05 luglio 2012
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lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 5 luglio 2012 - Anno LXXXVII - N.11 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 2 Prossimo numero: 19 luglio 2012 Libera circolazione Più dolori che gioie pagina 3 Padronato Si apra alla contrattazione pagina 7 Docenti Concretizziamo le rivendicazioni! pagina 11 Valora La delegazione ticinese non ci sta pagina 4 11 Canicola Proteggere la propria salute Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro Libera circolazione Più dolori che gioie RENATO RICCIARDI Q ueste note di commento non possono rendere adeguatamente ragione del lavoro molto importante svolto dal team dell’Ufficio di statistica che ha presentato mercoledì 27 giugno uno studio sull’impatto della libera circolazione sul mercato del lavoro svizzero e ticinese. Veramente interessante in particolare la metodologia utilizzata che ha permesso, finalmente, di misurare scientificamente che le regioni di confine, e in particolare il Ticino, hanno subito effetti negativi sui livelli occupazionale e salariale, a seguito dell’abolizione, nel 2004, della priorità di assunzione dei lavoratori indigeni. La semplice constatazione della crescita del numero di occupati ha finora portato a delle valutazioni politiche fuorvianti sull’impatto della libera circolazione sul mercato del lavoro svizzero. L’esame dei risultati dello studio permette di concludere quanto il sindacato aveva già percepito dall’esperienza, e cioè che, per parafrasare il titolo della ricerca, i dolori sono ben maggiori delle gioie. Le regioni di confine hanno perso, dal 2001 al 2005, oltre 40.000 posti di lavoro, pari all’1,5 per cento. L’impatto sui posti di lavoro occupati dalle donne e dagli uomini svizzeri è stato forte, dimostrando l’effetto di sostituzione esercitato dalla manodopera frontaliera. In crescita solo l’occupazione delle donne straniere. In sostanza trova più facilmente un impiego chi è disposto ad accettare un salario inferiore, facendo il gioco di chi specula a loro spese. L’impatto sui salari è, a differenza dell’occupazione, regionalizzabile e consente di evidenziare alcuni aspetti importanti per il Ticino. In questo caso sono stati messi a confronto i dati 2002-2006 dai quali risulta che a fronte di uno 0,8 per cento di crescita generale in Svizzera, in Ticino si è registrata una perdita salariale di quasi il 2 per cento. Gli effetti negativi della concorrenza dei lavoratori frontalieri sono percepibili per le categorie la cui sostituzione avviene a tutti i livelli, in particolare i giovani, i lavoratori con qualifiche medie e per posti senza funzioni di quadro. I dati confermano quanto il sindacato OCST ha più volte denunciato: la situazione degenerata che coinvolge sempre più il settore terziario. Questa è la situazione fotografata nel 2006; è ragionevole immaginare che le cose non siano migliorate con il passare degli anni e l’introduzione delle successive misure di deregolamentazione. Nostra opinione è che questo studio merita altri approfondimenti. Compito del sindacato e della politica è ora quello di continuare a premere affinché le autorità e i datori di lavoro siano consapevoli della situazione di particolare esposizione del Ticino agli effetti della libera circolazione delle persone e della necessità stringente di potenziare e rendere efficaci le misure di accompagnamento. Proprio in queste settimane nelle quali si è parlato di contratti collettivi di lavoro e salari minimi per combattere gli abusi, l’OCST ribadisce la necessità che tutti i partner si assumano le proprie responsabilità, tralasciando sterili e inconcludenti polemiche, come quelle cui abbiamo assistito dopo la giornata di manifestazione nel settore industriale dello scorso 5 giugno. Ricordiamo che la riduzione dei salari e delle possibilità occupazionali dei lavoratori indigeni impoveriscono le famiglie e, di conseguenza, il nostro Cantone. Prestazioni complementari AVS e AI Per un’attenuazione degli effetti soglia e per una diversa considerazione della sostanza nelle zone periferiche GIANNI GUIDICELLI T utte le persone (a partire dai 64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini) possono beneficiare di prestazioni complementari all’AVS, se adempiono le condizioni previste dalla legge. Queste prestazioni assicurano un minimo vitale per vivere in modo dignitoso. Le stesse prestazioni vengono riconosciute ai beneficiari di rendite AI. Secondo i dati da me assunti, risulta che oggi i beneficiari di PC in Ticino sono 23’848, di cui 8’950 in AI, 14’848 in AVS. La ripartizione svizzeri-stranieri segnala che i primi sono 13’848, i secondi 9’856. Nel Cantone Ticino, nella situazione attuale, i pensionati che non raggiungono il reddito minimo fissato dalla legge sull’assistenza sociale (LAS) possono beneficiare delle prestazioni complementari (PC) previste dalla legge federale che, oltre ad una rendita completiva mensile, garantiscono il pagamento integrale del premio per l’assicurazione malattia obbligatoria, il rimborso integrale delle spese di cura, compresi i trattamenti dentistici, l’esenzione del pagamento della Billag (Fr. 462) oltre ad altre misure (art. 20 LAS). Inoltre, queste prestazioni complementari non sono imponibili fiscalmente. Si tratta quindi di un sistema di copertura sociale molto importante che però produce un effetto soglia significativo in quanto il versamento della prestazione dipende in stretta misura dalla situazione economica dell’avente diritto: chi non rientra nei limiti definiti dalle PC, anche per solo poche decine di franchi, perde totalmente il diritto a tutto quanto indicato in precedenza. Gli anziani che vivono maggiori difficoltà sono quelli che si trovano di poco al di sopra della soglia che dà diritto alle PC. Esiste poi una tipologia di anziani, generalmente residenti nelle zone periferiche, che non possono beneficiare delle PC poiché in sede di valutazione del diritto viene considerata anche la sostanza (abitazione primaria o beni immobiliari, quali terreni o rustici, spesso ricevuti in eredità, privi di ipoteca e con scarso valore commerciale). Queste situazioni, come detto, sono abbastanza diffuse nelle zone periferiche e nelle nostre valli generando situazioni di disagio che meritano di essere valutate in modo approfondito. Facendo uso delle facoltà previste dall’art. 101 della Legge sul Gran Consiglio e sui rap- porti con il Consiglio di Stato il sottoscritto deputato chiede - nella forma della mozione - al Consiglio di Stato di valutare: 1. l’introduzione di prestazioni complementari cantonali, allo scopo di attenuare gli effetti soglia per quella tipologia di popolazione anziana privata per pochi franchi dal diritto PC previste dalla legge federale. Si chiede altresì di analizzare le conseguenze per i gruppi di persone che beneficiano di aiuti o che dovrebbero beneficiarne ma che vi sfuggono per gli effetti soglia, nonché le ripercussioni finanziarie dei diversi modelli di aiuti. Si osserva che forme diverse di prestazioni complementari cantonali sono già state introdotte nei cantoni di Ginevra, Zurigo e Basilea; 2. un cambiamento della LAS (art. 22, cpv. 2) allo scopo di modificare il sistema di computo della sostanza soprattutto nelle zone periferiche (oggi considerata interamente e senza differenziazioni a partire da 100’000 fr. per l’abitazione primaria) per non privare di aiuti quelle persone anziane che hanno entrate limitate, ma che vengono escluse dal diritto alla PC perché proprietarie di un bene immobiliare di scarso valore commerciale. Sindacato Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro 3 Le associazioni padronali contro i contratti collettivi e normali Se non vuole imposizioni il padronato si apra alla contrattazione Articolo pubblicato sul Corriere del Ticino di oggi, 5 luglio 2012 MEINRADO ROBBIANI* L a Commissione tripartita, incaricata di applicare le misure di accompagnamento alla libera circolazione, ha recentemente pubblicato sul Foglio ufficiale un progetto di contratto normale che, qualora l’iter si concluda positivamente, introdurrebbe in tre rami industriali un salario minimo obbligatorio per il personale non qualificato. Il passo adottato dalla Commissione ha fatto immediatamente da detonatore a due prese di posizione convergenti, che provengono dai ranghi padronali. Franco Ambrosetti, presidente della Camera di Commercio, prende di mira i rappresentanti dello Stato nella Commissione tripartita e più in generale lo Stato stesso, accusandolo di essere schierato con i sindacati e di venire conseguentemente meno al suo ruolo di mediatore. L’Associazione industrie ticinesi, congiuntamente all’associazione Farma Industria Ticino, preannuncia da parte sua una opposizione netta ai contratti normali, la cui adozione definitiva è di competenza del Consiglio di Stato. Una palpabile incoerenza Attribuire allo Stato una posizione di faziosa vicinanza ai sindacati è un addebito che si rivela visibilmente privo di fondamento. L’introduzione di salari minimi obbligatori, promulgati d’ufficio dal governo, rientra tra i provvedimenti fissati dalla legislazione per proteggere i livelli retributivi contro le possibili ricadute della libera circolazione. Laddove - come è stato il caso in alcuni rami industriali - si riscontrino situazioni abusive ed una pressione indebita sui salari è un preciso compito dello Stato di intervenire. Per lo Stato non si tratta perciò di schierarsi o meno a fianco dei sindacati. Si tratta al contrario di porsi, come è suo compito, a tutela di salari minimamente decorosi. La reazione del padronato stupisce però soprattutto per un secondo aspetto, che gli si ritorce tangibilmente contro. Se lo Stato interviene promulgando salari minimi è per il motivo che le parti sociali (associazioni padronali e sindacati) non hanno regolato loro stesse le condizioni di lavoro. Lo Stato assume cioè un ruolo di supplenza delle parti sociali con un intervento che interpella la loro stessa responsabilità. Invece di prendersela con lo Stato occorrerebbe perciò che le associazioni padronali assumano, più di quanto è oggi il caso, il compito di negoziare con i sindacati le condizioni di lavoro nei diversi rami professionali, evitando allo Stato di dovere fare le veci delle parti sociali. Lo strumento del contratto collettivo Si tratta concretamente di favorire l’adozione di contratti collettivi di lavoro. Il contratto collettivo di lavoro, che consente del resto di considerare le particolarità di ogni impresa o ramo professionale, è lo strumento più adeguato e efficace per regolare le condizioni minime di lavoro. Ma non solo. Pone solide fondamenta a relazioni di organica collaborazione tra datori di lavoro e sindacati. Questa duplice funzione fa del contratto collettivo un perno centrale del nostro ordinamento, che è ampiamente innestato sul dialogo, ed un punto di forza per lo sviluppo stesso dell’economia. Il contratto collettivo è cioè lo strumento primario di regolazione delle condizioni di lavoro e dei rapporti tra imprese e sindacati. Ogni intervento dello Stato per supplire a carenze di capacità regolativa delle parti sociali evidenzia perciò un vuoto che padronato e sindacati devono sapere colmare. I contratti normali, emanati d’ufficio dall’autorità, sono un surrogato al quale ricorrere in casi particolari. Lo strumento prioritario e più autentico di regolazione delle condizioni di lavoro deve rimanere il contratto collettivo quale espressione diretta della volontà e della responsabilità delle parti sociali. Un nuovo ruolo per le parti sociali La libera circolazione ha sovvertito radicalmente le regole che governano il mercato del lavoro. Ha in particolare abolito il ruolo cruciale esercitato in passato dall’autorità, che aveva la competenza di bloccare le entrate di manodopera estera se costatava la presenza di personale disoccupato o se non venivano accordate condizioni di lavoro e retributive usuali. Caduto questo filtro esercitato «dall’alto» dall’autorità preposta al mercato del lavoro, la salvaguardia di un suo funzionamento armonioso ricade direttamente sulle imprese e sulle parti sociali. La libera circolazione ha in tal modo caricato sulle associazioni padronali e sulle organizzazioni sindacali una corposa e inedita responsabilità. Le prese di posizione del padronato sono purtroppo il sintomo di una insufficiente percezione della più ampia funzione della quale devono oggi farsi carico le parti sociali. Le lamentele verso lo Stato sono fuori tiro. Spetta al padronato stesso aggregare e rappresentare i diversi rami dell’economia, entrando in dialogo con i sindacati allo scopo di regolare le condizioni di lavoro come pure di preservare un andamento ordinato del mercato del lavoro. Aprirsi ad un autentico dialogo sociale La reazione dell’AITI è da questo profilo indicativa di una carente consapevolezza del nuovo grado di responsabilità che cala sul padronato e sulle parti sociali. Si fa segnatamente paladina della contrarietà dell’industria farmaceutica verso l’introduzione di un salario minimo quando sarebbe più lungimirante e fruttuoso sollecitare l’associazione del ramo a dimostrarsi finalmente disponibile ad una regolamentazione delle condizioni di lavoro attraverso un contratto collettivo di lavoro. Difficile però attendersi un simile passo quando i piani alti dell’AITI si sono recentemente dichiarati contrari, finché l’associazione avrà fiato, all’estensione dei contratti collettivi. Perdurasse questo atteggiamento, che è in aperta contraddizione con le esigenze di regolazione poste dal nuovo contesto di libera circolazione, ci si deve preparare, contrariamente a quanto auspicato dal padronato stesso, ad un’ondata ulteriore di salari imposti dal governo cantonale. Non si meravigli perciò la Camera di Commercio, peraltro tradizionalmente più aperta alla collaborazione tra le parti sociali rispetto all’associazione consorella, se dovrà assistere a ulteriori interventi coercitivi dello Stato. Né si stupisca se lo Stato, per arginare i casi di deriva salariale, tornerà a schierarsi con i sindacati. Invece di lagnarsene, si faccia promotrice attiva, possibilmente affiancata dall’AITI, di un rafforzamento del dialogo con i sindacati per una gestione più diffusa ed efficace del mercato del lavoro. *Segretario cantonale OCST 4 Sindacato Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro Protezione dei lavoratori Canicola e ozono: proteggere la propria salute D a quasi una decina d’anni, il Gruppo Operativo Salute e Ambiente (GaSA) istituito dal Dipartimento cantonale della Sanità e della Socialità lancia l’allarme canicola e, in certe zone del cantone, l’allarme ozono. Una prolungata esposizione a caldo e ozono può infatti provocare seri problemi di salute come il