Educazione socio emotiva e promozione della lettura
Transcript
Educazione socio emotiva e promozione della lettura
Educazione socio emotiva e promozione della lettura Proposte per la scuola anno scolastico 2012/2013 Il lavoro presentato si fonda su tre valori fondamentali •centralità della persona •rispetto per sé e per l’altro valori •rispetto per l’ambiente L’obiettivo generale è promuovere le migliori condizioni possibili per uno stato di benessere ottimale nella vita di ciascuna persona, nella qualità delle relazioni, nel rapporto con l’ambiente. obiettivo generale promuovere il benessere fisico, mentale, sociale e ambientale promuovere il benessere Promuovere il benessere Il concetto di benessere richiama molti aspetti oggettivi che riguardano •lo stato di salute, •la qualità dell’ambiente di vita, •la sicurezza, •la condizione socio-economica, •l’accessibilità ai servizi. Richiama, altresì, aspetti soggettivi relativi •alla percezione della propria salute, •alla soddisfazione personale, •all’autostima, •al senso di fiducia e appartenenza; esso riguarda sicuramente aspetti individuali ma è fortemente determinato dai numerosi risvolti della relazione con gli altri, con la comunità e con l’ambiente. Promuovere il benessere in concreto vuol dire •Educare al rispetto e alla cura di sé e degli altri •Educare alla salute, a una sana alimentazione •Educare al riconoscimento e alla gestione delle emozioni •Educare al rispetto dell’ambiente e della natura •Educare alla cittadinanza attiva e responsabile •Favorire il cambiamento, la comunicazione, le relazioni di fiducia •Agire sul senso di responsabilità di ognuno nei confronti della comunità e dell’ambiente azioni •Promuovere le potenzialità individuali e le abilità sociali Conoscerle: le emozioni sono informazioni riguardanti i modelli di comportamento che stiamo attivando, conoscerle vuol dire poter scegliere quale comportamento portare avanti. Sono fondamentali anche per conoscere il mondo di cui facciamo parte e anche per questo bisogna considerarle come strumenti preziosi. Esserne consapevoli: rapportarci alle nostre emozioni in un atteggiamento di dialogo e ascolto, dare importanza ai particolari. Riconoscere i sentimenti e le aspirazioni altrui: riuscire a comprendere e ad accettare punti di vista differenti. L’intelligenza emotiva si può sviluppare durante l’intero corso della vita ed è ciò che si intende fare all’interno dei laboratori proposti, con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza di sé, il riconoscimento e la gestione delle emozioni, la capacità di alimentare la motivazione, l’ottimismo e lo spirito di iniziativa, ma anche l’empatia e la capacità comunicativa. … ma soprattutto educare le emozioni … ma soprattutto educare le emozioni l’intelligenza emotiva. Fra tutte le intelligenze che l’essere umano possiede (logico-matematica, linguistica, musicale, naturalistica, spaziale, cinestetica, ecc.) quella emotiva è la più significativa •Per la nostra salute •Per il nostro benessere •Per la nostra felicità •Per relazioni sane e appaganti •Per il successo nel lavoro •Per essere leader di se stessi e promotori di cambiamento nella società •Per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente … ma soprattutto educare le emozioni Tutti i percorsi proposti hanno come obiettivo lo sviluppo di una fondamentale abilità umana Nessuno è in grado di insegnare ciò che prima non ha imparato per sé, dunque tutti gli adulti che hanno a cuore lo sviluppo e la crescita dei bambini devono far propri quei valori e quelle capacità che desiderano appartengano al mondo dei bambini, diversamente ancora una volta i bambini ascolteranno parole vuote, e per questo inefficaci, e imiteranno gli adulti nei comportamenti incongruenti. È importante formarsi in quanto educatori, e perciò diretti responsabili della crescita dei più piccoli. … ma soprattutto educare le emozioni Per