Educazione socio emotiva e promozione della lettura

Transcript

Educazione socio emotiva e promozione della lettura
Educazione socio emotiva
e promozione della lettura
Proposte per la scuola
anno scolastico 2012/2013
Il lavoro presentato si fonda su tre valori
fondamentali
•centralità della persona
•rispetto per sé e per l’altro
valori
•rispetto per l’ambiente
L’obiettivo generale è
promuovere le migliori condizioni possibili per uno
stato di benessere ottimale nella vita di ciascuna
persona, nella qualità delle relazioni, nel rapporto
con l’ambiente.
obiettivo generale
promuovere il benessere fisico, mentale,
sociale e ambientale
promuovere il benessere
Promuovere il benessere
Il concetto di benessere richiama molti aspetti oggettivi che
riguardano
•lo stato di salute,
•la qualità dell’ambiente di vita,
•la sicurezza,
•la condizione socio-economica,
•l’accessibilità ai servizi.
Richiama, altresì, aspetti soggettivi relativi
•alla percezione della propria salute,
•alla soddisfazione personale,
•all’autostima,
•al senso di fiducia e appartenenza;
esso riguarda sicuramente aspetti individuali ma è
fortemente determinato dai numerosi risvolti della
relazione con gli altri, con la comunità e con l’ambiente.
Promuovere il benessere in concreto vuol dire
•Educare al rispetto e alla cura di sé e degli altri
•Educare alla salute, a una sana alimentazione
•Educare al riconoscimento e alla gestione delle
emozioni
•Educare al rispetto dell’ambiente e della natura
•Educare alla cittadinanza attiva e responsabile
•Favorire il cambiamento, la comunicazione, le
relazioni di fiducia
•Agire sul senso di responsabilità di ognuno nei
confronti della comunità e dell’ambiente
azioni
•Promuovere le potenzialità individuali e le abilità
sociali
Conoscerle: le emozioni sono informazioni riguardanti i modelli
di comportamento che stiamo attivando, conoscerle vuol dire
poter scegliere quale comportamento portare avanti. Sono
fondamentali anche per conoscere il mondo di cui facciamo
parte e anche per questo bisogna considerarle come strumenti
preziosi.
Esserne consapevoli: rapportarci alle nostre emozioni in un
atteggiamento di dialogo e ascolto, dare importanza ai
particolari.
Riconoscere i sentimenti e le aspirazioni altrui: riuscire a
comprendere e ad accettare punti di vista differenti.
L’intelligenza emotiva si può sviluppare durante l’intero corso
della vita ed è ciò che si intende fare all’interno dei laboratori
proposti, con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza di sé,
il riconoscimento e la gestione delle emozioni, la capacità di
alimentare la motivazione, l’ottimismo e lo spirito di iniziativa,
ma anche l’empatia e la capacità comunicativa.
… ma soprattutto educare le emozioni
… ma soprattutto educare le emozioni
l’intelligenza emotiva.
Fra tutte le intelligenze che l’essere umano possiede
(logico-matematica, linguistica, musicale, naturalistica,
spaziale, cinestetica, ecc.) quella emotiva è la più
significativa
•Per la nostra salute
•Per il nostro benessere
•Per la nostra felicità
•Per relazioni sane e appaganti
•Per il successo nel lavoro
•Per essere leader di se stessi e promotori di
cambiamento nella società
•Per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente
… ma soprattutto educare le emozioni
Tutti i percorsi proposti hanno come obiettivo lo sviluppo
di una fondamentale abilità umana
Nessuno è in grado di insegnare ciò che prima non ha
imparato per sé, dunque tutti gli adulti che hanno a cuore
lo sviluppo e la crescita dei bambini devono far propri
quei valori e quelle capacità che desiderano
appartengano al mondo dei bambini, diversamente
ancora una volta i bambini ascolteranno parole vuote, e
per questo inefficaci, e imiteranno gli adulti nei
comportamenti incongruenti.
È importante formarsi in quanto educatori, e perciò
diretti responsabili della crescita dei più piccoli.
