I-IV OK - Reportec
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I-IV OK - Reportec
Informazioni per migliorare l'efficienza dell'IT aziendale IN QUESTO NUMERO HP PER IL FRONT OFFICE BANCARIO BACKUP DISK TO TAPE PER ADIC WEBSENSE CONTRO IL DOWNLOAD ILLEGALE DEMO CENTER PER SAP NETWEAVER RED HAT PORTA LINUX SUI CLIENT AZIENDALI AXWAY INTEGRA I DATI DI BT OPEN SOURCE Sul prossimo numero, il bimestrale di Reportec si occuperà delle soluzioni open per le aziende e analizzerà i vantaggi delle architetture aperte. Cresce l’innovazione all’interno del Data Center I l dinamismo che caratterizza il mondo del lavoro è uno tra i motivi principali che hanno portato allo sviluppo di tutta una nuova generazione di architetture, di soluzioni, di applicazioni, che vedono nel Data Center il loro punto di convergenza. Il risultato ultimo è che quello che una volta era il centro di calcolo oggi è molto diverso e nel futuro prossimo lo sarà ancora di più, trasformandosi nel cuore pulsante delle attività aziendali e la flessibilità, l’economia, la sicurezza con cui opera costituisce uno degli aspetti portanti dell’operatività e del business aziendale. Le innovazioni riguardano praticamente tutti gli aspetti coinvolti nella progettazione e realizzazione di un Data Center, che si rifanno alle esigenze di capacità di calcolo, storage, sicurezza, business continuity, networking, gestione e infrastrutture di base. A queste il mercato risponde con tecnologie che spaziano dai server alle soluzioni di memorizzazione, dai sistemi di backup ai firewall, dalla crittografia al disaster recovery, dalle LAN al Fibre Channel, fino all’alimentazione e al condizionamento ambientale. da pagina 9 Una soluzione Hp per la filiale bancaria Semplicità a prova di test per le reti 3Com Hp ha rilasciato una piattaforma multicanale per ambienti bancari denominata Next Generation Front Office. L’obiettivo dichiarato della soluzione è la gestione ottimizzata della relazione tra banca e cliente, mediante la standardizzazione degli ambienti di elaborazione. La soluzione si pone come riferimento in un contesto in cui la filiale bancaria torna a costituite il punto focale di interesse nelle relazioni con il cliente. «Crediamo che il modello vincente nei prossimi anni - ha dichiarato Gianni Racchetti, Finance Market Development Manager di Hp Italia - sarà sempre di più la banca multicanale estesa, ovvero l’istituto in grado di rispondere alle esigenze del singolo utente attraverso il canale più idoneo, dalla filiale al telefono, da Internet ai dispositivi ATM e self-service, fino ai promotori finanziari». Dal punto di vista applicativo, Next Generation Front Office integra funzionalità di gestione di sportello, di contabilità e di back-office, di CRM avanzate, oltre alla gestione documentale e all’integrazione con Information Provider. Sotto l’aspetto funzionale, l’architettura alla base di Next Generation Front Office consente di disaccoppiare i processi di backoffice da quelli di front-office e di aggiungere o modificare i servizi allineandosi alle esigenze del contesto bancario, sia attuali che quelle che prevedibilmente saranno necessarie nel breve-medio termine. In particolare, il multi-channel integration layer rende possibile l’integrazione multicanale estesa anche oltre i confini del back-office bancario, verso service provider esterni o nuovi canali per la vendita indiretta. U n test indipendente premia l’impegno di 3Com per la semplicità di installazione dei propri prodotti: in un quarto d’ora, personale non esperto è stato in grado di realizzare e mettere in funzione una piccola Lan. La prova è stata realizzata dal Network Testing Labs, un laboratorio specializzato in questo tipo di valutazioni, e ha riguardato le soluzioni della linea 3Com Office Connect, dedicati alle pmi e comprendenti switch unmanaged, firewall, gateway DSL e access point. Secondo la filosofia del vendor, le soluzioni più adatte alle esigenze delle piccole aziende devono essere in grado di mascherare la complessità garantendo, al contempo, elevate prestazioni e prezzi competitivi. Più veloce la Business Intelligence di Dialog S Gianni Racchetti, Finance Market Development Manager di Hp Italia i chiama E3 Optimizer il tool messo a punto dall’italiana Dialog per rispondere alla necessità delle Pmi di elaborare i dati in tempi brevi e a costi contenuti. Il modulo fa parte della suite di Business Intelligence E3 della società, ma può essere acquistato da solo. Poggia su Oracle e riduce i tempi delle interrogazioni in modo drastico, quasi indipendentemente dal volume di dati. Ibm si affida a Cisco per la comunicazione integrata su IP Nell’ambito della realizzazione della rete interna per la nuova sede di Segrate (Milano), Ibm Italia ha scelto Cisco Systems per la fornitura degli apparati per l’IP Communication, al fine di realizzare una soluzione di rete convergente basata su IP per voce, video, dati e altri servizi avanzati. SOLUTIONS 3 Softek gestisce lo storage di Lufthansa Systems Lufthansa Systems, importante fornitore di servizi It per il settore aereo, ha adottato la soluzione di gestione dello storage di Softek nel proprio data center. La suite di management mantiene sotto controllo oltre 70 TB di dati, archiviati in apparati di Hitachi Data Systems, Ibm, Emc e StorageTek, e più di 1.200 porte di switch di Brocade. La capacità di networked storage, secondo dati di targa del costruttore stesso, è di circa 150 TB. Il principale vantaggio riscontrato da Lufthansa è la riduzione delle spese operative, oltre che la possibilità di gestire la SAN eterogenea da un’unica console. Il progetto, partito nel novembre 2003, consolida e conferma la partnership a livello mondiale tra IBM e Cisco nell’ambito dell’IP Communication avviata per rispondere alla crescente domanda del mercato della telefonia basata sul protocollo Internet. Nella realizzazione del progetto il team Cisco ha lavorato in partnership con Ibm al disegno e alla realizzazione della soluzione di IP Communication, caratterizzata da funzioni all’avanguardia. Ibm, da parte sua, attraverso i propri portavoce ha evidenziato il carattere di investimento di una soluzione di rete convergente IP per la grande versatilità e flessibilità che offre, consentendo l’aggiunta progressiva nel tempo di nuove funzioni per adeguare l’infrastruttura IT alle dinamiche esigenze che il mercato impone. Inoltre Ibm, grazie alle proprie competenze nei servizi IT e a questa alleanza con Cisco, porterà sul mercato attraverso i propri Global Services soluzioni avanzate di comunicazione basate su tecnologia 4 SOLUTIONS Cisco. La scelta delle soluzioni di IP Communication di Cisco Systems da parte di IBM Italia fa seguito a quella analoga già effettuata in altre sedi europee e nel mondo da parte di Big Blue. Mercury controlla il ciclo di vita delle applicazioni M ercury Interactive, specialista della Business Technology Optimization, ha sviluppato una soluzione per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione, basata su Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2EE (Java 2 Enterprise Edition) in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. La soluzione rientra nella strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2EE business-critical, annunciata da Mercury durante Bea eWorld. Adic potenzia la soluzione di backup “disk-to-tape” Il Wi-Fi di D-Link “fa breccia” nella Fortezza L A dic ha realizzato il sistema di backup Pathlight VX con l’obiettivo di rendere disponibili le caratteristiche di prestazioni e funzionalità RAID tipiche della tecnologia a disco, mantenendo, nel contempo, l’affidabilità dell’archiviazione a lungo termine su nastro. Questa soluzione è basata su array di dischi ATA Emc Clariion per lo svolgimento dei compiti di backup primario e restore; e prevede la scrittura rapida dei dati sull’array di dischi interno e il loro trasferimento successivo nell’archivio