I-IV OK - Reportec

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I-IV OK - Reportec
Informazioni per migliorare l'efficienza dell'IT aziendale
IN QUESTO
NUMERO
HP PER IL FRONT
OFFICE BANCARIO
BACKUP DISK TO
TAPE PER ADIC
WEBSENSE CONTRO IL DOWNLOAD
ILLEGALE
DEMO CENTER
PER SAP NETWEAVER
RED HAT PORTA
LINUX SUI CLIENT
AZIENDALI
AXWAY INTEGRA
I DATI DI BT
OPEN SOURCE
Sul prossimo
numero, il bimestrale di Reportec
si occuperà delle
soluzioni open per
le aziende e analizzerà i vantaggi
delle architetture
aperte.
Cresce l’innovazione
all’interno del Data Center
I
l dinamismo che
caratterizza
il
mondo del lavoro
è uno tra i motivi
principali
che
hanno portato allo
sviluppo di tutta una
nuova generazione
di architetture, di
soluzioni, di applicazioni, che vedono
nel Data Center il
loro punto di convergenza. Il risultato ultimo è che
quello che una volta
era il centro di calcolo oggi è molto
diverso e nel futuro
prossimo lo sarà
ancora di più, trasformandosi nel cuore pulsante delle attività aziendali e la flessibilità, l’economia,
la sicurezza con cui opera costituisce uno
degli aspetti portanti dell’operatività e del
business aziendale.
Le innovazioni riguardano praticamente
tutti gli aspetti coinvolti nella progettazione e realizzazione di un Data Center, che si
rifanno alle esigenze di capacità di calcolo,
storage, sicurezza, business continuity,
networking, gestione e infrastrutture di
base. A queste il mercato risponde con
tecnologie che spaziano dai server alle
soluzioni di memorizzazione, dai sistemi di
backup ai firewall, dalla crittografia al disaster recovery, dalle LAN al Fibre Channel,
fino all’alimentazione e al condizionamento ambientale.
da pagina 9
Una soluzione Hp
per la filiale bancaria
Semplicità a prova di test
per le reti 3Com
Hp ha rilasciato una piattaforma multicanale per ambienti bancari denominata
Next Generation Front Office. L’obiettivo
dichiarato della soluzione è la gestione
ottimizzata della relazione tra banca e
cliente, mediante la standardizzazione
degli ambienti di elaborazione. La soluzione si pone come riferimento in un contesto
in cui la filiale bancaria torna a costituite il
punto focale di interesse nelle relazioni
con il cliente.
«Crediamo che il modello vincente nei prossimi anni - ha
dichiarato Gianni Racchetti,
Finance Market Development
Manager di Hp Italia - sarà
sempre di più la banca multicanale estesa, ovvero l’istituto
in grado di rispondere alle esigenze del singolo utente attraverso il canale più idoneo,
dalla filiale al telefono, da
Internet ai dispositivi ATM e
self-service, fino ai promotori finanziari».
Dal punto di vista applicativo, Next Generation Front Office integra funzionalità di
gestione di sportello, di contabilità e di
back-office, di CRM avanzate, oltre alla
gestione documentale e all’integrazione
con Information Provider.
Sotto l’aspetto funzionale, l’architettura alla
base di Next Generation Front Office consente di disaccoppiare i processi di backoffice da quelli di front-office e di aggiungere o modificare i servizi allineandosi alle
esigenze del contesto bancario, sia attuali
che quelle che prevedibilmente saranno
necessarie nel breve-medio termine.
In particolare, il multi-channel integration
layer rende possibile l’integrazione multicanale estesa anche oltre i confini del
back-office bancario, verso service provider esterni o nuovi canali per la vendita
indiretta.
U
n test indipendente premia l’impegno
di 3Com per la semplicità di installazione dei propri prodotti: in un quarto
d’ora, personale non esperto è stato in
grado di realizzare e mettere in funzione
una piccola Lan. La prova è stata realizzata dal Network Testing Labs, un laboratorio specializzato in questo tipo di valutazioni, e ha riguardato le soluzioni della linea
3Com Office Connect, dedicati alle pmi e
comprendenti switch unmanaged, firewall,
gateway DSL e access point. Secondo la
filosofia del vendor, le soluzioni più adatte
alle esigenze delle piccole aziende devono
essere in grado di mascherare la complessità garantendo, al contempo, elevate prestazioni e prezzi competitivi.
Più veloce la Business
Intelligence di Dialog
S
Gianni Racchetti, Finance
Market Development
Manager di Hp Italia
i chiama E3 Optimizer il tool messo a
punto dall’italiana Dialog per rispondere alla necessità delle Pmi di elaborare i
dati in tempi brevi e a costi contenuti. Il
modulo fa parte della suite di Business
Intelligence E3 della società, ma può essere acquistato da solo. Poggia su Oracle e
riduce i tempi delle interrogazioni in modo
drastico, quasi indipendentemente dal
volume di dati.
Ibm si affida a Cisco
per la comunicazione
integrata su IP
Nell’ambito della realizzazione della rete
interna per la nuova sede di Segrate (Milano), Ibm Italia ha scelto Cisco Systems per
la fornitura degli apparati per l’IP Communication, al fine di realizzare una soluzione
di rete convergente basata su IP per voce,
video, dati e altri servizi avanzati.
SOLUTIONS 3
Softek gestisce lo storage
di Lufthansa Systems
Lufthansa Systems, importante fornitore di servizi
It per il settore aereo, ha adottato la soluzione di
gestione dello storage di Softek nel proprio data
center.
La suite di management mantiene sotto controllo
oltre 70 TB di dati, archiviati in apparati di Hitachi Data Systems, Ibm,
Emc e StorageTek, e più di 1.200
porte di switch di Brocade. La capacità di networked storage, secondo dati
di targa del costruttore stesso, è di
circa 150 TB.
Il principale vantaggio riscontrato da
Lufthansa è la riduzione delle spese
operative, oltre che la possibilità di
gestire la SAN eterogenea da un’unica console.
Il progetto, partito nel novembre 2003,
consolida e conferma la partnership a
livello mondiale tra IBM e Cisco nell’ambito dell’IP Communication avviata per
rispondere alla crescente domanda del
mercato della telefonia basata sul protocollo Internet. Nella realizzazione del progetto il team Cisco ha lavorato in partnership con Ibm al disegno e alla realizzazione
della soluzione di IP Communication,
caratterizzata da funzioni all’avanguardia.
Ibm, da parte sua, attraverso i propri portavoce ha evidenziato il carattere di investimento di una soluzione di rete convergente IP per la grande versatilità e flessibilità che offre, consentendo l’aggiunta
progressiva nel tempo di nuove funzioni
per adeguare l’infrastruttura IT alle dinamiche esigenze che il mercato impone.
Inoltre Ibm, grazie alle proprie competenze nei servizi IT e a questa alleanza con
Cisco, porterà sul mercato attraverso i
propri Global Services soluzioni avanzate
di comunicazione basate su tecnologia
4 SOLUTIONS
Cisco. La scelta delle soluzioni di IP Communication di Cisco Systems da parte di
IBM Italia fa seguito a quella analoga già
effettuata in altre sedi europee e nel
mondo da parte di Big Blue.
Mercury controlla il ciclo
di vita delle applicazioni
M
ercury Interactive, specialista della
Business Technology Optimization,
ha sviluppato una soluzione per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione,
basata su Mercury Lifecycle Diagnostics
Probe, volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2EE (Java 2 Enterprise Edition) in
ambito di sviluppo, delivery, gestione e
operation.
La soluzione rientra nella strategia per la
gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la
risoluzione dei problemi delle applicazioni
J2EE business-critical, annunciata da
Mercury durante Bea eWorld.
Adic potenzia
la soluzione di backup
“disk-to-tape”
Il Wi-Fi di D-Link “fa
breccia” nella Fortezza
L
A
dic ha realizzato il sistema di backup
Pathlight VX con l’obiettivo di rendere
disponibili le caratteristiche di prestazioni
e funzionalità RAID tipiche della tecnologia
a disco, mantenendo, nel contempo, l’affidabilità dell’archiviazione a lungo termine
su nastro.
