Processo in cui singoli even%, significa%vi sia in senso posi%vo

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Processo in cui singoli even%, significa%vi sia in senso posi%vo
01/10/12 Processo in cui singoli even2, significa2vi sia in senso posi2vo che nega2vo, sono analizza2 in modo sistema2co e de<agliato per verificare ciò che può essere appreso riguardo alla qualità delle cure ed individuare i cambiamen2 che possono portare a miglioramen2 futuri (Pringle) 1 01/10/12 Processo rou2nario per inves2gare e analizzare ogni evento “fuori dall’ordinario” che si manifesta durante la “normale aEvità quo2diana”. In UK si effe<ua normalmente nella medicina generale. Si possono aggiungere le cara<eris2che di un audit completo alla lista di even2 che si intende esaminare con questo 2po di audit e questo perme<e di evidenziale le principali aree chiave per il miglioramento della qualità. Principles for Best Prac2ce in Clinical Audit La tecnica del SEA (significant event audit) cos2tuisce un potente strumento per costruire gruppi collabora2vi di professionis2 (molto usata dai MMG) e altri operatori della salute impegna2 in progeE di clinical governance. Focalizza l’a<enzione prioritariamente sulla centralità del paziente nel processo di cura e la sua sicurezza. Audit SIQuAS 2 01/10/12 1. Focalizza aspeE nega2vi (disastri, insuccessi, near miss, even2 avversi), comportamen2 virtuosi ed aEvità assistenziali efficaci, per evidenziare, anche in momen2 di grandi difficoltà, esempi di buone pra2che. 2. Non è un metodo quan2ta2vo, ma piu<osto un’aEvità di riflessione condivisa tra pari. Aspe. connotan3 il SEA • Lavoro di gruppo • Sicurezza dei pazien3 senza ricercare colpe • Cultura della trasparenza, nel rispe<o della confidenzialità. • Sviluppo delle competenze 3 01/10/12 Finalità del SEA 1. Iden3ficare nei singoli casi le azioni che si sono dimostrate rilevan2 ai fini dell’esito (u2li o dannose) 2. Promuovere una cultura della trasparenza finalizzata all’apprendimento piu<osto che alla colpevolizzazione o all’autocri2ca 3. Favorire la costruzione del gruppo ed il sostegno dopo episodi di stress 4. Individuare le buone prassi e le pra2che non oEmali 5. Sostenere lo sviluppo professionale iden2ficando le esigenze di apprendimento del gruppo e dei singoli 6. Coinvolgere i vari professionis2 che operano nei diversi se<ori correla2 all’evento avverso Il metodo a)  In che modo le cose potevano andare diversamente? b)  Che cosa possiamo imparare da quello che è successo? c)  Che cosa deve cambiare? 4 01/10/12 Il metodo -­‐Scelta dell’evento significa3vo -­‐Raccolta delle informazioni -­‐Cos3tuzione del gruppo e organizzazione degli incontri La dimensione del gruppo La scelta del facilitatore La scelta del tempo, durata e sede della riunione Il metodo -­‐Analisi dell’evento significa3vo 1) Cosa è successo? 2) Perché è successo? 3) Cosa abbiamo imparato? 4) Quali sono le azioni da intraprendere? -­‐AFuare e monitorare i cambiamen3 -­‐Documentare il SEA -­‐Condividere le conoscenze 5 01/10/12 Cri3cità -­‐ Scarsa disponibilità di tempo -­‐ Difficoltà dei partecipan2 di me<ersi in discussione -­‐ Dinamiche di gruppo difficili 6 01/10/12 John McKay BMC Family PracAce 2009, 10:61 7 01/10/12 8 01/10/12 Il self-­‐audit (denominato in ambito forma2vo anche self-­‐assessment), se condo<o in modo sistema2co e periodico, orienta il professionista alla revisione cri2ca della propria competenza professionale, lo allena alla costruzione di modelli di valutazione rela2va della qualità prestata ai propri pazien2 e lo può sensibilizzare alla necessità di analisi migliora2ve più complesse. Audit SIQuAS What is self-assessment?
