ORIENTARSI TRA LE SCUOLE SUPERIORI (da LA SICILIA, lunedì

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ORIENTARSI TRA LE SCUOLE SUPERIORI (da LA SICILIA, lunedì
ORIENTARSI TRA LE SCUOLE SUPERIORI (da LA SICILIA, lunedì 15 Dicembre 2014)
Un liceo classico di Messina al top dei successi universitari
di Giorgio Romeo
La scelta della scuola superiore è un rito di passaggio
molto delicato. Ogni anno, in questo periodo,
migliaia di studenti devono prendere decisioni che
probabilmente segneranno il loro futuro lavorativo.
Orientarsi tra istituti che sempre più spesso
appaiono sui nostri giornali per attività didattiche e
culturali di primo piano è tutt’altro che semplice.
Quali sono le scuole che meglio riescono a formare i
propri studenti? E su quale criterio valutarle? Molto
spesso ci si affida al passa parola tra conoscenti, una
soluzione valida soprattutto nelle famiglie che
hanno una rete sociale particolarmente sviluppata.
In assenza di questa, molto spesso, semplicemente
si sceglie al buio. Nel dicembre 2011 l’allora ministro
dell’Istruzione, Profumo, lanciò il progetto “Scuola in
chiaro”, che prometteva una banca dati online
attraverso la quale i genitori avrebbero potuto
confrontare gli istituti dove iscrivere i propri figli. A
tre anni di distanza i risultati sono stati pochissimi, ma oggi - per rispondere a questa esigenza - ci viene
incontro la Fondazione Agnelli che, con il progetto “Eduscopio”, ha confrontato e valutato oltre 4.000
scuole su tutto il territorio nazionale.
I CRITERI
Al fine d’individuare un parametro di valutazione oggettivo e credibile, sono stati utilizzati i risultati al
primo anno di università di circa 700mila diplomati. Viene calcolata una media tra la percentuale di esami
superati e la media dei voti conseguiti. Tale risultato, definito “Indice Fga”, tiene anche conto delle diverse
difficoltà che sussistono tra diversi atenei e corsi di laurea perché, come ha spiegato a “Repubblica. it”
Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli: «Ormai sanno tutti - sottolinea - che un 30 al
Politecnico di Torino non è paragonabile con quello in Scienze politiche di una piccola università». Ad ogni
modo, il sistema ha certamente punti di forza e altresì limiti. I primi sono facilmente individuabili nella sua
semplicità, che tiene abbastanza al riparo da falsi positivi; i secondi, al contrario, s’intravedono nella
portata ristretta: sono tagliati fuori gli istituti professionali, che per natura non producono molti iscritti
all’università, e i licei artistici, il cui naturale sbocco sono principalmente le Accademie delle Belle Arti.
IN SICILIA
Per ottenere dei dati regionali abbiamo incrociato quelli ottenuti da più ricerche. Ciascuna di esse, infatti, è
limitata a un’area di 30 chilometri e per un solo indirizzo scolastico (questo perché il sito si rivolge ai
potenziali nuovi iscritti che, naturalmente, hanno interesse a confrontare le scuole a loro vicine). In Sicilia a
emergere sono i licei classici, che occupano quattro dei cinque primi posti in classifica. La scuola con l’indice
Fga più alto è il liceo classico “Francesco Maurolico” di Messina, che ottiene un punteggio di 85,34 su 100
(comunque relativamente basso rispetto ai migliori istituti nazionali come il classico “Majorana di Desio”, in
provincia di Monza, che ha raggiunto un punteggio 96.92). Seguono il classico “Gulli e Pennisi” di Acireale
(82,71), lo scientifico (non statale) “Empedocle” di Messina e i licei classici “Umberto I” di Palermo e
“Napoleone Colajanni” di Enna.
CATANIA
Tra i licei scientifici della città, quello a ottenere il valore più alto è il “Principe Umberto di Savoia” con una
valutazione di 78,03. Molto vicino il risultato del “Galileo Galilei” (77,81) mentre è abbastanza più basso
quello del “Boggio Lera” (72,81), che stacca comunque di oltre dieci punti il “Giovan Battista Vaccarini”
(60,02). Passando ai licei classici troviamo il “Cutelli” con un indice (77,78) leggermente superiore a quello
dello Spedalieri (76,49) ma piuttosto lontano da quello del “Gulli e Pennisi” di Acireale (82,71), prima scuola
della provincia di Catania. «Da diversi anni - continua Gavosto - i risultati migliori sono ottenuti dalle
scuole provinciali: a pagare ritengo sia il rapporto più diretto tra studenti, docenti e genitori che s’instaura
in questi contesti».
LE MAGLIE NERE
Come era facile intuire, i valori più bassi in Sicilia si registrano negli istituti privati, spesso veri e propri
“diplomifici”. La maglia nera spetta al liceo delle scienze umane “Sacro Cuore” di Siracusa (Fga 31,36) ma
valori molto bassi sono anche quelli del liceo classico “Seneca” di Palermo (36,2) e dello scientifico “San
Michele” di Catania (38,4).
DOVE SI ISCRIVONO I DIPLOMATI?
La percentuale d’iscrizioni all’ateneo più vicino alla scuola frequentata è piuttosto variabile. Confrontando
due licei scientifici di Catania, il “Principe Umberto di Savoia” (statale) e il “Leonardo da Vinci” (privato)
emerge come nel primo il 92,2% degli studenti sceglie l’università di Catania mentre nel secondo questa
percentuale scende al 61,4%. In ogni caso, la media di iscritti in università fuori regione è più alta al Sud
rispetto al resto d’Italia. È infatti stimabile che in media quasi un terzo degli studenti abbia un futuro con la
valigia.