Sportello Tutela Proprietà industriale per l`Import-Export
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Sportello Tutela Proprietà industriale per l`Import-Export
Sportello Tutela Proprietà industriale per l’Import-Export Approfondimenti D.: Perché è opportuno registrare il proprio marchio all’estero? R.: In primo luogo, perché in assenza di protezione per mezzo di registrazione è impossibile, o comunque molto più difficile e dispendioso, combattere eventuali usurpazioni, imitazioni e contraffazioni. Inoltre, perché in alcuni Paesi (primo fra tutti la Cina) vale il principio che, fino a prova contraria, è titolare legittimo del marchio il primo soggetto che si attiva per depositarlo o registrarlo. E’ quindi opportuno depositare per primi il proprio marchio, per evitare fenomeni di appropriazione abusiva da parte di soggetti terzi di malafede. In caso contrario, il recupero del proprio marchio potrebbe risultare molto oneroso, o addirittura impossibile, e chi l’ha registrato in mala fede potrebbe utilizzarlo impunemente nel Paese interessato, ed addirittura impedire l’utilizzo da parte del legittimo titolare. Infine, perché nella maggior parte dei casi il deposito di una domanda di marchio, e la successiva registrazione, permettono di escludere l’esistenza nel Paese interessato di marchi uguali o simili a nome di terzi per lo stesso settore economico, e quindi di scongiurare sin dall’inizio possibili problemi relativi alla commercializzazione del proprio marchio in tale Paese. D.: Se il “mio” marchio è “mio” in Italia, questo vuol dire che lo è anche all’estero? Non necessariamente. La protezione offerta dalla registrazione e dall’uso del marchio in Italia è limitata al territorio nazionale. E’ perfettamente possibile che esistano, in altri Paesi del mondo, imprese che hanno registrato ed utilizzano in buona fede marchi uguali o simili al proprio nello stesso settore di attività, o in settori attinenti. In tal caso, dal punto di vista strettamente legale tali imprese hanno il diritto di impedire la registrazione del marchio nel Paese in cui godono diritti, e la commercializzazione dei prodotti recanti tale marchio sul proprio mercato nazionale. Per tale motivo, è opportuno procedere per tempo a verificare la disponibilità del proprio marchio nei paesi di potenziale esportazione, ed a registrare il marchio ove possibile, in modo da anticipare ed affrontare tali eventuali difficoltà. Diverso il caso delle registrazioni all’estero ottenute in mala fede – i cui titolari cioè erano, direttamente o indirettamente, a conoscenza dell’esistenza del marchio “originale” e/o della sua notorietà. In tale eventualità, il titolare del marchio usurpato può riguadagnarne la titolarità, o ottenere la cancellazione della registrazione abusiva, purché la mala fede di chi ha compiuto l’usurpazione sia adeguatamente provata. D.: E’ possibile proteggere il proprio marchio in tutto il mondo? A quali Paesi conviene dare priorità? R.: In linea di principio, in quasi tutti i Paesi del mondo esiste un sistema di protezione legale dei marchi, ed è quindi possibile procedere alla registrazione del proprio. Tuttavia, i costi per ottenere registrazioni di marchio in tutti i Paesi del mondo possono facilmente divenire proibitivi; per questo motivo, è consigliabile dare innanzitutto precedenza a: ‐ Paesi in cui i propri prodotti sono già sul mercato; ‐ Paesi che costituiscono uno sbocco di mercato imminente, o a medio termine; ‐ Paesi noti per essere luogo di produzione di prodotti contraffatti nel settore di attività; ‐ Paesi noti per fenomeni di usurpazione del marchio tramite registrazione abusiva da parte di terzi in mala fede. Sportello Tutela Proprietà industriale per l’Import-Export D.: Quando è possibile ed opportuno procedere alla registrazione del proprio marchio all'estero? R.: Si può procedere alla registrazione del proprio marchio all’estero in qualsiasi momento - anche prima di aver provveduto alla registrazione in Italia. In linea generale, e compatibilmente con le esigenze aziendali, è opportuno avviare le pratiche di registrazione del proprio marchio con un certo anticipo rispetto all’avvio dell’attività di export vera e propria, in modo da poter venire a conoscenza di potenziali problematiche relative all’esistenza di precedenti diritti di terzi prima che il prodotto sia immesso sul mercato estero, e limitare le conseguenze economiche di un possibile conflitto. E’ inoltre consigliabile prendere in considerazione la protezione fuori dall’Italia di marchi che, per il momento limitati al mercato nazionale, stanno acquisendo notorietà nel nostro Paese, per evitarne l’appropriazione da parte di soggetti terzi di mala fede in quei Paesi in cui è fortemente privilegiato chi per primo procede al deposito di una domanda di registrazione di marchio, rispetto all’effettivo avente diritto. D.: Come si deve procedere per registrare il proprio marchio fuori dall’Italia? R.: Poiché quasi tutti i Paesi del mondo sono dotati di un’equivalente dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in ciascuno di essi è possibile procedere al deposito di una domanda di registrazione di marchio – di solito, con la necessità di valersi di assistenza legale locale. Esistono tuttavia degli strumenti giuridici ed amministrativi che permettono, per mezzo di un atto unico, di depositare allo stesso tempo una domanda di registrazione in una pluralità di Paesi, riducendo i costi; si tratta in particolare di: ‐ Sistemi di registrazione regionali, come il marchio Benelux (che permette di richiedere simultaneamente protezione in Belgio, Olanda e Lussemburgo), il Marchio Comunitario (la cui efficacia è per definizione estesa a tutta l’Unione Europea) e l’OAPI (grazie al quale la protezione viene richiesta automaticamente in numerosi Paesi africani francofoni); ‐ Sistemi di registrazione internazionale, in particolare l’Accordo ed il Protocollo di Madrid, che permettono a chi ha depositato o registrato il proprio marchio in patria di richiedere protezione all’estero con costi e formalità minori, scegliendo tra i 90 Paesi che alla data attuale hanno aderito a tale sistema. Maggiori informazioni sul funzionamento dei sistemi di registrazione internazionale sono disponibili nella guida Creare e Innovare Consapevolmente dello Sportello Tutela Proprietà Industriale della Camera di Commercio di Torino, par. 3.3.2.1 e seguenti. Camera di commercio di Torino Settore Proprietà industriale e Centro PATLIB Sportello Tutela Proprietà industriale Via San Francesco da Paola, 24 - 10123 Torino Tel. 011 571 6938/6939/6996 - Fax 011 571 6935 [email protected] - www.to.camcom.it/sportellotpi