sviluppare l’intelligenza emotiva si possono usare tanti strumenti: la narrazione, l’arte, il teatro, ecc. ma lo strumento più importante di tutti è: l’adulto educatore (genitore, insegnante, bidello, catechista, animatore …..) emotivamente intelligente. metodologia Camelie sul muschio, ovvero l’incontro con la bellezza pura in tutte le sue forme. È il nome del metodo che viene utilizzato nel portare avanti le proposte educative. “Camelie sul muschio” è un punto di vista educativo, un modo di concepire la vita, una maniera di operare scelte, valutazioni, priorità del vivere quotidiano. Condividere questa scelta metodologica vuol dire accettare la diversità avvicinandosi ad essa senza reciproci pregiudizi, considerandola risorsa utile e necessaria alla crescita umana dell’individuo; significa confronto, dialogo, condivisione e apertura all’altro per la ricerca comune di un modo di vivere che non distrugga gli equilibri naturali ma che tenda a costruire “ relazioni ecologiche”, non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma per la giusta collocazione del ruolo che la comunità umana ha nell’ “Ecosistema Vita”. L’esperienza è il mezzo per costruire relazioni ecologiche e imparare a cogliere la bellezza delle camelie sul muschio. Per sperimentarsi è necessario un luogo che, in questo caso, non è uno spazio fisico, ma l’insieme di persone che sposano un modo di stare insieme e danno vita a un laboratorio che insiste sui processi educativi reali che in esso si generano, accettando i prodotti che ne derivano senza rimaneggiarli o modificarli. Principi metodologici Sperimentare e riflettere sull’esperienza Osservare e confrontarsi Volgere al positivo il fallimento Preoccuparsi del processo più che del prodotto Monitorare e verificare costantemente il lavoro svolto Strumenti di monitoraggio e verifica Schede di osservazione Relazione finale metodologia Strumenti metodologici di base Il cerchio La narrazione Il gioco La manualità La musica Le attività teatrali destinatari Destinatari I servizi educativi proposti sono indirizzati agli alunni principalmente, ma i laboratori proposti vedono l’inserimento attivo e formativo dei genitori e dei docenti, in quanto figure adulte di riferimento fondamentali nel percorso educativo dei bambini e dei ragazzi coinvolti.Il progetto dell’educazione socio emotiva, che trova la sua possibile realizzazione nei laboratori proposti , individua nella partecipazione attiva di genitori e insegnanti una scelta metodologica necessaria alla risposta di emergenza educativa di cui tanto si parla. Il riferimento educativo delle giovani generazioni sono gli adulti con i quali essi hanno il bisogno di un confronto autorevole, che svolga la funzione di modello di riferimento per imparare ad autoregolarsi, sperimentando la necessità del senso del limite e della libertà intesa come volontà tesa a ricercare i valori del vivere comune costruttivo, secondo la cooperazione, la solidarietà, la giustizia, il rispetto di sé e degli altri. L’adulto autorevole è una figura insostituibile per i piccoli, se l’auctoritas è intesa secondo l’etimologia latina del verbo “augere”, “far crescere”, e deve essere testimone credibile dei valori dell’educazione.I laboratori prevedono momenti di formazione integrata con incontri per i genitori, per i docenti e gli alunni che si confrontano per una risposta comune al vuoto di senso che invade le coscienze. Narrazione e promozione della lettura Promozione della lettura ed educazione - socio emotiva Lettura ed ed emozioni Leggere fa bene alla salute psicofisica dell’individuo, in modo particolare nei bambini nel corso del loro sviluppo evolutivo, nella fase in cui si creano le basi per una struttura di personalità funzionale. È necessario che l’educatore aiuti in termini maieutici i bambini e i ragazzi ad utilizzare il libro in modo ludico, per sviluppare un fine elevato che consiste nell’affinare