Counselling farmacista-Raffreddore IMPAGINATO_ok

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Counselling farmacista-Raffreddore IMPAGINATO_ok
Solo un banale raffreddore
Che cos’è
Il raffreddore è un’infezione acuta delle vie respiratorie, causata da virus e caratterizzata da
una leggera sensazione di malessere di breve durata, cui solo raramente si associa la febbre.
L’infezione è estremamente contagiosa e può verificarsi in qualsiasi momento dell’anno, con un
picco in primavera e in autunno. I tassi elevati di umidità e il sovraffollamento (tipicamente in
asili e scuole, ma anche negli uffici) sono elementi che favoriscono la diffusione del virus. Ogni
anno un individuo adulto contrae in media 3-6 raffreddori, che diventano 6-8 nel bambino
piccolo. Sebbene il raffreddore in sé possa essere considerato una forma respiratoria non
grave, può risultare molto fastidioso perché interferisce con la quotidianità, oltre che
esacerbare alcune malattie croniche, come l’asma e le pneumopatie. Il 2% della popolazione,
inoltre, può andare incontro a infezioni batteriche secondarie.
Numerosi sono i virus che possono causare il raffreddore, ma i più comuni sono il rinovirus
(80% dei casi), seguito da coronavirus e adenovirus. La trasmissione avviene per contatto
diretto o per inalazione di particelle infette da un soggetto con raffreddore a uno sano e i
bambini rappresentano la principale fonte di infezione, in grado di trasferire il virus ai familiari
e ai compagni di scuola.
Come si manifesta
I sintomi del raffreddore compaiono dopo 12-72 ore di incubazione. Iniziano il più delle volte
con mal di gola, il più fastidioso dei sintomi precoci, seguito da scolo nasale, naso chiuso e
starnuti, che si intensificano nei 2-3 giorni successivi. Possono essere presenti cefalea, perdita
dell’olfatto e del gusto, occhi rossi e lacrimanti e, nel 30% circa dei soggetti, tosse, nel 20%
raucedine (che possono persistere anche per una settimana); raramente è presente febbre, più
frequente nel bambino. La durata dei sintomi è di 7-10 giorni, ma in un quarto dei pazienti
possono persistere per 2-3 settimane, mentre solo raramente durano più a lungo. Nei neonati
e nei bambini piccoli il raffreddore può presentarsi esclusivamente con scolo nasale, mentre nei
bambini in età scolare sono presenti rinorrea, tosse e sensazione di naso chiuso.
Come si cura
Poiché il raffreddore mostra caratteri benigni e il più delle volte autolimitanti, il trattamento ha
lo scopo alleviare i sintomi e prevenire la diffusione virale e la comparsa di complicanze. Per
ridurre la generale sensazione di malessere, il dolore e la febbre, se presente, è possibile
somministrare analgesici e FANS, vale a dire principalmente paracetamolo e ibuprofene, dotati
di effetto antipiretico e analgesico (e antinfiammatorio nel caso di ibuprofene) e caratterizzati
da un buon profilo di sicurezza e che rappresentano le uniche molecole approvate e
raccomandate nel bambino.
Prevenzione e modificazioni dello stile di vita
Non esiste un vaccino contro il rinovirus, quindi è fondamentale conoscere e applicare alla vita
di tutti i giorni alcune regole, semplici ed efficaci, alcuni interventi preventivi e alcuni rimedi
molto utili quando il raffreddore è già presente.
Per prevenire il contagio è importante:
– lavare le mani con regolarità, accuratamente e utilizzando sempre acqua e sapone
– evitare i contatti dita-occhi e dita-naso
– utilizzare fazzoletti di carta e gettarli nella pattumiera dopo l’uso
– se si tossisce o starnutisce frequentemente, coprirsi bene la bocca e il naso con un
fazzoletto o con la mano, poi buttare ogni fazzoletto e lavare bene le mani
– non utilizzare gli stessi asciugamani se in casa è presente qualcuno che ha già i
sintomi del raffreddore.
Per alleviare i sintomi del raffreddore è invece molto utile:
– bere molto: acqua, succhi di frutta e tè deteinato aiutano a prevenire la disidratazione
e mantenere umida la gola
– mantenere umido l’ambiente mediante umidificatori
– inalare vapore (fumenti): migliora la sensazione di naso chiuso
– assumere vitamina C (spremute di agrumi, kiwi): riduce la durata dei sintomi, anche
se non ne modifica la gravità e non sembra agisca come profilassi
– fare gargarismi con acqua salata: danno sollievo al mal di gola
– soffiare bene il naso e svuotarlo il più possibile; nei bambini che ancora non sanno
come fare, lavare bene le narici con soluzione fisiologica
– idratare la zona intorno alle narici con una crema idratante ed emolliente: riduce
l’arrossamento, le screpolature e la sensazione di bruciore conseguenti allo sfregamento
ripetuto con i fazzoletti.
Bisogna infine ricordare che gli antibiotici non servono a combattere le infezioni di natura virale
e devono pertanto essere assunti solo in caso di infezione batterica secondaria e su indicazione
del medico di fiducia.
Bibliografia
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http://emedicine.medscape.com/article/971592-overview