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P E R I O D I C O
D E L L A
Z O O T E C N I A
P R O D U T T I VA
NUMERO 5 • ANNO III (n° 1) • APRILE 2008
Detto
tra noi
Gentili Lettrici e Gentili Lettori,
questo numero di Zoo-Zoom è per me particolarmente
significativo. Viene stampato, infatti, in concomitanza con
due fatti molto importanti della vita aziendale.
Il primo riguarda il nuovo assetto societario, condotto di
comune accordo con la mia famiglia e che ha portato
a concentrare tutte le quote sociali nella mia persona,
concludendo un’esperienza durata 16 anni, iniziata con
il doloroso passaggio generazionale e costellata di tanti
successi. A tal proposito, colgo l’occasione per ringraziare
pubblicamente mia madre e mio fratello che hanno
condiviso con me questa difficile e coinvolgente avventura.
Per anni abbiamo lavorato con entusiasmo e dedizione, nella
convinzione che l’Azienda fosse al di sopra di ogni altra
cosa. La riorganizzazione si è resa necessaria per garantire
una leadership unica all’Azienda in un momento difficile e
consentire agli altri soci di intraprendere strade diverse. Oggi
siamo tutti contenti, questo è ciò che conta.
Per me, è appena iniziata una nuova stagione lavorativa e
sono pronto a lanciarmi in nuove sfide.
Il secondo fatto importante è l’inserimento del Direttore
Marketing e Vendite. Per garantire all’Azienda un futuro roseo,
sarà importante raggiungere maggiori volumi di vendita e
sarà necessario dotarsi di una proposta commerciale unica
e ben riconoscibile dal mercato. A svolgere questo ruolo così
delicato e vitale, in un momento particolare per la zootecnia
italiana, ho chiamato il sig. Antonello Ceccarani.
Le sue qualità professionali e umane, la lunga esperienza
nel settore mangimistico, le sue capacità di programmare
e lavorare in team, mi hanno convinto che fosse la persona
giusta nel momento giusto. Affido a lui, quindi, la gestione
della Clientela e della Forza Vendita, convinto che tra
qualche anno l’azienda Dell’Aventino sarà più grande e
più forte. Già in questo numero della rivista, abbiamo il
piacere di riportare un suo articolo.
Questi due avvenimenti non devono però far passare in
secondo piano gli altri contributi presenti in questo numero
di Zoo-Zoom, concentrato sui temi che caratterizzano la
rivendita e su come potrà evolvere negli anni. Noterete,
inoltre, una nuova rubrica che parla del mercato delle
materie prime e di quello dei prodotti della trasformazione,
curata dal dott. A. Garzilli.
Consiglio, infine, di leggere attentamente anche la rubrica ‘A rigor
di legge’. Essa riporta le recenti disposizioni dell’Amministrazione
Finanziaria in relazione alla circolazione degli assegni.
Nel ringraziare per l’attenzione che dedicherete agli articoli,
porgo un cordiale saluto a tutti.
Nereo Dell’Aventino
Amministratore Unico - Dell’Aventino Srl Unipersonale
Rivendite
agrarie:
si può ancora
crescere
L’ottimismo del nuovo dirigente Dell’Aventino
Antonello Ceccarani
Direttore Marketing e Vendite
Dell’Aventino Srl Unipersonale
Dagli anni `90 la priorità strategica di molte aziende
mangimistiche è rappresentata da una più incisiva
presenza nell’ambito della zootecnia cosiddetta “minore”,
cioè quella destinata all’autoconsumo e all’affezione.
Di fatto, in questo comparto si assiste ad una svolta
importante che sta caratterizzando da tempo - e lo farà
ancora di più in futuro - l’attività delle rivendite agrarie
italiane.
In quasi tutte le regioni, si avverte un marcato distacco
da parte degli allevatori di polli e conigli nei confronti
della pratica d’allevamento per autoconsumo.
Modelli di riferimento improntati ad un maggior
dinamismo stanno inevitabilmente modificando gli stili di
vita, oltre che gli atteggiamenti d’acquisto e di consumo
di prodotti alimentari.
Sempre più spesso - più per necessità che per piacere viene preferito un prodotto “industriale” pur rimanendo
dell’idea che si sta sostituendo una produzione
“artigianale” da sempre caratterizzata da sapidità e da
salubrità.
Quello che era un certo “amore per la qualità”, quelle che
un tempo erano abitudini ritenute sane, oggi diventano
un aspetto secondario nella vita di molti.
Nonostante ciò, stiamo sempre parlando di un “affare”
per gli operatori del settore zootecnico (dall’incubatoio,
allo svezzatore, dal mangimista fino al rivenditore o
al produttore di ricoveri) di oltre 400 milioni di Euro
all’anno che non si esaurirà in pochi anni perché spesso,
continua a pag 2
nel business come nella chimica, “nulla si crea, nulla si
distrugge ma tutto si trasforma”.
Il distacco dalla pratica d’allevamento, come già detto, è
in gran parte legato al dinamismo dei tempi ma è anche
vero che molte di queste scelte sono state accelerate
da fattori emotivi che hanno spinto l’allevatore a
disaffezionarsi (si pensi ad esempio alla malattia
emorragica virale per i conigli, all’influenza aviaria per gli
avicoli, ad una legislazione sempre più restrittiva, etc.).
L’azienda mangimistica, per la parte che le compete, deve
saper stare al fianco della propria Agraria; quest’ultima
ha sempre vissuto di questo tipo di consumo e deve
inevitabilmente attivare tutti quei meccanismi che ne
favoriscano la ripresa e nel contempo esplorare in modo
professionale tutte quelle nuove aree di affari che sono
linfa vitale per l’attività.
Lavorare sui bisogni e sui desideri degli acquirenti finali,
sulla capacità dei rivenditori di saperli intercettare meglio
di quanto sappiano fare i loro concorrenti, è la sfida del
settore e l’azienda Dell’Aventino non se ne sottrae.
Anzi, l’impegno sarà più incisivo nei confronti di chi ha
sempre creduto in questo marchio e verso coloro che
oggi lo considerano come una possibile alternativa agli
attuali fornitori.
Per il prossimo settembre sono in fase di elaborazione
appuntamenti di rilievo, che vedranno Dell’Aventino
recitare un ruolo sempre più da protagonista.
Sarà presentata al mercato delle agrarie un’Azienda
moderna, resa vivace da tante iniziative promozionali e
da tante nuove proposte in termini di prodotti tutte a
supporto di un’attività, quella appunto del rivenditore,
che può e deve ancora assolvere un compito decisivo
per la diffusione della cultura zootecnica ed agricola nel
nostro Paese.
P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I VA
NUMERO 5
ANNO III (n° 1)
APRILE 2008
La parola al tecnico ......... Pag
3
L’esperienza positiva ....... . Pag
6
In linea con il mercato ....... Pag
8
Buone nuove ................. Pag
9
Noi&Voi ....................... Pag
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Uno sguardo all’allevamento rurale
SRB Agricola Sanmartinese (Val d’Agri - PZ)
Inizio 2008, più ombre che luci
Porte aperte in casa Dell’Aventino
A domanda rispondiamo
Colgo l’occasione di questo spazio, per ringraziare
sinceramente il dott. Nereo Dell’Aventino per avermi
offerto la guida della propria Rete Commerciale.
Spero vivamente di esserne degno e di saper tradurre
in una crescita a tutti i livelli le volontà di cui si parlava
prima.
In tanti anni di lavoro, ho avuto il privilegio di seguire
altre Reti Commerciali e in tutte queste esperienze ho
arricchito il bagaglio personale di esperienze professionali
e soprattutto umane impossibili da dimenticare.
Affrontare i mutamenti di questo nostro mercato
affidandosi a persone e professionalità diverse che
implementino quanto già di buono fatto nel tempo, è la
scommessa del nuovo corso Dell’Aventino.
Tutta l’Azienda ha la convinzione di poter fare ancora
molto per aiutare gli allevatori a gestire in modo più
professionale le loro aziende e per sostenere, nel
contempo, i propri rivenditori nel loro sforzo di
adattamento verso un nuovo approccio alla clientela,
più moderno e al passo con i mutati bisogni dei
consumatori.
La soddisfazione di chi ci legge sarà la nostra stella
polare... non la perderemo di vista.
Sotto i riflettori ................Pag 11
Azienda G. Sabatelli (Noci - BA)
A rigor di legge ............... Pag 13
Norme e regolamenti
Area marketing ............... Pag 14
Per un cliente che cambia, come cambia la Rivendita Agraria.
