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P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I VA NUMERO 5 • ANNO III (n° 1) • APRILE 2008 Detto tra noi Gentili Lettrici e Gentili Lettori, questo numero di Zoo-Zoom è per me particolarmente significativo. Viene stampato, infatti, in concomitanza con due fatti molto importanti della vita aziendale. Il primo riguarda il nuovo assetto societario, condotto di comune accordo con la mia famiglia e che ha portato a concentrare tutte le quote sociali nella mia persona, concludendo un’esperienza durata 16 anni, iniziata con il doloroso passaggio generazionale e costellata di tanti successi. A tal proposito, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente mia madre e mio fratello che hanno condiviso con me questa difficile e coinvolgente avventura. Per anni abbiamo lavorato con entusiasmo e dedizione, nella convinzione che l’Azienda fosse al di sopra di ogni altra cosa. La riorganizzazione si è resa necessaria per garantire una leadership unica all’Azienda in un momento difficile e consentire agli altri soci di intraprendere strade diverse. Oggi siamo tutti contenti, questo è ciò che conta. Per me, è appena iniziata una nuova stagione lavorativa e sono pronto a lanciarmi in nuove sfide. Il secondo fatto importante è l’inserimento del Direttore Marketing e Vendite. Per garantire all’Azienda un futuro roseo, sarà importante raggiungere maggiori volumi di vendita e sarà necessario dotarsi di una proposta commerciale unica e ben riconoscibile dal mercato. A svolgere questo ruolo così delicato e vitale, in un momento particolare per la zootecnia italiana, ho chiamato il sig. Antonello Ceccarani. Le sue qualità professionali e umane, la lunga esperienza nel settore mangimistico, le sue capacità di programmare e lavorare in team, mi hanno convinto che fosse la persona giusta nel momento giusto. Affido a lui, quindi, la gestione della Clientela e della Forza Vendita, convinto che tra qualche anno l’azienda Dell’Aventino sarà più grande e più forte. Già in questo numero della rivista, abbiamo il piacere di riportare un suo articolo. Questi due avvenimenti non devono però far passare in secondo piano gli altri contributi presenti in questo numero di Zoo-Zoom, concentrato sui temi che caratterizzano la rivendita e su come potrà evolvere negli anni. Noterete, inoltre, una nuova rubrica che parla del mercato delle materie prime e di quello dei prodotti della trasformazione, curata dal dott. A. Garzilli. Consiglio, infine, di leggere attentamente anche la rubrica ‘A rigor di legge’. Essa riporta le recenti disposizioni dell’Amministrazione Finanziaria in relazione alla circolazione degli assegni. Nel ringraziare per l’attenzione che dedicherete agli articoli, porgo un cordiale saluto a tutti. Nereo Dell’Aventino Amministratore Unico - Dell’Aventino Srl Unipersonale Rivendite agrarie: si può ancora crescere L’ottimismo del nuovo dirigente Dell’Aventino Antonello Ceccarani Direttore Marketing e Vendite Dell’Aventino Srl Unipersonale Dagli anni `90 la priorità strategica di molte aziende mangimistiche è rappresentata da una più incisiva presenza nell’ambito della zootecnia cosiddetta “minore”, cioè quella destinata all’autoconsumo e all’affezione. Di fatto, in questo comparto si assiste ad una svolta importante che sta caratterizzando da tempo - e lo farà ancora di più in futuro - l’attività delle rivendite agrarie italiane. In quasi tutte le regioni, si avverte un marcato distacco da parte degli allevatori di polli e conigli nei confronti della pratica d’allevamento per autoconsumo. Modelli di riferimento improntati ad un maggior dinamismo stanno inevitabilmente modificando gli stili di vita, oltre che gli atteggiamenti d’acquisto e di consumo di prodotti alimentari. Sempre più spesso - più per necessità che per piacere viene preferito un prodotto “industriale” pur rimanendo dell’idea che si sta sostituendo una produzione “artigianale” da sempre caratterizzata da sapidità e da salubrità. Quello che era un certo “amore per la qualità”, quelle che un tempo erano abitudini ritenute sane, oggi diventano un aspetto secondario nella vita di molti. Nonostante ciò, stiamo sempre parlando di un “affare” per gli operatori del settore zootecnico (dall’incubatoio, allo svezzatore, dal mangimista fino al rivenditore o al produttore di ricoveri) di oltre 400 milioni di Euro all’anno che non si esaurirà in pochi anni perché spesso, continua a pag 2 nel business come nella chimica, “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”. Il distacco dalla pratica d’allevamento, come già detto, è in gran parte legato al dinamismo dei tempi ma è anche vero che molte di queste scelte sono state accelerate da fattori emotivi che hanno spinto l’allevatore a disaffezionarsi (si pensi ad esempio alla malattia emorragica virale per i conigli, all’influenza aviaria per gli avicoli, ad una legislazione sempre più restrittiva, etc.). L’azienda mangimistica, per la parte che le compete, deve saper stare al fianco della propria Agraria; quest’ultima ha sempre vissuto di questo tipo di consumo e deve inevitabilmente attivare tutti quei meccanismi che ne favoriscano la ripresa e nel contempo esplorare in modo professionale tutte quelle nuove aree di affari che sono linfa vitale per l’attività. Lavorare sui bisogni e sui desideri degli acquirenti finali, sulla capacità dei rivenditori di saperli intercettare meglio di quanto sappiano fare i loro concorrenti, è la sfida del settore e l’azienda Dell’Aventino non se ne sottrae. Anzi, l’impegno sarà più incisivo nei confronti di chi ha sempre creduto in questo marchio e verso coloro che oggi lo considerano come una possibile alternativa agli attuali fornitori. Per il prossimo settembre sono in fase di elaborazione appuntamenti di rilievo, che vedranno Dell’Aventino recitare un ruolo sempre più da protagonista. Sarà presentata al mercato delle agrarie un’Azienda moderna, resa vivace da tante iniziative promozionali e da tante nuove proposte in termini di prodotti tutte a supporto di un’attività, quella appunto del rivenditore, che può e deve ancora assolvere un compito decisivo per la diffusione della cultura zootecnica ed agricola nel nostro Paese. P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I VA NUMERO 5 ANNO III (n° 1) APRILE 2008 La parola al tecnico ......... Pag 3 L’esperienza positiva ....... . Pag 6 In linea con il mercato ....... Pag 8 Buone nuove ................. Pag 9 Noi&Voi ....................... Pag 10 Uno sguardo all’allevamento rurale SRB Agricola Sanmartinese (Val d’Agri - PZ) Inizio 2008, più ombre che luci Porte aperte in casa Dell’Aventino A domanda rispondiamo Colgo l’occasione di questo spazio, per ringraziare sinceramente il dott. Nereo Dell’Aventino per avermi offerto la guida della propria Rete Commerciale. Spero vivamente di esserne degno e di saper tradurre in una crescita a tutti i livelli le volontà di cui si parlava prima. In tanti anni di lavoro, ho avuto il privilegio di seguire altre Reti Commerciali e in tutte queste esperienze ho arricchito il bagaglio personale di esperienze professionali e soprattutto umane impossibili da dimenticare. Affrontare i mutamenti di questo nostro mercato affidandosi a persone e professionalità diverse che implementino quanto già di buono fatto nel tempo, è la scommessa del nuovo corso Dell’Aventino. Tutta l’Azienda ha la convinzione di poter fare ancora molto per aiutare gli allevatori a gestire in modo più professionale le loro aziende e per sostenere, nel contempo, i propri rivenditori nel loro sforzo di adattamento verso un nuovo approccio alla clientela, più moderno e al passo con i mutati bisogni dei consumatori. La soddisfazione di chi ci legge sarà la nostra stella polare... non la perderemo di vista. Sotto i riflettori ................Pag 11 Azienda G. Sabatelli (Noci - BA) A rigor di legge ............... Pag 13 Norme e regolamenti Area marketing ............... Pag 14 Per un cliente che cambia, come cambia la Rivendita Agraria. Nota bene .................... Pag Appuntamenti da non perdere 15 Vita d’azienda ..................Pag 15 Filo diretto tra Dell’Aventino e