NMA 28 gennaio 2011.pub - Steel Business Briefing

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NMA 28 gennaio 2011.pub - Steel Business Briefing
Pubblicazione settimanale di Steel Business Briefing, servizio d’informazione di qualità per l’industria dell’acciaio 09 Luglio(Numero 27‐10) 2010 Pubblicazione settimanale di Steel Business Briefing, servizio d’informazione di qualità per l’industria dell’acciaio 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11)
Prima Pagina SBB Indice Mondiale dei Prezzi Prezzi europei dei lunghi verso stabilizzazione In Grecia i prezzi alla consegna di tondo sono rimasti stabili a circa 600‐650 €/t (810‐877 $/t), e anche dal fronte italiano e spagnolo i prezzi di esportazione non hanno fatto registrare grossi colpi di scena, rimanendo invariati a 540‐550 €/t FOB. I recenti aumenti che hanno interessato le quotazioni sono stati indotti dai crescenti costi del rottame ma "ora che i prezzi del rottame si stanno raffreddando, tondo e vergella sono più stabili", ha dichiarato un produttore. "La scorsa settimana prevedevamo rialzi USA, offerte di coils a caldo a 850 $/tc Sulla scia dell'aumento di 50 $/tc (pag. 4) applicato la scorsa settimana da AK Steel ai prezzi dei coils a caldo, anche altri produttori hanno perseguito la strada dei rincari, facendo salire le offerte a 850 $/tc (937 $/t). "Anche se oggi non mi sorprendo più di nulla, non nascondo una certa incredulità quando osservo il mercato, e parlo di "incredulità" perché quello che sta accadendo supera ogni limite", ha dichiarato un trader. Secondo John Surma, AD di US Steel, l'azienda "sta avendo accese discussioni con i clienti". di 20‐40 €/t, ma la stabilizzazione del rottame in Turchia e del tondo in Sud Europa rende incerti i produttori, che preferiscono aspettare di vedere quale direzione prenderà il mercato", ha dichiarato un compratore greco. In Turchia le quotazioni del rottame sono rimaste elevate ma non si è avuta notizia di numerose transazioni, in quanto i compratori hanno perferito aspettare di vedere se i rincari del rottame potessero essere trasferiti sui prezzi di tondo. Produzione di acciaio record nel 2010 Secondo i dati della World Steel Association nel 2010 la produzione mondiale di acciaio grezzo è balzata del 15% anno su anno, salendo a 1,4 Mld t. A compiere il salto più alto è stata l'America del Nord, con un aumento del 35,7%, seguita dall'Europa dei 27 con +24,6%. La produzione asiatica è salita dell'11,6% a 897,9 Mln t, mentre quella cinese a 626,7 Mln t, in rialzo del 9,3%. In Europa, invece, le chiusure natalizie hanno comportato un calo mensile dell'11,6% . Il Punto dell’Editore India, Cina e Russia: quando le promesse di un'economia fiorente non sono abbastanza... Nel 2010 le promesse delle economie di Cina e India hanno disatteso le aspettative. Almeno stando ai dati della World Steel Association, secondo cui la quota di grezzo prodotta dai due Paesi è diminuita rispetto al totale mondiale. La produzione della Cina è passata dal 46,7% (del totale mondiale) del 2009, al 44,3% dell'anno scorso, mentre nel 2008, momento in cui la recessione mieteva il più alto numero di vittime, la produzione del Paese si era attestata solo al 37,7%. Nulla in confronto all'India, comunque, che nel 2010 ha totalizzato un mero 4,7% contro il 5,1% del 2009. E anche la quota della Russia è lievemente arretrata. A dire il vero, la contrazione in quest’area si protrae ormai da un lustro e questa involuzione trova forse una risposta tanto nella struttura economica del Paese quanto nella sua forte dipendenza dalle materie prime. L’altra faccia della medaglia è invece costituita dalla triade Giappone, USA, ed Europa dei 27, i quali hanno invece riportato un vigoroso aumento nel 2010. La 28 gennaio 11= 230
quota del Giappone ha guadagnato lo 0,7% attestandosi al 7,8%, mentre quella statunitense è salita di un punto percentuale, segnando quota 5,7%. Quanto ai volumi di grezzo fabbricati dall'Europa, l'aumento è stato del 12,2% nel 2009, contro l'11,3% del 2009. Va comunque precisato che le proporzioni di USA ed Europa hanno continuato a scendere negli ultimi 5 anni. Nello stesso lasso di tempo la produzione della Corea è stata relativamente stabile. Certamente la ripresa dalla recessione ha avuto un forte impatto sulle variazioni, alcune delle quali sono in contrasto con l'andamento avuto nel medio termine. Ma non va dimenticata neppure l’influenza delle esportazioni dirette e indirette di acciaio in relazione all’impennata di Europa e Giappone. In Cina, invece, gli inaspettati tagli produttivi imposti dal governo per preservare l'energia hanno avuto un peso notevole. Ma a fare la differenza, forse, è stato anche il calo di nuovi investimenti a favore all'industria dell'acciaio. Roger Manser, [email protected] Gen 2000 = 100