… ma soprattutto educare le emozioni
Per sviluppare l’intelligenza emotiva si possono usare
tanti strumenti: la narrazione, l’arte, il teatro, ecc. ma lo
strumento più importante di tutti è:
l’adulto educatore
(genitore, insegnante, bidello, catechista, animatore …..)
emotivamente intelligente.
metodologia
Camelie sul muschio, ovvero l’incontro con la bellezza pura in
tutte le sue forme.
È il nome del metodo che viene utilizzato nel portare avanti le proposte
educative.
“Camelie sul muschio” è un punto di vista educativo, un modo di
concepire la vita, una maniera di operare scelte, valutazioni, priorità del
vivere quotidiano.
Condividere questa scelta metodologica vuol dire accettare la
diversità avvicinandosi ad essa senza reciproci pregiudizi,
considerandola risorsa utile e necessaria alla crescita umana
dell’individuo; significa confronto, dialogo, condivisione e apertura
all’altro per la ricerca comune di un modo di vivere che non distrugga
gli equilibri naturali ma che tenda a costruire “ relazioni ecologiche”,
non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma per la giusta
collocazione del ruolo che la comunità umana ha nell’ “Ecosistema
Vita”.
L’esperienza è il mezzo per costruire relazioni ecologiche e imparare a
cogliere la bellezza delle camelie sul muschio. Per sperimentarsi è
necessario un luogo che, in questo caso, non è uno spazio fisico, ma
l’insieme di persone che sposano un modo di stare insieme e danno
vita a un laboratorio che insiste sui processi educativi reali che in esso
si generano, accettando i prodotti che ne derivano senza rimaneggiarli
o modificarli.
Principi metodologici
Sperimentare e riflettere sull’esperienza
Osservare e confrontarsi
Volgere al positivo il fallimento
Preoccuparsi del processo più che del prodotto
Monitorare e verificare costantemente il lavoro svolto
Strumenti di monitoraggio e verifica
Schede di osservazione
Relazione finale
metodologia
Strumenti metodologici di base
Il cerchio
La narrazione
Il gioco
La manualità
La musica
Le attività teatrali
destinatari
Destinatari
I servizi educativi proposti sono indirizzati agli alunni principalmente,
ma i laboratori proposti vedono l’inserimento attivo e formativo dei
genitori e dei docenti, in quanto figure adulte di riferimento
fondamentali nel percorso educativo dei bambini e dei ragazzi
coinvolti.Il progetto dell’educazione socio emotiva, che trova la sua
possibile realizzazione nei laboratori proposti , individua nella
partecipazione attiva di genitori e insegnanti una scelta
metodologica necessaria alla risposta di emergenza educativa di cui
tanto si parla. Il riferimento educativo delle giovani generazioni sono
gli adulti con i quali essi hanno il bisogno di un confronto autorevole,
che svolga la funzione di modello di riferimento per imparare ad
autoregolarsi, sperimentando la necessità del senso del limite e
della libertà intesa come volontà tesa a ricercare i valori del vivere
comune costruttivo, secondo la cooperazione, la solidarietà, la
giustizia, il rispetto di sé e degli altri.
L’adulto autorevole è una figura insostituibile per i piccoli, se
l’auctoritas è intesa secondo l’etimologia latina del verbo “augere”,
“far crescere”, e deve essere testimone credibile dei valori
dell’educazione.I laboratori prevedono momenti di formazione
integrata con incontri per i genitori, per i docenti e gli alunni che si
confrontano per una risposta comune al vuoto di senso che invade
le coscienze.
Narrazione e promozione
della lettura
Promozione della lettura ed educazione - socio emotiva
Lettura ed ed emozioni
Leggere fa bene alla salute psicofisica dell’individuo, in modo
particolare nei bambini nel corso del loro sviluppo evolutivo,
nella fase in cui si creano le basi per una struttura di personalità
funzionale.