i suoi collaboratori Editore Dell’Aventino S.r.l. - Società Unipersonale 66022 Fossacesia (CH) - S.P. Pedemontana, 8 Tel. 0872.62.211 r.a. - Fax 0872.62.00.05 www.dellaventino.it [email protected] [email protected] Progetto grafico Sinergia Advertising - Pescara Stampa Litografia Botolini - Rocca S. Giovanni (Ch) Tiratura 7.000 copie 2 Antonello Ceccarani La parola al tecnico Dr. Stefano Salerno Laureato in Scienze della Produzione Animale presso l’Università di Pisa. Il punto di vista dei professionisti del settore su un tema di interesse generale. Dal 1996 è Resp. Tecnico della società Dell’Aventino. Attualmente è Responsabile della Nutrizione e del Marketing Tecnico. UNO SGUARDO ALL’ALLEVAMENTO RURALE Con il termine zootecnia si intende l’allevamento di differenti specie animali avente l’obiettivo di ottenere un prodotto finale in grado di determinare reddito. Esistono due sistemi produttivi, differenziabili sulla base della loro importanza economica: quello industriale e quello rurale. Un allevamento industriale ha lo scopo di ottenere dalle produzioni finali un reddito in grado di garantire utili per sostenere un’attività commerciale primaria. In tal caso l’effettuazione di investimenti economici da parte dell’allevatore risulta necessaria, richiedendo di forza la massimizzazione delle performances degli animali allevati. Ciò è ottenibile, peraltro, esclusivamente con l’impiego di razze selezionate dalle elevate potenzialità genetiche e con una gestione di allevamento ottimale. Un allevamento rurale ha invece la finalità di ottenere produzioni animali, derivanti da una attività commerciale secondaria, destinate al consumo familiare ed eventualmente all’ottenimento di una marginale fonte di reddito aggiuntivo. Ne consegue come l’investimento economico nell’attività debba essere minimo e non fondamentale per la sua sopravvivenza. In tale ottica è auspicabile quindi l’impiego di razze autoctone, versatili, poco selezionate e performanti che come tali richiedano minime cure gestionali. Pur se ovvia e forse banale, si ritiene fondamentale questa premessa perché la presente trattazione, destinata al mondo zootecnico rurale, vuole essere semplicemente una raccolta di concetti finalizzati alla corretta, semplice ed economica conduzione di un’attività produttiva di natura amatoriale. Verrà semplicemente effettuata una carrellata generale sui punti da tenere in considerazione, basati in sostanza sul buon senso ed atti a garantire la riuscita dell’allevamento, senza necessariamente ricorrere a gestione e/o investimenti consoni all’allevamento industriale. Per praticità e brevità, ma anche per la loro importanza e diffusione, ci si soffermerà sugli allevamenti cunicolo ed avicolo. Per quest’ultimo, che richiederebbe una trattazione estremamente ampia, verranno affrontati essenzialmente aspetti legati alla gestione del pulcino nelle prime settimane di vita - le più critiche -, senza soffermarsi né sulla differenziazione della specie (ovaiola, broiler, tacchino) né sulle fasi successive di allevamento. attuale le nostre conoscenze su questo animale sono ancora incomplete, nonostante lo si allevi da lungo tempo. Il problema maggiore è rappresentato dall’avere trasformato, per esigenze di profitto, un animale che in natura si nutrirebbe esclusivamente di foraggi in un “divoratore” di cereali. Principalmente, in virtù del tipo di dieta cui è obbligato, ma anche per la fisiologia del suo apparato intestinale che gli permette di utilizzare la cellulosa pur essendo un monogastrico, il coniglio è caratterizzato da un equilibrio enterico precario che ne condiziona pesantemente la riuscita dell’allevamento. GESTIONE DELLE FATTRICI E SVEZZAMENTO Il peso della fattrice alla prima copertura dovrebbe essere l’80% di quello da adulto, con una età media di 90-95 gg di vita. Tra l’inizio e la fine della lattazione la perdita in peso non dovrebbe superare il APPUNTI DI CONIGLICOLTURA GENERALITA’ Per quanto strano, occorre ammettere che al momento 3 15-20%, a seconda dell’età dell’animale e della stagione climatica. Più lunga vogliamo che sia la carriera riproduttiva della fattrice e più tarda deve essere l’età a cui effettuare la prima copertura. Ideale potrebbe essere effettuare una prima copertura a 4 mesi di vita per poi effettuarle postsvezzamento con una frequenza tale da garantire un numero di parti/anno/fattrice di circa 4/5. Le nidiate troppo numerose (oltre i 10 coniglietti) devono essere pareggiate per non arrecare eccessivo stress alla madre e permettere un accrescimento adeguato ai coniglietti; il numero ideale di coniglietti per fattrice infatti non deve superare i 10 nelle pluripare e gli 8-9 nelle primipare. Ideale sarebbe svezzare i coniglietti a 30-35 gg. di vita, età alla quale in natura smettono di essere allattati dalla madre. A questa età infatti il coniglietto può essere considerato adulto ed alimentato con mangime specifico. Il coniglietto durante lo svezzamento esce dal nido e va a mangiare, per emulazione, ciò che mangia la madre. E’ buona pratica fare in modo che, durante la prima settimana di vita dei coniglietti, la fattrice non abbia libero accesso agli stessi (concetto di “lattazione controllata”: l’allattamento deve essere effettuato una sola volta al giorno). Questo rappresenta un fattore chiave nella riduzione della mortalità dei coniglietti e nel mantenerla entro un range fisiologico dell’8-10%. Le temperature ideali nel nido sono di 30-35°C durante le prime due settimane di vita dei coniglietti; per le fattrici invece è opportuno non superare i 25°C. in età adulta. E’ opportuno lasciare le mangiatoie piene durante la notte, poiché è in questa fase della giornata che l’animale predilige mangiare. Una fattrice può ingerire mediamente 400-450 gr/capo/giorno. Ideale è utilizzare una dieta povera in amido e ricca in fibra strutturata, cioè grossolana, atta a stimolare la normale funzionalità del cieco e la peristalsi intestinale ed è sicuramente opportuno introdurre, lasciandola liberamente a disposizione, della fibra proveniente da foraggio o paglia, atta a mantenere e/o ripristinare la normale funzionalità enterica PATOLOGIE PARASSITOSI Coccidiosi (intestinale ed epatica):se gli animali sono allevati a terra è consigliabile pulire e trattare attentamente quanto frequentemente con prodotti specifici (sulfamidici e anticoccidici). In gabbia il rischio è sicuramente ridotto ma non assente, pertanto conviene effettuare comunque un trattamento periodico sugli animali da vita ogni 90 gg. per una settimana. BATTERIOSI FORME ENTERICHE Colibacillosi: la fase in assoluto più critica è quella dei 10-15 gg. post-svezzamento, da quando cioè il coniglio inizia ad ingerire elevate quantità di alimento che l’intestino non è ancora pronto ad utilizzare. Occorre lasciare sempre disponibile acqua a volontà, poiché la fibra somministrata è bassissima di umidità mentre in natura l’animale ingerirebbe sostanze vegetali ricche in acqua. Avere l’accortezza di non somministrare mai fieno di erba medica per evitare eccessi proteici, bensì lasciare sempre disponibile fieno e/o paglia in modo da stimolare sempre in maniera corretta la funzionalità ciecale. L’acqua non deve essere né sporca né fredda e poiché negli impianti si possono accumulare alghe e batteri è opportuno pulire e disinfettare ogni 15-30 gg utilizzando anche cloro. Altra buona norma è quella di acidificare l’acqua di bevanda con ac. propionico o formico nel periodo immediatamente successivo lo svezzamento (10-15 gg. dopo). FORME RESPIRATORIE Pasteurellosi: patologia classica delle fasi di svezzamento ed ingrasso. Nelle forme più leggere gli animali starnutiscono fino a produrre un essudato nasale che nelle forme più gravi determina la morte per asfissia del soggetto colpito. La profilassi consiste nel controllare la velocità del ricambio dell’aria e dell’umidità; quest’ultima non deve superare il 65-70%. Porre estrema attenzione all’introduzione di soggetti dall’esterno. FORME A CARICO DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO Stafilococcosi: fonte di problematiche riproduttive principalmente a carico della mammella con mastiti purulente e gravi necrosi