Questa soluzione è basata su array di
dischi ATA Emc Clariion per lo svolgimento dei compiti di backup primario e restore; e prevede la scrittura rapida dei dati
sull’array di dischi interno e il loro trasferimento successivo nell’archivio su nastro
in modalità background, consentendo di
sfruttare al meglio le finestre di backup
disponibili.
La soluzione Adic si inserisce in modo
semplice all’interno del processo di backup su tape esistente in azienda, poiché il
controllo del sistema integrato viene fornito dallo stesso software di backup usato
per gestire le architetture di archiviazione
su nastro.
Nella nuova versione della soluzione sono
state incrementate le prestazioni nel trasferimento dati tra host e disco e tra disco
e nastro portandole sino a 2 TB/ora ed è
stato esteso l’elenco di policy di gestione,
permettendo l’uso di motori di dati interni
per creare automaticamente set di
backup ridondanti nelle librerie a
nastro. Sul fronte RAS, il nuovo
Pathlight VX prevede ora
opzioni per un doppio controller RAID e migliori controlli di status del sistema.
Adic ha anche ridotto il nuovo
entry point della propria
soluzione disk-to-tape a 3,8
TB mentre, all’altra estremità della gamma, la capacità
di memorizzazione su disco è
stata portata a 46,8 TB.
Il wireless é ideale nei siti
storici sotto tutela. È il
caso della Fortezza di
Gavi, nei pressi di
Alessandria.
Il nuovo Pathlight VX
di Adic
a collaborazione tra D-Link, Gi.Effe e
Nocable ha portato alla realizzazione di
un’infrastruttura di rete wireless all’interno della Fortezza di Gavi (Alessandria), sito
di primario interesse storico-culturale
della regione Piemonte.
Il progetto, commissionato
dalla Soprintendenza ai
Beni Culturali e Ambientali
del Piemonte, è nato dalla
contemporanea necessità
di preservare le strutture
originali del sito, che impediscono l’installazione di
ogni infrastruttura cablata,
e dall’esigenza di fornire ai
visitatori della fortezza una serie di servizi
informativi online, oltre che di ottimizzare
la gestione documentale e quella dei flussi di comunicazione all’interno degli uffici
della Soprintendenza, aventi sede all’interno.
In particolare, Nocable ha fornito l’implementazione di una connessione Internet
satellitare a banda larga. L’uso dei dispositivi wireless D-Link (access point, schede
Wi-Fi e antenne indoor e outdoor) ha permesso invece la realizzazione di una rete
wireless interna alla fortezza basata su
standard IEEE 802.11b e g, consentendo a
tutti coloro in possesso di un pc dotato di
una scheda aderente a questi standard di
rete, di accedere ai nuovi servizi informativi predisposti dalla Soprintendenza. Inoltre, l’uso di telecamere wireless D-Link in
abbinata a un software di “motion detection” ha consentito di rendere più efficiente il videocontrollo e il monitoraggio della
fortezza.
L’integrazione è stata curata dagli addetti
Gi.Effe, che hanno abbinato le soluzioni
wireless a server Linux, per il controllo e la
gestione della privacy, della sicurezza e
della tutela dei dati.
SOLUTIONS
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Lotta al download illegale
con Websense Enterprise
Websense fornisce una soluzione al problema di tutela della
proprietà intellettuale, che, alla luce della Direttiva dell'Unione
Europea per la Tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale
(European Union Directive for the Enforcement of Intellectual
Property), espone le imprese al rischio di procedimenti giudiziari.
A causa della diffusione della tecnologia peer-to-peer (P2P) in
azienda, infatti, sono sempre di più i dipendenti che effettuano
download illegale di musica e film. Secondo i risultati della
recente indagine Web@Work commissionata da Websense, il
65% dei responsabili IT afferma che i dipendenti si dedicano
abitualmente a questo tipo di attività durante l’orario di lavoro
e uno su tre afferma anche che oltre il 10% dell’ampiezza di
banda viene utilizzato per attività non legate al lavoro.
Per far fronte a questa esigenza, Websense ha ampliato la categoria “MP3 & Audio Download” inclusa nel database di Websense Enterprise, che conta ora oltre 225.000 file eseguibili
all’interno del proprio database
Sonic Software rinnova
la piattaforma
di integrazione
per architetture SOA
C
on il rilascio della versione 5.5 di Sonic
Business Integration Suite, Sonic Software propone una soluzione di integrazione delle applicazioni adatta per realizzare
architetture orientate al servizio (SOA) e
basata sull’Enterprise Service Bus (ESB)
sviluppato dalla stessa società.
La suite dispone di funzionalità avanzate
come la Continuous Availability Architecture che assicura un’elevata disponibilità
di servizi all’interno del bus e include
Sonic Orchestration Server (che estende le
funzionalità di routing intelligente dell’ESB), Sonic XML Server (che fornisce
svariati servizi XML) e il sistema di test per
gli sviluppatori Sonic Integration Work-
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SOLUTIONS
Gian Maria Odello,
amministratore delegato e
direttore generale di
Watermark in Italia
bench. La presenza di una serie di Adapter
per Sonic ESB rende possibili interazioni
basate su servizi con oltre 250 tipologie di
applicativi, tra cui alcuni pre-pacchettizzate (per esempio SAP e PeopleSoft), sistemi
B2B, applicativi mainframe e sistemi dati
legacy.
Watermark Reporting
semplifica le decisioni
W
atermark, società specializzata in
soluzioni ERP (Enterprise Resource
Planning), ha reso disponibile Watermark
Reporting, un’applicazione che facilita il
processo decisionale in merito all’andamento, le strategie e la direzione di un’azienda. Aspetto saliente è che l’applicazione va oltre il concetto usuale di reportistica
statica ed utilizza le potenzialità insite nei
sistemi OLAP. Peraltro, come ha evidenziato Gian Maria Odello, amministratore delegato e direttore
generale di Watermark in Italia, «la
soluzione fornisce
accesso, via Web e
in tempo reale, al
sistema
OnLine
Analytical Processing (OLAP). È pronta all’uso e non
richiede una programmazione o un
addestramento specifico per l’implementazione e l’utilizzo. Permette di stampare presentazioni
formattate e grafici abbinati ai report selezionati, direttamente dal browser internet. I
dati possono essere anche esportati in formati quali Microsoft Excel, email o PDF».
L’accesso al sistema OLAP dinamico può
avvenire tramite applicazione standard,
portali e Intranet o applicazioni esterne e
prodotti Office
Hp gestisce
il parco stampanti
delle aziende
Si chiama Pay per use for Imaging and
Printing il servizio offerto da Hp che si fa carico di gestire l’intero parco di stampanti laser, multifunzione, fax e scanner, e
promette di far risparmiare le aziende. Pagando un canone
mensile, i clienti hanno la garanzia che le macchine sono riparate tempestivamente e le cartucce sempre disponibili, grazie
all’intervento del personale Hp. Tramite un controllo a distanza, vengono estratti e analizzati i dati dalle stampanti, il che
consente il riordino automatico dei consumabili e la manutenzione proattiva. I clienti possono poi accedere a un sito Web,
protetto da password, per attivare richieste e verificare lo stato
del contratto.
Le opzioni di pagamento del servizio sono varie, fra cui il
costo per pagina e il consumo effettivo del toner.
Un Demo Center
per Sap NetWeaver 2004
S
i sa che per l’introduzione di soluzioni
complesse in azienda è necessario
effettuare prove. Per questo Elsag ha implementato presso la propria struttura Shared
Service Center, un’installazione dimostrativa a disposizione delle aziende clienti che
desiderano approfondire l’utilizzo e le funzionalità di Sap NetWeaver 2004. Si tratta di
una piattaforma per le applicazioni e l’integrazione che, secondo le dichiarazioni della
società tedesca, garantisce flessibilità al
modello di business con la possibilità di far
leva sui Web service all’interno dei processi
aziendali.
La release 2004 di Sap NetWeaver viene
proposta dal produttore come soluzione
unica, con tutti i componenti perfettamente
sincronizzati e comprende Sap Mobile Infrastructure, Sap Enterprise Portal, Sap Business Intelligence, Sap Master Data Management, Sap Exchange Infrastructure, Sap
Web Application Server, Sap Composite
Application Framework e Sap Solution
Manager.