disturbo del sistema di termoregolazione di anziani e neonati o generare malori a persone che assumono regolarmente medicamenti anti-ipertensivi e psicofarmaci. In settori di attività particolarmente condizionati dagli effetti negativi della canicola/ozono, ritenuto che lo sforzo fisico e l’esposizione alla calura sono molto elevati (pavimentazioni stradali), si è deciso di dotarsi uno strumento contrattuale efficace a tutela della salute dei lavoratori. Allarme canicola Il GaSA effettua un costante monitoraggio della situazione meteorologica e, in particolare, dell’evoluzione dell’indice di calore in collaborazione con Meteosvizzera - Locarno Monti. L’indice di calore elaborato da Meteosvizzera - Locarno Monti tiene conto della temperatura e dell’umidità relativa dell’aria. Il periodo di canicola viene annunciato quanto è previsto un superamento per almeno 3 giorni consecutivi dell’indice di calore 90. Il periodo di canicola è comunicato tramite i principali media consultando il sito www.ti.ch/ GOSA. Quando il caldo è pericoloso? ff la temperatura esterna supera i 32-35 gradi ff l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione ff la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). Chi sono le persone a rischio? Tutta la popolazione può soffrire per le conseguenze del caldo. Vi sono però persone a maggior rischio: anziani (più di 65 anni), neonati e bambini piccoli, gestanti, persone affette da disturbi psichici o con ridotte capacità cognitive, persone affette da malattie circolatorie, compresa l’ipertensione. Consigli pratici validi per tutti ff chiudere le finestre durante il giorno e arieggiare la notte appena la temperatura esterna lo consente ff bere più liquidi (in particolare acqua) non aspettando di avere sete per bere ff prendere pasti leggeri ff portare vestiti ampi, chiari e leggeri, cappello ff stare in casa o in zone fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggiore insolazione (12.00-16.00) ff evitare intense attività all’esterno nelle ore di maggiore insolazione (per esempio rinviare le competizioni sportive, riorganizzare il lavoro) Consigli per le persone a rischio ff fare docce e bagni extra ff far bere molto e spesso i bambini e gli anziani ff consultare il medico o il farmacista se si prendono medicinali ff avvisare vicini o i servizi sociali se si deve passare un periodo da soli ff se si prendono anti-ipertensivi e/o psicofarmaci consultare il medico o il farmacista. Pavimentazioni stradali In caso di allarme ozono e/o canicola decretato dal DSS devono essere adottati i seguenti provvedimenti: ff anticipare i lavori pesanti al mattino ff garantire al personale un ottimale approvvigionamento d’acqua ff anticipare l’inizio del lavoro alle ore 6.00 ff sospendere il lavoro al più tardi alle ore 13.00, o non iniziare l’attività lavorativa sul cantiere ff l’impresa formulerà alla CPC una proposta per il recupero delle ore tenuto conto, della disponibilita di ore flessibili, o di un prolungamento della durata giornaliera di lavoro o settimanale, nel limite di quanto previsto dall’ art. 18 CCL, o attraverso il recupero al sabato ff il recupero delle ore perse per canicola di sabato non da diritto a supplementi ff le richieste di recupero ore perse per · «ozono e/o canicola» devono essere debitamente documentate ( elenco del personale interessato/cantieri per i quali si chiede il recupero/giornaliere di cantiere ). Trattasi di disposizioni contrattuali obbligatorie. Vedi art. 28 CCL-TI pavimentazioni stradali. Edilizia principale Per compensare la perdita di liquidi: ff bere regolarrnente per compensare le perdite di liquidi provocate dalla traspirazione ff bere in quantità sufficiente, vale a dire più litri al giorno in caso di lavori da mediamente a molto pesanti ff rinunciare sistematicamente a bere alcool ff consumare pasti leggeri, soprattutto frutta e verdura Per proteggersi dai raggi solari: ff portare vestiti leggeri che proteggono dai raggi del sole ed evitano le ferite. Fare attenzione affinché essi permettano comunque al sudore di evaporare (per esempio T-shirt o camicia). ff scegliere tessuti con un elevato grado di protezione UV. ff utilizzare una crema solare con un fattore di protezione elevato (minimo 15) per proteggere dai raggi UV la pelle non coperta dagli indumenti. ff applicare la crema prima della esposizione al sole e ripetere l’operazione più volte al giorno. ff mettere burro cacao sulle labbra più volte al giorno per evitare che si secchino e si screpolino. ff portare occhiali di protezione con lenti colorate. in caso di esposizione diretta ai raggi del sole, proteggersi la testa. ff a causa del rischio di incidenti è comunque obbligatorio portare il casco ff anche nei giorni di canicola. ff durante le pause, mettersi sempre, se possibile, in zone d’ombra. ff rinfrescarsi la testa e le braccia con acqua. Trattasi di una raccomandazione condivisa con gli impresari costruttori e riassunta in una circolare della Commissione paritetica cantonale di Bellinzona. Ai datori di lavoro e ai quadri d’impresa si raccomanda inoltre di: ff anticipare l’inizio dei lavori il mattino, compatibilmente alle norme comunali vigenti in materia. ff se possibile, organizzare il lavoro in modo che le attività all’aperto vengano svolte al mattino. ff concedere pause a intervalli regolari al personale, se possibile sempre all’ombra. ff verificare che i lavoratori indossino indumenti idonei alla protezione dai raggi del sole e alle ferite. ff mettere a disposizione di tutti i lavoratori crema solare, burro cacao e acqua fresca. Sindacato Edilizia 5 luglio 2012 il Lavoro Edilizia principale Non vendete lucciole per lanterne EDILIO L a Società svizzera impresari costruttori, sede centrale di Zurigo, ha recentemente pubblicato i dati salariali relativi al proprio settore di attività. Dati statistici che, anche a volere essere maliziosi, non possono essere confutati nella misura in cui sono stati rilevati dalle imprese sulla base di un’indagine corretta e documentata. Non ci permettiamo nemmeno di dubitare circa l’attendibilità statistica del documento. Non troverete in queste colonne teoremi «agro-alimentari» volti a dimostrare aritmeticamente che «dinnanzi a quattro persone e quattro polli, ogni persona si sia mangiato un pollo intero a testa». È la chiave di lettura, in questo frangente, che ha attirato la nostra attenzione. E, in particolare, la sottolineatura del concetto «gli impresari costruttori pagano bene i propri collaboratori, più di altri artigiani». Potremmo subito ribadire, e comprovare, che la media dei salari effettivi in altri settori professionali dell’artigianato di cantiere si lasciano comunque guardare (ad esempio, nel settore delle piastrelle la media – al netto della tredicesima e delle indennità – dista poche decine di franchi dai salari dei muratori ticinesi). Il Contratto nazionale mantello prevede una suddivisione in tre aree geografiche. Per ogni area sono stabiliti salari minimi per ogni singola categoria. Bisogna quindi precisare che in Ticino i salari minimi sono inferiori rispetto ad altre aree della Svizzera. È come sostenere che, il muratore ticinese guadagna di meno rispetto al muratore basilese perché «suda di meno, lavora peggio e produce di conseguenza»? Il messaggio veicolato dalla SSIC-CH è sostanzialmente contraddistinto dal tentativo di dimostrare che «i nostri lavoratori li trattiamo bene». Ma questo non significa che siccome la categoria dei muratori è meglio pagata di altre, i sindacati debbano indirizzare le loro attenzioni altrove. Per non scadere nella propaganda associativa fine a se stessa, avremmo comunque gradito dalla SSIC-CH altri spunti di riflessione. Si dica ad esempio che il settore edile nazionale si è dotato di un concreto modello di pensionamento anticipato. Si ammetta, senza arrossire, che malgrado la presenza sui cantieri della metà della manodopera rispetto a 10 anni orsono si produce molto di più. In definitiva, la si smetta di categorizzare ogni singolo lavoratore in base solo al reddito: i muratori, da Chiasso a Basilea, si meritano ogni centesimo della propria busta paga! E se esistono categorie di strapagati, quelli sono i top manager, rispetto ai quali un muratore deve lavorare 170 anni per guadagnare quanto loro in un anno. AlpTransit Aperto il dialogo sul cantiere di Sigirino ROBERTO CEFIS I l 15 maggio scorso i sindacati avevano denunciato a mezzo stampa l’anomalia del cantiere AlpTransit di Sigirino nel quale il Consorzio Condotte Cossi punta costantemente al ribasso sulle condizioni offerte ai lavoratori e si dimentica delle consuetudini consolidate negli altri cantieri in sotterranea. Prova ne sia che, inaudito per un appalto pubblico, si sia dovuto affrontare un licenziamento collettivo dopo un anno di attività. Non essendo considerati partner contrattuali nella costruzione dell’opera, i sindacati non avevano finora avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con la direzione AlpTransit: le problematiche dovevano essere sottoposte alla Commissione paritetica nazionale e alla Suva. Il 26 giugno scorso per la prima volta si è svolto un incontro fra sindacati e direzione di AlpTransit, voluto dalla direzione stessa, durante il quale i sindacati hanno potuto esporre in modo aperto e chiaro le varie problematiche e fornire ai responsabili una visione diversa dell’opera. L’incontro di cui sopra ha portato ad un altro incontro avvenuto in data 28 giugno, cui hanno presenziato i sindacati e i quadri di Condotte Acque Spa di Roma, durante il quale si sono gettate delle basi per un maggiore controllo dal punto di vista della sicurezza, della gestione del personale e della comunicazione tra le parti. Si è già fissata una nuova data per il prossimo incontro (6 luglio) durante il quale si comincerà ad entrare nel dettaglio delle diverse tematiche. Visto e considerata l’apertura, auspichiamo che in tempi molto brevi si possano sanare le situazioni più preoccupanti sul cantiere di Sigirino per permettere ai lavoratori di operare in tranquillità, senza pressioni e paure. Concorso assunzione ispettore di cantiere La Commissione Paritetica Cantonale dell’Edilizia e Rami Affini, Bellinzona cerca subito o data da convenire UN ISPETTORE DI CANTIERE Si richiede - Età tra i 30 e i 45 anni - Cittadinanza Svizzera o domiciliati - Impiego dal martedì al sabato - Disponibilità a picchetti o interventi fuori orario - Attestato federale di capacità in ambito tecnico, preferibilmente settori edili - L’esperienza in ambiente di cantiere o settori equivalenti costituirà titolo preferenziale - Buone conoscenze delle lingue nazionali (tedesco in particolare, inglese costituisce titolo preferenziale) - Buone conoscenze PC (MS Office) e capacità redazionali - Sana costituzione e personalità forte - Patente di guida - Attitudine al lavoro indipendente, autonomia, flessibilità e dinamicità - Spiccate doti organizzative e relazionali Attività da svolgere - Verifica del rispetto dei contratti collettivi di lavoro sui luoghi di lavoro in tutto il Canton Ticino - Verifica delle condizioni di lavoro - Redazione di rapporti di constatazione Si offre - Un’attività indipendente e stimolante - Formazione interna - Retribuzione adeguata alle capacità e prestazioni sociali avanzate - Team giovane e dinamico La candidatura completa con curriculum vitae, certificati di studio e professionali, certificato di buona salute, dichiarazione UEF ed estratto del casellario giudiziale è da inviare entro 15.07.2012 a: Commissione Paritetica Cantonale Edilizia e Rami Affini, «Concorso Ispettore», Casella postale 1220, 6501 Bellinzona 5 6 Sindacato Sanità 5 luglio 2012 il Lavoro Istituzioni sociali ICM Un’importantissima riforma contrattuale Integrazione nell’EOC CARLO VANONI RENATO RICCIARDI I l rinnovo del Ccl del personale delle Istituzioni sociali è a un bivio. Dopo una lunga fase di discussione con le direzioni delle IS lo scorso 14 giugno si è tenuto a Bellinzona un incontro con la divisione dell’azione sociale e delle famiglie del Dss per un primo scambio di valutazioni sull’impatto finanziario che potrebbero avere le richieste di modifica del Ccl. Dal canto suo il capo della divisione Claudio Blotti e i suoi collaboratori hanno indicato quali saranno gli aumenti di spesa nei prossimi anni a seguito della maggior offerta di posti in favore delle persone invalide e nelle strutture per minorenni (4 milioni all’anno per il settore invalidi e 1,2 milioni per i minorenni e le famiglie). Le parti si sono lasciate con l’impegno di procedere al calcolo del maggior costo delle misure stabilendo delle priorità. L’OCST aveva convocato il personale in assemblea lo scorso 13 giugno per discutere il risultato di questa prima fase di trattativa. Il personale ha condiviso l’impostazione della riforma del contratto indirizzata ad una maggiore equità tra le categorie professionali: vacanze, ore di lavoro, salari. Il personale socioeducativo e quello attivo in strutture dove si lavora a turni e dove il servizio di picchetto è importante hanno tuttavia ribadito che occorrerà prestare la massima attenzione nel limitare gli effetti negativi in particolare del diritto alle vacanze per gli educatori impegnati nei turni a diretto contatto con gli utenti dei foyer. Dunque si tratterà, d’intesa con le direzioni e il Dss, di trovare il giusto equilibrio per rinnovare senza compromettere eccessivamente quanto finora acquisito. Rimane la minacciosa spada di Damocle di eventuali misure di risparmio che potrebbe decidere il Consiglio di Stato. Il sindacato si impegnerà per costruire il consenso necessario per portare in porto questa importantissima riforma contrattuale. Per quanto riguarda invece la cassa pensione ed in particolare la rendita ponte per consentire un pensionamento anticipato sostenibile per il personale, i sindacati e l’Associazione delle IS hanno inviato una lettera al direttore del DSS Paolo Beltraminelli chiedendo un incontro di approfondimento. L’ istituto cantonale di microbiologia (ICM) di Bellinzona sarà integrato nell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) a partire dal 1. gennaio 2013. Fondato nel 1964, è il centro cantonale di competenza per la microbiologia clinica e generale, l’epidemiologia e l’ecologia microbica, ed è il principale centro nel quale vengono eseguite analisi cliniche e veterinarie di routine per gli ospedali dell’EOC. L’integrazione nell’Ente dell’attività di analisi di routine è la naturale conseguenza di questa stretta relazione. Questo progetto offre interessanti prospettive di ottimizzazione delle risorse e dei costi dal momento che saranno create interessanti sinergie. Si calcola un risparmio per il Cantone di circa 1,8 mio di franchi all’anno. Ci sono notizie rassicuranti anche per i 47 dipendenti dei laboratori. Alcuni infatti rimarranno alle dipendenze dell’Amministrazione cantonale per garantire i compiti pubblici attualmente svolti dall’ICM (igiene ospedaliero, epidemiologia, centro per la legionella, ecc...). Gli altri potranno fare invece riferimento al contratto collettivo dell’EOC e avranno anche la possibilità di richiedere un trasferimento del luogo di lavoro. L'OCST sta seguendo con attenzione l'evolversi del processo di riorganizzazione e vigila affinché i diritti del personale siano garantiti. Redazionale VUOI TRASLOCARE? ECCO UN PARTNER AFFIDABILE! L’ incontro di due professionisti che hanno lo stesso metodo di lavoro, la stessa cura del cliente e voglia di creare un modello di business nuovo, appagante, che, supportato da prezzi competitivi e da una qualità senza eguali, fornisca una visione nuova del mondo dei traslochi. 