su nastro in modalità background, consentendo di sfruttare al meglio le finestre di backup disponibili. La soluzione Adic si inserisce in modo semplice all’interno del processo di backup su tape esistente in azienda, poiché il controllo del sistema integrato viene fornito dallo stesso software di backup usato per gestire le architetture di archiviazione su nastro. Nella nuova versione della soluzione sono state incrementate le prestazioni nel trasferimento dati tra host e disco e tra disco e nastro portandole sino a 2 TB/ora ed è stato esteso l’elenco di policy di gestione, permettendo l’uso di motori di dati interni per creare automaticamente set di backup ridondanti nelle librerie a nastro. Sul fronte RAS, il nuovo Pathlight VX prevede ora opzioni per un doppio controller RAID e migliori controlli di status del sistema. Adic ha anche ridotto il nuovo entry point della propria soluzione disk-to-tape a 3,8 TB mentre, all’altra estremità della gamma, la capacità di memorizzazione su disco è stata portata a 46,8 TB. Il wireless é ideale nei siti storici sotto tutela. È il caso della Fortezza di Gavi, nei pressi di Alessandria. Il nuovo Pathlight VX di Adic a collaborazione tra D-Link, Gi.Effe e Nocable ha portato alla realizzazione di un’infrastruttura di rete wireless all’interno della Fortezza di Gavi (Alessandria), sito di primario interesse storico-culturale della regione Piemonte. Il progetto, commissionato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali del Piemonte, è nato dalla contemporanea necessità di preservare le strutture originali del sito, che impediscono l’installazione di ogni infrastruttura cablata, e dall’esigenza di fornire ai visitatori della fortezza una serie di servizi informativi online, oltre che di ottimizzare la gestione documentale e quella dei flussi di comunicazione all’interno degli uffici della Soprintendenza, aventi sede all’interno. In particolare, Nocable ha fornito l’implementazione di una connessione Internet satellitare a banda larga. L’uso dei dispositivi wireless D-Link (access point, schede Wi-Fi e antenne indoor e outdoor) ha permesso invece la realizzazione di una rete wireless interna alla fortezza basata su standard IEEE 802.11b e g, consentendo a tutti coloro in possesso di un pc dotato di una scheda aderente a questi standard di rete, di accedere ai nuovi servizi informativi predisposti dalla Soprintendenza. Inoltre, l’uso di telecamere wireless D-Link in abbinata a un software di “motion detection” ha consentito di rendere più efficiente il videocontrollo e il monitoraggio della fortezza. L’integrazione è stata curata dagli addetti Gi.Effe, che hanno abbinato le soluzioni wireless a server Linux, per il controllo e la gestione della privacy, della sicurezza e della tutela dei dati. SOLUTIONS 5 Lotta al download illegale con Websense Enterprise Websense fornisce una soluzione al problema di tutela della proprietà intellettuale, che, alla luce della Direttiva dell'Unione Europea per la Tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale (European Union Directive for the Enforcement of Intellectual Property), espone le imprese al rischio di procedimenti giudiziari. A causa della diffusione della tecnologia peer-to-peer (P2P) in azienda, infatti, sono sempre di più i dipendenti che effettuano download illegale di musica e film. Secondo i risultati della recente indagine Web@Work commissionata da Websense, il 65% dei responsabili IT afferma che i dipendenti si dedicano abitualmente a questo tipo di attività durante l’orario di lavoro e uno su tre afferma anche che oltre il 10% dell’ampiezza di banda viene utilizzato per attività non legate al lavoro. Per far fronte a questa esigenza, Websense ha ampliato la categoria “MP3 & Audio Download” inclusa nel database di Websense Enterprise, che conta ora oltre 225.000 file eseguibili all’interno del proprio database Sonic Software rinnova la piattaforma di integrazione per architetture SOA C on il rilascio della versione 5.5 di Sonic Business Integration Suite, Sonic Software propone una soluzione di integrazione delle applicazioni adatta per realizzare architetture orientate al servizio (SOA) e basata sull’Enterprise Service Bus (ESB) sviluppato dalla stessa società. La suite dispone di funzionalità avanzate come la Continuous Availability Architecture che assicura un’elevata disponibilità di servizi all’interno del bus e include Sonic Orchestration Server (che estende le funzionalità di routing intelligente dell’ESB), Sonic XML Server (che fornisce svariati servizi XML) e il sistema di test per gli sviluppatori Sonic Integration Work- 6 SOLUTIONS Gian Maria Odello, amministratore delegato e direttore generale di Watermark in Italia bench. La presenza di una serie di Adapter per Sonic ESB rende possibili interazioni basate su servizi con oltre 250 tipologie di applicativi, tra cui alcuni pre-pacchettizzate (per esempio SAP e PeopleSoft), sistemi B2B, applicativi mainframe e sistemi dati legacy. Watermark Reporting semplifica le decisioni W atermark, società specializzata in soluzioni ERP (Enterprise Resource Planning), ha reso disponibile Watermark Reporting, un’applicazione che facilita il processo decisionale in merito all’andamento, le strategie e la direzione di un’azienda. Aspetto saliente è che l’applicazione va oltre il concetto usuale di reportistica statica ed utilizza le potenzialità insite nei sistemi OLAP. Peraltro, come ha evidenziato Gian Maria Odello, amministratore delegato e direttore generale di Watermark in Italia, «la soluzione fornisce accesso, via Web e in tempo reale, al sistema OnLine Analytical Processing (OLAP). È pronta all’uso e non richiede una programmazione o un addestramento specifico per l’implementazione e l’utilizzo. Permette di stampare presentazioni formattate e grafici abbinati ai report selezionati, direttamente dal browser internet. I dati possono essere anche esportati in formati quali Microsoft Excel, email o PDF». L’accesso al sistema OLAP dinamico può avvenire tramite applicazione standard, portali e Intranet o applicazioni esterne e prodotti Office Hp gestisce il parco stampanti delle aziende Si chiama Pay per use for Imaging and Printing il servizio offerto da Hp che si fa carico di gestire l’intero parco di stampanti laser, multifunzione, fax e scanner, e promette di far risparmiare le aziende. Pagando un canone mensile, i clienti hanno la garanzia che le macchine sono riparate tempestivamente e le cartucce sempre disponibili, grazie all’intervento del personale Hp. Tramite un controllo a distanza, vengono estratti e analizzati i dati dalle stampanti, il che consente il riordino automatico dei consumabili e la manutenzione proattiva. I clienti possono poi accedere a un sito Web, protetto da password, per attivare richieste e verificare lo stato del contratto. Le opzioni di pagamento del servizio sono varie, fra cui il costo per pagina e il consumo effettivo del toner. Un Demo Center per Sap NetWeaver 2004 S i sa che per l’introduzione di soluzioni complesse in azienda è necessario effettuare prove. Per questo Elsag ha implementato presso la propria struttura Shared Service Center, un’installazione dimostrativa a disposizione delle aziende clienti che desiderano approfondire l’utilizzo e le funzionalità di Sap NetWeaver 2004. Si tratta di una piattaforma per le applicazioni e l’integrazione che, secondo le dichiarazioni della società tedesca, garantisce flessibilità al modello di business con la possibilità di far leva sui Web service all’interno dei processi aziendali. La release 2004 di Sap NetWeaver viene proposta dal produttore come soluzione unica, con tutti i componenti perfettamente sincronizzati e comprende Sap Mobile Infrastructure, Sap Enterprise Portal, Sap Business Intelligence, Sap Master Data Management, Sap Exchange Infrastructure, Sap Web Application Server, Sap Composite Application Framework e Sap Solution