Giovanni Trezza Direttore Generale di Elsag,
ha affermato: «Forte dell’esperienza maturata in numerosi progetti Sap, Elsag ribadisce con questo progetto il proprio impegno a
investire in questa direzione, facendo convergere in tal senso tutto il know how maturato nel mondo degli ERP. Ne abbiamo
seguito l’evoluzione dal classico ERP agli
extendend ERP, quindi coinvolgendo anche
tutti i processi rivolti all’esterno dell’azienda,
quali portali, Internet, Customer Relationship Management, Business Intelligence».
Il Demo Center, secondo il responsabile,
rappresenta per Elsag un banco di prova per
la sperimentazione e l’acquisizione di competenze su tecnologie innovative, offrendo
un ambiente in cui verificare le capacità
integrative di Sap NetWeaver.
Grazie alla collaborazione con Sap Italia, nel
nuovo centro sono state attivate soluzioni di
integrazione tra sistemi della casa tedesca
e altre soluzioni, con funzionalità fruibili
attraverso strumenti di Mobile Collaboration e di Business Intelligence, tramite
un’interfaccia Web rappresentata da Sap
Enterprise Portal.
Sterling migliora la
supply chain di Kroger
L
a catena di supermercati americana
Kroger ha adottato Sterling Information
Broker di Sterling Commerce per migliorare le prestazioni della propria supply chain.
Si tratta di un servizio basato su host che,
tramite un unico punto di connessione,
permette a Kroger di scambiare documenti in formato elettronico con l’intera rete di
clienti, fornitori, addetti al trasporto e banche. Oltre a migliorare l’efficacia della
comunicazione, Sterling Information Broker offre servizi quali la consegna garantita di documenti critici, storage e disaster
recovery dei dati, e audit.
SOLUTIONS
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Red Hat Desktop
porta Linux sui client
delle aziende
D
a sempre Red Hat rappresenta un punto
di riferimento nell’ambito della distribuzione Linux. La strategia della società, orientata alla diffusione e potenziamento delle
soluzioni open source, ha determinato la progressiva estensione del proprio range di prodotti Enterprise Linux, sostenuta da una
gamma di servizi e da un supporto in costante crescita.
Al top della famiglia di soluzioni enterprise si
posiziona Red Hat Enterprise Linux AS
(Advanced Server) adatto per il deployment in
grandi ambienti dipartimentali e datacenter.
Red Hat Enterprise Linux ES (Entry/mid Server) fornisce, invece, un sistema operativo
per server Intel X86 di tipo entry-level e
midrange.
La società si sta indirizzando ora verso una
strategia tesa a portare le caratteristiche di
semplicità di gestione e affidabilità dell’open
source anche all’ambiente client.
Il primo prodotto di questa strategia, reso disponibile nella primavera del 2004, è stato Red
Hat Enterprise Linux WS (WorkStation), un
software client indirizzato all’ambiente tecnico
Integrazione dati firmata Axway per Bt
Bt ha risolto il problema del trasferimento dati con diversi protocolli e da nastro a nastro, grazie alla soluzione File Broker (XFB)
di Axway. Gli aspetti salienti della personalizzazione per Bt, fa
notare la casa francese, sono l’integrazione e la gestione dello
scambio file indipendente dalle piattaforme hardware (mainframe Ibm e mid-range Hp e Sun). XFB permette anche di controllare e proteggere gli scambi dei dati critici mediante una supervisione centralizzata e un monitoriaggio end-to-end degli stessi.
Inoltre, evidenzia Axway, la soluzione ispeziona il flusso di
informazioni verso i clienti, incluso l’utilizzo di servizi offerti dai
canali multimedia di Bt. Consistente il piano di lavoro, che ha
compreso 630 implementazioni di 60 diversi progetti.
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SOLUTIONS
per applicazioni CAD, CAM adatto per sistemi
a 2 CPU e senza limitazioni di memoria.
Ad esso la società ha fatto seguire recentemente Red Hat Desktop v.3, una soluzione
client indirizzata particolarmente alle grandi
aziende, agli ambienti dell’Università e della
Pubblica Amministrazione e adatta per sistemi monoprocessore e memoria fino a 4 GB.
Red Hat Desktop è un ambiente di produzione che fornisce molteplici applicazioni open
source quali un client e-mail, un browser e
una suite office. Questa soluzione è adatta ad
ambienti compatibili Intel x86 (32 bit), Intel
Itanium (64 bit), AMD64 (64 bit), Ibm PowerPC
e Ibm Mainframe e si presta a essere utilizzata sia da parte degli sviluppatori che per la
produttività d' ufficio. La versione 4 di Red Hat
Desktop è già in fase di sviluppo e sarà rilasciata l’anno prossimo; essa includerà
importanti miglioramenti nell’ambito della
sicurezza e della gestione, oltre che un
aggiornamento della tecnologia di base.
Una famiglia di server
a 64 bit da Reven.ge
R
even.ge, società del gruppo Elettrodata,
ha rilasciato una famiglia di server e di
nodi per il calcolo con processori a 64 bit
AMD Opteron a 2 e 4 vie, indirizzati ad applicazioni di elaborazione intensiva come il
CAE, il CAD e la grafica 3D. Il modello di
punta, disponibile in versione rack 4U, supporta fino a 4 processori AMD Opteron Serie
800, 32 GB di RAM, 4 hard disk SCSI hot
swap più un drive per CD/DVD, a cui aggiunge un’ampia dotazione di connettori di
espansione e di interfacce di rete.
«I nostri clienti ci hanno chiesto una soluzione in grado di offrire la compatibilità con le
applicazioni a 32 bit e, allo stesso tempo,
consentire un passaggio graduale verso l’elaborazione a 64 bit. È per questo motivo che
ci siamo orientati verso la soluzione AMD
Opteron», ha affermato Umberto Dalporto,
Presidente di Reven.ge.
I
sistemi informativi stanno subendo
una profonda modificazione, conseguenza diretta dei cambiamenti che
interessano il mondo degli utilizzatori, le
modalità di operare delle aziende e l’organizzazione stessa del lavoro.
Il dinamismo che caratterizza il mondo
del lavoro è uno dei motivi principali, ma
non il solo, di tutta una nuova generazione di architetture, di soluzioni, di applicazioni che vedono nel Data Center il punto
di convergenza tecnologica di queste
innovazioni.
Il risultato ultimo è che il data center di
oggi è molto diverso da quello d ieri e nel
futuro prossimo lo sarà ancora di più.
Ma quali sono i settori, o meglio, gli
aspetti tecnologici e funzionali che concretizzano questa mutazione e, soprattutto, come affrontare la questione di
realizzare un nuovo data center e su
quali aspetti concentrarsi?
In generale gli elementi che rappresentano aspetti innovativi sono da ricercare
nelle esigenze di:
Capacità di calcolo, a cui si fa fronte con
soluzioni ad alta concentrazione che
spaziano dai mainframe ai server multiprocessore, ai sistemi a rack, ai blade
server, alle soluzioni cluster e così via.
Storage, cui si supplisce con soluzioni di
nuova concezione centrate sull’ILM
(Information Lifecycle Management) e
su soluzioni a disco e a nastro a elevatissima capacità.
Sicurezza nella conservazione dei dati
critici o non, a cui si risponde con applicazioni di remotizzazione, di copia e di
restore remoto, e nella protezione degli
stessi dalle intrusioni e intercettazioni
con tecniche di firewalling, intrusion
prevention e crittografia o altro.
Business Continuity, cui si risponde con
architetture e soluzioni atte a permettere lo sviluppo di strategie sofisticate di
disaster recovery.
L’evoluzione
funzionale
e tecnologica
dei Data Center
Cresce l’importanza in azienda di quello
che non è più semplicemente un centro
di calcolo e memorizzazione dei dati
Networking, che hanno portato allo sviluppo di architetture per la connessione
dei sistemi nei data center ad altissima
velocità e con garanzia della continuità
del servizio, nonché alla distribuzione
geografica in più Data Center fisici del
Data Center logico, per esempio con l’ulteriore possibilità di integrare Fibre
Channel con IP.
