Artigiani e commercianti alla cassa
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Artigiani e commercianti alla cassa
34 Mercoledì 5 Novembre 2003 LAVORO E PREVIDENZA Doppio appuntamento con l’Inps. I pagamenti si possono effettuare tramite i modelli F24 Artigiani e commercianti alla cassa Minimale entro il 17/11. Al 1° dicembre il 2° acconto 2003 DI GIGI LEONARDI A ppuntamento doppio con l’Inps in questo mese di novembre per gli artigiani e commercianti. Entro lunedì 17 (il giorno 16 cade di domenica) devono infatti versare la terza quota del contributo minimale. E 15 giorni dopo, entro il 1° dicembre (anche il 30 novembre cade di domenica), devono pagare il secondo acconto 2003 sulla quota di reddito eccedente. Contributi 2002. In seguito all’aumento graduale stabilito dall’art.59, comma 15, della legge n.449/97, l’aliquota contributiva 2002 per gli artigiani è salita al 16,80%, mentre quella dei commercianti ha raggiunto il 17,19%. I collaboratori di età sino a 21 anni pagano 3 punti in meno. Per quest’anno il minimale di reddito ai fini del calcolo della contribuzione dovuta all’Inps è fissato in 12.590,00 €. Il massimale di reddito entro il quale sono dovuti i contributi è invece pari a 61.598,00 €. Per cui per il 2003 anche le due categorie di autonomi devono versare il 16,80 o 17,19% (13,80 o 14,19%, i giovani collaboratori I contributi 2003 Fasce di reddito Fino a 12.590,00 euro Artigiani 2.171,70* 2.122,60* Da 12.590,00 a 36.959,00 euro 17,19% 16,80% 18,19% 17,80% * La cifra comprende anche la quota del contributo per maternità (7,48 euro) ** Il massimale contributivo che si applica agli iscritti dal 1° gennaio 1996, privi di anzianità assicurativa alla data del 31 dicembre 1995, è pari a 80.391,00 euro di età fino a 21 anni) sul reddito d’impresa fino a 36.959,00 € («tetto» pensionabile) e 17,80 o 18,19% (14,80 o 15,19%, i giovani collaboratori) sull’eventuale quota eccedente, fino al massimale di 61.598,00 €. Il tetto contributivo riferito coloro che si sono iscritti a partire dal 1/1/96 e che non possono far valere alcun versamento alla data del 31/12/95, è invece di 80.391,00 €. Come si versa. Sia gli artigiani e gli esercenti attività commerciali devono corrispondere i contributi tramite i modelli di pagamento unificato F24, indipen- Sul contributivo ancora un rinvio Ancora un rinvio sul passaggio al calcolo contributivo delle pensioni dei dottori commercialisti. L’assemblea dei delegati della Cassa presieduta da Adelio Bertolazzi ha vagliato ieri tutte le opzioni della proposta avanzata a settembre dal consiglio di amministrazione. E che contempla, oltre al passaggio a un sistema di calcolo della pensione non più basato sui compensi ma sui contributi degli iscritti, anche l’aumento fino al 15% delle aliquote soggettive, e dal 2% al 4% del contributo integrativo. Tante le misure al vaglio dei delegati, quindi, e in corso di definizione da parte del cda, che nei giorni scorsi ha anche raccolto il parere del ministero del welfare sulla proposta di riforma. In discussione, ad esempio, c’è anche la sorte delle pensioni di anzianità, o l’allungamento del periodo di riferimento per il calcolo del reddito medio dei dottori che avranno la pensione in massima parte liquidata con il sistema retributivo. Per i vertici della Cassa il dibattito in corso sul passaggio al contributivo «è molto positivo», come ha spiegato il presidente Bertolazzi, secondo il quale «il sì definitivo arriverà per la fine del mese». Così come già nell’assemblea del 15 ottobre, quindi, i delegati sono stati informati nel Commercianti Da 36.959,00 a 61.598,00 euro** COMMERCIALISTI/Slitta la riforma pensioni DI TERESA PITTELLI I prossimi appuntamenti dettaglio delle