Nota bene .................... Pag
Appuntamenti da non perdere
15
Vita d’azienda ..................Pag 15
Filo diretto tra Dell’Aventino e i suoi collaboratori
Editore
Dell’Aventino S.r.l. - Società Unipersonale
66022 Fossacesia (CH) - S.P. Pedemontana, 8
Tel. 0872.62.211 r.a. - Fax 0872.62.00.05
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Sinergia Advertising - Pescara
Stampa
Litografia Botolini - Rocca S. Giovanni (Ch)
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Antonello Ceccarani
La parola
al tecnico
Dr. Stefano Salerno
Laureato in Scienze
della Produzione Animale
presso l’Università di Pisa.
Il punto di vista
dei professionisti
del settore su un tema
di interesse generale.
Dal 1996 è Resp. Tecnico
della società Dell’Aventino.
Attualmente è Responsabile
della Nutrizione
e del Marketing Tecnico.
UNO SGUARDO ALL’ALLEVAMENTO RURALE
Con il termine zootecnia si intende l’allevamento di differenti specie animali avente l’obiettivo di ottenere un
prodotto finale in grado di determinare reddito. Esistono
due sistemi produttivi, differenziabili sulla base della loro
importanza economica: quello industriale e quello rurale.
Un allevamento industriale ha lo scopo di ottenere dalle produzioni finali un reddito in grado di garantire utili
per sostenere un’attività commerciale primaria. In tal caso
l’effettuazione di investimenti economici da parte dell’allevatore risulta necessaria, richiedendo di forza la massimizzazione delle performances degli animali allevati.
Ciò è ottenibile, peraltro, esclusivamente con l’impiego
di razze selezionate dalle elevate potenzialità genetiche e
con una gestione di allevamento ottimale.
Un allevamento rurale ha invece la finalità di ottenere produzioni animali, derivanti da una attività commerciale secondaria, destinate al consumo familiare ed eventualmente all’ottenimento di una marginale fonte di reddito aggiuntivo. Ne
consegue come l’investimento economico nell’attività debba
essere minimo e non fondamentale per la sua sopravvivenza.
In tale ottica è auspicabile quindi l’impiego di razze autoctone, versatili, poco selezionate e performanti che come tali
richiedano minime cure gestionali.
Pur se ovvia e forse banale, si ritiene fondamentale questa premessa perché la presente trattazione, destinata al
mondo zootecnico rurale, vuole essere semplicemente
una raccolta di concetti finalizzati alla corretta, semplice
ed economica conduzione di un’attività produttiva di natura amatoriale.
Verrà semplicemente effettuata una carrellata generale sui
punti da tenere in considerazione, basati in sostanza sul
buon senso ed atti a garantire la riuscita dell’allevamento,
senza necessariamente ricorrere a gestione e/o investimenti consoni all’allevamento industriale. Per praticità e
brevità, ma anche per la loro importanza e diffusione, ci si
soffermerà sugli allevamenti cunicolo ed avicolo.
Per quest’ultimo, che richiederebbe una trattazione
estremamente ampia, verranno affrontati essenzialmente
aspetti legati alla gestione del pulcino nelle prime settimane di vita - le più critiche -, senza soffermarsi né sulla
differenziazione della specie (ovaiola, broiler, tacchino) né
sulle fasi successive di allevamento.
attuale le nostre conoscenze su questo animale sono ancora incomplete, nonostante lo si allevi da lungo tempo.
Il problema maggiore è rappresentato dall’avere trasformato, per esigenze di profitto, un animale che in natura si
nutrirebbe esclusivamente di foraggi in un “divoratore” di
cereali. Principalmente, in virtù del tipo di dieta cui è obbligato, ma anche per la fisiologia del suo apparato intestinale
che gli permette di utilizzare la cellulosa pur essendo un
monogastrico, il coniglio è caratterizzato da un equilibrio
enterico precario che ne condiziona pesantemente la riuscita dell’allevamento.
GESTIONE DELLE FATTRICI E SVEZZAMENTO
Il peso della fattrice alla prima copertura dovrebbe essere l’80% di
quello da adulto, con una età media
di 90-95 gg di vita. Tra l’inizio e la
fine della lattazione la perdita in
peso non dovrebbe superare il
APPUNTI DI
CONIGLICOLTURA
GENERALITA’
Per quanto strano, occorre ammettere che al momento
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15-20%, a seconda dell’età dell’animale e della stagione climatica. Più lunga vogliamo che sia la carriera riproduttiva
della fattrice e più tarda deve essere l’età a cui effettuare
la prima copertura. Ideale potrebbe essere effettuare una
prima copertura a 4 mesi di vita per poi effettuarle postsvezzamento con una frequenza tale da garantire un numero di parti/anno/fattrice di circa 4/5.
Le nidiate troppo numerose (oltre i 10 coniglietti) devono
essere pareggiate per non arrecare eccessivo stress alla
madre e permettere un accrescimento adeguato ai coniglietti; il numero ideale di coniglietti per fattrice infatti
non deve superare i 10 nelle pluripare e gli 8-9 nelle primipare.
Ideale sarebbe svezzare i coniglietti a 30-35 gg. di vita, età
alla quale in natura smettono di essere allattati dalla madre. A questa età infatti il coniglietto può essere considerato adulto ed alimentato con mangime specifico.
Il coniglietto durante lo svezzamento esce dal nido e va a
mangiare, per emulazione, ciò che mangia la madre.
E’ buona pratica fare in modo che, durante la prima settimana di vita dei coniglietti, la fattrice non abbia libero
accesso agli stessi (concetto di “lattazione controllata”:
l’allattamento deve essere effettuato una sola volta al giorno). Questo rappresenta un fattore chiave nella riduzione
della mortalità dei coniglietti e nel mantenerla entro un
range fisiologico dell’8-10%.
Le temperature ideali nel nido sono di 30-35°C durante
le prime due settimane di vita dei coniglietti; per le fattrici
invece è opportuno non superare i 25°C.
in età adulta. E’ opportuno lasciare le mangiatoie piene
durante la notte, poiché è in questa fase della giornata
che l’animale predilige mangiare. Una fattrice può ingerire
mediamente 400-450 gr/capo/giorno.
Ideale è utilizzare una dieta povera in amido e ricca in fibra
strutturata, cioè grossolana, atta a stimolare la normale
funzionalità del cieco e la peristalsi intestinale ed è sicuramente opportuno introdurre, lasciandola liberamente a
disposizione, della fibra proveniente da foraggio o paglia,
atta a mantenere e/o ripristinare la normale funzionalità
enterica
PATOLOGIE
PARASSITOSI
Coccidiosi (intestinale ed epatica):se gli animali sono
allevati a terra è consigliabile pulire e trattare attentamente
quanto frequentemente con prodotti specifici (sulfamidici
e anticoccidici). In gabbia il rischio è sicuramente ridotto
ma non assente, pertanto conviene effettuare comunque
un trattamento periodico sugli animali da vita ogni 90 gg.
per una settimana.
BATTERIOSI
FORME ENTERICHE
Colibacillosi: la fase in assoluto più critica è quella dei
10-15 gg. post-svezzamento, da quando cioè il coniglio inizia ad ingerire elevate quantità di alimento che l’intestino
non è ancora pronto ad utilizzare.
Occorre lasciare sempre disponibile acqua a volontà, poiché la fibra somministrata è bassissima di umidità mentre
in natura l’animale ingerirebbe sostanze vegetali ricche in
acqua.
Avere l’accortezza di non somministrare mai fieno di erba
medica per evitare eccessi proteici, bensì lasciare sempre
disponibile fieno e/o paglia in modo da stimolare sempre
in maniera corretta la funzionalità ciecale.
L’acqua non deve essere né sporca né fredda e poiché negli impianti si possono accumulare alghe e batteri è opportuno pulire e disinfettare ogni 15-30 gg utilizzando anche
cloro. Altra buona norma è quella di acidificare l’acqua di
bevanda con ac. propionico o formico nel periodo immediatamente successivo lo svezzamento (10-15 gg. dopo).
FORME RESPIRATORIE
Pasteurellosi: patologia classica delle fasi di svezzamento
ed ingrasso. Nelle forme più leggere gli animali starnutiscono fino a produrre un essudato nasale che nelle forme
più gravi determina la morte per asfissia del soggetto colpito. La profilassi consiste nel controllare la velocità del
ricambio dell’aria e dell’umidità; quest’ultima non deve
superare il 65-70%. Porre estrema attenzione all’introduzione di soggetti dall’esterno.
FORME A CARICO DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO
Stafilococcosi: fonte di problematiche riproduttive principalmente a carico della mammella con mastiti purulente
e gravi necrosi dei tessuti. Può estendersi anche agli arti
ed ai piedi poiché è un germe ubiquitario.
INGRASSO
La temperatura ideale nella fase di ingrasso non dovrebbe
essere superiore ai 20°C. Livelli di umidità superiori al 6570% sono l’anticamera delle micosi.