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Il sindacato chiede anzitutto che sia riconosciuta una rivalutazione dei salari in due tappe, iniziando dai docenti della scuola dell’infanzia ed elementare. La seconda tappa dovrà comprendere gli altri ordini di scuola. La seconda rivendicazione è la soppressione della riduzione di due classi dello stipendio ai docenti neoassunti (già dal prossimo anno scolastico). Questa misura di risparmio ha penalizzato in maniera molto forte in questi anni le retribuzioni degli insegnanti. Infine, è chiesta una riduzione dell’onere d’insegnamento dei docenti a una determinata età, come avviene in molti altri cantoni. Le modalità di applicazione della riduzione d’orario dovranno essere definite dalle parti sociali. Per quanto concerne la formazione di base, l’OCST sostiene da tempo il ripristino della forma che prevede sin dall’inizio del percorso l’inserimento dei docenti in corso di abilitazione nella vita professionale di sede con lo statuto di docente incaricato. Ulteriori ritardi in questo campo avrebbero l’effetto di continuare a ridurre l’attrattiva della professione accrescendo oltremodo lo spazio attribuito ai corsi teorici. Contemporaneamente si auspica che il gruppo incaricato di esaminare le norme giuridiche relative all’aggiornamento approdi ad una articolazione che riconosca ogni forma di aggiornamento svolto dai docenti, incluse le numerose attività condotte nell’ambito dei progetti di sede e dei gruppi di materia. Si rileva che alcune delle richieste provenienti dal Gran Consiglio, quali la registrazione del grado di adesione dei docenti ad occasioni di aggiornamento o la pianificazione degli impegni formativi, possono essere soddisfatte già oggi, senza ricorrere a sostanziali modifiche del quadro giuridico. Infatti, il datore di lavoro dispone delle basi legali necessarie a garantire il monitoraggio dell’attività di aggiornamento dei docenti, potendo anche ricorrere al lavoro degli esperti di materia e degli ispettori, analogamente nulla ha mai impedito al Dipartimento di indicare la via da percorrere programmando degli incontri di aggiornamento periodico, di qualità, e, conseguentemente, di decretarne l’obbligo di frequenza. Va inoltre sottolineato il divario che intercorre tra l’importante attività di formazione svolta annualmente dai docenti (solo parzialmente registrata dal Dipartimento e condotta nonostante il progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro) e, d’altra parte, la lacunosa documentazione del DECS (questa sì carente, non l’impegno realmente profuso dagli insegnanti) relativa all’aggiornamento. L’OCST a questo riguardo suggerisce di impiegare i dati forniti dalle scelte formative operate dal corpo insegnanti non allo scopo di condizionarne la successiva carriera professionale, bensì con la finalità di soddisfare con cognizione di causa i bisogni di aggiornamento espressi dai docenti e dai gruppi di materia tramite l’assegnazione alle sedi e agli insegnanti di sgravi orari mirati. Pertanto il sindacato ritiene fondamentale procedere ad una sostanziale agevolazione delle modalità di accesso ad esperienze formative, riconoscendo al docente il diritto a congedi di aggiornamento pagati, corrispondendo delle indennità realmente proporzionali alle spese sostenute, riducendo le limitazioni e le lungaggini di tipo amministrativo (i docenti delle SI/SE, ad esempio, devono sottostare all’autorizzazione, formulata in tempi e secondo criteri diversi, dei funzionari dirigenti comunali e di quelli cantonali, ottenendo facilmente un rifiuto per ragioni quali la difficoltà nel reperimento dei supplenti). D’altra parte l’attenzione accordata dal DECS alla cantonalizzazione ed alla generalizzazione delle mense scolastiche, così come l’abolizione di mezz’ora settimanale di inglese in terza media e la proposta del gruppo parlamentare dei Verdi di cancellazione dei livelli, sempre nella scuola media, sembrano rispondere piuttosto a richieste esterne alla scuola o quantomeno di importanza secondaria, che rispondere ai bisogni profondi dei docenti e degli allievi. La prima misura infatti, oltre a limitare la libertà di scelta delle famiglie e ad aggravare gli oneri delle economie domestiche, colpisce indirettamente anche i docenti, il cui ruolo durante la pausa pranzo resta ancora indefinito (così come l’entità dell’eventuale indennità da corrispondere in caso di servizio). La seconda misura, poco o per nulla concertata, sembra scaturire da considerazioni di natura gestionale e contrasta con il valore finora attribuito ufficialmente all’inglese, ridimensionandone la rilevanza nella dotazione oraria. Il terzo progetto, ancora da precisare, costituirebbe un evidente abbassamento della qualità dei contenuti se non opportunamente accompagnato da consistenti interventi di sostegno allo studio, come ad esempio adeguati supporti ai docenti, la riduzione del numero di allievi per classe e la creazione dei presupposti per una effettiva differenziazione dell’insegnamento. La promozione scolastica e sociale degli allievi meritevoli, di ogni ceto e provenienza, non passa certo dall’eliminazione o dall’attenuazione delle difficoltà cognitive da affrontare, bensì attraverso la predisposizione di condizioni di lavoro che favoriscano un effettivo sviluppo delle capacità individuali. 8 Sindacato Transfair 5 luglio 2012 il Lavoro PostLogistics Cadenazzo Incontro e chiarimenti su diversi temi L o scorso 19 giugno i responsabili della categoria Posta/Logistica del Sindacato transfair a livello nazionale e regionale, Peter Heiri e Nadia Ghisolfi, si sono incontrati con il Responsabile della base di distribuzione PostLogistics a Cadenazzo per chiarire diversi aspetti che hanno creato malcontento tra il personale impiegato a Cadenazzo. Uno di questi riguarda il malumore dovuto alla strategia di riorganizzazione attuata nel settore PostLogistics a livello nazionale e regionale. In particolare, la tendenza alla privatizzazione di corse di trasporto è vista con scetticismo da parte di personale e sindacati, che spingono per il mantenimento di lavoro all’interno della Posta nella regione. transfair chiede che la percentuale di corse di trasporto svolte da privati presso la base di Cadenazzo non venga ulteriormente alzata. È stata quindi accolta in modo positivo la notizia che nell’ultimo mese i trasporti effettuati dal personale della Posta sono stati aumentata. L’incontro ha permesso inoltre di esaminare e chiarire alcuni casi particolari tra il personale ausiliario. In vigore da tre anni, questi rapporti di lavoro saranno modificati e regolati in base al CCL Posta, come previsto dal contratto collettivo di lavoro. transfair chiede che si ricorra al personale ausiliario solo in casi eccezionali e garan- tendo agli interessati la possibilità di pianificare per tempo l’attività giornaliera restante (evitando turni troppo brevi, ecc.). Infine, è stata ribadita la necessità di un partenariato sociale forte e presente, così come la necessità di ascolto del personale. Per questo motivo transfair ha dato la sua disponibilità a partecipare a riunioni ed incontri, e alle riunioni della commissione del personale. transfair ha inoltre ribadito l’importanza di coinvolgere il personale sui cambiamenti in corso, ascoltare le esigenze e garantire un flusso di informazioni sulle decisioni prese. Il malcontento venutosi a creare non giova infatti né al personale né alla Posta. Swisscom Successo per il personale! N ell’assemblea del 18 giugno, i delegati sono stati informati sui risultati ottenuti in occasione delle trattative con Swisscom. Gli obiettivi iniziali di transfair sono stati raggiunti. In effetti, benché il contratto collettivo di lavoro (Ccl) attuale offra ottime condizioni, il nuovo accordo ha permesso di modificare e aggiornare alcune disposizioni obsolete. transfair aveva stabilito 4 assi prioritari: la conciliazione tra la vita professionale e familiare, la formazione continua e le prospettive professionali, le pari opportunità e la tutela della personalità e della partecipazione. Ecco qualche risultato in breve. Conciliazione tra vita professionale e familiare Dal 50° anno d’età la durata delle vacanze aumenta a 5 settimane e 2 giorni (a partire dal 2015: dal 46° anno d’età). Le collaboratrici hanno diritto a un congedo di maternità di 17 settimane. Gli interventi lavorativi non possono essere inferiori alle 4 ore. In caso contrario, questi ultimi devono essere concordati con la collaboratrice o il collaboratore. Formazione e prospettive professionali Lo sviluppo professionale diventa un obiettivo strategico di Swisscom. In caso si delineasse una riduzione di personale a causa di cambiamenti in seno all’azienda, il nuovo piano sociale si articola sull’obiettivo e prevede un programma di riconversione professionale. Pari opportunità e tutela della personalità Swisscom adotterà misure di riabilitazione e di prevenzione al fine di ridurre gli effetti nocivi sulla salute dovuti a malattia o incidente. Una maggiore considerazione di situazioni difficili in caso di malattia o incidente si concretizza attraverso il pagamento del salario al 100 per cento per 730 giorni. Qualora le collaboratrici e i collaboratori desiderassero una modifica del loro tasso d’occupazione, Swisscom dovrà tenere in considerazione questa esigenza nel quadro delle possibilità aziendali. Le collaboratrici e i collaboratori non dovranno subire discriminazioni a causa del loro tasso d’occupazione. Partecipazione I membri dei comitati di categoria o comitati aziendali beneficeranno di 10 giorni di congedo sindacale (corsi di formazione inclusi). Gli altri membri sindacali possono invece usufruire delle seguenti assenze: fino a 6 giorni per partecipare a riunioni di comitati di categoria, aziendali o altri. Fino a 2 giorni di formazione sindacale. Il diritto di partecipazione per i membri che rappresentano il personale rimane per il momento invariato. I Ccl Swisscom ITS e cablex tengono in considerazione le specificità dei settori come nel caso degli accordi di affiliazione. La durata del lavoro, la durata delle vacanze e il disciplinamento del luogo di lavoro o d’intervento fanno parte di disposizioni concordate separatamente. Ulteriori disposizioni separate: ff Per cablex, la durata dei congedi sindacali e il salario minimo. ff Per Swisscom ITS, il sistema salariale Questi tre Ccl entreranno in vigore nel 2013, dopo l’approvazione da parte di tutti i partner sociali. Incontro 2012 Servizio pubblico «precarizzato»? D omenica 17 giugno tutte le sezioni transfair della Svizzera italiana (sindacato del servizio pubblico) si sono riunite al grotto Scarpapé sopra Giubiasco, dove gli 80 soci presenti hanno votato all’unanimità la seguente risoluzione. Servizio pubblico «precarizzato»? L’impiego a tempo indeterminato offerto nella Svizzera italiana dalle ex-regie federali è una garanzia di buona salute del federalismo elvetico. Purtroppo anche in questo ambito si sta diffondendo il lavoro interinale, spesso non giustificato da situazioni straordinarie e limitate nel tempo. Il salariato domiciliato nella nostra regione è il primo a subire le conseguenze di questa preoccupante deriva, alimentata anche dalla mancanza di adeguati controlli sull’azione delle agenzie di lavoro interinale e dalla difficile situazione occupazionale nella vicina Italia. Per questi motivi diamo a transfair il seguente mandato: ff proporre nei prossimi CCL e nella legge federale del personale un termine massimo di 1 anno entro il quale il personale temporaneo debba essere assunto a tempo indeterminato; ff mettere in atto al più presto il potenziamen- to delle misure di accompagnamento agli accordi bilaterali sulla libera circolazione (clausola di salvaguardia, lotta al dumping salariale, responsabilità del datore di lavoro per i subappalti). Durante l’incontro sono stati raccolti 300 CHF per le popolazioni terremotate dell’Emilia. Sindacato Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro 9 (Ex) CEO del Casinò di Lugano Dichiarazioni fumose... NANDO CERUSO A ncora una volta, l’ormai ex Ceo del Casinò di Lugano, ha mancato l’occasione per tacere sulla deplorevole situazione d’abuso, d’illegalità, inerente al fumo passivo e sui disagi, a rischio salute, subiti dal personale. L’ex Ceo, smentendo anche quanto confermato dal presidente del Cda, Erasmo Pelli, al Cdt il 16 giugno u.s., ha voluto pubblicare la solita disinformazione, fumogena e fuorviante, nell’ingenuo tentativo di depistare l’attenzione dai veri problemi e per giustificare le deplorevoli inadempienze che hanno caratterizzato il suo mandato di amministratore unico del Casinò di Lugano. Quanto imprudentemente da lui affermato (Cdt 19.06.2012 e sul Mattino della domenica del 24.06.2012), lascia intravvedere, con voluta supponenza, che al Casinò permane ancora una situazione d’abuso per quanto attiene l’esposizione del personale ai rischi dal fumo passivo. Va dunque precisato che oltre alla chiusura della sala fumatori del settore tavoli, avvenuta su esplicita indicazione dell’Ispettorato del lavoro e in base ai disposti della legge federale contro il fumo passivo, la direzione del Casinò di Lugano non può continuare ad assoggettare ai rischi del fumo passivo neppure il personale impiegato nei settori slot. Quanto dichiarato dall’ex Ceo non può dunque lasciare indifferenti poiché non si è ancora posto rimedio a una situazione d’abuso e d’illegalità accertata dall’ufficio cantonale dell’Ispettorato del lavoro e protrattasi oltre ogni limite, nonostante le ripetute richieste di porvi rimedio dopo l’entrata in vigore della legge (2010) sia da parte del personale, sia dei sindacati e dello stesso Ispettorato del lavoro. Nessun accordo, né scritto né tacito, quindi vi è mai stato tra direzione Casinò Lugano e sindacati che approvasse l’esposizione del personale ai rischi del fumo passivo. È vero sì il contrario, poiché i partner sindacali e il personale