istituto comprensivo di scuola materna, elementare e media
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istituto comprensivo di scuola materna, elementare e media
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA “G.RODARI” Via Cal De Formiga, 16 – 32035 Santa Giustina (BL) Tel e Fax 0437 – 858165 – 858182 PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2007 – 2008 INDICE 1. DATI IDENTIFICATIVIFUNZIONI STRUMENTALI 4.4. Scuola Primaria 4.5. Scuola Sec. I° grado 2. ORGANICO DELL’ISTITUTO 4.6. Handicap 3. ORGANIZAZIONE DELLA SCUOLA: 4.7. Educazione interculturale COMPITI E FUNZIONI DEI DOCENTI 3.1. Docenti coordinatori, fiduciari, prevalenti 4.8. Bilancio. Gestione delle risorse 5. PROGETTI LEGATI ALL’AUTONOMIA 5.1. Scuola dell’Infanzia 3.2. Funzioni Strumentali 5.2. Scuola Primaria 3.3. Commissioni 5.3. Scuola Sec. I° grado 3.4. Referenti 6. FUNZIONI STRUMENTALI 3.5. Valorizzazione del personale in 7. SCUOLA SEC. DI I° GRADO: PROGETTO quiescienza 4. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ORGANIZZATIVO 8. SERVIZI CHE LA SCUOLA OFFRE 4.1. Premessa 9. ALLEGATI: A,B,C 4.2. Principi ispiratori 10. GITE E VISITE DI ISTRUZIONE 4.3. Scuola dell’Infanzia 1 1. DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO Tipo di Istituto: ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA “G.RODARI” Sede: via Cal de Formiga, 16 – Santa Giustina Tel.: 0437 858165 – 858182 Fax: 0437 858165 E-mail: [email protected]; [email protected]; 2. ORGANICO DELL’ISTITUTO Dirigente Scolastico: Valter Deon Collaboratori del Preside: Gelsomino Fedele, Durighello Renata, Matiotti Maria Grazia. Direttore Amministrativo: Grando Annalisa Assistenti Amministrativi: Bidoggia Daniela, Casagrande Lucia, PierLuigi Carazzai, Fonti Maria Grazia, Maucione Nicolina. Collaboratori Scolastici: Califano Lucia, Cannata Marcello, Dalle Sasse Luana, Dinami Rita, Fiabane Oliva, Facchin Dortea, Galfo Graziana, Lucatello Stefania, Minute Silvana, Mocellin Rosane, Mosca Teresa, Orzes Cinzia, Panigas Luigia, Parani Alessandro, Pat Gabriella, Pislor Maria Teresa, Plano Paolo. Docenti in servizio: n. 75 Popolazione scolastica: n. 618 2 3. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA: COMPITI E FUNZIONI DEI DOCENTI 3.1 Docenti coordinatori, fiduciari, prevalenti SCUOLA SECONDARIA DI I° grado: DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE CLASSE 1^ A: CLASSE 2^ A: CLASSE 3^ A: CLASSE 1^ B: CLASSE 2^ B: CLASSE 3^ B: CLASSE 1^ C: CLASSE 2^ C: CLASSE 3^ C: CLASSE 1^ D: CLASSE 2^ D: Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Aprile Antonina Da Rech Laura Petronelli Silvia Angelico Maria Curto Claudia Fajeti Fausta De Boni Flora Miconi Valeria Mendolia Elisabetta Schillaci Maria Andreina Patrizia SCUOLA DELL’INFANZIA INSEGNANTI FIDUCIARI DI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA DI CERGNAI: SCUOLA DELL’INFANZIA DI MEANO: Ins. TARRARAN Elena Ins. CENTELEGHE Patrizia SCUOLA PRIMARIA INSEGNANTI FIDUCIARI DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA DI SANTA GIUSTINA: SCUOLA PRIMARIA DI MEANO: Ins. MANFROI Daniela Ins. PASINI Anna 3.2 FUNZIONI STRUMENTALI 1) Funzione legata alla organizzazione dei laboratori, alla gestione del POF e all’orientamento degli alunni: Prof. GELSOMINO Fedele 2) funzione legata al coordinamento delle attività nell’aula multimediale: Prof. DE CIAN Saverio 3) funzione legata al coordinamento delle attività di valutazione degli alunni (INVALSI) e di autovalutazione dell’Istituto: Prof.ssa BONORA Rossella 4) funzione legata al coordinamento delle attività ginnico-sportive della scuola, in particolare all’orienteering e alle uscite di alunni e genitori: Prof. DAL MAS Italo 5) funzione legata alla gestione del sito della scuola e al consolidamento delle attività connesse: Ins. DURIGHELLO Renata INCARICHI EXTRA FUNZIONI STRUMENTALI: a) coordinamento attività e iniziative legate ai problemi degli studenti diversamente abili: BARP Nadia (per la scuola primaria) DA ROLD Cristina (per la scuola secondaria di I grado) 3 3.3 COMMISSIONI COMMISSIONE POF: Prof.ssa Ins. Prof.ssa Ins. Prof. Ins. BONORA Rossella DURIGHELLO Renata DAL MOLIN Michela DAL MOLIN Rita GELSOMINO Fedele BARP Nadia COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO: Ins. ALFANI Edda Ins. CANAL Graziella Prof.ssa DE CARLO Loredana Prof.ssa ANDREINA Patrizia Ins. DE BONI Lia Prof.ssa DAL MOLIN Michela Effettivo Effettivo Effettivo Effettivo Supplente Supplente COMMISSIONE LABORATORI: Prof.ssa Prof.ssa Prof. Prof.ssa BONORA Rossella FAJETI Fausta GELSOMINO Fedele CURTO Claudia COMMISSIONE SITO Prof.ssa Ins. Prof. Ins. Ins. Prof. Prof. BONORA Rossella DE BONI Lia DE CIAN Saverio DURIGHELLO Renata ( coordinatrice) MATIOTTI Maria Grazia NAVARRA Giancarlo PANDANTE Flavio COMMISSIONE BIBLIOTECA Primaria Santa Giustina: Ins. CEFALOTTA Silvana Ins. MANFROI Daniela Ins. GUCCIARDO Carmela COMMISSIONE BIBLIOTECA Primaria Meano Ins. Dal Mas Ornella Ins. BERGAMASCHINO Edvige Ins. SCARTON Renata COMMISSIONE REVISIONE MATERIALI Primaria Ins. CANAL Graziella Plesso di S. Giustina Ins. DA PONT Anita Plesso di S. Giustina Ins. SALVADORI Virginia Plesso di S. Giustina 4 3.4 REFERENTI Referente alla salute e alle attività promosse dall’A.S.L.: Sgrò Alessandra, Famularo Norina. Referente all’Europa, alla didattica della storia, alle attività e iniziative sul territorio, all’ambiente: De Boni Flora. Referente per il Progetto “Lettura pensata”: Valeria Miconi. Referente progetti europei: Donata Sanvido Referente responsabile progetto dislessia : Barp Nadia 3.5 VALORIZZAZIONE E UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN QUIESCENZA IN PARTICOLARI ATTIVITÀ SCOLASTICHE ( circ. MIUR n. 127 del 14.4.1994 – Prot. 407/N ) Ins. CARLIN Gabriella - Consulente Psicopedagogista Ins. FAMULARO Norina - Supporto agli alunni in difficoltà Ins. NALDO Delia - Supporto alunni in difficoltà Ins. FATTORI Laura - Collaborazione al progetto ArAL Ins. CANAL Flavia – Supporto agli alunni in difficoltà 4. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1 Premessa circa i criteri con i quali il documento viene aggiornato a partire dall’anno scolastico 2007.08 La scuola ha vissuto negli ultimi anni notevoli disagi dati dalla frequenza degli interventi di riforma, anche pesanti, che si sono succeduti col succedersi al governo di diverse maggioranze. La scuola ha sempre tenuto la barra del rispetto della propria storia, della prudenza nell’operare scelte, della ricerca di coerenza con le tradizioni più alte della storia dell’educazione, specie italiana. Si è sempre mossa tenendo il massimo rispetto istituzionale e politico: vale a dire, della applicazione di quanto l’autorità politica veniva progressivamente disponendo. E’ stato difficile in questi anni fare sintesi tra vecchio e nuovo, e mettere in atto quanto l’autorità politica veniva decidendo. E stato difficile assimilare il nuovo: i tempi degli insegnanti, chiamati a mettere in pratica quanto i progetti di riforma prevedono, sono lunghi. Con una espressione colorita, si potrebbe dire che scuola in questi anni si è sentita ‘tarantolata’. L’inizio dell’anno scolastico in corso è stato puntualmente caratterizzato dall’ennesimo intervento riformatore, messo in atto questa volta dal Ministro Fioroni. Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione sono arrivate alle scuole nei primi giorni di settembre 2007. L’intervento, a differenza di quelli immediatamente precedenti, non rappresenta un azzeramento del pregresso, ma una sorta di emendamento-aggiustamento-integrazione rispetto alle Indicazioni e ai documenti della Commissione Bertagna. Non sembra per questo che le nuove Indicazioni debbano provocare disorientamento negli insegnanti e nella scuola in generale: l’impianto organizzativo del I ciclo è rimasto inalterato e, rispetto al testo delle Indicazioni vere e proprie, il nuovo testo presenta una più trasparente architettura e una più facile leggibilità. Dal vecchio testo sono stati espunti acronimi, termini oscuri e poco conosciuti, intenzioni troppo ambiziose e disegni irrealistici (solo per esemplificare, i PPS, il portfolio, la figura del tutor, le pesantezze organizzative). Sul piano della ispirazione culturale i nuovi testi sembrano aver ripreso la filosofia del curricolo e della valutazione intesa nel suo più ampio e globale significato presente nei documenti della Commissione De Mauro del 2001; e, in particolare, sembrano aver recuperato il disegno unitario della scuola detta un tempo ‘di base’: fino a quattordici anni lo studente deve essere sostenuto da un unico progetto e da un percorso coerente e lineare. Tale percorso 5 deve essere caratterizzato da forte continuità tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado. Per tutte queste ragioni la scuola dovrà sentirsi impegnata in uno sforzo di approfondimento, studio, dibattito. Nell’anno scolastico in corso la scuola è quindi chiamata a rivedere comportamenti, atteggiamenti e filosofie. In particolare, dovrà recuperare la cultura del curricolo, della valutazione - al di là dei diversivi del porfolio -, l’impegno dello studio e della programmazione, dovendo tracciare il proprio autonomo e originale percorso (curricolare) in un quadro ideale nazionale. Il problema che sembra presentarsi anche con l’anno scolastico in corso è quello di trovare un giusto e ragionevole equilibrio tra vecchio e nuovo. I principi appena enunciati – del rispetto della propria storia, del rispetto delle istituzioni, della prudenza – sono quelli che guideranno ancora una volta comportamenti e filosofie degli operatori della scuola e di chi della scuola ha la responsabilità organizzativa e didattica. Una delibera del Collegio Docenti prevede la presenza dell’insegnante prevalente nella classe prima e l’organizzazione a moduli paritetici nelle classi successive. Per l’anno scolastico 2007/2008 sono state concesse deroghe per permettere ad alcune classi di terminare il ciclo senza stravolgimenti organizzativi. Pertanto nelle classi terze e nelle classi quinte di Santa Giustina è ancora presente l’insegnante prevalente; non c’è insegnante prevalente invece nelle classi prime (né a Meano né a Santa Giustina) a causa della presenza di insegnanti con orario ridotto. Sul piano culturale e della cultura educativa la scuola si impegna a operare sintesi al livello più alto possibile, libere da pregiudiziali che potrebbero apparire ideologiche. Tali sintesi sono di documenti e di esperienze recenti (documenti Commissione Di Mauro, Indicazioni Nazionali, Indicazioni per il curricolo ecc.). Su questo piano, sincretismo e prudenza restano i principi-guida. Capitolo per capitolo nel POF saranno indicati oggetti di conferma e oggetti di cambiamento. 4.2 PRINCIPI ISPIRATORI. Il quadro ideale entro il quale è pensato il POF dell’istituto comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina è costituito da: 1) gli articoli 1-12, 33 e 34 della Costituzione 2) i Programmi del 1979 per la scuola media 3) i Programmi del 1985 per la scuola elementare 4) gli Orientamenti del 1991 per la scuola dell’Infanzia 5) l’articolo 21 della Legge n. 59 del 1997, e successive disposizioni e integrazioni 6) i materiali relativi alla Riforma dei cicli; in particolare, i materiali relativi ai nuovi curricoli (Riforma De Mauro). 7) Raccomandazioni e Indicazioni Nazionali della cosiddetta Commissione Bertagna. Alla luce di quanto appena affermato, le ultime Indicazioni saranno lette e assimilate anche alla luce dei documenti appena elencati. La scuola si impegnerà a leggere e studiare i recenti documenti e a operare una sintesi attenta dei documenti e delle carte appena elencate. Continuerà in ogni caso a camminare per la strada maestra della continuità e della prudenza, oltre che dello studio e della applicazione. (Nota. Il primo piano dell’offerta formativa è stato elaborato dal Collegio Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto nell’anno scolastico 2000/2001. E’ stato aggiornato dal Collegio Docenti nella seduta del 11.09.2001; nella seduta del 04.10.2002; nella seduta del 08.09.2003; nella seduta del 27.10.2003; nella seduta del 26.10.2004. E’ stato approvato per lo scorso anno scolastico nella seduta del 25 ottobre 2005. E’ stato approvato per l’anno scolastico 2006/07 nella seduta del 24.10.2006; il 30 ottobre 2007 per l’anno scolastico 2007.08). Gli insegnanti e tutto il personale si impegnano affinché la scuola sia per tutti gli alunni luogo e occasione a) di benessere e di gratificazione b) di potenziamento delle capacità di ciascuno 6 c) di sviluppo dell’intelligenza d) di formazione civica e personale. La scuola declinerà questi principi sulla situazione di Santa Giustina, comune in rapida trasformazione economica, sociale, culturale. Particolare attenzione la scuola dedicherà ai ‘nuovi bisogni ’ di alunni e famiglie, bisogni che vengono: dai profondi mutamenti in atto che coinvolgono la famiglia e il tessuto sociale; dalla diffusione dei nuovi linguaggi; dalle dimensioni europee e mondiali che ogni realtà assume, anche la più piccola. Gli insegnanti e tutto il personale della scuola si impegnano a trovare formule organizzative più idonee ed efficaci rispetto a quelle degli anni passati più recenti, per assicurare continuità tra le diverse scuole dell’Istituto Comprensivo. In particolare, per tali incontri di continuità sono state individuate le seguenti aree di lavoro privilegiate: informatica, musicale, attività motorie, esperienze laboratoriali. La scuola (dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I° grado) si metterà a disposizione per eventuali studenti che devono fare tirocinio. Ogni sezione di scuola (dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado) persegue fini propri che si devono, negli anni, armonizzare in unità attraverso il lavoro degli insegnanti, il loro impegno culturale e, soprattutto, attraverso la condivisione dei principi e degli ideali che ispirano la carta del POF. 4.3 SCUOLA DELL’INFANZIA Con l’entrata in vigore degli Orientamenti programmatici del ‘91, l’istituzione educativa per i bambini dai tre ai sei anni è diventata a tutti gli effetti ‘scuola’ . E le Indicazioni per il curricolo non fanno che riprendere sul piano ideale e organizzativo quel testo fondamentale che ha rappresentato il punto di svolta per la scuola dei primi anni dei bambini. La scuola dell’infanzia, a partire dagli anni ’90, ha perduto i connotati prevalentemente assistenziali con cui era stata istituita. E oggi continua a porre al centro della sua attenzione e delle sue prevalenti preoccupazioni il bambino, i suoi inalienabili diritti e la promozione della piena formazione della sua personalità; si propone di far di sé stessa un significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione. Conseguentemente, le finalità educative non sono genericamente enunciate come intenzioni pedagogiche, ma vengono determinate da due scelte basilari: - la visione del bambino come soggetto attivo, impegnato nel processo di costruzione di sé e del suo rapporto con il mondo; è un bambino “impegnato in un processo di continua interazione con i pari, con gli adulti, l’ambiente e la cultura”; - la convinzione che tale interazione non riguarda soltanto il rapporto, peraltro già instaurato, tra il bambino e la cultura: in tale sistema di interazioni, “la scuola dell’infanzia deve consentire ai bambini e alle bambine che la frequentano di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia e alla competenza (...) in un intenso clima di affettività positiva e di gioiosità ludica”. Nel nuovo documento inoltre – e questa sembra rappresentare la più significativa novità delle Indicazioni del 2007 – viene riaffermato con forza il principio della dovuta continuità tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Le Indicazioni riguardano infatti, in una visione unitaria, la cosiddetta scuola del primo ciclo intendendo per primo ciclo gli anni che vanno dai tre ai quattordici anni. Per l’anno scolastico in corso la scuola dovrà quindi impegnarsi a stringere ancora più saldamente i rapporti tra i diversi gradi di scuola. La scuola dell’infanzia di S. Giustina (plesso di Cergnai e plesso di Meano) si impegna a raggiungere tali obiettivi operando per