le coscienze, facendo crescere un autentico senso critico. Il libro come oggetto è insostituibile, nonostante il mondo tecnologico – informatico sia divenuto così importante. Educare vuol dire far crescere, vuol dire insegnare l’uso delle cose per migliorare le condizioni esistenziali dell’uomo. Educare vuol dire realizzare i valori profondi dell’umanità attraverso comportamenti, azioni, scelte quotidiane consapevoli, anche quando non è possibile essere coerenti, sapere che è necessario tendere alla congruenza del nostro vivere: unificando pensieri, parole e azioni. La lettura è uno strumento utilissimo per sviluppare questi meccanismi. Leggere è sano! Invitiamo tutti a farlo giocando, manipolando, narrando e condividendo l’esperienza …… I laboratori narrazione e promozione della lettura Il tappeto incantato Il lavoro da svolgere nel laboratorio è incentrato sull’approccio emotivo alla lettura di un testo, svolta dall’operatore attraverso il supporto di diversi strumenti che stimolano la fantasia e il coinvolgimento sensoriale dei bambini, che essenzialmente vengono educati all’ascolto delle letture proposte ad alta voce. Le attività di completamento sono incentrate sul gioco e sulla manipolazione per favorire un diretto coinvolgimento dei bambini nell’aspetto esperienziale che caratterizza l’impostazione dell’idea di “laboratorio”. Infatti, il bambino è chiamato a sperimentarsi e a creare autonomamente il lavoro. Gli strumenti metodologici utilizzati sono i seguenti: •lettura di un testo ad alta voce; •giochi di fiducia; •giochi di rilassamento; •manualità. I progetti di promozione e animazione della lettura hanno il principale obiettivo di facilitare l’incontro tra il bambino e il libro. La dimensione scelta è quella sperimentale del laboratorio. Il laboratorio ruota intorno alla narrazione, allo spazio magico che i partecipanti circoscrivono da subito sedendosi in cerchio; ciò che viene prima e dopo il momento della lettura fa parte del percorso, contribuisce a creare un clima favorevole alla condivisione, che rafforzi il gruppo e, allo stesso tempo, consenta al singolo di esprimersi liberamente nella sua originalità. Momenti di preparazione alla lettura, in special modo giochi di socializzazione, fiducia e rilassamento, che lasciano ai bambini il tempo di fare spazio dentro, acquietandosi, per accogliere il racconto, caratterizzano il prima. Appartengono al dopo, invece, quelle attività ludiche manuali che permettono alle immagini e all’emotività, suscitate dalla storia, di prendere forma. La lettura animata, da parte dell’animatore e con il coinvolgimento dei bambini, è sinonimo di lettura collettiva; risulta essere molto efficace, in quanto momento di condivisione, di comunicazione. La socializzazione, lo scambio caratterizzano e integrano il momento della scoperta, dello sviluppo della creatività, propri della lettura ad alta voce. È l’adulto – lettore che contagia, con il suo entusiasmo e con la sua passione, i giovani e per farlo si avvale anche di quel particolare clima che anima un buon numero di biblioteche e librerie. Il contatto diretto con i libri, con tanti libri, suscita in genere nei bambini entusiasmo, voglia di toccare, di sfogliare, guardare le figure, “assaggiare”: è il primo indispensabile passo per entrare nel mondo della lettura. narrazione e promozione della lettura Il cerchio magico I partecipanti si troveranno di fronte alla possibilità di mettersi in gioco con il corpo, con la voce, con le emozioni, con l’immaginazione fantastica e con la scrittura per realizzare un contatto più sentito con se stessi e con gli altri attraverso la lettura, così che essa possa diventare un momento di reale arricchimento umano. Verranno sviluppati i seguenti elementi: la reale volontà di comunicare il testo; il giusto atteggiamento di fronte al testo da leggere con un necessario investimento di energia del corpo che è