti 2009-2010 (Aggiornamento marzo 2010) Sono trascorsi 6 anni dal terribile terremoto che colpì la città di Bam il 26 dicembre 2003, distruggendo buona parte della città e causando oltre 30.000 vittime. Lo sforzo congiunto delle autorità civile e delle numerose ONG è stato notevole, ma l’ampiezza delle distruzioni fu tale che le fasi di ricostruzione e riabilitazione non sono ancora terminate. Caritas Italiana in Iran - questo è il nome con cui lo staff iraniano è autorizzato ad operare nel Paese - ha sostenuto la popolazione di Bam nelle varie fasi dell’emergenza, della ricostruzione e della riabilitazione e continua ad aiutarla continuando a realizzare progetti in diversi ambiti. Lo staff è intervenuto con progetti di emergenza anche in altri terremoti che hanno colpito il paese negli anni successivi, fortunatamente con minori danni (Zarand, Lorestan, Qeshm). Il contributo delle autorità iraniane e della locale protezione civile ha dato ottimi risultati a beneficio della popolazione ed è stato pubblicamente riconosciuto con il conferimento della cittadinanza onoraria di Bam alle due donne iraniane responsabili della gestione dei progetti, Laurence Banapour e Christine Vishnesky. Nell’anno 2009-2010 i progetti che Caritas Italiana in Iran sta realizzando sono i seguenti: 1. Progetto “Costruzione case per pazienti paraplegici” Il budget per il 2009-2010 è di 328.580 euro. (Caritas Italiana ha contribuito con una somma di 100.000 euro). 2. Progetto “Riabilitazione professionale pazienti paraplegici” Il budget per il 2009-2010 è di 23.600 euro. 3. Progetto “assistenza sanitaria pazienti paraplegici” Il budget per il 2009-2010 è di 35.500 euro. (Caritas Italiana ha contribuito con una somma di 25.000 euro). 4. Progetto “Riabilitazione professionale per categorie vulnerabili” Il budget per il 2009-2010 è di 99.500 euro. 5. Progetto “Costruzione scuola in area rurale” Il budget per il 2009-2010 è di 129.336 euro. (Caritas Italiana ha contribuito con una somma di 46.336 euro). 6. Costruzione “Centro sanitario in area rurale” Il budget per il 2009-2010 è di 41.400 euro. 7. Progetto “Completamento case per donne capo-famiglia” Il budget per il 2009-2010 è di 57.000 euro. (Caritas Italiana ha contribuito con una somma di 25.000 euro). 8. Progetto “Assistenza ai poveri” Il budget per il 2009-2010 è di 30.000 euro. 9. Progetto “Disaster Management Centre di Kerman” Il budget per il 2009-2010 è di 519.728 euro. (Caritas Italiana ha contribuito con una somma di 100.000 euro). Breve descrizione degli interventi 1. Costruzione case per pazienti paraplegici Tra le persone sopravissute, ma rimaste ferite dai crolli causati dal terremoto, oltre 200 hanno subito lesioni alla colonna vertebrale rimanendo paraplegici, paralizzati dalla vita in giù. Caritas Italiana in Iran, presente a Bam sin dai primi giorni dopo il terremoto, ha potuto rilevare i bisogni di queste persone e delle loro famiglie sin dalle prime fasi delle attività di emergenza; è emerso chiaramente quanto era imbarazzante e difficile per questi pazienti vivere sotto le tende o nei containers a causa della loro condizione fisica. Per rispondere a questo problema Caritas Italiana in Iran ha intrapreso il progetto di costruzione di piccole abitazioni adatte ai pazienti paraplegici, con assenza di barriere architettoniche e bagni agibili. Sono state selezionate le persone che, non avendo altri aiuti, sarebbero rimaste abbandonate a loro stesse. Molti fra questi sono i giovani e le persone adulte rimaste senza lavoro a causa della disabilità. Alla fine di dicembre 2009 erano state già costruite e consegnate ai beneficiari 76 case. E’ in corso la costruzione di altre 15 case. Tenendo conto delle significative variazioni del tasso di cambio, il costo medio previsto per la costruzione di una casa è di circa 27.000 euro. 2. Riabilitazione professionale pazienti paraplegici Il modo migliore per incoraggiare i pazienti paraplegici a ritrovare un ruolo nella società, allontanare il pericolo della solitudine e dell’auto compassione che li può condurre alla depressione, è quello di aiutarli ad avviare un’attività economicamente produttiva.. L’indipendenza finanziaria li aiuterà ad