Manager. Giovanni Trezza Direttore Generale di Elsag, ha affermato: «Forte dell’esperienza maturata in numerosi progetti Sap, Elsag ribadisce con questo progetto il proprio impegno a investire in questa direzione, facendo convergere in tal senso tutto il know how maturato nel mondo degli ERP. Ne abbiamo seguito l’evoluzione dal classico ERP agli extendend ERP, quindi coinvolgendo anche tutti i processi rivolti all’esterno dell’azienda, quali portali, Internet, Customer Relationship Management, Business Intelligence». Il Demo Center, secondo il responsabile, rappresenta per Elsag un banco di prova per la sperimentazione e l’acquisizione di competenze su tecnologie innovative, offrendo un ambiente in cui verificare le capacità integrative di Sap NetWeaver. Grazie alla collaborazione con Sap Italia, nel nuovo centro sono state attivate soluzioni di integrazione tra sistemi della casa tedesca e altre soluzioni, con funzionalità fruibili attraverso strumenti di Mobile Collaboration e di Business Intelligence, tramite un’interfaccia Web rappresentata da Sap Enterprise Portal. Sterling migliora la supply chain di Kroger L a catena di supermercati americana Kroger ha adottato Sterling Information Broker di Sterling Commerce per migliorare le prestazioni della propria supply chain. Si tratta di un servizio basato su host che, tramite un unico punto di connessione, permette a Kroger di scambiare documenti in formato elettronico con l’intera rete di clienti, fornitori, addetti al trasporto e banche. Oltre a migliorare l’efficacia della comunicazione, Sterling Information Broker offre servizi quali la consegna garantita di documenti critici, storage e disaster recovery dei dati, e audit. SOLUTIONS 7 Red Hat Desktop porta Linux sui client delle aziende D a sempre Red Hat rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della distribuzione Linux. La strategia della società, orientata alla diffusione e potenziamento delle soluzioni open source, ha determinato la progressiva estensione del proprio range di prodotti Enterprise Linux, sostenuta da una gamma di servizi e da un supporto in costante crescita. Al top della famiglia di soluzioni enterprise si posiziona Red Hat Enterprise Linux AS (Advanced Server) adatto per il deployment in grandi ambienti dipartimentali e datacenter. Red Hat Enterprise Linux ES (Entry/mid Server) fornisce, invece, un sistema operativo per server Intel X86 di tipo entry-level e midrange. La società si sta indirizzando ora verso una strategia tesa a portare le caratteristiche di semplicità di gestione e affidabilità dell’open source anche all’ambiente client. Il primo prodotto di questa strategia, reso disponibile nella primavera del 2004, è stato Red Hat Enterprise Linux WS (WorkStation), un software client indirizzato all’ambiente tecnico Integrazione dati firmata Axway per Bt Bt ha risolto il problema del trasferimento dati con diversi protocolli e da nastro a nastro, grazie alla soluzione File Broker (XFB) di Axway. Gli aspetti salienti della personalizzazione per Bt, fa notare la casa francese, sono l’integrazione e la gestione dello scambio file indipendente dalle piattaforme hardware (mainframe Ibm e mid-range Hp e Sun). XFB permette anche di controllare e proteggere gli scambi dei dati critici mediante una supervisione centralizzata e un monitoriaggio end-to-end degli stessi. Inoltre, evidenzia Axway, la soluzione ispeziona il flusso di informazioni verso i clienti, incluso l’utilizzo di servizi offerti dai canali multimedia di Bt. Consistente il piano di lavoro, che ha compreso 630 implementazioni di 60 diversi progetti. 8 SOLUTIONS per applicazioni CAD, CAM adatto per sistemi a 2 CPU e senza limitazioni di memoria. Ad esso la società ha fatto seguire recentemente Red Hat Desktop v.3, una soluzione client indirizzata particolarmente alle grandi aziende, agli ambienti dell’Università e della Pubblica Amministrazione e adatta per sistemi monoprocessore e memoria fino a 4 GB. Red Hat Desktop è un ambiente di produzione che fornisce molteplici applicazioni open source quali un client e-mail, un browser e una suite office. Questa soluzione è adatta ad ambienti compatibili Intel x86 (32 bit), Intel Itanium (64 bit), AMD64 (64 bit), Ibm PowerPC e Ibm Mainframe e si presta a essere utilizzata sia da parte degli sviluppatori che per la produttività d' ufficio. La versione 4 di Red Hat Desktop è già in fase di sviluppo e sarà rilasciata l’anno prossimo; essa includerà importanti miglioramenti nell’ambito della sicurezza e della gestione, oltre che un aggiornamento della tecnologia di base. Una famiglia di server a 64 bit da Reven.ge R even.ge, società del gruppo Elettrodata, ha rilasciato una famiglia di server e di nodi per il calcolo con processori a 64 bit AMD Opteron a 2 e 4 vie, indirizzati ad applicazioni di elaborazione intensiva come il CAE, il CAD e la grafica 3D. Il modello di punta, disponibile in versione rack 4U, supporta fino a 4 processori AMD Opteron Serie 800, 32 GB di RAM, 4 hard disk SCSI hot swap più un drive per CD/DVD, a cui aggiunge un’ampia dotazione di connettori di espansione e di interfacce di rete. «I nostri clienti ci hanno chiesto una soluzione in grado di offrire la compatibilità con le applicazioni a 32 bit e, allo stesso tempo, consentire un passaggio graduale verso l’elaborazione a 64 bit. È per questo motivo che ci siamo orientati verso la soluzione AMD Opteron», ha affermato Umberto Dalporto, Presidente di Reven.ge. I sistemi informativi stanno subendo una profonda modificazione, conseguenza diretta dei cambiamenti che interessano il mondo degli utilizzatori, le modalità di operare delle aziende e l’organizzazione stessa del lavoro. Il dinamismo che caratterizza il mondo del lavoro è uno dei motivi principali, ma non il solo, di tutta una nuova generazione di architetture, di soluzioni, di applicazioni che vedono nel Data Center il punto di convergenza tecnologica di queste innovazioni. Il risultato ultimo è che il data center di oggi è molto diverso da quello d ieri e nel futuro prossimo lo sarà ancora di più. Ma quali sono i settori, o meglio, gli aspetti tecnologici e funzionali che concretizzano questa mutazione e, soprattutto, come affrontare la questione di realizzare un nuovo data center e su quali aspetti concentrarsi? In generale gli elementi che rappresentano aspetti innovativi sono da ricercare nelle esigenze di: Capacità di calcolo, a cui si fa fronte con soluzioni ad alta concentrazione che spaziano dai mainframe ai server multiprocessore, ai sistemi a rack, ai blade server, alle soluzioni cluster e così via. Storage, cui si supplisce con soluzioni di nuova concezione centrate sull’ILM (Information Lifecycle Management) e su soluzioni a disco e a nastro a elevatissima capacità. Sicurezza nella conservazione dei dati critici o non, a cui si risponde con applicazioni di remotizzazione, di copia e di restore remoto, e nella protezione degli stessi dalle intrusioni e intercettazioni con tecniche di firewalling, intrusion prevention e crittografia o altro. Business Continuity, cui si risponde con architetture e soluzioni atte a permettere lo sviluppo di strategie sofisticate di disaster recovery. L’evoluzione funzionale e tecnologica dei Data Center Cresce l’importanza in azienda di quello che non è più semplicemente un centro di calcolo e memorizzazione dei dati Networking, che hanno portato allo sviluppo di architetture per la connessione dei sistemi nei data center ad altissima velocità e con garanzia della continuità del servizio, nonché alla distribuzione geografica in più Data Center fisici del Data Center logico, per esempio con l’ulteriore possibilità di integrare Fibre Channel con IP. Gestione, che deve permettere una visione quanto più integrata possibile dei diversi sottosistemi, interventi basati su approcci revisionali, la continua ottimizzazione dell’infrastruttura IT e l’integrazione con il mondo