Metodologia del test I

Transcript

Metodologia del test I
Direzione del porgetto:
Institut de santé et d’économie, Site de Cery,
1008 Prilly, Tel : 021 641 05 83
E-mail:
[email protected] [email protected]
http://www.hospvd.ch/ise/nursingdata/
Test delle classificazioni «fenomeni di cura infermieristici» e
«Interventi infermieristici»
Metodologia del test I
Il progetto NURSING data ha come obiettivo quello di definire la statistica infermieristica. Dei
gruppi di lavoro regionali, dopo avere sviluppato il quadro di referenza teorico, hanno
elaborato delle liste di termini che qualificano «i fenomeni delle cure infermieristiche» e gli
«interventi infermieristici». Le liste sono state sottomesse, grazie al pannello Delfi, ad un
gruppo di infermiere e infermieri rappresentanti della maggior parte dei settori di cura nelle
tre regioni linguistiche. Il trattamento dei risultati è servito da base per determinare nuove
liste, aggregate ma esaustive, strutturate secondo la Classificazione Internazionale del
funzionamento, della disabilità e della salute (ICF)1 , allo scopo di creare delle classificazioni
di referenza per la Svizzera.
Al margine di questo lavoro di classificazione (TP2), un progetto parallelo e complementare
(il TP3) riguarda la definizione del Nursing Minimum Data Set svizzero (CH-NMDS)2 .
Le classificazioni che derivano dal progetto appena descritto saranno testate due volte; una
prima volta nell’aprile del 2003 (test I), in modo specifico e una seconda volta a partire dal
mese di settembre 2004, nell’ambito del test del CH-NMDS. Questo documento riguarda la
prima parte del test.
I test saranno realizzati in luoghi di cura selezionati secondo i criteri elencati in dettaglio qui
di seguito, essi comprendono una fase «in vitro» e una fase «in vivo». Dopo la realizzazione
del test, sarà pubblicata una prima versione delle classificazioni.
1.
Situazione generale
1.1.
Perché queste liste?
La prima parte della risposta a questa domanda sussiste nelle ragioni di base che hanno
reso possibile il progetto NURSING data :
1) disporre di dati standardizzati per la pratica delle cure (dati clinici),
2) disporre di dati per la gestione dei servizi di cura,
3) disporre di dati per un’«economia» e una « politica » che integra le cure
infermieristiche,
4) disporre di dati per la statistica sanitaria svizzera,
5) disporre di dati per la ricerca nelle cure infermieristiche.
1
Consultare il sito: www3.who.ch/icf
2
Consultare il sito internet : www.hospvd.ch/ise/nursingdata/
NURSING data – Metodologia del test I
2
Il secondo aspetto della risposta è più tecnico : tra le variabili che saranno rilevate per la
statistica sanitaria (CH-NMDS) ci sono gli «interventi» (che spiegano l’attività delle
infermiere) e «i fenomeni delle cure infermieristiche» (che descrivono lo stato di salute del
paziente e la motivazione dell’azione infermieristica).
Il terzo aspetto è più professionale: affrontare sistematicamente lo stato di salute del
paziente da una prospettiva infermieristica (in generale si affronta solo la visione medica) e
descrivere non solamente le attività «realizzate» (interventi e tempi di cura) ma anche la
riflessione infermieristica sintetizzata sotto forma di una «diagnosi» (nel caso specifico il
«fenomeno delle cure»). Questo non costituisce solo un procedimento nuovo, ma
contribuisce al rafforzamento dell’autonomia e della professionalità delle cure
infermieristiche.
1.2.
Le due liste
1.2.1. Fenomeni delle cure infermieristiche
Per il NURSING data, un «fenomeno delle cure infermieristiche»3 è un «aspetto della salute
di una o più persone che giustifica gli interventi infermieristici». Per potere descrivere questo
fenomeno, la proposta è quella di combinare i due seguenti assi:
1. L’aspetto della salute propriamente detto,
2. una scala di valutazione, che indica se quest’aspetto della salute rappresenta un
rischio, una risorsa o un problema che giustifica le cure infermieristiche.