Gestione, che deve permettere una visione quanto più integrata possibile dei
diversi sottosistemi, interventi basati su
approcci revisionali, la continua ottimizzazione dell’infrastruttura IT e l’integrazione con il mondo delle applicazioni.
Infrastrutture di base, per esempio alimentazione, condizionamento e così via.
Gli aspetti citati sono i mattoni che interessano un progetto inerente a un Data Center,
sia che si tratti di quello di una corporate
multinazionale che di una media azienda.
Al coinvolgimento di diversi settori tecnologici si abbina un processo di convergenza
che vede confluire sui server o sulle partizioni dedicate, sui dispositivi di storage e
sulla componente networking usualmente
dedita alle applicazioni IT, anche quanto
sino a ora separato da questo e relativo al
mondo della comunicazione e del networking aziendale, dipartimentale o di gruppo.
SOLUTIONS
9
Il processo di convergenza, che tende a portare su un’unica infrastruttura di rete sia la
voce sia i dati e a far risiedere sempre più le
applicazioni tipiche del networking su piattaforme server, si pensi per esempio ai PBX
e ai contact center in tecnologia server
based e open source/open system, sta
infatti trasformando il Data Center nel
punto ideale, ad alte prestazioni, adattabile
e sicuro, di tutte le applicazioni convergenti. E dove non lo è, è molto probabile che ciò
avvenga in un ragionevole lasso di tempo.
Il risultato è evidente, il Data Center si trasforma nel cuore pulsante delle attività
aziendali e la flessibilità, l’economia, la
sicurezza con cui opera costituisce uno
degli aspetti portanti dell’operatività e del
business aziendale.
G.S.
L’ILM e il suo ruolo nel Data Center
Il consolidamento e lo sviluppo
di strategie di virtualizzazione
inerenti i Data Center si stanno
sempre più abbinando col concetto di ILM (Information
Lifecycle Management).
Analisi effettuate sui dati nei
Data Center hanno permesso di
verificare come, se non l’importanza, la frequenza di utilizzo
di un dato va progressivamente
decadendo con il passare del
tempo. Per esempio il dato di
una transazione bancaria, ad
alcune settimane di distanza
dall’operazione, in mancanza
di contestazioni, diventa definitivo e a esso si accede solo per
verifiche storiche o ai fini fiscali, magari dopo parecchi anni
dalla data di creazione o introduzione nel sistema. Invece che
tenere memorizzato il dato in
dischi ad alto costo, è più produttivo trasferirli su supporti a
minor costo.
Di questo si occupa l’ILM,
garantendo l’adesione alle
norme di legge per ciò che concerne la conservazione e l’inalterabilità dei dati.
I tool a disposizione sono ricchi
di funzionalità che vanno oltre
allo spostamento del dato da
un supporto all’altro, in base a
politiche predefinite, e che
comprendono l’immodificabilità e l’intangilibità oltre a tutti
gli aspetti gestionali per mantenere il dato al meglio, a costi
più bassi e in osservanza alle
crescenti normative di legge.
L’evoluzione delle infrastrutture di un Data Center
Da uno storage connesso direttamente a host o
server, si sta rapidamente passando a connessioni ad alta velocità su fibra ottica, che costituiscono il tessuto nervoso del centro di elaborazione.
Sinora da padrone l’ha fatta il Fibre Channel,
come elemento portante delle SAN. Anche per il
Data Center, peraltro, si prospetta un futuro in
cui il protocollo IP assume un ruolo crescente.
I vantaggi che si intravedono sono numerosi ma
il più significativo è costituito dal poter disporre
di un’unica soluzione tecnologica a tutti i livelli
del tessuto connettivo di rete aziendale, dall’ufficio remoto con capacità di rete dell’ordine delle
decine di Megabit sino al Data Center con capacità delle decine di Gigabit.
10
SOLUTIONS
Questa evoluzione si sta già tramutando in
nuove generazioni di prodotti di rete che vedono
attivi numerosi primari fornitori di tecnologia.
Tali apparati stanno poi inglobando anche una
serie nutrita di funzioni ad alto livello, funzioni
giustificate dalla centralità che switch di rete a
livello di Data Center strategicamente occupano.
Funzioni di gestione ottimizzata del traffico, load
balancing, gestione della sicurezza con trattamento di traffico SSL e così via sono sempre più
presenti, e necessarie, negli apparati di rete di
nuova generazione.
Da ultimo ma non ultimo persiste il problema
dell’affidabilità richiesta a queste infrastrutture
che devono garantire la disponibilità dei dati.
M
icrosoft, in collaborazione con i propri partner, ha avviato da tempo la
Dynamic Systems Initiative, indirizzata a riunire in modo coordinato, le soluzioni hardware, software e di servizio che ruotano attorno alla piattaforma Windows. Questa
iniziativa si appoggia sulla definizione di un
modello indicato con la sigla SDM (System
Definition Model) che consente di creare definizioni dei sistemi distribuiti quali i data center di livello enterprise. All’interno di questo
modello la società di Redmond si propone
di realizzare specifiche configurazioni per
le risorse a livello di server, network e storage, correlate all’architettura di rete prestabilita; questo insieme di risorse hardware concorre a definire quello che Microsoft chiama Dynamic Data Center. La piattaforma Windows, installata in un data
center dinamico, sarà quindi in grado di
gestire in modo dinamico le risorse di server, di rete e di storage, nonché allocare o
rimuovere risorse da un’applicazione,
sulla base delle esigenze e del carico di
lavoro.
La virtual machine di Microsoft
Il Dynamic Data Center virtualizza l’intero
sistema e si occupa del provisionig dei
server, dell’installazione e configurazione
dei sistemi operativi e dei server (per
esempio, SQL Server) oltre che dell’organizzazione dello storage e dei dispositivi di
rete. Quando un’applicazione è implementata all’interno di un Dynamic Data Center,
la virtualizzazione dell’ambiente hardware
abilita non solo l’automazione del deployment iniziale, ma anche la scalabilità
automatica del sistema,
Un traguardo importante nella realizzazione di questo obiettivo arriva con il rilascio
di Virtual Server 2005. Attraverso questo
nuovo server software, Microsoft introduce
una soluzione di virtual machine adatta
per Windows Server 2003 che permette di
utilizzare una molteplicità di sistemi operativi differenti all’interno di un unico ser-
Virtual Server 2005
rafforza il data
center di Microsoft
L’introduzione della nuova virtual machine,
abilita funzioni che migliorano l’efficienza
dei data center incentrati su WindowsS
ver fisico. Questa soluzione si dimostra
particolarmente adatta per applicazioni
quali l’automazione dei test software e
degli ambienti di sviluppo
e il rehosting dei sistemi
operativi
legacy,
per
esempio nella migrazione
da Windows NT 4.0 Server
e 2000 Server, verso nuovi
sistemi che operano in
ambiente Windows Server
2003, senza dover riscrivere la logica dell’applicazione o riconfigurare le reti. Il
nuovo server Microsoft si dimostra particolarmente adatto anche in scenari di server consolidation e per la simulazione di
applicazioni server distribuite, utilizzando
macchine virtuali multiple su un unico
server fisico
Virtual Server 2005 può ospitare tutti i
principali ambienti operativi “x86-based” e
si colloca sul sistema operativo Windows
Server 2003 fornendo l’infrastruttura software per l’emulazione dell’hardware.
All’interno di ogni macchina virtuale creata con Virtual Server 2005 è possibile far
girare un sistema operativo “ospite” e le
relative applicazioni, in modo che queste
ultime siano inconsapevoli che l’hardware
sottostante è una simulazione software.
Virtual Server 2005 è disponibile in una
edizione Standard, per server con fino a 4
processori e in una Enterprise, per dispositivi con un massimo di 32 CPU.
R.F.
SOLUTIONS
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ProCurve Networking. Sicuro perchè tiene fuori le persone
sbagliate. Intelligente perché fa entrare solo quelle autorizzate.
ProCurve Networking by HP. Oggi c’è una soluzione di sicurezza più intelligente. Una soluzione
che non solo blocca gli accessi agli intrusi, sia wireless che non, alla periferia della tua infrastruttura
(non semplicemente solo al centro), ma nello stesso tempo riconosce e tiene traccia degli utenti autorizzati,
che così avranno sempre accesso esattamente ai servizi e alle risorse necessarie per il loro business.