hanno sempre chiesto il rispetto della Legge federale sul fumo passivo e, lasciando tutto il tempo per porvi rimedio (ben oltre due anni), senza che la direzione (al contrario delle altre case da gioco) vi abbia mai dato seguito. Questa è, tra le altre non meno importanti, una delle cause che hanno accentuato il conflitto sindacale ancora aperto. Piaccia o no alla dirigenza della casa da gioco luganese, la legge federale e quella cantonale impongono regole d’attuazione che vietano l’assoggettamento del personale ai rischi del fumo passivo. In tale contesto i partner sociali del settore (dei quali per sua libera scelta non fa più parte Casinò Lugano SA), hanno elaborato, congiuntamente all’Ufficio dell’Ispettorato del Lavoro, misure che si allineano alla legge sul divieto al fumo passivo e alle soluzioni adottate nell’ambito della ristorazione (peraltro già messe in atto con successo in tutte le case da gioco svizzere). Vale a dire che nelle case da gioco potranno essere create circoscritte zone per i clienti fumatori nell’ambito delle quali il personale non potrà essere impiegato, se non per brevissimi servizi e interventi tecnici di pronta necessità. In nessun caso potranno essere disposte sale fumatori nel settore tavoli e in ambienti dove il personale è chiamato a svolgere il suo regolare turno di lavoro. Di ciò dovrà farsi una ragione anche la direzione del casinò di Lugano perché non può essergli riservata una zona franca d’illegalità, così come preteso dal suo ex Ceo. Patrimoniale Il fisco italiano non guarda in faccia... ai frontalieri GIANCARLO BOSISIO A ll’alba del 2 luglio (a 7 giorni di distanza dal primo termine di pagamento dell’IVAFE) è arrivata la tanto attesa circolare dell’Agenzia delle Entrate che doveva precisare alcuni punti non chiari sul pagamento della «Patrimoniale» introdotta dal Decreto «Salva Italia». Non si fanno sconti ai frontalieri. Tutti devono dichiarare il saldo del conto corrente o di altri investimenti in Svizzera. La tassa si paga entro il 9 luglio o entro il 20 agosto con una maggiorazione dello 0,4% sulla somma dovuta! Già dall’approvazione del citato decreto, l’OCST e la Cisl erano intervenute presso l’Agenzia delle Entrate per chiedere di chiarire in quali termini esso toccasse i frontalieri in Svizzera e se non fosse il caso di prevedere per loro un esonero da questa tassa sottolineando, ancora una volta, che la stragrande maggioranza dei lavoratori frontalieri non è tenuta a dichiarare il salario ottenuto in Svizzera e quindi non compila il modulo UNICO. Volevamo rimarcare che i frontalieri sono spesso obbligati ad aprire un c/c presso le banche svizzere perché ormai è questa la prassi usata dai datori di lavoro per pagare il salario. Chiedevamo di chiarire se c’era un limite al di sotto del quale non si è tenuti a dichiarare il saldo del c/c e se la compilazione del quadro RW del modello UNICO era il solo mezzo per pagare la patrimoniale. La preoccupazione era di sottolineare ancora una volta (come accaduto con l’RW) la specificità dei frontalieri che prelevano regolarmente i soldi dal conto corrente in Svizzera per soddisfare i bisogni propri e della famiglia. Nella comunicazione del 5 giugno scorso, l'Agenzia delle Entrate disponeva che chi possiede conti e/o depositi in Svizzera, (paese legato all’UE dagli Accordi Bilaterali ma posta nella black list), l'imposta é il 0,1 per cento ovvero l'1 per mille sul saldo del c/c al 31.12.2011. Precisava poi che per dichiarare il valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE) deve essere compilata la Sezione XVI del quadro RM del modello UNICO Persone fisiche e che il versamento dell’imposta (che non deve essere fatto solo nel caso in cui risulti che l’imposta dovuta è inferiore ai 12€!) deve essere effettuato in un’unica soluzione, con il Codice Tributo 4043, entro il termine del versamento a saldo delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi (quindi del suddetto modello UNICO) che è il 9 luglio 2012. Dal 10 luglio 2012 al 20 agosto 2012, le somme da versare saranno maggiorate dello 0,4%. L’unica notizia positiva era che «non sono soggette all’imposta le forme di previdenza complementare organizzate o gestite da società ed enti di diritto estero»: si temeva infatti che la patrimoniale dovesse colpire anche il capitale del II° pilastro posseduto al 31.12.2011. Al Sindacato era però stata promessa una nuova circolare per chiarire le problematiche contenute nel provvedimento. L’odierna Circolare n. 28/E ribadisce tutto quanto già sapevamo e soprattutto non tiene in considerazione la specificità dei lavoratori frontalieri. Questa è la situazione al momento di andare in stampa con il giornale. Appare evidente che ormai si sono messi in moto una serie di provvedimenti che, nel colpire coloro che investono all’estero, coinvolgono anche i frontalieri che sono in realtà «importatori» di capitali dall’estero. C’è ancora del tempo per adempiere a queste nuove disposizioni, ma è sempre più difficile pensare che vi possano essere «corsie preferenziali» per i frontalieri. 10 Sindacato Formazione 5 luglio 2012 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 RECUPERO FORMAZIONE DI BASE AFC/APF ff EDILIZIA BB Custode di immobili, dal 5 novembre, ma-gio 19.10 - 22.00, sa 8.30 - 12.30 e 13.30-16.30, 408 ore. Costo: fr. 5.544. BB Gessatore Art. 33, dal 14 settembre, ve-sa, 436 ore + 160 di pratica. Costo: fr. 2’000. ff VENDITA BB Impiegato del commercio al dettaglio Art. 33 - da ottobre, 350 ore, costo: fr. 2’000. FORM. CONTINUA DI MEDIA DURATA ff COMMERCIO BB Corso di segretariato, dal 17 settembre, ma-gio, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci. PROGETTO MOSAICO La strada di un desiderio... E ro in un periodo della mia vita in cui sentivo il bisogno di sapere dove fosse la mia direzione, avevo appena dato le dimissioni da un lavoro d’ufficio che sapevo per certo non era la strada giusta. Per caso, entrando nel sito dell’OCST, ho letto di questa possibilità che si chiama «Progetto Mosaico». Ho letto bene, ho ascoltato l’intervista alla RSI che era pubblicata sul sito e subito ho telefonato per avere un colloquio informativo. Il colloquio è stato molto importante, difatti ho deciso subito di iniziare. Mi interessava soprattutto scavare un po’ dentro me stessa con semplici lavori e scoprire anche qualcosa di nuovo, qualcosa che ancora non era arrivato in superficie perché [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch ff LINGUE BB Corso di comunicazione multilingue base, da settembre 2012, mercoledì sera, 18.3021.30 e/o sabato mattina 10.0013.00, 60 ore. Costo: fr. 950. Seminari: 12 ore, costo fr. 240. FORM. CONTINUA DI BREVE DURATA BB Dreamweaver, dal 6 settembre, ma-gio, 18.00-22.00, 16 ore. Costo: fr. 210.- soci, fr. 310.- non soci. BB ECDL Start, dal 18 settembre, 90 ore, costo: fr. 910 soci, fr. 1590 non soci. Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch ff LINGUE BB Linguestate 2012, dal 16 luglio, dal 30 Info Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò (consulenti del CFP-OCST) tel. 091 9212600, [email protected] - [email protected] era bloccato da qualche insicurezza o paura di fallire, ma magari era lì sotto che attendeva solo una piccola spinta per «esplodere». Il mio entusiasmo era grande… Per un percorso di questo genere l’accompagnamento di una persona è fondamentale, difficilmente da soli possiamo scoprire qualcosa di noi stessi, però allo stesso tempo deve essere la persona giusta, quella che sa porti le domande giuste al momento giusto, già dal colloquio iniziale avevo capito che la Sig.ra Bernardo era la persona giusta. Partendo da un mio sogno/desiderio di lavorare in una libreria o biblioteca, sono arrivata a sviluppare un progetto di Biblioteca attiva Malcantonese che ho presentato al «concorso per idee Expo 2015 a Milano» indetto dal Cantone. Art. 33 LFPr Impiegata/o del commercio al dettaglio per adulti AFC C orso serale di 350 ore (ottobre 2012 - giugno 2014). Nel settore del commercio al dettaglio numerose persone non dispongono della necessaria formazione professionale di base e sono penalizzate in un mercato del lavoro sempre più esigente. SIC Ticino, grazie alla collaborazione con il CPC di Bellinzona e con il Centro di Formazio- luglio e dal 20 agosto; due settimane dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 oppure dalle 13.30 alle 16.30. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. ne Professionale dell’OCST, offre la possibilità alle persone adulte di ottenere l’attestato federale di capacità (Afc) di Impiegata/o del commercio al dettaglio. Serate informative 17 settembre, 18:30, Centro di formazione professionale OCST, Via Balestra 19, Lugano. Con incontri settimanali, partendo da questo mio sogno, e cercando di capire quanto era realizzabile, strada facendo sono uscite anche cose di me stessa a cui non avevo mai dato peso o che io consideravo scontate e non importanti e che quindi anche nelle mie richieste di lavoro non avevo mai pensato di includere. Ho preso consapevolezza anche delle mie frustrazioni, blocchi, sfiducia che si sovrapponevano alla realizzazione di questo mio progetto personale. Non so se questo progetto avrà un futuro, ma a dipendenza di ciò, il fatto di averlo creato e inviato e di aver avuto la possibilità di fare questo percorso, di conoscermi un pochino più a fondo, solo questo è stato di per se importante. A.M. Sindacato Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro 11 Agenzie Valora in Ticino La delegazione ticinese non ci sta Cerchi un lavoro qualunque? Cambia strategia! Il Centro di Formazione Professionale OCST ti offre: • Il progetto Mosaico per definire meglio cosa sai fare • I corsi per completare le tue competenze Contattaci per una consulenza! Condizioni di favore per tutto il 2012 Tel. 091 921 26 00 [email protected] www.cfp-ocst.ch Nel corso dell’assemblea nazionale dei dipendenti di Valora che si è tenuta lunedì 18 giugno, la delegazione ticinese dell’OCST si è nuovamente opposta all’adesione al Contratto collettivo per protestare contro la privatizzazione forzata dei chioschi che ha escluso, nel giro di un anno e mezzo, quasi il 70 per cento dei dipendenti ticinesi dal contratto Valora. Riteniamo opportuno pubblicare la presa di posizione di questi lavoratori. A ll’inizio del 2011 in Ticino si contavano 48 kkiosk Valora, che occupavano circa 200 addetti, sottoposti al CCL Valora. Oggi in tutto il Cantone i chioschi che hanno mantenuto la dipendenza diretta da Valora sono solo una quindicina. Alcuni sono stati venduti a privati o chiusi, la maggior parte sono stati trasformati in agenzia e presi in gestione dai gerenti, sotto la minaccia che il chiosco sarebbe stato venduto ad esterni e di venire di conseguenza sostituiti. Sono rimaste poche quindi le persone dei chioschi che oggi sottostanno direttamente al CCL. Quasi tutti hanno firmato con i nuovi titolari un accordo individuale che garantisce le condizioni del CCL per un anno. Trascorso questo termine l’accordo verrà ridiscusso e un nuovo contratto individuale firmato. Bisogna quindi sperare che nel frattempo gli affari dei chioschi non siano crollati imponendo ai titolari di ridurre i costi e il personale. Questo scenario era già chiaro per OCST e Syna dalla scorsa primavera, quando, in occasione dell’assemblea di presentazione delle rivendicazioni di Syna per il rinnovo del CCL, le dipendenti del Ticino avevano espresso chiaramente un mandato: la condizione imprescindibile per il rinnovo del CCL dev’essere l’applicazione del CCL a tutti i dipendenti dei kkiosk, a prescindere che la gestione sia Valora, Avec o Agenzie di privati. La stessa posizione era stata poi ribadita in novembre dalla delegata del Ticino che aveva nuovamente votato contro il Contratto, proprio per l’esclusione delle agenzie dal campo di applicazione. Nell’assemblea dello scorso 25 giugno a Olten la delegazione del Ticino non ha potuto che confermare e ribadire la propria posizione: negli ultimi sei mesi, durante i quali erano in corso le trattative contrattuali, in Ticino Valora ha spinto in maniera frenetica verso la trasformazione dei Chioschi in agenzie. Questa è una delle ragioni principali del malessere delle gerenti e delle venditrici che non è sfuggito nemmeno ai media ticinesi. Oggi ben poche venditrici possono dirsi tutelate da questo Contratto collettivo, e quelle che lo sono non sanno per quanto lo saranno ancora. Sottolineiamo che la nostra posizione non è di critica verso la delegazione Syna, e in particolare di Carlo Mathieu, a cui va il nostro più vivo apprezzamento per il lavoro svolto e la tenacità nel perseguire gli obiettivi prefissati nelle trattative con Valora. Il CCL Valora è senz’altro uno strumento dai contenuti importanti e all’avanguardia sotto molti aspetti, che garantisce prestazioni sociali e salariali impensabili in altri ambiti, in Ticino in modo particolare. Tuttavia la recente strategia di Valora lascia chiaramente trasparire il chiaro intento di sottrarsi agli oneri e ai doveri derivanti dal CCL svuotandolo di fatto di contenuto. La responsabilità di applicare il contratto viene scaricata su terzi con la conseguenza che la maggior parte dei dipendenti rimane priva di protezioni. Quello di Valora è un gioco sporco: da un lato l’azienda può ostentare, grazie al CCL, la propria responsabilità sociale nei confronti del personale (per la gioia dei propri azionisti e investitori), dall’altro si sottrae abilmente alla responsabilità di metterlo in pratica. Essere partner sociali non può voler dire prestare il fianco a simili manovre! Per questi motivi la delegazione OCST dei dipendenti Valora ha nuovamente chiesto, nell’assemblea dello scorso 25 giugno di non approvare il Contratto collettivo, mandando a Valora un chiaro messaggio di contestazione verso la strategia di sgretolamento che sta mettendo in pratica. Gli altri dipendenti hanno deciso di votare comunque il Contratto collettivo che è stato approvato che è già in vigore. 12 Lavoro Opportunità In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX collaboratrice di cucina, a tempo indeterminato, per ristorante scolastico nel Locarnese. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861. XX infermiera PS; infermiera oncologia; segretaria di direzione, zona Locarnese. Tel. 079 8350130. XX meccanico autoveicoli leggeri o riparatore. Attitudine a lavoro indipendente, esperienza, interesse al perfezionamento, disponibilità turni di picchetto. Patenti: B/BE/C/D1/CE/C1E; preferenza conoscenza lingue Nazionali. Curriculum: Garage Brasi SA,Via San Gottardo 111,6780 Airolo, o [email protected] XX cucitrici con esperienza su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci). Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479. XX impresario costruttore, assistente tecnico ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza minima 3 anni quale dirigente cantiere, estratto conto individuale AVS, pratica professionale. Requisiti per iscrizione albo. Licenza di condurre B. Candidature: Tromeco SA, Impresa di Costruzioni, V. Brusighell 14, 6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694, [email protected], www.tromeco.com. XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia. Tel. 091 6497257. XX impiegata commerciale 20-35 anni, esperienza preferibile in ambito Sales, customer service o relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime conoscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch. Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected]; Per la posizione seguente curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757. XX accettatore e addetto servizio clienti per officina meccanica di automobili, diploma Meccanico d’auto ed esperienza pregressa nella mansione. Età tra i 25 ed i 40 anni, conoscenza discreta F e/o D. Sede di lavoro: Luganese. XX assistente familiare ottimamente referenziata per coppia non più in verde età, piuttosto indipendente. Si richiede: presenza nell’abitazione 24 ore su 24, cura delle persone e della casa, pernottamento e possesso di patente tipo B. Zona di lavoro: Locarnese. Foglio Ufficiale N. 48 del 15 giugno XX agenti di polizia già formati, polizia intercomunale Ceresio Nord (PCN), c.p. 6908 Massagno. Scadenza: 13 luglio. XX ingegnere elettronico Azienda cantonale dei rifiuti, strada dell'Argine 5, 6512 Giubiasco. Scadenza: 13 luglio. Info: tel. 091 8500606. Foglio Ufficiale N. 49 del 19 giugno XX ausiliari/e di economia domestica (50/80%) con esperienza e disponibilità a turni di lavoro. Ospedale Regionale di Lugano, via Tesserete 46, 6903 Lugano. Scadenza: 31.12. Info: Claudia Knutti, resp. economia domestica ORL, tel. 091 8116270. Foglio Ufficiale N. 50 del 22 giugno XX un/a caposezione esercizio e manutenzione Municipio Bellinzona, piazza Nosetto 5, CH, diploma ingegnere civile SUP o equivalente, esperienza professionale. Info: dir. Fabio Gervasoni, tel. 091 8218711. Scadenza: 27 luglio. XX sorvegliante per il trasporto bus robasacco; sorvegliante mensa scuole elementari; accompagnatore/trice allievi scuola elementare dal dentista scolastico. Scadenza: 27 luglio. [email protected] o www.cadenazzo.ch Foglio Ufficiale N. 51-52 del 26 giugno XX un/a assistente sociale diplomato (70%) quale sostituzione a tempo determinato. Pro Infirmis 5 luglio 2012 il Lavoro Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite Ticino e Moesano, Manuela Ruberto, via Varenna 1, 6600 Locarno. Scadenza: 13 luglio. OFFERTE di collaborazione XX centralinista con diploma PTT o aiuto medico, D, F, (50%) anche altri settori, zona Mendrisiotto e Luganese. 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XX commerciale con esperienza per lavoro impiegatizio, acquisti o vendita anche grande distribuzione.Ingl., F., Informatica Tel +39 345 5822129. XX coll. domestica, 3 o 4 volte a settimana, zona Luganese. Tel. +39 338 7570760. XX assistente di cura con esperienza pluriennale nel settore. Tel. 076 /5279960 XX 34enne, settore impiegatizio, diploma ragioneria, esperienze in ambito amministrativo e contabile. Zona Sottoceneri. Tel. +39 340 1214327 XX parrucchiera, esperienza pluriventennale zona Lugano, Mendrisio, Chiasso. Tel. 079 5087684. XX operaio edile, esperto, tel. +393490052995. XX portiere ai piani con esperienza e referenze. [email protected] XX manovale, giardiniere esperto abbattimento e potatura alberi. Tel. 076 6220794. XX carpentiere, ferraiolo, muratore con esperienza. Tel. +39 340 1270000; [email protected] XX laureato in Giurisprudenza 110 e lode, primo impiego. Tel. +39 328 6360270. XX signora per pulizia case o uffici, 2-3 ore a settimana, zona Locarnese. Tel. 091 2204836 ore pasti. XX badante, coll. domestica, baby sitter, esperta, attestato CR, zona Mendrisiotto e Luganese. Tel. 076 7382617. XX meccanico esperto, diagnosi e riparazione. Tel. +39 3203019089; [email protected] XX rappresentante, commesso, magazziniere, autista, operaio, esperto. Tel. + 39 3474683346. XX panettiere con esperienza, anche part time, zona Sottoceneri Tel. +393337470378. XX giovane operaio tuttofare, tel. +39 345 0191592. XX aiuto medico, signora con esperienza ventennale, fidata, conoscenza lingue, Zona Locarnese, 50%, tempo indeterminato.Tel. 0919211551 int. 91. XX Asa, signora 45enne, per cura anziani a giornata, zona Stabio-Mendrisio. Tel. +347 0098780. XX operatore programmatore CNC, su Selca e Cam. Tel. +39338 9050491. XX operaio edile, lavori stradali o altro tel. +393485420825. XX signora 42 anni, pulizie domestiche, lavo stiro, preparazione pasti. Zona Mendrisio, Chiasso e limitrofe. Tel. +39 3494757854. XX montatore elettricista con diploma federale, ev. prest. mano d'opera o operaio. Tel. 076 4782105. XX domestica, part-time o full-time. Tel. +39 346 6053681. Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic 5 luglio 2012 il Lavoro 13 Godišnji Odmor Idilično leto na Jadranskom moru G odišnji odmor na hrvatskom primorju je punpogodak. Prekrasne plaže, toplo more, ukusni kuhinjski specijaliteti iprelepi pejzaži, ono je što je potrebno za idiličan odmor, ašto hrvatsko primorje svojim posetiocima pruža. Jadranska obala jednaje od najsunčanijih u Sredozemlju, a prosečna letnja temperaturakreće se oko 27 C.Da li potrebno još nešto pored ovoga pa da vaš odmor bude odmoriz snova? Da - osmeh i dobro raspoloženje. Lošinj foto: mike_germany/flickr.com Brač foto: mueritz/flickr.com trebalo obići. Na ovom ostrvu nalazi se vrh Vidova gora, koji važi zanajviši vrh na jadranskim ostrvima. Takođe, na Braču jesmeštena sigurno najpoznatija plaža Jadrana - Zlatni rat, koja se zbog svojeneobičnosti i lepotae smatra jednim od simbola hrvatskog turizma. Rabac je nekada bio malo ribarsko naselje,ali se zahvaljujući turizmu razvio u pravo turističko mesto sabrojnim hotelima, poznato po kvalitetnoj turističkoj ponudi. Idealno jemesto za porodični odmor, jer su prelepe plaže lako dostupne, a morečisto. Rabac je smešten u uvali, čiju šljunkovituplažu okružuje bujna vegetacija. Rabac je 60-ih godina zbog svoje lepotenazvan «biserom Kvarnera». Korčula foto: Britrob/flickr.com Vis foto: Jeremy Vandel/flickr.com Lošinj Šume i pašnjaci, tamnozelena boja mora,betonske i šljunkovite plaže, velika sunčanost (prosečnooko 7 sati sunca dnevno), karakteristike su Lošinja. Ovo ostrvo, kojemnogi turisti smatraju najboljem za odmor, deo je Kvarnerskih ostrva,izgrađeno uglavnom od krečnjaka. Najveća ostrvska naselja su Mali Lošinj, do kojeg se možedoći trajektom iz Zadra, i VeliLošinj, staro ribarsko naselje, na kojem se nalazepredivne uvale za kupanje. Ako je vaša želja da letujete na ovom»ostrvu vitalnosti» (nazvano tako zbog visokog procentašumovitosti), iskoristite povoljne ponude brojnih turistickih agencija. Brač Brač je treće po veličini ostrvo uHrvatskoj. Ovo je mesto na kome će vam dan biti ispunjen, jer se ovdenalaze prelepe plaže, more je plavo i prozirno, a postoje i interesantnamesta koja bi Korčula Ako ste ljubitelj kulture, Korčula je pravo mestoza vaš odmor. Ovo ostrvo koje karaterišu prelepe plaže i uvale,maslinjaci i vinogradi, bilo je naseljeno još u praistoriji. Bogatstvoprirodnih lepota, srednjovekovni stari grad Korčule smešten na uskompoluostrvu, katedrala koja datira iz 15. veka, ono je što privlačituriste. Korčula je jedno od pošumljenijih ostrva Jadrana, a prosečnaletnja temperatura je 29 C. Rabac Rabac foto: J>Ro/flickr.com NaVisu se nalaze brojne skrivene uvale foto: Bada2222/flickr.com Evropski sud pravde Nezavisni stav Zabolovanje na godišnjem, dodatni slobodni dani Otići ili ostati ŽANA BOŽIĆ-GAUK O tići ili ostati u BiHpostalo je istovjetno sa onim «biti ili ne biti»! Kriza koja nas trese jošod početka rata na ovim prostorima mnoge je okrenula na drugu stranu.Bolji život Bosanci i Hercegovci pronašli su u susjednim, evropskim,ali i dalekim zemljama «preko bare». Po podacima Ministarstva zaljudska prava i izbjeglice BiH, od 1996. do polovine 2012. godinedržavljanstva BiH odreklo se 56.529 građana. Ipak, ovaj broj nije nipribližan stvarnoj slici, jer pojedinim državama svijeta nijevažno da se emigranti odreknu matične zemlje. Ali zato im je važnabalkanska radna snaga i pamet koja svakodnevno odlazi bez namjere da se ikadavrati u ovdašnji vrtlog. Ni bh. vlasti nisu mnogo zabrinute, jer sve funkcionišepo principu: Vis Ako ste ljubitelj romantike, onda je ostrvo Visvaše mesto za odmor. Brojne skrivene uvale, maslinjaci, miris borovihšuma, bogatstvo flore i faune, čisto more, peščane išljunkovite plaže, razlog su velike popularnosti ovog ostrva. ObalaVisa duga je 77 km,ovde postoje dobri uslovi za uživanje u nekom od sportova na vodi, anajpopularnije je ronjenje. Možete se odmoriti na ovom romantičnomostrvu, koristeći povoljne ponude gde po ceni već od 157 evra za 7noćenje, možete odsesti u hotelima sa 2 i 3 zvezdice. «Ako ti se ne sviđa, vrata su ti otvorena.» Nikonije šokiran ni podatkom da je trećina građana koja se odjavila2010. godine imala između 20 i 34 godine života, da su to uglavnom visokoobrazovaniljudi spremni da daju svoj maksimum za život dostojan čovjeka. Samosmo konstatovali da u svijetu trenutno živi 1.196.577 bh. građana. Da ih vratimo - šta da imponudimo? Svakodnevna poskupljenja, vrtoglave račune, nepostojećeradno mjesto ili, sa mnogo sreće, platu koju tako u svijetu ne bismo moglinazvati. Kako su odavde lijepe SAD,Kanada, Njemačka, Austrija, Australija... Emigrantima nije važnošto neke njihove ljepote nikada neće upoznati kao turisti iligeneracije tamo rođene, ali «američki život» svakakoje vrijedan toga. Podaci o broju onih koji žele da se vrate u BiH nepostoje. Takvih vjerovatno da i nema. Nostalgija se, pri pomisli na bh.život, lako liječi! E vropski sud ravdeodlučio je da poslodavci radnicima koji se razbole za vrijemegodišnjih odmora moraju omogućiti dodatne slobodne dane, a danebolesti i u toku godišnjeg računati kao bolovanje. fo] Premapresudi radnici imaju pravo na četiri sedmice plaćenog godišnjegodmora. Ukoliko se na godišnjem razbole, ti dani im se ne smiju odbijatiod godišnjeg, već se moraju računati kao bolovanje. Ova odluka obavezujuća je za sve poslodavce na teritoriji EU, a kao njenoobrazloženje navodi se da se «pravo na plaćeni godišnjiodmor ne može tumačiti restriktivno». Ova presuda rezultat je tužbe koju je španski sindikat zaposlenih utrgovačkim djelatnostima podigao protiv jednog trgovačkog lanca, prenosi Srna. Evropska komisija, vlade članica EU i radnici imaju pravo podićitužbu protiv poslodavaca koji ne budu poštivali ovu odluku suda. (24SI) 14 5 luglio 2012 il Lavoro Iniziative parlamentari «Un concreto aiuto agli anziani in difficoltà» NO dal Parlamento In merito al dibattito svolto in Gran Consiglio sull’iniziativa della Lega dei Ticinesi «per una 13a Avs» riportiamo qui sotto la posizione critica esposta, anche a nome di GenerazionePiù, dal Gran Consigliere e segretario cantonale Claudio Franscella. «L a tematica sollevata dall’iniziativa ha attirato sicuramente la mia attenzione, e quella di GenerazionePiù- l’associazione che ho il piacere di coordinare che si occupa di prevenzione primaria di circa ottomila anziani ticinesi- e devo dire che ha avuto il pregio di sollevare un dibattito su un problema generale che comunque esiste: quello della situazione precaria di una buona parte di anziani che ha visto la propria situazione finanziaria peggiorare sempre più, a causa del continuo aumento del costo della vita. Dopo parecchi approfondimenti, effettuati anche all’interno dell’associazione, ci si è però subito resi conto dei limiti di quest’iniziativa e delle lacune tecniche e politiche contenute in essa. Innanzitutto, a livello tecnico, vi sono dubbi a riguardo della conformità dell’iniziativa con il diritto superiore, compreso quello federale, in particolare per quanto riguarda il principio costituzionale della parità di trattamento (distinzione fra sostanza mobiliare e immobiliare), l’esenzione fiscale per la prestazione fornita tramite l’iniziativa e l’arbitraria distinzione tra cittadini svizzeri e cittadini stranieri. Da sottolineare poi il risultato perverso che l’applicazione di quest’iniziativa potrebbe comportare per alcuni anziani al beneficio della PC: in effetti ricevendo questo regalo alcuni rischierebbero di perdere la prestazione complementare perché andrebbero a superare la soglia per l’ottenimento. Inoltre, quest’iniziativa ha dei costi poco giustificabili a livello politico (16/20 milioni di franchi) sia per il cantone sia, soprattutto, per i comuni. Poco giustificata perché non tocca il vero problema. Sarebbe in effetti stato auspicabile elaborare un controprogetto che potesse centrare meglio l’obiettivo, coinvolgendo in maniera mirata quella categoria di anziani veramente bisognosi (e non sono pochi), in particolare quelli che dispongono della sola Avs e di una previdenza professionale molto bassa ma che, per qualche centinaia di franchi, non riescono a rientrare tra i beneficiari di prestazioni complementari all’Avs, magari perché proprietari di un rustico inutilizzato. Constato con sorpresa che così non è stato e per questo oggi mi asterrò dal voto (mercoledì 27 giugno, ndr). Auspico però che ora il Governo possa, in breve tempo (e proprio in assenza di un controprogetto), approfondire la recente mozione di Gianni Guidicelli (vedi pagina ) che cerca proprio di attenuare in maniera mirata gli effetti soglia nelle prestazioni complementari degli anziani e che chiede una diversa considerazione della sostanza nelle zone periferiche in modo da non penalizzare proprio quella fascia di pensionati di cui parlavo prima e che oggi è in grande difficoltà. Colgo pure l’occasione per invitare il Consiglio di stato a rivedere certe decisioni prese nella passata legislatura che hanno penalizzato tutti gli anziani, in parte a livello finanziario ma soprattutto a livello di dignità, rispetto e di li- bertà individuale. Chiedo quindi al Consiglio di Stato di fare uno sforzo particolare per: 1) ripristinare il servizio di trasporto degli allievi bisognosi da parte degli over 65, 2) ritornare alla gratuità per l’utilizzo degli spazi pubblici (palestre, aule per corsi di informatica) 3) non togliere completamente il sussidio ai centri diurni ricreativi che permettono agli anziani autosufficienti (e sono la maggioranza) di dare un senso al loro tempo, 4) valutare misure concrete per promuovere gli alloggi a misura d’anziano (misure pianificatorie e sussidi alla costruzione, ecc). Ecco, concretizzando questi impegni ben mirati aggiunti agli altri - quali la revisione del sistema di sussidiamento dei premi di cassa malati -, il Governo può riorientare il nostro stato sociale e, soprattutto, può dare una risposta concreta, puntuale e senza sperperi ai veri bisogni di chi nel passato ha contribuito al benessere della nostra società. In caso contrario la popolazione, soprattutto quella anziana, potrebbe anche farsi attirare in votazione popolare da quest’iniziativa ad innaffiatoio, poco mirata che, seppur lodevole negli intenti, propone interventi poco equi, che non risolvono il vero problema e, oltretutto, finanziariamente poco giustificabili. N.B.: l’iniziativa è stata respinta con 50 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti. 15 5 luglio 2012 il Lavoro Estate Consigli per affrontare la calura estiva L’ estate è arrivata, il caldo pure. Ecco qualche consiglio utile per affrontare questa stagione senza incontrare particolari problemi. 