dei tessuti. Può estendersi anche agli arti ed ai piedi poiché è un germe ubiquitario. INGRASSO La temperatura ideale nella fase di ingrasso non dovrebbe essere superiore ai 20°C. Livelli di umidità superiori al 6570% sono l’anticamera delle micosi. E’ opportuno evitare l’esposizione diretta alla luce poiché, essendo il coniglio un animale notturno, ne sarebbe infastidito. Essendo un animale schivo e timoroso può essere utile tenere accesa una fonte sonora ad alto volume per evitare che possibili rumori improvvisi possano disturbarlo e spaventarlo. ALIMENTAZIONE Per la precarietà dell’equilibrio del suo apparato digerente è sempre opportuno controllare con attenzione la consistenza delle feci, che devono essere molli ma non troppo. Il coniglio mangia molto frequentemente, per cui ideale è effettuare l’alimentazione ad libitum. I consumi di alimento nelle fasi iniziali di allevamento sono di circa 100-150 gr/capo/giorno per arrivare a 200-250 ALIMENTO FRESCO ASPIRAZIONE CIECOTROFO PERCORSO DEGLI ALIMENTI PERMANENZA NELLO STOMACO (Regione del Piloro) PERMANENZA NEL CIECO 6 ore PERMANENZA NELLO STOMACO (Regione del Cardias) VIROSI Mixomatosi: generalmente nell’allevamento rurale non si provvede alla vaccinazione degli animali, a differenza di quanto accade negli allevamenti industriali. La malattia penetra in allevamento attraverso gli insetti ematofagi o tramite l’introduzione di animali infetti. La prassi più corretta in caso di patologia conclamata è quella di sopprimere tutti i soggetti che manifestano segni clinici quali mixomi sulle orecchie, scolo nasale ed oculare, orchite, infiammazioni alle zone genitali. Gli animali sopravvissuti si immunizzano naturalmente. In caso di problematica conclamata occorre introdurre la TRASFORMAZIONE NELL’INTESTINO CRASSO DELLE FECI MOLLI IN FECI DURE FORMAZIONI FECI MOLLI ELIMINAZIONE FECI MOLLI Ciecotrofo=alimento prodotto dal cieco ELIMINAZIONE FECI DURE Sistema di funzionamento dell’apparato intestinale del coniglio. 4 vaccinazione di emergenza tutti i mesi fino ad esaurimento dei casi clinici su tutti i soggetti sopravvissuti e sospendere le coperture per evitare la diffusione della virosi ai nuovi nati. Malattia emorragica: meno frequente della precedente. La trasmissione è diretta da soggetto a soggetto mediante l’introduzione di animali colpiti in allevamento. L’unico rimedio è la vaccinazione quale profilassi, poiché in caso di patologia conclamata l’unica soluzione è l’abbattimento di urgenza di tutti i soggetti di allevamento. terizzata da condizioni ideali di temperatura, luce, aria di buona qualità, disponibilità di spazio. I pulcini sono omeotermi ma hanno una termoregolazione immatura ed incompleta fino ai 14 gg. di vita. Per favorire una buona crescita, pertanto, è opportuno mantenere una temperatura non inferiore ai 32°C per scendere nelle tre settimane successive rispettivamente a 29°C, 25°C e 22°C. Trascorso il primo mese di età poi ogni fonte di calore può essere eliminata. La quantità di luce deve essere adeguata per permettere una elevata assunzione di alimento e garantire una crescita in linea. L’umidità relativa ottimale non deve superare il 60-70%, nelle prime tre settimane di vita valori ideali sono compresi tra il 60 e il 45%. La ventilazione dinamica è ottimale per assicurare un idoneo rinnovamento dell’aria e serve fondamentalmente per fornire ossigeno, rimuovere l’eccesso di calore, l’eccesso di umidità, polveri e gas nocivi. E’ preferibile che i valori di temperatura ed umidità si assestino almeno 24 ore prima dell’accasamento del pulcino. Il comportamento dei pulcini comunque è indice attendibile dei livelli di temperatura ed areazione presenti nell’ambiente (animali accovacciati comodamente e tranquillamente sono sinonimo di ventilazione e temperatura corretti, animali ammassati di eccesso di ventilazione e/o bassa temperatura, animali sparpagliati di insufficiente areazione e/o alta temperatura). APPUNTI DI AVICOLTURA GENERALITA’ Un presupposto fondamentale è che la sanità di un pulcino acquistato rappresenta una condizione di benessere individuale derivante da molteplici fattori genetici ed ambientali pregressi (qualità delle uova, condizioni di incubazione, sanità dei riproduttori, condizioni igienico/ambientali di trasporto) su cui non è possibile intervenire se non a monte da parte dell’allevatore, ponendo cioè la massima attenzione alla selezione dei fornitori. Ciononostante occorre tenere presente che se le prime settimane di vita in allevamento risultano in generale le più critiche nell’economia della sua gestione, in assoluto i primi sette giorni sono i più delicati. Un’accurata e corretta gestione di questa fase contribuisce alla buona riuscita del ciclo produttivo dell’animale. ALIMENTAZIONE Fondamentale per il pulcino risulta la disponibilità adeguata di cibo ed acqua, il cui accesso deve essere agevole per evitare problemi di disidratazione. Una scarsa uniformità ed una crescita ridotta sono infatti spesso conseguenze di apporti inadeguati di mangime ed acqua. Inoltre se lo spazio a disposizione di ciascun animale è limitato si possono verificare irregolarità di sviluppo e cannibalismo. Un’alimentazione immediata e corretta aiuta il pulcino a passare dai nutrienti presenti nel residuo del tuorlo a quelli del mangime somministrato. L’intestino da questo punto di vista avrà la possibilità di svilupparsi meglio e sarà conseguentemente meno suscettibile alle infezioni enteriche. Se il pulcino riceverà acqua e mangime immediatamente dopo la schiusa, inoltre, riuscirà durante l’accrescimento a convertire meglio l’alimento. SVEZZAMENTO Due sono i parametri fondamentali da tenere presenti per valutare qualitativamente un gruppo di pulcini: l’uniformità (intesa come la percentuale di animali il cui peso rientri in un range del 10% maggiore o minore del loro peso medio) e la vitalità. Esiste una stretta correlazione tra peso vivo ed uniformità dello stesso nel pulcino alla nascita ed a 7 gg. di vita, a 7 ed a 35 gg. Una bassa uniformità è infatti sinonimo di più elevata mortalità a 7 gg. di vita. La vitalità dei pulcini è invece un indice dei loro livelli di maturazione ed autonomia. In tal senso devono essere autosufficienti nell’alimentarsi e nell’abbeverarsi, dimostrare buona socialità, buona vocalizzazione, buona visione, buona memoria e buon udito, nonché la capacità di avvertire i pericoli e sfuggirli, quella di interagire con l’ambiente. Mangiatoie ed abbeveratoi, quindi, devono garantire l’agevole approvvigionamento di cibo ed acqua in modo anche da mantenere la temperatura corporea. Può essere utile allo scopo mettere a disposizione mangiatoie ed abbeveratoi supplementari, atti a ridurre al minimo lo spazio percorso dal pulcino. Fornire acqua fresca e pulita alla corretta temperatura (10-12°C) 24 ore su 24 (acqua troppo calda o troppo fredda riduce l’assunzione di cibo con crescita conseguentemente limitata). Altri parametri degni di nota, non meno importanti dei precedenti, sono senza dubbio la presenza di un ombelico ben cicatrizzato, l’esenza da difetti meccanici nelle articolazioni e l’assenza di infezioni batteriche e/o fungine. La pulcinaia deve essere carat- 5 continua a pag 6 VACCINAZIONI PIANI VACCINALI BROILERS I giorno Bronchite Infettiva Malattia Newcastle (spray) (spray) L’esperienza positiva (acqua di bevanda o spray) I8 giorni Bronchite Infettiva Malattia Newcastle (acqua di bevanda o spray) Marek se allevati oltre i 60 gg. di vita. PATOLOGIE Le principali cause di mortalità nelle prime due settimane di vita sono rappresentate essenzialmente da setticemie, onfaliti, infezioni del sacco vitellino, enteriti virali (determinano disomogeneità e rallentamento dell’accrescimento) e malattie batteriche (micoplasmi, coli). SRB - Agricola Sanmartinese di F. Bianculli &C. (Val d’Agri - PZ) Tra petrolio e turismo, si fa largo la zootecnia PARASSITOSI Micoplasmosi: determina generalmente forme respiratorie ed artritiche. Coccidiosi: caratterizzata da enterite. Correlata generalmente ad una elevata densità di allevamento, determina feci sanguinolente. Oggi è molto diffusa ed efficace la pratica vaccinale. In Val d’Agri la relazione tra politica, economia e risorse (energetiche e naturali) è molto stretta. E’ un’area vasta ed importante tale da essere diventata Parco Nazionale ed è un territorio interessato da anni alla coltivazione ed alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. La Valle prende il nome dal fiume Agri, è una delle più suggestive della Basilicata e comprende 13 paesi ed una Comunità Montana. Si passa dagli ambienti montani dell’Appenino Lucano, a quelli collinari, coltivati a vigneti ed oliveti, fino a giungere alla pianura, in cui si trova lo splendido Lago del Pertusillo. In un contesto economico come quello della Basilicata, occorre certamente menzionare le due ricchezze fondamentali di questa zona: il turismo e le attività petrolifere. Non per nulla in quest’area l’interrogativo più ricorrente è: “Il petrolio o il parco?”