Fonte: SBB Price Trackers SBB Indice dei Prezzi dell’Acciaio 28 gen Variazione in 7 giorni Mondo *262 pts +3 Coils a caldo 772 $/t +10 Tondo 730 $/t +3 *yr 2000=100 Ultime Notizie ■ Sud Est Asiatico: offerte a pronti di bramme in rialzo ■ USA: nuovo laminatoio di tondo in progetto in Georgia ■ Turchia: la scarsa attività dei buyer mantiene i prezzi di tondo invariati Contenuti La siderurgia nel mondo. 2 La mappa dei prezzi.......... 4 Uno sguardo ai mercati 5 Uno sguardo ai prezzi.............................. 6 Una settimana d’acciaio............................ 7 L’azienda della settimana 8 Focus Italia 9 Per abbonamenti o per informazioni contattare i seguenti numeri: Londra +44 207 6262 0600 Pittsburgh +1 412 431 4370 Shanghai +86 21 5110 5488 Singapore +65 6227 7811 San Paolo +55 11 3371 5755 Bursa +90 224 234 1523
Steel Business Briefing Ltd 2nd Floor, Peek House, 20 Eastcheap, London EC3M 1EB, UK [email protected] www.steelbb.com 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 1
La siderurgia nel mondo SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Ferro e Acciaio La Settimana in Numeri Nella prima decade di gennaio la ■ ArcelorMittal riattiverà a febbraio l'altoforno P6 dell'impianto francese di Florange. La capacità produzione di acciaio grezzo della Cina ha complessiva degli altiforni P6 e del già attivo P3 è pari a 2,2 Mln t/a. sfiorato i 18 Mln t. ■ La thailandese Sahaviriya Steel Industries progetta di espandere la capacità dell'impianto britannico di bramme Teesside Cast Products (3,5 Mln t/a) che prevede di acquistare da Tata Steel. A novembre le commesse giapponesi di acciaio ordinario sono salite a 6 Mln t, in aumento del 9% su base annua. L'acciaio grezzo prodotto dal Paese nel 2010 si è attestato a 109,6 Mln t, riportando un ■ La regione di Volgograd (Russia meridionale) potrebbe assistere alla nascita di una mini mill per tondo +25,2% anno su anno. ■ Il produttore indiano di ghisa, Mideast Integrated Steel, costruirà due altiforni nell'impianto di Kalinganagar (stato orientale di Orissa) entro metà 2013, elevandone la capacità a 3,5 Mln t/a. L'azienda potrebbe inoltre realizzare un impianto di billette da 800.000 t/a, un laminatoio di vergella da 400.000 t/a e tre treni di laminazione a caldo dalla capacità complessiva di 2,4 Mln t/a. da 200.000 t/a. ■ Alam Group potrebbe attivare a fine 2011 il primo impianto per ferro dell'Uganda con capacità di 150 t/
giorno nella città orientale di Jinja. L'anno scorso la Turchia ha esportato 1,6 Mln t di profilati, in calo rispetto agli 1,7 Mln t del 2009. ■ Il gruppo siderurgico turco, Tosyali Holding, progetta di costruire una mini mill da 1 Mln t/a in un Paese Nel 2010 le richieste di licenze di nord africano di cui non è ancora stato reso noto il nome. importazione di prodotti siderurgici in ■ L'indiana Essar Steel potrebbe riprendere entro un anno la produzione dell’azienda siderurgica Europa hanno raggiunto i 21,3 Mln t, in zimbabwana, Zisco, di sua recente acquisizione. aumento del 37,9% anno su anno. ■ La coreana Posco potrebbe attivare l'impianto siderurgico num. 3 (4,7 Mln t/a) presso l’acciaieria di Nello stesso anno la Francia ha prodotto Pohang entro fine febbraio dopo che il governo ha acconsentito al proseguimento del progetto. ■ L'egiziana Taybah Steel potrebbe attivare un impianto di billette da 450.000 t/a nella città settentrionale 15,4 Mln t/a di acciaio grezzo il 20% in più rispetto al 2009 ma il 20% in meno rispetto di El Mansoura entro fine anno. al 2007. ■ Rio Tinto ha deciso di smantellare l'impianto per ferro da 800.000 t/a di Hlsmelt (Australia occidentale), di cui progetta ancora di vendere le attrezzature in India e in Cina. A novembre 2010 le esportazioni statunitensi di acciaio hanno registrato il dato più alto degli ultimi cinque mesi ■ La fornitura di bramme dell'impianto svedese di rilaminazione, SSAB Borlänger, è stata bloccata da un attestandosi a 922.440 t. Piani deragliamento ferroviario. ■ Ma’anshan I&S (Cina orientale) progetta l'attivazione di due treni di laminazione a freddo con capacità I prodotti siderurgici importati dal Brasile nel 2010 si sono attestati a circa 5,9 Mln t, complessiva di 1,8 Mln t/a entro la prima metà del 2012. Lunghi il 154,2% in più rispetto al 2009. Nei primi nove mesi del 2010 la ■ La turca Tosyali Holding intende costruire un laminatoio per rotaie e profilati da 2 Mln t/a nella città produzione mondiale di acciaio inox si è meridionale di Osmaniye. attestata a 23 Mln t, il 29% in più rispetto allo stesso periodo del 2009. Tubi ■ La giapponese Maruichi Steel Tube inizierà a produrre tubi elettrosaldati in acciaio al carbonio nell'impianto di tubi in acciaio inox nello stato di Tamil Nadu (India meridionale). ■ Tosyali Holding intende aumentare di 1,3 Mln t/a la capacità di tubi saldati longitudinalmente nell'impianto di Osmaniye (Turchia meridionale). Inossidabili e speciali ■ La cinese Yangzhou Lontrin Steel Tube potrebbe attivare a marzo un tubificio da 300.000 t/a per materiale senza saldatura e di largo diametro in acciaio alto legato nella provincia orientale dello 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 2