1. Innanzitutto abituarsi a bere di più, in particolare acqua, senza aspettare di avere sete. Non bere liquidi che contengano alcool, caffeina, né grandi quantità di bevande zuccherate: bibite che causano la perdita di più fluidi corporei. Non bere liquidi troppo freddi. 2. Nelle giornate di maggior calura, stare in casa o in zone ombreggiate e fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 11 e le 15). 3. Ventilare l'abitazione attraverso l'apertura notturna delle finestre. I ventilatori possono fornire refrigerio, ma sono da evitare perché aumentano la disidratazione e il bisogno di acqua in soggetti come gli anziani che non hanno la percezione della sete. 4. Nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore in casa, fare docce e bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l'aria condizionata (come centri commerciali, biblioteche...). Anche poche ore trascorse in un ambiente condizionato possono aiutare l'organismo a sopportare meglio il caldo quando si torna a essere esposti a esso. 5. Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti per permettere la circolazione dell'aria sul corpo. 6. Evitare esercizi fisici non necessari all'aperto o in luoghi non condizionati ed evitare l'esposizione inutile al sole diretto. 7. Se esposti a sole diretto mitigare l'effetto con cappelli leggeri a tesa larga o parasole, occhiali da sole e usando sulla pelle filtri solari con protezioni ad ampio spettro. 8. Nel caso in cui si debbano svolgere attività all'aria aperta limitarle alle ore mattutine e serali; limitare gli sforzi fisici, nel caso in cui sia neces- sario compiere tali sforzi bere dai 2 ai 4 bicchieri di bevande non alcoliche; riposarsi in luoghi ombreggiati. 9. Preferire pasti leggeri e fare attenzione all'opportuna conservazione dei cibi. 10. Non sostare in automobili ferme al sole. Detto e fatto questo, vi auguriamo di trascorre una piacevole e rilassante estate. Agenda Bellinzona ¨¨ Giovedì 2 agosto, Animazione con CORO a Camperio. Ritrovo ore 13.30 a Gnosca, Casa Comunale. ¨¨ Venerdì 24 agosto (in caso di cattivo tempo Venerdì 31 agosto) Gita ai Monti di Ravecchia - Grotto Resetta (Polenta e brasato). Ritrovo ore 11.00 Mercato Coperto di Giubiasco (a disposizione pulmini). Iscrizioni: Tatiana, tel. 091 8292005 o 079 7565500, entro il 20 agosto. ¨¨ Venerdì 7 settembre, CORO, ore 14.00 Vita Serena a Giubiasco. Locarno ¨¨ Giovedì 20 settembre, visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, situato nel comune di Leggiuno (Varese). Per raggiungere l’Eremo più agevolmente è possibile usufruire di un’ascensore. Costo fr. 65. Iscrizioni possibili da subito: tel. 091 7513052, dettagli solo agli iscritti. azionecattolicavigevano.it 16 5 luglio 2012 il Lavoro Sezione del Luganese In gita a Crespi d’Adda FABRIZIO TAMI P er la prima uscita stagionale il comitato sezionale di Lugano ha scelto il villaggio industriale di Crespi d’Adda (BG), patrimonio dell’UNESCO. Di buon mattino, il gruppo viene accolto da Fabio Spanò, autista di fiducia della sezione, alla guida di un nuovissimo autobus dell’ARL. Alla stazione di Lugano salgono gli ultimi partecipanti, ed il viaggio inizia. La mattinata sembra un pò imbronciata, ma il sole piano piano si fa largo tra le nubi e ci accompagnerà splendente per tutta la giornata. Dopo la pausa caffè, superato il fiume Adda e verso l’uscita di Capriate, intravvediamo le ciminiere del vecchio opificio. Poco dopo ci addentriamo nel villaggio industriale, grazioso ed ordinato borgo, circondato da tanto verde, e incontriamo la nostra guida Amalia. Crespi d’Adda è la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei villaggi operai: ha costituito una delle realizzazioni più esemplari nel mondo e si è conservato integro fino ai nostri giorni. È un autentico modello di città ideale; un interessantissimo, quasi perfetto microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti, insieme a quelle delle loro famiglie, ruotava – in un piano ideale di ordine e armonia – attorno alla fabbrica; una città-giardino a misura d’uomo, al confine tra mondo rurale e mondo industriale. Il passato Fabbrica e villaggio furono realizzati tra otto e novecento dagli industriali cotonieri Crespi. Era l’epoca dei capitani d’industria illuminati, al tempo stesso padroni e filantropi, impegnati a tutelare la vita dei propri operai dentro e fuori la fabbrica. L’idea era di dare a tutti i dipendenti una villetta, con orto e giardino e di fornire tutti i servizi necessari: chiesa, scuola, ospedale, bagni pubblici, panificio, negozio e cimitero. Guardandosi attorno, prima di entrare e visionare il filmato si respira ancora un’aria operosa e sembra di vedere l’andirivieni dei lavoratori. Amalia ci fa però tornare alla realtà odierna, nel filmato viene spiegato in modo chiaro e dettagliato il passaggio da una società prevalentemente contadina all’era industriale, i lati positivi e negativi che la rivoluzione dell’industria ha portato nel mondo. Terminata la proiezione visitiamo i punti salienti del villaggio, le case, la chiesa, la scuola. La presenza della scuola nel villaggio era motivata dal desiderio di fornire un servizio educativo alla crescente comunità, e dall’esigenza di formare adeguatamente, elevandone il livello della preparazione tecnica, i futuri dipendenti. In questa palazzina non vi trovava sede unicamente la scuola per i figli dei dipendenti, ma gran parte delle iniziative culturali del paese: i corsi serali per i lavoratori, i corsi di economia domestica per le ragazze e il corpo musicale. La scuola era privata, ma i programmi scolastici, uniformi a quelle delle altre scuole, prevedevano anche lezioni e argomenti mirati a istruire i futuri dipendenti del cotonificio. La scuola come preparazione al lavoro, quindi: frequentata con la stessa serietà, la stessa disciplina e gli stessi riconoscimenti per chi studiava proficuamente come chi lavorava sodo in fabbrica. Terminati gli studi gli alunni più meritevoli venivano portati a Bergamo a spese della direzione dello stabilimento per continuare gli studi. Per gli altri vi era un posto di lavoro pronto. A Crespi d’Adda non mancava certo un servizio rivolto alla salute dei dipendenti: vicino all’ingresso principale dello stabilimento, all’interno di una delle casette operaie, era ubicato un ambulatorio medico, definito «piccolo ospedale», in quanto, oltre all’ambulatorio al piano terra, era dotato al primo piano di stanze adibite ad accogliere i degenti. Questo però ai signori Crespi non bastava, essi avevano sottoscritto un accordo con gli ospedali di Milano affinché accogliessero d’urgenza quei casi che il piccolo ospedale da solo non poteva risolvere. Un altro servizio che rendeva il villaggio moderno erano le docce e i bagni pubblici, situati vicino alla centrale termica, e una piscina al coperto. È curioso sapere che ai ragazzi veniva dato uno speciale biglietto per accedere ai bagni. E guai a chi non si lavava: a scuola l’insegnante verificava tramite lo stesso biglietto, che tutti fossero in regola. «I pidocchi»? Nessun bambino li aveva a Crespi d’Adda, esclamavano orgogliosi gli anziani, rammentando come la qualità di vita nel villaggio fosse decisamente superiore a quella dei paesi circostanti. Altri aspetti interessanti meriterebbero di essere sottolineati ma lasciamo che le foto illustrino questo splendido esempio di architettura industriale. La gita continua, proseguiamo in di- 17 5 luglio 2012 il Lavoro rezione di Bergamo Alta dove consumiamo un ottimo pranzo al ristorante da Renato. Nel pomeriggio visita al centro storico di questa splendida città medioevale, circondata dalle mura, piazza Vecchia, fontana Contarini, Palazzo della Ragione, Torre civica (detta il Campanone), il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca Angelo Mai, Duomo, Cappella Colleoni, Battistero e basilica di Santa Maria Maggiore con l’imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. Poi con la funicolare scendiamo nella città bassa e riprendiamo l’autobus per il rientro a Lugano. Un plauso al comitato sezionale per l’interessante meta scelta, un grazie ad ARL, a Fabio, impareggiabile autista, e a Claudia Righetti, brillante accompagnatrice e «leader». Al termine di questa prima parte dell’anno sociale, formulo gli auguri di buona estate, ringrazio i partecipanti alle manifestazioni e tutti quanti collaborano con me nell’organizzazione delle stesse. Anticipo alcuni appuntamenti: il 29 agosto visita acquedotto di Lugano a Bioggio, il 20 settembre a San Gallo, visita della biblioteca e dell’abbazia, e prima del «rush finale» due appuntamenti importanti, il pranzo nonninipotini e la conferenza, prevista l’8 novembre, con l’avvocato Anna Trisconi-Rossetti, responsabile dell’ufficio prestazioni e il signor Sora responsabile dei sussidi Cassa malati, proprio sul tema dei sussidi. 107344 Database bigl visita Maritato:107344 Database bigl visita Maritato Inserzioni DATABASE C O N S U L T I N G S A Maurizio Maritato responsabile commerciale Via Maraini 23 6963 Pregassona tel. 091 940 69 31 www.database-sa.ch fax 091 940 25 70 [email protected] cell. 076 337 69 31 FORNITURE PER CENTRI ELABORAZIONE DATI • AUTOMAZIONE UFFICI 18 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio Medidas de acompanhamento Decidir introdução de melhorias efetivas contra Dumping salarial SUSAN BLANK* N a população aumenta o desconforto com o movimento de livre circulação de pessoas. Travail.Suisse exige portanto, um aperto das medidas de acompanhamento. No final de abril o relatório publicado pela Secretaria de Estado dos Assuntos Econômicos (Seco), sobre implementação das mostras que as medidas de acompanhamento implementadas falharam, porque um quarto dos empregadores suíços e um terço dos transfronteiriços desrespeitam às disposições do salário mínimo nas indústrias e nos acordos coletivos (CCT). Nos sectores sem CCT, 9 por cento dos empregadores suíços e 14 por cento dos transfronteiriços não respeitam os salários mínimos. Desconforto crescente Não é surpreendente que um inquérito à população suíça sobre o movimento de pessoas com a UE seja negativo. Este desconforto difuso deve ser levado a sério, porque a oportunidade sobre o alargamento das pessoas votarem sobre a Croácia, será o mais tardar em 2014. Um não, significa que, devido à cláusula Guilhotina ,o acordo bilateral será anulado na totalidade. Este, por sua vez, teria consequências graves para à economia e emprego na Suíça. Mas em relação ao desconforto crescente sobre a livre circulação de pessoas a invocação da ventile-clausula não afeta residentes dos primeiros 8 países da União Europeia A cláusula da válvula afeta apenas cerca de 4.000 autorizações de residência e, assim, não tem grande efeito de travagem sobre a imigração. Particularmente para o elevado número de dumping salarial não mudaria nada. casa, deve ser a Comissão para os Assuntos Económicos e Tributação da Nacional (CTE NR) à impor regras. Além das alterações legislativas propostas pelo Governo Federal (Dirigindo-se falsa, introdução de sanções, declarou na facilitação total dos contratos-padrão) foi criado em março uma lista, com algumas melhorias das medidas de acompanhamento: Introdução de responsabilidade solidária. O subcontratante passa a ser contratualmente obrigada a respeita às disposições legais e a força de obrigatoriedade geral dos CCT, a ser observado. O primeiro e o subcontratante são solidariamente responsáveis para a o não cumprimento dos requisitos legais mínimos. Introdução da declaração de salário. Novo será também introduzido para os transfronteiriços não só apenas a identidade das pessoas, mas também indicar os seus salários. Travail.Suisse há muito tempo que exigia à introdução desse conjunto de medidas. Só desta forma se pode controlar o dumping salarial na cadeia de subcontratação e fazer um bloqueio. A exigência de relatórios de salário é importante, porque assim a atividade dos Inspetores é simplificado. Reforçar às medidas Para resolver o dever de casa na nossa Exigimos mais Para além destas duas melhorias declaradas, Travail.Suisse quer mais nas medidas de acompanhamento: Aumento das multas. As multas administrativas de 5.000 francos, previsto pelos cantões pela violação dos transfronteiriços por incumprimento das disposições legais são baixas. Multas baixas incentivam um empregador a correr o risco se o ganho for alto. Em certos casos, compensa pagar multa de 5.000 francos para ter mais lucro. Travail.Suisse exige à introdução de uma multa mínima e a multa máxima deve ser significativamente aumentada, em toda a indústria e regionais. Salário Mínimo. Hoje, já há casos repetidos dumping-salarial, em que a introdução facili- Cursos de alemão e Computador para os sócios Para iniciantes e avançados Cursos de alemán para los miembros Para principiantes y avanzados Data: Setembro 2012 / De acordo com o n° de inscritos Localização: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich Número máximo de participantes: 12 pessoas por turma Inscrição: SYNA Secretaria Regional da Zurich / Schaffhausen Organização: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch Coordenador: Rogério Sampaio Custo: Não Sócios, Deve tornar-se sócio Fecha: Setembre. 