È necessario che l’educatore aiuti in termini maieutici i bambini e
i ragazzi ad utilizzare il libro in modo ludico, per sviluppare un
fine elevato che consiste nell’affinare le coscienze, facendo
crescere un autentico senso critico. Il libro come oggetto è
insostituibile, nonostante il mondo tecnologico – informatico sia
divenuto così importante. Educare vuol dire far crescere, vuol
dire insegnare l’uso delle cose per migliorare le condizioni
esistenziali dell’uomo. Educare vuol dire realizzare i valori
profondi dell’umanità attraverso comportamenti, azioni, scelte
quotidiane consapevoli, anche quando non è possibile essere
coerenti, sapere che è necessario tendere alla congruenza del
nostro vivere: unificando pensieri, parole e azioni.
La lettura è uno strumento utilissimo per sviluppare questi
meccanismi. Leggere è sano! Invitiamo tutti a farlo giocando,
manipolando, narrando e condividendo l’esperienza ……
I laboratori
narrazione e promozione della lettura
Il tappeto incantato
Il lavoro da svolgere nel laboratorio è incentrato sull’approccio emotivo alla
lettura di un testo, svolta dall’operatore attraverso il supporto di diversi
strumenti che stimolano la fantasia e il coinvolgimento sensoriale dei
bambini, che essenzialmente vengono educati all’ascolto delle letture
proposte ad alta voce. Le attività di completamento sono incentrate sul
gioco e sulla manipolazione per favorire un diretto coinvolgimento dei
bambini nell’aspetto esperienziale che caratterizza l’impostazione dell’idea
di “laboratorio”. Infatti, il bambino è chiamato a sperimentarsi e a creare
autonomamente il lavoro.
Gli strumenti metodologici utilizzati sono i seguenti:
•lettura di un testo ad alta voce;
•giochi di fiducia;
•giochi di rilassamento;
•manualità.
I progetti di promozione e animazione della lettura hanno il principale obiettivo di
facilitare l’incontro tra il bambino e il libro. La dimensione scelta è quella
sperimentale del laboratorio. Il laboratorio ruota intorno alla narrazione, allo
spazio magico che i partecipanti circoscrivono da subito sedendosi in cerchio;
ciò che viene prima e dopo il momento della lettura fa parte del percorso,
contribuisce a creare un clima favorevole alla condivisione, che rafforzi il gruppo
e, allo stesso tempo, consenta al singolo di esprimersi liberamente nella sua
originalità.
Momenti di preparazione alla lettura, in special modo giochi di socializzazione,
fiducia e rilassamento, che lasciano ai bambini il tempo di fare spazio dentro,
acquietandosi, per accogliere il racconto, caratterizzano il prima.
Appartengono al dopo, invece, quelle attività ludiche manuali che permettono
alle immagini e all’emotività, suscitate dalla storia, di prendere forma. La lettura
animata, da parte dell’animatore e con il coinvolgimento dei bambini, è sinonimo
di lettura collettiva; risulta essere molto efficace, in quanto momento di
condivisione, di comunicazione. La socializzazione, lo scambio caratterizzano e
integrano il momento della scoperta, dello sviluppo della creatività, propri della
lettura ad alta voce. È l’adulto – lettore che contagia, con il suo entusiasmo e con
la sua passione, i giovani e per farlo si avvale anche di quel particolare clima che
anima un buon numero di biblioteche e librerie. Il contatto diretto con i libri, con
tanti libri, suscita in genere nei bambini entusiasmo, voglia di toccare, di
sfogliare, guardare le figure, “assaggiare”: è il primo indispensabile passo per
entrare nel mondo della lettura.
narrazione e promozione della lettura
Il cerchio magico
I partecipanti si troveranno di fronte alla possibilità di mettersi in gioco con il
corpo, con la voce, con le emozioni, con l’immaginazione fantastica e con la
scrittura per realizzare un contatto più sentito con se stessi e con gli altri
attraverso la lettura, così che essa possa diventare un momento di reale
arricchimento umano.