L’aspetto della salute propriamente detto è espresso da un termine volontariamente neutro,
tratto dalla ICF. Questi termini sono stati riformulati per essere più comprensibili da parte dei
professionisti delle cure. La struttura della lista e l’ordine dei concetti sono egualmente tratti
dalla ICF.
La scala di valutazione deve offrire un’immagine più precisa della situazione da descrivere
dal punto di vista infermieristico, ed è la seguente:
A – Rischio a livello di
B – Risorsa a livello di
C – Problema a livello di
a – Problema lieve (leggero, debole, …) 5-24% 4
b – Problema moderato (medio, passabile, …) 25-49%
c – Problema grave (elevato, estremo, …) 50-95%
d – Problema completo (totale, …) 96-100%
e - Non precisato.
Ognuno dei 50 aspetti della salute, combinati con uno o l’altro dei livelli della scala di
valutazione dà un «fenomeno di cura infermieristica ».
Esempi :
-
3
4
Rischio di dolore
Risorse sul piano della capacità di prendere delle decisioni
Problema grave a livello della risposta immunitaria
Secondo ISO: concetto considerato come più generale o come il tutto.
È stato volontariamente deciso di non considerare la categoria inferiore a 5% e di associarla a
«nessun problema». Nel caso in cui gli interventi preventivi sono necessari, il qualificativo di rischio
sarà conservato.
NURSING data – Metodologia del test I
-
3
Problema globale sul piano della funzione motoria.
1.2.2. Interventi delle cure infermieristiche
Per NURSING data, un «intervento delle cure infermieristiche» è «un insieme di azioni
organizzate in modo da raggiungere un obiettivo infermieristico». Questo termine è
subordinato a quello definito dal NICs5 6 . La scelta della parola «intervento» è capitale poiché
rappresenta una visione più ampia rispetto alla parola «cura» della pratica infermieristica. È
anche più aperto alla comunicazione multidisciplinare. Come per i fenomeni delle cure
infermieristiche, per descrivere un intervento occorre combinare i due assi:
1. L’intervento su un preciso aspetto della salute (l’obiettivo)
2. che consiste nell’agire in un determinato modo.
La lista degli interventi include 68 termini. La loro formulazione comprende sistematicamente
il termine «intervento» che rinvia all’asse dei verbi, seguito da un obiettivo. Questo obiettivo
è formulato in referenza alla ICF per assicurare una coerenza tra il fenomeno delle cure e
l’intervento. L’obiettivo non sostituisce i fenomeni delle cure infermieristiche anche se
entrambi sono della stessa natura. Il fenomeno di cura è il concetto generale che descrive
l’aspetto della salute della persona che determina gli interventi nel loro insieme, mentre
l’obiettivo è l’elemento sul quale il curante agisce per mantenere o fare evolvere un
fenomeno. Per agire sullo stesso fenomeno può essere necessario agire su più obiettivi
appartenenti a differenti aspetti della salute6 .
Il secondo asse descrive qualitativamente la natura dell’intervento secondo il modo
dell’intervento, sotto forma di una lista di 9 verbi tratti dall’ICNP 7 . I verbi sono i seguenti
• Osservare
• Prevenire
• Informare
• Insegnare
• Guidare
• Assistere
• Agire
• Riadattare
• Gestire
2.
Il test propriamente detto: gli obiettivi
1) Verificare la validità delle classificazioni
2) Verificare l’affidabilità delle classificazioni
3) Verificarne la fattibilità
3.
Metodologia
La durata di realizzazione del test sarà il più breve possibile, simultaneamente in un numero
limitato di istituti e organizzazioni di cura, ma con una varietà sufficiente di unità di cura. La
dimensione del campione sarà determinata ulteriormente, il test sarà applicato nelle tre
regioni linguistiche.
5
Intervento definito dalla Nursing Intervention Classification
6
Ad esempio, un grave del sonno può essere affrontato con la prevenzione del dolore, insegnando al paziente ad
affrontare una situazione stressante e con un sostegno relazionale.