In 1977,Albert Bandura published a theory of
the self-assessment process that includes
self-observation, self-judgment, and selfevaluative reaction (Levine 1980). In other
words, self-assessment involves observation
of behavior, evaluation of that behavior, and
a reaction to the evaluation—more than
simply measuring one’s own performance, it
also includes an interpretation of that
performance.
Bose, S., E. Oliveras, and W.N. Edson. 2001. How can self-assessment improve the quality of healthcare? Operations Research Issue Paper
9 01/10/12 Benefits from self-­‐assessment •  Is a low-­‐cost and some2mes valid method for quality assessment •  Can influence the health worker’s behavior so as to increase compliance with standards (Adamow 1982; Love and Hughes 1994) •  Serves as an aid in professional development—clarifying areas for improvement, enhancing self-­‐esteem, and developing self-­‐
awareness (Best et al. 1990) •  Gives par2cipants greater ownership over the evalua2on process •  Can improve communica2on between supervisors and subordinates (Harris and Schaubroeck 1988) •  May help to iden2fy the transferable skills of workers (Mayall and Maze 1985) Bose, S., E. Oliveras, and W.N. Edson. 2001. How can self-assessment improve the quality of healthcare? Operations Research Issue Paper
Bose, S., E. Oliveras, and W.N. Edson. 2001. How can self-assessment improve the quality of healthcare? Operations Research Issue Paper
10 01/10/12 How self-­‐assessment is conducted •  people fill out a brief ques2onnaire or checklist on paper •  detailed ques2onnaire •  journal and diary entries •  review of a videotaped performance Bose, S., E. Oliveras, and W.N. Edson. 2001. How can self-assessment improve the quality of healthcare? Operations Research Issue Paper
This systematic review found that in a
majority of the relevant studies, physicians do not appear to accurately selfassess. Weak or no associations
between physicians’ self-rated assessments and external assessments were
observed.
David A. Davis -­‐ JAMA, September 6, 2006—Vol 296, No. 9 11 01/10/12 La peer review conduce un gruppo di pari ad analisi in profondità delle problema2che qualita2ve, influenzando reciprocamente i partecipan2 al proge<o di miglioramento. Essa richiede u2lizzo esperto di metodi di facilitazione. Tale aEvità compara2va può portare a cambiamen2 mo2vazionali stabili, consuetudine al lavoro di gruppo, riorientamento organizza2vo, iden2ficazione di nuove aree d’intervento. Audit SIQuAS 12 01/10/12 Peer Rewiev may be described as small groups of physicians (or interdisciplinary groups with other health professionals), based on voluntary par2cipa2on and concerned with ac2vi2es aimed at assessing and con2nuously improving the quality of pa2ent care. M Beyer - Family Practice Vol. 20, No. 4 © Oxford University Press 2003
Methods. Self-­‐recording of medical performance, comparing the data with locally developed guidelines and protocols; audiotaping consulta2ons and receiving feedback from peers who used criteria for doctor–pa2ent communica2on; mutual prac2ce visits par2cularly addressing prac2ce management Methods. Combined with general training in QI, the PRGs are encouraged to co-­‐operate with other professionals in residen2al care, build teams, and plan, co-­‐ordinate and oversee home care. Case discussion and u2liza2on of expert informa2on (by local co-­‐
ordinators of home care teams) is employed. M Beyer - Family Practice Vol. 20, No. 4 © Oxford University Press 2003
13 01/10/12 J J Norcini Medical Education 2003;37:539–543
Danilo Orlandini, MD
Auditor(SGQ(nel(Se/ore(Sanitario(CEPAS
Valutatore(qualificato(CERMET(nei(se/ori(Sanità(e(
Formazione
Biblioteca(Medica(B(Centro(di(documentazione(per(il(
Governo(Clinico(delle(Aziende(Sanitarie(della(Provincia(di(
Reggio(Emilia
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