Verranno sviluppati i seguenti elementi:
la reale volontà di comunicare il testo; il giusto atteggiamento di fronte al testo da
leggere con un necessario investimento di energia del corpo che è partecipe
insieme alla voce; la consapevolezza riguardo a ciò che si vuol comunicare: il
contenuto del testo, il clima del testo, gli stati d’animo; la conoscenza e il
controllo della respirazione; la qualità della voce; il volume della voce;
l’articolazione dei suoni; la qualità sonora delle singole parole; il ritmo; le pause
(logiche e psicologiche); l’appoggiatura; i segni extratestuali; il contesto (dove si
legge/comunica, quale genere di testo); la relazione con l’ascoltatore.
I bambini continueranno a svolgere nei laboratori attività di gioco che favoriscano
un clima di cooperazione e socializzazione attraverso il movimento, il
rilassamento e la manualità che offrirà loro la possibilità di trasformare in
operazioni concrete dei passaggi intellettuali astratti legati all’atto di leggere.
Si è pensato di allestire un “Laboratorio del Colore”, nel quale si insisterà molto
sulla pittura. La scelta è anche motivata dalla maggiore libertà espressiva che
questa attività consente ai ragazzi che meglio possono esternare il loro vissuto
emotivo e il loro bisogno concreto di comunicare con immediatezza uno stato
d’animo, una interpretazione, una narrazione di sé svolta con mezzi adeguati alla
propria età.
narrazione e promozione della lettura
Lettura espressiva
La storia di un paese è scritta in ogni suo angolo: nei monumenti, nelle strade,
negli spazi aperti e in quelli naturali, nelle attività e nelle tradizioni; i luoghi
parlano, raccontano di un modo di vivere, di concepire l’esistenza. A volte
raccontano di altri, di passaggi casuali, dominazioni e soprusi. Ma raccontano
anche di scambi, influenze reciproche, sovrapposizioni, fusioni, sincretismi.
Ai suoi abitanti è dato il privilegio non solo di leggerla, scoprendo i segni del
tempo e dei mutamenti, ma anche di scriverla, intervenendo attivamente
sull’aspetto e sulle sorti del luogo in cui si abita. Del flusso ininterrotto di
narrazione, che è la storia di un paese, ognuno può essere parte attiva e passiva
allo stesso tempo, attore e spettatore, portando nell’uno e nell’altro caso il
proprio sé, arricchendo cioè la lettura e la scrittura del proprio punto di vista.
Il percorso qui proposto ha come obiettivo la scoperta della storia del proprio
paese, a partire dall’oggi. Il rapporto dei bambini con il proprio paese sarà il
primo passo di questa scoperta, che ci porterà a visitare i luoghi da loro
maggiormente conosciuti e frequentati, il loro vissuto e a narrarlo in cerchio.
I bambini sanno o immaginano qualcosa che riguarda il passato della propria
famiglia ovvero del proprio paese, sentono spesso “i grandi” raccontare cose
accadute tempo fa.
A raccontare il passato saranno gli anziani del paese che i bambini
incontreranno e intervisteranno. A loro chiederanno di essere guidati in una visita
al paese finalizzata alla conoscenza dei luoghi della loro infanzia.
Il percorso si conclude con le proposte che, dal punto di vista dei bambini,
potrebbero migliorare alcuni aspetti del paese, da presentare al sindaco.
narrazione e promozione della lettura
C’era una volta e c’è ancora
La scelta di avvicinare i bambini alla lettura, come promozione delle facoltà
umane e prevenzione primaria nei confronti del disagio, ha condotto il gruppo di
lavoro che si occupa di questi progetti alla conclusione che i laboratori di
animazione sono strumento valido per esplorare la realtà, anzi utilizzarla per
meglio entrare in contatto con il vissuto dei singoli bambini e la formazione del
gruppo dei pari a scuola. La scelta di attività di giardinaggio, correlate ad un
processo di astrazione come il leggere, è risultata valida sul campo, là dove il
progetto è già stato sperimentato, per favorire l’approccio al libro come
contenitore, non solo di storie, ma strumento creativo e stimolante per nuove
trasformazioni narrative.
