Una sequenza d`effetto: il trucco c`è, ma non si vede

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Una sequenza d`effetto: il trucco c`è, ma non si vede
ACTIONPHOTO
dopo lo scatto
Una sequenza d’effetto:
il trucco c’è,
ma non si vede
Questa immagine è sfrutto di una serie di scatti eseguiti in sequenza, e poi montati
insieme: richiede molta attenzione, ma il risultato è certamente spettacolare.
Per questa immagine ho raccontato il
backstage dello scatto nel fascicolo di dicembre, ma oltre alla fase di ripresa è stato
necessario un attento lavoro a computer.
Ora, con la collaborazione di Massimo
Pinciroli, vi spiego come ho montato la sequenza.Comesoftwareabbiamousatoun
programmapratico,intuitivoesoprattutto
poco costoso in confronto ad altri molto
blasonati, OnOne Perfect Photo Suite 6;
non solo, per realizzare il montaggio della
vostra sequenza potete anche utilizzare il
solo OnOne Perfect Layers 2
Come organizzarsi e cosa serve
Primadiiniziarequestaelaborazionedobbiamo organizzare le cartelle con i file ori116 TUTTI FOTOGRAFI
ginali. Personalmente archivio tutto su un
hard-disk esterno, dove ogni lavoro è organizzatoinbaseadeterminatecategoriee
sottocategorie;nonutilizzoprogrammiper
la ricerca dei file in base a parole chiave o
cosedelgenereperchèhotroppomateriale da archiviare ogni giorno e non riuscirei
mai a fare queste operazioni da “archivio
photo stock”! Il mio metodo è molto intuitivo e rispecchia il mio modo di pensare,
tuttavia ognuno ha le sue necessità per cui
vi suggerisco di “perdere” un po’ di tempo a pensare come organizzare le vostre
foto, prima di affidarvi a software pensati
da qualcun altro. In questo caso ho creato
unacartellachiamandolaVibrab_Action_
2011, e all’interno di essa altre tre cartelle:
Originali, Vibram_Action_2011_H (per i
file in alta risoluzione) e Vibram_Action_
2011_L (per i file in bassa risoluzione).
All’interno di Originali ho scaricato tutti i file della scheda di memoria; quando
ho delle sequenze creo una sotto-cartella
chiamandola Seq_1, Seq_2, Seq_3 e così
via. In ognuna di queste cartelle sposto i
file originali che mi serviranno per montare la mia immagine con la sequenza.
L’attrezzatura necessaria? Un computer,
un monitor abbastanza grande, il software per il fotoritocco e un po’ di pazienza.
E quando elaboro le foto aggiungo anche
della buona musica di sottofondo!
A cura di Matteo Cappè
Passo passo,
come montare la sequenza
Nelle immagini che seguono vediamo come effettuare il montaggio delle diverse immagini; può però
capitare che durante lo scatto a raffica l’esposizione dei fotogrammi cambi leggermente tra il primo
e l’ultimo (se non avete scattato in Manuale). Per
risolvere questo problema potete andare a spennellare la zona con la funzione Brush Opacity, attenuando così la differenza di esposizione tra un livello e
l’altro.
Aprire il software OnOne Perfect Layer 3; noi abbiamo
utilizzato il pacchetto OnOne Perfect Photo Suite 6.
Selezionare Layers (in alto a destra) per visualizzare l’interfaccia del sof- Dopo l’importazione dei file, verificare che i file nella finestra
twareedalmenuselezionare(File/Open)tutteleimmaginidellasequen- Layers (a destra) sino in ordine di scatto, il primo deve essere in
za contenute nella cartella Seq_1.
alto e l’ultimo in basso, altrimenti riordinarli trascinando i livelli.
Massimo Pinciroli di Aproma al lavoro con una tavoletta grafica (ma è
sufficiente anche il mouse).
Perfect Layers
2, di OnOne
Software.
Per questo lavoro abbiamo usato
Perfect Photo Suite 6, di OnOne
Software.
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E’ possibile anche personalizzare lo
scatto con degli effetti creativi, utilizzando il pacchetto Effects (o la suite
completa). Personalmente ritengo
che il modulo Effects sia ben di più
che un insieme di filtri; infatti questi
effetti pre-impostati permettono un
altro grado di personalizzazione, lasciando ad ognuno la possibilità di
cambiareiparametri(pannelloEffects
Options).
Deselezionare“l’occhiolino”(che determina la visibilità) di tutti i livelli tranne gli ultimi due; selezionare il penultimo e scegliere nel
menu della finestra Masking (sotto alla finestra Layers) il pulsante
Paint In/Out sulla modalità Out.
Sempre nella finestra Masking selezionare
Invert Mask e comparirà nell’immagine lo
snowboarderapparentementecancellato
nel passaggio precedente. Difatti questo
soggettocompariràsulfilesottostanteottenendo così il primo passaggio della vostra
sequenza.
Regolare quindi le dimensioni, durezza e opacità del pennello
in base al soggetto da mascherare e “spennellate” il soggetto,
in questo caso lo snowboarder; la funzione cancella dove spennellate e mostra il file sottostante. L’operazione non è distruttiva,
crea infatti una maschera di livello visualizzata nella finestra Layers
di fianco all’anteprima del livello.
Ripetete questo passaggio su tutti gli altri livelli, ricordandovi di visualizzare ogni livello
uno ad uno, funzione che si attiva selezionando“l’occhiolino”del livello stesso. Al termine
del lavoro salvate il file nella cartella dei file in alta risoluzione (ricordatevi di salvarlo anche
durante le fasi intermedie). Il formato predefinito è Psd, quello di Photoshop, in alternativa
potete selezionare la funzione menu File/Export per salvarla nel formato Jpeg o Tiff.
Attivando la funzione Show Mask/Overlay si ottiene la visualizzazione del livello con una colorazione
rossa in trasparenza che evidenzia ciò che abbiamo
mascherato.
Questo serve per perfezionare la mascheratura del
nostro soggetto. E’ un passaggio molto importante quando nella sequenza c’è una sovrapposizione
del soggetto, come in questo esempio del biker che
salta sul wall.
Proprioaquestadelicataelaborazionededicheremo
il prossimo articolo.
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