presidio - CSA Vittoria

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CSA Vittoria
PRESIDIO
martedì 08 giugno 2010
Questo è il volantino che verrà distribuito oggi alle ore 18,00 al
presidio davanti all'ATM di via Esterle Milano
ALLA PRECARIETA' OPPONIAMO DIRITTI!
ALLO SFRUTTAMENTO OPPONIAMO LE LOTTE!
Jessica, autista del deposito ATM di Via Esterle a Milano, ha deciso
di opporsi al mancato rinnovo del suo contratto di lavoro, ha deciso di
non abbassare la testa di fronte alle logiche padronali e di lottare per
affermare con i suoi diritti, i diritti delle tante lavoratrici e
lavoratori che si ritrovano oggi a dover subire le pressioni dei padroni
perchè assunte col ricatto dei contratti a termine.
Con le leggi degli ultimi decenni, varate sia da governi di
cosiddetto "centro-sinistra" che dai governi Berlusconi (di una ferocia
classista certamente maggiore), è stato via via smantellato il quadro
delle garanzie e delle tutele dello Statuto dei lavoratori del 1970 (che
oggi al compimento dei suoi trent'anni si trova più che mai sotto
attacco), nel tentativo di cancellare completamente la concezione stessa
del lavoro come diritto fondamentale: da tempo indeterminato, con
istituti contrattuali e previdenziali garantiti, a lavoro flessibile e
precario, interinale, a tempo determinato, o ancor peggio a progetto.
Un'estrema parcellizzazione dell'organizzazione del lavoro che trova il
suo apice nella famigerata legge 30, cosiddetta "legge Biagi", varata da
un governo di destra nel 2003 (massiccia liberalizzazione dei contratti
a tempo determinato e delle agenzie di somministrazione, contratti
"atipici" a progetto, intermittenti, a chiamata, e chi più ne ha più ne
metta...). Le figure contrattuali flessibili introdotte con la legge 30
si innestano sul terreno già predisposto nel 1997 dal Pacchetto Treu del
"centro-sinistra" (che già ci aveva "regalato" il lavoro interinale), e
accelerano la tendenza a costituire rapporti di lavoro sempre più
individualizzati, nei quali il lavoratore sarà costretto a concordare da
solo le proprie condizioni contrattuali con il datore di lavoro o con
l'agenzia interinale, senza le tutele garantite dai contratti collettivi
nazionali.
Governi e padroni riescono così ad avere un esercito industriale di
riserva di lavoratori precari "pronti all'uso", che subendo il ricatto
del rinnovo del contratto o del progetto, si ritrovano a dover
sottostare alle richieste padronali e a dover competere, in una logica
di guerra tra poveri, sia con gli altri precari sia con i colleghi a
tempo indeterminato. Questo semplicemente per poter avere una continuità
nel rapporto di lavoro, che dovrebbe essere un diritto di tutti e
tutte, per non ricadere nella disoccupazione. In sostanza quello che
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padroni e governi vogliono ottenere è una completa flessibilità del
lavoro e di conseguenza una totale precarietà delle nostre vite,
vogliono raggiungere l'obiettivo di sempre: trasformare le lavoratrici
ed i lavoratori in merce da utilizzare a loro piacimento, da spremere
quando ne hanno bisogno e da gettare ed espellere dal ciclo produttivo
quando a loro non serve più. Questo stato di precarietà è aggravato dal
progressivo smantellamento del già misero stato sociale, pensioni,
sanità, servizi sociali, istruzione, erodendo ancor più i diritti dei
lavoratori e delle lavoratrici ed i loro salari.
Per questo siamo qui a portare solidarietà a Jessica, per questo è
per noi necessario lavorare per una generalizzazione del conflitto:
rivendicare ed imporre i nostri diritti, unire le lotte dei lavoratori
flessibili e precari con quelle dei lavoratori "col posto fisso", perchè
i passi avanti degli uni sono conquiste anche per gli altri, perchè
solo con la ricomposizione di classe si può ricreare un movimento reale
dei lavoratori che si opponga alla flessibilità e allo sfruttamento.
Perchè solo la lotta paga! L'unica arma dei lavoratori è
l'organizzazione: l'unità nella lotta!
Per questi motivi rilanciamo l'appuntamento del 25 Giugno dello sciopero
generale indetto dal sindacalismo di base, perchè si costruisca una
grande mobilitazione realmente dal basso, che unisca tutte le situazioni
lavorative e territoriali in lotta, fabbriche, cooperative, lotte
territoriali, per la casa, la scuola ed i diritti sociali, per far
emergere con determinazione e chiarezza di prospettive una risposta
anticapitalista alla crisi.
CONTRO LA PRECARIETA' DELLA VITA E DEL LAVORO!
CONTRO LE POLITICHE NEOLIBERISTE DEL GOVERNO!
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