la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze di ciascun bambino, 7 consapevole dell’importanza, ai fini della formazione e della conoscenza, del tempo che va dai 2/3 ai 5/6 anni. Sarà attenta in primo luogo ad accogliere e a inserire i bambini in difficoltà. Curerà in ogni caso il momento della accoglienza di tutti i bambini e, in particolare, di quelli che hanno anticipato la frequenza: all’inizio dell’anno la scuola arriverà all’orario pieno con gradualità. Pur caduto l’accento presente nei precedenti documenti relativo agli anticipi (riaggiustato invece con l’istituzione delle classi primavera), la scuola non dovrà smettere di richiedere alla Amministrazione Comunale la massima collaborazione per rendere sempre migliore il servizio ai bambini e alle famiglie: sia per quel che riguarda i locali scolastici sia per quel che riguarda i servizi in generale. L’orario annuale delle attività educative è stabilito in 1400 ore annuali, in continuità con l’organizzazione collaudata negli ultimi anni. L’orario giornaliero è di circa 8 ore; la scuola si impegna, nel limite delle sue disponibilità, della compatibilità oraria di personale insegnante e non insegnante, ad assecondare le richieste dei genitori utenti della scuola in relazione alla apertura e alla chiusura della scuola in casi eccezionali. In particolare, per l’anno scolastico in corso, l’inizio delle lezioni viene anticipato al 3 settembre considerando che sempre più urgenti si fanno i bisogni dei genitori che lavorano. Per quel che riguarda le iscrizioni, la scuola tiene ferma la data del 28 febbraio (data entro la quale il bambino deve compiere i tre anni) come termine ultimo per accogliere le iscrizioni. Successivamente a tale data (periodo marzo-maggio) accoglierà i bambini il giorno successivo al compimento dei tre anni. Per l’anno scolastico in corso la scuola privilegerà le scelte della scuola dell’infanzia per quel che riguarda progetti speciali e loro finanziamento. In particolare, si impegna a finanziare un corso di educazione musicale già indicato dalle insegnanti del plesso di Cergnai. 4.4 SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria, che opera in stretto raccordo con la scuola dell’infanzia, da un lato, e con quella secondaria di primo grado, dall’altro, rispettando le scelte della famiglia, si propone di perseguire le finalità di educazione alla convivenza e di alfabetizzazione culturale, già previste dai programmi ministeriali del 1985 e ribadite nei documenti della Riforma Fioroni, e di coniugarle con i bisogni del territorio. Le Indicazioni inseriscono la scuola primaria nel quadro più generale della scuola del primo ciclo. Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo si dovranno quindi attivare e impegnare nell’anno scolastico in corso per rendere effettiva tale continuità, per riflettere sui nuovi testi, e soprattutto per entrare sempre più decisamente nell’ottica delle competenze da assicurare e degli obiettivi da raggiungere ad ogni fase e alla fine del percorso scolastico e formativo. Nella più concreta azione didattica la scuola porrà particolare attenzione per assicurare ai bambini competenze trasversali di esercizio della cittadinanza attiva. Anche per la scuola primaria valgono le premesse di metodo e di principio richiamate in premessa. Il modello organizzativo (seguito dalla totalità dei genitori) che la scuola ha adottato è il modello che prevede le trenta ore settimanali, in continuità con scelte fatte negli scorsi anni; la scuola si impegna a svolgere attività di laboratorio con gruppi aperti e con attività di elezione nelle tre ore opzionali che la collaudata organizzazione oraria ha previsto da qualche anno. Dallo scorso anno la scuola primaria è impegnata in due progetti specifici: il primo è un laboratorio pluriennale propedeutico al canto e alla pratica corale curato dalla docente Sonia Garna. Il progetto coinvolge le classi quarte e quinte del plesso scolastico del capoluogo in una visione di continuità e di collaborazione con le altre realtà musicali dell’Istituto e di apertura ad altre associazioni esterne alla scuola, finalizzate ad arricchire gradualmente gli alunni di sempre nuove esperienze musicali e di socializzazione. Quest’anno il coro si avvale della cooperazione del pianista e arrangiatore Prof. Roberto Ghedini. 8 Il secondo progetto, avviato lo scorso anno scolastico e che ha coinvolto buona parte dei bambini della scuola, riguardava l’educazione informatica: era coordinato dall’insegnante Durighello Renata e coinvolgeva, a rotazione nell’arco dell’anno scolastico, tutti i bambini della scuola primaria di Santa Giustina e alcune classi della scuola primaria di Meano. Le attività, oltre a perseguire un’alfabetizzazione informatica, erano finalizzate alla costruzione di un curricolo di istituto, mirato all’uso del computer come strumento per l’apprendimento di tutte le materie scolastiche. Per l’anno scolastico in corso il progetto dovrà essere necessariamente ridimensionato dal momento che l’insegnante coordinatrice, data la riduzione dell’organico per il 2007.08, dovrà dedicarsi a orario intero nell’insegnamento curricolare. E quindi il progetto continuerà, ma in forme fortemente ridimensionate: per le classi terze, quarte e quinte di Santa Giustina restano garantite alcune attività svolte in continuità con quanto avviato lo scorso anno scolastico. Gli insegnanti della scuola primaria si erano impegnati negli anni scorsi anno a elaborare un modello di portfolio, agile, funzionale, rispettoso delle Direttive della Autorità che regola i diritti della privacy. Il lavoro fatto dagli insegnanti verrà valorizzato nell’anno scolastico in corso al fine di arricchire e migliorare il modello di scheda di valutazione attualmente adottato. Su questa linea la scuola dovrà anche impegnarsi a operare – come dicono le Indicazioni – nella prospettiva del raggiungimento di obiettivi e con lo scopo di arrivare a valutare competenze. 4.5 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado persegue fini di formazione dell’uomo e del cittadino, e di orientamento. Accoglie i ragazzi in un momento fra i più difficili e complessi della crescita e della formazione. Per questo la scuola si impegna a incrementare interessi personali, a consolidare e ad accrescere conoscenze e abilità - disciplinari ed interdisciplinari - organizzando attività educative e didattiche in modo da assicurare a ciascuno conoscenze e abilità che devono diventare competenze personali, anche in vista di un positivo inserimento nella scuola superiore. Le Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo di istruzione confermano la prospettiva e il quadro ideale. Insegnanti e personale della scuola si impegnano ad assicurare un clima e un contesto di serenità e severità, di impegno per lo studio. Seguiranno individualmente gli alunni; si impegnano a dar loro fiducia e confidenza, e a supportare le famiglie in difficoltà. La scuola, da anni, è impegnata a sperimentare modelli organizzativi volti a superare il modello del tempo normale e quello del tempo prolungato. Conferma per l’anno scolastico in corso le scelte organizzative collaudate nel tempo. In particolare, conferma il modello misto (intorno alle 35 ore settimanali circa) per tutte le classi dell’Istituto. Ciò anche alla luce del fatto che l’organico del quale la scuola dispone è organico misto, nel senso che prevede classi a tempo prolungato e classi a tempo normale. Si auspica di arrivare col tempo a un più sicuro schema organizzativo generalizzato. Nell’anno scolastico in corso la scuola sarà impegnata a consolidare l’insegnamento di due lingue straniere per tutti, a potenziare l’area delle attività laboratoriali, a personalizzare l’insegnamento, con l’impiego degli insegnanti curricolari in attività di recupero, sostegno, potenziamento. Le classi funzioneranno con circa 35 ORE SETTIMANALI: la compensazione alle 36 ore viene fatta con la classe I D e II D il cui organico è previsto a 30 ore settimanali. 