Le attività favoriscono un clima allegro e rilassato in cui tutti riescono a dare
“vita” concretamente, non solo a delle storie, ma anche a delle piante che
avranno bisogno nel tempo di essere accudite per germogliare e crescere. I
bambini utilizzeranno i semi (bulbi, semenza da prato, ecc.) che, piantati,
diventeranno frutto; osserveranno il processo di crescita, così come
contemporaneamente leggeranno storie di giardini, di alberi, di giardinieri e fiori
che daranno vita a narrazioni magiche legate al mondo della natura e della
fantasia. L’aspetto di cura e di bellezza delle piante, e di osservazione del
paesaggio naturale, ha in sé un’elevata concentrazione di valori umani che i
bambini coglieranno in modo semplice e immediato attraverso operazioni
concrete
narrazione e promozione della lettura
Piantiamola con le fiabe!
Il laboratorio si muove su due fronti: la promozione della lettura e l’educazione
ambientale. I due argomenti hanno in comune l’interesse per libro, benché da
punti di vista differenti: veicolo di cultura e oggetto ricavato dagli alberi.
L’idea è quella di favorire l’incontro dei ragazzi con i libri, con la loro produzione,
con il vissuto dell’autore e la conservazione e trasmissione del messaggio
affinché quello che appare spesso come un ovvio e comune dovere, si
trasformi in un piacere e in un momento di svago e divertimento.
Il libro diventa strumento di riflessione su un aspetto specifico dell’educazione
ambientale quello della sostenibilità e delle risorse. Infatti, la materia prima della
carta è la cellulosa che viene ricavata dagli alberi, il componente principale delle
discariche è la carta, la carta (in parte) è riciclabile. La dimensione del
laboratorio Libro – Ambiente, vuole essere il luogo e il mezzo per
sperimentare concretamente questa possibilità, con le attività della carta fatta a
mano sarà possibile riflettere sul riciclo e riutilizzo della materia prima e su come
nascono le pagine bianche di un libro. Questo lavoro permette di costruire con i
bambini un rapporto attivo, ricco di stimoli e sollecitazioni, per superare l’idea
della lettura percepita esclusivamente come sforzo; inoltre, fornisce la possibilità
di scardinare abitudini consolidate, prospettare punti di vista divergenti, creare
contesti di “spiazzamento” per costruire contenuti, comportamenti, valori
coerenti con la salvaguardia dell’ambiente.
Il percorso è arricchito da una serie di uscite sul territorio mirate a far apprendere
concretamente come nasce, si distribuisce, si diffonde e si conserva nella
memoria un libro (cartiera, casa editrice, libreria, biblioteca). Il progetto si
conclude con una escursione nel bosco per evidenziarne l’importanza e come
questo cammino non sarebbe possibile senza gli alberi.
narrazione e promozione della lettura
Merlino. Libro/ambiente
Il lavoro proposto si pone l’obiettivo di “giocare” con il cibo trasformandolo in
valore per il bambino, sia per la salute e sia per sottolinearne la preziosità. La
forma del gioco svolto attraverso il laboratorio di cucina, che ha in programma di
realizzare concretamente delle semplici ricette con i bambini, i quali potranno
gustare i piatti “cucinati” condividendoli in classe con l’insegnante, nasce da un
suggerimento estrapolato dalle favole. Tante sono le storie che nascono in
cucina, tanti sono i personaggi che associamo ad una torta, come Nonna Papera
di Walt Disney o le molte filastrocche di Rodari che scherzano rimando con cibi
gustosi o meno appetibili per i bambini. Dunque, il laboratorio tira fuori dalle
pagine dei libri tutti quegli elementi che costruiscono il racconto, i personaggi, le
tematiche, le azioni e dà loro un’anima. I bambini vivono un momento
entusiasmante in cucina, dove possono personalmente operare e trarre notevole
gratificazione nel portare a compimento un lavoro da condividere
successivamente, mangiando ciò che è stato preparato, con i compagni.
La manualità utilizzata come strumento educativo, attraverso l’esperienza del
cucinare, diventa momento altamente creativo e allo stesso tempo permette di
incanalare le pulsioni del singolo bambino e del gruppo attraverso la
collaborazione alla realizzazione dei piatti cucinati da tutti.