. Per alcuni abitanti del comprensorio, però, la scelta di vita è avvenuta in un ambito diverso. Infatti, questa “Esperienza Positiva” è dedicata alla SRB ed in particolare al suo fondatore e titolare Felisiano Bianculli che ha dedicato alla agrozootecnia la sua vita professionale. Dimensione Verde è la catena di negozi della società, BATTERIOSI Salmonellosi: colpisce in genere animali al di sotto delle due settimane di età e si verifica raramente oltre le quattro. I soggetti colpiti risultano depressi, abbattuti, con gli occhi chiusi, le penne arruffate e le ali abbassate. Presentano fenomeni diarroici con conseguente imbrattamento delle penne attorno alla cloaca. Colibacillosi: sono generalmente colpiti i soggetti dalle 4 alle 12 settimane di età. Presentano generalmente un calo di consumo del mangime, risultano abbattuti e fiacchi con respirazione difficile e rapida. Il gruppo risulta successivamente disomogeneo. Clostridiosi (enterite necrotica): malattia sporadica che colpisce i soggetti dopo le quattro settimane di età. Le manifestazioni cliniche ricordano la coccidiosi. Gli animali sono abbattuti, inappetenti e caratterizzati da elevata mortalità Stafilococcosi: determina lesioni alla cute ed alle mucose. Stress ambientali e sociali ed infezioni concomitanti o precedenti sono fattori predisponenti VIROSI Marek: determina coinvolgimento neurale con conseguente paralisi a partire dalle 6 settimane di età dell’animale. Malattia Newcastle: determina depressione, prostrazione, diarrea, edema della testa e sintomi nervosi. Malattia di Gumboro: colpisce generalmente soggetti nelle prime sei settimane di età. Determina diarrea biancastra ed acquosa, penne della cloaca sporche, abbattimento, penne arruffate. Come già detto in apertura e come ovvio, questa trattazione risulta ben lungi dall’essere completa ed esaustiva; si spera però che possa risultare un utile promemoria da tenere presente, nella sua semplicità e schematicità, quale lista di buone pratiche di allevamento. Infatti non occorre dimenticare che, al di là di tutto, il buon senso e l’occhio vigile di un allevatore attento sono i veri segreti della riuscita dell’attività di allevamento. È la passione il vero motore di questo mestiere antico che, proprio per questo, solo in pochi sono in grado di svolgere correttamente e con soddisfazione. Dott. Stefano Salerno 6 in grado di offrire alla clientela una vasta gamma di articoli per l’alimentazione e la cura degli animali, per il giardinaggio e l’hobbistica in generale, oltre ad un’accurata assistenza zootecnica ed agronomica garantita dallo staff altamente qualificato dell’azienda Dell’Aventino. La SRB, attraverso i suoi tre punti vendita, rappresenta nella sua area di operatività una delle realtà più sviluppate e competenti della provincia di Potenza, divenuta il principale punto di riferimento per gli operatori del settore. A Viggiano è presente l’ormai storico magazzino e a Villa D’Agri è nato un punto vendita di moderna concezione; a Calvello, inoltre, presto verrà aperto un nuovo agri-store. Il sig. Felisiano ha il merito di aver capito con un lustro di anticipo la “debolezza” e le difficoltà dei sistemi agrozootecnici preesistenti ed ha Felisiano Bianculli ed il dott. Stefano Albanese (capoarea Dell’Aventino) all’interno della nuova rivendita di Villa D’Agri. deciso di rischiare scegliendo la strada dell’imprenditoria personale, capitalizzando il Oggi l’azienda SRB è leader sul territorio lucano e non patrimonio di conoscenze acquisite in tanti anni di lavoro solo, l’entusiasmo del suo fondatore cresce di giorno in nel settore. giorno e la “mission aziendale” è finalizzata ad “assistere Nel ’98, infatti, iniziò con passione la sua attività professiocostantemente i numerosi clienti con prodotti, sistemi e nale come dipendente di un noto ente agrario e nel 2003, servizi per facilitare il loro lavoro”. Felisiano ed i suoi più decise di tentare l’avventura “in proprio” trasformando una stretti collaboratori gestiscono oltre 500 clienti nell’ambito passione in una organizzazione imprenditoriale degna di nota. dei settori zootecnico (vacche da latte, bovini da carne e ovini), agricolo e hobbistico. In una città, Villa d’Agri, nella quale petrolio e turismo si contendono il primato, è possibile affermare che per Felisiano Bianculli l’agro-zootecnia è il vero “oro nero”. Sebbene sia cliente esclusivo solo dal 2006, il legame con l’Azienda Dell’Aventino è già molto saldo. Basta girare un po’ per le caratteristiche zone della Val d’Agri per capire come i mangimi dell’azienda abruzzese siano presenti in moltissime stalle. Chiacchierando con il sig. Felisiano traspare la sua certezza di poter contare su un partner serio e professionale che fin dall’inizio della collaborazione ha messo a disposizione una serie di professionalità che gli permettono di seguire il business con una visione moderna e con la giusta tranquillità. Una riunione “improvvisata” nello storico magazzino di Viggiano. Oggi il passaggio dalla posizione di solo grossista a quella d’imprenditore a tutto tondo che investe anche sulle rivendite “cittadine”, ha contribuito a fare di Felisiano un professionista molto stimato e pronto a fornire qualsiasi tipo di supporto ai clienti, non solo allevatori. Si capisce che il lavoro negli ultimi anni è cambiato profondamente, c’è stata molta evoluzione nei diversi settori, dal cerealicolo all’ortofrutticolo. L’aggiornamento passa per un rapporto stretto con gli esperti tecnici delle aziende ma Felisiano non trascura di visitare fiere ed eventi di settore. Occorre un aggiornamento continuo, bisogna essere sempre al passo con i tempi e forse...occorre anticiparli. In linea con il mercato La redazione di Zoo-Zoom è aperta a stimoli e suggerimenti. Per questo sulla scia delle richieste pervenute da molti clienti, a partire da questo numero inauguriamo una rubrica che si occuperà dello scenario di mercato delle materie prime, con un breve accenno alla situazione dei prezzi dei principali prodotti della trasformazione zootecnica. Dott. Andrea Garzilli Dipartimento Acquisti, Produzione e Logistica Dell’Aventino. Inizio 2008, più ombre che luci In queste ultime settimane il ruolo di protagonista sul mercato di Chicago è toccato al grano, che in più sessioni consecutive ha corretto al rialzo il suo massimo storico.Valori record sono stati registrati anche dalla soja mentre il mais è apparso “più riflessivo”. Per far comprendere meglio l’andamento di mercato in questi primi mesi del 2008, riportiamo tre grafici relativi alle quotazioni di grano, mais e soja sul mercato di Chicago. L’articolo sull’andamento di mercato 2007 delle materie prime, trattato nel precedente numero in risposta ad alcuni quesiti che erano pervenuti da un lettore di Potenza, terminava con una previsione improntata all’incertezza e alla volatilità sul breve e Lo scenario di fine campagna si presenta ancora difficile a causa medio periodo. di “scoperture” di grano da parte In effetti, nei primi mesi di di molti Paesi in particolare afriquest’anno, è stata confermata in cani e medio orientali; il prodotto pieno quella previsione. più competitivo, al momento, è di Vediamo ora quale è stata origine europea. l’evoluzione da fine 2007 ad oggi e La situazione sui mercati italiani, in quali sono le prime indicazioni sulla questi mesi, è apparsa complessivanuova campagna 2008/2009. mente più statica rispetto a quella I prezzi alti hanno influenzato in internazionale a seguito di scambi maniera significativa le semine. modesti sia sul fisico che sui “fuQuelle invernali (grano e orzo) tures” (sui mercati a termine). Nosono state favorite da un buon nostante ciò i prezzi sono rimasti andamento climatico. Si stima un sostenuti in tutti comparti. incremento dei raccolti di oltre il Per quanto riguarda la nuova cam10% nei principali paesi produttori. pagna (2008/2009), le quotazioni Queste notizie positive, che si rifdei “futuri” sul mercato di Chicago eriscono al periodo fine 2007-inizi sono cresciute soprattutto a seguito 2008, accompagnate da una predi uno spostamento di interesse dei visione fatta dal Fondo Monetario Fondi d’Investimento dal settore Internazionale di un rallentamento azionario a quello dell’oro, del dell’economia mondiale nella misura petrolio e delle commodities (madel 16% (+4,1% contro il 4,9% del terie prime). 