9 4.6 Alunni diversamente abili. La scuola accoglie studenti in difficoltà, impegnandosi a mettere in campo per il loro sostegno le proprie migliori energie e risorse umane, organizzative, professionali. Considera l’Istituzione-scuola a servizio dei più deboli; considera i deboli primi nella gerarchia delle proprie priorità, nonostante l’insufficiente numero di ore e di docenti che vengono solitamente assegnati, in particolare alla scuola primaria. Per l’inserimento delle persone in difficoltà e per la loro integrazione, intende coinvolgere le Istituzioni (Amministrazione Comunale, Provinciale,ecc…), le Aziende Sanitarie Locali (ASL), le Associazioni di volontariato, le famiglie. In tal senso, la scuola aderisce anche al Centro Territoriale per l’Integrazione di Feltre che ha sede presso l’Istituto Agrario. In quanto luogo di accoglienza, è aperta ad accogliere persone in difficoltà della realtà locale, con apposite intese con i servizi sociali che operano sul territorio. In particolare, secondo quanto formalizzato nell’Accordo di Programma Provinciale….., la scuola collabora con gli operatori dell’ASL di Feltre nella stesura della Documentazione prevista per gli alunni diversamente abili (Profilo Dinamico Funzionale e Piano Educativo Individualizzato) e attraverso il coinvolgimento delle famiglie degli alunni. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) è un documento assai articolato che descrive i punti di forza e le difficoltà dell’alunno nei vari settori di attività, analizza lo sviluppo potenziale a breve e a medio termine delle competenze dell’alunno. Il PDF viene elaborato, partendo dalla Diagnosi Funzionale inviata dalla ASL, alla prima segnalazione dell’alunno, viene concordato con gli operatori socio-sanitari e quindi presentato e discusso con le famiglie; solitamente, viene aggiornato e verificato ad ogni passaggio di ordine di scuola. Costituisce il documento di partenza dal quale la scuola avvia e progetta il Piano Educativo Individualizzato per ciascun alunno e il Piano Educativo Personalizzato. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati e gli obiettivi condivisi (educativi, riabilitativi e di socializzazione) in ambito scolastico, socioriabilitativo, familiare. Il PEI viene predisposto annualmente e una sua verifica è prevista generalmente a fine anno scolastico; sono altresì previsti degli incontri tra scuola, operatori socio-sanitari e familiari dell’alunno durante l’arco dell’anno per verificare gli apprendimenti raggiunti e progettare interventi comuni. Entrambi i documenti vengono sottoscritti dai diversi componenti (operatori scolastici, socio-sanitari, familiari). Alla famiglia viene consegnata una copia di entrambi i documenti, una copia rimane alla ASL, mentre l’originale viene inserito nel fascicolo personale (riservato) dell’alunno. Gli obiettivi generali e specifici riferiti agli ambiti educativo - didattici e di integrazione scolastica, di ciascun alunno diversamente abile, vengono definiti all’interno del Piano Educativo Personalizzato predisposto dall’insegnante di sostegno, in collaborazione con gli insegnanti di classe. La scuola attua anche eventuali Progetti specifici di accoglienza e integrazione nella scuola di alunni con disabilità, realizza progetti e redige relazioni di continuità educativa per favorire il raccordo nei momenti di passaggio di un alunno diversamente abile da un ordine di scuola all’altro (incontri tra insegnanti – relazioni specifiche per favorire la conoscenza dell’alunno – eventuali Progetti di continuità, previsti dalle disposizioni ministeriali, per favorire l’inserimento dell’alunno nella nuova scuola) e progetti di orientamento scolastico. All’interno dell’Istituto è stato costituito un Gruppo di studio e di lavoro sull’integrazione scolastica che si riunisce, in base alle esigenze che emergono, stila un verbale e informa gli organi collegiali sulle iniziative poste in atto. La scuola prevede risorse per i singoli progetti sugli alunni in situazione di handicap, avvalendosi di Fondi di Istituto specifici o di finanziamenti ricevuti dall’USP. In caso di necessità, impiegherà risorse per tali progetti con assoluta priorità. Anche per gli studenti che presentano dei disturbi o delle difficoltà di apprendimento o un disagio scolastico viene attuata la collaborazione con i servizi territoriali dell’ASL per mettere in atto servizi ed iniziative (anche con interventi di recupero specialistico attivati dall’ASL) per migliorare l’integrazione scolastica e sociale degli alunni; vengono, inoltre, realizzati periodici incontri di verifica e di progettazione tra insegnanti, operatori socio- sanitari e genitori degli alunni. 10 La scuola si impegna a seguire con particolare attenzione il problema della dislessia, patologia sempre più diffusa e frequente; gli insegnanti partecipano a corsi e ad iniziative inerenti questa tematica e, nella scuola primaria, verrà riproposto il Progetto di Didattica laboratoriale per alcuni alunni con disturbi o con difficoltà di apprendimento, seguiti dalle ASL, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e con il CeIs di Belluno. Per favorire la conoscenza delle iniziative di integrazione messe in atto dalla scuola, ai genitori degli alunni diversamente abili viene dato estratto del POF. 4.7 EDUCAZIONE INTERCULTURALE E ACCOGLlENZA DEI BAMBINI EXTRACOMUNITARI Le Indicazioni richiamano con giusta insistenza il tema della accoglienza dei bambini extracomunitari e della educazione interculturale. In particolare, per quel che riguarda il campo dell’educazione linguistica, il testo richiama alla necessità che in educazione linguistica si operi per il potenziamento del patrimonio iniziale dei ragazzi pensando sia alla lingua materna dei bambini del paese ma anche ai bambini che vengono dall’esterno. Negli ultimi anni anche Santa Giustina è stata interessata dal fenomeno della nuova immigrazione. Nel giro di pochi anni il numero degli alunni extracomunitari è passato da poche unità agli oltre 30 alunni che oggi frequentano la scuola (4,62 % della popolazione scolastica). Il fenomeno interessa tutti gli ordini di scuola. Attualmente frequentano la scuola studenti provenienti da circa 10 paesi stranieri (area dei paesi dell’Europa centrale e dell’Est, area dei paesi nord africani e della Cina). La scuola si impegna ad accogliere tali alunni con ogni cura ed attenzione, a mettere in atto tutte le iniziative più idonee a sensibilizzare gli insegnanti al problema: si aprirà a tutte le persone disposte ad affrontare questa tematica: in particolare, alle ex insegnanti (in pensione) disponibili a sostenere tali alunni e, in generale, a sostenere il progetto di accoglienza e di integrazione (nell’anno scolastico in corso tali insegnanti sono 3). Fino ad oggi la scuola non ha utilizzato figure di mediatore culturale e linguistico che operano invece in situazioni nelle quali il problema dell’inserimento di soggetti extracomunitari è particolarmente sentito. A partire dall’anno scolastico in corso la scuola dovrà attivarsi perché tali figure arrivino nella scuole e aiutino nel difficile compito insegnanti e non insegnanti. 