La siderurgia nel mondo SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Jiangsu. Materie Prime ■ Nello stabilimento lettone di carbon coke, HRC Libau, verrà attivata una batteria di forni coke da 300.000 t/a nel 2013. ■ La corte suprema dell’India ha ordinato allo stato di Karnataka di sospendere il divieto sulle esportazioni a partire da fine gennaio ma il governo potrebbe non conformarsi immediatamente ai nuovi dettami. A valle ■ ArcelorMittal Brazil potrebbe aprire un nuovo centro di servizio per lunghi (taglio e piegatura) nello stato nord orientale di Bahia. ■ Usiminas Mecânica sta valutando la possibilità di aprire un nuovo impianto di lavorazione e distribuzione nello stato nord orientale di Pernambuco. Magazzino ■ La scorsa settimana le giacenze di coils a caldo della Cina sono lievemente diminuite attestandosi a 1,8 Mln t a Shanghai e a 1,1 Mln t a Lecong. ■ A fine 2010 i centri di servizio statunitensi contenevano 7,1 Mln/tc di prodotti siderurgici, in aumento del 5,9% mese su mese e del 25,6% anno su anno. Consumatori finali ■ La cinese Jiangsu Fengfan progetta la costruzione di un nuovo impianto per pali dell'alta tensione prodotti a partire da tubi in acciaio. Lo stabilimento verrà realizzato nella provincia di Jiangsu e avrà capacità di 80.000 t/a. Finanza e Gestione ■ ArcelorMittal e Nunavut Iron Ore hanno lanciato un’offerta d'acquisto congiunta per la rilevazione dell'azienda mineraria canadese, Baffinland Iron Mines, costuita di recente. ■ Il produttore svizzero, Vorskla Steel, potrebbe riacquistare la filiale danese di billette, Fredericksvaerk, al momento in bancarotta. ■ Il produttore ceco di lunghi, Trinecke Zelezarny, potrebbe acquisire il produttore ungherese, DAM, che ha dichiarato lo stato di bancarotta. ■ Il produttore britannico di acciaio preverniciato, Falcon Steel, è stato dichiarato insolvente. Video di SBB
■ Il produttore tedesco, Georgsmarienhütte, ha rilevato l’azienda australiana, Bishop Steering Technology. ■ Il distributore tedesco, Klöckner, ha siglato una lettera d'intenti per l'acquisto di Macsteel Service Centres USA. ■ Il centro di servizio tedesco, Wuppermann, ha acquistato il produttore tedesco di lamiere sottili, KLB Blech in Form. ■ Un gruppo di gestione ha acquistato Hatch Corporate Finance da Hatch Associates e ne ha cambiato il nome in HFC International Advisers. Notiziario di SBB—Italia
Guarda le ultime notizie sul mercato siderurgico italiano ed europeo ■ Lucchini e la filiale francese Ascometal potrebbero essere separate prima della vendita. La misura 25 gen 2011
farebbe parte del piano di rifinanziamento del debito del Gruppo Lucchini, controllato dal patron di Severstal, Alexei Mordashov. ■ Il produttore venezuelano di minerale di ferro e pellet, CVG Ferrominera Orinoco, ha annullato la partnership con la cinese Wuhan I&S. ■ Edwin Basson di ArcelorMittal è stato nominato presidente della World Steel Association. 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 3
SBB La mappa dei prezzi SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Il riscaldamento globale dei prezzi sembra raggiungere il suo apice America del Nord ‐ piani Europa ‐ piani La scorsa settimana AK Steel ha annunciato un ulteriore incremento di 50 $/tc sui prezzi dei coils. Se conseguiti, gli aumenti potrebbero spingere i prezzi dei coils a caldo a 850
$/tc (937 $/t). Prima dei rincari i coils a freddo e gli zincati si attestavano rispettivamente a 900‐920 $/tc e 950‐1.100 $/
tc. America del Nord ‐ lunghi La scorsa settimana il prezzo di riferimento del tondo statunitense calcolato da TSI* è rimasto invariato a 645 $/tc (711 $/t). CSI ‐ piani e lunghi Da inizio anno i produttori nord europei di coils hanno aumentato le offerte di circa 80‐100 €/t, portando i coils a caldo a circa 620‐640 €/t, quelli a freddo a 700‐730 €/t e gli zincati a 680‐730 €/t. Tuttavia, i compratori non hanno ancora accettato questi prezzi. Europa ‐ lunghi I prezzi greci di tondo sono rimasti stabili a circa 600‐650 €/t (810‐877 $/
t) consegna inclusa, malgrado fossero previsti aumenti. I prezzi di esportazione di tondo spagnolo e italiano non hanno subìto variazioni, attestandosi a 540‐550 €/t FOB. Le offerte di coils a caldo ucraine sono salite a circa 710‐720 $/t FOB Mar Nero, mentre quelle di coils a freddo hanno toccato gli 810‐830 $/t FOB. Cina ‐ piani e lunghi La cinese Anshan I&S ha incrementato i prezzi dei piani di 200‐300 RMB/t, portando i coils a caldo a 4.100 RMB/t (622 $/t) e quelli a freddo a 4.890 RMB/t. La scorsa settimana a Shanghai i prezzi spot delle travi H sono saliti di circa 30 RMB/t, attestandosi a 4.274‐4.299 RMB/t. Intanto i prezzi a pronti di tondo hanno gua‐
dagnato circa 10‐20 RMB/t fino a 3.949‐3.966 RMB/t. I prezzi escludono il 17% d’IVA: In aumento Prezzi stabili In discesa America del Sud ‐ piani e lunghi La scorsa settimana i prezzi di fabbrica di tondo e vergella brasiliani sono rimasti stabili a rispettiva‐
mente 2.250 R$/t (1.347 $/t) e 2.200 R$/t, imposte incluse. Medio Oriente ‐ lunghi Negli Emirati Arabi Uniti i prezzi di merca‐
to di tondo sono aumentati di circa 200‐
220 AED/t rispetto allo scorso mese, attestandosi a circa 2.750 AED/t (749 $/t). In Egitto, invece, il tondo è rimasto inva‐