E’ opportuno evitare l’esposizione diretta alla luce poiché,
essendo il coniglio un animale notturno, ne sarebbe infastidito. Essendo un animale schivo e timoroso può essere
utile tenere accesa una fonte sonora ad alto volume per
evitare che possibili rumori improvvisi possano disturbarlo e spaventarlo.
ALIMENTAZIONE
Per la precarietà dell’equilibrio del suo apparato digerente
è sempre opportuno controllare con attenzione la consistenza delle feci, che devono essere molli ma non troppo.
Il coniglio mangia molto frequentemente, per cui ideale è
effettuare l’alimentazione ad libitum.
I consumi di alimento nelle fasi iniziali di allevamento sono
di circa 100-150 gr/capo/giorno per arrivare a 200-250
ALIMENTO FRESCO
ASPIRAZIONE CIECOTROFO
PERCORSO
DEGLI ALIMENTI
PERMANENZA
NELLO
STOMACO
(Regione del Piloro)
PERMANENZA NEL CIECO
6 ore
PERMANENZA
NELLO
STOMACO
(Regione del Cardias)
VIROSI
Mixomatosi: generalmente nell’allevamento rurale non
si provvede alla vaccinazione degli animali, a differenza di
quanto accade negli allevamenti industriali. La malattia penetra in allevamento attraverso gli insetti ematofagi o tramite l’introduzione di animali infetti. La prassi più corretta
in caso di patologia conclamata è quella di sopprimere tutti i soggetti che manifestano segni clinici quali mixomi sulle
orecchie, scolo nasale ed oculare, orchite, infiammazioni
alle zone genitali. Gli animali sopravvissuti si immunizzano
naturalmente.
In caso di problematica conclamata occorre introdurre la
TRASFORMAZIONE
NELL’INTESTINO CRASSO
DELLE FECI MOLLI IN FECI DURE
FORMAZIONI
FECI MOLLI
ELIMINAZIONE FECI MOLLI
Ciecotrofo=alimento prodotto dal cieco
ELIMINAZIONE FECI DURE
Sistema di funzionamento dell’apparato intestinale del coniglio.
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vaccinazione di emergenza tutti i mesi fino ad esaurimento dei casi clinici su tutti i soggetti sopravvissuti e sospendere le coperture per evitare la diffusione della virosi ai
nuovi nati.
Malattia emorragica: meno frequente della precedente. La trasmissione è diretta da soggetto a soggetto
mediante l’introduzione di animali colpiti in allevamento.
L’unico rimedio è la vaccinazione quale profilassi, poiché
in caso di patologia conclamata l’unica soluzione è l’abbattimento di urgenza di tutti i soggetti di allevamento.
terizzata da condizioni ideali di temperatura, luce, aria di
buona qualità, disponibilità di spazio. I pulcini sono omeotermi ma hanno una termoregolazione immatura ed incompleta fino ai 14 gg. di vita. Per favorire una buona crescita, pertanto, è opportuno mantenere una temperatura
non inferiore ai 32°C per scendere nelle tre settimane
successive rispettivamente a 29°C, 25°C e 22°C.
Trascorso il primo mese di età poi ogni fonte di calore
può essere eliminata.
La quantità di luce deve essere adeguata per permettere
una elevata assunzione di alimento e garantire una crescita
in linea. L’umidità relativa ottimale non deve superare il
60-70%, nelle prime tre settimane di vita valori ideali sono
compresi tra il 60 e il 45%.
La ventilazione dinamica è ottimale per assicurare un idoneo rinnovamento dell’aria e serve fondamentalmente
per fornire ossigeno, rimuovere l’eccesso di calore, l’eccesso di umidità, polveri e gas nocivi.
E’ preferibile che i valori di temperatura ed umidità si assestino almeno 24 ore prima dell’accasamento del pulcino. Il comportamento dei pulcini comunque è indice attendibile dei livelli di temperatura ed areazione presenti
nell’ambiente (animali accovacciati comodamente e tranquillamente sono sinonimo di ventilazione e temperatura
corretti, animali ammassati di eccesso di ventilazione e/o
bassa temperatura, animali sparpagliati di insufficiente areazione e/o alta temperatura).
APPUNTI DI
AVICOLTURA
GENERALITA’
Un presupposto fondamentale è che la sanità di un pulcino
acquistato rappresenta una condizione di benessere individuale derivante da molteplici fattori genetici ed ambientali pregressi (qualità delle uova, condizioni di incubazione, sanità dei riproduttori, condizioni igienico/ambientali
di trasporto) su cui non è possibile intervenire se non a
monte da parte dell’allevatore, ponendo cioè la massima
attenzione alla selezione dei fornitori.
Ciononostante occorre tenere presente che se le prime
settimane di vita in allevamento risultano in generale le
più critiche nell’economia della sua gestione, in assoluto i
primi sette giorni sono i più delicati.
Un’accurata e corretta gestione di questa fase contribuisce alla buona riuscita del ciclo produttivo dell’animale.
ALIMENTAZIONE
Fondamentale per il pulcino risulta la disponibilità adeguata di cibo ed acqua, il cui accesso deve essere agevole per
evitare problemi di disidratazione. Una scarsa uniformità
ed una crescita ridotta sono infatti spesso conseguenze di
apporti inadeguati di mangime ed acqua.
Inoltre se lo spazio a disposizione di ciascun animale è
limitato si possono verificare irregolarità di sviluppo e
cannibalismo. Un’alimentazione immediata e corretta aiuta
il pulcino a passare dai nutrienti presenti nel residuo del
tuorlo a quelli del mangime somministrato. L’intestino da questo punto di vista
avrà la possibilità di svilupparsi meglio
e sarà conseguentemente meno suscettibile alle infezioni enteriche. Se
il pulcino riceverà acqua e mangime immediatamente dopo la
schiusa, inoltre, riuscirà durante l’accrescimento a convertire meglio l’alimento.
SVEZZAMENTO
Due sono i parametri fondamentali da tenere presenti per
valutare qualitativamente un gruppo di pulcini: l’uniformità
(intesa come la percentuale di animali il cui peso
rientri in un range del 10% maggiore o minore del
loro peso medio) e la vitalità.
Esiste una stretta correlazione tra peso vivo
ed uniformità dello stesso nel pulcino alla
nascita ed a 7 gg. di vita, a 7 ed a 35 gg.
Una bassa uniformità è infatti sinonimo di più elevata mortalità a 7 gg.
di vita.
La vitalità dei pulcini è invece
un indice dei loro livelli di maturazione ed autonomia.
In tal senso devono essere
autosufficienti nell’alimentarsi
e nell’abbeverarsi, dimostrare
buona socialità, buona vocalizzazione, buona visione, buona
memoria e buon udito, nonché
la capacità di avvertire i pericoli e sfuggirli, quella di interagire con l’ambiente.
Mangiatoie ed abbeveratoi, quindi, devono
garantire l’agevole approvvigionamento di
cibo ed acqua in modo
anche da mantenere la
temperatura corporea.
Può essere utile allo
scopo mettere a disposizione mangiatoie
ed abbeveratoi supplementari, atti a ridurre al
minimo lo spazio percorso dal pulcino.
Fornire acqua fresca e pulita alla corretta temperatura
(10-12°C) 24 ore su 24 (acqua
troppo calda o troppo fredda riduce l’assunzione di cibo con crescita
conseguentemente limitata).
Altri parametri degni di nota,
non meno importanti dei precedenti, sono senza dubbio la
presenza di un ombelico ben
cicatrizzato, l’esenza da difetti
meccanici nelle articolazioni e
l’assenza di infezioni batteriche e/o fungine.
La pulcinaia deve essere carat-
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continua a pag 6
VACCINAZIONI
PIANI VACCINALI BROILERS
I giorno Bronchite Infettiva
Malattia Newcastle
(spray)
(spray)
L’esperienza
positiva
(acqua di bevanda o spray)
I8 giorni Bronchite Infettiva
Malattia Newcastle (acqua di bevanda o spray)
Marek se allevati oltre i 60 gg. di vita.
PATOLOGIE
Le principali cause di mortalità nelle prime due settimane
di vita sono rappresentate essenzialmente da setticemie,
onfaliti, infezioni del sacco vitellino, enteriti virali (determinano disomogeneità e rallentamento dell’accrescimento)
e malattie batteriche (micoplasmi, coli).
SRB - Agricola
Sanmartinese
di F. Bianculli &C.
(Val d’Agri - PZ)
Tra petrolio
e turismo, si fa
largo la zootecnia
PARASSITOSI
Micoplasmosi: determina generalmente forme respiratorie ed artritiche.
Coccidiosi: caratterizzata da enterite. Correlata generalmente ad una elevata densità di allevamento, determina
feci sanguinolente. Oggi è molto diffusa ed efficace la pratica vaccinale.