ProCurve Networking. Una soluzione sicura, mobile, multi-servizio. E ancora più intelligente.
ProCurve Networking by HP. Per saperne di più visita il sito www.hp.com/learn/procurve
© 2004 Hewlett-Packard Development Company, L.P.
I
l data center rappresenta il cuore pulsante
del sistema informativo e, come tale, idealmente, si colloca al centro della rete, da dove
organizza ed elabora le informazioni che scambia con il resto del network. I livelli di efficienza
e di sicurezza che caratterizzano un data center
sono, quindi, strettamente dipendenti dalle
modalità con cui avviene lo scambio di informazioni tra il centro e la periferia del network e dal
disegno architetturale adottato.
Attraverso la propria gamma di soluzioni hardware e software per il networking, Hp ProCurve
propone una visione architetturale della rete in
cui la parte di comando è collocata al centro,
mentre l’esercizio del controllo avviene nella
parte periferica. Portare il controllo al bordo del
network significa delegare a switch periferici,
dotati di funzioni layer 2/3/4, le decisioni relative
al traffico e alla sicurezza, prima che il flusso
dei dati possa arrivare al data center.
Secondo HP questa approccio assicura un corretto funzionamento delle applicazioni e la loro
interoperabilità, consentendo di dedicare le
risorse “core” del data center a funzioni di
monitoraggio, di rafforzamento delle policy e
così via. Questa impostazione, che HP chiama
EDGE Architecture, concorre a definire un network intrinsecamente sicuro, scalabile in
dimensioni e prestazioni, interoperabile con i
sistemi wireless e predisposto per la gestione
su un’unica infrastruttura IP di voce e dati.
In esso la disponibilità di larga banda raggiunge
ogni punto del network (arrivando fino al desktop) mentre la gestione avviene centralmente,
attraverso soluzioni software integrabili anche
all’interno di piattaforme gestionali più ampie,
come OpenView.
Tra i tasselli che contribuiscono alla realizzazione di questa “vision” vi sono i routing switch HP
ProCurve Serie 9300m. Si tratta di dispositivi
caratterizzati da un’architettura “non-blocking”
che forniscono throughput ad alte prestazioni,
dal “wiring closet” fino all’interno del data center e poi verso la parte periferica della rete geografica. Per sofisticate esigenze di rete, HP propone gli switch ProCurve Serie 5300xl, soluzioni
per chassis modulari a 4 o 8 slot con switching
HP migliora
l’efficienza del
centro, pensando
alla periferia
Attraverso l’architettura ProCurve EDGE
e un’articolata gamma di soluzioni per il
networking, HP pone le basi per un data
center più sicuro e meglio organizzato
layer 2/3/4 adatti sia per la parte centrale della
rete che per quella periferica, per garantire
automazione e rafforzamento delle policy. La
gamma di offerta HP ProCurve comprende
anche switch stackable gestiti, organizzati nelle
Serie 2600, 2800 e 2500.
L’estensione dal centro della rete verso le reti
wireless è realizzata attraverso le soluzioni di
controllo di accesso HP ProCurve Secure
Access Serie 700wl. Esse permettono il controllo periferico di WLAN di ogni
dimensione e una transizione senza soluzione di continuità dall’infrastruttura dalla
rete fisica a quella wireless,
mediante gli access point
420wl e 520wl che supportano i più recenti standard tecnologici.
I dispositivi gestiti HP ProCurve sono dotati del
software di gestione HP ProCurve Manager o
Manager Plus che consente il controllo dei livelli di traffico, dei gruppi di dispositivi, delle policy
di sicurezza e dei colli di bottiglia imprevedibili.
La versione Plus di ProCurve Manager prevede
una serie di caratteristiche aggiuntive quali
l’uso dei protocolli avanzati di analisi del traffico
Extended RMON, la configurazione delle VLAN e
una serie di funzioni indirizzate a ottenere un
controllo più granulare sul network.
R.F.
SOLUTIONS
13
Un’architettura
all’insegna
della modularità
La tecnologia blade favorisce una crescita
progressiva degli ambienti di data center
basata sulla condivisione di risorse comuni
L’
architettura blade rappresenta una
delle soluzioni più interessanti
nate, in tempi recenti, per far fronte alle esigenze di flessibilità, scalabilità
ed efficienza che caratterizzano i data center odierni. L’impostazione di questa architettura prevede di scomporre le diverse
funzioni che definiscono un sistema di elaborazione, deputando lo svolgimento di
ognuna di esse a un apparato modulare,
che viene inserito all’interno di uno chassis, risultando immediatamente operativo.
Un sistema blade è costituito, pertanto,
da sistemi server completi e indipendenti
(blade server) dotati di processori,
memoria, dischi di memorizzazione dei
dati e controller di rete, con un sistema
operativo e applicazioni proprie. A questi
sono affiancati una serie di moduli blade
14
SOLUTIONS
che svolgono funzioni specializzate dedicate, per esempio, alla sicurezza (firewall, IDS e così via), al networking (switch
Ethernet o Fibre Channel) o alla gestione.
I vantaggi offerti da questa impostazione
sono molteplici. Innanzitutto sfrutta
un’infrastruttura unica, permettendo la
condivisione di componenti comuni quali
gli alimentatori, le ventole di raffreddamento, porte e media drive, anziché replicarli per ogni dispositivo, con conseguente riduzione di spazio, costi e consumi
elettrici. Inoltre, la tipologia di ingegnerizzazione che caratterizza queste soluzioni ha permesso di incrementare la
densità di elaborazione all’interno di
sistemi che sono, generalmente, di
dimensione 1U o 2U fornendo una risposta efficace all’esigenza di ottimizzare lo
spazio fisico all’interno del data center, a
cui è associato un costo (tanto più grande
se si sceglie la via dell’housing).
Le soluzioni blade forniscono una risposta efficace ed economica alle problematiche di disponibilità grazie alla possibilità di prevedere funzioni ridondate e
modalità semplici per la sostituzione a
caldo dei dispositivi che si guastano. Inoltre semplificano le attività di gestione e
favoriscono la scalabilità, poiché il sistema può crescere progressivamente con
l’aumento delle esigenze dell’azienda, senza obbligare a sovradimensionamenti anticipati. Le prestazioni, infine, sono ottimizzate
da connessioni che sfruttano un
midplane o un backplane interno.
Il segmento dei blade server rappresenta uno di quelli in più rapida
crescita. Dati IDC assegnano ai
blade server x86 una quota importante del mercato totale dei server
italiani con una crescita che, nel
secondo trimestre 2004, ha registrato un incremento del 103%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
R.F.
I
BM è una delle società che possono
vantare di fornire soluzioni per l’IT a
tutto tondo, sia hardware che software,
per le esigenze più svariate. Nell’ambito
delle soluzioni per il data center, questa
caratteristica trova la sua declinazione in
un approccio indirizzato a fornire prestazioni elevate, all’insegna di una razionalizzazione delle risorse hardware e di una
semplificazione gestionale ottenuta attraverso le soluzioni software e di virtualizzazione. A livello di prestazioni IBM ha avviato un processo che coinvolge l’intera
gamma dei suoi eServer e indirizzato a
riunificare, progressivamente, il cuore pulsante dei propri sistemi attorno all’architettura POWER. Sono stati già rilasciati i
primi apparati delle Serie i5 e p5, che
alloggiano la quinta incarnazione della
CPU sviluppata da IBM. Nell’ambito dei
server Intel (xSeries), invece, la società ha
recentemente rivisto il design progettuale,
con l’introduzione della nuova architettura
con supporto a 64 bit siglata XDA.
Per far fronte a esigenze di consolidamento, semplicità, scalabilità e riduzione di
spazio fisico dei data center, la società
americana propone un duplice approccio:
di tipo “scale out” o “scale up”.
I sistemi scale out sono dominati dai blade
server, che consentono di aggiungere
capacità di elaborazione a livello di processore e di razionalizzare spazio e consumi. I sistemi di tipo scale up includono
sistemi SMP di classe mainframe, che
possono crescere secondo uno stile di
“building block”.