partecipe insieme alla voce; la consapevolezza riguardo a ciò che si vuol comunicare: il contenuto del testo, il clima del testo, gli stati d’animo; la conoscenza e il controllo della respirazione; la qualità della voce; il volume della voce; l’articolazione dei suoni; la qualità sonora delle singole parole; il ritmo; le pause (logiche e psicologiche); l’appoggiatura; i segni extratestuali; il contesto (dove si legge/comunica, quale genere di testo); la relazione con l’ascoltatore. I bambini continueranno a svolgere nei laboratori attività di gioco che favoriscano un clima di cooperazione e socializzazione attraverso il movimento, il rilassamento e la manualità che offrirà loro la possibilità di trasformare in operazioni concrete dei passaggi intellettuali astratti legati all’atto di leggere. Si è pensato di allestire un “Laboratorio del Colore”, nel quale si insisterà molto sulla pittura. La scelta è anche motivata dalla maggiore libertà espressiva che questa attività consente ai ragazzi che meglio possono esternare il loro vissuto emotivo e il loro bisogno concreto di comunicare con immediatezza uno stato d’animo, una interpretazione, una narrazione di sé svolta con mezzi adeguati alla propria età. narrazione e promozione della lettura Lettura espressiva La storia di un paese è scritta in ogni suo angolo: nei monumenti, nelle strade, negli spazi aperti e in quelli naturali, nelle attività e nelle tradizioni; i luoghi parlano, raccontano di un modo di vivere, di concepire l’esistenza. A volte raccontano di altri, di passaggi casuali, dominazioni e soprusi. Ma raccontano anche di scambi, influenze reciproche, sovrapposizioni, fusioni, sincretismi. Ai suoi abitanti è dato il privilegio non solo di leggerla, scoprendo i segni del tempo e dei mutamenti, ma anche di scriverla, intervenendo attivamente sull’aspetto e sulle sorti del luogo in cui si abita. Del flusso ininterrotto di narrazione, che è la storia di un paese, ognuno può essere parte attiva e passiva allo stesso tempo, attore e spettatore, portando nell’uno e nell’altro caso il proprio sé, arricchendo cioè la lettura e la scrittura del proprio punto di vista. Il percorso qui proposto ha come obiettivo la scoperta della storia del proprio paese, a partire dall’oggi. Il rapporto dei bambini con il proprio paese sarà il primo passo di questa scoperta, che ci porterà a visitare i luoghi da loro maggiormente conosciuti e frequentati, il loro vissuto e a narrarlo in cerchio. I bambini sanno o immaginano qualcosa che riguarda il passato della propria famiglia ovvero del proprio paese, sentono spesso “i grandi” raccontare cose accadute tempo fa. A raccontare il passato saranno gli anziani del paese che i bambini incontreranno e intervisteranno. A loro chiederanno di essere guidati in una visita al paese finalizzata alla conoscenza dei luoghi della loro infanzia. Il percorso si conclude con le proposte che, dal punto di vista dei bambini, potrebbero migliorare alcuni aspetti del paese, da presentare al sindaco. narrazione e promozione della lettura C’era una volta e c’è ancora La scelta di avvicinare i bambini alla lettura, come promozione delle facoltà umane e prevenzione primaria nei confronti del disagio, ha condotto il gruppo di lavoro che si occupa di questi progetti alla conclusione che i laboratori di animazione sono strumento valido per esplorare la realtà, anzi utilizzarla per meglio entrare in contatto con il vissuto dei singoli bambini e la formazione del gruppo dei pari a scuola. La scelta di attività di giardinaggio, correlate ad un processo di astrazione come il leggere, è risultata valida sul campo, là dove il progetto è già stato sperimentato, per favorire l’approccio al libro come contenitore, non solo di storie, ma strumento creativo e stimolante per nuove trasformazioni narrative. Le attività favoriscono un clima allegro e rilassato in cui tutti riescono a dare “vita” concretamente, non solo a delle storie, ma anche a delle piante che avranno bisogno nel tempo di essere accudite per germogliare e crescere. I bambini utilizzeranno i semi (bulbi, semenza da prato, ecc.) che, piantati, diventeranno frutto; osserveranno il processo di crescita, così come contemporaneamente leggeranno storie di giardini, di alberi, di giardinieri e fiori che daranno vita a narrazioni magiche legate al mondo della natura e della fantasia. L’aspetto di cura e di bellezza delle piante, e di osservazione del paesaggio naturale, ha in sé un’elevata concentrazione di valori umani che i bambini coglieranno in modo semplice e immediato attraverso operazioni concrete narrazione e promozione della lettura Piantiamola con le fiabe! Il laboratorio si muove su due fronti: la promozione della lettura e l’educazione ambientale. I due argomenti hanno in comune l’interesse per libro, benché da punti di vista differenti: veicolo di cultura e oggetto ricavato dagli alberi. L’idea è quella di favorire l’incontro dei ragazzi con i libri, con la loro produzione, con il vissuto dell’autore e la conservazione e trasmissione del messaggio affinché quello che appare spesso come un ovvio e comune dovere, si trasformi in un piacere e in un momento di svago e divertimento. Il libro diventa strumento di riflessione su un aspetto specifico dell’educazione ambientale quello della sostenibilità e delle risorse. Infatti, la materia prima della carta è la cellulosa che viene ricavata dagli alberi, il componente principale delle discariche è la carta, la carta (in parte) è riciclabile. La dimensione del laboratorio Libro – Ambiente, vuole essere il luogo e il mezzo per sperimentare concretamente questa possibilità, con le attività della carta fatta a mano sarà possibile riflettere sul riciclo e riutilizzo della materia prima e su come nascono le pagine bianche di un libro. Questo lavoro permette di costruire con i bambini un rapporto attivo, ricco di stimoli e sollecitazioni, per superare l’idea della lettura percepita esclusivamente come sforzo; inoltre, fornisce la possibilità di scardinare abitudini consolidate, prospettare punti di vista divergenti, creare contesti di “spiazzamento” per costruire contenuti, comportamenti, valori coerenti con la salvaguardia dell’ambiente. Il percorso è arricchito da una serie di uscite sul territorio mirate a far apprendere concretamente come nasce, si distribuisce, si diffonde e si conserva nella memoria un libro (cartiera, casa editrice, libreria, biblioteca). Il progetto si conclude con una escursione nel bosco per evidenziarne l’importanza e come questo cammino non sarebbe possibile senza gli alberi. narrazione e promozione della lettura Merlino. Libro/ambiente Il lavoro proposto si pone l’obiettivo di “giocare” con il cibo trasformandolo in valore per il bambino, sia per la salute e sia per sottolinearne la preziosità. La forma del gioco svolto attraverso il laboratorio di cucina, che ha in programma di realizzare concretamente delle semplici ricette con i bambini, i quali potranno gustare i piatti “cucinati” condividendoli in classe con l’insegnante, nasce da un suggerimento estrapolato dalle favole. Tante sono le storie che nascono in cucina, tanti sono i personaggi che associamo ad una torta, come Nonna Papera di Walt Disney o le molte filastrocche di Rodari che scherzano rimando con cibi gustosi o meno appetibili per i bambini. Dunque, il laboratorio tira fuori dalle pagine dei libri tutti quegli elementi che costruiscono il racconto, i personaggi, le tematiche, le azioni e dà loro un’anima. I bambini vivono un momento entusiasmante in cucina, dove possono personalmente operare e trarre notevole gratificazione nel portare a compimento un lavoro da condividere successivamente, mangiando ciò che è stato preparato, con i compagni. La manualità utilizzata come strumento educativo, attraverso l’esperienza del