In Val d’Agri la relazione
tra politica, economia e risorse (energetiche e naturali)
è molto stretta. E’
un’area vasta ed importante tale da essere diventata Parco
Nazionale ed è un
territorio interessato
da anni alla coltivazione ed alla ricerca di
idrocarburi liquidi e
gassosi.
La Valle prende il nome dal fiume Agri, è una delle più
suggestive della Basilicata e comprende 13 paesi ed una
Comunità Montana. Si passa dagli ambienti montani
dell’Appenino Lucano, a quelli collinari, coltivati a vigneti
ed oliveti, fino a giungere alla pianura, in cui si trova lo
splendido Lago del Pertusillo.
In un contesto economico come quello della Basilicata,
occorre certamente menzionare le due ricchezze
fondamentali di questa zona: il turismo e le attività petrolifere. Non per nulla in quest’area
l’interrogativo più ricorrente è: “Il
petrolio o il parco?”.
Per alcuni abitanti del comprensorio, però, la scelta
di vita è avvenuta in
un ambito diverso.
Infatti, questa “Esperienza Positiva” è
dedicata alla SRB ed
in particolare al suo
fondatore e titolare
Felisiano Bianculli che
ha dedicato alla agrozootecnia la sua vita
professionale.
Dimensione Verde
è la catena di negozi della società,
BATTERIOSI
Salmonellosi: colpisce in genere animali al di sotto delle
due settimane di età e si verifica raramente oltre le quattro. I soggetti colpiti risultano depressi, abbattuti, con gli
occhi chiusi, le penne arruffate e le ali abbassate.
Presentano fenomeni diarroici con conseguente imbrattamento delle penne attorno alla cloaca.
Colibacillosi: sono generalmente colpiti i soggetti dalle 4
alle 12 settimane di età.
Presentano generalmente un calo di consumo del mangime, risultano abbattuti e fiacchi con respirazione difficile e
rapida. Il gruppo risulta successivamente disomogeneo.
Clostridiosi (enterite necrotica): malattia sporadica
che colpisce i soggetti dopo le quattro settimane di età.
Le manifestazioni cliniche ricordano la coccidiosi. Gli animali sono abbattuti, inappetenti e caratterizzati da elevata
mortalità
Stafilococcosi: determina lesioni alla cute ed alle mucose. Stress ambientali e sociali ed infezioni concomitanti o
precedenti sono fattori predisponenti
VIROSI
Marek: determina coinvolgimento neurale con conseguente
paralisi a partire dalle 6 settimane di età dell’animale.
Malattia Newcastle: determina depressione, prostrazione, diarrea, edema della testa e sintomi nervosi.
Malattia di Gumboro: colpisce generalmente soggetti
nelle prime sei settimane di età. Determina diarrea biancastra ed acquosa, penne della cloaca sporche, abbattimento,
penne arruffate.
Come già detto in apertura e come ovvio, questa trattazione risulta ben lungi dall’essere completa ed esaustiva;
si spera però che possa risultare un utile promemoria da
tenere presente, nella sua semplicità e schematicità, quale
lista di buone pratiche di allevamento. Infatti non occorre
dimenticare che, al di là di tutto, il buon senso e l’occhio
vigile di un allevatore attento sono i veri segreti della riuscita dell’attività di allevamento.
È la passione il vero motore di questo mestiere antico che,
proprio per questo, solo in pochi sono in grado di svolgere correttamente e con soddisfazione.
Dott. Stefano Salerno
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in grado di offrire alla clientela
una vasta gamma di articoli
per l’alimentazione e la cura
degli animali, per il giardinaggio
e l’hobbistica in generale, oltre
ad un’accurata assistenza zootecnica ed agronomica garantita
dallo staff altamente qualificato dell’azienda Dell’Aventino.
La SRB, attraverso i suoi tre
punti vendita, rappresenta
nella sua area di operatività
una delle realtà più sviluppate
e competenti della provincia di
Potenza, divenuta il principale
punto di riferimento per gli
operatori del settore.
A Viggiano è presente l’ormai
storico magazzino e a Villa
D’Agri è nato un punto vendita di moderna concezione; a
Calvello, inoltre, presto verrà
aperto un nuovo agri-store.
Il sig. Felisiano ha il merito
di aver capito con un lustro
di anticipo la “debolezza” e
le difficoltà dei sistemi agrozootecnici preesistenti ed ha Felisiano Bianculli ed il dott. Stefano Albanese (capoarea Dell’Aventino) all’interno della nuova rivendita di Villa D’Agri.
deciso di rischiare scegliendo
la strada dell’imprenditoria personale, capitalizzando il
Oggi l’azienda SRB è leader sul territorio lucano e non
patrimonio di conoscenze acquisite in tanti anni di lavoro
solo, l’entusiasmo del suo fondatore cresce di giorno in
nel settore.
giorno e la “mission aziendale” è finalizzata ad “assistere
Nel ’98, infatti, iniziò con passione la sua attività professiocostantemente i numerosi clienti con prodotti, sistemi e
nale come dipendente di un noto ente agrario e nel 2003,
servizi per facilitare il loro lavoro”. Felisiano ed i suoi più
decise di tentare l’avventura “in proprio” trasformando una
stretti collaboratori gestiscono oltre 500 clienti nell’ambito
passione in una organizzazione imprenditoriale degna di nota.
dei settori zootecnico (vacche da latte, bovini da carne e
ovini), agricolo e hobbistico.
In una città, Villa d’Agri, nella quale petrolio e turismo
si contendono il primato, è possibile affermare che per
Felisiano Bianculli l’agro-zootecnia è il vero “oro nero”.
Sebbene sia cliente esclusivo solo dal 2006, il legame con
l’Azienda Dell’Aventino è già molto saldo. Basta girare un
po’ per le caratteristiche zone della Val d’Agri per capire
come i mangimi dell’azienda abruzzese siano presenti
in moltissime stalle. Chiacchierando con il sig. Felisiano
traspare la sua certezza di poter contare su un partner
serio e professionale che fin dall’inizio della collaborazione ha messo a disposizione una serie di professionalità
che gli permettono di seguire il business con una visione
moderna e con la giusta tranquillità.
Una riunione “improvvisata” nello storico magazzino di Viggiano.
Oggi il passaggio dalla posizione di solo grossista a quella d’imprenditore a tutto tondo che investe anche sulle
rivendite “cittadine”, ha contribuito a fare di Felisiano un
professionista molto stimato e pronto a fornire qualsiasi
tipo di supporto ai clienti, non solo allevatori. Si capisce
che il lavoro negli ultimi anni è cambiato profondamente,
c’è stata molta evoluzione nei diversi settori, dal cerealicolo all’ortofrutticolo.
L’aggiornamento passa per un rapporto stretto con gli
esperti tecnici delle aziende ma Felisiano non trascura
di visitare fiere ed eventi di settore. Occorre un aggiornamento continuo, bisogna essere sempre al passo con i
tempi e forse...occorre anticiparli.
In linea
con il
mercato
La redazione di Zoo-Zoom
è aperta a stimoli e suggerimenti. Per questo sulla scia
delle richieste pervenute da
molti clienti, a partire da questo numero inauguriamo una
rubrica che si occuperà dello
scenario di mercato delle materie prime, con un breve accenno alla situazione dei prezzi dei principali prodotti della
trasformazione zootecnica.
Dott. Andrea Garzilli
Dipartimento Acquisti,
Produzione e Logistica
Dell’Aventino.
Inizio 2008,
più ombre che luci
In queste ultime settimane il ruolo di protagonista sul mercato
di Chicago è toccato al grano, che in più sessioni consecutive
ha corretto al rialzo il suo massimo storico.Valori record sono
stati registrati anche dalla soja mentre il mais è apparso “più
riflessivo”.
Per far comprendere meglio l’andamento di mercato in questi
primi mesi del 2008, riportiamo tre grafici relativi alle quotazioni
di grano, mais e soja sul mercato di Chicago.
L’articolo sull’andamento di mercato 2007 delle materie prime,
trattato nel precedente numero in risposta ad alcuni quesiti che
erano pervenuti da un lettore di Potenza, terminava con una
previsione improntata all’incertezza e alla volatilità sul breve e
Lo scenario di fine campagna si presenta ancora difficile a causa
medio periodo.
di “scoperture” di grano da parte
In effetti, nei
primi mesi di
di molti Paesi in particolare afriquest’anno, è stata confermata in
cani e medio orientali; il prodotto
pieno quella previsione.
più competitivo, al momento, è di
Vediamo ora quale è stata
origine europea.
l’evoluzione da fine 2007 ad oggi e
La situazione sui mercati italiani, in
quali sono le prime indicazioni sulla
questi mesi, è apparsa complessivanuova campagna 2008/2009.
mente più statica rispetto a quella
I prezzi alti hanno influenzato in
internazionale a seguito di scambi
maniera significativa le semine.
modesti sia sul fisico che sui “fuQuelle invernali (grano e orzo)
tures” (sui mercati a termine). Nosono state favorite da un buon
nostante ciò i prezzi sono rimasti
andamento climatico. Si stima un
sostenuti in tutti comparti.
incremento dei raccolti di oltre il
Per quanto riguarda la nuova cam10% nei principali paesi produttori.
pagna (2008/2009), le quotazioni
Queste notizie positive, che si rifdei “futuri” sul mercato di Chicago
eriscono al periodo fine 2007-inizi
sono cresciute soprattutto a seguito
2008, accompagnate da una predi uno spostamento di interesse dei
visione fatta dal Fondo Monetario
Fondi d’Investimento dal settore
Internazionale di un rallentamento
azionario a quello dell’oro, del
dell’economia mondiale nella misura
petrolio e delle commodities (madel 16% (+4,1% contro il 4,9% del
terie prime).
