Veneto Banca, sindacati: no a fusione con Bpvi, scelta

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Home / Regioni / Veneto / Veneto Banca, sindacati: no a fusione con Bpvi, scelta sbagliata
pubblicato il 28/ott/2016 18:06
Veneto Banca, sindacati: no a fusione con Bpvi,
scelta sbagliata
"Sbigottiti da Anselmi, solo due giorni fa ci aveva rassicurato"
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Roma, 28 ott. (askanews) - I sindacati del credito restano contrari all'ipotesi di una fusione tra la
Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca. L'aggregazione "tra questi due istituti - affermano i
segretari generali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin - creerebbe grandissime difficoltà tra i
dipendenti, a causa della sovrapposizione delle filiali e dell'eventuale sommatoria delle due direzioni
generali, ma anche una perdita economica verso la clientela, in quanto i finanziamenti alle imprese
potrebbero diminuire rispetto alle attuali somme affidate. E non siamo disposti a sederci a un tavolo
col presidente di Banca popolare di Vicenza, Gianni Mion, che solo pochi giorni fa ha dichiarato
licenziamenti collettivi".
"Cosa è cambiato in questi due giorni?", si chiedono i sindacati, sottolineando che "questa è la
domanda che ci siamo posti, sbigottiti, dopo aver letto le dichiarazioni del presidente Anselmi, nelle
quali sottolinea come assodato l'avvio del percorso di avvicinamento con Banca popolare di Vicenza.
Sono passate poco più di 48 ore dall'incontro di mercoledì 26 ottobre, dove Anselmi e Carrus ci
hanno personalmente rassicurato, guardandoci dritto negli occhi, confermandoci - spiegano - che la
fusione con la Popolare di Vicenza era solo una delle tante opzioni sul tavolo e che preferivano
attuare un piano industriale, seppur pesante, ma gestibile attraverso esuberi volontari e con una
riduzione del costo del lavoro".
"Ci chiediamo - aggiungono i segretari generali - cosa sia successo in questi due giorni, oltre
all'incontro di questa mattina con il fondo Atlante. Non siamo soliti farci prendere in giro in questo
modo, è una mancanza di rispetto in primo luogo; pertanto chiediamo una smentita ufficiale al
presidente Anselmi e all'ad Carrus, se queste dichiarazioni corrispondono al falso".
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