misure allo studio della Cassa, senza arrivare ancora a un voto. Anche perché manca un documento formale. • I contenuti della riforma. Il nuovo regolamento previdenziale, ancora in corso di revisione da parte dei tecnici, si prevede il passaggio dal sistema che commisurava la pensione al reddito a un sistema che utilizza come parametro di calcolo i contributi versati dall’iscritto. E che scatterà dal 1° gennaio 2004, nel rispetto dei diritti acquisiti pro rata dai circa 40 mila associati. La Cassa adotterà, inoltre, una cadenza biennale per i bilanci tecnico-attuariali, per essere pronta a eventuali modifiche indotte da scostamenti demografici o legati ai cambiamenti del mercato del lavoro, ed evitare la formazione di deficit impliciti nella gestione. Per la stessa ragione i 15 anni ai quali si riferiscono i bilanci saranno portati a 40. La riforma prevede inoltre, salvo modifiche dell’ultima ora, l’aumento dal 2% al 4% del contributo integrativo. E anche un ritocco dell’aliquota del contributo soggettivo. D’accordo con la svolta Marco Piemonte, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti, secondo il quale «una categoria che si rispetti deve affrontare con serietà e senso di responsabilità un passaggio necessario». dentemente dal fatto che risultino o meno titolari di partita Iva. I contributi sul reddito minimo devono essere versati in 4 rate uguali alle scadenze del 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell’anno successivo. Mentre le quote di contribuzione dovute sulla parte di reddito eccedente il minimale vanno invece pagate in 2 rate uguali entro i termini stabiliti per il versamento dell’Irpef. Entro il 17 novembre occorre quindi pagare la terza quota del contributo minimo: 543,00 € per i commercianti e 531,00 € per gli artigiani, valori comprensivi del- 17 /11/2003 3ª rata contributo minimo 2003 (543,00 euro per i commercianti e 531,00 euro per gli artigiani) 1/12/2003 2ª rata di acconto contribuzione anno 2003 (50% della quota eccedente il contributo minimo) 16/2/2004 4ª rata contributo minimo 2003 (542,00 euro per i commercianti e 530,00 euro per gli artigiani) le quote trimestrali della contribuzione per l’indennità di maternità. Inoltre, i soggetti che per l’anno 2002 hanno dichiarato un reddito d’impresa superiore a 12.590,00 € (minimale 2003) devono ora versare (entro il 1° dicembre) il secondo acconto: una quota pari all’8,40% (8,595%, i commercianti) della differenza tra reddito d’impresa dichiarato (Unico 2003) ed il «minimale» di 12.590,00 €. L’aliquota sale all’8,90% (9,095%, i commercianti) per la quota di reddito 2002 compresa tra 36.959,00 € («tetto» pensionabile) e 61.598,00 € (massimale contributivo per il 2003). Storie di lavoro Commissione di un delitto DI VALFRIDO PAOLI consulente del lavoro Era una notte nera come il carbon e, per giunta, pioveva come Dio la mandava. Nello stabilimento isolato dal paese il guardiano notturno è inquieto, ha sentito un rumore subito soffocato, poi ne sente un altro. Il lavoratore non ci pensa due volte, prende il pistolone d’ordinanza e, per quanto impaurito e tremante, si predispone nascondendosi dietro un grosso tornio. Ed ecco un ombra profilarsi, il guardiano non ci pensa neanche una volta e spara ad altezza d’uomo, anzi di sedere. Infatti ha colpito in quel posto, sia pure di striscio, il figlio del titolare, entrato con una ragazza dalla finestra del capannone, avendo dimenticato la chiave di casa. Figuriamoci gli insulti che si becca il guardiano. Ma che sei matto, gli grida il titolare in mutande, ma tu credi veramente di essere autorizzato a sparare al primo che capita? Di uno pericoloso come te bisogna avere solo paura. Solo i matti sparano in quel