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IMPIANTO ROBOTIZZATO PER LA
SALDATURA DI TELAI DA PONTEGGIO
Scheda tecnica
Investimento
3.000.000,00 euro circa
Progetto
Ideazione e progettazione di Pilosio con la competenza e professionalità del fornitore.
L’impianto è stato studiato e realizzato ad hoc per l’azienda.
Tempi
Dal progetto iniziale al collaudo finale della macchina sono stati necessari tre anni di
lavoro, più di 1200 disegni e oltre 8 mila ore di progettazione.
Perché
Necessità di un nuovo impianto di saldatura robotizzata per la realizzazione di un
nuovo tipo di ponteggio SE, con qualità elevata, controllo totale delle saldature, con
lavorazione automatizzata, con maggiore produttività e minor impiego di mano
d’opera.
In particolare, il nuovo sistema di ponteggio “Sicuro” prefabbricato tipo SE annovera,
fra i tanti vantaggi, la possibilità di montare tutti i suoi elementi dal piano sottostante
in assoluta sicurezza per chi lavora e in ottemperanza alle più restrittive normative di
sicurezza in cantiere.
Sulla base di queste esigenze, si è resa opportuna la progettazione di un impianto
capace di saldare tutte le tipologie di telai Pilosio nella maniera più flessibile e con un
controllo delle saldature il più rigoroso possibile.
Obiettivo
Proseguire verso la strada dell’industrializzazione, con maggiore produttività unita a
grande flessibilità e un elevato grado di controllo della qualità del prodotto e della
saldatura.
Fornitore
Starmatik di Nervesa della Battaglia (Treviso), che grazie al suo dinamismo negli
ultimi dieci anni ha sviluppato il suo know-how realizzando complesse soluzioni
automatizzate nei più disparati settori dell’industria.
Dati impianto
Lunghezza 40 metri.
L’impianto è composto da 26 saldatrici Mig e 8 robot antropomorfi, dei quali 6 per
saldatura e 2 per la manipolazione, quattro scanner laser per il controllo in linea di
tutte le saldature, un sistema di visione con scanner laser per la selezione dei pezzi da
caricare.
Oltre 8 km di cavi elettrici.
Oltre 1000 sensori per la trasmissione dei segnali.
Oltre 2500 segnali di allarme.
L’impianto è completamente automatizzato e gli operatori si occupano solo del carico
del semilavorato e della sua supervisione.
Controllo qualità
La qualità è una regola fondamentale del modo di operare di Pilosio fin dalla sua
fondazione nel 1961. L’impianto consente il controllo constante e in tempo reale di
tutte le saldature che vengono eseguite sui telai, e non a campione come avviene negli
impianti di tipologia tradizionale.
Flessibilità di produzione
L’impianto è in grado di produrre 13 diversi modelli di telai (SE e le altre tipologie di
ponteggi Pilosio) e di cambiare modello in soli 30 minuti. Il tutto per essere
competitivi sul mercato potendo contare su un prodotto di alta qualità e su servizio
veloce e tempestivo.
Manodopera
Questo impianto, che riunisce e sostituisce 3 impianti di concezione più tradizionale, è
gestito da due soli operai, che si occupano esclusivamente di caricare il semilavorato e
della supervisione. Grazie a questa macchina si prevede di aumentare del 70 per cento
la capacità produttiva dell’azienda.
Sistema di controllo della qualità del prodotto finito
Punto fondamentale un controllo rigoroso della qualità del prodotto (da cui dipende la
sicurezza dell’attrezzatura fornita in cantiere), è il sistema di controllo dei telai
prodotti. Con le macchine tradizionali il controllo dei dettagli di produzione e delle
saldature è visivo, ovvero effettuato a occhio nudo dagli uomini. Con il nuovo
impianto, il controllo è invece completamente automatizzato e viene effettuato su ogni
singola saldatura. Vengono controllate fino a 45 mila saldature in 8 ore lavorative e
per fare questo i parametri geometrici verificati sono quasi 500 mila.
Funzionamento
1) Nei caricatori a inizio linea si depositano i tubi da d. 48 x 2000 mm (ritti) troncati
e i tubi da d. 40 x 240 (spinotti) troncati. Un caricatore a catena e un manipolatore
selezionano singolarmente i tubi che entrano nell’impianto e subiscono le prime
operazioni di spinottatura e di foratura. I pezzi così composti vengono depositati in un
secondo caricatore che funge da polmone in caso di malfunzionamenti della prima
fase.
2) Dal secondo caricatore vengono prelevati singolarmente i ritti spinottati ed
introdotti nella saldatrice dei ritti (questo per tutti i modelli con boccole e tubetti), le
boccole e i tubetti vengono caricati da una serie di vibratori posti nella parte superiore
della macchina, l’alimentazione dei vibratori viene eseguita dal basso per mezzo di
nastri trasportatori. Successivamente viene eseguita la saldatura del ritti. In uscita i
pezzi saldati vengono controllati in tutti i loro punti di saldatura da due scanner laser: i
pezzi conformi vengono portati sulla rastrelliera di alimentazione e, quando questa è
satura, vengono depositati nel cassone che funge da polmone. Nel caso dei telai a
perni in questo cassone vengono caricati i ritti saldati. Invece i pezzi non conformi
vengono depositati in un contenitore separato e successivamente verranno ripassati.
3) Dalla rastrelliera di carico, un manipolatore lineare preleva singolarmente i ritti
saldati e li deposita nelle maschere di saldatura. Il robot posto di fianco alla linea si
occupa di prelevare il traversino fresato da un cassone, l’archetto dalla sua linea di
piegature oppure le squadrette per i modelli a perni o SE dal cassone. La scelta del
pezzo ed il suo prelievo è gestito da uno scanner laser di visione che seleziona i pezzi
migliori “come superficie libera” (ovvero, quelli che stanno sopra e che si possono
prendere meglio) per portarli nelle maschere di saldatura. Il prelievo delle squadrette
dal cassone e l’alimentazione dei rispettivi caricatori è fatta a fasci di tubi troncati. La
maschera caricata, avanza di un passo e si porta in posizione per la prima saldatura
dove tre robot saldano contemporaneamente il primo lato, la maschera avanza di un
passo e ruota di 180° permettendo agli altri tre robot di saldare il secondo lato. La
maschera avanza di un altro passo e va a fermarsi nella posizione di scarico.
4) Il robot di scarico preleva il telaio saldato e lo fa passare tra due scanner laser per il
controllo delle saldature, i pezzi ritenuti non conformi vengono depositati su una
rastrelliera e quando questa è satura l’operatore la scarica e porta i telai in un area
predisposta per la ripassatura. Invece quelli conformi, se da verniciare, vengono
caricati sul gancio predisposto sul portale/magazzino e quando questo è carico, il
robot che è interfacciato alla linea di verniciatura attende di ricevere da quest’ultima il
segnale, che c’è un gancio vuoto disponibile. A questo punto, prende il gancio quello
pieno di telai e lo va ad appendere sulla catena. Se invece la finitura del telaio è la
zincatura, il robot di scarico riempie completamente il contenitore a questo punto il
carrellista di reparto sostituisce il contenitore pieno con uno vuoto mentre il robot
inizia a caricare il secondo pallet vuoto.
Per info:
Ufficio Stampa Pilosio Spa
Carter&Bennett
[email protected]
+39 0432 1743269
Luca Drigani
Laura Menis
+ 39 331 3898679
+39 340 5880897