2007), hanno dato un po’ di respiro a La situazione climatica, attualmente, un mercato in continua tensione. è ideale ed autorevoli analisti stiMa la calma è durata poco. Ad inmano che i prezzi dei futuri base terromperla è stato il consueto raccolto ‘08 su Chicago potrebbero rapporto mensile (febb.’08) del Diaver raggiunto i valori massimi. partimento dell’Agricoltura AmeriLe prime stime sui raccolti di grano cano che ha rivisto ulteriormente possono essere considerate incoragal ribasso, rispetto al mese precegianti. In particolare alcuni dati: dente, i dati sulle scorte cerealicole • +15% in Europa con +20% mondiali. in Italia In particolare: • +39% in Ucraina - Frumento 110 mln di tons contro • +25% in Canada 125 della scorsa campagna; • Raddoppio in Australia - Cer. Foragg. 126 mln di tons contro con 137 della scorsa campagna; 25 milioni di tons - Semi Soja 46 mln di tons contro • +10% in Egitto Borsa di Chicago: andamento nei primi mesi del 2008 di 62 della scorsa campagna. Come dicevamo, i “fondamentali” si mais, soja e grano. presentano favorevoli: incremento Se si considera poi, che la produzione deciso delle semine invernali, stima mondiale viene stimata in 1.875 mln positiva per quelle primaverili, clima di tons e che i consumi ammontano a 1.917 mln di tons (circa 160 favorevole fino ad oggi.A questo punto, se il clima non farà brutti mln mese) si comprende come una scorta di 282 mln non copre scherzi e visto il rallentamento dei consumi provocato dalla crisi neanche il fabbisogno di 2 mesi. Appare evidente come ci si trovi ad finanziaria americana, il mercato dovrebbe assumere una fisiooperare in una situazione particolarmente critica e in un mercato nomia diversa. Certo non ci dovremo aspettare un crollo, ma sensibile a qualsiasi turbativa di carattere climatico, economico e certamente è all’orizzonte un discreto ridimensionamento. speculativo. Dott. Andrea Garzilli 8 Il borsino MEDIE MENSILI QUOTAZIONI PRODOTTI ZOOTECNICI* TIPOLOGIA PRODOTTO POLLI A TERRA (Fino a 1,85 Kg) Euro/Kg GALLINE BATT. LEGG. Euro/Kg TACCHINI PES. MASCHI Euro/Kg POLLASTRE ROSSE 112 GG Euro/Cad CONIGLI (fino a 2,5 Kg) Euro/Kg UOVA Euro/100 pz SUINI (Da 90 a 115 Kg) Euro/Kg SUINI (Da 156 a 176 Kg) Euro/Kg SUINI (oltre 185 Kg) Euro/Kg Novembre 2007 (media mensile) 1,14 0,80 1,52 3,28 1,76 10,85 1,24 1,27 1,16 Dicembre 2007 (media mensile) 1,19 0,78 1,52 3,30 1,67 10,90 1,25 1,26 1,17 Gennaio 2008 (media mensile) Febbraio 2008 (media mensile) Marzo 2008 (media mensile) 1,13 0,54 1,40 3,30 1,37 10,20 1,20 1,21 1,13 1,07 0,36 1,29 3,30 1,19 10,46 1,19 1,20 1,12 1,08 0,33 1,13 3,30 1,69 10,55 1,25 1,26 1,16 * Riferimenti: Mercato Avicunicolo di Forlì per avicunicoli e uova, Borsa Merci di Reggio Emilia per suini. Buone nuove Uno sguardo attento alle ultime novità firmate Dell’Aventino. Il dott. Salerno illustra le particolarità della linea Armonia. Porte Aperte in casa Dell’Aventino... metabolico, a predisporlo per l’ottenimento della massima produttività quali-quantitativa e ad evitare - con una giusta prevenzione - i possibili squilibri metabolici e riproduttivi. La dott.ssa Salvatore, Responsabile del Controllo Qualità Aziendale, ha illustrato le principali operazioni di controllo che Gli incontri tecnici che l’Azienda sta vengono effettuate sia sulle materie prime che sui mangimi. promuovendo, sono arricchiti anche da Si è anche soffermata sulle principali analisi chimiche, microvisite dirette agli impianti produttivi. biologiche e nutrizionali che costantemente vengono effettuate, senza trascurare le modalità d’assistenza ai clienti offerta nell’ambito della conoscenza dello stato di conservazione e Avere ospiti in casa è sempre un piacere...almeno per molti! del valore nutritivo dei foraggi, degli insilati/trinciati e delle Senza dubbio lo è per Dell’Aventino che, alla presenza del materie prime aziendali. dott. Nereo (Amministratore Unico dell’Azienda), ha accolto È stata concessa agli ospiti anche la possibilità di visitare diretcon piacere una nutrita comitiva di Allevatori appartenenti tamente il moderno laboratorio analisi all’APA (Ass.ne Prov.le Allevatori) di Bari. dell’Azienda. Particolarmente graditi sono risultati gli Il sig. Michele Andreoli, Responsabile interventi dei tecnici aziendali, in pardi Produzione, ha messo in campo ticolare quelli del dott. S. Salerno, della tutta la sua esperienza per illustradott.ssa C. Salvatore e del sig. Michele re dettagliatamente tutti i passaggi Andreoli. Il primo si è focalizzato sul peproduttivi che portano ad ottenere riparto, fase “virtuale” che caratterizza mangimi di qualità e come, nel tempo, la vacca da latte, a cavallo tra periodo l’evoluzione tecnologica abbia contridi “asciutta” e quello di inizio produziobuito a migliorare i processi produtne. Tale importante fase, come noto, ha tivi ed i prodotti. Alla presenza degli un’influenza diretta sulla lattazione e agenti e del capoarea Dell’Aventino sulla durata d’interparto, in un momento che operano in Puglia, è risultato molimportantissimo per l’animale nel quale to gradevole e costruttivo lo scambio esso è vulnerabile a squilibri alimentari, di opinioni tra i relatori aziendali, gli ambientali e gestionali e nel quale possoallevatori ed alcuni tecnici dell’APA, no facilmente verificarsi fenomeni infettisoprattutto durante la presentazione vi ed infiammatori. di ARMONIA (linea unifeed multipelL’intervento del dott. Salerno si è concluso con utili suggerimenti agli alleva- Alcuni allevatori dell’APA di Bari in visita let per ruminanti), lanciata lo scorso anno da Dell’Aventino e che molti tori, finalizzati a garantire all’animale allo stabilimento di Fossacesia (Ch). consensi sta riscuotendo sul mercato. il necessario adattamento digestivo e 9 Noi&Voi A domanda rispondiamo Volete saperne di più su un argomento che vi sta a cuore? Intendete soddisfare una curiosità? Inviateci i vostri quesiti per e-mail all’indirizzo [email protected] oppure per posta a Redazione Zoo-Zoom c/o Dell’Aventino Srl - Soc. Unipersonale, S.P. Pedemontana 8, 66022 Fossacesia (CH). Esperti e studiosi del settore saranno lieti di rispondervi dalle colonne di questa rubrica. “Il nuovo regolamento sull’igiene degli alimenti zootecnici impone nuovi obblighi a tutti gli operatori del settore dei mangimi. Chi sono, come devono comportarsi e perché sono stati investiti da questo provvedimento?” (Antonio C. - prov. Caserta) buone pratiche igieniche, nonché attraverso l’utilizzo esclusivo di mangimi provenienti da stabilimenti registrati/riconosciuti ai sensi del presente regolamento. L’HACCP è un sistema di autocontrollo aziendale teso a garantire l’igiene dei prodotti. Esso è completamente affidato al titolare dell’azienda mediante l’esecuzione di controlli prestabiliti. Gli organi di vigilanza (ASL, NAS) verificano l’applicazione di quanto dichiarato nei manuali. Tutti gli operatori del settore dei mangimi devono avere un proprio manuale di autocontrollo a garanzia della conformità delle produzioni alle specifiche aziendali e alle disposizioni normative vigenti in materia e inviare apposita dichiarazione alla ASL competente. Tutte le attività connesse