Articolo sull`affido familiare

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Articolo sull`affido familiare
Mi presti la tua famiglia ?
Oppure
Accogliere, affiancare sostenere e ..Affido Familiare
‘ Mi chiamo Mohamed, ho 8 anni. Sono nato in Italia ma la mia famiglia è senegalese. Ho una
sorella di 2 anni più grande di me, si chiama Aisha. Quest’anno inizio la terza elementare e me la
cavo abbastanza bene. Mamma e papà si sono separati un anno fa. Prima stavamo bene, i miei
genitori lavoravano ed eravamo riusciti anche a comprare un piccolo appartamento. Poi, però, la
fabbrica di papà ha chiuso e lui ha perso il lavoro. I soldi che la mamma guadagnava non erano
abbastanza per tutte le spese e così abbiamo perso la casa. Mamma e papà hanno iniziato a
litigare e discutere su tutto e papà ha deciso di tornare in Senegal dalla sua famiglia. Mamma ora
lavora in una cooperativa di pulizie e spesso lavora al pomeriggio tardi e alla sera. Non sapeva
dove lasciarci, durante le ore di lavoro, c’erano i compiti da fare e avevamo voglia di giocare. Così
ha parlato con l’assistente sociale del Comune e ci ha proposto di cercare una famiglia che
potesse ospitarci e accoglierci mentre mamma lavorava. Così abbiamo conosciuto Marta e
Giacomo e i loro figli, più grandi di me e Aisha. Con loro facciamo i compiti, andiamo al parco, mi
portano a giocare a basket due pomeriggi la settimana ( modestamente sono un campione !) e
quando mamma la sera viene a prenderci vedo che parla tanto con Marta, ridono e scherzano (
secondo me si scambiano le ricette perché ora Marta mi vuole fare la Yassa Poulet ). Stiamo bene
in questa famiglia, Marta e Giacomo sono proprio dei tipi a posto, Giacomo da qualche mese è in
cassa integrazione ..sono molto genersosi ad ospitarci e io e la mia sorellina stiamo bene’.
Ci sono famiglie che vivono momenti di difficoltà profonda e, talvolta, alcuni eventi mettono in serio
pericolo l’equilibrio e lo sviluppo dei bambini che ne fanno parte.
Gli operatori del Servizio Sociale Famiglie Infanzia ed Età Evolutiva hanno a cuore la crescita di
questi bambini e delle loro famiglie, lavorano assieme a loro per ricostruire un cammino di
benessere insieme, ma per farlo ci vuole tempo e qualcuno che accolga i bambini mentre i genitori
‘lavorano’ per superare i limiti e ritrovare l’autonomia necessaria.
Si inserisce in questo cammino il progetto ‘Affido e Accoglienza in Val d’Enza’, un intervento che,
assieme alla collaborazione del Centro per le Famiglie della Val d’Enza, sostiene, promuove e
attiva l’affido familiare e le forme di solidarietà tra famiglie. L’affido nasce da una disponibilità di
famiglie e adulti nel favorire la cura dei bambini le cui mamme e papà fanno fatica a sostenere da
soli. Possono diventare affidatari coppie con o senza figli, o anche persone singole, senza limiti di
età, disponibili ad offrire ad un bambino un contesto di accudimento e di affetto. Quel che serve è
impegno, costanza, motivazione, capacità di cogliere i bisogni e disponibilità a mantenere il
legame tra il bambino e la sua famiglia d’origine.
A volte basta poco: accompagnarlo a scuola, aiutarlo a fare i compiti, accompagnarlo a giocare
con altri bambini a fare sport…
Gli operatori dei servizi sociali affiancano la famiglia affidataria durante tutto il percorso dell’affido e
cercano di aiutare la famiglia d’origine a superare le difficoltà che hanno reso necessario l’affido
del loro bambino.
L’affido ha una durata che dipende dalla situazione di ogni bambino e si conclude con il rientro
nella sua famiglia. Può essere a tempo pieno, per brevi periodi ( pochi mesi ) o lunghi periodi ( uno
o più anni ), può essere a tempo parziale per alcune ore al giorno, o limitato al fine settimana o al
periodo delle vacanze.
Oggi le famiglie affidatarie della Val d’Enza sono 24, una risorsa che gli operatori cercano di
rafforzare sempre più, sostenendo anche forme diverse di mutua solidarietà tra famiglie, come
piccole condivisioni di tempo, spazi, conoscenze e saperi per progredire insieme. Occasioni che
consentono oggi più che mai di ridefinire relazioni di fiducia e reciprocità per prevenire e superare
crisi, conflitti, difficoltà, cambiamenti ormai di portata mondiale ( quante cose si scoprono di una
persona nell’attimo di una tazza di tè? E quanto ci si riconosce in quello che vive, facendoci sentire
vicini e umani ? ). Piccole disponibilità che hanno un potere inestimabile nel benessere comune.
L’affido familiare è un dono per tutta la comunità, perché i bambini sono il futuro di quella
comunità. L’affido familiare è crescita. L’affido familiare si nutre del tempo e delle energie che le
famiglie dedicano alle famiglie. Quelle energie che rimangono alla fine di un’interminabile giornata,
quelle che si possono dare. Non esiste una famiglia buona o cattiva, migliore o peggiore: esiste
l’affido familiare, esistono le famiglie.
Chi è interessato, pensa di poter dare una mano, offrire un po’ del proprio tempo o semplicemente
vuole saperne di più può:
-Recarsi presso Centro per le Famiglie della Val d’Enza, in via XXIV Maggio 47, dal Lunedì al
Venerdì dalle 9 alle 13 o il Lunedì e il Mercoledì dalle 15 alle 17 ( nel mese di Agosto solo di
mattina ).
-Telefonare ai seguenti numeri: 0522/243721 o 0522/243706
-Scrivere: [email protected] o [email protected]
- Cercarci su Facebook / Centro Famiglie Val d’Enza.