La riflessione sull’importanza di un’alimentazione sana, del rispetto del cibo
come sostentamento prezioso che si ottiene dal lavoro e dall’impegno, saranno
concetti veicolati agli alunni attraverso canali accessibili per la loro età, verranno
tradotti in comportamenti concreti e coinvolgeranno la famiglia, in modo attivo,
lungo il percorso.
narrazione e promozione della lettura
Nonna Papera le racconta così
La lettura, proposta come esperienza di animazione, permette la creazione di un
momento ludico, che diventa strumento di comunicazione adeguato alle capacità
di comprensione del bambino che sperimenta la realtà attraverso il gioco.
Leggere resta sempre un’abilità fondamentale per l’individuo e il miglior modo
per viaggiare in mondi fantastici e rivivere tante vite di personaggi avventurose. I
laboratori si pongono il fine di avvicinare i ragazzi, in modo giocoso, alla lettura
e all’oggetto libro, dunque “animare” è un’azione cosciente per produrre un
avvicinamento affettivo e intellettuale a storie, racconti, libri con l’aiuto di attività
attinenti e legate ai contenuti letti. Le attività si svolgeranno nell’arco di una
settimana e vedranno impegnati bambini, docenti, animatori e genitori.
L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini, e le famiglie, alla lettura e invogliarli a
leggere. Il gioco è l’espediente scelto per far leggere, in particolar modo la gara.
È importante sottolineare che l’obiettivo vero è far leggere non gareggiare. Si
giocherà in tanti modi: in forma scritta, ad alta voce, attraverso attività espressive
e grafico – pittoriche.
Alle classi saranno consegnati, precedentemente, dei libri presi in prestito dalla
biblioteca scolastica, da leggere e recensire.
Ogni gruppo classe prenderà parte a tre momenti:
- la visita alla biblioteca comunale con animazione;
- il laboratorio di lettura e scrittura in classe;
- la festa del libro.
narrazione e promozione della lettura
“Non stare nel gregge … bruca un libro”
Settimana della lettura – Festa del libro
Scrittura creativa
“Scrivere è volare”, il titolo del laboratorio che viene proposto lega un’azione,
quella di scrivere ad una possibilità, quella di spostarsi con fantasia e creatività
in ogni possibile dimensione spazio temporale creata dal linguaggio e dalle sue
regole, le quali possono in modo ludico, essere plasmate dagli alunni e diventare
strumenti di gioco. Nella fase creativa il non senso, gli accostamenti fantastici, le
manipolazioni, i rimescolamenti, daranno vita a creazioni originali, che possono
esulare dalle regole linguistiche, ma stimolano l’intelligenza emotiva di ciascuno
e la educano, in modo da riportare nella realtà tutta la gioia sperimentata
giocando. I generi letterari vengono rinominati, integrati, reinventati con lo stile
cognitivo dei fanciulli e dei ragazzi che si cimentano nelle operazioni di scrittura
creativa, dando vita a mondi possibili e a narrazioni interiori che favoriscono una
equilibrata gestione delle emozioni, le quali non incanalate in maniera adeguata
pregiudicano l’ascolto, la concentrazione e il rendimento dell’individuo. Il gioco
creativo, in tutte le sue forme, favorisce il benessere e un sano sviluppo
cognitivo.
Nei laboratori di scrittura creativa saranno necessari la penna , la carta, la
letteratura in tutte le sue forme, molta fantasia, molti libri, tavoli e sedie, una
classe decisa a giocare con le storie e le possibilità del linguaggio, aperta alle
logiche della fantasia. Verranno fuori manufatti più o meno interessanti, da
rilegare, illustrare, sceneggiare e pubblicare, in modo da aprire la strada a
giovani aspiranti scrittori. Gli alunni coinvolti utilizzeranno le mani, la riflessione,
la curiosità e anche le forbici, le matite, i fogli, la grammatica, la sintassi e
l’ortografia senza pregiudizi, per rafforzare la propria serenità e affrontare i
compiti in classe con le emozioni giuste.