delle applicazioni. Infrastrutture di base, per esempio alimentazione, condizionamento e così via. Gli aspetti citati sono i mattoni che interessano un progetto inerente a un Data Center, sia che si tratti di quello di una corporate multinazionale che di una media azienda. Al coinvolgimento di diversi settori tecnologici si abbina un processo di convergenza che vede confluire sui server o sulle partizioni dedicate, sui dispositivi di storage e sulla componente networking usualmente dedita alle applicazioni IT, anche quanto sino a ora separato da questo e relativo al mondo della comunicazione e del networking aziendale, dipartimentale o di gruppo. SOLUTIONS 9 Il processo di convergenza, che tende a portare su un’unica infrastruttura di rete sia la voce sia i dati e a far risiedere sempre più le applicazioni tipiche del networking su piattaforme server, si pensi per esempio ai PBX e ai contact center in tecnologia server based e open source/open system, sta infatti trasformando il Data Center nel punto ideale, ad alte prestazioni, adattabile e sicuro, di tutte le applicazioni convergenti. E dove non lo è, è molto probabile che ciò avvenga in un ragionevole lasso di tempo. Il risultato è evidente, il Data Center si trasforma nel cuore pulsante delle attività aziendali e la flessibilità, l’economia, la sicurezza con cui opera costituisce uno degli aspetti portanti dell’operatività e del business aziendale. G.S. L’ILM e il suo ruolo nel Data Center Il consolidamento e lo sviluppo di strategie di virtualizzazione inerenti i Data Center si stanno sempre più abbinando col concetto di ILM (Information Lifecycle Management). Analisi effettuate sui dati nei Data Center hanno permesso di verificare come, se non l’importanza, la frequenza di utilizzo di un dato va progressivamente decadendo con il passare del tempo. Per esempio il dato di una transazione bancaria, ad alcune settimane di distanza dall’operazione, in mancanza di contestazioni, diventa definitivo e a esso si accede solo per verifiche storiche o ai fini fiscali, magari dopo parecchi anni dalla data di creazione o introduzione nel sistema. Invece che tenere memorizzato il dato in dischi ad alto costo, è più produttivo trasferirli su supporti a minor costo. Di questo si occupa l’ILM, garantendo l’adesione alle norme di legge per ciò che concerne la conservazione e l’inalterabilità dei dati. I tool a disposizione sono ricchi di funzionalità che vanno oltre allo spostamento del dato da un supporto all’altro, in base a politiche predefinite, e che comprendono l’immodificabilità e l’intangilibità oltre a tutti gli aspetti gestionali per mantenere il dato al meglio, a costi più bassi e in osservanza alle crescenti normative di legge. L’evoluzione delle infrastrutture di un Data Center Da uno storage connesso direttamente a host o server, si sta rapidamente passando a connessioni ad alta velocità su fibra ottica, che costituiscono il tessuto nervoso del centro di elaborazione. Sinora da padrone l’ha fatta il Fibre Channel, come elemento portante delle SAN. Anche per il Data Center, peraltro, si prospetta un futuro in cui il protocollo IP assume un ruolo crescente. I vantaggi che si intravedono sono numerosi ma il più significativo è costituito dal poter disporre di un’unica soluzione tecnologica a tutti i livelli del tessuto connettivo di rete aziendale, dall’ufficio remoto con capacità di rete dell’ordine delle decine di Megabit sino al Data Center con capacità delle decine di Gigabit. 10 SOLUTIONS Questa evoluzione si sta già tramutando in nuove generazioni di prodotti di rete che vedono attivi numerosi primari fornitori di tecnologia. Tali apparati stanno poi inglobando anche una serie nutrita di funzioni ad alto livello, funzioni giustificate dalla centralità che switch di rete a livello di Data Center strategicamente occupano. Funzioni di gestione ottimizzata del traffico, load balancing, gestione della sicurezza con trattamento di traffico SSL e così via sono sempre più presenti, e necessarie, negli apparati di rete di nuova generazione. Da ultimo ma non ultimo persiste il problema dell’affidabilità richiesta a queste infrastrutture che devono garantire la disponibilità dei dati. M icrosoft, in collaborazione con i propri partner, ha avviato da tempo la Dynamic Systems Initiative, indirizzata a riunire in modo coordinato, le soluzioni hardware, software e di servizio che ruotano attorno alla piattaforma Windows. Questa iniziativa si appoggia sulla definizione di un modello indicato con la sigla SDM (System Definition Model) che consente di creare definizioni dei sistemi distribuiti quali i data center di livello enterprise. All’interno di questo modello la società di Redmond si propone di realizzare specifiche configurazioni per le risorse a livello di server, network e storage, correlate all’architettura di rete prestabilita; questo insieme di risorse hardware concorre a definire quello che Microsoft chiama Dynamic Data Center. La piattaforma Windows, installata in un data center dinamico, sarà quindi in grado di gestire in modo dinamico le risorse di server, di rete e di storage, nonché allocare o rimuovere risorse da un’applicazione, sulla base delle esigenze e del carico di lavoro. La virtual machine di Microsoft Il Dynamic Data Center virtualizza l’intero sistema e si occupa del provisionig dei server, dell’installazione e configurazione dei sistemi operativi e dei server (per esempio, SQL Server) oltre che dell’organizzazione dello storage e dei dispositivi di rete. Quando un’applicazione è implementata all’interno di un Dynamic Data Center, la virtualizzazione dell’ambiente hardware abilita non solo l’automazione del deployment iniziale, ma anche la scalabilità automatica del sistema, Un traguardo importante nella realizzazione di questo obiettivo arriva con il rilascio di Virtual Server 2005. Attraverso questo nuovo server software, Microsoft introduce una soluzione di virtual machine adatta per Windows Server 2003 che permette di utilizzare una molteplicità di sistemi operativi differenti all’interno di un unico ser- Virtual Server 2005 rafforza il data center di Microsoft L’introduzione della nuova virtual machine, abilita funzioni che migliorano l’efficienza dei data center incentrati su WindowsS ver fisico. Questa soluzione si dimostra particolarmente adatta per applicazioni quali l’automazione dei test software e degli ambienti di sviluppo e il rehosting dei sistemi operativi legacy, per esempio nella migrazione da Windows NT 4.0 Server e 2000 Server, verso nuovi sistemi che operano in ambiente Windows Server 2003, senza dover riscrivere la logica dell’applicazione o riconfigurare le reti. Il nuovo server Microsoft si dimostra particolarmente adatto anche in scenari di server consolidation e per la simulazione di applicazioni server distribuite, utilizzando macchine virtuali multiple su un unico server fisico Virtual Server 2005 può ospitare tutti i principali ambienti operativi “x86-based” e si colloca sul sistema operativo Windows Server 2003 fornendo l’infrastruttura software per l’emulazione dell’hardware. All’interno di ogni macchina virtuale creata con Virtual Server 2005 è possibile far girare un sistema operativo “ospite” e le relative applicazioni, in modo che queste ultime siano inconsapevoli che l’hardware sottostante è una simulazione software. Virtual Server 2005 è disponibile in una edizione Standard, per server con fino a 4 processori e in una Enterprise, per dispositivi con un massimo di 32 CPU. R.F. SOLUTIONS 11 ProCurve Networking. Sicuro perchè tiene fuori le persone sbagliate. Intelligente perché fa entrare solo quelle autorizzate. ProCurve Networking by HP. Oggi c’è una soluzione di sicurezza più intelligente. Una soluzione che non solo blocca gli accessi agli intrusi, sia wireless che non, alla periferia della tua infrastruttura (non semplicemente solo al centro), ma nello stesso tempo