riato a circa 4.028‐4.120 EGP/t (692‐765 $/t) per via della scarsità della domanda. Asia Orientale ‐ piani e lunghi I produttori giapponesi di tondo hanno incrementato le offerte per il materiale standard a 70.000 ¥/t (854 $/t) mentre sul mercato a pronti di Tokyo i prezzi sono aumentati di circa 1.000‐2.000 ¥/t fino a 60.000‐62.000 ¥/t. La Taiwanese Tung Ho Steel ha aggiunto 500 TWD/t ai prezzi delle travi H, portandone i livelli a circa 26.300 TWD/t (908 $/t). NB: dati per l’Africa non disponibili; *TSI: The Steel Index 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 4
Uno sguardo ai mercati SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Finanza e Mercati Previsioni ■ La produzione industriale mondiale di novembre ha registrato una crescita dello 0,2% mese su ■ L'import cinese di minerale di ferro mese secondo le ultime stime di CHR Economics, che ha corretto al ribasso il +0,5% inizialmente previsto. Il calo è ascrivibile alla deludente performance dell'India. ■ Secondo l’Ufficio nazionale di statistica della Cina, nel 2010 la produzione industriale del Paese è aumentata del 15,7%. Secondo UBS, tuttavia, nel 2011 il PIL del Paese subirà una battuta d'arresto scendendo a circa il 9%. ■ A novembre la produzione edile dell'Euroarea è scesa dello 0,9% mese su mese e del 6,8% anno su anno, mentre nell'Europa dei 27 la contrazione mensile si è attestata allo 0,4% e quella annuale all'1,7%. ■ Il Ministro dell'Economia tedesco prevede che quest'anno il PIL del Paese potrebbe espandersi del 2,3%, contro il +3,6% messo a segno lo scorso anno. ■ Secondo l’Istituto di statistica ucraino, nel 2010 la produzione industriale del Paese è aumentata dell'11% dopo il calo del 21,9% subìto nel 2009. Rassegna Rottame e lunghi in calo, ma i nastri tengono duro La lieve flessione dei prezzi turchi del rottame sta influenzando anche altri mercati regionali di lunghi. Alla fine della scorsa settimana, infatti, i prezzi di esportazione turchi di billetta hanno subìto una contrazione di 10‐20 $/t scendendo a 650‐660 $/t FOB, mentre quelli di tondo hanno perso 10‐15 $/t attestandosi a 690‐700 $/t FOB. potrebbe aumentare dell'8% nel 2011, secondo l'associazione di categoria Metallurgical Miners’ Association of China. ■ Secondo la Hauptverband der D e u t s c h e n B a u i n d u s t r i e ( c o n f e d e r az i o n e g e n e r a l e dell'industria edilizia tedesca) quest'anno il settore tedesco delle costruzioni registrerà una crescita di appena l'1%, contro il calo del 4,5% subìto nel 2010. ■ Nel 2011 il volume delle vendite di auto russe rimarrà probabilmente invariato rispetto al 2010, ma entro il 2014 potrebbe quasi raddoppiare. A prevederlo sono gli analisti di Autostat e ASM Holding. Secondo fonti locali questa sarebbe una settimana critica per i mercati. Alcuni trader ritengono che l'incremento dei prezzi del rottame sia stato troppo repentino e ritengono che la correzione in atto sia "effimera" e non duratura. Altre fonti, invece, preferiscono osservare i fondamentali, i quali sembrano indicare che i prezzi dei lunghi hanno ormai toccato l'apice e che pertanto il mercato potrebbe essere a rischio. Con il Capodanno cinese alle porte, alcuni pensano che i produttori dell'area provvederanno a rifornirsi di rottame prima delle festività, e che questo spingerà i prezzi nuovamente al rialzo. "Questa settimana negli USA verranno fissati i prezzi interni del rottame di febbraio" ‐ ha recentemente dichiarato un fornitore statunitense ‐ "e ci aspettiamo un incremento di 15 $/t". Il mercato cinese, da parte sua, sembra registrare scarsità di offerta. Fattori stagionali, come ad esempio la neve, hanno impartito un andamento ascendente alle quotazioni. Ora che la loro influenza si è ridotta, però, sorgono molti interrogativi riguardo a possibili aumenti futuri dei prezzi internazionali. Nuovi rincari del rottame statunitense potrebbero accentuare la pressione rialzista sui prezzi locali dei coils, che a detta di qualcuno sarebbero saliti troppo velocemente. Sulla scia di AK Steel, che a fronte dei rincari delle materie prime la scorsa settimana ha applicato rincari di 50 $/tc sui fogli portandone i prezzi a 850 $/tonnellata corta (937 $/t), numerosi altri produttori hanno adottato la medesima strategia. A novembre i coils a caldo statunitensi si sono attestati a circa 560‐590 $/tonnellata corta. Credit Suisse ha sottolineato che i costi delle materie prime (minerale di ferro, coke e rottame) sono aumentati del 23% rispetto a metà 2010, passando da 454 $/t (500 $ tonnellata corta) a circa 558 $/t. I prezzi europei dei coils a caldo, invece, sono saliti di circa il 20% nell'arco degli ultimi due‐tre mesi, mentre i prezzi sud est asiatici hanno messo a segno un +18%, passando da 600‐610 $/t CFR a 710‐
720 $/t CFR . 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 5
Uno sguardo ai prezzi SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Mercato dei lunghi turco sembra toccare l’apice ■ Billetta ‐ La scorsa settimana i prezzi di esportazione della CSI sono scesi a circa 640‐650 $/t FOB Mar Nero Lunghi 700
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500
400
300
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6 Dec 10
27 Dec 10
15 Nov 10
4 Oct 10
25 Oct 10
13 Sep 10