2012 / Según el n° de inscritos Localización: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich Número máximo de participantes: 12 personas por turno Inscripción: SYNA Secretaria Regional de Zurich / Schaffhausen Organización: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch Coordinador: Rogério Sampaio Precio: No Sócios: Deben abonarse como socio 5 luglio 2012 il Lavoro Zurique Não Claro contra abertura das lojas aos Domingos N o Cantão de Zurique a Votação do referendo «Cliente é Rei», foi chumbado com um categórico não. Os sindicatos e outras organizações lançaram uma forte campanha contra o referendo lançado pelos patrões, para a abertura dos negócios por tempo indeterminado e também aos Domingos. Por detrás desta votação, estava escondido a tentativa de desregular o contrato colectivo de trabalho. Os trabalhadores passariam a trabalhar quando o patrão quisesse e dava-lhes as pausas segundo a necessidade dos negócios. Segundo exepriências anteriores essa abertura prolongada, não beneficia os trabalhadores nem cria novos postos de trabalho, por isso nós como sindicatos fomos contra. Por outro lado, se os negócios trabalhassem sem horário definido, isso implicaria que outros sectores ligados ao comércio fizessem o mesmo, como por ex: fornecedores, agricultura,seguritas,técnicos informáticos, empregados de limpeza etc, etc. Foi uma vitoria dos sindicatos, igrejas e organizações ligadas ao direito de familia. O ser humano têm que ter direito ao tempo livre. tada por convenções coletivas de trabalho ou normal contrato de trabalho, em que o salário mínimo não são tido em conta. Isto deve ser mudado. O objetivo é, principalmente em indústrias de baixos salários à nível nacional ou regional, adotar os salários mínimos em toda a indústria. Na ausência de parceria social eficaz, pode ser adotado o contrato de trabalho normal e o salário mínimo pode ser adotado. *Chefe de Política Econômica, Travail.Suisse Deutschkurs und Computerkurs für Mitglider Für Anfänger sowie Fortgeschrittene Datum: September 2012 / Je nach Teilnehmerzahl Ort: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zürich Maximale Teilnehmerzahl: Pro Klasse 12 Personen Anmeldungen: Syna Regionalsekretariat ZH/ Schaffhausen Organisiert durch: Syna Regionalsek. ZH/Sch Koordinator: Rogério Sampaio Kosten: Für Mitglieder. Für nicht Mitglieder-Muss Mitglieder werden 5 luglio 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio e Coni Soler 19 Percorsi sindacali in Svizzera Una ricerca nazionale dell’UNIL Ricercatrici e ricercatori dell’Università di Losanna hanno lanciato nel 2011 una ricerca ambiziosa sui sindacati svizzeri. Syna Magazin: Perché interessarsi al mondo sindacale ? Siamo ancora drammaticamente ignoranti sull’impegno sindacale. La nostra équipe ha scelto di ricostituire i percorsi concreti dei membri: come entrano nell’organizzazione, che cosa fanno, quali sono le gratificazioni e le difficoltà, come riescono a gestire un impegno spesso avvincente con la loro vita professionale e privata. Il nostro web-questionario è molto facile da compilare [vedi sotto]. L’idea è semplice : «Raccontateci chi siete!». Syna è un interlocutore privilegiato: per la sua importanza numerica, fornisce una grande diversità di profili e di origini. È importante che tutti stiano al gioco, al di là della loro età, della professione, del grado di investimento o del livello di impegno nazionale, regionale o locale. Regalandoci mezz’ora del loro prezioso tempo, le lettrici e i lettori contribuiranno a fare conoscere il loro ruolo nel sindacato e nel mondo del lavoro. Ottocento membri di una ventina di organizzazioni sindacali si sono già connessi al web-questionario. Chi invierà la propria risposta parteciperà a un sorteggio che mette in palio un iPad e 100 biglietti di cinema. Ovviamente, la ricerca è integralmente anonima e confidenziale. http://bit.ly/FragebogenUnil http://bit.ly/QuestionnaireUnil http://bit.ly/QuestionarioUnil Corsi di tedesco e Corsi di Computer per soci per principianti e avanzati Data: Settembre 2012 / In base al numero di iscritti Località: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zurigo Numero massimo: 12 persone per classe Iscrizione: Syna Segretariato Regionale Zurigo / Sciaffusa Organizzato da: Segreteria Regionale Syna ZH/ SCH Costo: soci gratuito. Non soci: diventare soci Coordinatore: Rogério Sampaio Tagliando L’e-mail: un’opportunità La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale. Comunicazione dell’indirizzo e-mail L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e la consulenza online. Nome I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se non foste più interessati. Il/La sottoscritto/a Cognome Indirizzo Nap Città Numero di associato desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese i seguenti dati: Telefono e-mail Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano 20 5 luglio 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler Política Nuevas restricciones de asilo en Suiza E l sábado 23 de junio en Berna más de 1000 personas salieron a la calle en protesta contra las nuevas restricciones que se han establecido en la ley de asilo suizo. A la protesta acudieron más de 130 inmigrantes indocumentados convocados por sindicatos obreros, partidos políticos y organizaciones de derechos humanos que lamentaron la política restrictíva de asilo de Suiza. Estas medidas se pondrán en marcha a finales del 2012 y principios del próximo año y afectarán a un gran número de solicitantes de asilo, sobre todo de determinados países. Historia: Suiza ya en el pasado concedió asilo político a gran cantidad de refugiados. No obstante en la II Guerrra Mundial, el Gobierno suizo rechazó o deportó a miles de refugiados, sobre todo judíos, argumentando que la persecución racial no daba a los refugiados el derecho al asilo. Además de a los judíos el Gobierno suizo rechazó a los supervivientes polacos y rusos de los campos de concentración y a los franceses e italianos que huyeron de los trabajos forzados o del servicio militar bajo la ocupación nazi. Durante la Guerra Fría, Suiza ha sido refugio para muchos húngaros y checoslovacos huyendo de la opresión soviética. En 2004 el mayor número de solicitantes de asilo provenían de Serbia y Montenegro. En los últimos años, Suiza ha acogido a gran número de refugiados que han huido de diversos conflictos en diferentes partes del mundo. El número de solicitudes de asilo desde 2010 ha aumentado considerablemente en un 45%. En 2011 se presentaron más de 22 mil solicitudes de asilo. La mayoría de las solicitudes provienen de países como Eritrea, Túnez y Nigeria. Como consecuencia Suiza ha establecido una política restrictíva , con el fin de detener la oleada de inmigrantes que llegan desde distintas partes del mundo, que no ha sido bien acogida por la UE. Medidas: El Legislatívo ha limitado desde el 1 de mayo la entrada de los ciudadanos de ocho países de la Unión Europea: Estonia, Lituania, Letonia, Hungría, Polonia, Eslovaquia, Eslovenia y la República Checa. Para estos ocho países, Suiza ha limitado la concesión de permisos “B” o permisos de trabajo de un año de duración y además estarán sujetos al pago de una cuota si solicitan el permiso de residencia en Suiza. Sin embargo la Unión Europea se opone a estas medidas del Gobierno helvético alegando que el acuerdo para el libre tránsito de las personas no permite que se hagan diferencias entre ciudadanos de la UE. Otra de las restricciones dice que los delicuentes e inmigrantes problemáticos tendrán que permanecer en centros especiales, donde cada uno de ellos será vigilado. Uno de los cambios más importantes de esta ley dice que la deserción y la objeción de conciencia en caso de guerra no se considerará fundamento para obtener la condición de refugiado. Además los solicitantes de asilo no podrán involucrarse en actividades políticas, una vez acogidos por el país. El objetívo de esta medida para el Gobierno suízo es «limitar la libertad de expresión que es uno de los derechos humanos fundamentales». La organización suiza humanitaria considera el temor que estas restricciones en el futuro eliminarían la base jurídica para los refugiados e incluso podria llegar a abolirse de forma total el derecho de asilo a los refugiados. El gobierno suizo ha decidido incluso crear un grupo de trabajo que se ocupe de elaborar una política de emergencia para estar preparados y hacer frente a una posible afluencia masiva de solicitudes de asilo. Este grupo de trabajo compuesto por un mínimo de 15 expertos, actuará como órgano de asesoramiento para el gobierno. El ACNUR (Alto Comisionado de la ONU para los Refugiados), considera que las medidas en Suiza respecto al asilo figuran entre las más severas de Europa. Las medidas restrictivas del Gobierno suizo en cuanto al derecho de asilo se endurecen cada vez para evitar la afluencia masiva de solicitudes, y están llegando a preocupar seriamente. Inserzione Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino Servizi Le nostre sedi Pagamenti giornalieri agli assicurati Lugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano Biasca Piazza Centrale, 6710 Biasca Bellinzona Via Magoria 6, 6500 Bellinzona Grono 6537 Grono Locarno Via della Posta 8, 6600 Locarno Massagno Via San Gottardo 50, 6900 Massagno Mendrisio Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio Chiasso Via Bossi 12, 6830 Chiasso 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni Professionalità nell’allestimento delle pratiche Programmi informatici per i datori di lavoro Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro 21 Alliancesud Senza sostegno internazionale, il Sahel rischia il disastro Durante l’estate, quasi 15 milioni di persone potrebbero essere colpite dalla crisi alimentare che si propaga nel Sahel. Fred Lauener, esperto per l’ONG svizzera Caritas, pensa che vi sia ancora tempo per agire e che non bisogna reiterare gli errori commessi nel Corno d’Africa. evitare di dover combattere una carestia già presente. Che cosa possono fare concretamente le organizzazioni di cooperazione internazionale svizzere, che hanno, per definizione, mezzi limitati di fronte ad una sfida di tale ampiezza? Caritas si è impegnata in Mali in un programma chiamato «lavoro in cambio di cibo». I beneficiari eseguono lavori di interesse pubblico in cambio di una remunerazione sotto forma alimentare. Le famiglie che possiedono un pò di soldi si vedono offrire la possibilità di comprare alimenti ad un prezzo fortemente ridotto. Noi distribuiamo anche semi e sosteniamo l’agricoltura fuori stagione – durante il periodo che si situa tra due raccolti principali -, per la semina di tuberi come le patate o le cipolle. SAMUEL JABERG* A causa della persistente siccità, le riserve sono esaurite da inizio marzo e i prossimi raccolti avverranno, al più presto, solo in settembre. Questa catastrofe annunciata avviene «nell’indifferenza generale», hanno recentemente denunciato tre agenzie dell’ONU, l’OMS, l’HCR e l’Unicef. Fino ad oggi, è stata raccolta solo la metà dei 700 milioni di dollari richiesti in dicembre alla comunità internazionale. In Burkina Faso, in Mali, in Mauritania, in Niger e in Ciad, il 10-15 per cento della popolazione soffre già di malnutrizione. E secondo l’OMS, 1-1,5 milioni di bambini, al di sotto dei 5 anni, soffrono di malnutrizione «grave». Il clima non è la sola causa. L’elevato prezzo delle derrate alimentari e il ritorno massiccio dei migranti, che non hanno più lavoro nel Maghreb, hanno condotto all’impoverimento e ad una penuria dei mezzi di sussistenza. A questo si aggiunge il moltiplicarsi di conflitti regionali, che creano un aumento degli sfollati, aggravando ulteriormente la situazione. Le spiegazioni di Fred Lauener, consulente per l’organizzazione svizzera di cooperazione internazionale Caritas. swissinfo.ch: È la terza volta, in dieci anni, che il Sahel si trova confrontato ad una crisi alimentare. In che cosa la situazione è diversa questa volta? Fred Lauener: È vero che questa regione è regolarmente confrontata a siccità e difficoltà alimentari. Ma questa volta, vi si aggiunge un aumento molto importante del prezzo delle derrate alimentari, dovuto ad una penuria cronica, ma anche alla speculazione sulle materie prime agricole. L’anno scorso, i raccolti sono stati pessimi, comportando fino al 90 per cento di perdite nella maggior parte delle regioni del Sahel. Con il poco denaro che ancora possiedono, le popolazioni del Sahel toccate dalla carestia, non hanno più la possibilità di comprarsi il cibo. In passato, il Sahel non ha mai conosciuto una situazione tanto preoccupante. Lei è stato recentemente in Mali. Che cosa ha osservato sul terreno? In questo periodo dell’anno, le persone sono abituate a trovare compromessi con il poco cibo a disposizione. Ma oggi, le famiglie sono obbligate a mangiare i loro semi per sopravvivere. Mettendo così in pericolo il prossimo raccolto. Per questo l’urgenza è tanto grande. I primi sintomi di una carestia annunciata erano già visibili un mese fa e la situazione si aggrava ogni giorno di più. Il Sahel è confrontato con un’insicurezza crescente e considerato da molti specialisti come una polveriera. Una cittadina svizzera è appena stata rapita in Mali. A che punto questa situazione ostacola le operazioni umanitarie? Effettivamente ci è impossibile l’accesso nel nord del Mali, dove la situazione è molto incerta. Nel resto del paese, anch’esso molto toccato dalla siccità, possiamo lavorare liberamente. Il colpo di stato militare non ha cambiato nulla. In Ciad, dove Caritas è anche attiva, non dobbiamo affrontare ostruzioni politiche e militari. È tuttavia evidente che la situazione caotica nella regione rende l’invio di aiuti più difficile. Circa 200.000 persone hanno fuggito i combattimenti nel nord del Mali. Questi rifugiati si dirigono in regioni anche toccate dalle difficoltà alimentari e rappresentano un carico supplementare per le popolazioni locali. Tutto ciò non fa che aggravare ancor più la situazione. L’Africa dell’est l’anno scorso, l’Africa dell’Ovest quest’anno. I donatori non si stancano di queste crisi alimentari a ripetizione? Quando la comunità internazionale si è mobilizzata per il Corno d’Africa, la primavera scorsa, la carestia colpiva la regione da oltre due anni. Era allora possibile fotografare e filmare persone morenti di fame. I media avevano qualcosa da raccontare, riuscendo così a sensibilizzare l’opinione pubblica. Ma l’intervento è stato fatto troppo tardi. Nel caso del Sahel, abbiamo ancora la possibilità di intervenire in tempo e di Non sarebbe meglio attuare delle strategie di lotta contro la malnutrizione a lungo termine, invece di rispondere sempre alle urgenze? Effettivamente, in futuro, dovremo occuparci meno delle crisi e prevenire maggiormente i rischi. Il clima cambia e si sa che vi saranno sempre più siccità e inondazioni. La prevenzione e la riduzione dei rischi acquisiscono un’importanza sempre maggiore nell’ambito dell’aiuto umanitario. Oggi, questo aspetto è talvolta ancora un pò trascurato, ma Caritas lo prende molto sul serio. In Mali, per esempio, abbiamo creato un sistema di allerta precoce, affinché i contadini siano informati sufficientemente presto in caso di periodi di siccità prolungata e possano meglio pianificare la gestione delle loro riserve alimentari. Il turismo era, talvolta, la sola attività economica nelle zone meno popolate del Sahel. Come potranno cavarsela queste popolazioni senza le entrate legate a questa attività? In Mali, il turismo, che rappresentava un pilastro molto importante dell’economia, è a terra. Più nessun visitatore straniero vi si reca, gli hotel sono vuoti, gli autisti di taxi e di bus si girano i pollici. Il Mali era, tuttavia, una democrazia esemplare nella regione e aveva conosciuto una forte crescita economica in questi ultimi anni, inoltre, erano stati realizzati numerosi investimenti in infrastrutture turistiche. È drammatico che si sia giunti a questo punto. *swissinfo.ch per Infosud e Alliance Sud Traduzione Lara Argenta www.alliancesud.ch 22 Attualità 5 luglio 2012 il Lavoro Tecnica della costruzione Corso Premiati i migliori apprendisti del settore L L o scorso giugno sono stati premiati e festeggiati gli apprendisti del settore Tecnica della costruzione che hanno ottenuto i migliori risultati al termine dell’apprendistato. Installatore di riscaldamenti 1. Davide Righetti (5.4), Branca F.lli Sa, Mendrisio 2. Ivan Rossinelli (5.3), Crivelli Bruno Sa, Cureglia 3. Colombo Emilio (5.2), Gianni Godi Sa, Lugano 4. Fabio Martinuzzi (5.1), Crivelli Bruno Sa, Cureglia Installatore di Impianti Sanitari 1. Nicolò Parolini (5.2), Parolini Sa,Mesocco 2. Andrea Barazzetti (5.0), Giunta & Panizzolo Sagl, Locarno Lattoniere 1. Ivano Mazzoleni (5.4), Laube Sa, Biasca 2. Manuel Altieri (5.2), Conconi Stelio, Corteglia Collaboratore/trice sanitario/a CRS a Croce Rossa Ticino - Settore Corsi informa che sono aperte le iscrizioni per il corso di Collaboratore/trice Sanitario/a CRS (120 ore) che si terrà a Bellinzona a partire dal 17 settembre 2012. Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu e mer: 08.30-14.00; ma, gio, ve: 08.30-11.30), e-mail: [email protected] o www.crs-corsiti.ch 2. Davide Galassini (5.2 ), Blumenstein-Urech Sa, Minusio Progettista nella Tecnica della costruzione Impianti Sanitari 1. Andrea Tamagni (5.1), Studio Gilardi Sandro, Giubiasco Progettista nella Tecnica della costruzione Riscaldamento 1. Andrea Baggio (5.0), Crivelli B. Sa, Cureglia A tutti i complimenti e gli auguri di un futuro professionale ricco di tante soddisfazioni. ATGABBES Cerca volontari S i cercano volontari a partire dai 18 anni, che desiderano dedicare parte del loro tempo libero alle nostre speciali attività che comprendono anche colonie e campi di vacanza integrati, dove l’incontro tra le persone è alla base di queste esperienze. Info: segretariato atgabbes: tel. 091 9728878 www.atgabbes.ch In Memoria Nel ventesimo della morte di Angelo Pellegrini È una sincera gratitudine, per nulla scalfita dagli anni, quella che l’OCST rivolge ad Angelo Pellegrini nel ventesimo della morte. (6 luglio 1992). L’incarico di Segretario cantonale che ha svolto dal 1979 al 1987 è stata l’ultima tappa di un percorso prolungato e intenso, iniziato già nel 1937 quando è entrato ancora giovanissimo nell’OCST divenendo uno dei primi collaboratori di Mons. Luigi Del-Pietro. Le sue doti gli hanno quasi subito valsa la designazione a Segretario regionale del Mendrisiotto, dove ha portato il sindacato cristiano-sociale ad affermarsi quale struttura sociale più rappresentativa e autorevole. Di lui ricordiamo la prorompente carica, che lo portava ad affrontare a viso aperto le sfide più impegnative e a bat- tersi con vigore a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici. La sua indole appassionata si intrecciava con una profonda umanità, che conferiva calore e cordialità ai contatti con le persone. Gli incarichi sindacali e politici da lui assunti (Angelo Pellegrini è stato anche Consigliere di Stato) non intaccavano per nulla la giovialità e semplicità con le quali tesseva le relazioni personali. A lui, che figura tra gli artefici della costruzione del sindacalismo cristiano-sociale in Ticino, giunga il nostro affettuoso ricordo e la nostra duratura riconoscenza. VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST In questo mese di luglio tre colleghe festeggiano significativi traguardi lavorativi. Marisa Natile raggiunge i 25 anni di servizio, lavora ormai da oltre dieci anni in una delle quattro aziende di pratica commerciale (APC) del CFP-OCST, dove svolge con grande dedizione la mansione di assistente. Con pazienza e competenza segue, consiglia e sostiene i partecipanti nel loro iter formativo presso Euromoda SA di Chiasso. Manuela Pellegrini taglia il traguardo dei 15 anni di servizio. Per diversi anni ha ricoperto la mansione di assistente presso l’azienda di pratica commerciale (APC) Euromoda SA di Lugano. Grazie alla sua voglia di crescere professionalmente ha intrapreso un percorso formativo che l’ha portata nel 2010 ad assumere la direzione della stessa APC. La ringraziamo per la disponibilità e competenza. Valbona Bibaj, addetta alle pulizie presso il segretariato di Bellinzona, raggiunge il traguardo dei 10 anni di attività in seno all’OCST. A lei rivolgiamo un sincero apprezzamento per il lavoro svolto, accompagnato dal ringraziamento di tutte le colleghe e colleghi che in lei trovano una valida collaboratrice. A queste tre collaboratrici auguri di un brillante futuro professionale in seno alla grande famiglia cristiano sociale ticinese. Giornale Aperto 5 luglio 2012 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Acconto IMU non pagato entro il 18 giugno, cosa fare? Spett.le Patronato ACLI, possiedo una casa in Italia e a seguito di incomprensioni con il comune dove l’immobile è situato, ho saltato il pagamento della prima rata dell’IMU. Come fare per ovviare? Il Comune mi applicherà delle sanzioni? F. Costa Egregio Sig. Costa, secondo indiscrezioni, sono numerosi i proprietari di immobili che non hanno pagato la prima rata dell’IMU entro il 18 giugno. Per sanare la posizione si può ricorrere al «ravvedimento operoso».Il contribuente può regolarizzare spontaneamente la sua posizione tributaria in caso di omesso, parziale, tardivo o infedele versamento dell’IMU, senza incorrere a sanzioni più pesanti elevate dopo accertamento formale dell’Amministrazione Finanziaria. Il contribuente, versando entro i termini stabiliti dalla norma sul ravvedimento, l’importo pari al tributo o maggior tributo dovuto + sanzione ridotta, variabile a seconda della tempestività del pagamento + interessi di mora calcolati in base a tasso legale e sui giorni di effettivo ritardo, può sanare la posizione debitoria con il Fisco a patto che la violazione non sia già stata accertata. Per l’Imu sono previsti tre tipi di ravvedimento: Ravvedimento operoso sprint: è possibile ricorrere a questo tipo di ravvedimento quando il pagamento della somma dovuta viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza del termine. In tal caso occorre versare la somma dovuta a titolo d’imposta, una sanzione dello 0,2% per ciascun giorno di ritardo e gli interessi legali (2,5%) calcolati dal giorno successivo a quello della scadenza fino al giorno del pagamento. Ravvedimento operoso breve: è possibile quando il pagamento della somma dovuta viene effettuato dal 15° e fino al 30° giorno successivo alla scadenza del termine. In tal caso occorre versare la somma dovuta a titolo d’imposta, una sanzione del 3% calcolata sulla somma dovuta e gli interessi legali (2,5%) calcolati dal giorno successivo a quello della scadenza fino al giorno del pagamento. Ravvedimento operoso lungo: è possibile quando il pagamento della somma dovuta viene effettuato dal 30° giorno e fino ad un anno dalla scadenza del termine. In tal caso occorre versare la somma dovuta a titolo d’imposta, una sanzione dello 3,75% calcolata sulla somma dovuta e gli interessi legali (2,5%) calcolati dal giorno successivo a quello della scadenza fino al giorno del pagamento. Trascorso più di un anno dalla scadenza del termine non sarà più possibile sanare la posizione tramite ravvedimento operoso. Il comune chiederà il pagamento dell’imposta non versata, della sanzione e degli interessi. Consigliamo a lei, e a tutti i lettori che si trovano nelle stesse condizioni, a contattare gli uffici del Patronato ACLI dove si potrà ottenere un calcolo preventivo tramite compilazione del modello F24, presentando relativa visura catastale degli immobili e terreni. Il Patronato può eventualmente chiedere la visura se non in possesso. Cordiali saluti. Francesco Onorato Coordinatore naz.le Patronato ACLI Svizzera VITA NOSTRA Auguri • a Luisita e Mario Biella, socio GenerazionePiù, segretariato del Sopraceneri, sezione di Locarno, che lo scorso 12 maggio, attorniati dai loro cari, hanno festeggiato l’invidiabile traguardo dei 50 anni di matrimonio. Tanti tanti auguri per le Nozze d’Oro. • al nostro associato Angelo Carcano, di GenerazionePiù, segretariato Tre Valli, che lo scorso aprile ha festeggiato l’invidiabile traguardo dei cento anni. Auguri di cuore. Complimenti • ad Andrea Donini, fratello del nostro collaboratore Giorgio, che ha conseguito brillantemente l’attestato federale di specialista in finanza e contabilità. Felicitazioni • a Milena Soldati e a Massimo Piazza, socio settore Posta, per la nascita delle gemelline Sabrina e Martina, con tanti auguri di un futuro ricco di cose belle. • a Michele Moennig, socio Polizia comunale, e a Brigitte Borelli, per la nascita di Elle, alla quale auguriamo ogni bene. • al papà Ivica Zrakic, socio settore Elettricisti, e alla mamma Magdalena Sajic, per la nascita di Ivana, alla quale auguriamo un futuro sereno e gioioso. • lo scorso 12 giugno il dolce sorriso di Nicole è giunto Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti e Giorgio Donini tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] ad illuminare la vita dei genitori Laura e Luigi Testori e del fratellino Nathan, dei nonni Michela e Clementino Leonardi, collega al segretariato di Locarno, degli zii Tiziano Leonardi, Christian con la moglie Katya, dei cuginetti Elia, Martina e Gioele, della bisnonna Ida Leonardi, e prozio GianPietro Leonardi e famiglia. Alla neonata i migliori auguri affinchè possa crescere sana e serena attorniata dall’affetto di tutti i suoi cari in questa famiglia che conta numerosi soci OCST. Condoglianze • ai famigliari di Agnese Bernasconi di Castel San Pietro, socia GenerazionePiù, segretariato Mendrisio, deceduta nei giorni scorsi. • ai figli Mariangela, Adriana, Liliana e Luigi, al fratello Attilio, socio GenerazionePiù, alla nipote Paola Mauri, responsabile Colonie Leone XIII, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Guerino Quadri, fedelissimo socio OCST per ben 75 anni. • alla mamma Monica Giandeini-Mattinelli, socia settore Ospedali, al papà Dario, a Claudio, Lia e Geo, ai nonni e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Rio Giandeini. • alle figlie Livia Clericetti, socia allievi cure infermieri- Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 41'339 copie stiche, e Mara, alla sorella Sonia, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Dario Clericetti. • ai familiari e parenti tutti per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Mario Adriano Silva Aguiar, socio segretariato del Luganese. • al marito Alberto, socio GenerazionePiù, segretariato Luganese, alle figlie Daniela e Linda, alla sorella Yvonne, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Heidi Vicari-Pauli. • alla moglie Angela, ai figli Mauro, socio settore Piastrelle, Massimo, Milena, Luisa, Giovanna e Mirella, al genero Fiorenzo Capra, socio Edilizia, alle sorelle Marisa ed Elena, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Franco Rossi di Valrezzo. • a Giuditta Adornini, socia GenerazionePiù, segr. Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara sorella Silvia Ferrari, fedele socia GenerazionePiù. • alla moglie Gina, ai figli Valerio e Marinella, per la morte del loro caro Bruno Sassi socio GenerazionePiù, segretariato Sopraceneri. • a Daniele Schweizer, socio sezione Falegnami, segretariato Sopraceneri - Locarno, ai familiari tutti, per la morte del caro papà Kurt. Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Sempre informati con l’abbonamento a «Il Lavoro»! o r o v a l oro lav e le ticines no-socia e cristia izzazion ll'Organ de le na Gior inese iale tic no-soc e cristia izzazion an rg O e dell' Giornal 2009 io 2009 5 febbra - Anno LXXXIV o 2009 15 gennai XIV Anno LXX F 1.00 - N.1 - CH Libera ione circolaz o diam Approfon in gioco la posta Lugano 2 ntura Congiu nfronto pagina 9 pagina 4- i Contrattti co Dati a braio 19 feb mero: imo nu pagina en Adeguam salariali 4 ere Difendpazione l'occu a OCST Pross pagina 11 ia Econom e crisi o la id Linee gu iam Recuper o dell'uom centralità 8 cupaDisoc zione veri pagina do Diritti e pagina (segue IALE EDITOR 10 (segue o al Lavor inile femm e abusi a pag.11) (segue a oni Violazi 1) a pag.1 1) 11 a3 olare ne povop io z a t o o n V l rin io: sì a ra pagin ra e 8 febb rdo sulla lib co dell'ac ne, ma... io z la circo 1 921 voro - ne Il La Redazio tra a Bales Vi Inserzione Voglio abbonarmi a «Il Lavoro» Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Sesso: M F Città Telefono E-mail Desidero sottoscrivere un abbonamento a Il Lavoro al prezzo di CHF 24.- all'anno. Luogo e data Compilare e inviare via posta o fax presso il: Segretariato cantonale Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel: 091 921 15 51 Fax: 091 923 53 65 Tel. 09 15 51 - Fa 24 71 t.com ro@ocs - illavo m ocst.co - www. lestra 19 ro - Via Ba ne Il Lavo Redazio gano - 6900 Lu Tel. 091 921 otti tta Rig de Il Lao anno o il nuov gli ultimi mesi i, iniziam vità. Ne ari lettor porvi alcune no nte per pro nuti voro con orato alacreme i conte lav lorizzasse ti: una riabbiamo a che va avolgimen a casa ste grafic str ve a nza ov una nu le pur se ntire comunque o giorna del nostr ne che vi farà se zio tian Destruttura sa è Chris gliere esta impre to co vostra! idati in qu re, che ha sapu far sfigugu ha Chi ci illustrato andolo, senza ed o derfic marta, gra l giornale traghett ata, in questa mo mp de carta sta lo spirito ra vecchia nologia. he inrare la ca tec o le rubric dedi on ata ivid gn e dd nità impre à i colori che su identifica le pagin sovit Tra le no o l'arancione che blu della nostra as il tan verde dacale e terne: res rodotto il politica sin mo poi int la politica e la dicate alla ziani AAPI. Abbia à, alit del l'attu an i colleghi riguarda ciazione da e e ch rat e cu quello pag. 3) r le pagin per tutto (segue a il rosso pe cultura e cst.com - www.o ocst.com - illavoro@ 4 24 71 x 091 92 15 51 - Fa Benede C lavoro La forza del sapere! Indirizzo Nap no 00 Luga 19 - 69 924 x 091 Decolla Lavoro il nuovo pag.11) a pag.1 (segue Lugano pagina 3 io 2009 5 febbra o numero: Prossim 6900 - G.A.A. F 1.00 N.2 - CH 0 G.A.A. 690 Firma Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale. È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese, Verbania-Cusio-Ossola e Novara. La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.