riconosce e tiene traccia degli utenti autorizzati, che così avranno sempre accesso esattamente ai servizi e alle risorse necessarie per il loro business. ProCurve Networking. Una soluzione sicura, mobile, multi-servizio. E ancora più intelligente. ProCurve Networking by HP. Per saperne di più visita il sito www.hp.com/learn/procurve © 2004 Hewlett-Packard Development Company, L.P. I l data center rappresenta il cuore pulsante del sistema informativo e, come tale, idealmente, si colloca al centro della rete, da dove organizza ed elabora le informazioni che scambia con il resto del network. I livelli di efficienza e di sicurezza che caratterizzano un data center sono, quindi, strettamente dipendenti dalle modalità con cui avviene lo scambio di informazioni tra il centro e la periferia del network e dal disegno architetturale adottato. Attraverso la propria gamma di soluzioni hardware e software per il networking, Hp ProCurve propone una visione architetturale della rete in cui la parte di comando è collocata al centro, mentre l’esercizio del controllo avviene nella parte periferica. Portare il controllo al bordo del network significa delegare a switch periferici, dotati di funzioni layer 2/3/4, le decisioni relative al traffico e alla sicurezza, prima che il flusso dei dati possa arrivare al data center. Secondo HP questa approccio assicura un corretto funzionamento delle applicazioni e la loro interoperabilità, consentendo di dedicare le risorse “core” del data center a funzioni di monitoraggio, di rafforzamento delle policy e così via. Questa impostazione, che HP chiama EDGE Architecture, concorre a definire un network intrinsecamente sicuro, scalabile in dimensioni e prestazioni, interoperabile con i sistemi wireless e predisposto per la gestione su un’unica infrastruttura IP di voce e dati. In esso la disponibilità di larga banda raggiunge ogni punto del network (arrivando fino al desktop) mentre la gestione avviene centralmente, attraverso soluzioni software integrabili anche all’interno di piattaforme gestionali più ampie, come OpenView. Tra i tasselli che contribuiscono alla realizzazione di questa “vision” vi sono i routing switch HP ProCurve Serie 9300m. Si tratta di dispositivi caratterizzati da un’architettura “non-blocking” che forniscono throughput ad alte prestazioni, dal “wiring closet” fino all’interno del data center e poi verso la parte periferica della rete geografica. Per sofisticate esigenze di rete, HP propone gli switch ProCurve Serie 5300xl, soluzioni per chassis modulari a 4 o 8 slot con switching HP migliora l’efficienza del centro, pensando alla periferia Attraverso l’architettura ProCurve EDGE e un’articolata gamma di soluzioni per il networking, HP pone le basi per un data center più sicuro e meglio organizzato layer 2/3/4 adatti sia per la parte centrale della rete che per quella periferica, per garantire automazione e rafforzamento delle policy. La gamma di offerta HP ProCurve comprende anche switch stackable gestiti, organizzati nelle Serie 2600, 2800 e 2500. L’estensione dal centro della rete verso le reti wireless è realizzata attraverso le soluzioni di controllo di accesso HP ProCurve Secure Access Serie 700wl. Esse permettono il controllo periferico di WLAN di ogni dimensione e una transizione senza soluzione di continuità dall’infrastruttura dalla rete fisica a quella wireless, mediante gli access point 420wl e 520wl che supportano i più recenti standard tecnologici. I dispositivi gestiti HP ProCurve sono dotati del software di gestione HP ProCurve Manager o Manager Plus che consente il controllo dei livelli di traffico, dei gruppi di dispositivi, delle policy di sicurezza e dei colli di bottiglia imprevedibili. La versione Plus di ProCurve Manager prevede una serie di caratteristiche aggiuntive quali l’uso dei protocolli avanzati di analisi del traffico Extended RMON, la configurazione delle VLAN e una serie di funzioni indirizzate a ottenere un controllo più granulare sul network. R.F. SOLUTIONS 13 Un’architettura all’insegna della modularità La tecnologia blade favorisce una crescita progressiva degli ambienti di data center basata sulla condivisione di risorse comuni L’ architettura blade rappresenta una delle soluzioni più interessanti nate, in tempi recenti, per far fronte alle esigenze di flessibilità, scalabilità ed efficienza che caratterizzano i data center odierni. L’impostazione di questa architettura prevede di scomporre le diverse funzioni che definiscono un sistema di elaborazione, deputando lo svolgimento di ognuna di esse a un apparato modulare, che viene inserito all’interno di uno chassis, risultando immediatamente operativo. Un sistema blade è costituito, pertanto, da sistemi server completi e indipendenti (blade server) dotati di processori, memoria, dischi di memorizzazione dei dati e controller di rete, con un sistema operativo e applicazioni proprie. A questi sono affiancati una serie di moduli blade 14 SOLUTIONS che svolgono funzioni specializzate dedicate, per esempio, alla sicurezza (firewall, IDS e così via), al networking (switch Ethernet o Fibre Channel) o alla gestione. I vantaggi offerti da questa impostazione sono molteplici. Innanzitutto sfrutta un’infrastruttura unica, permettendo la condivisione di componenti comuni quali gli alimentatori, le ventole di raffreddamento, porte e media drive, anziché replicarli per ogni dispositivo, con conseguente riduzione di spazio, costi e consumi elettrici. Inoltre, la tipologia di ingegnerizzazione che caratterizza queste soluzioni ha permesso di incrementare la densità di elaborazione all’interno di sistemi che sono, generalmente, di dimensione 1U o 2U fornendo una risposta efficace all’esigenza di ottimizzare lo spazio fisico all’interno del data center, a cui è associato un costo (tanto più grande se si sceglie la via dell’housing). Le soluzioni blade forniscono una risposta efficace ed economica alle problematiche di disponibilità grazie alla possibilità di prevedere funzioni ridondate e modalità semplici per la sostituzione a caldo dei dispositivi che si guastano. Inoltre semplificano le attività di gestione e favoriscono la scalabilità, poiché il sistema può crescere progressivamente con l’aumento delle esigenze dell’azienda, senza obbligare a sovradimensionamenti anticipati. Le prestazioni, infine, sono ottimizzate da connessioni che sfruttano un midplane o un backplane interno. Il segmento dei blade server rappresenta uno di quelli in più rapida crescita. Dati IDC assegnano ai blade server x86 una quota importante del mercato totale dei server italiani con una crescita che, nel secondo trimestre 2004, ha registrato un incremento del 103% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. R.F. I BM è una delle società che possono vantare di fornire soluzioni per l’IT a tutto tondo, sia hardware che software, per le esigenze più svariate. Nell’ambito delle soluzioni per il data center, questa caratteristica trova la sua declinazione in un approccio indirizzato a fornire prestazioni elevate, all’insegna di una razionalizzazione delle risorse hardware e di una semplificazione gestionale ottenuta attraverso le soluzioni software e di virtualizzazione. A livello di prestazioni IBM ha avviato un processo che coinvolge l’intera gamma dei suoi eServer e indirizzato a riunificare, progressivamente, il cuore pulsante dei propri sistemi attorno all’architettura POWER. Sono stati già rilasciati i primi apparati delle Serie i5 e p5, che alloggiano la quinta incarnazione della CPU sviluppata da IBM. Nell’ambito dei server Intel (xSeries), invece, la società ha recentemente rivisto il design progettuale, con l’introduzione della nuova architettura con supporto a 64 bit siglata XDA. Per far fronte a esigenze di consolidamento, semplicità, scalabilità e riduzione di spazio fisico dei data center, la società americana propone un duplice approccio: di tipo “scale out” o “scale up”. I sistemi scale out sono dominati dai blade server, che consentono di aggiungere capacità di elaborazione a livello di processore e di razionalizzare spazio e consumi. I sistemi di tipo scale up includono sistemi SMP di classe mainframe, che possono crescere secondo uno stile di “building block”. All’interno della gamma Blade Center, IBM prevede sistemi fino a quattro processore basati su CPU Intel Xeon e POWER. Nell’ambito dei grossi sistemi mainframe (zSeries) resta come punto di arrivo, insuperato per capacità elaborativa, il T-Rex, capace di raggiungere l’impressionante potenza di calcolo di 9 mila Mips. Questi due livelli possono essere gestiti tramite un ambiente operativo in grado di far fron- Prestazioni e semplicità alla base del data center targato IBM Il colosso americano punta a migliorare l’operatività e la gestione del centro dati con un duplice approccio scale up e scale out te ai picchi di richiesta, con opzioni di tipo “on demand”. All’interno della gamma di soluzioni TotalStorage si collocano, invece, i sistemi di memorizzazione a nastro, disco e per lo storage networking. Accanto alle soluzioni a disco ad alta capacità Enterprise Storage Server e ai sistemi midrange (in precedenza FAStT e ora rinominati DS), la società ha introdotto due nuovi dispositivi indirizzati a realtà di business di dimensioni contenute e siglati DS300 (basato sul protocollo iSCSI) e DS400 (Fibre Channel 2 GB). Nella gamma TotalStorage rientrano anche una serie di risorse software, che facilitano la gestione delle SAN attraverso un processo di virtualizzazione che arriva a livello di file system, migliorando il flusso dei dati che transitano attraverso il data center. R.F. IBM eServer e TotalStorage SOLUTIONS 15 Il servizio Remote Managed Storage semplifica la gestione La nuova soluzione di StorageTek permette di razionalizzare e gestire, con appositi Service Level Agreement, qualunque esigenza di gestione e archiviazione dei dati aziendali, soprattutto quando parliamo di ambienti con infrastrutture eterogenee L La soluzione di gestione remota dello storage realizzata da StorageTek 16 SOLUTIONS e esigenze di storage, si sa, sono complesse. Non bastasse, è necessario identificare soluzioni che consentano la memorizzazione di volumi di dati in grande crescita, con disponibilità di budget ridotti, un aumento dei rischi connessi ai fuori servizio e una diminuzione delle risorse specialistiche. Gli stessi responsabili IT hanno oggettive difficoltà nel riuscire a trarre il massimo ritorno dalle risorse disponibili e non è raro che in un data center il 40/60% della capacità di storage sia sotto utilizzata. Non sempre, poi, la capacità di adeguare lo storage è all’altezza delle esigenze di business, fermo restando l’imperativo di contenere gli investimenti. Una soluzione però ora esiste e consiste nell’adottare i principi dell’Information Lifecycle Management (ILM), congiuntamente a servizi di gestione remota quali quelli erogati da StorageTek. Sempre secondo gli analisti, uno Storage Administrator può gestire con efficienza ed efficacia tra i 500 GB ed i 2 TB di dati. Al fine di diminuire il Total Cost of Ownership dello storage management, in presenza di una sua sostenuta crescita, non resta quindi che ottimizzare l’utilizzo delle risorse esistenti e semplificarne l’intera gestione. In particolare, occorre evidenziare che il monitoraggio e il controllo di una infrastruttura di storage richiedono, oltre che l’implementazione di soluzioni adeguate per lo svolgimento di queste attività, la presenza di personale specializzato, capace di risolvere in tempi strettissimi qualunque anomalia. Una soluzione concreta e realizzabile a queste esigenze si trova nel servizio di Remote Managed Storage offerto da StorageTek che, tramite una tecnologia di nuova concezione basata sullo Storage Communication Appliance (SCA) e sul Global Storage Manager, garantisce un insieme di soluzioni volte a risolvere remotamente le complessità della gestione, sia su nastro che disco. Peraltro, le modalità del servizio fanno sì che StorageTek agisca come un’estensione dell’organizzazione IT del cliente, di cui diventa corresponsabile per la gestione dello storage, tramite la definizione di appositi contratti SLA (Service Level Agreement). In pratica, con il Remote Managed Storage, gli specialisti dello Storage Operation Center eroga- no servizi primari h24, di immediato intervento, tramite applicazioni che permettono di controllare in tempo reale la SAN (Storage Area Network) del cliente e attuare politiche preventive sugli eventi che possono impattare sulla business continuity. Lo SCA si basa su una tecnologia ad alta disponibilità ed è collegato alla SAN del cliente, che invia al centro di gestione dei meta dati cifrati relativi sia agli allarmi che alle performance di servizio. Il Servizio Remote Managed Storage, progettato in modo da adattarsi facilmente alle varie realtà aziendali, è composto da tre moduli principali. Il primo, Storage Infrastructure Services: ha il compito di monitorare e predisporre rapporti sulla capacità, l’utilizzo e la disponibilità dello storage o eventi relativi alle operazioni di backup. Il secondo, Tape Backup & Restore: supporta le operazioni di backup e restore su tape misurandone la percentuale di successo in relazione allo SLA e suggerendo le azioni da intraprendere per colmare l’eventuale discrepanza. Infine, Disk & Volume ha il compi- to di assistere nella gestione delle performance dei dischi proponendo le azioni da intraprendere. Informazioni e report personalizzati sono disponibil anche attraverso un portale Web. Non possiamo dimenticare che tutte le caratteristiche sopra elencate consentono di ridurre i rischi sul business causati da applicazioni di Back up & Restore poco performanti. È un servizio che garantisce che i dati, con i prodotti a disposizione, siano protetti nel migliore dei modi. È un servizio che assicura l’utilizzo dei migliori processi per la gestione dei dati e che innalza il livello di preparazione alla Business Continuity. In conclusione possiamo evidenziare che il Remote Managed Storage è un servizio estremamente innovativo che utilizza le persone, le tecnologie e i migliori processi di StorageTek per aiutare l’organizzazione di Information Technology del cliente a raggiungere e mantenere la stabilità e il controllo atteso nella complessa e dinamica architettura di storage. Lo Storage Operation Center (SOC) di StorageTek SOLUTIONS 17 L’architettura XRN di 3Com per l’alta affidabilità Pieno supporto alla mission critically, con un occhio al portafoglio e all’ottimizzazione dello spazio, garantendo la funzionalità della rete I l tema della continuità di servizio è particolarmente attuale nelle reti Ethernet ed è la principale garanzia alla disponibilità dei data center e delle applicazioni. In altre parole, si tratta di assicurare lo svolgimento delle attività vitali dell’azienda o, con sintesi anglosassone, la Mission Critically. 