All’interno della gamma Blade Center,
IBM prevede sistemi fino a quattro processore basati su CPU Intel Xeon e POWER.
Nell’ambito dei grossi sistemi mainframe
(zSeries) resta come punto di arrivo, insuperato per capacità elaborativa, il T-Rex,
capace di raggiungere l’impressionante
potenza di calcolo di 9 mila Mips. Questi
due livelli possono essere gestiti tramite
un ambiente operativo in grado di far fron-
Prestazioni
e semplicità alla
base del data
center targato IBM
Il colosso americano punta a migliorare
l’operatività e la gestione del centro dati con
un duplice approccio scale up e scale out
te ai picchi di richiesta, con opzioni di tipo
“on demand”. All’interno della gamma di
soluzioni TotalStorage si collocano, invece,
i sistemi di memorizzazione a nastro,
disco e per lo storage networking.
Accanto alle soluzioni a disco ad alta capacità Enterprise Storage Server e ai sistemi
midrange (in precedenza FAStT e ora rinominati DS), la società ha introdotto due
nuovi dispositivi indirizzati a realtà di business di dimensioni contenute e siglati
DS300 (basato sul protocollo iSCSI) e
DS400 (Fibre Channel 2 GB). Nella gamma
TotalStorage rientrano anche una serie di
risorse software, che facilitano la gestione
delle SAN attraverso un processo di virtualizzazione che arriva a livello di file
system, migliorando il flusso dei dati che
transitano attraverso il data center. R.F.
IBM eServer
e TotalStorage
SOLUTIONS
15
Il servizio Remote
Managed Storage
semplifica
la gestione
La nuova soluzione di StorageTek permette
di razionalizzare e gestire, con appositi
Service Level Agreement, qualunque
esigenza di gestione e archiviazione dei dati
aziendali, soprattutto quando parliamo di
ambienti con infrastrutture eterogenee
L
La soluzione di gestione
remota dello storage
realizzata da StorageTek
16
SOLUTIONS
e esigenze di storage, si sa, sono
complesse. Non bastasse, è necessario identificare soluzioni che consentano la memorizzazione di volumi di
dati in grande crescita, con disponibilità di
budget ridotti, un aumento dei rischi connessi ai fuori servizio e una diminuzione
delle risorse specialistiche. Gli stessi
responsabili IT hanno oggettive difficoltà
nel riuscire a trarre il massimo ritorno
dalle risorse disponibili e non è raro che in
un data center il 40/60% della capacità di
storage sia sotto utilizzata.
Non sempre, poi, la capacità di adeguare
lo storage è all’altezza delle esigenze di
business, fermo restando l’imperativo di
contenere gli investimenti.
Una soluzione però ora esiste e consiste
nell’adottare i principi dell’Information
Lifecycle Management (ILM), congiuntamente a servizi di gestione remota quali
quelli erogati da StorageTek. Sempre
secondo gli analisti, uno Storage Administrator può gestire con efficienza ed efficacia tra i 500 GB ed i 2 TB di dati. Al fine di
diminuire il Total Cost of Ownership dello
storage management, in presenza di una
sua sostenuta crescita, non resta quindi
che ottimizzare l’utilizzo delle risorse esistenti e semplificarne l’intera gestione.
In particolare, occorre evidenziare che il
monitoraggio e il controllo di una infrastruttura di storage richiedono, oltre che
l’implementazione di soluzioni adeguate
per lo svolgimento di queste attività, la
presenza di personale specializzato, capace di risolvere in tempi strettissimi qualunque anomalia.
Una soluzione concreta e realizzabile a
queste esigenze si trova nel servizio di
Remote Managed Storage offerto da StorageTek che, tramite una tecnologia di
nuova concezione basata sullo Storage
Communication Appliance (SCA) e sul
Global Storage Manager, garantisce un
insieme di soluzioni volte a risolvere remotamente le complessità della gestione, sia su nastro
che disco. Peraltro, le modalità
del servizio fanno sì che StorageTek agisca come un’estensione
dell’organizzazione IT del cliente,
di cui diventa corresponsabile
per la gestione dello storage,
tramite la definizione di appositi
contratti SLA (Service Level
Agreement).
In pratica, con il Remote Managed Storage, gli specialisti dello
Storage Operation Center eroga-
no servizi primari h24, di immediato intervento, tramite applicazioni che permettono di controllare in tempo reale la SAN
(Storage Area Network) del cliente e
attuare politiche preventive sugli eventi
che possono impattare sulla business
continuity. Lo SCA si basa su una tecnologia ad alta disponibilità ed è collegato alla
SAN del cliente, che invia al centro di
gestione dei meta dati cifrati relativi sia
agli allarmi che alle performance di servizio. Il Servizio Remote Managed Storage,
progettato in modo da adattarsi facilmente alle varie realtà aziendali, è composto
da tre moduli principali.
Il primo, Storage Infrastructure Services:
ha il compito di monitorare e predisporre
rapporti sulla capacità, l’utilizzo e la disponibilità dello storage o eventi relativi
alle operazioni di backup. Il secondo, Tape
Backup & Restore: supporta le operazioni
di backup e restore su tape misurandone
la percentuale di successo in relazione
allo SLA e suggerendo le azioni da intraprendere per colmare l’eventuale discrepanza. Infine, Disk & Volume ha il compi-
to di assistere nella gestione delle performance dei dischi proponendo le azioni da
intraprendere. Informazioni e report personalizzati sono disponibil anche attraverso un portale Web.
Non possiamo dimenticare che tutte le
caratteristiche sopra elencate consentono
di ridurre i rischi sul business causati da
applicazioni di Back up & Restore poco
performanti.
È un servizio che garantisce che i dati, con
i prodotti a disposizione, siano protetti nel
migliore dei modi.
È un servizio che assicura l’utilizzo dei
migliori processi per la gestione dei dati e
che innalza il livello di preparazione alla
Business Continuity.
In conclusione possiamo evidenziare che il
Remote Managed Storage è un servizio
estremamente innovativo che utilizza le
persone, le tecnologie e i migliori processi
di StorageTek per aiutare l’organizzazione
di Information Technology del cliente a
raggiungere e mantenere la stabilità e il
controllo atteso nella complessa e dinamica architettura di storage.
Lo Storage Operation
Center (SOC) di
StorageTek
SOLUTIONS
17
L’architettura XRN
di 3Com per l’alta
affidabilità
Pieno supporto alla mission critically, con un
occhio al portafoglio e all’ottimizzazione dello
spazio, garantendo la funzionalità della rete
I
l tema della continuità di servizio è particolarmente attuale nelle reti Ethernet ed
è la principale garanzia alla disponibilità
dei data center e delle applicazioni. In altre
parole, si tratta di assicurare lo svolgimento
delle attività vitali dell’azienda o, con sintesi
anglosassone, la Mission Critically.
3Com ha sviluppato l’architettura XRN
(eXpandible Resilient Networking), che, presentata nel dicembre 2002 già completa di
tutti gli elementi necessari per la sua attuazione, sta entrando oggi nella fase finale per
il raggiungimento della massima scalabilità.
Lo Switch 4060 di 3Com Secondo tale architettura, più switch Gigabit
occupa 1,5U di altezza
interconnessi tra loro si comportano come
in un rack ed è dotato
un
unico grande switch, tramite la condividi ventole e
alimentazioni ridondate sione della switching fabric distribuita sui
diversi apparati. In questo modo si aumentano le prestazioni e, in caso di
guasto di uno switch engine,
si evita il blocco delle operazioni (senza peraltro comprare
switch fabric ridondanti).
L’elevata disponibilità di XRN
Nelle tradizionali infrastrutture di rete mission critical, basate su un centro stella, questo rappresenta concettualmente un “single
point of failure”, il cui fuori servizio interrompe la comunicazione tra utenti e data center.