2007), hanno dato un po’ di respiro a
La situazione climatica, attualmente,
un mercato in continua tensione.
è ideale ed autorevoli analisti stiMa la calma è durata poco. Ad inmano che i prezzi dei futuri base
terromperla è stato il consueto
raccolto ‘08 su Chicago potrebbero
rapporto mensile (febb.’08) del Diaver raggiunto i valori massimi.
partimento dell’Agricoltura AmeriLe prime stime sui raccolti di grano
cano che ha rivisto ulteriormente
possono essere considerate incoragal ribasso, rispetto al mese precegianti. In particolare alcuni dati:
dente, i dati sulle scorte cerealicole
• +15% in Europa con +20%
mondiali.
in Italia
In particolare:
• +39% in Ucraina
- Frumento 110 mln di tons contro
• +25% in Canada
125 della scorsa campagna;
• Raddoppio in Australia
- Cer. Foragg. 126 mln di tons contro
con
137 della scorsa campagna;
25 milioni di tons
- Semi Soja 46 mln di tons contro
• +10% in Egitto
Borsa di Chicago: andamento nei primi mesi del 2008 di
62 della scorsa campagna.
Come dicevamo, i “fondamentali” si
mais, soja e grano.
presentano favorevoli: incremento
Se si considera poi, che la produzione
deciso delle semine invernali, stima
mondiale viene stimata in 1.875 mln
positiva per quelle primaverili, clima
di tons e che i consumi ammontano a 1.917 mln di tons (circa 160
favorevole fino ad oggi.A questo punto, se il clima non farà brutti
mln mese) si comprende come una scorta di 282 mln non copre
scherzi e visto il rallentamento dei consumi provocato dalla crisi
neanche il fabbisogno di 2 mesi. Appare evidente come ci si trovi ad
finanziaria americana, il mercato dovrebbe assumere una fisiooperare in una situazione particolarmente critica e in un mercato
nomia diversa. Certo non ci dovremo aspettare un crollo, ma
sensibile a qualsiasi turbativa di carattere climatico, economico e
certamente è all’orizzonte un discreto ridimensionamento.
speculativo.
Dott. Andrea Garzilli
8
Il borsino
MEDIE MENSILI QUOTAZIONI PRODOTTI ZOOTECNICI*
TIPOLOGIA PRODOTTO
POLLI A TERRA
(Fino a 1,85 Kg)
Euro/Kg
GALLINE
BATT. LEGG.
Euro/Kg
TACCHINI
PES. MASCHI
Euro/Kg
POLLASTRE
ROSSE 112 GG
Euro/Cad
CONIGLI
(fino a 2,5 Kg)
Euro/Kg
UOVA
Euro/100 pz
SUINI
(Da 90 a 115 Kg)
Euro/Kg
SUINI
(Da 156 a 176 Kg)
Euro/Kg
SUINI
(oltre 185 Kg)
Euro/Kg
Novembre 2007
(media mensile)
1,14
0,80
1,52
3,28
1,76
10,85
1,24
1,27
1,16
Dicembre 2007
(media mensile)
1,19
0,78
1,52
3,30
1,67
10,90
1,25
1,26
1,17
Gennaio 2008
(media mensile)
Febbraio 2008
(media mensile)
Marzo 2008
(media mensile)
1,13
0,54
1,40
3,30
1,37
10,20
1,20
1,21
1,13
1,07
0,36
1,29
3,30
1,19
10,46
1,19
1,20
1,12
1,08
0,33
1,13
3,30
1,69
10,55
1,25
1,26
1,16
* Riferimenti: Mercato Avicunicolo di Forlì per avicunicoli e uova, Borsa Merci di Reggio Emilia per suini.
Buone
nuove
Uno sguardo attento
alle ultime novità
firmate Dell’Aventino.
Il dott. Salerno illustra le particolarità della linea Armonia.
Porte Aperte in casa
Dell’Aventino...
metabolico, a predisporlo per l’ottenimento della massima
produttività quali-quantitativa e ad evitare - con una giusta
prevenzione - i possibili squilibri metabolici e riproduttivi.
La dott.ssa Salvatore, Responsabile del Controllo Qualità
Aziendale, ha illustrato le principali operazioni di controllo che
Gli incontri tecnici che l’Azienda sta
vengono effettuate sia sulle materie prime che sui mangimi.
promuovendo, sono arricchiti anche da
Si è anche soffermata sulle principali analisi chimiche, microvisite dirette agli impianti produttivi.
biologiche e nutrizionali che costantemente vengono effettuate, senza trascurare le modalità d’assistenza ai clienti offerta
nell’ambito della conoscenza dello stato di conservazione e
Avere ospiti in casa è sempre un piacere...almeno per molti!
del valore nutritivo dei foraggi, degli insilati/trinciati e delle
Senza dubbio lo è per Dell’Aventino che, alla presenza del
materie prime aziendali.
dott. Nereo (Amministratore Unico dell’Azienda), ha accolto
È stata concessa agli ospiti anche la possibilità di visitare diretcon piacere una nutrita comitiva di Allevatori appartenenti
tamente il moderno laboratorio analisi
all’APA (Ass.ne Prov.le Allevatori) di Bari.
dell’Azienda.
Particolarmente graditi sono risultati gli
Il sig. Michele Andreoli, Responsabile
interventi dei tecnici aziendali, in pardi Produzione, ha messo in campo
ticolare quelli del dott. S. Salerno, della
tutta la sua esperienza per illustradott.ssa C. Salvatore e del sig. Michele
re dettagliatamente tutti i passaggi
Andreoli. Il primo si è focalizzato sul peproduttivi che portano ad ottenere
riparto, fase “virtuale” che caratterizza
mangimi di qualità e come, nel tempo,
la vacca da latte, a cavallo tra periodo
l’evoluzione tecnologica abbia contridi “asciutta” e quello di inizio produziobuito a migliorare i processi produtne. Tale importante fase, come noto, ha
tivi ed i prodotti. Alla presenza degli
un’influenza diretta sulla lattazione e
agenti e del capoarea Dell’Aventino
sulla durata d’interparto, in un momento
che operano in Puglia, è risultato molimportantissimo per l’animale nel quale
to gradevole e costruttivo lo scambio
esso è vulnerabile a squilibri alimentari,
di opinioni tra i relatori aziendali, gli
ambientali e gestionali e nel quale possoallevatori ed alcuni tecnici dell’APA,
no facilmente verificarsi fenomeni infettisoprattutto durante la presentazione
vi ed infiammatori.
di ARMONIA (linea unifeed multipelL’intervento del dott. Salerno si è concluso con utili suggerimenti agli alleva- Alcuni allevatori dell’APA di Bari in visita let per ruminanti), lanciata lo scorso
anno da Dell’Aventino e che molti
tori, finalizzati a garantire all’animale allo stabilimento di Fossacesia (Ch).
consensi sta riscuotendo sul mercato.
il necessario adattamento digestivo e
9
Noi&Voi
A domanda
rispondiamo
Volete saperne di più su un argomento che vi sta a cuore? Intendete soddisfare una curiosità?
Inviateci i vostri quesiti per e-mail all’indirizzo [email protected] oppure per posta a
Redazione Zoo-Zoom c/o Dell’Aventino Srl - Soc. Unipersonale, S.P. Pedemontana 8, 66022 Fossacesia (CH). Esperti e studiosi del settore saranno lieti di rispondervi dalle colonne di questa rubrica.
“Il nuovo regolamento sull’igiene degli alimenti
zootecnici impone nuovi obblighi a tutti gli operatori del settore dei mangimi. Chi sono, come devono comportarsi e perché sono stati investiti da
questo provvedimento?” (Antonio C. - prov. Caserta)
buone pratiche igieniche, nonché attraverso l’utilizzo esclusivo
di mangimi provenienti da stabilimenti registrati/riconosciuti ai
sensi del presente regolamento. L’HACCP è un sistema di autocontrollo aziendale teso a garantire l’igiene dei prodotti. Esso
è completamente affidato al titolare dell’azienda mediante
l’esecuzione di controlli prestabiliti. Gli organi di vigilanza (ASL,
NAS) verificano l’applicazione di quanto dichiarato nei manuali.