4.8 BILANCIO: GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE Nella gestione delle risorse finanziarie la scuola intende: 1) assicurare un buon funzionamento della Istituzione riservando a tale scopo circa il 50% delle somme a disposizione (di quelle non rigidamente vincolate); 2) favorire, sostenere le varie iniziative e attività che abbiano valore e significato sperimentale, vale a dire attività di laboratorio, iniziative di ricerca-azione, con il restante 50%. La scelta in sostanza è quella di assicurare agli studenti di Santa Giustina un buon servizio scolastico di buona normalità, e di sostenere quelle iniziative che abbiano la funzione di innovare, di superare il presente, di sperimentare il nuovo. Ciò anche per il benessere degli insegnanti e per tener viva la loro applicazione allo studio e alla ricerca didattica. La scuola non intende cercare sponsor esterni per il proprio funzionamento. E per la propria ricerca. Ritiene che – almeno nell’obbligo – le istituzioni locali, regionali debbano provvedere a far funzionare la scuola di tutti. Cercherà finanziamenti eventualmente per singoli progetti (ArAl ad esempio), a Enti o Istituzioni che prevedono nei loro statuti lo stanziamento di somme a scuole, istituzioni pubbliche, ecc. I soldi che l’Amministrazione centrale e l’Amministrazione locale destineranno alla scuola saranno impiegati secondo i criteri appena descritti. Nella gestione dei fondi per il miglioramento dell’Offerta formativa – ogni anno, a normativa invariata – il Collegio-docenti aggiusterà le proposte di priorità individuate negli anni precedenti; le sue scelte saranno complementari a quelle della RSU. 11 Anche nel documento programmatico la scuola non può non lamentare l’esiguità dei fondi a disposizione o, in ogni caso, il non adeguato incremento dei fondi sia da parte del ministero sia da parte dell’Ente locale. La scuola continuerà a sollecitare l’Ente locale per provocare in tale istituzione sempre maggiore attenzione per i problemi della scuola e a chiedere contributi significativi per il buon funzionamento e una didattica di qualità. La scuola resta in attesa di una puntuale definizione delle procedure annunciate circa la stesura del bilancio. Si attende certezza di assegnazione di fondi, linearità di norme che permettano trasparenza gestionale. Una serie di interventi annunciati tranquillizzano o dimensionano le preoccupazioni circa somme e modalità di gestione del bilancio: sembra ad esempio che la scuola venga alleggerita delle incombenze relative alle indennità di maternità et similia. Quel che la scuola auspica è alla fine una gestione rapida e trasparente del proprio bilancio interno; e una semplificazione circa la gestione di tante somme e di tanti compiti che con l’ordinario della vita dell’Istituto poco hanno a che fare. Pare anche che sia stata definitivamente risolta la annosa questione TARSU. Circa il reperimento di fondi non derivanti dal ministero o da altre istituzioni pubbliche la scuola continuerà a procurarsi fondi eccezionali da iniziative, collaudate negli scorsi anni, per opera dei genitori. L’iniziativa dell’annullo filatelico, la vendita di magliette col logo della scuola o di altro materiale fatto dagli studenti hanno negli anni passati aiutato a fronteggiare alcune spese di funzionamento che in altro modo sarebbero dovute essere coperte da contributi diretti dei genitori. Questa via indiretta sembra raggiungere lo scopo. Ciò eviterà alla scuola l’ingrato compito di chiedere un contributo, pur esiguo, alle famiglie. 5. PROGETTI LEGATI ALL’AUTONOMIA 5.1 SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia intende muoversi, nell’anno scolastico in corso, lungo cinque direzioni: 1) stringere più forti e proficui legami con i genitori degli alunni attraverso incontri e assemblee per confermare consenso intorno ai progetti educativi. E anche con i colleghi della scuola primaria su mirati progetti di continuità e di educazione alla affettività. Le situazioni di disagio, di inquietudine, di iperattività dei bambini – da ricondurre a cause di natura sociale e familiare – devono essere risolte con l’informazione e la formazione dei genitori. Per favorire tali alunni, in particolare nei momenti di passaggio da una scuola all’altra, la scuola metterà in atto tutte le iniziative di continuità che hanno la funzione di rendere più facile ed agevole, a bambini e famiglie, tale passaggio. Ciò è tanto più significativo alla luce di quanto indicano gli ultimi documenti ministeriali; in particolare, le Indicazioni che danno della scuola - dai 3 ai 14 anni – l’idea di un unico ciclo e di un unico progetto; 2) realizzare concretamente quanto è stato oggetto di ricerca nell’ambito del progetto ArAl; 3) avviare – nelle forme più proprie – prime esperienze d’uso di lingua inglese; 4) dar seguito al progetto “alimentazione” insieme alla realizzazione di progetti legati alle varie educazioni alla cittadinanza 5) dar vita al progetto musica cui da tempo le insegnanti stanno lavorando. I progetti analitici, corredati dal piano finanziario, si trovano nella sezione: Allegati, depositati in segreteria. Visite guidate, preventivamente autorizzate e legate alla normale attività didattica, sono nominate nel piano al titolo: Gite e Visite di istruzione. Saranno privilegiate le iniziative, già collaudate negli anni scorsi, in collaborazione con l’Ente Parco, fondi permettendo. Per l’attuazione dei progetti o la normale attività didattica, la scuola si avvarrà della collaborazione e degli interventi del personale ATA. 12 5.2 SCUOLA PRIMARIA. Negli ultimi anni la scuola primaria è stata spesso oggetto di riforme o proposte di riforma. Numerose variazioni sono state quindi introdotte sia negli insegnamenti, che nell’organizzazione delle attività scolastiche. Nonostante ogni variazione abbia sempre avuto carattere prescrittivo, ogni scuola è stata chiamata di volta in volta a scegliere in prima persona le modalità specifiche attraverso le quali attuare tali variazioni. Le scuole primarie del nostro istituto sono così organizzate: a) insegnamento della lingua inglese garantito fin dal primo anno b) insegnamento per ambiti nelle cinque classi della scuola primaria; c) spazi di attività integrative di tipo laboratoriale. Una delibera del Collegio Docenti prevede la presenza dell’insegnante prevalente nella classe prima e l’organizzazione a moduli paritetici nelle classi successive. Per l’a.s. 2007/08 sono state concesse deroghe per permettere ad alcune classi di terminare il ciclo senza stravolgimenti organizzativi. Pertanto nelle classi terze e nelle classi quinte di Santa Giustina è ancora presente l’insegnante prevalente. Non c’è insegnante prevalente invece nelle classi prime (né a Meano né a Santa Giustina) a causa della presenza di insegnanti con orario ridotto. Le attività opzionali verranno effettuate per i 2/3 in orario pomeridiano e si esplicheranno in momenti laboratoriali organizzati a classi aperte. La restante quota verrà organizzata in maniera diversa nelle varie classi. Per quel che riguarda le attività laboratoriali, la scuola intende privilegiare aree di progetto finalizzate: 1) ad esaltare la manualità fine (attività di costruzione, manipolazione con materiali poveri); 2) a favorire la comunicazione e l’animazione, unitamente all’educazione all’immagine e al suono (attività di animazione, con altri Enti e Istituzioni, ed esperti esterni); 3) a promuovere esperienze di lettura (educazione alla lettura); 5) a promuovere una sana e corretta alimentazione (in collaborazione con l’ASL n: 2); 4) a potenziare conoscenze storico-geografiche extracurricolari; 6) a potenziare la cultura informatica e multimediale. Anche per l’a.s. 2007/2008 la scuola ha aderito al progetto regionale di attività motorie (piùsport@scuola), con la partecipazione di un consulente esterno, che opererà in collaborazione con le insegnanti. Continuerà a seguire le attività del progetto ARAL, in particolare nelle classi seconde di S. Giustina. Si impegna ad aderire ai Progetti di valutazione degli alunni promossi dall’INVALSI, dalla Direzione regionale, nazionale e da organismi internazionali. Data la Riforma in atto dell’INVALSI la scuola si mette in ogni caso a disposizione per partecipare a progetti o a indagini che l’Istituto promuoverà. I progetti sono puntualmente declinati, anche dal punto di vista finanziario, e riportati nella sezione: Allegati. Visite guidate, preventivamente autorizzate e legate alla normale attività didattica in corso, sono riportate in piano nell’Allegato: Gite e Visite di istruzione. Per l’attuazione dei progetti o la normale attività didattica la scuola si avvarrà della collaborazione e degli interventi del personale ATA. 13 5.3 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La maxi sperimentazione dell’organizzazione scolastica (didattica e oraria) che ha interessato in questi ultimi anni la scuola media (organizzazione che è diventata il modello del TEMPO POTENZIATO) ha facilitato e reso meno traumatico il passaggio dal vecchio al nuovo portato dalla Riforma, e agli aggiustamenti annunciati dalla Riforma stessa. Una breve esposizione della storia può far capire gli snodi ideali, concettuali, organizzativi attraverso cui la