Schede bio-etologiche delle entità infestanti 1 I

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Schede bio-etologiche delle entità infestanti 1 I
Schede bio-etologiche delle entità infestanti
I TRIBOLI: OVVERO DEI COLEOTTERI INVERO PORTATORI DI TRIBOLAZIONI
A cura di Isabella Regazzi
Uno tra i principali infestanti delle derrate alimentari è sicuramente il tribolio, inteso come
genere, in quanto ce ne sono diverse specie nel nostro pianeta. È talmente importante che
comporta la pubblicazione periodica di un bollettino (Tribolium information bulletin) che
riporta dettagliate informazioni sulla biologia di questo genere.
Il Tribolium è un genere che appartiene all’ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei
Tenebrionidi, include ben 32 specie descritte, 5 sono le più importanti come infestanti
delle derrate immagazzinate e sono Tribolium castaneum, Tribolium confusum, Tribolium
destructor, Tribolium audax e Tribolium madens.
Tribolium brevicornis, Tribolium anaphe e Tribolium freemani possono essere riscontrate
nelle derrate alimentari e sono in grado di sopravvivere e svilupparsi fino a diventare
dannose.
I triboli sono infestanti primari di farine e altri prodotti della macinazione di cereali,
leguminose, oleaginose, mentre sono considerati infestanti secondari dei loro semi in
quanto alcune specie, escluso T. confusum e T. castaneum, non sono in grado di
danneggiarli se vengono conservati interi, asciutti e puliti. Nei magazzini di cariossidi
spesso le infestazioni di triboli seguono quelle dei punteruoli (Sitophilus spp.)e del
cappuccino (Rizopertha dominica) che possiedono un apparato boccale adeguato a
perforare la cuticola dei semi.
Vediamo innanzi tutto quali e quante sono le specie di tribolio:
SPECIE
Tribolium
anaphe
Tribolium
audax
Tribolium
brevicornis
(= T.
brevicorne)
Tribolium
castaneum
(=T.
ferrugineum
)
Tribolium
confusum
Tribolium
1
NOME
INGLESE
flour beetle
DIMENSIONI DISTRIBUZIONE
ADULTO
GEOGRAFICA
3,6-5,1
Africa occidentale
PRINCIPALI DERRATE
ATTACCATE
Arachidi, fave di cacao
american
black flour
beetle
giant flour
beetle
2,8-4,5 mm
Nord America
5-7 mm
Canada e USA
occidentali
Frumento, orzo, farina,
ma anche in alveari e
ceppi
Avena, mangime per
polli, favi da miele,
alveari,
red flour
2,3-4,4 mm
beetle
o
rust red flour
beetle
confused flour 2,6-4,4 mm
beetle
false black
4,5-5,7 mm
Cosmopolita, ma più
comune nelle zone
tropicali e sub
tropicali
Cereali e derivati, ogni
sorta di sostanze
vegetali secche, semi
oleosi, cacao, legumi,
frutta secca, spezie,
Cosmopolita, ma più panelli oleosi,
comune nelle regioni cioccolato, latte in
del nord e temperate polvere, manioca,
tapioca, biscotti, ecc.
Africa, Europa, Nord Cereali e derivati
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Schede bio-etologiche delle entità infestanti
destructor flour beetle or
dark flour
beetle
Tribolium
freemani
Tribolium
madens
(=T.
incidens)
Red flour
beetle
black flour
beetle
3,9-5,1 mm
America
dell’attività molitoria,
semi di altre piante
(girasole), farina di
erba medica, sfarinati
alimentari, inoltre
cotone, lana e prodotti
animali
Europa, Nord Africa,
Canada, USA
Farina di frumento e di
mais, granaglie, semi
Dalla tabella già si desume che le specie più polifaghe (Tribolium castaneum e T.
confusum) sono anche quelle che si sono distribuite su tutto il globo. Benché siano simili e
possano coesistere entrambe queste specie in uno stesso substrato presentano alcune
differenze sostanziali e di solito una delle due tende a prevalere e soppiantare l’altra.
DIFFERENZE TRA T. CASTANEUM E T. CONFUSUM
Alimentazione
T. castaneum
T. confusum
Preferisce semi rotti o
danneggiati, ma attacca semi
interi se la loro umidità è elevata,
divorandone prima il germe.
Anch’esso attacca semi interi, ma
con minore tasso di umidità.
Capacità di volo Si, è un buon volatore
Ciclo biologico
ottimale
Limiti termici
Limiti UR
Distribuzione
Morfologia
20 gg a 35-37°C e 70% UR
25 gg a32,5°C e 70% UR
da 20 a 40°C
da 20 a 37,5°C
da 30 a 90%
da 10 a 90%
Predomina nelle regioni tropicali e Predomina nelle regioni temperate
sub tropicali
e fredde
Antenne:
Antenne:
i segmenti si ingrandiscono
gli ultimi tre segmenti sono
progressivamente dalla base
marcatamente più grandi degli
all’apice
altri
Distanza tra gli occhi:
uguale al diametro dell’occhio
2
No, ma è molto attivo
camminando
Distanza tra gli occhi:
equivalente a tre volte il diametro
dell’occhio
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SPECIE
NOME VOLGARE
Tribolio delle farine
Tribolium castaneum
= Colydium castaneum
NOME INGLESE
red flour beetle
or rust red flour beetle
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
DESCRIZIONE
UOVO
LARVA
PUPA
ADULTO
Biancastro, quasi
trasparente e di forma
allungata con superficie
liscia e vischiosa.
