pdf rivista - Analisi e Calcolo
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Renault:Layout 1 05/05/10 9:57 Pagina 54 Case History Determinazione delle logiche di controllo per trasmissioni con cambi meccanici robotizzati Si riporta come il costruttore francesce Renault sia riuscito a gestire il gap di sviluppo fra meccanica, elettronica e software di controllo in questo sistema molto complesso da progettare. A cura di Paolo Silvestri, Università di Genova, MGMV Lab, Genova Marco Maggi, LMS Italiana, Novara na delle caratteristiche di una nuova automobile che può servire a migliorare l’immagine per i clienti di tutto il mondo è la trasmissione meccanica con cambio robotizzato (Automated Manual Transmission - AMT) – sistemi che si comportano come i cambi automatici tradizionali, ma che permettono anche al guidatore un controllo diretto della trasmissione e di cambiare le marce elettronicamente con un’interfaccia vettura più avanzata utilizzando un comando elettrico senza il pedale frizione. La tecnologia ATM ha i vantaggi di bassi consumi energetici, prestazioni brillanti e il controllo diretto della trasmissione meccanica manuale mantenendo i benefici dei cambi automatici tradizionali – elevato confort di guida specie in condizioni di traffico “stop-and-go” tipico della guida in città. Semplificando l’utilizzo del cambio e riducendo l’affaticamento della guida nel traffico giornaliero dove si hanno frequenti cambi marcia, i costruttori di auto stanno equipaggiando un numero sempre crescente di nuovi modelli di veicoli con questi tipi di trasmissione. Difatti, un report su una indagine di mercato eseguita da Frost and Sullivan, prevede con certezza che per il 2012 il 15% delle auto di taglia piccola sarà caratterizzata da sistemi ATM. Con l’industria dell’automobile attualmente in U Pagina 54 una lenta fase di ripresa, i costruttori di auto stanno focalizzando notevolmente i loro sforzi sul contenimento dei costi; la dolcezza della cambiata con i sistemi AMT sembra tuttavia essere un modo per persuadere i clienti. Questi sistemi meccatronici complessi sono difficili da realizzare e mettere a punto in quanto le loro prestazioni dipendono dal funzionamento di tre differenti sottosistemi che devono lavorare in perfetto sincronismo: un asservimento elettromeccanico che cambia le marce e muove la frizione, sensori che monitorano lo stato del veicolo e un software specifico nella Centralina Controllo Trasmissione (Transmission Control Unit - TCU) – il “cervello” che controlla l’intera trasmissione meccanica. il progetto meccanico e quello elettronico sono molto specifici e non possono essere modificati in modo significativo per migliorare le prestazioni dell’intera trasmissione. Di conseguenza viene speso molto tempo per risolvere i problemi che insorgono verso la fine del progetto invece di utilizzarlo ad esempio per migliorare le strategie di controllo della TCU. Per soddisfare le scadenze tassative del lancio di un veicolo, team di ingegneri devono spesso definire un progetto globale che difficilmente riesce a soddisfare tutte le specifiche applicative piuttosto che uno con prestazioni meccaniche, elettroniche e software perfettamente bilanciate fra loro. Più facile dire che fare Fin dalle prime fasi dello sviluppo Di solito, è necessario fino ad un anno per definire totalmente i requisiti funzionali, progettare la meccanica degli attuatori, sviluppare e calibrare il software della TCU e validare il sistema completo. Lo sviluppo del software e la calibrazione sono colli di bottiglia particolarmente problematici, dato che queste messe a punto generalmente richiedono estesi test sperimentali di tipo “trial-and-error” che non possono essere eseguiti fino a che non vengono realizzati i prototipi hardware. Comunque, Con un atto pioneristico, il costruttore francese di automobile Renault S.A., sta riorganizzando lo sviluppo dei sistemi AMT seguendo un approccio basato su simulazione 1D col software LMS Imagine.Lab AMESim; in questo modo è possibile prevedere le prestazioni e il reale funzionamento di sistemi multi dominio complessi costruendo un unico modello basato su una fisica unificata. Gli ingegneri trascinano, rilasciano e connettono fra loro semplici icone per creare grafi- Analisi e Calcolo Giugno 2010 Renault:Layout 1 05/05/10 9:57 Pagina 55 LMS Imagine.Lab AMESim è stato utilizzato per simulare il comportamento dell’intero sistema Renault AMT riducendo di metà i tempi di sviluppo. camente il modello, visualizzarlo sullo schermo nella modalità lavoro (“working sketch”) che evidenzia le connessioni fra tutti i singoli elementi e poter così prevedere il comportamento