cucinare, diventa momento altamente creativo e allo stesso tempo permette di incanalare le pulsioni del singolo bambino e del gruppo attraverso la collaborazione alla realizzazione dei piatti cucinati da tutti. La riflessione sull’importanza di un’alimentazione sana, del rispetto del cibo come sostentamento prezioso che si ottiene dal lavoro e dall’impegno, saranno concetti veicolati agli alunni attraverso canali accessibili per la loro età, verranno tradotti in comportamenti concreti e coinvolgeranno la famiglia, in modo attivo, lungo il percorso. narrazione e promozione della lettura Nonna Papera le racconta così La lettura, proposta come esperienza di animazione, permette la creazione di un momento ludico, che diventa strumento di comunicazione adeguato alle capacità di comprensione del bambino che sperimenta la realtà attraverso il gioco. Leggere resta sempre un’abilità fondamentale per l’individuo e il miglior modo per viaggiare in mondi fantastici e rivivere tante vite di personaggi avventurose. I laboratori si pongono il fine di avvicinare i ragazzi, in modo giocoso, alla lettura e all’oggetto libro, dunque “animare” è un’azione cosciente per produrre un avvicinamento affettivo e intellettuale a storie, racconti, libri con l’aiuto di attività attinenti e legate ai contenuti letti. Le attività si svolgeranno nell’arco di una settimana e vedranno impegnati bambini, docenti, animatori e genitori. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini, e le famiglie, alla lettura e invogliarli a leggere. Il gioco è l’espediente scelto per far leggere, in particolar modo la gara. È importante sottolineare che l’obiettivo vero è far leggere non gareggiare. Si giocherà in tanti modi: in forma scritta, ad alta voce, attraverso attività espressive e grafico – pittoriche. Alle classi saranno consegnati, precedentemente, dei libri presi in prestito dalla biblioteca scolastica, da leggere e recensire. Ogni gruppo classe prenderà parte a tre momenti: - la visita alla biblioteca comunale con animazione; - il laboratorio di lettura e scrittura in classe; - la festa del libro. narrazione e promozione della lettura “Non stare nel gregge … bruca un libro” Settimana della lettura – Festa del libro Scrittura creativa “Scrivere è volare”, il titolo del laboratorio che viene proposto lega un’azione, quella di scrivere ad una possibilità, quella di spostarsi con fantasia e creatività in ogni possibile dimensione spazio temporale creata dal linguaggio e dalle sue regole, le quali possono in modo ludico, essere plasmate dagli alunni e diventare strumenti di gioco. Nella fase creativa il non senso, gli accostamenti fantastici, le manipolazioni, i rimescolamenti, daranno vita a creazioni originali, che possono esulare dalle regole linguistiche, ma stimolano l’intelligenza emotiva di ciascuno e la educano, in modo da riportare nella realtà tutta la gioia sperimentata giocando. I generi letterari vengono rinominati, integrati, reinventati con lo stile cognitivo dei fanciulli e dei ragazzi che si cimentano nelle operazioni di scrittura creativa, dando vita a mondi possibili e a narrazioni interiori che favoriscono una equilibrata gestione delle emozioni, le quali non incanalate in maniera adeguata pregiudicano l’ascolto, la concentrazione e il rendimento dell’individuo. Il gioco creativo, in tutte le sue forme, favorisce il benessere e un sano sviluppo cognitivo. Nei laboratori di scrittura creativa saranno necessari la penna , la carta, la letteratura in tutte le sue forme, molta fantasia, molti libri, tavoli e sedie, una classe decisa a giocare con le storie e le possibilità del linguaggio, aperta alle logiche della fantasia. Verranno fuori manufatti più o meno interessanti, da rilegare, illustrare, sceneggiare e pubblicare, in modo da aprire la strada a giovani aspiranti scrittori. Gli alunni coinvolti utilizzeranno le mani, la riflessione, la curiosità