Pur funzionante, un tale modello diventa critico in un momento in cui si assiste alla convergenza delle applicazioni aziendali su
un’unica infrastruttura di rete e in cui la
18
SOLUTIONS
capacità di switching richiesta cresce in
modo esponenziale e difficilmente prevedibile. Se a ciò si cerca di porre rimedio adottando switch Layer 3 con link sino al Gigabit,
persistono tuttavia i problemi connessi alla
continuità operativa, all’espansione della
capacità oltre i limiti fisici dell’apparato e alla
necessità di disporre di soluzioni che siano
intrinsecamente ridondanti. In XRN, il LAN
core, che è costituito dalla aggregazione di
più unità, è molto meno sensibile a eventi
ostili rispetto alle infrastrutture collassate
su di un unico “megaswitch”.
Attenzione ai costi e alla gestione
XRN, mantenendone le caratteristiche positive, si pone quindi come alternativa a questo
modello, presentando rispetto a esso,
secondo 3Com, un vantaggio significativo:
un basso costo capitale iniziale e un ritorno
degli investimenti ottimizzato e basato sulla
crescita armonica delle esigenze. Contrariamente ai prodotti modulari che vedono alti
costi iniziali che difficilmente sono sfruttati
appieno, l’architettura XRN possiede una
scalabilità globale estesa non solo alle porte
aggiuntive, bensì allargata alla switching
fabric e alle caratteristiche di Gigabit Multiswitching e Multirouting. Solo le unità realmente necessarie potranno essere via via
aggiunte, quando saranno effettivamente
giustificate. Tutta la complessità è nascosta
e, a detta dei responsabili 3Com, gestire l’architettura XRN è molto semplice. Non è
necessaria una particolare configurazione
per gestire 2 o 4 unità nel Core Switch fabric
distribuito. Tutto avviene automaticamente:
le unità si riconoscono e si configurano fra
loro per alleggerire i compiti di chi è chiamato a gestire l’intera rete. Attenzione anche
allo spazio: gli switch 3Com compatibili con
XRN sono caratterizzati da una dimensione
di 1,5U per unità. Un’infrastruttura con 4
switch uniti da XRN occupa 6U in un rack da
19’, dove trovano posto, secondo dati di targa
3Com, ben 112 Porte Gigabit con capacità
Layer 2/3 e Layer 4.
G.D.B.
US Robotics e FastWeb insieme per il Wi-Fi nei locali pubblici
Si ampliano le possibilità di connettività Internet
per gli utenti che risiedono o transitano nelle zone
coperte da FastWeb, che comprendono alcune
delle principali città italiane.
L’operatore del Gruppo e.Biscom ha infatti annunciato l’iniziativa FastArea, che mette a disposizione dei gestori dei locali pubblici una soluzione per
la fornitura di accesso a larga banda, basato sui
servizi in fibra di FastWeb e sulla tecnologia wireless di U.S. Robotics.
Più in dettaglio, la soluzione prevede la connessione del locale alla rete in fibra FastWeb, che fornisce
una velocità fino 10 Mbit/s sia in ricezione che in
trasmissione, e la realizzazione di una copertura
radio con i sistemi wireless a 125 Mbps di U.S.
Robotics. Grazie alla soluzione messa insieme
dalle due società, i clienti di FastArea possono scaricare programmi, immagini, file e video musicali
in pochi secondi, cogliendo tutti i vantaggi offerti
dalla larga banda senza dover ricorrere ai cavi,
sfruttando la connettività di una Wi-Fi Zone. La
soluzione, infatti, risulta, stando alle dichiarazioni
dei responsabili, compatibile con le specifiche WiFi. In base all’iniziativa, i clienti dei locali FastArea
accedono alla rete tramite i pc presenti nel locale
oppure con il proprio notebook: in quest’ultimo
caso, se il portatile è dotato di scheda wireless, gli
utenti possono connettersi in modalità WLAN
attraverso gli access point U.S. Robotics all’interno
della Wi-Fi Zone. Per navigare in Internet è necessario acquistare la FastArea Card, disponibile in
ogni locale FastArea nei formati da 20 e 60 minuti.
Per collegarsi in rete, l’utente deve semplicemente
digitare sul sito www.fastarea.it lo username e la
password indicati sulla card, il cui costo viene stabilito dal singolo gestore del locale.
Sybase “taglia i fili”
alle imprese
e le rende mobili
D
al mobile database sino alle soluzioni
di integrazione con il backend, che
consentono di inviare sul terminale mobile
solo quanto occorre. L’archiettura di Sybase, a detta dei responsabili della società,
dispone ormai di tutti gli elementi end to
end per realizzare l’Unwired Enterprise,
ovvero l’azienda senza fili.
Secondo Franco Caprioli, marketing
manager di Sybase Italia, la società statunitense possiede non solo la tecnologia
idonea, ma anche le competenze di sviluppo e le partnership di canale necessarie
per poter sviluppare questo tipo di soluzioni, che apportano ai clienti significativi
vantaggi competitivi.
«Occorre conoscere tutti i problemi del
cliente, per gestirne le peculiarità" - ha
affermato Caprioli -. Si consideri anche
che spesso si tratta di ridisegnare i pro-
Franco Caprioli,
marketing manager
di Sybase Italia
cessi di business dell’azienda». Un esempio è quello di TechnoGym, che realizza
macchine per esercizi ginnici destinati alle
palestre, rese “intelligenti”, grazie alle
soluzioni Sybase.
Di fatto, queste possono ricevere comandi
wireless, permettendo all’utilizzatore di
impostarvi i propri programmi di allenamento tramite un terminale mobile.
L’atleta può quindi eseguire il suo programma di allenamento personalizzato in
una qualsiasi palestra dotata di attrezzi
TechnoGym nel mondo.
Un altro cliente italiano di Sybase è Riello,
che ha ottenuto notevoli risparmi sui costi
e i tempi di intervento, dotando i tecnici
della manutenzione caldaie di strumenti
mobile.
«Anche se siamo all’inizio - ha commentato il manager - l’attenzione verso le soluzioni mobili è molto alta in tutti i settori,
compresa la Pubblica Amministrazione, e
in Italia si possono osservare implementazioni veramente innovative».
SOLUTIONS
19
Un’appliance ricca di servizi
di security da SonicWall
La B.I. di Business Objects
va in aiuto agli esperti di
finanza
Per proteggere l’azienda dalle minacce che arrivano via Internet, la tecnologia non è sufficiente se
non è accompagnata da un supporto adeguato.
Per questo, SonicWall propone una nuova soluzione che comprende un’appliance di classe gigabit e
un ventaglio di servizi di security.
In dettaglio, il SonicWall Pro 5060 è un gateway
che protegge la rete aziendale con funzionalità di
Intrusion prevention, filtraggio dei contenuti, antivirus, firewall e reti private virtuali (VPN) IPSec,
con possibilità di gestione centralizzata e supporto wireless. Il prodotto viene venduto corredato di
un anno di servizio Intrusion prevention, mentre
per un periodo di 90 giorni vengono garantiti il
Network Antivirus per 50 utenti, il servizio Content
Filtering e l’assistenza tecnica. L’offerta comprende, inoltre, 2000 client VPN e il software ViewPoint
Reporting.
Per agevolare le aziende nell’analisi critica
delle proprie operazioni finanziarie, Business Object ha sviluppato un’applicativo
denominato Finance Intelligence, parte di
BusinessObjects Analytics. Questa è una
suite di tool che consente alle aziende di
approfondire la conoscenza di clienti, prodotti, personale e attività.
Il nuovo software di intelligence finanziaria
permette di analizzare i parametri finanziari chiave, i movimenti di cassa, le strutture dei costi e via dicendo, in modo da
analizzare i problemi e individuarne il
punto d’origine. Si compone di sei moduli
e si integra e completa i software ERP utilizzati dalle società.
InfraStruXure di Apc
dà energia ai data center
L’ufficio in una tasca
con Voq di Sierra Wireless
Una soluzione avanzata per chi lavora spesso
fuori ufficio arriva da Sierra Wireless, società che
ha messo a punto il telefono mobile professionale
Voq. Dotato di tastiera estraibile e basato sul
sistema operativo Microsoft Windows Mobile 2003,
Voq è in grado di ricevere e inviare i messaggi email senza la necessità di installare nulla di specifico in azienda. Questa funzionalità è ottenuta
grazie al nuovo software VoqMail, disponibile nella
versione Personal e Professional, quest’ultima in
grado di scambiare posta con Microsoft Exchange,
Lotus Notes e Novell GroupWise. La comunicazione avviene creando un tunnel VPN
per l’accesso sicuro alla rete aziendale,
grazie a un software client integrato di Certicom in grado di colloquiare con i più diffusi gateway VPN.