3Com ha sviluppato l’architettura XRN (eXpandible Resilient Networking), che, presentata nel dicembre 2002 già completa di tutti gli elementi necessari per la sua attuazione, sta entrando oggi nella fase finale per il raggiungimento della massima scalabilità. Lo Switch 4060 di 3Com Secondo tale architettura, più switch Gigabit occupa 1,5U di altezza interconnessi tra loro si comportano come in un rack ed è dotato un unico grande switch, tramite la condividi ventole e alimentazioni ridondate sione della switching fabric distribuita sui diversi apparati. In questo modo si aumentano le prestazioni e, in caso di guasto di uno switch engine, si evita il blocco delle operazioni (senza peraltro comprare switch fabric ridondanti). L’elevata disponibilità di XRN Nelle tradizionali infrastrutture di rete mission critical, basate su un centro stella, questo rappresenta concettualmente un “single point of failure”, il cui fuori servizio interrompe la comunicazione tra utenti e data center. Pur funzionante, un tale modello diventa critico in un momento in cui si assiste alla convergenza delle applicazioni aziendali su un’unica infrastruttura di rete e in cui la 18 SOLUTIONS capacità di switching richiesta cresce in modo esponenziale e difficilmente prevedibile. Se a ciò si cerca di porre rimedio adottando switch Layer 3 con link sino al Gigabit, persistono tuttavia i problemi connessi alla continuità operativa, all’espansione della capacità oltre i limiti fisici dell’apparato e alla necessità di disporre di soluzioni che siano intrinsecamente ridondanti. In XRN, il LAN core, che è costituito dalla aggregazione di più unità, è molto meno sensibile a eventi ostili rispetto alle infrastrutture collassate su di un unico “megaswitch”. Attenzione ai costi e alla gestione XRN, mantenendone le caratteristiche positive, si pone quindi come alternativa a questo modello, presentando rispetto a esso, secondo 3Com, un vantaggio significativo: un basso costo capitale iniziale e un ritorno degli investimenti ottimizzato e basato sulla crescita armonica delle esigenze. Contrariamente ai prodotti modulari che vedono alti costi iniziali che difficilmente sono sfruttati appieno, l’architettura XRN possiede una scalabilità globale estesa non solo alle porte aggiuntive, bensì allargata alla switching fabric e alle caratteristiche di Gigabit Multiswitching e Multirouting. Solo le unità realmente necessarie potranno essere via via aggiunte, quando saranno effettivamente giustificate. Tutta la complessità è nascosta e, a detta dei responsabili 3Com, gestire l’architettura XRN è molto semplice. Non è necessaria una particolare configurazione per gestire 2 o 4 unità nel Core Switch fabric distribuito. Tutto avviene automaticamente: le unità si riconoscono e si configurano fra loro per alleggerire i compiti di chi è chiamato a gestire l’intera rete. Attenzione anche allo spazio: gli switch 3Com compatibili con XRN sono caratterizzati da una dimensione di 1,5U per unità. Un’infrastruttura con 4 switch uniti da XRN occupa 6U in un rack da 19’, dove trovano posto, secondo dati di targa 3Com, ben 112 Porte Gigabit con capacità Layer 2/3 e Layer 4. G.D.B. US Robotics e FastWeb insieme per il Wi-Fi nei locali pubblici Si ampliano le possibilità di connettività Internet per gli utenti che risiedono o transitano nelle zone coperte da FastWeb, che comprendono alcune delle principali città italiane. L’operatore del Gruppo e.Biscom ha infatti annunciato l’iniziativa FastArea, che mette a disposizione dei gestori dei locali pubblici una soluzione per la fornitura di accesso a larga banda, basato sui servizi in fibra di FastWeb e sulla tecnologia wireless di U.S. Robotics. Più in dettaglio, la soluzione prevede la connessione del locale alla rete in fibra FastWeb, che fornisce una velocità fino 10 Mbit/s sia in ricezione che in trasmissione, e la realizzazione di una copertura radio con i sistemi wireless a 125 Mbps di U.S. Robotics. Grazie alla soluzione messa insieme dalle due società, i clienti di FastArea possono scaricare programmi, immagini, file e video musicali in pochi secondi, cogliendo tutti i vantaggi offerti dalla larga banda senza dover ricorrere ai cavi, sfruttando la connettività di una Wi-Fi Zone. La soluzione, infatti, risulta, stando alle dichiarazioni dei responsabili, compatibile con le specifiche WiFi. In base all’iniziativa, i clienti dei locali FastArea accedono alla rete tramite i pc presenti nel locale oppure con il proprio notebook: in quest’ultimo caso, se il portatile è dotato di scheda wireless, gli utenti possono connettersi in modalità WLAN attraverso gli access point U.S. Robotics all’interno della Wi-Fi Zone. Per navigare in Internet è necessario acquistare la FastArea Card, disponibile in ogni locale FastArea nei formati da 20 e 60 minuti. Per collegarsi in rete, l’utente deve semplicemente digitare sul sito www.fastarea.it lo username e la password indicati sulla card, il cui costo viene stabilito dal singolo gestore del locale. Sybase “taglia i fili” alle imprese e le rende mobili D al mobile database sino alle soluzioni di integrazione con il backend, che consentono di inviare sul terminale mobile solo quanto occorre. L’archiettura di Sybase, a detta dei responsabili della società, dispone ormai di tutti gli elementi end to end per realizzare l’Unwired Enterprise, ovvero l’azienda senza fili. Secondo Franco Caprioli, marketing manager di Sybase Italia, la società statunitense possiede non solo la tecnologia idonea, ma anche le competenze di sviluppo e le partnership di canale necessarie per poter sviluppare questo tipo di soluzioni, che apportano ai clienti significativi vantaggi competitivi. «Occorre conoscere tutti i problemi del cliente, per gestirne le peculiarità" - ha affermato Caprioli -. Si consideri anche che spesso si tratta di ridisegnare i pro- Franco Caprioli, marketing manager di Sybase Italia cessi di business dell’azienda». Un esempio è quello di TechnoGym, che realizza macchine per esercizi ginnici destinati alle palestre, rese “intelligenti”, grazie alle soluzioni Sybase. Di fatto, queste possono ricevere comandi wireless, permettendo all’utilizzatore di impostarvi i propri programmi di allenamento tramite un terminale mobile. L’atleta può quindi eseguire il suo programma di allenamento personalizzato in una qualsiasi palestra dotata di attrezzi TechnoGym nel mondo. Un altro cliente italiano di Sybase è Riello, che ha ottenuto notevoli risparmi sui costi e i tempi di intervento, dotando i tecnici della manutenzione caldaie di strumenti mobile. «Anche se siamo all’inizio - ha commentato il manager - l’attenzione verso le soluzioni mobili è molto alta in tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione, e in Italia si possono osservare implementazioni veramente innovative». SOLUTIONS 19 Un’appliance ricca di servizi di security da SonicWall La B.I. di Business Objects va in aiuto agli esperti di finanza Per proteggere l’azienda dalle minacce che arrivano via Internet, la tecnologia non è sufficiente se non è accompagnata da un supporto adeguato. Per questo, SonicWall propone una nuova soluzione che comprende un’appliance di classe gigabit e un ventaglio di servizi di security. In dettaglio, il SonicWall Pro 5060 è un gateway che protegge la rete aziendale con funzionalità di Intrusion prevention, filtraggio dei contenuti, antivirus, firewall e reti private virtuali (VPN) IPSec, con possibilità di gestione centralizzata e supporto wireless. Il prodotto viene venduto corredato di un anno di servizio Intrusion prevention, mentre per un periodo di 90 giorni vengono garantiti il Network Antivirus per 50 utenti, il servizio Content Filtering e l’assistenza tecnica. L’offerta comprende, inoltre, 2000 client VPN e il software ViewPoint Reporting. Per agevolare le aziende nell’analisi critica delle proprie operazioni finanziarie, Business Object ha sviluppato un’applicativo denominato Finance Intelligence, parte di BusinessObjects Analytics. Questa è una suite di tool che consente alle aziende di approfondire la conoscenza di clienti, prodotti, personale e attività. Il nuovo software di intelligence finanziaria permette di analizzare i parametri finanziari chiave, i movimenti di cassa, le strutture dei costi e via dicendo, in modo da analizzare i problemi e individuarne il punto d’origine. Si compone di sei moduli e si integra e completa i software ERP utilizzati dalle società. InfraStruXure di Apc dà energia ai data center L’ufficio in una tasca con Voq di Sierra Wireless Una soluzione avanzata per chi lavora spesso fuori ufficio arriva da Sierra Wireless, società che ha messo a punto il telefono mobile professionale Voq. Dotato di tastiera estraibile e basato sul sistema operativo Microsoft Windows Mobile 2003, Voq è in grado di ricevere e inviare i messaggi email senza la