alla catena dei mangimi, dalla produzione primaria fino alla vendita all’ingrosso (compresi i fornitori di aziende agricole) devono essere registrate o riconosciute presso le ASL di competenza territoriale. Risponde la Dott.ssa Cristina Salvatore, in Dell’Aventino dal 2002 e dal 2007 Responsabile del Controllo Qualità. Il processo della globalizzazione dei mercati, gli episodi di cronaca che hanno messo alla luce dei percorsi di filiera non sempre trasparenti, l’incompletezza e la superficialità dell’informazione dei media hanno incrinato in maniera decisiva il concetto di sicurezza alimentare. In questo difficile scenario sono apparsi i mostri della BSE (più noto come “morbo della mucca pazza”), dell’influenza aviaria e della diossina decretando l’avvento della crisi alimentare. Da qui la rivolta dei consumatori che continuano a reclamare il diritto ad una alimentazione sicura. I legislatori hanno risposto con l’emanazione del famigerato “Pacchetto Igiene” che mira a servire sulle nostre tavole soltanto alimenti sicuri attraverso il controllo di filiera dalla produzione al consumo, dalla terra alla tavola. Infatti, esso contiene tutta una serie di regolamenti comunitari destinati a sconvolgere il quadro normativo della sicurezza alimentare. Tra le tante novità ritroviamo il Regolamento (CE) 183/2005 che stabilisce i requisiti per l’igiene dei mangimi, a partire dalla produzione primaria fino alla somministrazione agli animali destinati alla produzione di alimenti (non dimentichiamo che per tutti gli alimenti di origine animale la sicurezza è legata allo stato sanitario degli allevamenti per cui diventa imperativo perseguire un oculato controllo dei mangimi lungo tutta la filiera alimentare). D’altronde la politica alimentare ha le sue peculiarità proprio nei livelli elevati di sicurezza. In questo contesto il campo di applicazione coinvolge tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione di alimenti e mangimi per animali destinati alla produzione alimentare poiché ciascuno stadio ha un impatto potenziale sulla sicurezza generale degli alimenti. Destinatari del Regolamento 183/2005 • coloro che hanno una attività nel settore dei mangimi a partire dalla produzione primaria1 (fino e compresa l’immissione dei mangimi sul mercato -rivendite agrarie-); • allevatori che somministrano mangimi ad animali destinati alla produzione di alimenti; • importazioni ed esportazioni di mangimi da e verso paesi terzi. Esonerati dal Regolamento 183/2005 • coloro che producono mangimi destinati alla produzione di alimenti per consumo domestico o per animali non allevati per la produzione di alimenti; • coloro che somministrano mangimi ad animali produttori di alimenti per consumo domestico privato (hobbisti); • coloro che danno una fornitura diretta di piccoli quantitativi2 di prodotti primari dal produttore al consumatore finale o a dettaglianti locali che forniscono direttamente il consumatore finale; • somministrazione di mangimi ad animali che non producono alimenti; • vendita al dettaglio di mangimi per animali da compagnia. CONTROLLO SULL’ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI PRODUZIONE COMMERCIO ALLEVAMENTO (mangimifici) (depositi e rivendite) (bovini, suini, ovicaprini, avicoli) 1 produzione primaria: produzione di prodotti agricoli (coltivazione e raccolto), mungitura, allevamento di animali (macellazione esclusa) o la pesca da cui derivano prodotti che, dopo la raccolta o la cattura, non vengono sottoposti ad altre operazioni, ad eccezione di un semplice trattamento fisico, quale ad esempio pulitura, imballaggio, stoccaggio, essiccamento naturale. Dunque gli operatori dei mangimi sono direttamente responsabili della sicurezza dei mangimi e sono chiamati ad applicare tutte le procedure basate sull’analisi dei rischi e sul controllo dei punti critici (HACCP), mediante l’applicazione di fornitura di piccole quantità di prodotti primari: vendita diretta, su richiesta del consumatore finale di prodotti primari ottenuti nell’azienda stessa; il livello locale deve essere identificato nel territorio della Provincia dell’azienda e nel territorio delle Province confinanti. 2 10 Sotto i riflettori Allevatori, rivenditori e personaggi di successo alla ribalta. La tradizione sirinvigorisceda un Domenico all’altro! Il sig. Gianvito nella sua scrivania “scortato” da Mimmo. Sabatelli, senza mezzi termini, inizia la chiacchierata per la stesura di questo articolo con una frase che non ha bisogno di spiegazioni: “Il prodotto Dell’Aventino è ottimo, costante, i miei clienti sono sempre soddisfatti e contenti”. Si capisce subito che il suo rapporto con l’Azienda Dell’Aventino vive e si alimenta quotidianamente nell’ambito di eccellenti relazioni professionali e personali. A Noci (BA), in Contrada Pietramolla Zona C, prospera l’impresa di Gianvito Sabatelli, storico cliente Dell’Aventino, che rinsalda la sua fedeltà all’azienda mangimistica. L’azienda Sabatelli è stata fondata nel 1949, con la licenza intestata a Domenico Sabatelli, papà di Gianvito; quest’ultimo volle rinnovare il nome del papà in occasione della nascita di suo figlio, battezzato per l’appunto Domenico, da tutti chiamato Mimmo, che oggi affianca Dopo aver accettato con entusiasmo di ‘raccontare’ la sua azienda e la sua storia su Zoo-Zoom, il sig. Gianvito Il sig. Gianvito Sabatelli, il figlio Mimmo ed il dott. S. Albanese nel magazzino della Ditta a Noci. 11 l’esperto genitore nella gestione dei clienti. nizzate a Londra e a Parigi negli anni passati, per il raggiungimento di cospicui obiettivi commerciali. Esperienze, queste, che mi hanno premesso di conoscere altri importanti clienti Dell’Aventino, che hanno contribuito a consolidare il legame con Nereo e che per come siamo stati trattati - mi hanno fatto comprendere quanta considerazione ci sia nei nostri riguardi!”. L’azienda ha sede ed opera nella città di Noci e grazie al grosso magazzino di proprietà vengono serviti circa 100 clienti, allevatori in prevalenza di vacche da latte e qualcuno di bovini da carne, dislocati in massima parte nei territori di Noci e Mottola. Di rilievo è anche l’attività di import di fave e favino. Dal 1961 il sig. Gianvito gestisce direttamente l’attività di commercio all’ingrosso e dal 1970 è esclusivista di zona dei prodotti Dell’Aventino: “Il rapporto commerciale iniziò con la famiglia Dell’Aventino negli anni in cui si cominciava a ‘pellettare’ perché prima i mangimi erano solo in farina... Con ogni probabilità - prosegue il sig. Gianvito - la passione per il commercio è stata ereditata da mio nonno Mario, il quale gestiva ai suoi tempi un negozio di alimentari ‘vecchia maniera’, quelli nei quali si trovava di tutto, una sorta di emporio molto orientato al servizio completo ai clienti”. Nei prossimi anni l’attività sarà presa completamente in gestione dal “giovane” Mimmo, il quale già oggi affianca il papà nell’attività organizzativa della struttura e, come detto, nella gestione dei clienti. Non bisogna trascurare, però, il quotidiano contributo che Giulia, l’altra figlia, fornisce all’azienda per quanto riguarda la parte amministrativa condotta negli anni passati dalla sig.ra Pierina, moglie di Gianvito. Ciò ribadisce ancora di più il successo ottenuto grazie alla conduzione familiare dell’attività. Mimmo e il sig. Gianvito Sabatelli nel piazzale della loro azienda. Durante l’amabile conversazione che ha prodotto questo articolo, si è capito che Mimmo è orgoglioso del patrimonio aziendale che erediterà ed è sereno - per ora - perché potrà contare ancora sul valido supporto paterno. Non crede che ci saranno problemi per il futuro. Il sig. Gianvito, si diverte a raccontarci che: “Negli anni passati, ogni azienda agricola aveva 2-3 capi di bestiame, poi si è arrivati pian piano alla generazione dei 30-50 capi, fino agli attuali 80 capi di media. Credo che i piccoli allevamenti tenderanno a scomparire con gli allevatori della vecchia guardia... ed è un peccato non aver assistito ad un vero e ‘imprenditoriale’ ricambio generazionale.Tutt’ora serviamo alcuni clienti ultra-ottantenni...”