Gentile Professoressa Fiori, secondo una tradizione ormai

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Gentile Professoressa Fiori, secondo una tradizione ormai
Gentile Professoressa Fiori,
secondo una tradizione ormai consolidata, scrivo per raccontarLe le mie vacanze estive.
Ho trascorso la mia prima settimana di vacanza…
omissis
Siamo quindi ritornati a Torino, dove abbiamo trascorso una settimana ripassando Inglese e preparando
le valigie, in vista della partenza alla volta di Exeter.
Il giorno 8 luglio ci siamo tutti ritrovati, alle ore 14:00, all’aeroporto di Caselle. Il nostro gruppo era
costituito da 14 membri: la Professoressa Mesiti, con gli allievi della Perotti (Giulio, Edoardo ed io,
Alessandra, Andrea e Gianmaria), e dalla sua collega della scuola “Fontanesi”, la Professoressa
Giuffrida, con i suoi allievi (Lorena, Tiziana, Simona, Federico, Elisabetta e Giulia).
Alle 16:05, piuttosto puntuali, dopo aver salutato i genitori, imbarcato i bagagli e fatto il check-in, ci
stavamo alzando in volo, e, emozionati, ci raccontavamo l’un l’altro come ci eravamo prefigurati questa
nuova avventura. Dopo due ore, l’aereo è atterrato all’aeroporto Luton di Londra; da qui, altre quattro
ore di pullman (ci siamo fermati a mangiare lungo l’autostrada, ma il nostro interesse, più che al panino
che avevamo comprato, era rivolto a quelle nuove monete che ci erano state date di resto) per
raggiungere, intorno a mezzanotte (ora locale, quindi l’una ora italiana), il nostro college di Exeter,
immerso in un bosco con ampi prati e giardini fioriti, che abbiamo naturalmente potuto ammirare
soltanto il giorno dopo. Siamo stati sistemati in palazzine divise in appartamenti da sei stanze singole ognuna con bagno privato – più una sala comune dotata di cucina.
“Lydford” era il nome della nostra dimora.
Dopo il test del primo giorno, siamo stati suddivisi, a seconda della conoscenza della lingua, in classi di
circa 15 studenti su sette livelli (Beginner, False Beginner, Elementary, Pre-Intermediate,
Intermediate, Upper Intermediate, Advanced). Ogni giorno erano previste tre ore di lezione con un
intervallo di mezz’ora.
Nel tempo libero, invece, ci sono state proposte a volte attività sportive (tennis, basket, nuoto…), e
altre volte visite locali.
Inoltre, per entrambi i mercoledì era in programma una gita di mezza giornata: la prima settimana
abbiamo visitato le rovine del Castello di Okahampton, situato nel parco naturale Dartmoor, risalente a
prima dell’anno Mille, ed una volta uno dei più importanti castelli del Devon; invece il mercoledì
successivo siamo stati ad Exmouth, una cittadina originatasi da un piccolo villaggio di pescatori, sita
sulla Riviera Inglese alle foci del fiume omonimo, lungo il quale ci è stata proposta una mini crociera.
Durante il primo week-end abbiamo fatto due bellissime gite di un’intera giornata.
Sabato siamo stati a Torquay, cittadina natale di Agatha Christie, appartenente alla baia di Torbay e
diventata popolare nel XIX secolo come luogo di villeggiatura grazie al suo clima mite e salutare. Al
mattino abbiamo visitato la città e, chi desiderava, ha avuto tempo di fare qualche acquisto. Poi ci siamo
seduti a pranzare su una spiaggia non lontano dal porto ed ho avuto davanti, per la prima volta, l’Oceano.
Abbiamo trascorso qui quasi tutto il pomeriggio, poiché alcuni nostri compagni, nonostante l’acqua
fredda, hanno avuto il coraggio di bagnarsi.
Domenica, invece, abbiamo fatto un’escursione in Cornovaglia: tre ore di pullman per guadagnarci i
magnifici paesaggi della Land’s End, che abbiamo potuto ammirare in una caratteristica giornata buia ed
un po’ ventosa.
Dopo un pranzo al sacco, abbiamo proseguito la nostra escursione visitando St. Michael’s Mount, che
sorge nell'ampia Mount's Bay, che si apre lungo la costa meridionale dell'estremità sud-occidentale
della Cornovaglia, di fronte alla cittadina di Marazon. Nel 1050 il luogo venne donato da Edoardo il
Confessore ai monaci benedettini di Mont Saint-Michel (Normandia), perché vi costruissero un'abbazia.
Quando nel 1425 St. Michael's Mount divenne di proprietà della Corona, il monastero venne
trasformato in fortezza. Dal 1954 la località è parte del National Trust.
Durante l'alta marea St. Michael's Mount viene separato dalla costa e appare come un isolotto, sulla cui
sommità si erge l'edificio dell'ex monastero - all’interno del quale è collocato un museo di storia locale -
circondato da una folta vegetazione. Con la bassa marea la località, altrimenti collegata alla costa da
traghetti, può essere raggiunta a piedi, partendo da Marazon.
La marea cominciava ad alzarsi lentamente quando abbiamo dovuto abbandonare la località per
terminare la gita con la visita a Tintagel, paese in cui, secondo una leggenda, re Artù sarebbe nato in un
castello affacciato sull'oceano Atlantico, di cui ancora esistono le rovine, che abbiamo potuto visitare.
