Alcool e diabete

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Alcool e diabete
Alcool e diabete
Scritto da Annamaria Prioletta
Iniziamo con un messaggio chiaro: non esiste una reale controindicazione all’assunzione di
alcolici neanche nei soggetti affetti da diabete, che paradossalmente, al contrario, potrebbero
presentare anche qualche piccola indicazione in più per consumare quantità moderate di
bevande alcoliche.
È noto infatti, che il consumo di alcool a dosi moderate riduce il rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari e, recentemente, alcuni studi scientifici hanno dimostrato un analogo effetto di
prevenzione nei confronti del diabete mellito.
Recenti osservazioni, inoltre hanno permesso di dimostrare che i soggetti che soffrono di
diabete mellito e che consumano quantità moderate di alcool, presentano una frequenza di
malattie cardiovascolari ridotta rispetto ai pazienti con diabete astemi.
Il soggetto con diabete che decida di consumare dell’alcool non dovrebbe comunque farlo in
maniera arbitraria dal momento che se è vero che alcune bevande alcoliche (ed in particolare il
vino rosso), contengono delle sostanze in grado di svolgere effetti benefici, è altrettanto vero
che l’alcool è una sostanza ad elevato contenuto calorico (ogni grammo di alcool apporta circa
7 Kcal) e che pertanto la sua assunzione in maniera cronica può alterare un regime dietetico
altrimenti ben controllato. Pensate che 1 bicchiere di vino rosso (150 ml) a 13° corrisponde a
circa 140 Kcal e che a questo contenuto calorico deve essere aggiunto quello apportato dagli
zuccheri contenuti in maniera variabile nei diversi tipi di vini. È quindi possibile consumare
bevande alcoliche anche per chi segue una dieta, la cosa importante è che tale consumo sia
calcolato nel conteggio nelle calorie giornaliere.
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L’assunzione di alcool provoca delle conseguenze che sono variabili da soggetto a soggetto
(indipendentemente dal fatto che si è diabetici o meno) e che dipendono da diverse variabili che
sono: la quantità ingerita, la capacità di metabolizzarlo (cioè di smaltirlo) e le circostanze in cui
viene consumato (a digiuno o durante i pasti).
Le raccomandazioni generali sul consumo di alcool in caso di diabete sono le stesse che per la
popolazione generale; se non vi sono altri problemi che controindichino in maniera assoluta
l’assunzione di alcolici (per esempio malattie del fegato), nel paziente con diabete in buon
controllo metabolico, così come in un soggetto normale, è consentita l'assunzione di una
moderata quantità di bevande alcoliche (meglio se a bassa gradazione come vino e birra),
durante i pasti.
L'assunzione di alcool può indurre una importante riduzione dei valori della glicemia a digiuno
poiché riduce la gluconeogenesi (cioè la produzione di glucosio da parte del fegato), ma lo
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Alcool e diabete
Scritto da Annamaria Prioletta
stesso effetto non si verifica nel post prandiale, al contrario dopo il pasto, in chi assume alcool
la glicemia tende ad essere mediamente più alta.
Pertanto, in particolare per i soggetti con diabete, è sconsigliato bere alcool a digiuno, per la
sua capacità di scatenare o aggravare crisi ipoglicemiche, già possibili in corso di trattamento
con insulina o ipoglicemizzanti orali.
L’assunzione di dosi eccessive di alcool può indurre una diminuzione della vigilanza e delle
percezioni del corpo per cui si può non avvertire una possibile ipoglicemia e chi è accanto ad un
soggetto che ha una ipoglicemia e che ha bevuto dell’alcool, potrebbe scambiare i sintomi di
una ipoglicemia per gli effetti di un eccesso di alcool e quindi sottovalutarne il pericolo.
Il vostro diabetologo deve essere a conoscenza del fatto che consumate dell’alcool in modo
tale da poter conoscere il vostro reale introito calorico ed eventualmente modificare la vostra
terapia, infatti, soprattutto il paziente in terapia insulinica potrebbe avere bisogno di una dose
maggiore di insulina se assume dell’alcool durante il pasto.
Possiamo pertanto concludere dicendo il paziente con diabete mellito che presenti un buon
compenso metabolico con la dieta e/o la terapia in corso, può assumere una moderata quantità
di bevande alcoliche (meglio se a basso contenuto calorico e di zuccheri), purché esse vengano
inserite nel conteggio calorico giornaliero.
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