acquistare auto stima e a rimuovere l’idea erronea che alcuni di loro hanno sviluppato di “non essere in grado di fare qualcosa”. I seminari di formazione, in particolare le sessioni con gli psico-terapeuti, e le visite degli assistenti sociali Caritas, hanno aiutato molti pazienti a rendersi conto che possono e devono rimanere attivi e riconquistare l’indipendenza finanziaria. L’intervento si integra con la ricerca e il finanziamento di varie attività compatibili con la disabilità (piccoli negozi, attività artigianali, tassisti) e ha portato una vera trasformazione nella vita di queste persone. Si lascia così il cammino distruttivo dell’inattività, del deterioramento del corpo e della mente e si intraprendono la strada di una vita normale. Il progetto, che ha interessato finora un centinaio di persone che si sono organizzate in una loro propria organizzazione, sta avendo un notevole successo, anche fra il resto della popolazione. 3. Assistenza sanitaria pazienti paraplegici La mancanza di mobilità e di conseguenza il formarsi di piaghe da decubito e di altri gravi problemi sanitari sono un’altra conseguenza che i paraplegici devono affrontare. Le piaghe da decubito sono un problema serio; richiedono un aiuto continuo e costante. Alcuni pazienti hanno anche altre complicazioni, come problemi renali o la necessità di interventi per adattare gli apparecchi ortopedici che in alcuni casi è stato necessario applicare agli arti. L’intervento comprende: cure mediche, distribuzione di attrezzature specifiche per disabili, il pagamento di spese mediche e ospedaliere, fisioterapia, corsi di formazione per le cure periodiche. Alcuni pazienti paraplegici molto disagiati necessitano di un aiuto straordinario, specialmente chi ha bambini piccoli, o famiglie numerose, o altri problemi di salute. Una volta al mese, o più spesso, a seconda delle necessità, la Caritas distribuisce un pacco con generi alimentari e materiale igienico. Durante i corsi di formazione, tenuti da medici e infermieri, i pazienti paraplegici imparano a prevenire e curare le piaghe da decubito e altri problemi di salute. Gli psico- terapeuti poi li aiutano ad affrontare i problemi della vita e cercare di fargli vivere una vita più produttiva sotto tutti gli aspetti. Il risultato che si sta ottenendo è un crescente numero di pazienti che supera le fasi depressive e si sente incoraggiato ad essere più attivo, impegnarsi in una professione, fare sport e persino sposarsi e avere figli. Inoltre si è formato col tempo una vasta catena di volontari che rendono servizio a queste persone. Non mancano esempi di autoriduzione degli onorari richiesti dai medici e dal personale sanitario coinvolto. 4. Riabilitazione professionale per altre categorie vulnerabili Il terremoto ha distrutto molti negozi, officine, piccole imprese. Le persone che gestivano queste attività improvvisamente si sono trovate senza alcuna fonte di reddito per vivere. Caritas Italiana in Iran, su richiesta dell’Organizzazione per il Commercio di Bam, ha avviato questo progetto nel 2004 ed è ancora in corso. L’obiettivo è ridare ad agricoltori e a piccoli artigiani la possibilità di riprendere le attività danneggiate in vario modo dal sisma. Finora sono state aiutate 175 persone e, nell’anno in corso ne beneficieranno 40 nuovi casi. Le autorità locali sono molto soddisfatte di questo progetto e invitano a continuarlo perché aiuta le persone ad auto sostenersi e a non dipendere dall’aiuto esterno. I beneficiari sono molto grati, ed esprimono sempre la loro riconoscenza raccontando come la loro vita sia cambiata. L’aiuto offerto varia dall’acquisto di una macchina da cucire per una vedova che deve mantenere la famiglia all’attrezzatura per permettere il riavvio di una piccola officina meccanica, a un forno per il pane, ecc. Gli assistenti sociali della Caritas individuano i casi più bisognosi e li inseriscono nel programma, mentre continuano a monitorare i beneficiari che hanno già usufruito dell’aiuto per assicurarsi che progrediscono. 