2 Aug 10
23 Aug 10
12 Jul 10
21 Jun 10
31 May 10
19 Apr 10
10 May 10
8 Mar 10
29 Mar 10
15 Feb 10
200
4 Jan 10
■ Tondo e vergella ‐ I bassi livelli di domanda della scorsa settimana uniti alla scarsa attività di acquisto di rottame, si sono tradotti in un calo di 10‐15 $/t delle offerte di esportazione turche di tondo, scese a circa 690‐700 $/t FOB. C'è comunque il sentore che i prezzi ricominceranno a salire in concomitanza con la ripresa degli acquisti di rottame. A Singapore le offerte di importazione di tondo sono rimaste stabili a circa 630 $/t, tuttavia la dinamicità del mercato è stata attenuata dall'imminenza del Capodanno. Le offerte di esportazione cinesi di vergella al contenuto di boro sono salite a circa 730‐740 $/t CFR Sud Est Asiatico o a 715‐720 $/t CFR Corea. 800
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e alcune transazioni destinate all'Estremo Oriente sono state concluse ad appena 625 $/t FOB (660 $/t CFR), malgrado le previsioni non annunciassero cali al di sotto dei 630 $/t FOB Mar Nero. Nel Sud Est Asiatico è stato recentemente prenotato materiale russo a 660‐665 $/t CFR e materiale di provenienza regionale a 685 $/t CFR. Turkish scrap imports, HMS 1&2 80:20, $/t cfr
Turchia import HMS 1&2 80:20 ($/t CFR) Turkish rebar exports, $/t fob
Turchia export tondo ($/t FOB) ■ Profilati ‐ La scorsa settimana i prezzi delle travi H sono risultati in rialzo sia in Cina che a Taiwan (vedi pagina 4). Fonte: SBB Price Analyser Piani ■ Bramme ‐ La scorsa settimana si è registrato un ulteriore rafforzamento dei prezzi di esportazione della CSI, saliti a 635‐650 $/t FOB Mar Nero a fronte della scarsità di offerta di materiale da CSI e Brasile. ■ Coils ‐ La cinese Anshan I&S ha introdotto rialzi di 55 $/t sui prezzi dei coils a caldo destinati al Giappone con consegna a marzo, portandoli a 765 $/t CFR. Anche la taiwanese China Steel ha applicato aumenti sulle spedizioni di marzo, portando i coils a caldo a 670‐680 $/t FOB e quelli a freddo a 780‐790 $/t. L'azienda ha inoltre incrementato di 36‐60 $/t i prezzi contrattuali dei coils a caldo di gennaio‐marzo, portandoli a 795 $/t FOB. Sempre in aumento anche le offerte d'importazione dei coils a freddo nel Sud Est Asiatico, attestatesi a circa 800 $/t CFR, mentre quelle degli zincati hanno raggiunto quota 900 $/t CFR. In Italia Arvedi ha innalzato le offerte dei coils a caldo a 600‐610 €/t (818‐832 $/t) franco acciaieria. In Sud Europa i prezzi di fabbrica sono stati rafforzati dal rincaro dei prezzi d'importazione. I coils a caldo turchi si sono attestati a 800‐820 $/t CFR Italia. ■ Lamiere ‐ Si è avuta notizia di offerte di esportazione ucraine a 750 $/t FOB Mar Nero che però non hanno trovato alcun riscontro da parte dei compratori perché troppo elevate. L'ucraina Donetsk Steel ha conseguito prezzi di 710‐715 $/t FOB Mar Nero. In rialzo anche i prezzi a pronti statunitensi, saliti a circa 880‐920 $/tonnellata corta (970‐1.014 $/t). Materie Prime ■ Minerale di ferro ‐ Sono proseguiti gli aumenti per i prezzi dei fini indiani destinati alla Cina. La scorsa settimana il materiale con il 63% di Fe è stato offerto a 193 $/tonnellata secca (ts) CFR Cina, mentre quello con il 62‐61% di Fe a 183 $/ts. L'attività di acquisto, tuttavia, ha subìto una battuta d'arresto per le imminenti festività del Capodanno cinese. Il prezzo di riferimento di The Steel Index dei fini con il 62% di Fe ha concluso la settimana a 185,7 $/ts CFR Cina, in aumento rispetto ai 178,3 $/ts della settimana precedente. ■ Rottame ‐ Le offerte d'importazione turche sono rimaste elevate, malgrado lo scarso numero di ordini piazzati, in parte per via della scarsa disponibilità di materiale da USA ed Europa. Non si sono registrate offerte statunitensi alla fine della settimana. L'HMS 1&2 70:30 di provenienza europea è stato offerto a 489 $/t CFR Turchia. Mentre i prezzi di esportazione ex sovietici di A3 hanno perso 10 $/t, arretrando a circa 480‐490 $/t, tuttavia si prevedono aumenti nel corso della settimana. I prezzi d'importazione dell'Asia Orientale sono rimasti stabili dopo gli ultimi rialzi. La scorsa settimana la coreana Hunday Steel ha prenotato tre carichi di HMS 1 di provenienza statunitense a circa 505 $/t CFR Corea. Le offerte di frantumato si sono attestate a 510 $/t CFR Cina, mentre l'HMS 1&2 a 520‐530 $/t CFR Sud Est Asiatico . 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 6