modo. Queste parole mi fanno proprio piacere, e io che credevo di fare il mio dovere anche a costo della vita! Quasi quasi invece di ringraziarmi, mi licenziate. Certo che ti licenzio, se anche si può apprezzare la tua dedizione, io ho perso ogni fiducia in uno che crede di vivere nel Far West. E infatti lo licenzia, forte anche di una decisione (Tribunale Alessandria 30 settembre 1999): «La commissione di un delitto, anche se attuato nell’interesse dell’azienda ... è comunque capace di spezzare quel vincolo di fiducia che deve sussistere tra il dipendente e il datore di lavoro ...». Intanto la ragazza incerotta la parte colpita, mentre il figlio del titolare manda alti lai e moccoli di particolare veemenza. [email protected] Coloro che si sono iscritti in corso d’anno in luglio hanno ricevuto 5 modelli di pagamento. Con il primo mod.F24 hanno pagato (entro il 21 agosto) i contributi minimi relativi al secondo trimestre 2003, il saldo 2002 ed anni precedenti (50%) ed al primo acconto 2003, in riferimento alla eventuale quota eccedente il minimale e alla prima rata dei contributi afferenti il minimale di reddito per periodi pregressi. Tramite il secondo F24 dovranno versare, entro il 17 novembre, i contributi minimi relativi al terzo trimestre e la seconda rata dei contributi afferenti il minimale di reddito per periodi pregressi. Il mod. F24 non prestampato deve essere utilizzato per il versamento, al 1° dicembre dei contributi relativi al saldo 2002 e anni precedenti (50%) e al secondo acconto 2003, in riferimento alla quota di reddito eccedente il minimale. Il quarto modello servirà per versare, entro il 16/2/04, i contributi relativi al quarto trimestre 2003, in riferimento al minimale di reddito, e alla terza rata dei contributi afferenti periodi pregressi e relativi al minimale di reddito. Il quinto modello, infine, dovrà essere utilizzato per il versamento, alla scadenza del 16/5/04, della quarta rata dei contributi afferenti il minimale di reddito per i periodi pregressi. Affittacamere. Coloro i quali esercitano l’attività di affittacamere, iscritti alla gestione dei commercianti, in base al d.l. 97/95 devono pagare solo i contributi a percentuale, calcolati sull’effettivo reddito; non sono quindi tenuti al rispetto del minimale di reddito. In occasione del 1° dicembre devono versare anche l’importo della contribuzione per le prestazioni di maternità (0,63 euro mensili). Asili nido, erogati 100mln di € alle regioni I ministri del welfare, Roberto Maroni, e dell’economia, Giulio Tremonti, hanno firmato il decreto di riparto del fondo asili nido 2003 che distribuisce alle regioni ulteriori 100 mln €, per la realizzazione, da parte dei comuni, di strutture e servizi per l’infanzia. Le risorse assegnate ai governi regionali variano dai 283 mila euro della Valle d’Aosta agli oltre 16 mln € della Lombardia. Tali risorse vengono ripartite sulla base dei dati Istat e di una serie di variabili: il tasso demografico dei bambini da 0 a 2 anni (per il 50%); il tasso d’occupazione femminile (20%); il tasso di disoccupazione femminile (15%); il fabbisogno teorico basato sul criterio delle liste d’attesa (15%). Il decreto è alla registrazione della Corte dei conti e verrà pubblicato in G.U. Il fondo per gli asili nido è stato istituito dalla Finanziaria 2002 e prevede, nel triennio 2002-2004, lo stanziamento di 300 milioni di euro complessivi (50 sono stati distribuiti a fine 2002, 100 lo saranno nelle prossime settimane e 150 milioni verranno assegnati nel 2004). A questi si aggiungono i 10 milioni di euro del fondo di rotazione, istituito dalla finanziaria 2003, destinato ai datori di lavoro che realizzino nidi o micro-nidi aziendali e in via di assegnazione.