necessità di installare nulla di specifico in azienda. Questa funzionalità è ottenuta grazie al nuovo software VoqMail, disponibile nella versione Personal e Professional, quest’ultima in grado di scambiare posta con Microsoft Exchange, Lotus Notes e Novell GroupWise. La comunicazione avviene creando un tunnel VPN per l’accesso sicuro alla rete aziendale, grazie a un software client integrato di Certicom in grado di colloquiare con i più diffusi gateway VPN. Gli utenti di Voq possono ricevere la posta con la frequenza che desiderano, e impostare i segnali di avviso in base al mittente o anche a parole chiave nell’oggetto del messaggio. Il telefono mobile professionale Voq, dotato di tastiera estraibile e basato su Microsoft Windows Mobile 2003 Progettato per le esigenze di flessibilità dei data center, il nuovo sistema InfraStruXure di Apc è un dispositivo da rack che funge al contempo da UPS e distributore dell’alimentazione. Le dimensioni contenute, la scalabilità e il cablaggio integrato lo rendono, infatti, ideale per ottimizzare lo spazio dedicato alle risorse IT, soprattutto in piccoli ambienti. Tra le caratteristiche del sistema, che ha una potenza di 20 kW, c’è il design ridondante, che non richiede l’installazione di due apparati, la possibilità di sostituire a caldo qualsiasi componente e di aggiungere ulteriori moduli batterie, per incrementarne l’autonomia. La Polizia di Manchester “parla IP” con Nortel IP telephony targata Nortel per il corpo di Polizia di Manchester, nel Regno Unito. Il progetto, realizzato da British Telecom, si basa sui sistemi Succession 1000M e prevede l’utilizzo di 5.500 telefoni IP dislocati in 120 uffici. Oltre a supportare le comunicazioni telefoniche fra i poliziotti, l’infra- SOLUTIONS 21 La tecnologia Alcatel fa viaggiare i treni in tutto il mondo Migliorare la sicurezza degli impianti e dei passeggeri, la velocità, la puntualità e l’utilizzo delle reti ferroviarie: è l’obiettivo delle soluzioni tecnologiche che Alcatel sviluppa per questo settore, adottate dalle compagnie di tutto il mondo. In particolare, fornisce una gamma completa di soluzioni per il controllo dei treni, del traffico in stazione e lungo il blocco, apparati di linea, network management e sistemi di comunicazione integrata voce, dati e immagini. Inoltre, fornisce sistemi di segnalamento e controllo per il trasporto urbano, ovvero per metropolitane, tram, linee ferroviarie urbane. Fra le realizzazioni più recenti vanno ricordate la linea Kerava-Lathi, di 63 Km, in Finlandia, e l’intera rete di Taiwan, lunga circa 1100 Km, che utilizzerà il più ampio sistema mai ordinato al mondo, secondo quanto riferito da Alcatel, per il rilevamento dei treni con conta-assi. Inoltre, in Spagna saranno installati sistemi di controllo basati sullo standard europeo ETCS (European Train Control System) per la nuova rete ad alta velocità. struttura farà da veicolo a quattro nuovi call center e a un applicativo di messaggistica integrata che unificherà, in una sola interfaccia pc, e-mail, fax e messaggi vocali. Software Ag aiuta le aziende a comunicare Il panorama delle soluzioni per il content management aziendale si arricchisce di una nuova proposta di Software Ag, chiamata ViA Platform Corporate Communication e basata su Tamino XML Server della società tedesca. Si tratta di una soluzione che consente di ordinare, indicizzare e archiviare i materiali digitali (audio, video o immagini), che possono essere impiegati nelle organizzazioni per esigenze di marketing o di formazione del personale. Alcuni esempi di utilizzo sono la realizzazione di video aziendali, di presentazioni, o di brochure per la vendita, che, grazie all’archivio, possono essere creati in modo più rapido e organico, a vantaggio dell’immagine verso l’esterno 22 SOLUTIONS Il broadband di Smc accelera con ADSL2 Smc Networks ha introdotto sul mercato il primo dispositivo a standard ADSL2, che accelera la trasmissione dati in download da 8 Mbps a 12 Mbps, allungando la distanza massima del doppino utilizzato dall’utente. Destinato a carrier e Internet provider, il nuovo Barricade g integra un server DHCP, che assegna gli IP dinamici e rende semplice, a detta della società, l’implementazione. Anche installazione e set up sono agevolati grazie all’autoriconoscimento utilizzato dalla configurazione. Il prodotto abbina al router ADSL un Access Point 802.11g a 54 Mbps, e dispone di quattro porte 10/100 Mbps per il collegamento al pc o al dispositivo di rete (hub o switch), oltre a una porta per la connessione alla linea ADSL. In futuro, Smc renderà disponibile l’upgrade del firmware ad ADSL2+, la versione dello standard che porta la velocità di trasmissione dati sul cavo in rame a 25 Mbps fino a 1520 metri. Oracle si accorda con Tele Atlas per le mappe digitali O racle ha siglato un accordo con Tele Atlas, specializzata nel settore dei database geografici digitali che consentirà a quest’ultima di offrire mappe nel formato di Oracle Database 10g. Di contro, i clienti Oracle potranno utilizzare le mappe all’interno delle Applications. L’accordo prevede anche una massiccia adozione, da parte di Tele Atlas, di software Oracle, ovvero data base, application server e la E-Business suite. Il portafoglio di mappe digitali della società copre interamente il territorio Nordamerica e una popolazione di oltre 300 milioni di abitanti in Europa. Adobe rinnova Photoshop A dobe Photoshop Elements 3.0 è il più recente upgrade del noto software di photo editing, che offre nuove funzioni per condividere, organizzare e modificare le fotografie. Disponibile a dicembre in italiano per Windows Xp, risponde alle richieste dei numerosi utenti che non solo vogliono modificare le immagini, eliminando imperfezioni occhi rossi e via dicendo, ma desiderano anche condividerle con amici e famigliari, organizzare ampie raccolte fotografiche o creare presentazioni. In parallelo, Adobe ha rilasciato Adobe Premiere Elements, una soluzione per l’editing di home video che può essere acquistata insieme a Elements 3.0. Congiuntamente i due prodotti consentono di unire immagini statiche con video clip, ad esempio nelle presentazioni. nel prossimo numero... Linux e il mondo open source Si chiama open source ed è la filosofia che ha rivoluzionato il modo di concepire l’utilizzo del software nel corso degli ultimi 15 anni. Inizialmente considerato come un vezzo confinato alla comunità degli sviluppatori, la diffusione di software unitamente al suo codice sorgente rappresenta oggi un business in grado di muovere miliardi di dollari e di condizionare scelte tecnologiche e di standard. Tutti i principali vendor dell’IT, sia che lo sostengano o meno, devono comunque confrontarsi con questo fenomeno che ha in Linux uno dei principali punti di riferimento. Nel prossimo numero di Solutions verranno affrontati i temi legati allo sviluppo del codice aperto, al suo utilizzo e supporto. Inoltre verranno esaminati vantaggi e limiti dell’open source e sarà esplorata la possibile evoluzione in termini tecnologici e di mercato che si sta preparando. Saranno anche analizzate alcune tra le principali soluzioni proposte dai vendor e le loro strategie peril mondo del “codice aperto”. Spazio particolare verrà dedicato alle soluzioni Linux e al loro ambito di utilizzo. Solutions supplemento a Direction Reportec - Volume II numero 9; bimestrale ottobre-novembre 2004; Editore: Reportec srl, via Gian Galeazzo 2 - 20136 Milano; Amministratore Unico Gabriella Gabet; Direttore Responsabile: Gaetano Di Blasio; Redazione: via A. Lazzati, 6 - 20154 Milano; [email protected]; fax 0234532848; Stampa: GRIFFE srl, via Frapolli 21 - 20133 Milano (sede legale); via G.B. Brocchi 11 20131 Milano (sede operativa); Iscrizione al tribunale di Milano n° 212 del 31 marzo 2003; Tiratura 10.000 copie; Tutti i diritti sono riservati; Tutti i marchi sono registrati e di proprietà delle relative società. SOLUTIONS 23