scuola è passata. La scuola media, fino a qualche anno fa, ha funzionato sui due modelli del tempo normale e del tempo prolungato. A partire dall’anno scolastico 2000/01, si è riorganizzata sperimentando un modello orario e organizzativo, e quindi didattico, più leggero rispetto a quello del tempo prolungato, ma più impegnativo rispetto a quello del tempo normale. Ha chiamato TEMPO POTENZIATO il modello organizzativo adottato. I principi (e i bisogni) che hanno ispirato la scelta (sperimentazione nel quadro della autonomia) sono stati: 1) assicurare un modello organizzativo nel quale trovassero posto a) le attività curricolari previste dai vecchi Programmi ministeriali (indicativamente il modello orario delle ore curricolari è quello dell’impianto dei Programmi del 1979) b) una seconda lingua straniera (inglese/francese, /inglese/tedesco) c) spazi orari per attività di recupero (o potenziamento) nelle classi (cosiddette ore di compresenza) d) attività elettive (laboratori) per gruppi aperti e) spazi temporali da individuare nel corso dell’anno scolastico per interventi su alunni in difficoltà o da potenziare; 2) assicurare agli insegnanti momenti istituzionali per incontri a scadenza periodica, per aree o per discipline, nelle forme e nei modi che saranno definiti nel corso dell’anno scolastico alla luce delle difficoltà emerse negli anni scolastici appena trascorsi. Il modello si era ispirato ai principi della autonomia, ha fatto tesoro di esperienze maturate da insegnanti e da altro personale della scuola in altre realtà scolastiche, ha provato a rispondere ai bisogni dei ragazzi e alle attese delle famiglie; ha allargato - tra l’altro - le possibilità di partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative che associazioni, istituzioni, enti assicurano sul territorio di Santa Giustina. E quindi; viste le richieste dei genitori, tutte le classi funzionano con l’organizzazione oraria del Tempo Potenziato. Nel tempo la scuola ha confermato, ai sensi della Legge n° 53/2003 e D.L. 59/2004, le scelte operate negli anni precedenti, tra queste ad esempio: • l’inserimento di una seconda lingua straniera • le attività di laboratorio, scelte liberamente dagli alunni con il consenso delle rispettive famiglie. Dal momento che gli ultimi provvedimenti legislativi non hanno modificato l’impianto organizzativo e strutturale, la scuola conferma le scelte operate. Sul piano più squisitamente didattico e operativo la scuola si sente impegnata a: 1) operare per la costruzione di un curricolo nello spirito delle ultime Indicazioni 2) prestare maggiore attenzione, sul piano culturale e didattico, all’insegnamento della lingua e delle lingue e a recuperare quanto di innovativo o di tradizionale si trova nelle ultime Indicazioni (pedagogia e didattica del potenziamento, della valorizzazione dei patrimoni di partenza degli studenti, ecc.) 3) a operare con grande attenzione all’educazione all’esercizio della cittadinanza a partire del fatto che tale progetto, più che la somma di tante e varie educazioni, deve essere inteso come progetto formativo unitario e globale. La scuola si attiverà per far ottenere agli alunni il Patentino a scuola. Il progetto generale che investe l’organizzazione del tempo scolastico non esaurisce di fatto il piano dell’offerta formativa. Nel POF entrano infatti: a) il “Rally matematico” - senza finanziamento - che coinvolgerà anche gli alunni della scuola dell’Infanzia ed primaria. 14 b) i Giochi studenteschi e le attività connesse (con impiego di ore eccedenti l’orario di lezione). Progetto speciale “Orienteering: un’attività interdisciplinare nella scuola moderna”. Partecipazione alle attività della F.I.S.O. con finalità educative. Nell’anno scolastico in corso le diverse attività sportive si armonizzeranno con le attività che saranno messe in moto con progetti e fondi regionali (tutor di educazione motoria per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado). Progetto ‘Più sport @ scuola ’ promosso dalla Regione. c) la prosecuzione in discontinuità del Progetto speciale: “Percorsi nell’aritmetica per favorire il pensiero pre-algebrico”. Il progetto, conclusosi nell’a.s. 2001/02, continuerà e sarà allargato, in particolare nella direzione della continuità scuola primaria scuola secondaria. La cosa significativa per l’anno scolastico in corso è data dal fatto che sono arrivati alla scuola secondaria alunni che per l’intero ciclo della scuola primaria hanno seguito il progetto ArAl. La scuola si impegna a verificare puntualmente qualità e quantità dei risultati ottenuti nel corso della scuola primaria. d) la continuazione dei Progetti di rete; in particolare, della rete che si è creata e ha funzionato in occasione del progetto ArAl. e) l’assunzione da parte della scuola della gestione, anche finanziaria, della mensa. Il tempo dell’interscuola è tempo educativo a tutti gli effetti. Per la gestione della attività, date le difficoltà da parte delle istituzioni titolari, la segreteria e il personale non docente cureranno i rapporti con i soggetti erogatori del servizio. f) il Progetto orientamento che prevede la partecipazione alle attività promosse dai diversi Istituti Superiori della Provincia e dalle varie Istituzioni. g) il Progetto ‘scuola di flauti’ parallelamente alla attività bandistica, nel quadro generale della formazione musicale degli studenti della scuola. Di ogni progetto si rinvia alla sezione: Allegati, che riporta analiticamente spese, tempi di realizzazione, finalità. Per le visite guidate e le cosiddette ‘gite scolastiche ’ si ritiene di dover superare abitudini e consuetudini della scuola. In particolare, le uscite sul territorio in luoghi della provincia e con esperienze di permanenza in luoghi non consueti (malghe, rifugi,ecc..) saranno considerate pratiche normali nel corso dell’anno e non evento straordinario, in quanto complementari al processo educativo. Esperienze come la ‘ciaspolada’, soggiorni presso rifugi od ostelli, giornate blu, gare di orienteering, attività con il Parco (fondi permettendo) rappresentano occasioni e momenti importanti per la crescita di ogni ragazzo. Molte di tali attività comprenderanno anche giornate festive per non interrompere le normali attività didattiche. I singoli consigli di classe si riservano di approvare o meno le diverse proposte, e ciò avverrà anche per la gita di fine anno di ogni classe. Nella sostanza, l’Istituto Comprensivo adotta per l’a.s. in corso un atteggiamento elastico, e una programmazione morbida ai fini di rispondere ai bisogni educativi dei ragazzi con tempestività e prontezza. Per la attuazione dei Progetti o la normale attività didattica la scuola si avvarrà della collaborazione e degli interventi del personale ATA. 6 FUNZIONI STRUMENTALI L’ultimo CCNL ha portato alla cancellazione delle figure-obiettivo. Il collegio-docenti ritiene utile per il funzionamento della scuola la figura dei docenti che assumono la responsabilità di un’area di intervento preventivamente definita; e conferma di incentivare forfetariamente gli insegnanti che assumono una funzione strumentale, così come viene indicata e chiamata nello stesso documento. Decide di riunire figura strumentale e responsabile di progetto, e di assegnare ad una sola persona tali compiti e funzioni. Ha individuato 5 funzioni strumentali legate ad altrettante priorità. Tali funzioni risultano organiche alle linee di intervento definite per il POF. 15 a. b. c. d. e. Funzione legata alla organizzazione dei laboratori, alla gestione del POF e all’orientamento degli alunni (funzione coperta dal collaboratore vicario) ; funzione legata al coordinamento delle attività nell’aula multimediale ; funzione legata al coordinamento delle attività di valutazione degli alunni (promosse dall’INVALSI o da altro Istituto regionale o internazionale) e di autovalutazione dell’Istituto; funzione legata al coordinamento delle attività ginnico sportive della scuola, in particolare all’orienteering e alle uscite di alunni e genitori; funzione relativa alla gestione e all’aggiornamento del sito della scuola. Saranno inoltre finanziati con il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa l’incarico di assistenza degli alunni in difficoltà o con problemi psicologici. Il coordinamento e la programmazione della attività saranno svolti da due insegnanti, uno della scuola primaria, uno della scuola secondaria di I grado. 7. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO: PIANO ORARIO Il progetto organizzativo. Il progetto, e il conseguente piano organizzativo, nei tempi di passaggio delle varie riforme, si fondava su due presupposti: 1) la ‘lunghezza’ del tempo prolungato, da un lato, e l’insufficienza del tempo normale dall’altro (la prospettiva è quella di definire un modello esemplare e applicabile in altre realtà); 2) la richiesta dell’amministrazione comunale di unificare i tempi dei rientri nei diversi ordini di scuola. L’avvio della Riforma e il piano orario di passaggio prevede 6 unità didattiche nelle 5 mattine di lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato (inizio lezioni 7.50, fine lezioni 13.05) e di 3 unità didattiche il mercoledì mattina (3 h di 60 minuti e 2 h di laboratorio, per un totale di 35 unità didattiche) (+3). Le lezioni pomeridiane iniziano alle ore 14.10 e terminano alle ore 16.40 (3 unità didattiche di 50 minuti); è prevista inoltre un’ora per il servizio mensa (mercoledì pomeriggio in occasione del rientro pomeridiano). Il tempo che gli insegnanti sono tenuti a dare alla scuola verrà impiegato in tre modi alternativi, con l‘elasticità programmata, in relazione ai bisogni e agli sviluppi del progetto: a) in incontri periodici di approfondimento dei Documenti ministeriali e, in particolare, dei materiali messi a disposizione dall’INVALSI utili alla valutazione degli studenti. I materiali sui quali i docenti lavoreranno sono, in particolare, quelli indicati al punto 6 e seguente del Capo: Principi ispiratori. b) in attività di preparazione dei laboratori (mensili) (l’attività di laboratorio richiede verifiche e riprogettazioni continue) c) in attività di recupero/potenziamento per alunni con bisogni diversi, in momenti forti dell’anno scolastico o in aumento dell’offerta di laboratori (II quadrimestre). Il modello vuole essere “forte e immodificabile per la parte degli insegnamenti curricolari e per la parte delle lingue straniere”; mobile e flessibile per la parte che riguarda compresenze e attività di recupero/potenziamento nel gruppo classe; altrettanto mobile e flessibile per la parte che riguarda i laboratori (allegato 1), vale a dire il momento delle libere opzioni dei ragazzi (i laboratori rappresentano il più significativo terreno di allargamento dell’offerta formativa); mobile e flessibile per quel che riguarda la parte più personalizzata del progetto complessivo . 16 8 SERVIZI CHE LA SCUOLA OFFRE La scuola è legata al territorio ed offre servizi strettamente legati ai bisogni della realtà nella quale opera. In generale ispira la propria azione ai principi 1) della trasparenza 2) della massima disponibilità del personale della scuola nei confronti di tutti i soggetti interessati al miglioramento dell’offerta formativa 3) della massima collaborazione - in atteggiamento di fiducia, specie nei confronti dei genitori degli alunni. Oltre al normale servizio scolastico, che gli operatori si impegnano a rendere al meglio, la scuola si impegna ad accogliere ogni proposta dell’ente locale che abbia come fine il miglioramento della quantità e qualità dell’offerta formativa. In particolare, in collaborazione con l’ente comunale, si impegna ad assicurare a tutti gli alunni di scuola materna, elementare e media un corso di nuoto gratuito (attività motoria in acqua). La scuola assicura inoltre agli alunni della scuola primaria di S. Giustina un’attività di Basket a seguito di una convenzione con “Centro Minibasket Mattia Afro”. Si impegna inoltre a dar vita a iniziative sul territorio che coinvolgano alunni ed ex alunni. Il progetto prevede il potenziamento della banda cittadina; e prevede la stretta collaborazione scuola Amministrazione Comunale. Per tutte le ragioni esposte e, in particolare, per realizzare i progetti legati all’autonomia, il personale non docente della scuola adegua il proprio orario di servizio ai bisogni degli alunni, degli insegnanti, dei genitori (attraverso turnazioni e flessibilità di orario.) La scuola offre il proprio servizio agli alunni del comune di Santa Giustina e zone limitrofe. Il comune di Santa Giustina ha 6.625 abitanti (al 29.10.2007). Gli alunni che frequentano l’Istituto Comprensivo sono 616 (di cui 105 di scuola materna, 298 di scuola elementare e 213 di scuola media). Oltre il 5% (5,35%) della popolazione scolastica è costituito da studenti extracomunitari. Prestano servizio nella scuola n.23 unità di personale non docente; n. 75 di personale docente ( di cui 12 maestre di scuola dell’Infanzia, 28 maestre di scuola Primaria e 35 docenti della scuola secondaria I° grado). 17 Scuola Primaria di Meano Piano annuale tempo scolastico opzionale a.s. 2007-2008 Le insegnanti informano che le 3 ore opzionali previste per l’anno scolastico 2007/08 saranno utilizzate nel seguente modo: • 1 ora per mantenere l’orario di lingua inglese; • 2 ore durante il mercoledì pomeriggio (dalle 15.15 alle 17.15) con attività laboratoriali; LABORATORIO ESPRESSIVO e DI MANIPOLAZIONE classe 1^2^- ins. Bergamaschino Obiettivi formativi: • esplorare le molteplici possibilità di utilizzare i colori e manipolare materiali; • migliorare la manualità fine; • migliorare la capacità di organizzare il lavoro sequenziale; Attività: • utilizzazione di tecniche grafico-pittoriche e di materiali vari per illustrare brevi storie lette dall’insegnante; • realizzare immagini con modalità diverse: ritaglio, ricalco, strappo, frottage,… ; • utilizzare il tipo di colore e il metodo di coloritura più adatti al risultato atteso. LABORATORIO ESPRESSIVO MUSICALE classe 1^2^- ins. Balen Obiettivi formativi: • esprimersi attraverso attività sonore e musicali; • conoscere materiali e musiche semplici per attività espressive e motorie. Attività: • uso del corpo per produrre suoni e ritmi; • ascolto di brani musicali, con drammatizzazione e/o rappresentazione grafico-creativa; • Uso di semplici strumenti per la produzione di ritmi e suoni. LABORATORIO ESPRESSIVO classi 3^5^ - ins. Scarton Obiettivi formativi: • rappresentare ed interpretare la realtà in diversi modi, cercando di superare gli stereotipi; • contestualizzare le immagini prodotte; • migliorare la manualità e il gusto estetico, utilizzando materiali e tecniche grafico-pittoriche diverse. Attività: • rappresentazione della realtà in vari modi; • rappresentazioni grafiche a soggetto; • utilizzazione di tecniche grafiche e pittoriche varie. LABORATORIO MUSICALE classi 3^4^ - ins. Sgro Obiettivo formativo: • cantare seguendo le principali regole di respirazione e fraseggio e iniziare a conoscere la notazione musicale (notazione ritmica); • ascoltare canti e brani musicali e conoscere il contesto socio-storico-culturale di riferimento; • sviluppare la creatività, la fantasia nelle attività correlate all’ascolto Attività: • canto; ascolto; • lettura di ostinati e riproduzione ritmica; LABORATORIO LUDICO MOTORIO classi 4^5^ - ins. Dal Mas Obiettivi formativi: • sviluppare e consolidare competenze motorie; • promuovere attraverso il gioco strutturato la formazione della persona, la collaborazione nella pianificazione e nella realizzazione di attività di gruppo, l’ accettazione responsabile delle norme e delle regole che democraticamente si stabiliscono. Attività: • attività motorie; • giochi strutturati; Per tradizione, durante l’arco dell’anno, circa 13 pomeriggi saranno impiegati per attività di Plesso relative alle principali ricorrenze (Castagnata di S.Martino, Natale, Carnevale…) e ad attività interdisciplinari. 