Una settimana d’acciaio SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio L'outlook dell'automotive L'automotive, com'è ben noto, è un importante settore per il consumo di acciaio e a dimostrarlo sono anche i dati di Eurofer, secondo cui il 15% della domanda di acciaio dell'Europa proviene proprio dall’industria automobilistica. Ciò vale a dire che l'andamento della domanda è estremamente sensibile agli sviluppi e cambiamenti che avvengono in tale comparto. Vendite auto in aumento nel lungo termine: toccasana per la domanda di acciaio L’estensione del mercato mondiale delle auto nuove potrebbe raddoppiare nell'arco del prossimo ventennio, tanto che come sostiene il direttore marketing e vendite di Audi, Peter Schwarzenbauer, si passerà dagli attuali 57 milioni di unità a ben 80 Mln nel 2020 fino a raggiungere quota 120 Mln nel 2030. Anche la tipologia di automobili potrebbe subire cambiamenti. È di questo avviso Arndt Günther Kirchhoff dell'azienda tedesca di componenti auto, Kirchhoff, secondo cui la quota di mercato attualmente occupata da vetture economiche e di lusso crescerà a discapito di quelle di media cilindrata. Se nel caso delle auto di lusso è possibile che l'acciaio venga parzialmente sostituito da alluminio e fibra di carbonio, l'impiego di tali materiali in vetture a basso costo sarebbe impensabile per via dei loro costi proibitivi, il che presuppone un'intensificazione della domanda di acciaio del settore. Economie sviluppate a rischio rallentamento Il tasso di crescita dei mercati regionali è estremamente variegato. La forte ripresa che si è registrata lo scorso anno in Europa rischia una battuta d'arresto ora che gli incentivi e le agevolazioni governative sono ormai giunti al capolinea. È stato calcolato che la produzione totale di entrambe le tipologie di auto e dei veicoli commerciali è cresciuta del 15% nel 2010, ma l'incremento previsto da Eurofer per il 2011 sarà solo del 2,3%. In Giappone gli ordini di acciaio piazzati tra giugno e novembre 2010 dai produttori auto sono saliti del 6,4% anno su anno, ma dopo la sospensione degli incentivi statali, a settembre, avevano subìto una contrazione mensile dell'11,6%. L'output del settore è ancora inferiore ai livelli del 2005 e Steel Business Briefing prevede che nel 2011 la crescita rischia di non superare il 4%. Negli USA la spesa pubblica e gli incentivi governativi hanno dato manforte alla crescita dell'automotive nel corso del 2010, quando, secondo i dati dell'associazione nazionale dei concessionari, National Automobile Dealers' Association (NADA), il settore ha registrato un totale di vendite di automobili e veicoli commerciali di 11,5 Mln, cioè l'11,1% in più del 2009. SBB prevede che grazie alla trainante ripresa economica che il Paese mostrerà nel 2011, il comparto metterà a segno un incremento di circa il 7%. Nuovi mercati in crescita L'intensa crescita delle vendite cinesi proseguirà anche nei prossimi anni. Nonostante la fine degli incentivi governativi a gennaio e le restrizioni imposte da Pechino sulle immatricolazioni di nuove auto, lo State Information Centre (lett. centro statale d'informazione) indica che per il prossimo quinquennio la produzione del settore registrerà una crescita annua del 10%. Anche la francese Peugeut prevede una crescita esponenziale delle immatricolazioni cinesi di nuove auto per l'anno in corso. Non va dimenticata la Turchia, che in futuro potrebbe affermarsi come importante produttore di auto. Nel 2010, infatti, la produzione di automobili e veicoli commerciali del Paese ha registrato un'impennata del 26% attestandosi a 1,1 Mln di unità e i produttori ripongono ancor più speranze nel 2011, grazie alla ripresa del forte mercato di export del Paese. Le vendite di auto della Russia potrebbero salire a 3 Mln nel 2014 ‐ a fronte degli attuali 1,7 Mln ‐ secondo le stime degli analisti di Autostat e di ASM Holding, e non sarà da meno neppure il mercato dell'America Latina, la cui espansione sembra destinata a consolidarsi nei prossimi anni. Produttori siderurgici a caccia di nuovi mercati auto Sono numerosi i produttori siderurgici attualmente impegnati ad espandere la propria capacità produttiva di lamiere auto con l'obiettivo di sopperire alla crescente domanda del settore. In Cina, ad esempio, sia Shoudu I&S che Maanshan I&S hanno munito le rispettive acciaierie di linee adibite alla produzione di lamiere auto, e anche la joint venture costituita da ArcelorMittal e Hunan Valin (vedi pag. 8) è stata approvata l'anno scorso. I produttori automobilistici giapponesi stanno attualmente trasferendo i loro centri operativi nei mercati di esportazione ‐ dove cioè i volumi di domanda sono maggiori ‐ e i produttori siderurgici stanno facendo lo stesso. JFE Steel sta collaborando allo sviluppo della divisione di lamiere auto presso lo stabilimento indiano di JSW Steel, e allo stesso tempo sta realizzando un impianto di zincatura da 400.000 t/a in Thailandia (anche in questo caso per lamiere auto). Nippon Steel sta realizzando una joint venture per zincati da 400.000 t/a in Messico e progetta la costruzione della prima linea continua di ricottura e decapaggio dell'India (600.000 t/a) in partnership con Tata Steel. Quote del mercato mondiale auto nuove per segmento 1985 1995 2005 2015 Qualità 16% 17% 22% 26% Medio costo 82% 79% 67% 54% Basso costo 2% 4% 11% 20% Fonte: Kirchhoff Automotive Produzione giapponese di acciaio stenta a riprendersi Giappone: domanda di acciaio ordinario per automotive Fonte: Japan Iron & Steel Federation Cina: boom vendite auto 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 Vendite auto mercato interno cinese Fonte: China Association of Automoblie Manufacturers 7
