Il DIRITTO In ogni società esistono diversi tipi di regole che

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Il DIRITTO In ogni società esistono diversi tipi di regole che
Il DIRITTO
In ogni società esistono diversi tipi di regole che disciplinano i rapporti tra gli uomini. Esistono
norme di correttezza, di buona educazione, morali, religiose, giuridiche. Le norme giuridiche si
differenziano dagli altri tipi di norme perché sono obbligatorie.
Le norme giuridiche costituiscono un importante strumento che mira a garantire una convivenza
ordinata, in certi casi impongono di adottare alcuni comportamenti ( comandi), in altri di evitare
determinati atteggiamenti ( divieti). Quando le indicazioni contenute nelle norme giuridiche non
sono rispettate sono previste precise sanzioni che rappresentano le conseguenze nelle quali
incorre il trasgressore di una norma
Le norme giuridiche presentano le seguenti caratteristiche :
GENERALITA’ = la norma si rivolge a tutti i soggetti della collettività
ASTRATTEZZA = la norma non prevede un caso concreto ma una situazione ipotetica che può
verificarsi nella realtà
OBBLIGATORIETA’ = la norma è imposta anche contro la volontà del soggetto.
Nel momento in cui si infrange una norma subentra la sanzione; La sanzione giuridica è la
punizione prevista per chi non osserva la norma giuridica; esistono differenti tipi di sanzioni:
civili, penali, amministrative
L’insieme delle norme giuridiche si definisce anche: ORDINAMENTO GIURIDICO
L’ordinamento giuridico si divide in due rami fondamentali:il diritto pubblico ed il diritto privato.
il diritto pubblico è l’insieme delle norme che regola
l’esercizio dei poteri dello Stato.
l’organizzazione, il funzionamento e
il diritto privato è l’insieme delle norme che disciplinano i comportamenti ed i rapporti tra i singoli
soggetti
LE FONTI DEL DIRITTO
Questa espressione è adoperata nei libri di diritto per indicare ogni atto ed ogni fatto idoneo a far
nascere, modificare o estinguere una o più norme giuridiche. Le fonti del diritto si distinguono in fonti
di cognizione e fonti di produzione. Per fonti di cognizione, s'intende l'insieme dei documenti che
forniscono la conoscibilità legale della norma come la Gazzetta Ufficiale, i codici e ogni altro strumento
idoneo a farle conoscere
Per "fonti di produzione", s'intendono gli atti, emanati dagli organi competenti e con le procedure
appropriate, idonei a produrre norme giuridiche.
Il PRINCIPIO GERARCHICO
(gerarchia significa mettere in ordine come in una piramide dall’alto in basso, dal più importante al meno
importante. Esempio la piramide sociale egiziana con in alto il faraone o la gerarchia della Chiesa con in
alto il papa, poi i cardinali, i vescovi, i parroci, i sacerdoti ecc. )
La gerarchia è il principio secondo il quale le norme
contrasto con quelle di grado superiore.
di grado inferiore non possono essere in
La Costituzione è al vertice dell’ordinamento poiché è la norma fondamentale ad essa tutte le norme
giuridiche dello Stato Italiano fanno riferimento. Nessuna legge e nessun’altro atto normativo possono
essere in contrasto con la Costituzione.
All’interno dello stesso livello dell’ ordinamento vale il principio della successione nel tempo ( criterio
cronologico): tra due norme dello stesso grado si applica la più recente
LA COSTITUZIONE
La Costituzione è la norma fondamentale dell’ordinamento giuridico italiano. In essa, oltre ai principi
fondamentali, sono indicati i diritti e i doveri dei cittadini ( PARTE PRIMA) e le regole di funzionamento
dello Stato( PARTE SECONDA). La Costituzione è entrata in vigore il primo gennaio 1948 è rigida cioè
può essere modificata o integrata solo con leggi costituzionali. inoltre è lunga e votata.
Le leggi costituzionali sono particolari atti emanati dal Parlamento per modificare o integrare la
Costituzione. Vengono approvate con una procedura più complessa rispetto a quella prevista per le
leggi ordinarie. Sono richieste infatti maggioranze più elevate ( i 2/3 dei componenti di ciascuna
Camera) ed il testo deve essere approvato due volte da parte di ciascuna Camera con tre mesi di distanza
tra una votazione e l’altra.( per cui si parla di “prima lettura” e “seconda lettura”)
LE FONTI DI PRIMO GRADO O PRIMARIE
Le leggi ordinarie sono emanate dal Parlamento seguendo un particolare percorso che viene chiamato
“iter legislativo” esso si svolge in cinque fasi:
1. INIZIATIVA – il progetto di legge viene presentato al Parlamento.
2. DISCUSSIONE E APPROVAZIONE – il progetto di legge viene discusso e approvato dalle due Camere.
3. PROMULGAZIONE – il testo di legge viene firmato dal Presidente della Repubblica.
4. PUBBLICAZIONE – la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
5. ENTRATA IN VIGORE – la legge, solitamente dopo 15 giorni dalla pubblicazione, diviene esecutiva e
deve essere rispettata da tutti..!