18 Istituto Comprensivo “G.Rodari” di Santa Giustina Scuola Primaria di Santa Giustina – Capoluogo A.S.2007/08 LABORATORI POMERIDIANI CLASSI PRIME: “TAGLIO, RITAGLIO, INCOLLO” ins. DA PONT ANITA Descrizione: • Esercitare la manualità fine • Stimolare la creatività per immagini e colori “CONOSCERE LE NOSTRE EMOZIONI” ins. FONTANA KATIA Descrizione: • Imparare a riconoscere le nostre emozioni e a nominarle • Saper dare gradualità alle emozioni e distinguerne l’intensità • Riconoscere le emozioni dell’altro “GIOCHI DI UNA VOLTA” ins. DE ZORDI MARIATERESA Descrizione: • Riscoprire alcuni giochi del passato • Giocare per affermare la propria indipendenza • Giocare per affermare la propria personalità CLASSI SECONDE: “CREO, DISEGNO, COLORO” inss. CEFALOTA S., DE BONI L., MANFROI D. Descrizione: • Attività manuali, grafiche e pittoriche • Durante l’anno scolastico sono previsti laboratori di recupero, animazione alla lettura, giochi. CLASSI TERZE: “SULLE ALI DELLA POESIA” ins. FACCINI ELSA Descrizione: • Stimolare il piacere di giocare con un linguaggio diverso nella forma e nella sonorità. • Distinguere tipologia e caratteristiche del testo poetico “SPERIMENTARE E MISURARE” ins. DALL’O’ ORNELLA Descrizione: • Individuare negli oggetti proprietà misurabili; • misurare con campioni arbitrari; • costruire il metro ed effettuare misurazioni in aula e in cortile. “FIABILANDIA” ins. MATTIUZ LAURA Descrizione: • Analizzare, suddividere in sequenze e “smontare” una fiabe nelle sue parti essenziali; • costruire una fiaba seguendo lo schema scoperto. 19 CLASSI QUARTE: “GEOMETRICA… MENTE” ins. CANAL GRAZIELLA Descrizione: • Attraverso attività di ritaglio, punzonatura, disegno, uso di righello e squadra scoprire principi della geometria assiale. “PROGETTARE UNA RICERCA” ins. GUCCIARDO CARMELA Descrizione: • Scegliere un argomento, • elencare le domande a cui la ricerca deve rispondere, • raccogliere le informazioni utili • organizzare il testo finale. “GUARDA CHE MUSICA, SENTI CHE LETTURA” ins.DURIGHELLO RENATA Descrizione: • Attività di musica e movimento: danze dalla tradizione popolare e folkloristica. • Attività di animazione alla lettura alternata all’attività di danza. Le insegnanti delle classi terze e delle classi quarte, nel secondo quadrimestre, effettueranno uno scambio per poter svolgere un attività di informatica pomeridiana (classi terze). CLASSI QUINTE: “GIRO DEL MONDO IN 480 MINUTI” ins. GARNA S., MONEGO M., SACCHET P. Descrizione: • Acquisire elementari conoscenze generali su aspetto fisico, politico, etnico e floro-faunistico dei 6 continenti. “MENS SANA IN CORPORE SANO” ins. CORTINA DOLORES Descrizione: • Breve percorso di educazione alla salute, in particolare di educazione alimentare: conoscenza dei nutrienti, della loro origine e costruzione di una dieta equilibrata. ALTRI LABORATORI “ATTIVITA’ CORALE” ins. GARNA SONIA Descrizione : • Interventi di animazione corale propedeutici al canto e alla pratica corale, rivolti alle classi quarte e quinte, anche in una visione di continuità e di collaborazione con la scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto e con realtà musicali esterne alla scuola. “INFORMATICA” ins. DURIGHELLO RENATA Descrizione : • Classi terze: uso di Paint e Power Point per costruire storie a fumetti; • Classi quarte: il testo (informazioni e dati) e l’ipertesto (informazioni e relazioni); • Classi quinte: matematica (operazioni, problemi tabelle e grafici in Excel) e scienze (presentazione in Power Point di un argomento a scelta) 20 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ATTIVITA’ DI LABORATORIO PREVISTE PER L’A. S. 2007/2008 – I Quadrimestre LABORATORIO “Elettronica applicata”- prof. Dal Mas classi 3^ annuale “Cinema che passione ”-Proff. Andreina–Curto classi 1^ 2^ quadrimestrale “Ricamo e decoupage” prof. Aprile Classi 1^ 2^ 3^ quadrimestrale “Incisione e stampa” Proff: Micheletto e Angelico classi 1^ 2^ 3^ quadrimestrale “Pittura ad olio su tela” quadr. Prof. Gelsomino classi 1^ 2^ 3^ “Storia della scuola locale” Prof Miconi - classi 1^ 2^ - annuale “Giocando si impara” prof. De Carlo classi 1^ 2^ quadrimestrale “Il pozzo delle idee” proff. Bonora –Sebben classi 1^2^3^ uadrimestrale “Holliwood” Proff. Comel classi 1^ 2^ 3^ quadrimestrale “Step by Step” Prof. Dal Molin Prest classi 1^A _ 1^ B “Percorsi di fisica” Prof. Sossai classi 1^ 2^ 3^ annuale “Il Picchio”: il giornale della scuola. Proff. Navarra / Petronelli cl. 2^ 3^ - annuale “SOS giovani artisti cercasi: il mondo ha bisogno dei tuoi colori – il legno prende forma”. Prof. Catello/ Fajeti classi 1^2^3^ quad. “Flautando” Prof. Pandante classi 2^ 3^- annuale “Quilling: filigrana di carta” Prof. De Cian, classi 1^ 2^ 3^ “Sassomania” Prof. De Boni classi 1^ 2^ 3^ quadrimestrale “Ad alta voce: viaggio tra i classici della letteratura” Prof. Mendolia classi 3^ Quadrimestrale DESCRIZIONE SCELTA Esperienze concrete nel mondo dell’elettronica e dei circuiti di base. Avvicinare gli alunni Palestra alle conoscenze di base dell’elettricità ed elettronica Il cinema e i suoi generi: fantasy, avventura, giallo, fantascienza, comico, film di 2^ B formazione. – Sviluppare la riflessione sul linguaggio cinematografico e le sue potenzialità – comprendere i contenuti e il messaggio di un film. Il laboratorio si propone di accostare i ragazzi alle tecniche di decoupage e ricamo 1^ A consentendo l’affinamento del gusto estetico e delle abilità di coordinazione oculo-manuale. Dal disegno inciso su un materiale adatto vengono stampate numerose copie tutti uguali. Aula ed. Obiettivi: consentire agli alunni di trascorrere ore piacevoli potenziando le capacità manuali, artistica operative e creative. Sperimentare le modalità esecutive,descrivere e spiegare le caratteristiche di questa tecnica. 2^ A Quando i nonni andavano a scuola. Giocavano poco e lavoravano tanto. 2^ C Curare il proprio corpo va di moda, ma al cervello qualcuno ci pensa? Questo laboratorio è rivolto a tutti coloro che amano mettere alla prova e sviluppare le proprie abilità logiche attraverso una “matematica ricreativa”. Laboratorio di attività creative finalizzato allo sviluppo della manualità fine. Creazione di manufatti con l’utilizzo di tecniche varie: decoupage, ricamo, perline. E’ necessario che gli alunni possiedano una attrezzatura minima personale per l’attività prescelta. Migliorare le proprie competenze in lingua inglese attraverso la realizzazione finale del video di una semplice rappresentazione teatrale basata su un divertente canovaccio in L2. Revisione lessico, strutture e funzioni basilari della lingua inglese fatta della classe prima; creazione di mini dialoghi guidati,; attività di ascolto e comprensione orale. Trovare percorsi didattici che portano dalle esperienze e dalle spiegazioni che su di esse si sono costruite, per guidare verso una conoscenza più organizzata e formalizzata del mondo. La finalità del laboratorio consiste nel coinvolgere un gruppo di alunni nell’organizzazione, in tutte le sue fasi, di un giornale. 1^ B Sei un tipo creativo? Ami progettare un ambiente? Ami trasformare le cose utilizzando il legno e il colore? Sai usare il traforo?... Allora sei uno dei nostri. Il laboratorio si propone di coinvolgere i ragazzi nell’ideazione, nella progettazione, nella realizzazione di oggetti e arredi in legno per rinnovare un piccolo locale che fa parte dell’edificio scolastico. Abituare gli alunni ad ascoltarsi e ad ascoltare gli altri per poter ottenere risultati validi e degni di nota continuando l’attività iniziata lo scorso anno. Il laboratorio si propone di accostare i ragazzi all’arte antica della filigrana di carta per creare oggetti per il prossimo Natale e per ogni tipo di occasione. Aula video Lab. di scienze 1^ D Aula video P.T. 3^ A Aula informatic Aula ed. musicale 3^ B Laboratorio artistico finalizzato allo sviluppo della manualità, della fantasia e della 1^ C creatività. I partecipanti dovranno essere dotati del materiale di base: pennelli, colla, colori vari acrilici, eventuali decorazioni. Laboratorio di lettura per l’ascolto. Motivare gli alunni al piacere della lettura, attraverso un 3^ C percorso di ascolto di testi. Narrativi e poetici, esemplari della letteratura italiana e straniera. Esplorare le diverse possibilità espressive della voce e del corpo durante la lettura. Avviare e consolidare la lettura espressiva e saperla approfondire attraverso la comprensione del contenuto. 21