Convegno donne: Lugano "Donna e conflitto religioso"

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Convegno donne: Lugano "Donna e conflitto religioso"
VITA DELLE ACLI
Convegno donne: Lugano "Donna e conflitto religioso"
Domenica 10 ottobre, al Circolo ACLI di Lugano, si è tenuto il Convegno
organizzato dal Coordinamento Donne ACLI della Svizzera, intitolato:
Donna e conflitto interreligioso.
Dopo il benvenuto ed i saluti di Maria Alonso Ricci, del Pres. del Circolo di
Lugano Giuseppe Rauseo, dei rappresentanti delle ACLI, del Patronato e
dell'ENAIP, la dott.ssa Maria Carolina Liguori, vice-console d'Italia a Lugano,
ha voluto ricordare che gli altri, gli esclusi, potremmo essere noi e che, per
affrontare la vita e le sue difficoltà, sono necessari umiltà e coraggio. L'on.
Franco Narducci ha ribadito l'importanza del tema: l'aumento delle migrazioni, anche se sovente causa scontri tra le differenti culture, ci può stimolare per creare maggiore dialogo e reciproco rispetto.
Con Elisa Ferrante moderatrice ed un numeroso pubblico in sala, si è dato
poi spazio ai relatori:
don Italo Galletti con il tema:
Quale ruolo della donna nella Chiesa postconcilio?
Q suor Clelia Maria Zicca: ha raccontato la sua storia personale come donna di
fede e suora.
Q la dott.ssa Linda Gutpelca con il tema: Il valore della differenza.
Q
Q
di Manuela Balanzin
Don Italo Galletti, testimone dell'emigrazione "selvaggia" che si è svolta
fino agli anni '70, ha ricordato come il
Concilio abbia portato ad un nuovo
modo di ragionare e di vivere il cristianesimo. Dopo 60 anni ha prodotto piccoli germogli: non c'è diversità
fra le persone se non nei ruoli. Oggi
la Chiesa si rivolge a tutti, uomini,
donne, laici visto che la Chiesa stessa
è fatta dal popolo.
Il genio femminile è il terreno dove
l'amore umano può trovarsi e crescere. La donna non deve imitare l'uomo
ma riscoprire che il germe affettivo
della vita umana nasce dal suo cuore.
Nella Chiesa primitiva al diaconato
erano chiamate anche le donne ma,
nonostante l'apertura del Concilio
Vaticano II la figura femminile nella
Chiesa resta ancora di secondo piano.
L'auspicio di don Galletti è che la
donna nella Chiesa riscopra il suo
genio, come origine della vita che
gestisce sia la vita sociale che la vita
della Chiesa stessa.
Suor Clelia Maria Zicca Nata in
Calabria, in una famiglia contadina
con 10 figli, ha trascorso un'infanzia
povera ma serena dove l'amore e la
fede sono state una guida costante.
Emigrata in Svizzera a Zugo come
operaia, viveva con altre ragazze italiane in un convitto gestito da suore
laiche. Nel 1964 è entrata in
Convento a Menzingen. Aveva solo la
quinta elementare, in seguito ha studiato e oggi insegna a Biasca sia nelle
scuole elementari che in parrocchia.
Una vita semplice ma intensa: dovunque vada porta con sé una testimonianza evangelica, nel rispetto del
diverso con il dialogo, l'ascolto e l'amore che sono le basi per creare il
dialogo interreligioso.
Dott.ssa Linda Gutpelca Ha introdotto il suo intervento dicendo che in
realtà il titolo del convegno sarebbe
stato più appropriato sostituendo il
termine donna con uomo ottenendo:
l'Uomo e il conflitto religioso.
Ha quindi sviscerato il termine libertà che nei secoli ha subito diverse
evoluzioni . Il concetto di libertà già
nell'antica Grecia riguardava solo i
maschi liberi non contemplando le
donne e gli schiavi. Nel IV secolo per
Agostino l'uomo e la donna erano
uguali nell'anima. Per Tommaso
erano anime uguali ma le donne
erano manchevoli nel corpo. Con
Cartesio, le donne erano discriminate
perché emotive, mancanti di razionalità. Persino Freud ha sviluppato la
sua teoria vedendo la donna come un
maschio evirato. Da qui è inevitabile
continua nella pagina successiva
il dialogo 5/10
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