Tutti gli operatori del settore dei mangimi devono avere un proprio manuale di autocontrollo a garanzia della conformità delle
produzioni alle specifiche aziendali e alle disposizioni normative vigenti in materia e inviare apposita dichiarazione alla ASL
competente. Tutte le attività connesse alla catena dei mangimi, dalla produzione primaria fino alla vendita all’ingrosso
(compresi i fornitori di aziende agricole) devono essere registrate o riconosciute presso le ASL di competenza territoriale.
Risponde la
Dott.ssa Cristina Salvatore,
in Dell’Aventino dal 2002
e dal 2007 Responsabile
del Controllo Qualità.
Il processo della globalizzazione
dei mercati, gli episodi di cronaca che hanno messo alla luce
dei percorsi di filiera non sempre trasparenti, l’incompletezza e
la superficialità dell’informazione dei media hanno incrinato in
maniera decisiva il concetto di sicurezza alimentare. In questo
difficile scenario sono apparsi i mostri della BSE (più noto come
“morbo della mucca pazza”), dell’influenza aviaria e della diossina decretando l’avvento della crisi alimentare. Da qui la rivolta
dei consumatori che continuano a reclamare il diritto ad una alimentazione sicura. I legislatori hanno risposto con l’emanazione
del famigerato “Pacchetto Igiene” che mira a servire sulle
nostre tavole soltanto alimenti sicuri attraverso il controllo di filiera
dalla produzione al consumo, dalla terra alla tavola. Infatti, esso
contiene tutta una serie di regolamenti comunitari destinati a
sconvolgere il quadro normativo della sicurezza alimentare. Tra
le tante novità ritroviamo il Regolamento (CE) 183/2005 che
stabilisce i requisiti per l’igiene dei mangimi, a partire dalla produzione primaria fino alla somministrazione agli animali destinati
alla produzione di alimenti (non dimentichiamo che per tutti gli
alimenti di origine animale la sicurezza è legata allo stato sanitario degli allevamenti per cui diventa imperativo perseguire un
oculato controllo dei mangimi lungo tutta la filiera alimentare).
D’altronde la politica alimentare ha le sue peculiarità proprio nei
livelli elevati di sicurezza. In questo contesto il campo di applicazione coinvolge tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione di alimenti e mangimi per animali
destinati alla produzione alimentare poiché ciascuno stadio ha
un impatto potenziale sulla sicurezza generale degli alimenti.
Destinatari del Regolamento 183/2005
• coloro che hanno una attività nel settore dei
mangimi a partire dalla produzione primaria1
(fino e compresa l’immissione dei mangimi sul
mercato -rivendite agrarie-);
• allevatori che somministrano mangimi ad animali
destinati alla produzione di alimenti;
• importazioni ed esportazioni di mangimi da e
verso paesi terzi.
Esonerati dal Regolamento 183/2005
• coloro che producono mangimi destinati alla
produzione di alimenti per consumo domestico
o per animali non allevati per la produzione di
alimenti;
• coloro che somministrano mangimi ad animali
produttori di alimenti per consumo domestico
privato (hobbisti);
• coloro che danno una fornitura diretta di
piccoli quantitativi2 di prodotti primari dal
produttore al consumatore finale o a
dettaglianti locali che forniscono direttamente il
consumatore finale;
• somministrazione di mangimi ad animali che non
producono alimenti;
• vendita al dettaglio di mangimi per animali da
compagnia.
CONTROLLO SULL’ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
PRODUZIONE
COMMERCIO
ALLEVAMENTO
(mangimifici)
(depositi e rivendite)
(bovini, suini, ovicaprini, avicoli)
1
produzione primaria: produzione di prodotti agricoli (coltivazione e raccolto),
mungitura, allevamento di animali (macellazione esclusa) o la pesca da cui derivano prodotti che, dopo la raccolta o la cattura, non vengono sottoposti ad altre
operazioni, ad eccezione di un semplice trattamento fisico, quale ad esempio pulitura, imballaggio, stoccaggio, essiccamento naturale.
Dunque gli operatori dei mangimi sono direttamente responsabili della sicurezza dei mangimi e sono chiamati ad
applicare tutte le procedure basate sull’analisi dei rischi e sul
controllo dei punti critici (HACCP), mediante l’applicazione di
fornitura di piccole quantità di prodotti primari: vendita diretta, su richiesta del
consumatore finale di prodotti primari ottenuti nell’azienda stessa; il livello locale
deve essere identificato nel territorio della Provincia dell’azienda e nel territorio
delle Province confinanti.
2
10
Sotto
i riflettori
Allevatori, rivenditori
e personaggi di successo
alla ribalta.
La tradizione
sirinvigorisceda
un Domenico
all’altro!
Il sig. Gianvito nella sua scrivania “scortato” da Mimmo.
Sabatelli, senza mezzi termini, inizia la chiacchierata per
la stesura di questo articolo con una frase che non ha
bisogno di spiegazioni: “Il prodotto Dell’Aventino è ottimo,
costante, i miei clienti sono sempre soddisfatti e contenti”.
Si capisce subito che il suo rapporto con l’Azienda
Dell’Aventino vive e si alimenta quotidianamente
nell’ambito di eccellenti relazioni professionali e personali.
A Noci (BA), in Contrada Pietramolla Zona C,
prospera l’impresa di Gianvito Sabatelli, storico
cliente Dell’Aventino, che rinsalda la sua fedeltà all’azienda mangimistica.
L’azienda Sabatelli è stata fondata nel 1949, con la licenza intestata a Domenico Sabatelli, papà di Gianvito;
quest’ultimo volle rinnovare il nome del papà in occasione della nascita di suo figlio, battezzato per l’appunto
Domenico, da tutti chiamato Mimmo, che oggi affianca
Dopo aver accettato con entusiasmo di ‘raccontare’ la
sua azienda e la sua storia su Zoo-Zoom, il sig. Gianvito
Il sig. Gianvito Sabatelli, il figlio Mimmo ed il dott. S. Albanese nel magazzino della Ditta a Noci.
11
l’esperto genitore nella gestione dei clienti.
nizzate a Londra e a Parigi negli
anni passati, per il raggiungimento di cospicui obiettivi commerciali. Esperienze, queste, che mi
hanno premesso di conoscere altri importanti clienti Dell’Aventino,
che hanno contribuito a consolidare il legame con Nereo e che per come siamo stati trattati - mi
hanno fatto comprendere quanta
considerazione ci sia nei nostri riguardi!”.
L’azienda ha sede ed opera nella
città di Noci e grazie al grosso
magazzino di proprietà vengono
serviti circa 100 clienti, allevatori in prevalenza di vacche da
latte e qualcuno di bovini da
carne, dislocati in massima parte
nei territori di Noci e Mottola.
Di rilievo è anche l’attività di
import di fave e favino.
Dal 1961 il sig. Gianvito gestisce direttamente l’attività di
commercio all’ingrosso e dal
1970 è esclusivista di zona dei
prodotti Dell’Aventino: “Il rapporto commerciale iniziò con la
famiglia Dell’Aventino negli anni
in cui si cominciava a ‘pellettare’
perché prima i mangimi erano
solo in farina... Con ogni probabilità - prosegue il sig. Gianvito
- la passione per il commercio è
stata ereditata da mio nonno Mario, il quale gestiva ai suoi tempi
un negozio di alimentari ‘vecchia
maniera’, quelli nei quali si trovava di tutto, una sorta di emporio
molto orientato al servizio completo ai clienti”.
Nei prossimi anni l’attività
sarà presa completamente in
gestione dal “giovane” Mimmo, il quale già oggi affianca il
papà nell’attività organizzativa
della struttura e, come detto,
nella gestione dei clienti.
Non bisogna trascurare, però,
il quotidiano contributo che
Giulia, l’altra figlia, fornisce
all’azienda per quanto riguarda la parte amministrativa
condotta negli anni passati
dalla sig.ra Pierina, moglie di
Gianvito.
Ciò ribadisce ancora di più
il successo ottenuto grazie alla conduzione familiare
dell’attività.
Mimmo e il sig. Gianvito Sabatelli nel piazzale della loro azienda.
Durante l’amabile conversazione
che ha prodotto questo articolo, si è capito che Mimmo è orgoglioso del patrimonio
aziendale che erediterà ed è sereno - per ora - perché
potrà contare ancora sul valido supporto paterno. Non
crede che ci saranno problemi per il futuro.