Gli utenti di Voq possono ricevere la posta
con la frequenza che desiderano, e impostare i segnali di avviso in base al mittente o
anche a parole chiave nell’oggetto del messaggio.
Il telefono mobile
professionale Voq, dotato
di tastiera estraibile e
basato su Microsoft
Windows Mobile 2003
Progettato per le esigenze di flessibilità dei data
center, il nuovo sistema InfraStruXure di Apc è un
dispositivo da rack che funge al contempo da UPS
e distributore dell’alimentazione. Le dimensioni
contenute, la scalabilità e il cablaggio integrato lo
rendono, infatti, ideale per ottimizzare lo spazio
dedicato alle risorse IT, soprattutto in piccoli
ambienti. Tra le caratteristiche del sistema, che
ha una potenza di 20 kW, c’è il design ridondante,
che non richiede l’installazione di due apparati, la
possibilità di sostituire a caldo qualsiasi componente e di aggiungere ulteriori moduli batterie,
per incrementarne l’autonomia.
La Polizia di Manchester
“parla IP” con Nortel
IP telephony targata Nortel per il corpo di Polizia
di Manchester, nel Regno Unito. Il progetto, realizzato da British Telecom, si basa sui sistemi Succession 1000M e prevede l’utilizzo di 5.500 telefoni
IP dislocati in 120 uffici. Oltre a supportare le
comunicazioni telefoniche fra i poliziotti, l’infra-
SOLUTIONS
21
La tecnologia Alcatel fa viaggiare
i treni in tutto il mondo
Migliorare la sicurezza degli impianti e dei passeggeri, la
velocità, la puntualità e l’utilizzo delle reti ferroviarie: è
l’obiettivo delle soluzioni tecnologiche che Alcatel sviluppa
per questo settore, adottate dalle compagnie di tutto il
mondo. In particolare, fornisce una gamma completa di
soluzioni per il controllo dei treni, del traffico in stazione e
lungo il blocco, apparati di linea, network management e
sistemi di comunicazione integrata voce, dati e immagini.
Inoltre, fornisce sistemi di segnalamento e controllo per il
trasporto urbano, ovvero per metropolitane, tram, linee
ferroviarie urbane.
Fra le realizzazioni più recenti vanno ricordate la linea
Kerava-Lathi, di 63 Km, in Finlandia, e l’intera rete di Taiwan, lunga circa 1100 Km, che utilizzerà il più ampio sistema mai ordinato al mondo, secondo quanto riferito da
Alcatel, per il rilevamento dei treni con conta-assi. Inoltre,
in Spagna saranno installati sistemi di controllo basati sullo
standard europeo ETCS (European Train Control System)
per la nuova rete ad alta velocità.
struttura farà da veicolo a quattro nuovi call center e a un applicativo di messaggistica integrata
che unificherà, in una sola interfaccia pc, e-mail,
fax e messaggi vocali.
Software Ag aiuta le aziende
a comunicare
Il panorama delle soluzioni per il content management aziendale si arricchisce di una nuova proposta di Software Ag, chiamata ViA Platform Corporate Communication e basata su Tamino XML
Server della società tedesca. Si tratta di una soluzione che consente di ordinare, indicizzare e
archiviare i materiali digitali (audio, video o immagini), che possono essere impiegati nelle organizzazioni per esigenze di marketing o di formazione
del personale. Alcuni esempi di utilizzo sono la
realizzazione di video aziendali, di presentazioni, o
di brochure per la vendita, che, grazie all’archivio,
possono essere creati in modo più rapido e organico, a vantaggio dell’immagine verso l’esterno
22
SOLUTIONS
Il broadband di Smc
accelera con ADSL2
Smc Networks ha introdotto sul mercato il primo
dispositivo a standard ADSL2, che accelera la trasmissione dati in download da 8 Mbps a 12 Mbps,
allungando la distanza massima del doppino utilizzato dall’utente. Destinato a carrier e Internet
provider, il nuovo Barricade g integra un server
DHCP, che assegna gli IP dinamici e rende semplice, a detta della società, l’implementazione.
Anche installazione e set up sono agevolati grazie
all’autoriconoscimento utilizzato dalla configurazione. Il prodotto abbina al router ADSL un Access
Point 802.11g a 54 Mbps, e dispone di quattro
porte 10/100 Mbps per il collegamento al pc o al
dispositivo di rete (hub o switch), oltre a una porta
per la connessione alla linea ADSL. In futuro, Smc
renderà disponibile l’upgrade del firmware ad
ADSL2+, la versione dello standard che porta la
velocità di trasmissione dati sul cavo in rame a 25
Mbps fino a 1520 metri.
Oracle si accorda
con Tele Atlas
per le mappe digitali
O
racle ha siglato un accordo con Tele
Atlas, specializzata nel settore dei database geografici digitali che consentirà a quest’ultima di offrire mappe nel formato di Oracle Database 10g.
Di contro, i clienti Oracle potranno utilizzare
le mappe all’interno delle Applications.
L’accordo prevede anche una massiccia adozione, da parte di Tele Atlas, di software Oracle, ovvero data base, application server e la
E-Business suite. Il portafoglio di mappe
digitali della società copre interamente il territorio Nordamerica e una popolazione di
oltre 300 milioni di abitanti in Europa.
Adobe rinnova
Photoshop
A
dobe Photoshop Elements 3.0 è il più
recente upgrade del noto software di
photo editing, che offre nuove funzioni per
condividere, organizzare e modificare le fotografie. Disponibile a dicembre in italiano per
Windows Xp, risponde alle richieste dei
numerosi utenti che non solo vogliono modificare le immagini, eliminando imperfezioni
occhi rossi e via dicendo, ma desiderano
anche condividerle con amici e famigliari,
organizzare ampie raccolte fotografiche o
creare presentazioni.
In parallelo, Adobe ha rilasciato Adobe Premiere Elements, una soluzione per l’editing
di home video che può essere acquistata
insieme a Elements 3.0. Congiuntamente i
due prodotti consentono di unire immagini
statiche con video clip, ad esempio nelle presentazioni.
nel prossimo numero...
Linux e il mondo
open source
Si chiama open source ed è la
filosofia che ha rivoluzionato il
modo di concepire l’utilizzo del
software nel corso degli ultimi
15 anni.
Inizialmente considerato come
un vezzo confinato alla comunità degli sviluppatori, la diffusione di software unitamente al
suo codice sorgente rappresenta oggi un business in grado di
muovere miliardi di dollari e di
condizionare scelte tecnologiche e di standard.
Tutti i principali vendor dell’IT,
sia che lo sostengano o meno,
devono comunque confrontarsi
con questo fenomeno che ha in
Linux uno dei principali punti di
riferimento.
Nel prossimo numero di Solutions verranno affrontati i temi
legati allo sviluppo del codice
aperto, al suo utilizzo e supporto. Inoltre verranno esaminati
vantaggi e limiti dell’open source e sarà esplorata la possibile
evoluzione in termini tecnologici e di mercato che si sta preparando.
Saranno anche analizzate alcune tra le principali soluzioni
proposte dai vendor e le loro
strategie peril mondo del “codice aperto”.
Spazio particolare verrà dedicato alle soluzioni Linux e al
loro ambito di utilizzo.
Solutions supplemento a Direction Reportec - Volume II numero 9; bimestrale ottobre-novembre 2004; Editore: Reportec srl, via Gian Galeazzo 2 - 20136 Milano; Amministratore Unico Gabriella Gabet; Direttore
Responsabile: Gaetano Di Blasio; Redazione: via A. Lazzati, 6 - 20154 Milano; [email protected]; fax 0234532848; Stampa: GRIFFE srl, via Frapolli 21 - 20133 Milano (sede legale); via G.B. Brocchi 11 20131 Milano (sede operativa); Iscrizione al tribunale di Milano n° 212 del 31 marzo 2003; Tiratura 10.000 copie; Tutti i diritti sono riservati; Tutti i marchi sono registrati e di proprietà delle relative società.
SOLUTIONS
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