Sottile, allungata,
glabra (tranne sui lati) e
biancastra con piccole
macchie gialle. Capo e
dorso più scuri. Ultimo
segmento addominale
provvisto di due
piccole appendici.
Antenne corte.
Bruna, con segmenti
addominali giallastri
forniti di peli corti
diffusi e protuberanze
laterali con 3-4 setole
più lunghe. Ultimo
segmento addominale
provvisto di 2
appendici.
Corpo stretto,
subcilindrico, di colore
marrone rossiccio;
antenne clavate, con
clava costituita di 3
segmenti. Elitre
finemente punteggiate e
striate. A differenza del
T. confusum, questa
specie è in grado di
volare.
DIMENSIONI
UOVO:
LARVA:
PUPA:
ADULTO:
lungo 0,6 mm e largo 0,3 mm
5-7 mm
3-4
2,3-4,4 mm
INQUADRAMENTO SISTEMATICO
ORDINE: COLEOTTERI
FAMIGLIA: TENEBRIONIDI
SPECIE: Tribolium castaneum
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DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE
Distribuzione mondiale
þ
˜˜˜
Molto diffusa
Il commercio ha esteso questa specie in tutto il mondo.
HABITAT
Molini, industrie agro-alimentari, magazzini di sostanze alimentari, dispense.
LARVA:
nel substrato alimentare
ADULTO:
nel substrato alimentare e nell’ambiente circostante
BIOLOGIA
ABITUDINI ALIMENTARI
Specie molto polifaga che predilige derrate alimentari in polvere e ricche di amidi. Attacca farine
semola, crusca e derivati, semi rotti (p. es. cereali, ricino, copra, sesamo, lino, leguminose da
granella) frutta secca (p. es. arachidi), cacao, cioccolato, manioca, latte in polvere, erbari, collezioni
di insetti e crisalidi del baco da seta.
CICLO BIOLOGICO
UOVO > LARVA > PUPA > ADULTO
DURATA DEL CICLO:
N° GENERAZIONI/ANNO:
N° UOVA/FEMMINA:
SVERNAMENTO:
DURATA VITA ADULTO:
da 20 a 90 gg. Dura 20 gg a 35-37°C e 70% di U.R.
in ambienti riscaldati le generazioni si susseguono.
350 - 450, fino a 1000, deposte isolatamente (2-3 al giorno) per
un periodo di 150-200 gg. Le uova sono ricoperte di una
sostanza viscosa per aderire meglio al substrato.
in ambienti riscaldati in ogni stadio.
350 - 380 gg fino ai 3 anni
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO
TEMPERATURA (°C)
Minima
Ottimale
Massima
4
20 ( a meno di 20 la larva si sviluppa , ma
le pupa non si trasforma in adulto)
30
40
UR (%)
30
70
90
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ETOLOGIA
L’incontro tra i due sessi è favorito dall’emissione di feromoni sessuali.
Le femmine fecondate depongono le uova isolatamente, 2-3 al giorno sul substrato. Le larve si
sviluppano nel giro di pochi giorni. Alla maturità si impupano all’interno del substrato alimentare
attaccato.
Gli adulti possiedono ghiandole che secernono un liquido a base di chinoni che conferisce alle
derrate attaccate un odore nauseante ed acre. La farina, da bianca, assume una colorazione rosabrunastra.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI SALIENTI
PERFORAZIONE IMBALLAGGI:
Solo eccezionalmente
PRODUZIONE BAVE SERICEE:
No
ATTRAZIONE LUCE:
Si
FEROMONI PRODOTTI:
Di aggregazione prodotto dai maschi. Il 4,8-dimethyldecanal
(DMD), è prodotto da Tribolium castaneum, T. confusum, e T.
freemani
CAPACITÀ DI VOLO:
Si
DANNI
DANNI ECONOMICI
perdite quantitative e qualitative di prodotto: le farine infestate, vengono contaminate con insetti
vivi, spoglie, esuvie, escrementi e subiscono alterazioni di odore e colorazione.
DANNI SANITARI
I chinoni vengono accusati di attività carcinogena, mutagena e tossica (per inibizione di enzimi).
Quest’ultima però diminuisce a contatto con gli alimenti.
Sono stati segnalati alcuni casi di reazioni allergiche per inalazione causati da questa specie. Si
tratta comunque di eventi sporadici in soggetti particolarmente sensibili.
CURIOSITA’ E RAPPORTI CON L’UOMO
Le Forze Armate statunitensi non impiegano alimenti che contengano 3 o più adulti di Tribolium
spp. per libbra (453 g).
Scheda tratta da EcoPlan (nuova versione)
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