. È simpatico citare un aneddoto che egli ci racconta: “In occasione delle visite degli Organi preposti al controllo (vedi es. NAS), gli operatori si stupiscono di non trovare mai altri mangimi da analizzare; sembrano quasi annoiarsi in fase di controllo perché sono loro - prima degli altri - sicuri che con il marchio Dell’Aventino tutto è a posto”. La famiglia Sabatelli vede il futuro molto roseo. “In questa zona, il settore zootecnico andrà sempre avanti e progredirà”, ci dice con determinazione il sig. Gianvito. “Per tale motivo - puntualizza - la gestione commerciale di un’attività come la nostra deve essere sempre impostata con la massima serietà e trasparenza nei rapporti, sia a monte che a valle, con gli attori della filiera produttiva”. “Sono fiero” - sottolinea con una punta d’orgoglio il sig. Gianvito - “di non aver mai preso in considerazione proposte di altre aziende mangimistiche, perché il rapporto commerciale, oltre a quello umano e familiare che mi lega al nome Dell’Aventino, è basato su solide basi di fiducia e rispetto reciproci. Il servizio offerto ai nostri clienti è sempre stato di ottimo livello. Molti sono anche i piacevoli ricordi legati a gite premio orga- Il sig. Sabatelli, per concludere, ci dice: “Il segreto di un successo commerciale come il nostro sta, ovviamente, nel lavoro costante. Io mi alzo tutte le mattine alle cinque e trovo le condizioni migliori per concentrarmi e lavorare con tranquillità.” In queste poche parole si comprende la dedizione e i duri sacrifici che hanno fatto di questa azienda commerciale una delle più importanti realtà del sud Italia nel settore zootecnico. 12 Antiriciclaggio: come cambiano le abitudini di pagamento A rigor di legge Tutto pronto per il debutto dei nuovi limiti all’uso di assegni e contanti. La circolare del ministero dell’Economia, firmata il 20 marzo scorso da Giuseppe Maresca, direttore della divisione antiriciclaggio del dipartimento del Tesoro, chiarisce le questioni emerse dopo l’approvazione del decreto legislativo 231/2007 che, all’articolo 49, rivoluziona il regime di circolazione della moneta e dei titoli al portatore. Come essere informati e districarsi tra norme e regolamenti. Utilizzo obbligatorio del codice IBAN Fino al 29 Aprile Gli assegniDal già in circolazione 30 Aprile Moduli «liberi» - Sono regolari i titoli trasferibili effettivamente emessi prima del 30 aprile per somme fino a 12.500 euro (compresi), anche se incassati dal 30 aprile in poi. Salve le scorte - I carnet giacenti in banca o alle Poste possono essere usati anche successivamente, ma l’intermediario deve annullare la dichiarazione circa il limite di 12.500 euro, riportando il nuovo limite «pari o superiore a 5.000 euro», con il relativo obbligo di «non trasferibilità». - I correntisti e i delegati possono continuare a usare gli assegni già in loro possesso ma rispettando i nuovi limiti: • trasferibili sotto i 5.000 euro e inserendo il codice fiscale nella girata; • con la clausola di non trasferibilità, il nome e la ragione sociale del beneficiario per somme pari o superiori a 5.000 euro. Esonero dall’imposta - Sui vecchi carnet non occorre pagare il bollo di 1,5 euro, anche se l’assegno è usato dal 30 aprile. Per i non trasferibili - Nulla vieta di trarre assegni non trasferibili anche sotto i 5.000 euro. L’IBAN è un codice internazionale, automaticamente attribuito ad ogni rapporto bancario, che identifica in maniera univoca ogni conto corrente e che contiene le informazioni relative al Paese, all’Istituto (Banca o Poste), alla Filiale e al Numero di conto del destinatario del bonifico. Il codice IBAN italiano è composto da 27 caratteri alfanumerici. Nasce come strumento all’interno del progetto SEPA, realizzato a partire dal 1° gennaio 2008 in ambito europeo. SEPA è l’area costituita dai 27 Paesi dell’Unione Europea più Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia, nella quale i consumatori, le imprese e gli altri operatori economici, indipendentemente dalla loro ubicazione, potranno effettuare e ricevere pagamenti in Euro all’interno di un singolo paese o al di fuori dei confini nazionali, alle stesse condizioni di base e con gli stessi diritti e doveri. A partire dal 1° gennaio 2008 il codice IBAN ha sostituito obbligatoriamente in tutti i servizi di incasso e pagamento, anche su territorio nazionale, le coordinate bancarie (ABI, CAB, numero di conto). Dopo il 1° gennaio 2008 i pagamenti disposti senza l’indicazione del codice IBAN del conto beneficiario sono ancora accettati dal sistema bancario per un periodo di tempo transitorio, la cui scadenza è attualmente fissata al 1° giugno 2008. Fino al Dal 29 30 È importante sottolineare sin d’ora che, terminato il periodo transitorio, per la clientela ordinante i pagamenti privi di coAprile dice IBAN avranno progressivamente tempi di esecuzione e costi maggiori, dato il graduale abbandono a livello di sistema bancario delle procedure informatiche che utilizzano oggi le coordinate bancarie. L’utilizzo di tale codice consentirà, invece, di beneficiare di una maggiore rapidità ed efficacia nell’esecuzione delle operazioni. Prima di effettuare un bonifico è necessario chiedere al beneficiario del bonifico che si intende effettuare, il codice IBAN del conto sul quale vuole riceverlo. Per ricevere un bonifico è necessario comunicare a chi deve eseguire il bonifico, il codice IBAN del conto sul quale si intende riceverlo. Il codice IBAN è visibile all’interno dell’estratto conto periodico. Viene suggerito di conservare il codice in modo da averlo sempre a portata di mano nel caso dovesse essere utilizzato. I nuovi moduli Sotto i 5.000 euro - Consentito staccare assegni bancari o postali trasferibili ed emettere assegni circolari trasferibili solo per somme sotto i 5.000 euro. Le diciture - I nuovi carnet «non trasferibili» devono riportare la dicitura «Gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori ai 5.000 euro devono recare l’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità» (o avvertenza simile). - Sui nuovi carnet “liberi” va inserita la dicitura «Gli assegni liberi sono ammessi solo per importi inferiori a 5.000 euro». All’ordine del traente - Nessun tetto di importo per gli assegni «a me medesimo», che però si potranno solo incassare in banca e alle Poste e non far circolare. Più vincoli alla circolazione - Per avere i nuovi assegni trasferibili occorre presentare una richiesta scritta in banca o in Posta. Su ogni modulo va pagato il bollo di 1,5 euro. Sulla girata - Ogni girata dovrà indicare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante. Aprile Il codice IBAN dell’Azienda DELL’AVENTINOS.r.l.-SocietàUnipersonale è il seguente: IT68W0100577750000000004567 Fonte: Il Sole 24 Ore Preghiamo i lettori interessati di prenderne nota. 13 Area marketing Gianluca Ricciuti Laureato in Architettura. Si occupa di marketing e ha collaborato con importanti aziende italiane. In Dell’Aventino è Responsabile della Comunicazione e del Marketing Operativo. Studi, analisi, ricerche e consigli per puntare sempre più in alto. Per un cliente che cambia, come cambia la RivenditaAgraria? pre più suggerimenti e consigli ad un esercente che dovrà necessariamente essere al passo con i tempi. Di certo il cliente non trascurerà la sua vocazione ad un approccio pragmatico ai problemi e, in questo caso, il Rivenditore dovrà con chiarezza fugare i suoi dubbi. In una simile situazione è possibile che spesso la leva “prezzo” possa passare in secondo piano; il riconoscimento di una qualità - e la disponibilità dell’acquirente a pagarla - si tradurrà sempre più per il Rivenditore in un maggior profitto da reinvestire in crescita professionale e servizi alla clientela. La Rivendita modernamente intesa, pertanto, non solo dovrà fronteggiare al meglio questi nuovi atteggiamenti ma dovrà anch’essa “ripensarsi” per essere presente sul mercato con un’immagine e con dei servizi convincenti. Diventerà sempre più necessario gestire i prodotti-servizi dell’Agraria in modo più professionale, occorrerà allargare il numero delle referenze e disporle su una superficie vasta ed adeguatamente organizzata, in modo da abbracciare altre categorie merceologiche comunque attinenti al mondo agricolo. Risulta