5. Costruzione scuola in area rurale Nei villaggi circostanti a Bam la popolazione vive in una situazione di generale povertà. Diversi anni di siccità hanno danneggiato la loro produzione agricola e le autorità locali spesso chiedono alla Caritas di estendere le attività di riabilitazione anche a queste aree rurali. Il terremoto ha causato anche in questi villaggi distruzioni anche, se con minori danni, essendo le case costruite con mattoni di fango. Uno degli interventi più impegnativi della Caritas è la costruzione di piccole scuole elementari. In molti casi le scuole esistenti, anche se non colpite dal terremoto, sono delle strutture fatiscenti non adatte e insicure per i bambini. Finora è stata costruita , ed è già in funzione, una scuola; un’altra è in costruzione nel villaggio di Bagherieh. Questo villaggio dista 55 km da Bam e conta una popolazione di 1.000 persone. I beneficiari diretti di questa scuola in costruzione sono i 100 bambini che attualmente frequentano i corsi scolastici in vecchie baracche. Le autorità locali garantiscono l’arredo e gli stipendi degli insegnanti. 6. Costruzione centro sanitario in area rurale Il progetto nasce da una richiesta delle autorità locali, poiché la costruzione di centri sanitari in zone dove non esistono servizi sanitari è prioritaria per garantire l’assistenza di primo intervento alle persone che abitano lontano dalle strutture della città. Si tratta di villaggi isolati, situati in zone desertiche e abitati da popolazione seminomade. I centri sanitari rurali sono semplici costruzioni per i servizi sanitari di base come: vaccini, cura della mamma e del bambino e pronto soccorso. La Caritas si impegna a costruire un centro sanitario rurale. Le spese di funzionamento, la formazione del personale sanitario e gli stipendi sono assicurati dal governo locale. 7. Completamento Case per Donne Capo-famiglia I beneficiari di questo progetto sono donne, capo-famiglia, rimaste vedove per varie ragioni, la prima delle quale è perché i loro mariti sono morti a causa del terremoto. Hanno iniziato a ricostruire la propria casa con i prestiti e le donazioni che il governo aveva messo a disposizione, ma hanno finito i fondi e non possono ultimare i lavori previsti. I casi più vulnerabili, – che ammontano a 46 – sono stati scelti tra 170 altri progetti di costruzione. Si calcola di poter portare a compimento la riparazione di 10 case nel prossimo anno. Alcune di queste donne hanno veramente bisogno di assistenza e lo staff ha individuato i casi più urgenti includendo alcune donne anche nel Riabilitazione Professionale. Altri casi, particolarmente gravi, sono attraverso un nostro progetto collaterale chiamato “Carità discreta”, ma numerose le vedove in disperato bisogno di aiuto. della Caritas progetto di stati aiutati sono ancora 8. Assistenza ai poveri (“Discreet charity”) Il progetto si propone di affrontare i casi di povertà più urgenti. Questa attività, iniziata sin dai primi giorni dopo il terremoto, è sempre continuata ed è persino in espansione. E’ un progetto che copre un’ampia e varia gamma di persone svantaggiate per le più svariate necessità. Comprende il pagamento di spese per cure mediche e ospedalizzazione, acquisto di beni di prima necessità come cibo, vestiti, scarpe, stufe, ecc., pagamento di spese scolastiche a studenti senza risorse, aiuti ai bambini rimasti orfani, ecc. Il progetto, iniziato a Bam, negli ultimi si è esteso anche ad alcuni casi nelle città di Teheran e Urmieh. 9. Disaster Management Centre (Centro Gestione Crisi) di Kerman La creazione di un “Centro di Gestione Crisi” nella regione di Kerman, dove è situata la città di Bam, è considerata dalla Caritas il risultato positivo di una lezione imparata dalle esperienze fatte nel Paese, in particolare nella provincia di Kerman che include le città di Bam e Zarand. Il centro comprende una pluralità di servizi, un grande magazzino per il materiale di pronto soccorso, locali per incontri di formazione e preparazione alla gestione dei disastri per tutta la popolazione della regione. Sono previsti inoltre corsi di formazione specialistici per ingegneri, operatori, bambini e adulti. Il centro realizza già e distribuisce opuscoli da utilizzare durante le informazioni pubbliche sulle norme da adottare in caso di emergenza. E’ prevista anche la pubblicazione di testi a livello universitario.