L’azienda della settimana SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Breve storia di Hunan Valin Iron & Steel Hunan Valin Iron & Steel L’azienda Hunan Valin Iron & Steel Group (Valin) è il maggiore produttore siderurgico della provincia di Hunan (Cina centrale). L'azienda vanta una filiale di acciai speciali nella provincia orientale dello Jiangsu e un'acciaieria nella provincia meridionale del Guangdong. La società è controllata per il 33% da ArcelorMittal mentre un ulteriore 33,1% è quotato sulla Borsa di Shenzhen (SHE:000932). Cosa produce? Le filiali dello Hunan hanno una capacità di 13,9 Mln t/a di acciaio grezzo, 6,6 Mln t/a di coils a caldo, 3,5 Mln t/a di coils a freddo, 4,5 Mln t/a di lamiere grosse, 800.000 t/a di vergella, 600.000 t/a di tondo, 1,3 Mln t/a di profilati, 310.000 t/a di zincati, 1,5 Mln t/a di tubi senza saldatura e modeste quantità di tubi saldati. L'impianto Yangchun con sede a Guangdong ha capacità di 1,2 Mln t/a di grezzo, che può essere laminato in 1,2 Mln t/a di vergella o 800.000 t/a di barre. L'azienda controlla anche il 55% della joint venture per acciai speciali, Jiangsu Valin‐Xigang Special Steel, costituita assieme a China Resources Machinery & Minmetals. La joint venture gestisce un impianto proprio con capacità di 800.000 t/a di barre tonde in acciaio legato. Qual è la posizione finanziaria dell’azienda? Nel 2009 Valin ha registrato un profitto netto di 180 Mln RMB (18 Mln $), riportando un calo dell'87% rispetto ai dati del 2008. Malgrado i risultati finanziari del 2010 non siano ancora stati resi noti, l'azienda ha anticipato che potrebbe dover fare i conti con una perdita netta di 1,8‐2 Mld RMB. Perché l’abbiamo scelta? ■ Hunan Valin intende realizzare un'importante filiale di tubi senza saldatura. La nuova controllata, per il momento chiamata Hunan Valin Steel Tube Holdings, comprenderà l'impianto per tubi senza saldatura da 1,5 Mln t/a di Hunan e un altro impianto per tubi senza saldatura da 700.000 t/a in costruzione nella provincia dello Jiangsu. Oltre a questi due stabilimenti, la società potrebbe attivare un laminatoio per tubi senza saldatura da 500.000 t/a a Hunan entro fine anno, elevando la propria capacità produttiva nell’area a 2 Mln t/a. Questa mossa consentirebbe a Valin di raggiungere una capacità di tubi senza saldatura superiore a 2,7 Mln t/a, ammontare che potrebbe competere con quello del maggiore produttore cinese di tubi senza saldatura, Tianjin Pipe Group Corporation, la cui capacità ammonta a 3 Mln t/a. ■ L'azienda è stata associata a diverse eventuali fusioni. Sembra che la società voglia di fatto fondersi con il produttore da 3 Mln t/a, Jiyuan Iron & Steel, nella provincia di Henan, vicino Pechino. Un'altra possibile fusione potrebbe avvenire con il secondo maggiore produttore della provincia di Hunan, Lengshuijiang I&S, ma pare che quest’ultima, dalla capacità di 3 Mln t/a, voglia procedere a un importantissimo investimento nelle proprie strutture e le negoziazioni, di conseguenza, hanno subìto ritardi. ■ Nel 2010 Hunan Valin Group ha ottenuto il nulla osta del governo per la costruzione di due joint venture in c o l l a b o r a z i o n e c o n ArcelorMittal: una per lamiere auto e l'altra per lamierino magnetico. Entrambi i progetti saranno situati a Loudi City (Hunan) e avranno capacità produttiva di 1,2 Mln t/a di lamiere auto laminate a freddo, 200.000 t/a di lamierino magnetico a grani orientati e 100.000 t/a di lamierino magnetico a grani non orientati. 2010 2009 2008 2005 2004 1999 1997 Sembra che Hunan Valin e Jiyuan I&S siano prossime alla fusione, mentre l'accorpamento con Lengshuijiang I&S subisce ritardi Hunan Valin acquisisce il 17,5% dell'australiana Fortescue Metals Group L'azienda costituisce una joint venture per lamiere auto con ArcelorMittal Mittal Steel acquista il 36,7% in Hunan Valin Hunan Valin attiva una linea di coils a freddo da 1,5 Mln t/a L'azienda avvia la produzione di piani in acciaio Valin costituisce Hunan Valin Steel Tube & Wire Hunan Valin Iron & Steel nasce per consolidare Xiangtan Steel, Lianyuan Steel e Hengyang Steel Pipe L'acciaieria Lianyuan di Hunan Valin ha ricevuto 702.444 crediti di carbonio, con un valore di mercato attuale di circa 10,8 Mln $ da impiegare per la riduzione di biossido di carbonio tramite il riutilizzo dei gas di altoforno. Il progetto potrebbe garantire alla società 331.675 crediti ogni anno. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.valin.cn/2009en/index.asp 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 8
Focus Italia SBB Notizie dal Mondo dell’Acciaio Prezzi del rottame in calo di 20‐30 €/t Profilati e laminati mercantili in rialzo a gennaio Dopo l’impennata riportata a metà dicembre, il prezzo del rottame in Sud Europa ha intrapreso un trend discendente a partire dalla terza settimana di gennaio, arretrando di circa 20‐30 €/t (27‐41 $/t). A dichiararlo sono stati gli operatori di mercato secondo cui “i prezzi hanno iniziato a diminuire una o due settimane dopo che i compratori turchi hanno smesso di acquistare rottame, e cioè a inizio gennaio”. I nuovi decrementi hanno portato le quotazioni sud europee dell’E3 (rottame pesante) a 270‐290 €/t, quelle dell’E40 (frantumato) a 340‐370 €/t e quelle dell’E8 a 360‐380 €/t. Tutti i prezzi sono inclusivi di consegna. Gli addetti ai lavori ritengono che le quotazioni potrebbero rimanere invariate o subire un ulteriore calo di 10‐30 €/t nel corso delle prossime settimane. È improbabile che le azien‐