Il sig. Gianvito, si diverte a raccontarci che: “Negli anni passati, ogni azienda agricola
aveva 2-3 capi di bestiame, poi si è arrivati pian piano alla
generazione dei 30-50 capi, fino agli attuali 80 capi di media. Credo che i piccoli allevamenti tenderanno a scomparire
con gli allevatori della vecchia guardia... ed è un peccato non
aver assistito ad un vero e ‘imprenditoriale’ ricambio generazionale.Tutt’ora serviamo alcuni clienti ultra-ottantenni...”.
È simpatico citare un aneddoto che egli ci racconta:
“In occasione delle visite degli Organi preposti al controllo (vedi es. NAS), gli operatori si stupiscono di non
trovare mai altri mangimi da analizzare; sembrano quasi
annoiarsi in fase di controllo perché sono loro - prima
degli altri - sicuri che con il marchio Dell’Aventino tutto
è a posto”.
La famiglia Sabatelli vede il futuro molto roseo. “In questa zona, il settore zootecnico andrà sempre avanti e progredirà”, ci dice con determinazione il sig. Gianvito.
“Per tale motivo - puntualizza - la gestione commerciale di
un’attività come la nostra deve essere sempre impostata
con la massima serietà e trasparenza nei rapporti, sia a
monte che a valle, con gli attori della filiera produttiva”.
“Sono fiero” - sottolinea con una punta d’orgoglio il sig.
Gianvito - “di non aver mai preso in considerazione proposte di altre aziende mangimistiche, perché il rapporto
commerciale, oltre a quello umano e familiare che mi lega
al nome Dell’Aventino, è basato su solide basi di fiducia e
rispetto reciproci. Il servizio offerto ai nostri clienti è sempre stato di ottimo livello.
Molti sono anche i piacevoli ricordi legati a gite premio orga-
Il sig. Sabatelli, per concludere, ci dice: “Il segreto di un
successo commerciale come il nostro sta, ovviamente, nel
lavoro costante. Io mi alzo tutte le mattine alle cinque e
trovo le condizioni migliori per concentrarmi e lavorare
con tranquillità.”
In queste poche parole si comprende la dedizione e i
duri sacrifici che hanno fatto di questa azienda commerciale una delle più importanti realtà del sud Italia
nel settore zootecnico.
12
Antiriciclaggio:
come cambiano le abitudini
di pagamento
A rigor
di legge
Tutto pronto per il debutto dei nuovi limiti all’uso di assegni
e contanti. La circolare del ministero dell’Economia, firmata
il 20 marzo scorso da Giuseppe Maresca, direttore della
divisione antiriciclaggio del dipartimento del Tesoro, chiarisce le questioni emerse dopo l’approvazione del decreto
legislativo 231/2007 che, all’articolo 49, rivoluziona il regime
di circolazione della moneta e dei titoli al portatore.
Come essere informati
e districarsi tra norme
e regolamenti.
Utilizzo obbligatorio
del codice IBAN
Fino al
29
Aprile
Gli assegniDal
già in
circolazione
30
Aprile
Moduli «liberi»
- Sono regolari i
titoli trasferibili effettivamente emessi prima del 30 aprile per somme fino a
12.500 euro (compresi), anche se incassati dal 30 aprile in poi.
Salve le scorte - I carnet giacenti in banca o alle Poste possono essere usati anche successivamente, ma l’intermediario deve annullare la dichiarazione circa il limite di
12.500 euro, riportando il nuovo limite «pari o superiore
a 5.000 euro», con il relativo obbligo di «non trasferibilità».
- I correntisti e i delegati possono continuare a usare gli
assegni già in loro possesso ma rispettando i nuovi limiti:
• trasferibili sotto i 5.000 euro e inserendo il codice
fiscale nella girata;
• con la clausola di non trasferibilità, il nome e la
ragione sociale del beneficiario per somme pari
o superiori a 5.000 euro.
Esonero dall’imposta - Sui vecchi carnet non occorre pagare il bollo di 1,5 euro, anche se l’assegno è
usato dal 30 aprile.
Per i non trasferibili - Nulla vieta di trarre assegni
non trasferibili anche sotto i 5.000 euro.
L’IBAN è un codice internazionale, automaticamente attribuito ad ogni rapporto bancario, che identifica in maniera
univoca ogni conto corrente e che contiene le informazioni
relative al Paese, all’Istituto (Banca o Poste), alla Filiale e al
Numero di conto del destinatario del bonifico. Il codice IBAN
italiano è composto da 27 caratteri alfanumerici.
Nasce come strumento all’interno del progetto SEPA, realizzato a partire dal 1° gennaio 2008 in ambito europeo. SEPA è
l’area costituita dai 27 Paesi dell’Unione Europea più Svizzera,
Islanda, Liechtenstein e Norvegia, nella quale i consumatori,
le imprese e gli altri operatori economici, indipendentemente
dalla loro ubicazione, potranno effettuare e ricevere pagamenti in Euro all’interno di un singolo paese o al di fuori dei
confini nazionali, alle stesse condizioni di base e con gli stessi
diritti e doveri.
A partire dal 1° gennaio 2008 il codice IBAN ha sostituito obbligatoriamente in tutti i servizi di incasso e
pagamento, anche su territorio nazionale, le coordinate bancarie (ABI, CAB, numero di conto).
Dopo il 1° gennaio 2008 i pagamenti disposti senza
l’indicazione del codice IBAN del conto beneficiario
sono ancora accettati dal sistema bancario per un
periodo di tempo transitorio, la cui scadenza è attualmente fissata al 1° giugno 2008.
Fino al
Dal
29
30
È importante sottolineare sin d’ora che, terminato il periodo
transitorio, per la clientela ordinante i pagamenti privi di coAprile
dice IBAN avranno progressivamente
tempi di esecuzione e
costi maggiori, dato il graduale abbandono a livello di sistema
bancario delle procedure informatiche che utilizzano oggi
le coordinate bancarie. L’utilizzo di tale codice consentirà,
invece, di beneficiare di una maggiore rapidità ed efficacia
nell’esecuzione delle operazioni. Prima di effettuare un bonifico è necessario chiedere al beneficiario del bonifico che si
intende effettuare, il codice IBAN del conto sul quale vuole
riceverlo.
Per ricevere un bonifico è necessario comunicare a chi deve
eseguire il bonifico, il codice IBAN del conto sul quale si intende riceverlo.
Il codice IBAN è visibile all’interno dell’estratto conto periodico. Viene suggerito di conservare il codice in modo da averlo
sempre a portata di mano nel caso dovesse essere utilizzato.
I nuovi moduli
Sotto i 5.000 euro - Consentito
staccare assegni bancari o postali trasferibili ed emettere assegni circolari trasferibili
solo per somme sotto i 5.000 euro.
Le diciture - I nuovi carnet «non trasferibili» devono riportare la dicitura «Gli assegni bancari
e postali emessi per importi pari o superiori ai 5.000
euro devono recare l’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità» (o avvertenza simile).
- Sui nuovi carnet “liberi” va inserita la dicitura «Gli assegni liberi sono ammessi solo per importi inferiori a 5.000
euro».
All’ordine del traente - Nessun tetto di importo
per gli assegni «a me medesimo», che però si potranno
solo incassare in banca e alle Poste e non far circolare.
Più vincoli alla circolazione - Per avere i nuovi assegni trasferibili occorre presentare una richiesta scritta in banca o in Posta. Su ogni modulo va pagato il bollo di 1,5 euro.
Sulla girata - Ogni girata dovrà indicare, a pena di
nullità, il codice fiscale del girante.
Aprile
Il codice IBAN dell’Azienda
DELL’AVENTINOS.r.l.-SocietàUnipersonale
è il seguente:
IT68W0100577750000000004567
Fonte: Il Sole 24 Ore
Preghiamo i lettori interessati di prenderne nota.
13
Area
marketing
Gianluca Ricciuti
Laureato in Architettura.
Si occupa di marketing
e ha collaborato con
importanti aziende italiane.
In Dell’Aventino
è Responsabile
della Comunicazione e
del Marketing Operativo.
Studi, analisi, ricerche
e consigli per puntare
sempre più in alto.
Per un cliente
che cambia,
come cambia la
RivenditaAgraria?
pre più suggerimenti e consigli ad un esercente che dovrà
necessariamente essere al passo con i tempi.
Di certo il cliente non trascurerà la sua vocazione ad un
approccio pragmatico ai problemi e, in questo caso, il Rivenditore dovrà con chiarezza fugare i suoi dubbi.
In una simile situazione è possibile che spesso la leva “prezzo” possa passare in secondo piano; il riconoscimento di una
qualità - e la disponibilità dell’acquirente a pagarla - si tradurrà sempre più per il Rivenditore in un maggior profitto da
reinvestire in crescita professionale e servizi alla clientela.
La Rivendita modernamente intesa, pertanto, non solo dovrà
fronteggiare al meglio questi nuovi atteggiamenti ma dovrà
anch’essa “ripensarsi” per essere presente sul mercato con
un’immagine e con dei servizi convincenti.