scrittura creativa
Scrivolando
Teatro/lettura
La parola è strumento di infinite possibilità creative, è strumento di
comunicazione e raggiunge la sua pienezza con la narrazione, ma la parola si
sostanzia di una valenza comunicativa maggiore se accompagnata dal corpo e
dall’anima, componenti essenziali dell’essere umano, che si distingue per la sua
capacità di immaginare e sentire. Leggere allora diventa dono di sé, che trascina
gli altri in una relazione di ascolto necessaria all’atto comunicativo; dunque
lavorare sul corpo, sulla voce e sull’espressività significa migliorare il rapporto
con se stessi, potenziare la comunicazione all’esterno e cogliere nell’atto del
leggere tutti quegli elementi che nutrono l’equilibrio psicofisico dell’individuo, nel
caso specifico del bambino. Il gruppo classe trae giovamento da un contesto
realizzato secondo queste modalità:
•lavorare sul corpo: attraverso forme di rilassamento, esercizi sull’espressione
facciale, mimica corporea;
•lavorare sulla voce: sfumature vocali, potenza, volume, tono;
•utilizzare questi elementi correlati alle emozioni suscitate dagli eventi, da altre
persone, dal contesto;
•lavorare sugli stati d’animo;
•costruire narrazioni con tutti gli elementi sopraelencati.
Il laboratorio utilizza semplici testi teatrali che permettono l’animazione,
sviluppando tutti quegli elementi che rendono l’atto del leggere interessante,
coinvolgente per se stessi e per un pubblico di ascoltatori.
teatro/lettura
Col viso, col corpo e con la voce
Il laboratorio non è finalizzato ad una drammatizzazione, ma le tecniche teatrali
sono utilizzate come strumenti per educare l’intelligenza emotiva degli alunni,
favorendo un migliore equilibrio psicofisico. Si gioca con le emozioni “s drammatizzandole”, attraverso i giochi teatrali e con i libri, elementi privilegiati
del laboratorio. Il libro è strumento di gioco uscito da un vecchio baule per
raccontare di mille possibilità fantastiche da leggere e sceneggiare con la propria
creatività: storie, racconti, opere di ogni genere. Da un vocabolario sono venute
fuori astronavi per lo spazio, mentre in un ricettario sono entrate formule
matematiche per nuovi piatti da preparare. Queste operazioni e molte altre
caratterizzano il lavoro dei libri in scena. Una sceneggiatura interessante può
essere fornita da un testo di medicina, possono essere mimati tutti i sintomi delle
patologie evidenziate!
Il lavoro proposto insiste sulla gioia del gioco che avvicina gli alunni ai libri, i quali
diventano il “palcoscenico” di narrazioni mimate, recitate, improvvisate seguendo
uno schema ludico che ogni volta verrà proposto nelle attività di laboratorio.
Sono necessari travestimenti e scenografie che trasformeranno i partecipanti in
“sarti” e scenografi pronti a tagliare, modificare, disegnare, dipingere per
realizzare copioni semplici e divertenti. Gli elementi del laboratorio saranno:
lettura, scrittura, gioco, manualità, psicomotricità e apertura all’altro senza
pregiudizi e con uno spirito di accoglienza creativa.
teatro/lettura
Libri in scena
Spazi
Lo spazio destinato al laboratorio deve essere abbastanza
ampio, accogliente, luminoso ma allo stesso tempo
oscurabile e poco rumoroso . È preferibile lavorare in uno
spazio non destinato alle lezioni.
Costi
Il costo dei laboratori varia in base al numero di alunni
coinvolti, alla durata del progetto e al numero di operatori
impegnati.
logistica
Tempi
Gli incontri, a cadenza settimanale, hanno una durata di 2
ore.
Il numero di incontri varia in relazione al progetto, e
comunque non potrà essere inferiore a 5.
Annelisa Vecchione
indirizzo C.da Iannazzo n° 75 – 85043 Latronico (PZ)
telefono 339/2106861
contatti
e-mail [email protected]