de turche comprino ingenti quantitativi di materie prime, così com’è improbabile che quelle cinesi procedano agli acquisti appena prima di una delle più importanti festività nazionali. Nonostante ciò alcuni trader ritengono che la domanda turca sarà migliore: “i produttori turchi avranno necessità di comprare 10 ‐20 carichi di rottame” ha dichiara‐
to un trader a Steel Business Briefing. “Le giacenze in mano alle aziende sud europee sono a livelli medi e di conseguenza a queste ultime non occorre compra‐
re grandi quantitativi di materiale. Ma il loro ruolo nello sta‐
bilire i prezzi sarà marginale in quanto questi ultimi verranno determinati dal mercato internazionale” ha concluso un Dopo la pausa natalizia, i profilati e laminati mercantili sud europei hanno guadagnato 20‐30 €/t a seguito dei rincari che hanno interessato i costi delle materie prime, hanno dichiarato gli operatori di mercato a Steel Business Brie‐
fing. “A partire da fine dicembre i prezzi del rottame sono au‐
mentati enormemente, di conseguenza siamo stati co‐
stretti ad incrementare le quotazioni, ma non escludiamo ulteriori incrementi di circa 10‐20 €/t se la corsa del rotta‐
me non si arresterà”, ha affermato un produttore. In Sud Europa i prezzi transazionali dei profilati di categoria uno di gennaio‐febbraio si attestano a 610‐630 €/t conse‐
gna inclusa, ma le aziende stanno cercando di spingere i prezzi ancora più in alto. I produttori spagnoli e italiani hanno incrementato i prezzi di vendita a circa 640 €/t. ArcelorMittal offrirà la produzione di febbraio a 650‐670 €/t consegna inclusa. I prezzi transazionali dei laminati mercantili si attestano invece a 590‐610 €/t anche se i produttori puntano a livelli di 620‐630 €/t. “I livelli delle giacenze sono medio‐bassi visto che i buyer hanno acquistato solo quantità strettamente necessarie e ci aspettiamo dunque che alcuni dei rincari verranno con‐
seguiti. Penso che in questo momento potrebbero essere raggiunti livelli di 640 €/t per i profilati, ma le mire di Arce‐
lorMittal sembrano troppo ambiziose”, ha commentato un trader. “Il prossimo mese dovremo monitorare l’andamento dei prezzi del rottame, i cui livelli in Europa sono al momento stabili, ma bisognerà vedere se intraprenderanno un nuo‐
vo trend rialzista. Ritengo che questa sia solo una pausa e che i prezzi faranno registrare nuovi aumenti, spingendo dunque al rialzo anche le quotazioni di profilati e laminati mercantili”, ha spiegato un altro trader. Acciaio inox in rialzo nei centri di servizio italiani Riccardo Foligno, amministratore delegato di Metalcom e vice presidente di Assofermet, ha dichiarato a Steel Business Briefing che i prezzi transazionali dei centri di servizio per prodotti in acciaio inox stanno aumentando per via degli incrementi riportati dai prezzi base e dagli extra leghe. Foligno afferma che i rincari delle lamiere sottili sono ascrivi‐
bili all'aumento di domanda, a sua volta generato dalle previ‐
sioni di incrementi dei metalli piuttosto che dalla domanda reale. Foligno ha inoltre sottolineato che tra febbraio e marzo i centri di servizio italiani riceveranno una grande quantità di materiale di provenienza europea e asiatica. “I prezzi asiatici degli inossidabili sono in ascesa, ma restano più competitivi rispetto a quelli europei del 5‐7%”. Foligno ha fatto notare che i produttori europei stanno chie‐
dendo ai centri di servizio prezzi base di 1.200 €/t per le la‐
miere sottili 304 di 2 mm con consegna a marzo‐aprile. L'ex‐
tra leghe per questo tipo di materiale con consegna a feb‐
braio si attesta a 1.915 €/t, mentre quello delle lamiere sottili 316 di 2 mm e 430 di 2 mm a rispettivamente 2.975 €/t e 541 €/t. Foligno ha dichiarato che i prezzi finali attuali dei centri di servizio per i prodotti sopracitati sono pari a rispettivamente 3.100 €/t, 4.500 €/t e 1.600 €/t. “I centri di servizio dovranno aumentare di nuovo le quota‐
zioni perché i prezzi di fabbrica con consegna tra marzo e aprile saranno maggiori” ha aggiunto. Lucchini: il 2 febbraio incontro a Mosca con banche Mercoledì prossimo si terrà a Mosca l'incontro tra Lucchi‐
ni, le banche, gli azionisti della società e i rispettivi advisor. L'incontro, si legge in una nota, è stato fissato con il reci‐
proco scopo di pervenire alla definizione conclusiva dei principi e delle condizioni generali di quello che poi dovrà essere tradotto in un accordo finalizzato alla ristrutturazio‐
ne del debito Lucchini e al rilancio della società siderurgica. Vuoi dare maggiore visibilità alla tua azienda? Pubblicizza la tua attività sulle pagine del nostro settimanale! Per la tua promozione contatta Katia Miceli, [email protected] o Neil Roberts, [email protected], oppure chiama il numero 020 7645 9420 28 gennaio 2011 (Numero 04‐11) © Steel Business Briefing 2011 9
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