Diventerà sempre più necessario gestire i prodotti-servizi
dell’Agraria in modo più professionale, occorrerà allargare
il numero delle referenze e disporle su una superficie vasta
ed adeguatamente organizzata, in modo da abbracciare
altre categorie merceologiche comunque attinenti al mondo agricolo.
Risulta evidente come il successo della Rivendita passi anche
per un atteggiamento attivo e dinamico del titolare.
Argomenti fino ad oggi sottovalutati come l’aspetto del
locale,l’armoniaespositivadellemerci,lagiustacollocazionediespositoriedimessaggipromo-pubblicitari e l’interazione con il cliente,sono e diventeranno
sempre più questioni cruciali.
Le stesse attività promozionali andranno collocate all’interno di un quadro strategico e non più considerate come operazioni “una tantum”.
L’acquirente, in generale, si lascia “catturare” anche da prodotti che non rientravano nei suoi programmi d’acquisto al
momento dell’ingresso in un punto vendita. Occorrerà quindi
- sempre più - valorizzare lo spazio dedicato a prodotti per
l’acquisto d’impulso esposti in maniera corretta, soprattutto
nell’ambito della zootecnia d’affezione.
Negozi tradizionali (spesso bui, grigi e un po’ disorganizzati!) non ancora adeguati alle esigenze di un acquirente
che ormai frequenta punti vendita modernamente concepiti
per altri tipi di acquisto, dovranno presto cambiare volto e
- perché no - anticipare i desideri di un’utenza in fase di
rinnovamento.
I Rivenditori dovranno essere sempre molto attenti ad interpretare il cambiamento delle abitudini dei propri clienti e
non lasciarsi sopraffare da consuetudini ormai acquisite.
Oggi, tutte le aziende, compresa Dell’Aventino, investono
Gli atteggiamenti del cliente della Rivendita Agraria stanno
mutando, non solo a causa dell’evoluzione della zootecnia
ma soprattutto perchè, in generale, il modo di fare acquisti
sta cambiando.
In questo numero di Zoo-Zoom si è già avuto modo di
parlare dei nuovi stili di vita che investono le persone, che
incidono sul modo di pensare, di agire e di acquistare, imponendo nuove scelte ed alcuni ripensamenti. Anche coloro
che vivono e praticano l’agricoltura e la zootecnia, naturalmente, non sono esclusi da questi cambiamenti.
In molte zone d’Italia, soprattutto nel Centro-Sud, il cliente
della Rivendita sta assumendo “connotati” diversi rispetto
a qualche anno addietro: egli risente soprattutto di un mutato atteggiamento che scaturisce dalle altre esperienze
d’acquisto che avvengono al di fuori dell’ambito agricolo.
Probabilmente gli scenari emergenti nell’ambito della zootecnia porteranno sempre più a modificare le tipologie e le
dimensioni d’allevamento.
Già oggi si assiste ad una trasformazione sia della zootecnia
“da reddito” che “per autoconsumo”. Tali cambiamenti fortunatamente - favoriscono la vitalità di un settore che
si modifica ma che resterà sempre fiorente.
Tali considerazioni ci portano ad ipotizzare una “ridefinizione”
dell’utente tipo dell’Agraria tradizionale; nella maggioranza
dei casi potremmo definirlo un “hobbista” a tutti gli effetti,
in cerca soprattutto di un’offerta più moderna e più in linea
con la sua rinnovata attività agro-zootecnica.
Questa figura, figlia della cultura del nostro tempo, si rivolge
- e si rivolgerà in futuro - alla Rivendita Agraria con richieste
sempre più specifiche e mirate.
Cercherà un assortimento caratterizzato da un vasto numero di tipologie di prodotti e da un altrettanto vasto numero
di varianti (soprattutto nell’ambito del Pet), che la Grande
Distribuzione Organizzata non potrà mai garantirgli, nonostante quest’ultima stia “approcciando” il settore in maniera interessante e forse minacciosa.
Sarà sempre più assetato di “competenza”, chiederà sem-
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tempo e risorse per conoscere i propri clienti e per instaurare con loro una reciproca relazione solida, duratura e
proficua. Provocatoriamente ci permettiamo di suggerire ai
nostri clienti di fare altrettanto; anzi, chiaramente, poniamo
un paio di interrogativi: “Siete sicuri di conoscere a fondo i
Vostri clienti? Siete sicuri di interpretare al meglio le loro
esigenze?”.
Sicuramente la risposta sarà positiva per molti anche se
spesso non viene tradotta in atteggiamenti progettuali a favore di tale relazione.
Per concludere, suggeriamo di tenere sempre in mente la
parola “rinnovamento”; essa caratterizzerà sempre più
in futuro il settore agro-zootecnico. Tale concetto, però, non
dovrà essere disgiunto da un impegno costante nell’ambito
della formazione.
Poniamo un invito ai Rivenditori a non aver paura di iniziare
a percorrere la strada del cambiamento.
Gli investimenti sono necessari per portare avanti qualsiasi
attività imprenditoriale ed il principale patrimonio di tutte le
aziende (dalla più piccola alla multinazionale) è rappresentato dai clienti.
Qualunque attività risulterà vana senza un investimento
nella relazione con i clienti; conoscerli bene, quindi, è
fondamentale per progredire.
Nota
bene
In ogni numero
i principali appuntamenti
del periodo per essere
sempre aggiornati
e al passo con i tempi.
APRILE/MAGGIO 2008
• MOSTRA BOVINA INTERREGIONALE DEL
CENTRO-SUD DELLE RAZZE BRUNA E FRISONA
NuovoForoBoario-MartinaFranca(TA)-25/27aprile
• FIERA AGRICOLA
Pastorano (CE) - 24/27 aprile
• 47a FIERA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA
Quartiere fieristico - Lanciano (CH) - 24/27 aprile
Sarà un percorso da fare in due e per questo Dell’Aventino,
ricca di oltre 40 anni di esperienza sul campo e di accresciute professionalità oggi presenti in azienda, si propone
per essere sempre più il partner ideale.
• 59a FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA
con i Saloni specializzati: Enolsud, Cunavisud, Ortosud,
S.A. Irrigazione
Quartiere fieristico - Foggia - 30 aprile/5 maggio
Gianluca Ricciuti
Vita d’azienda
prattutto perché non
mi ha mai fatto vivere quel certo “timore
reverenziale”
che
spesso s’instaura tra
dipendente e datore
di lavoro.
Mi sono sempre sentito “a casa”, come
uno dei tanti protagonisti di un’avventura condivisa con
una grande squadra.
Anche oggi, in Azienda, sento parlare del
Camillo Morgione, ex Responsabile della
“Dell’Aventino Team”
Manutenzione, in pensione da alcuni mesi.
quotidianamente
pronto ad affrontare
le sfide del mercato; la cosa non può che rallegrarmi.
Filo diretto tra Dell’Aventino ed i suoi
collaboratori.
“L’inizio della collaborazione con la famiglia Dell’Aventino risale al lontano 1977,
nell’azienda Avidel diretta da Paride Dell’Aventino, padre di Nereo, attuale Amministratore dell’Azienda Dell’Aventino.
Sin dall’inizio, mi sono sentito il fac-totum
dell’azienda nelle vesti di autista, meccanico, idraulico, elettricista... Qualche volta, nei ritagli di tempo, mi sono dilettato persino nella manutenzione di aiuole e fioriere aziendali!
La mia esperienza è stata positiva sin dall’inizio; l’Azienda cresceva ed il rapporto con il datore di lavoro proseguiva con il
massimo della gratificazione.
È stato un impegno sempre vario e stimolante; non sono mancate le cene post-lavoro e ricordo con piacere anche qualche
viaggio fatto in compagnia dei colleghi e dei titolari.
Negli ultimi anni d’attività mi sono dedicato prevalentemente
alla gestione della manutenzione degli impianti.
Dal 31 dicembre 2007 sono in pensione anche se sento ancora forte il legame con quella che è stata la mia vita per oltre 30
anni. Il rapporto di fiducia avuto con la famiglia Dell’Aventino è
sempre stato imperniato sul rispetto reciproco.
Per tale motivo approfitto dell’occasione per ringraziarla, so-
Chiudo con un piacevole ricordo: anni addietro l’Azienda organizzò un corso di formazione nel quale emersero chiaramente
le mie qualità nella gestione della leadership. Forse - e lo dico
con un briciolo d’immodestia - tale attitudine mi ha aiutato
nell’attività professionale quotidiana e spero che adesso mi sia
utile anche nella gestione del mio tempo libero da novello pensionato!”
Camillo Morgione
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Tel. 0872.62.211 r.a. Fax 0872.62.00.05
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Aut. DCB / Pescara/PDI/0199/2004
valida dal 24/05/04