Il castello in realtà risale al XII o XIII secolo, troppo tardi per avere qualcosa a che fare con il vero
Artù, ma sul promontorio dell’isola è stato scoperto un sito celtico legato a un capo locale di una certa
importanza, che molti hanno identificato con il famoso re.
Anche le serate erano organizzate: dopo cena (che veniva servita dalle 18:00 alle 19:00), alle 20:00 ci
ritrovavamo tutti in un’ampia sala, dove ci venivano proposti simpatici giochi di gruppo: giochi di società
quali bingo, poker, shangai..., oppure il karaoke, la caccia al tesoro, la discoteca…. La serata si
concludeva verso le 22:30 e dopo le 23:00 nessuno poteva più uscire dal proprio cottage.
Prima di andare a letto, il nostro gruppo si riuniva nella sala comune, così le professoresse ci parlavano,
di volta in volta, dei programmi per il giorno successivo; dopo potevamo giocare qualche partita a carte
o chiacchierare fra noi, per poi rientrare nelle nostre stanze.
E, per non farci mancare nulla, abbiamo anche organizzato, come fanno molti, una serata italiana,
usufruendo della cucina del nostro appartamento per preparare la pasta. Edoardo ed io abbiamo aiutato
le professoresse a cucinare, ma, mancando di molti strumenti, abbiamo dovuto ingegnarci ad inventare
un coperchio, un modo per colarla ed un mestolo… Che risate!
Abbiamo poi apparecchiato tavola e chiamato i compagni: quando abbiamo mangiato la pasta era ormai
scotta, ma è stata senza dubbio una delle serate più divertenti!
Le due settimane sono trascorse molto velocemente, ma ci aspettava ancora un week-end a Londra.
Abbiamo lasciato Exeter Venerdì 20 in tarda mattinata, abbiamo pranzato al sacco, e verso le 17:00,
giusto in tempo per sistemarci in hotel e cenare, abbiamo raggiunto la capitale. Dopo cena le
professoresse ci hanno portati a fare un giro su London Eye, la ruota panoramica più alta del mondo
(135 m), che fu costruita nel 2000 per celebrare il nuovo millennio e, sita su una sponda del Tamigi nel
centro di Londra, consente, per circa 30 minuti, una vista spettacolare della città e dei suoi monumenti.
Sabato siamo andati a fare un giro da Hard Rock Café, una catena di ristoranti nata a Londra nel 1971 e
successivamente diffusasi in tutto il mondo. L’interno di questi locali è decorato con oggetti di culto del
rock (per esempio chitarre di gruppi famosi) e vi è anche un’esposizione di magliette caratteristiche,
spille od altri oggettini che è possibile acquistare.
Alle 11:00 eravamo già addossati l’uno all’altro contro la ringhiera che circonda Buckingham Palace
(residenza ufficiale della Regina Elisabetta II) attendendo l’inizio, alle 11:30, della cerimonia del
Cambio della Guardia che si svolge tutti i giorni dal mese di aprile al mese di luglio, e a giorni alterni in
autunno ed in inverno.
Durante questa cerimonia, accompagnata da una banda, la Guardia della Regina (costituita da Guardie a
piedi in alta uniforme con giubbe rosse e colbacchi) in servizio viene sostituita da un’altra.
L’intera cerimonia sarebbe durata circa 45 minuti, ma a causa della posizione estremamente scomoda,
non abbiamo assistito sino alla conclusione.
Dopo aver pranzato al sacco vicino ad Hyde Park , abbiamo preso il “London Sightseeing Tour”, uno dei
tradizionali autobus a due piani con tetto scoperto, che offre una visita della città, mostrandone le sue
più belle e famose attrazioni, con tanto di commentario informativo, molto interessante e disponibile in
diverse lingue.
Domenica mattina abbiamo concluso la nostra vacanza andando a visitare il British Museum, uno dei più
grandi ed importanti musei di storia del mondo: ospita infatti circa sei milioni di oggetti che
testimoniano la storia e la cultura dell’umanità dalle sue origini fino ai tempi moderni e si compone di 94
gallerie divise in settori specifici.
Questa vacanza in Inghilterra è stata senza dubbio un’esperienza fantastica. In college ci siamo trovati
molto bene sotto tutti i punti di vista: la pulizia, il cibo, i servizi... E poi eravamo proprio un bel gruppo!
Abbiamo fatto subito amicizia e, essendo in pochi, eravamo molto affiatati e per me è stato come
vivere in una seconda grande famiglia. Dal punto di vista “didattico” quest’esperienza mi ha aiutato
innanzitutto a superare la timidezza nel parlare inglese di fronte ai madrelingua, e poi è stato uno
stimolo ed un incoraggiamento per approfondire la mia conoscenza della lingua.
Il resto delle vacanze sono trascorse in modo – per così dire – “ordinario”, cioè in Liguria: prima a
Ventimiglia, dove abbiamo di nuovo incontrato Gianmaria e la Professoressa Mesiti; poi a Finale Ligure,
dove ho visto Agnese, con cui inizierò quarta ginnasio al Cavour nella sezione musicale.
Sono ansiosa di rivederLa e, nel frattempo, Le auguro un buon inizio d’anno scolastico, anche senza la
mitica ex III F!
Con affetto,
Ilaria Goti