7
International Classification of Nursing Practice: consultare al sito www.icn.ch
NURSING data – Metodologia del test I
4
Sono previsti tre procedimenti per testare le classificazioni, tutti consisteranno nella
registrazione delle situazioni di cura.
3.1.
In vivo – codifica delle situazioni reali
L’obiettivo di questo studio è quello di verificare l’accettabilità, la validità e la fattibilità della
codifica. E consiste nel:
•
Formare infermieri/e per la registrazione dei dati con le classificazioni del NURSING
data,
•
Rilevare per un periodo di due o tre settimane, le dimissioni all’interno dei vari servizi
dell’ospedale. Nelle differenti prese a carico dei altri servizi e organizzazioni saranno
rilevati diversi casi. Il rilevamento dei dati comprenderà i «fenomeni delle cure» e gli
« interventi », oltre a qualche dato complementare.
Il rilevamento sarà realizzato sia su supporto cartaceo, sia su formulario informatizzato.
L’insieme dello studio sarà realizzato nel rispetto dell’anonimato.
3.2.
In vitro – codifica di situazioni standardizzate
L’obiettivo di questo procedimento è quello di verificare la validità e l’affidabilità delle liste. Si
tratterà di formare un certo numero di persone per registrare differenti situazioni complesse
standardizzate ma identiche.
L’analisi dei risultati permetterà di comparare i rilievi realizzati in questo modo.
Questo lavoro sarà realizzato un’unica volta per regione linguistica.
3.3.
Automatizzazione – transcodifica automatizzata da un dossier informatizzato
Questo particolare lavoro sarà realizzato in istituzioni che beneficiano di un’infrastruttura
informatica sufficiente. Il lavoro verterà sulla « mappatura » delle classificazioni e
l’elaborazione delle richieste di prelevamento di dati.
3.4.
Valutazione del procedimento del test
L’insieme del procedimento del test sarà oggetto di valutazione da parte dei partecipanti.
(questionario).
4.
Contributo dei partecipanti
Le istituzioni che parteciperanno al test saranno volontarie, esse dovranno rispondere ai
criteri seguenti:
• Disporre di più servizi di cura differenti.
• Poter mettere una persona a disposizione per il tempo di formazione e del test. Il
tempo che occorrerà è difficile da valutare poiché esso dipende dalla persona e dalla
documentazione delle cure, oltre al numero dei dossier da trattare. È previsto un
giorno di formazione (centralizzato per regione linguistica). L’esperienza mostra che
durante il test, per il rilevamento occorrono da 45 a 90 minuti per ogni cartella.
•
•
5.
La persona prescelta dovrà possedere buone competenze cliniche e di sintesi.
Non è previsto né un indennizzo né un rimborso delle spese (corso gratuito).
Beneficio per i partecipanti
I dati resteranno di proprietà dell’istituto.
NURSING data – Metodologia del test I
5
Le persone formate acquisiranno delle competenze su :
• sintesi delle situazioni di cura
• registrazione e rilevamento dei dati
• trattamento statistico dei dati
• analisi dei risultati
• gestione dell’informazione.
Gli istituti saranno informati direttamente sul progetto NURSING data, conosceranno i
cambiamenti da prevedere e potranno esprimere un parere a riguardo durante la valutazione
del test.
6.
Campionamento
Per il rilevamento «in vivo», è difficile sapere quanti dossier devono essere registrati in ogni
stabilimento. L’ordine di grandezza per il rilevamento in vivo dovrebbe essere da 10 a 20
dossier per unità di cura. In effetti, l’ottenimento degli obiettivi è possibile solo se esiste la
copertura dell’insieme delle cure infermieristiche. Per questo motivo è necessario prevedere
la copertura per i seguenti livelli successivi
•
•
•
•
regioni linguistiche
cantoni
settori di cura
specialità.
Per la modalità «in vitro», il procedimento sarà individuale e volontario, è ricercato il maggior
numero di persone possibile disposte a realizzare il test.
I test d’automatizzazione dovranno essere realizzati in luoghi differenti, utilizzando strumenti
differenti che implichino se possibile degli sviluppi informatizzati.
Alain Junger /ISE /novembre 2002