I decreti legislativi ed i decreti legge sono detti anche “atti aventi forza di legge” o leggi sostanziali in
quanto hanno la stessa efficacia delle leggi ma sono emanati dal Governo. I decreti legislativi sono
emanati dal Governo su iniziativa del Parlamento, il quale con una legge (legge delega) incarica il Governo
di emanare un decreto indicando la materia ed i principi cui il Governo deve attenersi.
I decreti legge sono atti emanati dal Governo in casi straordinari di necessità e di urgenza. Si tratta di
provvedimenti “provvisori” in quanto essi devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni
altrimenti perdono efficacia.
LE FONTI DI SECONDO GRADO O SECONDARIE
Nel diritto il termine regolamento viene usato per indicare norme emanate da organi dello stato o altre
pubbliche amministrazioni per disciplinare il proprio funzionamento. I regolamenti contengono norme di
dettaglio, di attuazione delle leggi, essi sono collocati, nella scala gerarchica, in una posizione subordinata
rispetto alla Costituzione e alle leggi : I regolamenti si definiscono anche fonti secondarie Ad es il
Regolamento di Istituto deve contenere norme non contrarie ai principi costituzionali sull’istruzione ( art 3,
30,33, 34) e non contrarie alle leggi sui diritti degli studenti contenute nello “Statuto delle studentesse e
degli studenti della scuola secondaria” (D.PR. 249/98 modificato e integrato con D.P.R. 235/07 )
N.B.La citazione di una fonte normativa è accompagnata dalla data di pubblicazione e dal numero
progressivo per quel tipo di fonte (ad esempio, Legge 20 ottobre 2006, n. 271 può anche scriversi L.
271/2006).
Come «leggere» le norme
Le norme sono composte in porzioni di testo numerate progressivamente dette articoli, ogni punto e a
capo è detto Comma
L’indicazione della fonte , per esteso o con una abbreviazione, permette di individuare l’organo che ha
prodotto la regola giuridica:
Generalmente, quando si cita una norma la si identifica abbreviando il nome della fonte di provenienza
ecco vari esempi di abbreviazioni:
Cost. (Costituzione),
D.lgs. (decreto legislativo),
L.cost. (legge costituzionale),
D.p.r. (decreto del Presidente della Repubblica),
L. (legge),
c.c. (codice civile),
D.l. (decreto legge),
c.p. (codice penale),
EFFICACIA DELLE NORME GIURIDICHE
L’efficacia di una norma giuridica consiste nella sua capacità di produrre effetti . L’efficacia parte dal
momento dell’entrata in vigore fino a quello della perdita di efficacia.
Le Leggi emanate dal Parlamento, ad esempio, entrano in vigore solitamente 15 giorni dopo la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione è l’atto con cui la legge viene portata
ufficialmente a conoscenza dei destinatari . La Vacatio legis ( si legge vacazio) è il periodo di tempo tra
la pubblicazione e l’entrata in vigore della legge.
La pubblicazione è necessaria perché, una volta entrata in vigore, nessuno può invocare a propria
scusante l’ignoranza della legge.
La Gazzetta ufficiale è lo strumento per farci conoscere le leggi dello stato ma anche le altre norme
giuridiche devono essere portate a conoscenza dei destinatari con tutti gli strumenti idonei (anche su
Internet attraverso i siti ufficiali delle Pubbliche Amministrazioni)
Ogni norma giuridica può essere modificata, sostituita o eliminata da altre norme ( di pari livello o
superiore). Per sapere quale norma devono rispettare i cittadini, si ricorre al principio di irretroattività
che definisce l’efficacia delle norme giuridiche, di qualunque grado, nel tempo. Tale principio è detto anche
criterio cronologico
Il principio di irretroattività significa che la norma giuridica vale solo per i fatti che si verificano
dopo la sua entrata in vigore, questa regola risponde ad una esigenza di certezza . il cittadino deve
sapere prima se il suo comportamento è lecito o illecito( art 25, 2° comma, Cost.). A questo principio c’è
una eccezione: la legge penale più favorevole al condannato è retroattiva, ciò avviene per esigenze di
giustizia, sarebbe ingiusto che per due persone che hanno commesso lo stesso fatto, ci fossero
conseguenze diverse.
PERDITA DELL’EFFICACIA
L’eliminazione o la cancellazione di una norma giuridica può avvenire mediante: abrogazione,
L’abrogazione è la cessazione dell’efficacia di una norma per effetto di una norma successiva di pari
grado o di grado più elevato.