evidente come il successo della Rivendita passi anche per un atteggiamento attivo e dinamico del titolare. Argomenti fino ad oggi sottovalutati come l’aspetto del locale,l’armoniaespositivadellemerci,lagiustacollocazionediespositoriedimessaggipromo-pubblicitari e l’interazione con il cliente,sono e diventeranno sempre più questioni cruciali. Le stesse attività promozionali andranno collocate all’interno di un quadro strategico e non più considerate come operazioni “una tantum”. L’acquirente, in generale, si lascia “catturare” anche da prodotti che non rientravano nei suoi programmi d’acquisto al momento dell’ingresso in un punto vendita. Occorrerà quindi - sempre più - valorizzare lo spazio dedicato a prodotti per l’acquisto d’impulso esposti in maniera corretta, soprattutto nell’ambito della zootecnia d’affezione. Negozi tradizionali (spesso bui, grigi e un po’ disorganizzati!) non ancora adeguati alle esigenze di un acquirente che ormai frequenta punti vendita modernamente concepiti per altri tipi di acquisto, dovranno presto cambiare volto e - perché no - anticipare i desideri di un’utenza in fase di rinnovamento. I Rivenditori dovranno essere sempre molto attenti ad interpretare il cambiamento delle abitudini dei propri clienti e non lasciarsi sopraffare da consuetudini ormai acquisite. Oggi, tutte le aziende, compresa Dell’Aventino, investono Gli atteggiamenti del cliente della Rivendita Agraria stanno mutando, non solo a causa dell’evoluzione della zootecnia ma soprattutto perchè, in generale, il modo di fare acquisti sta cambiando. In questo numero di Zoo-Zoom si è già avuto modo di parlare dei nuovi stili di vita che investono le persone, che incidono sul modo di pensare, di agire e di acquistare, imponendo nuove scelte ed alcuni ripensamenti. Anche coloro che vivono e praticano l’agricoltura e la zootecnia, naturalmente, non sono esclusi da questi cambiamenti. In molte zone d’Italia, soprattutto nel Centro-Sud, il cliente della Rivendita sta assumendo “connotati” diversi rispetto a qualche anno addietro: egli risente soprattutto di un mutato atteggiamento che scaturisce dalle altre esperienze d’acquisto che avvengono al di fuori dell’ambito agricolo. Probabilmente gli scenari emergenti nell’ambito della zootecnia porteranno sempre più a modificare le tipologie e le dimensioni d’allevamento. Già oggi si assiste ad una trasformazione sia della zootecnia “da reddito” che “per autoconsumo”. Tali cambiamenti fortunatamente - favoriscono la vitalità di un settore che si modifica ma che resterà sempre fiorente. Tali considerazioni ci portano ad ipotizzare una “ridefinizione” dell’utente tipo dell’Agraria tradizionale; nella maggioranza dei casi potremmo definirlo un “hobbista” a tutti gli effetti, in cerca soprattutto di un’offerta più moderna e più in linea con la sua rinnovata attività agro-zootecnica. Questa figura, figlia della cultura del nostro tempo, si rivolge - e si rivolgerà in futuro - alla Rivendita Agraria con richieste sempre più specifiche e mirate. Cercherà un assortimento caratterizzato da un vasto numero di tipologie di prodotti e da un altrettanto vasto numero di varianti (soprattutto nell’ambito del Pet), che la Grande Distribuzione Organizzata non potrà mai garantirgli, nonostante quest’ultima stia “approcciando” il settore in maniera interessante e forse minacciosa. Sarà sempre più assetato di “competenza”, chiederà sem- 14 tempo e risorse per conoscere i propri clienti e per instaurare con loro una reciproca relazione solida, duratura e proficua. Provocatoriamente ci permettiamo di suggerire ai nostri clienti di fare altrettanto; anzi, chiaramente, poniamo un paio di interrogativi: “Siete sicuri di conoscere a fondo i Vostri clienti? Siete sicuri di interpretare al meglio le loro esigenze?”. Sicuramente la risposta sarà positiva per molti anche se spesso non viene tradotta in atteggiamenti progettuali a favore di tale relazione. Per concludere, suggeriamo di tenere sempre in mente la parola “rinnovamento”; essa caratterizzerà sempre più in futuro il settore agro-zootecnico. Tale concetto, però, non dovrà essere disgiunto da un impegno costante nell’ambito della formazione. Poniamo un invito ai Rivenditori a non aver paura di iniziare a percorrere la strada del cambiamento. Gli investimenti sono necessari per portare avanti qualsiasi attività imprenditoriale ed il principale patrimonio di tutte le aziende (dalla più piccola alla multinazionale) è rappresentato dai clienti. Qualunque attività risulterà vana senza un investimento nella relazione con i clienti; conoscerli bene, quindi, è fondamentale per progredire. Nota bene In ogni numero i principali appuntamenti del periodo per essere sempre aggiornati e al passo con i tempi. APRILE/MAGGIO 2008 • MOSTRA BOVINA INTERREGIONALE DEL CENTRO-SUD DELLE RAZZE BRUNA E FRISONA NuovoForoBoario-MartinaFranca(TA)-25/27aprile • FIERA AGRICOLA Pastorano (CE) - 24/27 aprile • 47a FIERA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA Quartiere fieristico - Lanciano (CH) - 24/27 aprile Sarà un percorso da fare in due e per questo Dell’Aventino, ricca di oltre 40 anni di esperienza sul campo e di accresciute professionalità oggi presenti in azienda, si propone per essere sempre più il partner ideale. • 59a FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA con i Saloni specializzati: Enolsud, Cunavisud, Ortosud, S.A. Irrigazione Quartiere fieristico - Foggia - 30 aprile/5 maggio Gianluca Ricciuti Vita d’azienda prattutto perché non mi ha mai fatto vivere quel certo “timore reverenziale” che spesso s’instaura tra dipendente e datore di lavoro. Mi sono sempre sentito “a casa”, come uno dei tanti protagonisti di un’avventura condivisa con una grande squadra. Anche oggi, in Azienda, sento parlare del Camillo Morgione, ex Responsabile della “Dell’Aventino Team” Manutenzione, in pensione da alcuni mesi. quotidianamente pronto ad affrontare le sfide del mercato; la cosa non può che rallegrarmi. Filo diretto tra Dell’Aventino ed i suoi collaboratori. “L’inizio della collaborazione con la famiglia Dell’Aventino risale al lontano 1977, nell’azienda Avidel diretta da Paride Dell’Aventino, padre di Nereo, attuale Amministratore dell’Azienda Dell’Aventino. Sin dall’inizio, mi sono sentito il fac-totum dell’azienda nelle vesti di autista, meccanico, idraulico, elettricista... Qualche volta, nei ritagli di tempo, mi sono dilettato persino nella manutenzione di aiuole e fioriere aziendali! La mia esperienza è stata positiva sin dall’inizio; l’Azienda cresceva ed il rapporto con il datore di lavoro proseguiva con il massimo della gratificazione. È stato un impegno sempre vario e stimolante; non sono mancate le cene post-lavoro e ricordo con piacere anche qualche viaggio fatto in compagnia dei colleghi e dei titolari. Negli ultimi anni d’attività mi sono dedicato prevalentemente alla gestione della manutenzione degli impianti. Dal 31 dicembre 2007 sono in pensione anche se sento ancora forte il legame con quella che è stata la mia vita per oltre 30 anni. Il rapporto di fiducia avuto con la famiglia Dell’Aventino è sempre stato imperniato sul rispetto reciproco. Per tale motivo approfitto dell’occasione per ringraziarla, so- Chiudo con un piacevole ricordo: anni addietro l’Azienda organizzò un corso di formazione nel quale emersero chiaramente le mie qualità nella gestione della leadership. Forse - e lo dico con un briciolo d’immodestia - tale attitudine mi ha aiutato nell’attività professionale quotidiana e spero che adesso mi sia utile anche nella gestione del mio tempo libero da novello pensionato!” Camillo Morgione 15 SINERGIA ADV. Grazie a noi. Darete del pollo a tutti. Alimentati da una grande passione. La vostra fiducia come punto fermo. La massima qualità come regola. I Mangimi Dell'Aventino nascono dalla ricerca continua per garantire il miglior nutrimento ai vostri animali, che si traduce in prodotti che portano la bontà in tavola. I mangimi per Polli delle linee Top Quality e Naturaverde sono studiati per tutte le fasi di allevamento del broiler (svezzamento, accrescimento, ingrasso e finissaggio). 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