e anche le forbici, le matite, i fogli, la grammatica, la sintassi e l’ortografia senza pregiudizi, per rafforzare la propria serenità e affrontare i compiti in classe con le emozioni giuste. scrittura creativa Scrivolando Teatro/lettura La parola è strumento di infinite possibilità creative, è strumento di comunicazione e raggiunge la sua pienezza con la narrazione, ma la parola si sostanzia di una valenza comunicativa maggiore se accompagnata dal corpo e dall’anima, componenti essenziali dell’essere umano, che si distingue per la sua capacità di immaginare e sentire. Leggere allora diventa dono di sé, che trascina gli altri in una relazione di ascolto necessaria all’atto comunicativo; dunque lavorare sul corpo, sulla voce e sull’espressività significa migliorare il rapporto con se stessi, potenziare la comunicazione all’esterno e cogliere nell’atto del leggere tutti quegli elementi che nutrono l’equilibrio psicofisico dell’individuo, nel caso specifico del bambino. Il gruppo classe trae giovamento da un contesto realizzato secondo queste modalità: •lavorare sul corpo: attraverso forme di rilassamento, esercizi sull’espressione facciale, mimica corporea; •lavorare sulla voce: sfumature vocali, potenza, volume, tono; •utilizzare questi elementi correlati alle emozioni suscitate dagli eventi, da altre persone, dal contesto; •lavorare sugli stati d’animo; •costruire narrazioni con tutti gli elementi sopraelencati. Il laboratorio utilizza semplici testi teatrali che permettono l’animazione, sviluppando tutti quegli elementi che rendono l’atto del leggere interessante, coinvolgente per se stessi e per un pubblico di ascoltatori. teatro/lettura Col viso, col corpo e con la voce Il laboratorio non è finalizzato ad una drammatizzazione, ma le tecniche teatrali sono utilizzate come strumenti per educare l’intelligenza emotiva degli alunni, favorendo un migliore equilibrio psicofisico. Si gioca con le emozioni “s drammatizzandole”, attraverso i giochi teatrali e con i libri, elementi privilegiati del laboratorio. Il libro è strumento di gioco uscito da un vecchio baule per raccontare di mille possibilità fantastiche da leggere e sceneggiare con la propria creatività: storie, racconti, opere di ogni genere. Da un vocabolario sono venute fuori astronavi per lo spazio, mentre in un ricettario sono entrate formule matematiche per nuovi piatti da preparare. Queste operazioni e molte altre caratterizzano il lavoro dei libri in scena. Una sceneggiatura interessante può essere fornita da un testo di medicina, possono essere mimati tutti i sintomi delle patologie evidenziate! Il lavoro proposto insiste sulla gioia del gioco che avvicina gli alunni ai libri, i quali diventano il “palcoscenico” di narrazioni mimate, recitate, improvvisate seguendo uno schema ludico che ogni volta verrà proposto nelle attività di laboratorio. Sono necessari travestimenti e scenografie che trasformeranno i partecipanti in “sarti” e scenografi pronti a tagliare, modificare, disegnare, dipingere per realizzare copioni semplici e divertenti. Gli elementi del laboratorio saranno: lettura, scrittura, gioco, manualità, psicomotricità e apertura all’altro senza pregiudizi e con uno spirito di accoglienza creativa. teatro/lettura Libri in scena Spazi Lo spazio destinato al laboratorio deve essere abbastanza ampio, accogliente, luminoso ma allo stesso tempo oscurabile e poco rumoroso . È preferibile lavorare in uno spazio non destinato alle lezioni. Costi Il costo dei laboratori varia in base al numero di alunni coinvolti, alla durata del progetto e al numero di operatori impegnati. logistica Tempi Gli incontri, a cadenza settimanale, hanno una durata di 2 ore. Il numero di incontri varia in relazione al progetto, e comunque non potrà essere inferiore a 5. Annelisa Vecchione indirizzo C.da Iannazzo n° 75 – 85043 Latronico (PZ) telefono 339/2106861 contatti e-mail [email protected]