dell’intero sistema AMT. “Utilizzando un approccio di simulazione di tipo multi dominio basato su LMS Imagine.Lab AMESim, possiamo vedere nelle prime fasi dello sviluppo come le diverse parti del complesso sistema AMT operino interfacciate fra loro – meccanica, elettronica e software di controllo” ha affermato Edouard Négre, ingegnere progettista senior, nella divisione ingegneria di controllo di Renault Powertrain. “Con la conoscenza completa del sistema meccatronico, possiamo ottimizzare prontamente l’intero progetto fin dalle fasi iniziali dello sviluppo ed evitare molti problemi e ritardi negli stadi avanzati”. Attraverso questo processo, il modello LMS Imagine.Lab AMESim evolve mentre progredisce il progetto e le specifiche del sistema possono essere definite con maggior dettaglio. Renault molto recentemente ha utilizzato questo metodo per sviluppare un nuovo attuatore per uno dei modelli esistenti di AMT, ridefinire le esistenti strategie di controllo della TCU e valutare le prestazioni globali del sistema AMT. È stato inizialmente creato un modello semplificato che ha permesso di definire i carichi agenti sull’intera trasmissione e dimensionare i principali componenti meccanici includendo componenti idraulici, attuatori elettrici e stadi di riduzione. Successivamente per valutare le caratteristiche prestazionali dell’intero sistema, definire i controlli di base e determinare la risposta globale dell’intero sistema meccatronico sono stati inseriti nel modello i parametri ottenuti dai disegni di progetto e da dati tecnici provenienti dalle specifiche ingegneristiche. In questa fase concettuale, gli ingegneri hanno analizzato il comportamento di differenti configurazioni meccatroniche alternative – in particolare il progetto di diversi attuatori per fornire una migliore dolcezza della cambiata – fino a che non è stata raggiunta la configurazione e quindi la - Analisi e Calcolo Giugno 2010 Il modello LMS Imagine.Lab AMESim realizzato nel corso dello sviluppo della trasmissione; si tratta di un modello avanzato che permette agli ingegneri di esplorare aspetti concettuali come la definizione delle tipologie di attuatori per ottenere cambiate morbide e prestazioni ottime della trasmissione. prestazione ottima dell’intera trasmissione. Sulla base dei risultati ottenuti da questa simulazione, il modello è stato quindi utilizzato per sviluppare gli algoritmi di controllo attraverso una cosimulazione fra LMS Imagine.Lab AMESim e la piattaforma integrata di sviluppo del software “real-time” per la definizione delle logiche della TCU. In questo approccio “Sof tware in the Loop” (SiL), AMESim viene utilizzato per simulare l’hardware della trasmissione – essenzialmente fornire un motore virtuale e una trasmissione come elementi virtuali aggiunti, mentre il vero hardware è ancora in una fase di sviluppo. Infine, le prestazioni del software della TCU sono validate e calibrate utilizzando un approccio di tipo “Hardware in the Loop” (HiL) per far funzionare il modello della trasmissione in tempo reale. Su un banco prova, una TCU con il codice di controllo integrato trasmette segnali per il funzionamento di un prototipo fisico di un attuatore per un sistema AMT basandosi su carichi simulati e segnali dei sensori generati con LMS Imagine.Lab AMESim per l’intera trasmissione. In questo modo, gli ingegneri mettono a punto in maniera accurata il software della TCU per raggiungere la prestazione ottima della trasmissione secondo i consumi, la risposta dinamica e altri fattori funzionali. “Lo sviluppo basato sulla simulazione attraverso LMS Imagine.Lab AMESim ha permesso a Renault di accorciare in maniera significativa i tempi di sviluppo per i sistemi ATM”, ha evidenziato Mr. Négre. “Migliorare le prestazioni dei sistemi meccatronici nelle prime fasi dello sviluppo evita problemi che possono portare via molto tempo per essere risolti nella fase finale del ciclo di sviluppo. Inoltre, utilizzando l’approccio SiL e HiL si può sviluppare, calibrare e validare il software TCU in parallelo con lo sviluppo e la realizzazione dell’hardware, permettendo un notevole risparmio di tempo. La simulazione ci permette di ridurre i tempi di sviluppo di quasi metà e progettare sistemi AMT che incontrano esattamente le prestazioni obiettivo richieste. I modelli sviluppati e le conoscenze acquisite con questo progetto saranno usate come base conoscitiva per nuove applicazioni e per contenere nel futuro i tempi di sviluppo. Con questo processo, Renault sarà in grado di lanciare sul mercato nuovi modelli di vetture con sistemi ATM molto più rapidamente che in qualunque altro modo possibile”. Pagina 55